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Adda passà ‘a nuttata ma i mesi trascorsi non si dimenticano

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Economia

Adda passà ‘a nuttata... ma i mesi trascorsi non si dimenticano

Torna un piccolo sorriso sul volto dei proprietari di alberghi e ristoranti, ma sarà ancora un’estate all’insegna del turismo nazionale e di prossimità. La politica non può ignorarlo

Giorgio Maggiore

Adda passà ‘a nuttata, è una delle battute teatrali più famose scritte da Eduardo De Filippo. A pronunciarla è il medico quando, dopo estenuanti ricerche, viene finalmente trovato il farmaco

6Area Congressi che promette di salvare la vita di Rituccia, figliola di Gennaro e Amalia. Ma, nell’ultima scena di Napoli Milionaria, commedia scritta nel 1945 quando l’Italia era appena uscita dall’incubo della seconda guerra mondiale, è Eduardo, nei panni di Gennaro, che ripete la frase, ormai entrata, a pieno titolo, nella cultura popolare nazionale. Tant’è che questa espressione viene spesso usata in circostanze dram-

Bernabò Bocca, a capo di Federalberghi: «Chiediamo che il governo dia il via a un processo che conduca in tempi brevi a una revisione del modello di governance, inserendo il turismo tra le materie attribuite alla competenza concorrente tra Stato e Regioni e che la regia delle politiche nazionali sia finalmente nelle mani del Ministero del Turismo con competenze specifiche e adeguate risorse» Perdite del PIL

Sono ben 3 i punti persi dal nostro PIL per il crollo del turismo in Italia con particolare riferimentoall’azzeramento dei flussi provenienti dall’estero Le richieste urgenti

Interventi per la patrimonializzazione delle imprese con un allungamento dei finanziamenti, garanzie e strumenti di finanza alternativa

matiche, come simbolo di speranza e ottimismo, per rincuorare le persone angosciate, non solo da gravi condizioni di salute, ma anche dalle conseguenze lasciate da una crisi, economica o sociale, non ancora del tutto conclusa. Nel finale della commedia di De Filippo, Amalia guarda il marito con occhi interrogativi nei quali si leggono domande senza risposta: Come faremo? Potremo ritornare quelli di una volta? Quando? Gennaro intuisce e risponde con il suo tono di pronta saggezza: S'ha da aspettà, Ama'. Ha da passà 'a nuttata. La pandemia da Covid19 non è stata una guerra ma i danni che ha provocato, soprattutto nel mondo turistico ricettivo e del MICE, sono di analoga portata. Scegliere, quindi, una frase portatrice di ottimismo, esattamente come fa il medico, speranzoso circa la guarigione della bambina della commedia, o come si mostra il padre, necessariamente fiducioso in un futuro che dovrà essere più luminoso di un recente passato buio, non è casuale. Sono in molti ad averci pensato in questi giorni, quando sembra che il periodo più difficile e senza pre-

LE TRE DIRETTRICI DI CONFINDUSTRIA ALBERGHI Le limitazioni alla libera circolazione delle persone hanno di fatto bloccato le attività alberghiere determinando perdite di fatturato nell’ordine dell’80% ed oltre, in particolare per le aziende vocate al turismo internazionale. Per questi motivi, Confindustria Alberghi ritiene il green pass una condizione fondamentale per il rilancio del turismo internazionale. Eppure gli ultimi mesi hanno mostrato una fase piena di incertezze che ha generato ancora più preoccupazione tra gli operatori del settore. Un punto di domanda irrisolto riguarda le modalità con le quali si potrà ottenere e la durata della validità del green pass. Domande che non trovano ancora risposte nel corso di una crisi senza precedenti, che indica tre direttrici fondamentali: programmazione per le ripartenze, sostegni ad hoc per il settore e ripatrimonializzazione delle imprese. Il messaggio al Presidente Draghi è chiaro: per evitare che la crisi covid diventi strutturale occorre identificare dat e modalità certe.

Area Congressi 7

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Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio: “il piano di ripresa va accompagnato da una stagione di riforme e progetti di rilancio di commercio e città, dei trasporti e dell’accessibilità territoriale, dei servizi e della filiera turistica, dalla cui qualità e sostenibilità dipende lo stesso made in Italy”

cedenti, della nostra storia recente, stia per terminare. Abbiamo tutti bisogno di speranza e di momenti migliori. Lo si legge negli occhi di chi è tornato, seppur con molte limitazioni, a riempire i ristoranti all’aperto, a prenotare un albergo, a viaggiare, a organizzare un congresso o un matrimonio. Le buone notizie che riguardano la campagna vaccinale, il numero dei contagiati che scende, l’allentamento della pressione sugli ospedali e, soprattutto, vedere il pur piccolo ritorno dei turisti stranieri nelle nostre città d’arte, stanno rianimandola nostra vita quotidiana. Eppure sarebbe un errore pensare che sia tutto finito. Avremo un’altra estate caratterizzata per lo più da un turismo nazionale e di prossimità. Il timore che le varianti del virus riducano l’efficacia dei vaccini, così come l’incertezza sulla loro sicurezza, aleggiano nelle discussioni che si ascoltano per strada o fra amici e parenti, a dimostrare che il grande panico che ha caratterizzato gli ultimi 18 mesi non si è ancora esaurito. La paura, si sa, è il più grande ostacolo alla mobilità, e quest’ultima è l’elemento indispensabile per rimettere in

8Area Congressi moto la ruota del turismo e dei viaggi. Non bisogna però rinunciare all’ottimismo, perché come scriveva Pier Paolo Pasolini: “se non esistesse la possibilità di lottare contro tutto questo, semplicemente non sarei qui, tra voi, a scrivere.” Come però disse, anni fa, Romano Prodi: “Il passaggio dal pessimismo all'ottimismo si ha solo attraverso un'azione politica forte e coraggiosa”. Una cosa che, a mio parere, non si è ancora vista. C’è il rischio, infatti, che le norme meno restrittive emanate dall’ultimo DPCM facciano sembrare ciò che il settore ha vissuto dal febbraio 2020, come una cosa

Fattori vincenti

Per rilanciare le località domestiche si punta sulla sostenibilità, la natura e l’ambiente, oltre che sulla gastronomia, la ristorazione e la qualità dell’offerta

del passato, ormai conclusa, quasi da dimenticare. Difficile farlo, però, se si è rimasti chiusi per mesi, con ristori ridicoli, con bollette e tasse da pagare, in cassa integrazione o senza lavoro. Il ritorno del sorriso sulla bocca, la speranza per il futuro, non possono far cadere nel dimenticatoio le sofferenze patite, le frustrazioni, le perdite economiche, la depressione di tanti. Far ripartire interi settori che offrivano lavoro a

Bastianelli (ENIT): Visit Italy Web Radio è un sogno

L’ENIT apre la prima web radio per la promozione e il rilancio del turismo italiano. Notiziari multilingua, dirette da 23 nazioni, podcast, travel talk,rubriche sulle novità della letteratura e sui viaggi, interviste esclusive ma soprattutto tanta musica italiana quale potente strumento di diffusione della cultura, storia, tradizioni e del lifestyle italiano. Per raccontare il nostro Paese e l’andamento del turismo nazionale e internazionale, programmi sull’arte, la cultura, l’enogastronomia, la sostenibilità, il folklore. La radio sarà ascoltabile attraverso il player sul sito ufficiale Italia.it e sul sito di Enit.it. Sarà uno strumento non solo per avvicinarsi e innamorarsi ancora di più dell’Italia ma anche per imparare la lingua e la cultura attraverso la musica e il divertimento.L’obiettivo è raccontare le eccellenze italiane, promuovere il turismo sostenibile ed esportare la conoscenza anche dei territori meno noti e delle grandi città da un’angolazione differente. “Èun sogno potere realizzare Visit Italy Web Radio - spiega Giovanni Bastianelli, Direttore Enit e ideatore del progetto - lo scopo principale è quello di implementare la conoscenza dell’Italia attraverso uno strumento capillare e amabile come la radio. Un mezzo che attraversa il tempo con la sempre rinnovata capacità di reinventarsi. La radio è capace di arrivare ovunque e di fare la differenza, permette di chiudere gli occhi e sognare di essere in qualsiasi luogo e vivere qualsiasi emozione, come il turismo”. Restarting MICE

Si è tenuta dal 9 all’11 maggio la tre giorni dedicata al futuro dell’industria dei meeting e dei congressi he in Italia muoveva un giro d’affari pari a 20 miliardi di euro

milioni di persone non è semplice, certamente c’è bisogno di tanto ottimismo, ma nello specifico di importanti interventi che solo la politica potrà attuare, con l’aiuto del recovery fund europeo, ma soprattutto tramite una visione e una programmazione illuminata e creativa. 9

Area Congressi 9

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