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Apollinare Catering & Banqueting di Andrea Scotacci

Apollinare Catering & Banqueting Andrea Scotacci

Congressi e Matrimoni: si riparte

Il mondo dei grandi eventi e dei matrimoni, con tutta la filiera collegata, vive ancora l’incertezza e la paura che senza preavviso le manifestazioni possano essere cancellate

di Danilo Panicali

Fra i settori più colpiti dalla crisi legata alla pandemia da Covid19 c’è sicuramente quello del catering nei grandi eventi. Ne parliamo con Andrea Scotacci, fondatore e proprietario dell’Apollinare Catering di Spoleto, dal 1992 una delle più importanti realtà italiane, che da anni cura tutte le reception del Festival della Diplomazia, inclusa la Cena di Gala finale nella prestigiosa Villa Madama. Signor Scottacci, ci parli ci parli di come il vostro comparto ha vissuto gli ultimi 18 mesi di pandemia. Il nostro settore è stato tra i più penalizzati. Quest’anno non si sapeva neanche quando sarebbe ripresa la nostra attività in ambito convegnistico e, soprattutto, nel wedding. Le persone che si sposano hanno bisogno di almeno due mesi di preparazione e quest’anno la stagione è in parte compromessa. In effetti, nonostante ci sia uno spiraglio, ho il sospetto che andrà ancora peggio dell’anno scorso, perché all’inizio la pandemia ci aveva colto di sorpresa ma abbiamo tutti capito che bisognava fermarsi per il bene collettivo, mentre ora le difficoltà sono legate alla paura di chi teme che il proprio evento potrebbe essere cancellato da un giorno all’altro. Quando prevedete un ritorno alla normalità? Siamo ottimisti, ma chi può dirlo? Sicuramente ci sarà un ritorno alla normalità ma non a breve. Pro-

Apollinare Show Room

Lo spazio dove scegliere colori, stile, tessuti, arredi e degustare menu Via Antonio Gullotti, 38, 06049 Spoleto (PG) Tel. 0743 45449 www.apollinarecatering.it

babilmente quest’anno gli eventi saranno ancora a numeri ridotti. Se i contagi caleranno come sembra, forse il prossimo anno, e la mia percezione è che c’è in tutti voglia di ricominciare Possiamo ipotizzare che il Covid cambierà radicalmente il modo di organizzare eventi come quelli per i quali fornite servizi. Quale immagina sarà il futuro del settore? Per certo ci sarà una maggiore richiesta di sicurezza, sia negli allestimenti che nel distanziamento fra gli ospiti. Inoltre il servizio ai tavoli dovrà essere molto più accurato e si avrà difficoltà ad allestire buffet autogestiti. Il nostro personale dovrà essere sottoposto a continui controlli sanitari ma questo potrebbe riguardare anche gli invitati. Come giudica il sostegno economico al vostro settore e quali ritiene che siano state le principali carenze? C'è ancora tempo? Gli aiuti sono stati molto pochi, nell’ultimo decreto sostegni abbiamo preso l’1-2% del fatturato medio. L’Italia non è gode di ottima salute economica, pensavamo però che avremmo avuto almeno degli sgravi contributivi per assumere e ridurre il costo del lavoro. Ma sono mancati. Stiamo ricominciando a lavorare e assumere, ma ci troviamo ad affrontare la stagione con molti più costi, più tavoli e più personale, e il green pass ancora è un lato oscuro. Non so se è stato a causa di pressioni o scarsa organizzazione ma il mondo degli eventi, quello delle luci, delle location, dei fioristi, dei cinefotografi è stato dimenticato. Cosa stanno facendo le associazioni di categoria per supportare i propri iscritti? La nostra associazione FEU sta facendo pressione sul governo ma finora è riuscita a concludere poco, forse non ci coonsiderano un settore produttivo importante da essere nei loro pensieri. Dobbiamo purtroppo aspettarci che molte attività come la vostra non superino la crisi? Non sappiamo, per il momento noi teniamo duro. Ricominciando ce ne rendermo conto. Molti sono entrati in crisi, comunque vedremo. 9

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