Dal Consigliere_ 4/2016

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L’EDITORIALE DEL

CONSIGLIERE

DISSESTO IDROGEOLOGICO

L

’ordine degli ingegneri della provincia di roma ha posto nel corso degli anni, tramite l’organizzazione di numerosi convegni sull’argomento e in ultimo una raccolta di articoli pubblicati nel corso di questi ultimi anni dalle Commissioni tematiche che sarà pubblicata nel corso del mese di gennaio, l’attenzione sugli eventi meteorologici estremi, che si sono abbattuti nel corso del tempo, ed in particolare negli ultimi decenni, in diverse aree del territorio nazionale e in tutta europa. Questi sono sempre più frequenti e tali da non potersi considerare più occasionali. stiamo, infatti, parlando di piogge capaci di generare danni ingenti sul territorio, con rischi elevati per la popolazione per la forte intensità. in italia vi sono 30 mila km di territorio a rischio idrogeologico, circa il 10% del territorio nazionale. Questo significa che, quasi 7 mila comuni, dove vivono 6 milioni di persone, sono potenzialmente in pericolo. È necessario a questo punto riflettere molto seriamente su come prevenire e limitare i disastri. le cause di tali problematiche sono più o meno sempre le stesse: riduzioni e modifiche dei percorsi fluviali, cementificazioni in alveo e soprattutto la mancanza della manutenzione ordinaria dei letti dei fiumi. l’acqua piovana va ad incidere non solo su questa situazione, ma anche sul terreno, “vittima” di un’edificazione selvaggia, di un impoverimento dei suoi elementi naturali, della mancanza dei necessari e corretti lavori di contenimento e di sistemazione idraulica. si deve ragionare, quindi, in maniera programmatica e in termini di prevenzione, l’unico fattore che può mitigare il rischio idrogeologico. bisognerebbe “mettere in sicurezza” l’esistente, perché, come più volte dimostrato, le risorse che vengono impiegate per “salvaguardare” non vengono rispese per i danni. potremmo dire che si tratterebbe di un investimento sicuro. si auspica di riuscire ad implementare il dibattito tecnico sui cambiamenti climatici e sui loro effetti, fornendo il punto di vista dell’ingegnere, in particolare dell’ingegnere idraulico e dell’ingegnere ambientale. l’impatto delle piogge intense che possono originare allagamenti, esondazioni e nei casi più gravi alluvioni, ci ricorda la necessità di far divenire priorità assoluta la protezione e manutenzione del territorio, al fine di garantire le necessarie condizioni di sicurezza alla popolazione che ivi risiede ed opera. È fondamentale, quindi, individuare obiettivi, progetti e risorse per intervenire nelle aree vulnerabili per la mitigazione del rischio idrogeologico.

Ingegnere

Lucia Coticoni

Consigliere Tesoriere

L'articolo è tratto dalla Rivista IoRoma N°4/2016

lucia Coticoni Consigliere Tesoriere

7 ordine degli ingegneri della provinCia di roma


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