L’Editoriale
Ing. Maria Elena D’Effremo
Care Colleghe e Colleghi, prendendo spunto da un tema richiamato in questa prima uscita 2023 del Quaderno IO Roma, vorrei porre l’attenzione sull’importanza della gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali.
Il tema della sicurezza stradale è un tema sociale serio, importante, che si ripercuote in modo incisivo sulla nostra quotidianità.
L’attuale Governo, con l’approvazione in Consiglio dei Ministri del disegno di legge sulla sicurezza stradale, ha ridato priorità all’inasprimento e rafforzamento delle misure di contrasto alla guida sotto effetto di droghe e alcool, alla guida con cellulare, nonché ha previsto una serie di altre misure importanti a sostegno della sicurezza stradale.
Il tema della sicurezza stradale è tuttavia anche un tema progettuale, e in quanto tale, come Ingegneri, richiede la nostra massima attenzione, impegno e professionalità.
A livello Europeo l’obiettivo a lungo termine è quello di puntare a zero vittime su strada al 2050 - “Vision zero”.
A livello globale, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, comprende tra i 17 obiettivi di per lo Sviluppo Sostenibile - Sustainable Development Goals, SDGs - l’obiettivo “Salute e Benessere” che ha come target n.3.6 il seguente “Entro il 2020, dimezzare il numero di decessi a livello mondiale e le lesioni da incidenti stradali”, e l’obiettivo “Città e Comunità Sostenibili” che ha come target n.11.2 il seguente “Entro il 2030, fornire l’accesso a sistemi di trasporto sicuri, sostenibili, e convenienti per tutti, migliorare la sicurezza stradale, in particolare ampliando i mezzi pubblici, con particolare attenzione alle esigenze di chi è in situazioni vulnerabili, alle donne, ai bambini, alle persone con disabilità e agli anziani”.
Le agende hanno ritmi molto serrati, riusciremo a rispettarli?
Sicuramente fondamentale è riuscire ad avere consapevolezza: dove ci collochiamo noi come Ingegneri? Noi ingegneri, che oltre a essere fruitori delle infrastrutture ne siamo anche “creatori”, possiamo contribuire alla riduzione dei rischi?
Tutte le normative ci guidano in tale direzione.
La Direttiva 2008/96/CE sulla gestione della sicurezza delle infrastrutture, recepita a livello nazionale con il D.Lgs. n.35/2011 si prefiggeva l’obiettivo di migliorare il livello di sicurezza delle strade appartenenti alla rete stradale Transeuropea, essa ha previsto l’introduzione di figure di controllo nelle differenti fasi di progettazione, vincolando l’approvazione dei progetti all’esplicamento dei controlli, e prevedendo controlli anche sulla rete esistente.
La Direttiva Europea è stata aggiornata nel 2019 (2019/1936/CE) prevedendo l’ampliamento dei controlli di sicurezza non solo alla rete stradale Transeuropea ma a tutte le “Autostrade, Strade extraurbane principali e strade extraurbane che hanno usufruito di finanziamenti a valere su risorse stanziate dall’Unione Europea, siano esse in fase di pianificazione, di progettazione, in costruzione o già aperte al traffico”.
Nel 2025 è previsto un’ulteriore estensione del campo di applicazione a tutte le viabilità di interessa nazionale.
E allora, siamo pronti a questa ulteriore sfida?
Non mi resta che augurarvi buona lettura, ricordandovi che nell’ottica di un approccio più agile e mirato alla condivisione, anche IO Roma si è dotata di una pagina Linkedin “IO Roma Rivista dell’Ordine Ingegneri della provincia di Roma” che vi invito a seguire.
Ing. Maria Elena D’Effremo Direttrice Editoriale