Editoriale R2-2016

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L’EDITORIALE DEL

direttore

RETTIFICHE AL CODICE DEGLI APPALTI: UNO SPUNTO DI RIFLESSIONE Ingegnere

Francesco Marinuzzi

l

o scorso 15 luglio è stato pubblicato sulla Gu serie Generale n.164, un avviso di rettifica che emenda e corregge il decreto legislativo n. 50 - Codice degli appalti - emanato circa 3 mesi fa. l’avviso segnala 181 errori sui 220 articoli del Codice e ci offre uno spunto di riflessione sul rapporto complesso fra le norme e le leggi giuridiche e quelle tecniche e fisiche, tipiche del settore dell’ingegneria. le leggi fisiche, applicate all’ingegneria, non ammettono eccezioni di sorta: valgono sempre in tutti i casi e se non sono rispettate nella loro applicazione ingegneristica, il professionista è ritenuto colpevole e l’opera può perdere la sua utilità diventando perfino un rischio per la comunità. sono casi limitati ma ad alto potenziale mediatico.

Direttore editoriale

L'articolo è tratto dalla Rivista IoRoma N°2/2016

le leggi giuridiche, di contro, si fondano sull’esistenza, quanto meno storica, di numerosi e significativi casi contrari. infatti, si propongono proprio di evitarli e quanto meno di limitarli. a tal fine, nei casi migliori, prevedono una struttura sanzionatoria adeguata di chiara applicazione. si basano sull’ipotesi che la scelta del comportamento sia su base razionale senza considerare che talvolta il rinforzo e la comunicazione forte del divieto e delle relative sanzioni può diventare stimolo e sfida per la sua infrazione, o elusione in una esibizione di furbizia. pertanto, il fatto solo che esista una norma ci può dire che probabilmente e per assurdo, il comportamento vietato sia o sia stato proprio la norma e questo ci fa capire la complessità e la difficoltà dell’obiettivo giuridico rispetto a quello tecnico o fisico. in alternativa, da vari anni e soprattutto in ambito urbano e su tematiche legate all’ambiente, all’energia, ai comportamenti civici e solidali, sta affermandosi a livello internazionale con successo l’approccio detto nudge o della spinta gentile (Cfr. “Nudge: Improving Decisions about Health, Wealth, and Happiness”, Thaler Richard H. e Sunstein Cass R.). negli stati uniti, ad esempio, si è verificato che il semplice comunicare il fatto che vicini omologhi consumavano di meno era sufficiente per indurre comportamenti più attenti dal punto di vista del consumo energetico. i modelli della cosiddetta sharing economy che si sono affermati su internet e sui social network soprattutto per l’acquisto di beni, di servizi di alloggio e trasporto, possono fungere da punto di partenza su come creare fiducia, capitale reputazionale ed indurre comportamenti virtuosi a partire dalla comunicazione delle eccellenze. È auspicabile una riflessione condivisa da parte di tutti che parta dall’eccellenza della nostra ingegneria e dei nostri professionisti per un modello meno prescrittivo e meno complesso, che sappia valorizzare, condividere e comunicare adeguatamente sia il loro valore oggettivo ed internazionalmente riconosciuto e sia il loro ruolo fondamentale nei contesti più critici in grado di applicare la scienza e le norme alle realtà in essere più critiche alla ricerca dell’efficienza e dell’efficacia dell’azione.

Francesco marinuzzi Direttore editoriale

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