Quaderno n. 3
Report questionario ...E NON FINISCE QUI somministrato al convegno “Tutto quello che avreste voluto sapere sulla prevenzione, ma…” (progetto inter-regionale RELIGO) Autori: C. Celata, G. Gelmi, V. Velasco
Quaderni delle Prevenzione
QUADERNO N. 3
Report questionario ...E NON FINISCE QUI somministrato al convegno “Tutto quello che avreste voluto sapere sulla prevenzione, ma…” (progetto inter-regionale RELIGO) Autori: C. Celata, G. Gelmi, V. Velasco Settembre 2006
1
INDICE
Introduzione .........................................................................................................................3 SEZIONE 1 ..........................................................................................................................3 Dati anagrafici......................................................................................................................3 Sesso e fasce d’ età .........................................................................................................3 Titolo di studio ..................................................................................................................4 Ente di appartenenza .......................................................................................................4 Anzianità di servizio nel settore dipendenze e nella prevenzione ....................................6 Ruolo di coordinamento ...................................................................................................7 SEZIONE 2 ..........................................................................................................................8 Temi di approfondimento .....................................................................................................8 Argomenti su cui essere informati......................................................................................13 Conclusioni ......................................................................................................................14 ALLEGATO .......................................................................................................................16
2
Introduzione Durante il Convegno nazionale di RE-LIGO “Tutto quello che avreste voluto sapere sulla prevenzione, ma...” è stato distribuito a tutti i partecipanti un breve questionario per indagarne le caratteristiche e i possibili interessi sui temi preventivi su cui basare l’eventuale implementazione di un sistema di coordinamento regionale. I questionari raccolti sono stati 209, corrispondenti al 71% di quelli distribuiti. Il questionario era suddiviso in due sezioni: •
dati socio-anagrafici
•
temi di approfondimento, strumenti di approfondimento, argomenti su cui essere informati
Nella prima sezione si sono voluti indagare alcuni dati anagrafici dei soggetti come l’età e il sesso, e alcuni aspetti legati alla professione. In particolare è stato chiesto: il titolo di studio, l’ente di provenienza, l’appartenenza al settore delle dipendenze, l’anzianità nell’ambito della prevenzione ed il coinvolgimento nel coordinamento di progetti. Nella seconda si sono invece elencati una serie di temi legati all’ambito della prevenzione chiedendo il reale interesse per ognuna di queste tematiche e gli strumenti ritenuti più adeguati per approfondire tali argomenti. Infine è stato chiesto di indicare su quali tematiche volessero essere informati.
SEZIONE 1 Dati anagrafici Sesso e fasce d’ età I soggetti presenti al Convegno e che hanno risposto al questionario erano per lo più donne (femmine 68.3%, maschi 31.71%) con un’età che variava dai 22 ai 71 anni. In particolare il 9.9% dei rispondenti aveva un’età compresa fra i 20 e 30 anni, il 28.1% tra i 31 e i 40, il 35.5% fra i 41 e i 50, il 24.6% tra i 51 e i 60 ed infine il 2% tra i 61 e 71 anni. Figura 1- 2: Soggetti divisi per sesso e classi di età
Classi di età
Sesso maschi 32%
femmine 68%
51-60 25%
61-71 2%
20-30 10%
31-40 28%
41-50 35%
3
Titolo di studio Per quanto riguarda invece il titolo di studio, il 29.8% dei soggetti ha dichiarato di essere psicologo, il 16.3% medico e il 13.5% educatore prof.le; il 18.3% (38 persone) del campione ha invece indicato di non avere nessuno dei tradizionali titoli di studio degli operatori sociali (a questo proposito si segnala che il convegno si rivolgeva anche agli amministratori degli EELL). Gli psicologi che hanno risposto al questionario sembrano distribuirsi equamente nelle diverse classi di età, mentre la maggior parte dei medici ha un’età compresa fra i 41 e i 60 anni; gli educatori prof.li sembrano invece essere più giovani. Figura 3: Soggetti divisi per titolo di studio
Titolo di studio ed. prof. 13% ass. san. 4%
altro 19% sc. educ. 5% ass. soc. 7% medico 16%
infermiere 5%
psicologo 31%
Tabella 1: Soggetti divisi per titolo di studio e classi di età
psicologi medici educatori prof.li
20-30 anni % n.ass. 16.4 10 0 0 3.7 1
31-40 anni % n.ass. 24.6 15 3 1 51.9 14
41-50 anni % n.ass. 31.1 19 42.4 14 37 10
51-60 % n.ass. 27.9 17 54.5 18 7.4 2
Ente di appartenenza Per quanto riguarda invece l’ente di appartenenza, più della metà dei rispondenti al questionario lavora presso l’ASL (117 soggetti, 56,3%); il 22.6% (47 soggetti) proviene dal Privato Sociale ed il 7.2% (15 soggetti) dal EELL. Gli altri enti erano invece rappresentati soltanto in una piccola percentuale. Se si confrontano coloro che lavorano presso la ASL e coloro che invece provengono dal Privato Sociale si nota che quest’ultimi sono più giovani. Il 15.2% di coloro che lavorano per il Privato Sociale ha infatti un’età compresa fra i 20 e i 30 anni, il 54.3% fra i 31 e i 40 e soltanto il 6.5% fra i 41 e i 50 anni. Per quanto riguarda invece coloro che provengono dalla ASL, soltanto il 3.5% ha un’età compresa fra i 20 e i 30 anni, il 20.4% fra i 31 e i 40, il 42.5% fra i 41 e i 50 e il 33.6% fra i 51 e i 60 anni. 4
Figura 4: Confronto ASL e Privato Sociale per classi di età
Privato Sociale
ASL 51-60 34%
20-30 4%
31-40 20%
61-71 2%
20-30 15%
31-40 54%
51-60 7%
41-50 42%
41-50 22%
Si riscontrano delle differenze fra i due gruppi anche rispetto al titolo di studio. Alcune figure professionali sono infatti presenti esclusivamente nelle ASL: gli assistenti sociali (9 soggetti), gli assistenti sanitari (8 soggetti), gli infermieri (11 soggetti) e i medici (31 soggetti all’ASL e 1 soggetti nel Privato Sociale). Per quanto riguarda invece gli psicologi, si rileva che 37 (pari al 74%) provengono dalle ASL e 13 (pari al 26%) dal Privato Sociale. Se però si considera la rappresentatività di questa figura professionale all’interno dei due gruppi si rileva che nelle ASL rappresentano il 31.9%, nel Privato Sociale il 27.7%. Gli educatori prof.li sono divisi equamente tra i due gruppi: il 54.2%, corrispondente a 13 soggetti, provengono dalle ASL, il 45.8%, corrispondenti a 11 soggetti, dal Privato Sociale. Anche in questo caso, se consideriamo la loro rappresentatività entro ciascun Ente, si rileva che nelle ASL rappresentano il 11.2% e nel Privato Sociale il 23.4%. Da questo dato si può inferire che la figura dell’educatore prof.le sia quella più frequente all’interno del Privato Sociale. Fra i laureati in Scienze dell’Educazione il 44.4% (4 soggetti) proviene dalle ASL e il 55.6% (5 soggetti) dal Privato Sociale, ma nel primo caso rappresentano soltanto il 3.4% di tutti coloro che lavorano presso le ASL mentre nel secondo costituiscono il 10.6% di coloro che provengono dal Privato Sociale. Infine dai dati emerge che 3 soggetti senza titolo specifico lavorano per le ASL mentre 17 provengono dal Privato Sociale (i restanti 20 soggetti che hanno dichiarato di avere un titolo di studio diverso da quelli elencati nel questionario provengono prevalentemente dagli EELL e dal volontariato).
5
Figura 5: Confronto ASL e Privato Sociale per titolo di studio
ASL Ass. Sanitario8 Ass.Social e9
Privato Sociale
Infermiere; 31
Altro; 17 Altro; 3
Infermiere
Psicologo; 13
1 Medico; 1
Medico; 31
Sc.Educaz. ;4
Ed. Profess 12
Psicologo; 37
Sc.Educaz. 5
Ed. Profess. 10
Anzianità di servizio nel settore dipendenze e nella prevenzione Il 67.7% del campione totale lavora nel settore delle dipendenze e l’88.7% si occupa di prevenzione. Inoltre la maggior parte di chi ha compilato il questionario dichiara di lavorare in questo campo da vari anni: •
82 soggetti (40.4%) da più di 10 anni
•
45 soggetti (22.2%) da 6 a 10 anni
•
39 soggetti (19.2%) da 1 a 5 anni
•
10 soggetti (4.9%) da meno di un anno
•
le persone in formazione sono invece risultate essere soltanto 4 (2%).
Da questi dati è possibile inferire che ci sia ormai un’esperienza consolidata in questo settore di attività poichè oltre la metà del campione dichiara di occuparsi di prevenzione da molti anni. Figura 6: Soggetti divisi per anni di anzianità nella prevenzione
Anni di prevenzione non me ne occupo 11%
> 10 anni 41%
sono in < 1 anno formazione 5% 2%
da 1 a 5 anni 19%
da 6 a 10 anni 22%
6
Coloro che lavorano nell’ambito della prevenzione da più di 10 anni provengono per lo più dalle ASL (66 soggetti, 89.2%) e rappresentano più della metà (57.9%) di tutti coloro che lavorano presso questi Enti e che hanno risposto al questionario. Fra questi ci sono 23 medici (35.4%) e 23 psicologi (35.4%). Coloro che invece dichiarano di occuparsi di prevenzione da più di 10 anni e provengono dal Privato Sociale sono 8 soggetti che rappresentano il 10.8% dei partecipanti al convegno e il 17.4% di tutti coloro che lavorano presso il Privato Sociale. Di questi la metà (4 soggetti) possiede un titolo di studio diverso da quelli indicati nel questionario. Gli operatori che si occupano di prevenzione da 6 a 10 anni e da 1 a 5 anni sono invece equamente distribuiti fra ASL e Privato Sociale: nel primo caso il 45.7% (16 soggetti) proviene dall’ASL e il 54.3% (19 soggetti) dal Privato Sociale, nel secondo caso le ASL è rappresentata dal 57.1% (16 soggetti) ed il Privato Sociale dal 42.9% (12 soggetti). Figura 7: Confronto ASL e Privato Sociale per anni di anzianità nell’ambito della prevenzione
Privato Sociale
ASL > 10 anni 66
< 1 anno; 7
1-5 anni 16
1-5 anni; 12
< 1 anno; 2
> 10 anni; 8 6-10 anni 16
6-10 anni 19
Ruolo di coordinamento Infine dai dati è risultato che il 58.1% dei soggetti coordina progetti, fra questi il 70.1% proviene dall’ASL ed il 29.9% dal Privato Sociale. Fra coloro che coordinano progetti presso le ASL il 33.3% (20 soggetti) è psicologo, il 31.7% (19 soggetti) medico e l’13.3% (8 soggetti) educatore prof.le. La maggior parte di questi dichiara inoltre di occuparsi di prevenzione da molti anni: il 66.7% (40 soggetti) da più di 10 anni e il 20% (12 soggetti) da 6 a 10 anni. Coloro che invece coordinano progetti nelle organizzazioni del Privato Sociale dichiarano di essere: educatori professionali (7 soggetti, 26.9%), di avere un titolo differente da quelli indicati nel questionario (8 soggetti, 30.8%) o di essere psicologi (6 soggetti, 23.1%). Inoltre più della metà (53.6%, 14 soggetti) dichiara di occuparsi di prevenzione da 6 a 10 anni.
7
Figura 8: Confronto tra ASL e Privato Sociale dei titoli di studio dei coordinatori di progetti
Privato Sociale
ASL ass.sociale
4 sc. educaz.; 3
infermiere; ass 4 altro; 2 sanitario; 1
psicologo 20
sc. educaz. 3
studente; 2
altro; 7
ed. prof 7
ed. Prof 7
medico 19
medico 1
psicologo 6
SEZIONE 2 Di seguito si riportano i dati relativi alle sessioni: temi di approfondimento, strumenti per approfondire tali temi e argomenti su cui essere informati. Per queste analisi sono stati tenuti in considerazione esclusivamente i soggetti che hanno dichiarato di occuparsi di prevenzione o di essere in formazione relativamente a questo settore (180 soggetti, 88.7%).
Temi di approfondimento Per quanto riguarda i temi di approfondimento, i partecipanti al convegno che hanno risposto al questionario sembrano particolarmente interessati a: •
strumenti di valutazione d’efficacia degli interventi di prevenzione (87.8%);
•
strumenti di progettazione (84.5%);
•
letteratura scientifica sui modelli di prevenzione delle dipendenze (63%);
•
predisposizione e l’utilizzo degli strumenti di rilevazione (questionari, ecc.) (61.3%);
•
modelli di programmazione e policy analisi (56.4%).
Si riscontrano invece percentuali di interesse più basse per quanto riguarda: •
metodi e strumenti per la ricerca di fondi (48.6%),
•
legislazione e normativa di settore (42.5%)
•
l’utilizzo di software per l’analisi dati (39.4%)
•
strumenti e metodi per effettuare ricerche bibliografiche (34.8%).
Sarebbe interessante analizzare le motivazioni che portano i soggetti a voler approfondire la letteratura scientifica sui modelli di prevenzione delle dipendenze ma non gli strumenti e 8
i metodi per effettuare ricerche bibliografiche. Allo stesso modo si nota che la maggioranza del campione sembra interessato allo studio di strumenti di valutazione d’efficacia degli interventi di prevenzione e di rilevazione dati ma non all’approfondimento dell’utilizzo di software per l’analisi dei dati che rappresenta invece uno dei mezzi indispensabili per realizzare tale attività. Figura 9: Temi di approfondimento (risposte positive e negative) 90% 80% 70% 60%
SI%
50%
NO%
40% 30% 20% 10% 0%
VA L U
PR LE ST PR NO R A B FO M AT NA LISI IB LIOG TA Z OGE TT TTERA RUMEN O GRA NDI RAF D M I T IO N V AZIO ATI TI R U M A IA E ILE V AZION NE RA A... E
Se si confrontano gli indici di interesse indicati da coloro che provengono dalle ASL e coloro che lavorano in organizzazioni del Privato Sociale si possono riscontrare alcune differenze statisticamente significative. Questi ultimi, infatti, risultano maggiormente interessati : •
alla letteratura scientifica sui modelli di prevenzione delle dipendenze;
•
ai metodi e strumenti per la ricerca di fondi;
•
alla legislazione e normativa di settore.
letteratura scientifica ricerca di fondi legislazione e normativa
risposte positive Privato Sociale 85.4%, 73.1%, 58.5%,
risposte positive ASL 56.9%, 41.1%, 36.7%,
chi-quadro 10.58 12.18 5.81
Sig. p<0.01 p<0.01 p<0.05
9
Figura 10: Temi di approfondimento ed ente di appartenenza (risposte positive)
100% 90% 80%
ASL
70% 60%
Privato Sociale
50% 40% 30% 20% 10% 0% PRO LET VA L F T UTA ONDI GE TTA ERAT Z ION UR ZIO E A NE
PRO STR N A B UM ORM A NA LIS IB LIOG GR I DA ENT AM TIV RAF MA TI IA ZIO I RILE A VA. NE ..
Un ulteriore confronto rispetto a questi temi è stato effettuato tra chi coordina i progetti e chi no. In base ai dati ottenuti si sono registrate delle differenze statisticamente significative tra i due gruppi. In particolare i coordinatori sono risultati piu interessati a: •
strumenti di valutazione di efficacia degli interventi di prevenzione (anche se la percentuale di risposte positive sono molto alte per entrambi i gruppi);
•
modelli di programmazione e policy analisi;
•
metodi e strumenti per la ricerca di fondi.
Strumenti di valutazione Strumenti di programmazione ricerca di fondi
risposte positive coordinatori 90.5%, 67.6%, 56.7%,
risposte positive altri 86.7%, 43.3%, 37.3%,
chi-quadro 8.33 10.67 6.68
Sig. p<0.05 p<0.05 p<0.05
Figura 11: Temi di approfondimento e ruolo di coordinamento (risposte positive) 100% 90% 80% 70% 60%
Coordinatori
50%
Non coordinatori
40% 30% 20% 10% 0% VA L P L P S NO ANA BIB F RM L UTA RO GE ETTER ROGR TRUM ONDI LIS ATI ENT I DA IOG RA AM TTA ATU ZIO V M A FIA ZIO TI I RI NE R A A Z LE V NE ION A... E
10
Infine, se si confrontano le risposte positive di interesse in base agli anni di anzianità nel settore di prevenzione, si riscontra una differenza statisticamente significativa solo rispetto alla letteratura scientifica sui modelli di prevenzione delle dipendenze. I dati mostrano infatti una minor interesse su questa tematica da parte di coloro che si occupano di prevenzione da più di 10 anni (51.2%) rispetto agli altri componenti del campione (intorno al 74%). Si rilevano inoltre delle differenze nelle percentuali di risposte positive di coloro che si occupano di prevenzione da meno di un anno ma questi dati sono poco significativi in quanto i “più giovani” rappresentano soltanto il 5% di tutto il campione. Figura 12: Temi di approfondimento ed anni di anzianità nell’ambito della prevenzione (risposte positive) 100% 90% 80% 70% 60%
>10 ANNI
50%
6-10 ANNI
40%
1-5 ANNI
30%
<1 ANNO
20% 10% 0% VA L U
PR LE ST PR NO R A B FO M AT NA LISI IB LIOG TA Z O GE TT TTERA RUMEN OGRA NDI RAF DAT MM IVA IO N T UR A T Z I AZ IA I RILE ION E A E VA.. IONE .
Strumenti di approfondimento La maggior parte dei soggetti sembra considerare i corsi di formazione (84%) lo strumento più adeguato per approfondire alcuni temi relativi agli interventi di prevenzione. Seguono, a scalare: •
convegni e seminari a tema (60.8%);
•
siti internet (57.8%);
•
tavoli di lavoro a livello inter-provinciale (50.3%).
11
Figura 13: Strumenti di approfondimento (risposte positive e negative) 90% 80% 70% 60%
SI %
50%
NO %
40% 30% 20% 10% 0% CORSI FORMAZIONE
CONVEGNI SEMINARI
SITO INTERNET
TAVOLI DI LAVORO
NEWSLETTER
Rispetto a questa variabile non si rilevano differenze statisticamente significative tra coloro che provengono dalle ASL e dalle organizzazioni del Privato Sociale. Si riscontrano invece delle differenze, statisticamente significative, tra chi coordina progetti rispetto a chi non assume questo ruolo. I corsi di formazione sono infatti ritenuti maggiormente adeguati da coloro che non coordinano progetti anche se la percentuale di risposte positive risulta elevata per tutti i rispondenti al questionario. Sono invece ritenuti maggiormente adeguati da parte di chi coordina progetti i tavoli di lavoro a livello inter-provinciale.
risposte positive coordinatori 82.9% 60%,
Cosi di formazione Tavoli lavoro inter-provinciali
risposte positive altri 88.3%, 41.7%,
chi-quadro 6.29 6.03
Sig. p<0.05 p<0.05
Figura 14: Strumenti di approfondimento e ruolo di coordinamento (risposte positive)
90% 80% 70% 60%
Coordinatori
50%
Non coordinatori
40% 30% 20% 10% 0% CORSI FORMAZIONE
SITO INTERNET
TAVOLI DI LAVORO
CONVEGNI SEMINARI
NEWSLETTER
12
Argomenti su cui essere informati Per quanto riguarda questi argomenti, una gran parte dei rispondenti al questionario dichiara la volontà di essere informato su: •
convegni, seminari o corsi nazionali (81,8%);
•
risultati di ricerche (79,6%);
•
rassegne bibliografiche (68%).
Sembrano invece meno attratti dai convegni, seminari e corsi internazionali (47%). Figura 15: Argomenti di aggiornamento (risposte positive e negative)
90% 80% 70% 60% 50%
SI %
40%
NO %
30% 20% 10% 0% CONVEGNI NAZIONALI
RISULTATI RICERCHE
RASSEGNE BIBLIOGRAFICHE
CONVEGNI INTERNAZIONALI
Se si confrontano però le risposte affermative date da coloro che lavorano presso le ASL e da coloro che provengono dal Privato Sociale, si nota che i primi risultano essere meno interessati ad un aggiornamento riguardo ai convegni internazionali (percentuali di risposte positive: ASL 40.4%, Privato Sociale 70.7%, chi-quadro = 10.99, p<0.01). Figura 16: Argomenti di aggiornamento ed ente di appartenenza (risposte positive)
90% 80% 70% 60%
ASL
50%
Privato Sociale
40% 30% 20% 10% 0% RISULTATI RICERCHE
CONVEGNI NAZIONALI
RASSEGNE BIBLIOGRAFICHE
CONVEGNI INTERNAZIONALI
13
Le differenze significative in base al ruolo di coordinamento si limitano ai risultati delle ricerche per cui i coordinatori sembrano più interessati rispetto a coloro che non assumono questo ruolo (percentuali di risposte positive: coordinatori 83.8%, non coordinatori 75%, chi-quadro = 5.92, p<0.05). Figura 17: Argomenti di aggiornamento e ruolo di coordinamento (risposte positive)
100% 90% 80% 70% 60% 50%
Coordinatori
40%
Non coordinatori
30% 20% 10% 0% RISULTATI RICERCHE
CONVEGNI NAZIONALI
RASSEGNE CONVEGNI BIBLIOGRAFICHE INTERNAZIONALI
Non si riscontrano infine grosse differenze in base agli anni di anzianità nel settore della prevenzione.
Conclusioni Da un’analisi del campione risulta che la maggior parte dei partecipanti al convegno, e che hanno risposto al questionario, provengono dalle ASL e dalle organizzazioni del Privato Sociale. Si sono però riscontrate delle differenze fra questi due gruppi. I primi risultano essere più numerosi; inoltre dichiarano di avere in maggior misura dei titoli di studio corrispondenti alla formazione di un’operatore sociale. Molti di coloro che provengono dal Privato Sociale indicano infatti di avere un titolo di studio differente da quelli elencati nel questionario. Inoltre quest’ultimi risultano essere più giovani e dichiarano un minor numero di anni di anzianità nell’ambito della prevenzione. Infine si rileva che più della metà di coloro che hanno partecipato al convegno e che provengono dall’ASL hanno un ruolo di coordinamento di progetti. Per quanto riguarda i temi di approfondimento, si rileva che la maggior parte del campione è interessato: •
agli strumenti di valutazione d’efficacia degli interventi di prevenzione,
•
agli strumenti di progettazione, 14
•
alla letteratura scientifica sui modelli di prevenzione delle dipendenze
•
ai modelli di programmazione e policy analisi.
Inoltre coloro che provengono da organizzazioni del Privato Sociale risultano essere maggiormente interessati, rispetto a coloro che lavorano per le ASL, alla letteratura scientifica, ai metodi e strumenti per la ricerca di fondi e alla legislazione e normativa del settore. Si riscontrano anche delle differenze fra coloro che coordinano progetti e coloro che non assumono questo ruolo. In particolare i primi sono più interessati ai modelli di programmazione e policy analisy e ai metodi e strumenti per la ricerca di fondi. Infine risulta che coloro che si occupano di prevenzione da meno anni sono più interessati rispetto ai colleghi con più anni di esperienza ad approfondire la letteratura scientifica sui modelli di prevenzione delle dipendenze. Per quanto riguarda gli strumenti di approfondimento i dati indicano che i corsi di formazione siano quelli ritenuti più adeguati dalla maggior parte dei soggetti. Vengono valutati positivamente anche i convegni e i seminari a tema. Inoltre i coordinatori di progetti sono maggiormente interessati, rispetto a chi non assume questo ruolo, ai tavoli a livello inter-provinciale. Infine la maggior parte del campione dichiara di voler essere informato sui convegni, seminari o corsi nazionali, sui risultati delle ricerche e sulle rassegne bibliografiche. Sembrano invece meno interessati ai convegni, seminari o corsi internazionali, anche se coloro che provengono dalle organizzazioni del Privato Sociale indicano delle percentuali di interesse maggiori rispetto a chi lavora per le ASL.
15
ALLEGATO
…E NON FINISCE QUI RACCOLTA DATI PER CONTRIBUIRE ALLA CONTINUITA’ DI CIÒ CHE RELIGO HA INIZIATO… (Da restituire alla segreteria organizzativa del convegno) Sesso M
Età __________
F
Titolo di studio
Ed. professionale Ass. sanitario Psicologo
Infermiere Medico Ass. sociale
Laurea scienze educaz. In formazione _________ Altro ________________
Ente di appartenenza
ASL Privato sociale Volontariato
Ente locale Provincia Regione
Istituzione scolastica Università Altro ________________
Lavora nel settore SI delle dipendenze? Da quanti anni si occupa di prevenz.?
< 1 anno da 6 a 10 anni
Coordina Progetti?
SI
NO da 1 a 5 anni > 10
non me ne occupo sono in formazione NO
È interessato ad approfondire i seguenti temi? Letteratura scientifica sui modelli di prevenzione delle dipendenze Modelli di programmazione e policy analisis Strumenti di progettazione degli interventi di prevenzione Strumenti di valutazione di efficacia degli interventi di prevenzione Legislazione e normativa di settore Metodi e strumenti per la ricerca fondi Utilizzo di software per l’analisi dei dati Predisposizione e utilizzo degli strumenti di rilevazione (questionari, ecc.) Strumenti e metodi per effettuare ricerche bibliografiche
SI SI SI SI SI SI SI SI SI
NO NO NO NO NO NO NO NO NO
Altro:
Quale strumento ritiene più adeguato per approfondire i temi precedenti? Convegni/seminari a tema Corsi di formazione Tavoli di lavoro a livello inter-provinciale Sito internet Newsletter
SI SI SI SI SI
NO NO NO NO NO
Altro:
Su quali altri argomenti vorrebbe essere tenuto aggiornato? Rassegne bibliografiche aggiornate Indicazioni di convegni/seminari/corsi nazionali Indicazioni di convegni /seminari/corsi internazionali Risultati ricerche
SI SI SI SI
NO NO NO NO
Altro:
GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE! Sul retro del foglio c’è spazio per lasciare suggerimenti, riflessioni, comunicazioni… 16