Anno 2011 N. 2
SOMMARIO Cari parrocchiani Comunità in cammino Don Angelo ci saluta Le meraviglie di Dio Un ricordo del Vescovo Mons. Mazzolari Campo Estivo Grest 2011: Battibaleno... Dalla lettera del Papa Benedetto XVI
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S. ANTONIO Calendario Liturgico-Pastorale Don Giorgio Tansini un sacerdote da non dimenticare Lavori di riqualificazione del cortile Canonica-Asilo-Chiesa Agnese, dolce Agnese Anagrafe Parrocchiale
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S. ANNA Calendario Liturgico-Pastorale Un angelo senza le ali Festa Patronale di S. Anna Un memorabile torneo Anagrafe Parrocchiale
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ORARI SS. MESSE S. Anna Feriale 18,00 - Sab. 18,00 - Domenica 8,00 / 10,15 / 16,30 (clin.) S. Antonio Feriale 8,30 / 15,00 - Sabato 8,30 / 18,30 - Domenica 8,00 / 10,00 / 18,30 S. Giacomo Feriale 8,30 - Sabato 8,30 / 18,30 Domenica 9,00 Monast. / 10,00 / 11,15 / 18,30
NUMERI TELEFONICI
Don Faustino Pari – tel. 030.311071 – cell. 339.8246049 – via degli Antegnati,17 Don Gianluca Mangeri – cell. 339.8834768 – via degli Antegnati,17 Don Giacomo Micheletti – tel. 030.373201 – cell. 331.9471823 Mons. Giacomo Canobbio – tel. 030.2091353
Buon Anno Pastorale! 2
Cari parrocchiani di S. Antonio e S. Anna, stiamo iniziando un nuovo anno pastorale e non mancano sicuramente le novità. Nei giorni scorsi abbiamo salutato don Angelo Calorini che inizierà il suo nuovo ministero sacerdotale come cappellano alla Poliambulanza. Ha vissuto con noi tre anni soprattutto a servizio della realtà giovanile, non escludendo altri aspetti della vita parrocchiale. A lui va ancora il ringraziamento più sincero e l’augurio di una proficua presenza tra gli ammalati. Ha iniziato la sua prima esperienza di novello sacerdote il nuovo curato don Gianluca Mangeri. Ha già incontrato i suoi primi collaboratori, i catechisti, oltre a prendere visione delle realtà che lo vedranno particolarmente impegnato: la sua nomina è di “vicario parrocchiale di S. Antonio e S. Anna e addetto alla pastorale giovanile di S. Giacomo”. Oltre a dargli un caloroso benvenuto, anche a lui auguriamo di poter vivere con entusiasmo, con fede e con spirito di collaborazione la sua vocazione di pastore con i nostri ragazzi e giovani. Tutta la Diocesi si prepara quest’anno a vivere il Sinodo sulle Unità pastorali. Per noi non è una parola nuova: da tempo ne abbiamo parlato, per questo abbiamo pregato e abbiamo anche vissuto alcune esperienze concrete. Si tratta di riprendere
con convinzione il cammino già alcuni anni fa avviato e continuarlo fattivamente, con costanza e tanta fiducia nel disegno di Dio che si manifesta nella volontà del Vescovo. In questo progetto si inserisce don Alfio Bordiga, il nuovo pastore della comunità di S. Giacomo. Don Giacomo Micheletti sta per concludere il suo servizio di cappellano alla clinica S. Anna, che ha svolto con tanta passione e continua presenza: sono soprattutto gli ammalati a ringraziarlo, oltre al personale medico e ausiliario. Continuerà ad essere un prezioso ministro di Dio nelle nostre parrocchie: gli ammalati potranno contare sulla sua dedizione, il confessionale lo vedrà sicuramente solerte dispensatore della misericordia di Dio e dal pulpito annuncerà ancora con fervore la Parola del Signore. Rimaniamo nell’attesa della nomina del nuovo cappellano. In luglio è morto un grande amico e pastore, Mons. Cesare Mazzolari, vescovo di Rumbek. Ha avuto la gioia di veder nascere il nuovo stato del Sud Sudan, per il quale molto si è speso, sia spiritualmente che socialmente. Dal cielo sicuramente accompagnerà lo sviluppo di questa nazione e sarà un “angelo” per la sua amata diocesi. Durante quest’anno, stimolati dall’incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Milano nel maggio 2012, rifletteremo su questo grande tesoro prezioso e fragile che è la famiglia. A noi non resta che vivere ed essere quanto il Vescovo scrive nella sua lettera pastorale: una “Comunità in cammino”. A tutti l’augurio di un anno pastorale che ci aiuti a crescere nella fede e nella comunione. Don Faustino 3
COMUNITA’ IN CAMMINO Sinodo sulle unità pastorali
Sinodo”, dal greco, significa “cammino con”, cammino comune. E’ precisamente questo il senso che il Vescovo Luciano ha inteso attribuire alla prossima convocazione del Sinodo sulle Unità pastorali. L’argomento è sviscerato nell’ultima lettera pastorale dal titolo, rafforzativo del concetto, “Comunità in cammino”. Sia l’etimo della parola “sinodo” che il titolo della lettera richiamano dunque ciò che caratterizza l’uomo cristiano e le sue comunità: la strada, il cammino dell’ “homo viator” pienamente incarnato e in marcia comunitariamente verso la Gerusalemme celeste. D’altro canto lungo il cammino, della storia e delle nostre vite di persone umane, capita di doversi misurare con periodi di piacevolezza (“le cose vanno bene” si dice “…dunque è bene”) così come incappare in ostacoli imprevisti (“le cose vanno male” si dice “…dunque è male”). Dio però ci ha comunicato, per bocca del profeta Isaia, “…i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie” (Is 55,8). E il Signore Gesù, con la sua Pasqua, ancor più ha ribadito la paradossalità della logica divina, talché l’approccio di noi cristiani occorre sia di vero discernimento sapienziale sull’accadimento delle cose della nostra vita, delle cose del mondo e della nostra Chiesa pellegrinante. Si dice questo perché, nella recente lettera del vescovo Luciano al terzo punto, tra i motivi che paiono imporre la necessità delle Unità pastorali, si cita la montante scarsità di vocazioni sacerdotali, cosicché sempre più difficilmente ogni parrocchia potrà godere della missione di un pastore a tempo pieno. Orbene tale motivo, non a caso citato appunto dal Vescovo solo per terzo, rischia
invece, nei discorsi (giù uditi) di molti di noi, di essere “il vero motivo” per cui si renderebbe necessario di percorrere con celerità l’abbrivio verso le unità pastorali. Quasi a dire che la Chiesa non è in grado di leggere i segni dei tempi (per esempio la scarsità di vocazioni, che ci pare “male” tout court) come elementi che concorrono a comprendere quali siano le vie che lo Spirito del Signore intende prepararci perché le percorriamo. Col risultato che si leggono i fenomeni della storia come se la comunità dei credenti dovesse costantemente adeguarsi obtorto collo a ciò che la realtà concreta le impone. Una Chiesa, dunque, sempre in depressiva ritirata, all’insegna dei “mala tempora currunt”, del “dove andremo a finire di questo passo” e non, invece, una comunità di figli di Dio, di “figli nel Figlio”, pertanto in grado di leggere proprio questi segni come “soffio dello Spirito”. Allora, laddove pare esserci un irrevocabile minus (carenza di vocazioni), perché non osare di leggere, con quell’ottimismo cristiano che tanto pare difettare ultimamente, un plus, una opportunità salvifica che lo Spirito del Signore ci invita a percorrere? Non pare che Nostro Signore procedesse nel suo viaggio verso Gerusalemme con in mano bussola e cartina, manifestando così di avere “le idee chiare”. Sua bussola e sua cartina erano “fare la volontà del Padre”. Questo, e questo solo, lo guidava. E “la volontà del Padre” non fu quello che, umanamente parlando, si definirebbe immediatamente “un trionfo”. Del resto, un maestro della mistica medievale diceva: “Come posso sapere se questa è la volontà di Dio? ...Se non fosse per un solo istante la volontà di Dio, non sarebbe affatto: bisogna che sia 4
sempre la volontà di Dio”. E continuava: “E’ giusto che stiano sempre nell’angoscia e nell’infelicità quelli che desiderano diversamente dalla volontà di Dio; essi subiscono sempre violenza e torto e hanno continua pena”. Parole certamente forti per la nostra mentalità, ormai più o meno consapevolmente asservita al “ghe pensi mì”; certo, parole che nella loro icastica semplicità sanno parlare al nostro vero intimo di battezzati. Sono capaci di dire al nostro cuore, che vaga tra onnipotenza ed impotenza, cosa significhi essere “figli”. Si potrebbe dunque dire che la carenza di vocazioni sacerdotali favorisca, per esempio, l’innesco del virtuoso meccanismo, già oltre quarant’anni orsono auspicato dal Concilio Vaticano II, di un maggior coinvolgimento nelle parrocchie delle figure dei laici, in una corresponsabilità di guida partecipata sempre più fattiva e stretta con i presbiteri. Verso, cioè, quella Chiesa di comunione che fu uno dei cavalli di battaglia dei Padri conciliari e che il Vescovo Luciano ha più volte richiamato nelle sue Lettere pastorali. Cammino conciliare che il Vescovo non manca di citare nella sua ultima Lettera proprio come secondo motivo-guida per l’esigenza della unità pastorali. Nuova forma organizzativa, da tempo peraltro intrapresa dalla nostra parrocchia e che, come ricorda per ben tre volte il Vescovo Luciano, non pretende di essere la panacea che risolva qualsivoglia problema della parrocchia contemporanea. Però l’indicazione di una strada irrevocabilmente in progress, questo sì. Così come, afferma il Vescovo, la nuova riorganizzazione potrebbe venire incontro alla trasformazione sociale e ambientale che sempre più viviamo: mobilità vieppiù crescente, di lavoro e svago, connessione via internet con ogni angolo del mondo. Aspetti che necessitano oggi più che mai
di una pastorale d’ambiente, che incontri le persone nei diversi luoghi dove esse sempre più vivono e si incontrano. Del resto “il cammino sinodale” dice il Vescovo “funziona bene solo se è accompagnato da umiltà, saggezza, desiderio di comunione, servizio fraterno”. Ancora, “intendo il Sinodo come un momento solenne della vita diocesana, ma non come un momento straordinario. Vorrei piuttosto che la logica sinodale entrasse nel vissuto quotidiano delle nostre comunità e che la celebrazione di Sinodi finisse per apparire cosa normale”. Ecco la novità da cogliere, che la fantasia dello Spirito ancora una volta torna a proporci: il modello “sinodale” realmente vissuto all’interno delle nostre comunità affinché, come ricordava il Vescovo Luciano nella precedente lettera, “tutti siano una sola cosa” (Gv 17,21). Giammaria Nessuno è solo sé stesso C’è un filo misterioso che unisce creatura a creatura: non siamo isole. C’è un unico sole che illumina e riscalda ogni angolo della terra e acqua e aria sono fonte di vita per tutti: non siamo isole. Nel grande fiume della vita s’intessono relazioni e relazioni e là dove siamo chiamati a vivere può nascere e fiorire una comunità viva e solidale. E allora camminiamo insieme: nessuno è solo sé stesso. 5
Domenica Tassi
DON ANGELO CI SALUTA Carissimi fratelli nella fede, amici, dopo tre anni di cammino insieme, il Signore, attraverso il Vescovo Luciano, mi chiama ad un altro servizio nella sua Chiesa. Innanzitutto esprimo al Signore profonda gratitudine per esserci incontrati. Grazie per quei momenti forti dove le nostre comunità hanno voluto guardare Cristo risorto. Inoltre grazie per quando abbiamo condiviso insieme momenti felici come Grest, campeggi, feste ed altre esperienze particolari. Grazie ai confratelli preti per la loro amicizia e per il loro affetto, soprattutto nei momenti forti: per primo don Faustino e poi don Giacomo Canobbio, don Giannino e don Giacomo Micheletti. Il mio pensiero va all’esperienza singolare con le suore clarisse cappuccine. Continuiamo a sentirci uniti nella preghiera e in quella più bella che è la S. Messa: nell’Eucarestia mi sono sentito veramente a casa. Quando si saluta si è soliti fare bilanci delle cose fatte. Questi li lascio al Signore che guarda il cuore e conosce ogni cosa. Ma dal mio cuore desidero dirvi un grazie perché mi avete concesso di posare i miei occhi nei vostri, di accarezzarvi con le mie mani e farmi entrare nel vostro cuore. Grazie a tutti coloro che mi hanno donato la loro amicizia! Questa è l’esperienza più grande che un uomo può fare e se questo uomo è anche un prete, allora la fede mi fa dire che è bello seguire Gesù. Grazie. con affetto, vostro don Angelo
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Se Dio è al nostro fianco Caro don Angelo, nel pensare al saluto da farti ci siamo resi conto che non possiamo che partire dalla massima con cui ti sei presentato ormai tre anni fa: ordine metodo disciplina. Infatti nelle esperienze che abbiamo vissuto con te ci hai fatto provare come, superando la pigrizia e a volte con fatica, si può creare armonia e bellezza nelle cose e nelle persone. Ci hai ricordato che ogni ragazzo che incontriamo è prima di tutto una persona. Ci hai fatto capire l’importanza dei dettagli: nei rapporti umani, nelle cose che facciamo, nelle celebrazioni. Ed è proprio dal dettaglio di una canzone che ci hai insegnato che prendiamo spunto per salutarti e farti gli auguri per la nuova esperienza che andrai a vivere: la canzone recità così “se Dio è al nostro fianco chi mai ci fermerà? E’ nostro il mondo e il domani e noi siamo suoi”. Siamo certi, proprio come dice la canzone, che seguendo “Dio che cammina davanti a noi” andremo incontro a un’esistenza radiosa. Gli amici di Sant’Antonio Caro don Angelo, mentre commossi ti salutiamo, nel momento in cui lasci la nostra comunità, vogliamo ringraziarti per il bene che hai seminato in mezzo a noi con la tua presenza, se pur breve, e con la tua parola. Non possiamo dimenticare le tue omelie così “vissute”, sempre attualizzate nell’oggi di ciascuno di noi. Attraverso la tua parola, la Parola del Signore diventava nostra vita quotidiana. Chi ti ascoltava si sentiva protagonista di quel brano di Vangelo, era calato nella stessa situazione, la riviveva personalmente ed era interpellato a verificare le proprie attitudini interiori, sempre sostenuto da una Presenza che con forza e convinzione tu sottolineavi. Grazie, don Angelo, ti rinnoviamo la nostra grande stima, la nostra amicizia e ti assicuriamo il ricordo nella preghiera affinchè lo Spirito Santo ti sostenga e ti guidi nell’alta missione che ti è stata affidata: avvicinare e alleviare le sofferenze umane col cuore di sacerdote, “altro Cristo”. Gli amici di Sant’Anna 7
LE MERAVIGLIE DI DIO Da tre mesi sono sacerdote. Con l’ordinazione il Signore ha riempito la mia vita con le sue meraviglie. Le meraviglie di Dio, le sue sorprese hanno costellato la mia esistenza. Il buon pastore mi ha preso per mano, mi conduce e mi fa crescere nella fede, nella speranza e nella carità. Con lo studio della medicina mi son reso conto della meravigliosa complessità dell’uomo e nello stesso tempo della sua fragilità, del limite costituito dalla malattia. Lavorando negli ospedali ho raccolto, soprattutto dai malati di tumore cui mi sono dedicato, tante domande sul perché della sofferenza, sul senso della vita. Ho però anche visto in loro tanto coraggio, tante risposte di vita. Ho visto in loro tanta fede, tanta speranza, tanta carità. Sono stati incontri che mi hanno provocato, scosso e stimolato a cercare in profondità. Mi rendevo però sempre più conto che era Dio alla mia ricerca e che dovevo lasciarmi trovare. Era lui che mi stava interpellando. Man mano diveniva evidente la sua presenza nelle mie giornate, negli incontri, negli avvenimenti. Diveniva così sempre più chiara la chiamata al sacerdozio. Ecco la mia via per credere, sperare, amare. Ecco la via che a pochi mesi dall’ordinazione mi riempie di gioia. Ecco la meraviglia di Dio. Sono convinto che ogni uomo, anche colui che si ritiene il più sfortunato, abbandonato, solo, porta con sé le meraviglie di Dio, anche se non sono facili a vedersi. C’è bisogno di luce, di preghiera, di tempo, di pazienza per vederle, ma ci sono. Ora il Signore mi manda tra voi. Vengo con il desiderio di condividere le sue meraviglie. Chiedo al Signore che vi dia luce per vederle nella vostra vita. Potremo così raccontarcele per crescere insieme nella fede, nella speranza e nella carità. Don Gianluca
Don Gianluca Mangeri è nato il 14 agosto 1972. La sua famiglia abita a Isorella. Dopo aver conseguito la laurea in medicina e la specializzazione in oncologia, è entrato nel seminario di Brescia. Ha svolto il ministero diaconale a Marone. E’ stato ordinato in cattedrale l’11 giugno 2011. 8
DIVENTERO’ PESCATORE DI UOMINI Arriva il curato nuovo, questa è la notizia che corre in questi giorni sulla bocca di tutti. Si chiama Gianluca, è medico, ha una grande passione missionaria. Tutti noi abbiamo il desiderio di conoscerlo, di farci conoscere, di presentarci a lui, di affidargli le nostre speranze, i nostri desideri e la nostra visione di parrocchia e di oratorio. Mi hanno chiesto di scrivere un benvenuto per lui, e confesso che ho avuto molte difficoltà, anche perché non lo conosco, ma dopo averci pensato mi è venuto in mente che nel mio cuore c’è una speranza, ed è questa che desidero condividere con lui. Spero che don Gianluca riesca a trasmettere la sua passione, la sua fede, quella che lo ha spinto a decidere di scommettere la sua vita al servizio di Dio, a tanti giovani. Spero che don Gianluca diventi per i nostri ragazzi un modello, un punto di riferimento, un educatore, colui che è disponibile ad ascoltare, a guidare, a spronare, a rimproverare. Spero che don Gianluca incoraggi i nostri ragazzi e li spinga a vivere le loro vite con amore, dedizione e passione. Spero che don Gianluca riesca a costruire relazioni vere, profonde, basate sulla stima reciproca e sulla reale collaborazione. Spero che don Gianluca riesca a incontrare gli adulti della nostra comunità con il cuore aperto al confronto, alla crescita comune, ricordando che si diventa ogni giorno un poco più grandi solo se si riconosce di avere sempre da imparare. Spero inoltre che incontri con amore tutti, ascoltando con pazienza e misericordia, perché tante sono le solitudini e le sofferenze. Spero, perché la speranza è quella che ci salva, e la mia speranza voglio trasformarla in augurio e benedizione, promettendo che pregheremo affinché il Signore sostenga, guidi ed accompagni don Gianluca. Rosangela
Le parrocchie di S. Antonio e S. Anna ti danno il benvenuto, don Gianluca. Ti accolgono con gioia grande, con la sicura speranza di compiere un bel cammino insieme. 9
Un ricordo del vescovo Mons. Mazzolari Carissimi amici di S. Antonio e S. Anna, il giorno 16 luglio è morto mio fratello Mons. Cesare. Voglio esprimervi come il mio grande dolore per la morte del mio amato fratello si è trasformato in un momento di grande forza interiore. Questa forza mi è stata data dal grandissimo affetto che ho trovato fra la gente di Rumbek. Bambini inginocchiati alla tomba che pregavano e piangevano, ragazzi, donne e uomini in silenzio vicino a me. Tutti mi abbracciavano. Un gruppo di donne, fra le più attive a Rumbek, con gesti mi hanno detto che il loro cuore piangeva per la morte del loro “padre della pace”. Sì, per loro mio fratello è stato la grande speranza di pace e riconciliazione in Sud Sudan. In quei giorni ho avuto vicino a me vescovi, sacerdoti, suore, laici e tante autorità governative che hanno avuto parole di apprezzamento per la vita che mio fratello ha speso in trentanni di Sud Sudan. La tomba di Mons. Cesare si trova nella
cattedrale della “Sacra Famiglia”, vicino all’altare dove ha celebrato con padre John la sua ultima S. Messa, che non ha terminato perché alla consacrazione si è sentito male senza più riprendersi. Potrei raccontarvi tanti momenti della sua vita in Sud Sudan, tutti con una importante caratteristica comune: un patrimonio di fede profonda, umiltà e sincerità, radicato nel grande impegno per portare riconciliazione, aiuto e gioia ai più deboli e bisognosi. Durante la S. Messa del funerale, prima della conclusione, ho chiesto all’assemblea un favore: “Quando potete, portategli un fiore a nome mio e della nostra famiglia”, non potendolo fare noi per evidenti motivi geografici. Ho continue informazioni da varie persone che la sua tomba è colma di fiori: questo è molto bello e mi da molto sollievo, anche se sono molto triste. Mi manca. Marianna Mazzolari
Alla famiglia Mazzolari, a Padre John e ai fedeli del Sud Sudan, assicuriamo la nostra vicinanza nella preghiera. 10
Da Padre John Carissmo Don Faustino, grazie tanto per il messaggio e sopratutto siate vicini a me. Qui abbiamo celebrato la solennità di Maria Assunta al cielo. Io non sto bene di salute, ho la malaria da tre giorni. La vita non e’ facile per me qui per la morte di mons. e poichè io sono nuovo prete le cose non sono facili. Qui c’è la fame e mancanza di cibo. Pregate per noi. Mi saluti Don Omar e le comunità parrocchiali di S. Antonio e S. Anna. Vi ricordo tutti i giorni quando celebro la Santa Messa. Un abbraccio. Padre John Mathiang Carissimo Don Faustino, oggi sono 40 giorni che è morto il mio amato Monsignore Cesare. Oggi abbiamo celebrato una S. Messa per la sua commemorazione: questa è una giornata di memoria. Tante persone di governo e fedeli della diocesi sono venuti. Tu sai che soffro molto durante questo momento di cambiamento per la mancanza della sua presenza. Solo la preghiera mi da’ un po’ di aiuto e conforto. Sai, ho perso davvero un padre speciale. Per il momento, c’è Padre Colombo Fernando quale amministratore, la vita non e’ facile. Più passano i giorni e più scendono le lacrime. Scusami per questo sfogo, ma in te vedo una persona a me tanto cara che può capirmi in questo triste momento. Un abbraccio. Padre John Mathiang
Cresimati e Comunicati il 22 maggio da don Agostino Bagliani
Ariazzi Sofia / Badini Chiara / Baldelli Giorgia / Barone Annachiara / Barone Maddalena / Bazzana Andrea / Beretta Mattia / Boni Elisa / Cerrito Vincenzo / Cherubini Andrea / Cinelli Chiara / De Martis Francesca / Faglia Evelin / Faglia Geremi / Fanti Stefano / Ferrata Federica / Ferrata Francesca / Filippini Giovanni / Foltran Beatrice / Fortini Gaia / Frattini Luca / Guerrini Simona / Impilli Giulia / Lax Letizia / Lorati Alessia / Luci Alessia / Manera Letizia / Marzo Alessandro / Mazzacani Anna / MazzarDi Carlo / Metrangolo Chiara / Piovani Camilla / Podetta Federico / Poncipe’ Silvia / Rebeccani Anna / Rota Alyssia / Saleri Martina / Savino Giuseppe / Zanolini Giorgia 11
CAMPO ESTIVO 03 – 10 LUGLIO 2011 - LOMBRO: CASA GIALLA Guardando ora la foto viene da pensare: ma quanti eravamo! Anzi di più perché qualcuno ci ha lasciato prima che il fotografo ci immortalasse. In molti si chiederanno chissà che fatica: invece no… Ripensando alla settimana trascorsa insieme ricordo l’ordine e l’armonia che da subito hanno caratterizzato la vita in comune: sia chi era alla prima esperienza che i veterani hanno fraternizzato senza difficoltà. Come non ripensare, poi, al metodo con cui abbiamo percorso i vari sentieri su e giù per le valli superando spesso fatica e, soprattutto, la pigrizia. E per finire come ogni buon discepolo siamo statti disciplinati nell’impegnarci perché tutto andasse per il meglio: dai lavori in casa, ai lavori di gruppo, alle “faticose” camminate. Grazie a Don Angelo che ci ha permesso di vivere questa esperienza; grazie a Piera, Roberta, Mari, Monica e Ivonne che hanno condiviso con noi questa settimana (e non dimentichiamo ci hanno fatto da mangiare). Non può mancare un ringraziamento a tutti noi che abbiamo partecipato e ci siamo messi in gioco.
ITINERARIO DI FORMAZIONE AL MATRIMONIO CRISTIANO Nella nostra Unità Pastorale il cammino si tiene: Orario: Sabato dalle 20.30 alle 22.00 a S. Antonio Calendario: 8 incontri dal 14 aprile al 2 giugno 12
GREST 2011: BATTIBALENO… AIUTACI A CONTARE I NOSTRI GIORNI Anche quest’anno è arrivato il tanto atteso primo giorno di Grest e così tra giochi, balli, merende, lavori di squadra e gite più o meno stancanti, abbiamo condiviso piacevoli e intense emozioni e tanto divertimento. All’inizio è stato tutto un po’ complicato: i piccoli erano intimiditi dai più grandi, che approfittavano della situazione per sentirsi invincibili, ma, già all’inizio della seconda settimana, hanno iniziato ad ammorbidirsi, a capire i piccolini e ad affezionarsi anche a loro. Infatti, nonostante il caldo per il sole cocente delle 13.30 o il refrigerio per qualche ora di pioggia, abbiamo stretto nuove amicizie e consolidato “vecchi” legami. I ragazzi, nonostante qualche discussione e alcuni momenti di competizione, sono riusciti a sentirsi parte di un’unica grande squadra, che a nostro parere, li ha fatti sentire ancora più uniti e simili gli uni agli altri. Anche per noi animatori è stata un’esperienza davvero indimenticabile, perché, per la prima volta, abbiamo unito anime e cuori riuscendo a creare un ottimo clima per lavorare in sintonia e divertirci e far divertire in ogni occasione. Ma, purtroppo, in un BATTIBALENO, è arrivato anche l’ultimo giorno e tra un sorriso e, magari, anche qualche lacrima, ci siamo salutati, sperando di ritrovarci tutti al prossimo Grest, con la promessa di mettere in pratica ogni insegnamento trasmessoci da don Angelo attraverso qualche battuta scherzosa o qualche rimprovero! Gli animatori
BATTESIMO E CAMMINO DI FORMAZIONE Ai genitori che intendono chiedere il Battesimo per i loro figli si offre il seguente itinerario: • Primo contatto con il parroco che invita a compilare una domanda del Battesimo e la Dichiarazione di idoneità dei padrini e madrine • Due incontri di formazione comune alle tre parrocchie con il seguente calendario: 6 - 13 novembre; 18 dicembre – 4 gennaio; 18 - 25 marzo; 27 maggio – 3 giugno; tutti alle 15.30 a S. Antonio • Incontro in famiglia con il parroco (da concordare) • Battesimi: 20 novembre – 8 gennaio – 7/8 aprile Pasqua – 10 giugno 13
INCONTRO MONDIALE DELLE FAMIGLIE La famiglia: il lavoro e la festa
Papa Benedetto XVI, a conclusione dell’Incontro tenutosi a Città del Messico nel gennaio 2009, disse: “Sono lieto di annunciare che il VII Incontro mondiale delle famiglie si terrà, Dio volendo, in Italia, nella città di Milano, nell’anno 2012”. Il tema di quest’nno: Famiglia, lavoro e festa un trinomio che parte dalla famiglia per aprirla al mondo. Il lavoro e la festa sono modi con cui la famiglia abita lo “spazio” sociale e vive il “tempo” umano. Il tema mette in relazione la coppia uomo-donna con i suoi stili di vita: il modo di vivere le relazioni (la famiglia), abitare il mondo (il lavoro) e di umanizzare il tempo (la festa). Volontà dell’Incontro è di riflettere sulla famiglia come patrimonio di umanità suggerendo così l’idea chela famiglia è patrimonio di tutti e contribuisce al tempo stesso universalmente all’umanizzazione dell’esistenza. Il logo rappresenta una famiglia in atteggiamento festoso, inserita nel profilo stilizzato del Duomo di Milano. Le guglie suggeriscono il profilo di una città industriale ricca di ciminiere. Lavoro, festa, famiglia si fondono in un’unica immagine che assume il suo senso profondo nell’essere racchiusa nella chiesa cattedrale di Milano. Per incontrare e confrontarsi con i vissuti e le testimonianze delle famiglie provenienti dai cinque continenti, lasciarsi accogliere dalla Chiesa che è in Milano e in Lombardia, vivere la ricchezza culturale della città. Per essere confermati nella fede e fare festa insieme al Santo Padre e alle migliaia di famiglie provenienti da tutto il mondo. “Famiglie cristiane e comunità ecclesiali di tutto il mondo si sentano perciò interpellate e coinvolte e si pongano sollecitamente in cammino verso Milano 2012” (dalla lettera di Papa Benedetto XVI). Il tema della famiglia è troppo importante per lasciarci sfuggire questa occasione di riflessione e di preghiera. Anche nelle nostre parrocchie troveremo occasioni di catechesi, di incontri con le famiglie, e dovremo trovare il coraggio di riannunciare ai giovani il valore della famiglia secondo il disegno di Dio. 14
Preghiera per il VII Incontro mondiale delle famiglie Padre del Signore Gesù Cristo, e Padre nostro, noi ti adoriamo, Fonte di ogni comunione; custodisci le nostre famiglie nella tua benedizione perché siano luoghi di comunione tra gli sposi e di vita piena reciprocamente donata tra genitori e figli. Noi ti contempliamo Artefice di ogni perfezione e di ogni bellezza; concedi ad ogni famiglia un lavoro giusto e dignitoso, perché possiamo avere il necessario nutrimento e gustare il privilegio di essere tuoi collaboratori
nell’edificare il mondo. Noi ti glorifichiamo, Motivo della gioia e della festa; apri anche alle nostre famiglie le vie della letizia e del riposo per gustare fin d’ora quella gioia perfetta che ci hai donato nel Cristo risorto. Così i nostri giorni, laboriosi e fraterni, saranno spiraglio aperto sul tuo mistero di amore e di luce che il Cristo tuo Figlio ci ha rivelato e lo Spirito Vivificante ci ha anticipato. E vivremo lieti di essere la tua famiglia, in cammino verso di Te, Dio Benedetto nei secoli. Amen
Dalla lettera del papa Benedetto XVI Il lavoro e la festa sono intimamente collegati con la vita delle famiglie: ne condizionano le scelte, influenzano le relazioni tra i coniugi e tra i genitori e i figli, incidono sul rapporto della famiglia con la società e con la Chiesa. La Sacra Scrittura (cfr Gen 1-2) ci dice che famiglia, lavoro e giorno festivo sono doni e benedizioni di Dio per aiutarci a vivere un’esistenza pienamente umana. L’esperienza quotidiana attesta che lo sviluppo autentico della persona comprende sia la dimensione individuale, familiare e comunitaria, sia le attività e le relazioni funzionali, come pure l’apertura alla speranza e al Bene senza limiti. Ai nostri giorni, purtroppo, l’organizzazione del lavoro, pensata e attuata in funzione della concorrenza di mercato e del massimo profitto, e la concezione della festa come occasione di evasione e di consumo, contribuiscono a disgregare la famiglia e la comunità e a diffondere uno stile di vita individualistico. Occorre perciò promuovere una riflessione e un impegno rivolti a conciliare le esigenze e i tempi del lavoro con quelli della famiglia e a ricuperare il senso vero della festa, specialmente della domenica, pasqua settimanale, giorno del Signore e giorno dell’uomo, giorno della famiglia, della comunità e della solidarietà. Il prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie costituisce un’occasione privilegiata per ripensare il lavoro e la festa nella prospettiva di una famiglia unita e aperta alla vita, ben inserita nella società e nella Chiesa, attenta alla qualità delle relazioni oltre che all’economia dello stesso nucleo familiare. L’evento, per riuscire davvero fruttuoso, non dovrebbe però rimanere isolato, ma collocarsi entro un adeguato percorso di preparazione ecclesiale e culturale. Famiglie cristiane e comunità ecclesiali di tutto il mondo si sentano perciò interpellate e coinvolte e si pongano sollecitamente in cammino verso “Milano 2012”. Il VII Incontro Mondiale avrà, come i precedenti, una durata di cinque giorni e culminerà il sabato sera con la “Festa delle Testimonianze” e domenica mattina con la Messa solenne. Mentre invoco l’intercessione della santa Famiglia di Nazaret, dedita al lavoro quotidiano e assidua alle celebrazioni festive del suo popolo, imparto di cuore a Lei, venerato Fratello, ed ai Collaboratori la Benedizione Apostolica, che, con speciale affetto, estendo volentieri a tutte le famiglie impegnate nella preparazione del grande Incontro di Milano.
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S. ANTONIO Calendario liturgico – pastorale SETTEMBRE Preparazione alla festa della Parrocchia Giovedì 15 Giornata della carità In Chiesa, per tutto il giorno, raccolta di alimentari per il Centro di ascolto ore 15.00 S. Messa (terza età) ore 15.30 Adorazione ore 20.30 S. Messa e confessioni Venerdì 16 Giornata della sofferenza e delle vocazioni In mattinata visita ai malati della Parrocchia ore 15.00 S. Messa ore 15.30 Adorazione Sabato 17 ore 14.45 Preghiera e confessioni per i ragazzi del catechismo - Iscrizioni Domenica 18 Festa della Parrocchia ore 10.00 S. Messa solenne – Benvenuto al nuovo curato don Gianluca Mandato ai catechisti ore 12.30 Pranzo al sacco per le famiglie Nelle serate di ven 16 - sab 17 - dom 18: Cucina - Musica - Pesca di beneficenza Sabato 24 ore 14.45 Inizio catechismo Domenica 25 XXVI del Tempo Ordinario Nel pomeriggio festa di inizio anno pastorale a S. Anna OTTOBRE Mese Missionario Domenica 2 XXVII del Tempo Ordinario Martedì 4 Pellegrinaggio pomeridiano a Lovere Venerdì 7 Primo Venerdì del mese – Comunione agli ammalati ore 15.00 S. Messa – Adorazione – Confessioni ore 20.30 Adorazione Sabato 22 ore 20.30 in Cattedrale Veglia missionaria Domenica 23 XXX del Tempo Ordinario - Giornata missionaria mondiale Domenica 30 Dedicazione della nostra Chiesa ore 10.00: 60° di sacerdozio di don Giorgio Tansini NOVEMBRE Martedì 1 Solennità di Tutti i Santi Mercoledì 2 Commemorazione di tutti i fedeli defunti Ss. Messe ore 8.30 – 15.00 – 20.30 Venerdì 4 Primo Venerdì del mese – Comunione agli ammalati ore 15.00 S. Messa – Adorazione – Confessioni ore 20.30 Adorazione Domenica 13 XXXIII del Tempo Ordinario - Giornata nazionale del ringraziamento Domenica 20 Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo 16
S. ANTONIO DON GIORGIO TANSINI UN SACERDOTE DA NON DIMENTICARE Don Giorgio Tansini è stato ordinato il 21 Dicembre 1951, per cui quest’anno festeggia il 60° di ordinazione sacerdotale. Una vita offerta completamente al Signore attraverso un impegno pastorale svolto con vari incarichi, con costante proficua presenza nella nostra parrocchia di S. Antonio di Padova per un periodo di circa 40 anni . Un lungo periodo, compreso tra il 1956 e 1997 , durante il quale don Giorgio Tansini ha operato con generosità e capacità verso la nostra comunità come pastore, tenendo conto dei continui cambiamenti della società . Il mio primo incontro con don Giorgio Tansini è avvenuto nel mese di Giugno del 1957 in chiesa; stava pregando davanti al Santissimo. Dopo una prima reciproca conoscenza, senza lasciarmi il tempo di riflettere, mi ha subito arruolato nel piccolo clero e nei lettori: ho capito più avanti nel tempo come da lui era sentito l’impegno di arrivare a completare quanto prima le varie attività della parrocchia, tra le quali: coro, piccolo clero, lettori, aule per catechismo ed incontri, Acli, asilo, cinema, ed altro ancora. La parrocchia di S. Antonio di Padova nei primi anni 50 era nata in un contesto sociale non certamente facile, ma risultato fertile per i sacerdoti presenti; don Giorgio Tansini con entusiasmo attualizzava concretamente il meglio della sua vocazione con una particolare attenzione al catechismo, soprattutto quello rivolto ai giovani e agli adulti. Nei primi anni si era dedicato ad aggregare 17
e motivare i giovani anche attraverso escursioni in montagna o nelle città d’arte, cose allora non certamente possibili a tutti, dimostrando capacità organizzative e grande passione per le opere artistiche. Ha avuto fin dai primi anni del suo operato nella parrocchia la gradita fortuna di collaborare con un grande parroco quale è stato Padre Giulio Bevilacqua, maestro di fede, che trasmetteva ai confratelli sempre un particolare entusiasmo di fiducia in Cristo per il loro operato. Constatavo al mattino in sacrestia la consuetudine dei sacerdoti di fare sempre assieme la colazione, discutendo anche a voce alta degli svariati problemi parrocchiali e di convivenza. Don Giorgio, come discepolo di Padre Giulio Bevilacqua, si è sempre orientato sia
S. ANTONIO nella prospettiva di spiritualità oratoriana propria dei Padri della Pace, sia nel periodo 1969-1997 come parroco diocesano verso un solo principale obiettivo, quello di evangelizzare, facendo conoscere con grande capacità la parola di Cristo . Sempre con entusiasmo diede vita alla nascita del Consiglio Pastorale Parrocchiale, permettendo così di affrontare assieme con i laici i vari problemi legati alla gestione della parrocchia, senza trascurare la necessaria ed importante partecipazione della parrocchia all’appena nato Consiglio di Circoscrizione . Non sono stati sempre idilliaci i rapporti con i suoi parrocchiani, anzi spesso si è dimostrato burbero, con i piccoli come con i grandi; ma, ripensandoci a mente fredda, era sempre pronto a scusarsi con la persona che riteneva aver offeso in precedenza . Risulta assai lungo l’elenco delle attività che don Giorgio Tansini ha realizzato nei suoi 40 anni di vita sacerdotale nella nostra parrocchia .
Basta ricordare in particolare il suo notevole e fruttifero impegno, come esperto, nella Associazione Biblica Italiana, realizzando specifici testi di approfondimento, nel seguire l’associazione dei genitori cattolici, nonché l’impegno come guida per i pellegrinaggi in Terra Santa, così pure nella nascita di un gruppo di preghiera parrocchiale . Don Giorgio Tansini, come Padre Giulio Bevilacqua, è parte viva ed indelebile della storia di noi parrocchiani, dobbiamo riconoscere che non possiamo dimenticarlo o ricordarlo in sole poche occasioni. Come parrocchiani abbiamo il dovere di ricordarlo in famiglia e con gli amici e per quanto possibile andarlo a trovare. E’ un segno doveroso per apprezzare un sacerdote che ha dato 40 anni alla nostra comunità offrendo sempre un esempio di vera fede vissuta. Federico Bonafini
LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE DEL CORTILE CANONICA-ASILO-CHIESA
Durante l’estate si sono sicuramente creati disagi per accedere all’oratorio, alla canonica o all’entrata laterale della chiesa. Tutto è dovuto a dei lavori che si sono resi necessari nel cortile. Ormai il pavimento a cemento era costellato da buche, rialzamenti dovuti alle radici degli alberi. Anche le varie tubature sotterranee, vista l’età, avevano bisogno di sistemazione, se non essere cambiate. Così si è proceduto ad un progetto generale di riqualificazione degli spazi con nuova pavimentazione, cancello, videocitofoni e videocamere di sicurezza, rivestimento delle pareti del portico, illuminazione, fioriere e altro. Alla fine del mese di settembre il lavoro sarà concluso e tutto tornerà alla normalità… anzi, tutto sarà più bello. E’ chiaro che questo comporta un costo, ma come è avvenuto in altri momenti, arriveremo a saldare il nostro debito in attesa, purtroppo, di farne altri (tetti oratorio, tinteggiatura generale esterna). Il Consiglio Affari Economici 18
S. ANTONIO AGNESE, DOLCE AGNESE Cara Agnese, domenica sono entrata al bar e ho visto un foglio bianco davanti ad un trofeo, con la tua fotografia e c’era scritto: “QUESTA VITTORIA LA DEDICHIAMO A TE: AGNESE” ed era firmato dai ragazzi dell’oratorio. Quanta tenerezza stava in quel foglio, quanta dolcezza, mia cara Agnese. Ti ricordiamo tutti, indaffarata in cucina, asciugarti il viso accaldato dal molto lavoro, ma se mi è permesso dirlo, tu non offrivi solo da mangiare, Agnese, tu offrivi a chi ti si presentava, un sorriso, la tua disponibilità, e la sensazione che quanto stavi facendo, lo facevi per dare vita. La tua fede profonda ti permetteva di avvicinare le persone con amore, facendole sentire importanti, fossero bambini, ragazzi, adulti o anziani. Ho molti ricordi legati a te, al tuo affetto, alla tua prorompente voglia di vivere e di sorridere e ogni volta che penso a te ricordo non solo la donna che stava in oratorio a disposizione di tutti, ma anche la donna colma di fede, che partecipava spesso alla S. Messa, a tutti i momenti di preparazione, alla catechesi, all’adorazione. La tua forza non veniva solo dal buonumore, la tua pazienza, non solo da un buon carattere, la tua disponibilità e il tuo sorriso non solo da un’indole pacifica, ma tutto questo aveva un fondamento chiaro e preciso: la fede in Cristo, una fede vera, autentica, che ti permetteva di vivere con passione e con gioia 19
distribuendo vita. La grazia è questa, incontrare Cristo, amarlo e fare di Lui la nostra vita. Non voglio santificarti, anche tu eri umana e, come tutti noi, avevi limiti, ma ci hai fatto vedere qualcosa di bello, Agnese, ci hai mostrato che il cristiano non è un musone triste, oppresso da doveri e fardelli, ma è una donna gioiosa, prorompente, con un cuore buono e grande, che ha lasciato in noi un grande sorriso. Mi risuonano nella mente le ultime parole che ti hanno accompagnato mentre la tua bara usciva dalla chiesa, le parole con cui il servo Simeone, uomo buono e giusto, chiede al Signore di lasciarlo andare, perché i suoi occhi hanno visto il Salvatore: “..Ora lascia o Signore che io vada in pace, perché ho visto le tue meraviglie”. Credimi, dolce Agnese, mi manchi, ma so che sei in mani sicure e sono certa che stai pregando per noi. Un abbraccio. Rosangela
S. ANTONIO Agnese: una grande presenza in oratorio Cara Agnese, volevamo ringraziarti per tutto quello che in questi anni hai fatto per noi ragazzi e per l’oratorio. Sia noi bambini ormai un po’ cresciuti, sia i bambini di oggi non ci dimenticheremo tanto facilmente delle tue buonissime merende che preparavi con tanta felicità e tanto amore come se fossimo tuoi nipoti. Un altro grazie per tutte le volte che al bar hai soddisfatto i nostri capricci, magari regalandoci qualche caramella e qualche sorriso di conforto. Ma ci rimarrà impresso anche quando allo “Sportinieme” diventavi rigida e se ci presentavamo senza il bigliettino erano guai. Ricorderemo con un grosso sorriso la tua simpatia in campeggio quando, raccontandoci barzellette, consolando le nostre malinconie, ci facevi tornare la voglia di giocare e stare insieme. Siamo sicuri che la tua mancanza la sentiremo tutti, ma siamo altrettanto convinti che ci proteggerai nei momenti più difficili. Un grosso bacio. I ragazzi dell’oratorio
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S. ANTONIO ANAGRAFE PARROCCHIALE Battesimi Battezzato il 19 maggio 2011 5 PRUNA PUPIALES NELSON LEONARDO di Nelson e Pupiales Alicia Battezzati il 12 giugno 2011 6 ARTALE ELISA di Paolo e Mazzucchelli Michela 7 BRUSCHI LORENZO di Mirko e Nicolai Nicoletta 8 COSTA NICOLE LUCIA di Ronny e Tessuti Michela 9 STELLA FEDERICO di Roberto e Terrazzini Angela Battezzata il 23 luglio 2011 10 MABELLINI ELISA ISABELLE di Paolo e Sophonise Marc
Defunti 13 Sciancalepore Tomaso (82) 14 Colombi Alda ved. Serena (87) 15 Dal Pozzolo Vittoria In Antonioli (93) 16 Soleri Francesca ved. Lodetti (87) 17 Allegri Tullio Renzo (67) 18 Scopo Pietro (80) 19 Dancelli Veronica (37) 20 Maestrelli Giacomo (80) 21 Cappa Bruna ved. Colonghi (94) 22 Scanferla Renato (84) 23 Allegro Natalia ved. Lombardi (82)
24 Mangerini Agnese ved. Lazzari (72) 25 Polizzi Giovanni (90) 26 Frigerio Angela (87) 27 Ongheri RoSa ved. Paolini (99) 28 Fiordarancio Elvira ved. Alfieri (93) 29 Bertanza Luigi (90) 30 Bresciani Iole ved. Rota (81) 31 Zubbi Gianfranco (70) 32 Spotti Roberto (76) 33 Andreis Giovanni (86)
Matrimoni 1 USSOLI IVAN e MANFREDI JENNIFER – sposati il 2 luglio 2011 2 MABELLINI PAOLO e MARC SOPHONISE – sposati il 23 luglio 2011
Cresimati il 15 maggio da Mons. Giacomo Canobbio Amarante Mattia / Badini Michele / Bartoli Marco / Brambilla Tommaso / Cinelli Asia / Colosio Ilinca / Dolzanelli Emilio / Dotta Emanuela / Ghidinelli Matteo / Giacomini Stefano / Guizzi Andrea / Ingrosso Martina / Madrid Ghileno Daniela / Monteverdi Alberto / Novali Francesco / Paderno Alessia / Panena Nicola / Pedrali Alessandro / Pedrali Chiara / Rebeccani Paolo / Rovizzi Federico / Samaratunga Chiara / Tonolli Nicolo’ / Trinchera Giada / Ventura Martina / Zanoletti Matteo / Zappa Simone / Acuna Denis / Freni Matteo 21
S. ANNA Calendario liturgico – pastorale SETTEMBRE
Preparazione alla festa di inizio dell’anno pastorale Giovedì 22 Giornata della carità In Chiesa, per tutta la giornata, raccolta di alimentari per il Centro di ascolto ore 17.00 Adorazione Eucaristica ore 18.00 Vespro – S. Messa Venerdì 23 Giornata della sofferenza e delle vocazioni In mattinata visita ai malati della Parrocchia - Comunioni ore 17.00 Adorazione Eucaristica ore 18.00 Vespro – S. Messa Domenica 25 Festa di inizio dell’anno pastorale – Domenica della gioia ore 8.00 S. Messa ore 10.15 S. Messa solenne ore 12.00 Pranzo al sacco in oratorio – Iscrizioni catechismo A seguire festa e giochi per le famiglie (delle due parrocchie)
OTTOBRE Mese Missionario Domenica 2 XXVII del Tempo Ordinario ore 10.15 S. Messa e inizio catechismo Martedì 4 Pellegrinaggio mariano pomeridiano Giovedì 6 ore 17.00 Adorazione Eucaristica ore 18.00 Vespro – S. Messa Domenica 16 Dedicazione della nostra Chiesa (12-10-69) ore 10.00: 40° di sacerdozio di don Giacomo Micheletti Sabato 22 ore 20.30 in Cattedrale Veglia missionaria Domenica 30 XXXI del Tempo Ordinario - Giornata missionaria
NOVEMBRE Martedì 1 Solennità di Tutti i Santi Mercoledì 2 Commemorazione di tutti i fedeli defunti Ss. Messe ore 9.00 – 18.00 Giovedì 3 ore 17.00 Adorazione Eucaristica ore 18.00 Vespro – S. Messa Domenica 13 XXXIII del Tempo Ordinario - Giornata nazionale del ringraziamento Domenica 20 Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo
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S. ANNA UN ANGELO SENZA LE ALI Gli angeli ci sono anche se non hanno le ali. Sono persone che trasmettono l’amore di Dio attraverso gesti, parole, opere. Conosco un angelo senza le ali che silenziosamente agisce con umiltà e preghiere, portando serenità ai sofferenti. E’ il nostro caro don Giacomo Micheletti, collaboratore della comunità di S. Anna. Sacerdote di vecchio stampo, dalla fede inossidabile. Ha iniziato il suo ministero come curato nella parrocchia di Serle dove ha acquistato esperienza nel “pianeta” gioventù. Dopo un periodo trascorso a Salò, nella parrocchia e nell’ospedale, è entrato come parroco a Montirone. Per motivi di salute è stato costretto a rinunciare alla parrocchia, lasciando un vuoto nel cuore dei parrocchiani. Il suo ministero sacerdotale continua tra gli ammalati: per la sua sensibilità, il suo saper parlare al loro cuore, gli è stata affidata la responsabilità come cappellano della clinica S. Anna. Diventa in tal modo il messaggero di speranza, di amore, per tutti ha una parola buona di conforto; il suo sorriso sempre pronto infonde serenità. Gli ammalati da seguire sono molti e il suo compito diventa gravoso, considerando i suoi malanni che non gli concedono tregua. Ma il nostro “angelo senza ali” non viene meno al suo impegno giornaliero tra i reparti. Caro don Giacomo, per tutto ciò che hai fatto e che stai 23
facendo meriteresti un paio di ali, ma lasciamo giudicare al Signore; tu rimani con i piedi a terra, abbiamo bisogno ancora di te, soprattutto per il buon esempio che ci doni; abbiamo bisogno dei tuoi “scossoni” quando con enfasi ci parli di Dio nelle tue omelie. Grazie don Giacomo. Roberto Cornali A don Giacomo, che celebra quest’anno il 40° anniversario di sacerdozio, auguriamo ogni bene, unito ad un sincero ringraziamento. Le comunità parrocchiali di S. Anna e S. Antonio
S. ANNA FESTA PATRONALE DI S. ANNA (27-31 luglio)
Per quanto riguarda la celebrazione religiosa, la Festa Patronale di S. Anna è sempre un momento molto sentito dalla nostra comunità. La processione alla Scaletta del 26 luglio e la S. Messa sono momenti che ogni anno richiamano molte persone alla preghiera ed alla gratitudine al Signore. La parte ludica pone sempre qualche problema in più; gli imprevisti non mancano mai, ma anche quest’anno siamo riusciti a comporre il mosaico di tutti gli ambiti della festa grazie alla presenza un po’ limitata degli abituali collaboratori ed alla sensibilità di nuove leve: giovani e coppie. Questi, inizialmente titubanti, si sono inseriti in modo eccellente a fianco di quelli già esperti creando una squadra efficace in tutti i settori: dalla cassa alla distribuzione, dalla cucina al bar, dall’organizzazione del torneo di calcio alla pesca. Tutte le notevoli preoccupazioni di carattere organizzativo e tecnico sono state superate dal clima sereno e gioioso dell’intera festa, dall’amicizia e dall’impegno con cui ha operato ogni singola persona mettendo in evidenza un grande senso di comunione. L’utile della festa è stato superiore agli anni scorsi ed è già andato a coprire parte del fido impegnato nella ristrutturazione dell’Oratorio. Un caloroso ringraziamento da parte dei sacerdoti e dal sottoscritto con l’augurio di ritrovarci l’anno prossimo ancora più numerosi. Giorgio
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S. ANNA UN MEMORABILE TORNEO Durante la festa di S.Anna si è svolto il torneo di calcio a 6 : “Sant’Anna’s CUP” che ha visto partecipare ben 8 squadre: - Tamavveide - Deportivo la Birretta - Billy Bar - 25ZERO10 caffè - Dead Service Team - Pizzeria Cà Ecià - Autoriparazioni Mille Miglia Oratorio Urago Mella Dopo due gironi da 4 squadre si sono svolte le semifinali e le finali che hanno portato a decretare le squadre da podio: 1° classificata Deportivo la Birretta 2° classificata Oratorio Urago Mella 3° classificata Autoriparazioni Mille Miglia Sono stati premiati inoltre: - milglior giocatore DANIEL BOTTURI - capocannoniere RABAIOLI MIRKO - miglior portiere BIASETTI MASSIMO.
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Un grazie particolare va a Massimo Biasetti per l’impegno svolto nell’organizzazione, con la valida e preziosa collaborazione del papà. Come al solito niente si riesce a realizzare, e soprattutto bene come lo è stato, se qualcuno non ci mette tempo, passione ed energie. Grazie.
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S. ANNA ANAGRAFE PARROCCHIALE Battezzati il 15 maggio 2011 1 DE IESO MARIA di Mario e Virgilio Francesca 2 BONIOTTI DIEGO di Paolo e Speziali Daniela 3 FESTA FEDERICO di Andrea e Bertoli Elena Battezzata l’ 11 giugno 2011 4 BERIOLA NICOLA di Michele e Locati Cristina Battezzato il 12 giugno 2011 5 CATTANEO ELISA di Fabio e Bonfadelli Roberta Defunti 6 MOLINARI ELIO (anni 94) 7 PANADA SARA ved. ZANOLETTI (anni 87) 8 SCUOTTO MARGHERITA (anni 58) 9 FRASCHINI PIETRO (anni 60) 10 BUI MARIA ved. GUARNERI (anni 98) 11 CARNOVALI ALMA (anni 70) 12 CARIDI ETTORE (anni 87) Matrimoni 1 TERRAROLI DAVIDE e CERATI BRUNA – sposati il 30 aprile 2011 2 ZANARDINI LUCIANO e MENSI ELISA – sposati il 2 giugno 2011 Cresimati e Comunicati il 29 maggio 2011 da Mons. Marco Alba Bresciani Paola / Brignoli Anna / Carrara Francesco / Fregoni Giulia / Laska Nicolas / Laska Riccardo / Luterotti Samuele / Manzone Francesco
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Anno 2011 N. 2
Renato Laffranchi "CittĂ della Pace"