La Cooperativa
“ L’intervista ”
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«Le nostre scelte sono state capite» ■
Intervista al presidente Marco Ansaldi, riconfermato per il prossimo triennio
Non usa mai toni trionfalistici, neppure quando viene riconfermato per un secondo triennio alla carica di presidente dell’Ortofrutticola. Marco Ansaldi apre così questa intervista: «Esprimo un giudizio sostanzialmente positivo sulla mia riconferma. La base sociale, che ha partecipato all’assemblea in modo più limitato rispetto a tre anni fa, ha indirettamente espresso un apprezzamento sulle scelte difficili che abbiamo dovuto compiere per rimettere in sesto il bilancio della Cooperativa. Mi auguro che, superato il periodo dell’austerità, si possa tornare ad essere più propositivi». Sulla composizione del nuovo direttivo, dice Ansaldi: «Per i consiglieri riconfermati c’è un giudizio positivo per il lavoro svolto. Per i nuovi sono certo che sapranno esprimere le capacità che senz’altro possiedono. La Cooperativa è una struttura che necessita di essere capita. Lavoreremo, come nel passato, per deleghe. Gli amministratori, con i dirigenti di settore, verificheranno costantemente lo stato di realizzazione degli obiettivi-progetto». Qual è l’obiettivo prioritario, oggi? «Entro il 2006 dovremo arrivare ad aprire la fase progettuale del trasferimento della sede ai Massaretti. Voglio essere cauto, ma sembra prossima l’acquisizione delle aree dal demanio. Ora dovremo, con la salvaguardia della massima funzionalità, preparare i settori al trasferimento. Ottimizzeremo il servizio verso i soci. Intendiamo confermare e migliorare la nostra collocazione di azienda leader in Liguria per quanto riguarda i mezzi tecnici in agricoltura». E le prospettive per i due settori basilari? «Negli ortaggi si intravvede una possibilità di sviluppo. Ci sono occasioni: dovremo saperle cogliere. Per i fiori, assunta la nuova funzione trainante da parte delle aromatiche, anche se le margherite costituiscono una voce sempre primaria, ora il solo handicap è costituito dalla limitatezza temporale della campagna di
■ Il presidente riconfermato Marco Ansaldi vendite (60 giorni). L’Ortofrutticola nei due settori continua a svolgere una funzione di calmierazione sui prezzi. Nostre grandi peculiarità sono i contratti scritti (di conferimento) e il pagamento a 60 giorni». Aggiunge il presidente riconfermato: «Continueremo
nell’impegno della massima informazione ai soci (tramite il nostro giornale bimestrale, edito a costo zero) che intendiamo potenziare con un sito internet aggiornato e funzionale, in grado anche di aumentare le informazioni e la formazione professionali dei soci. Occorre ridare incisi-
vità alla CoopIntesa, che ha perso una parte della sua funzione a causa della cancellazione dei finanziamenti comunitari. Rilanceremo, con altri soggetti, la progettualità». E il rapporto con gli enti pubblici? «Mentre è di nostra soddisfazione la collaborazione complessiva con la Camera di Commercio ed il Cersaa, ci sembra di cogliere una maggiore attenzione della Regione verso l’attività primaria, malgrado alcuni tagli ai già scarsi finanziamenti. Ci preoccupa l’”erosione’’ da parte di altre attività ed esigenze del territorio dedicato all’agricoltura. Ci sembra che ci si dimentichi della funzione fondamentale che l’agricoltura gioca nell’economia complessiva dell’albenganese e del Ponente provinciale». (r.s.)
CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ Nuovi riconoscimenti in arrivo per i prodotti della terra tipici della Piana albenganese. L’11 giugno 2003, la giunta regionale ligure ha espresso parere favorevole a riguardo della richiesta presentata dalla CoopIntesa di fornire a quattro ortaggi l’Indicazione Geografica Protetta (IGP). I prodotti in questione sono: Asparago violetto d’Albenga, Carciofo spinoso d’Albenga, Zucca trombetta d’Albenga, Pomodoro Cuore di bue d’Albenga. Con l’emissione dei decreti regionali, che sono stati trasmessi al Ministero delle Politiche agricole e forestali, si è superato lo scoglio principale per l’ottenimento dell’IGP (certificazione riconosciuta a livello europeo). Il dicastero guidato dal ministro Alemanno, in un futuro molto prossi-
Albenga: la qualità dei prodotti contro il mercato globale mo (si parla di pochi mesi se non di settimane), ascolterà in una “pubblica audizione” gli organismi interessati alla pratica, per poi inviare la documentazione necessaria alla Commissione Agricoltura dell’UE a Bruxelles, dove sarà dato il placet definitivo all’acquisizione del marchio. Fondamentale per l’avanzamento di questa procedura è stato l’impegno del consigliere Di Sibio (recentemente riconfermato nella sua carica), che dovrebbe essere premiato definitivamente negli ultimi mesi dell’anno, con l’ufficializzazione dell’IGP per le quattro varietà interessate.
Da quel momento le aziende locali potranno avvalersi di un importante strumento per valorizzare la qualità dei propri ortaggi. È infatti evidente come il comparto agricolo ingauno non possa competere coi produttori esteri sul piano della quantità, per la mancanza sul suo territorio di multinazionali in grado di affermare un’agricoltura estensiva. La produzione ortofrutticola del ponente savonese è basata su una costellazione di piccole imprese, in prevalenza a conduzione familiare, che possono conquistare un’importante quota di mercato, soprattutto grazie alla genuinità dei propri prodotti. E grazie ad iniziative come queste, che cercano di ridare una posizione di rilievo alla produzione tipica. Angelo Fresia
La Cooperativa
“ Nuovo consiglio”
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Ecco i neo-amministratori Ortofrutticola A loro il compito di gestire per tre anni la più grossa azienda orto-floricola del savonese
Fabrizio Ballestrasse
Fabrizio Di Sibio
Giancarlo Enrico
Sergio Aicardi
Consigliere riconfermato. Trentacinquenne, titolare dal 1987 dell’azienda di famiglia, che pratica prevalentemente la coltivazione degli ortaggi, ma produce anche uva da vino e olio, che conferisce alle Cooperative Olivicoltori e Viticoltori Ingauni.
Consigliere riconfermato. Nato il 30 aprile 1963 ad Albenga, è entrato nel mondo dell’agricoltura da dodici anni. Residente a Vendone, è stato recentemente impegnato nello svolgimento delle pratiche per l’assegnazione dell’ IGP a quattro ortaggi tipici. Sposato, ha tre figlie.
Consigliere riconfermato. Nato il 25 febbraio 1955 ad Albenga, da una famiglia di origine contadina. Risiede nella frazione di Bastia d’Albenga, dove pratica la coltivazione degli ortaggi. È stato recentemente eletto vicepresidente della Cooperativa L’Ortofrutticola.
Consigliere riconfermato. Quarantaduenne, entra nel mondo dell’agricoltura dopo il diploma di scuola superiore, nel 1980. Risiede con la moglie a Bastia, dove gestisce la sua azienda, specializzata nella produzione di ciclamini (in autunno), rose e margherite (in primavera). Responsabile settore fiori.
Lorenzo Montano
Giuliano Negrino
Ernesto Panero
Eugenio Tortello
Nuovo Consigliere. Agricoltore, nato il 13 maggio 1965 ad Albenga. Residente a Ceriale, è titolare di un’ azienda che pratica la coltura degli ortaggi e si distingue sul mercato per coltivazioni tipiche come la zucca trombetta, l’asparago e il pomodoro cuore di bue. Sposato, ha due figli.
Nuovo Consigliere. Quarantaduenne, vive a Cisano, in frazione Cenesi. Agricoltore da sempre, è ora titolare di un’azienda che cura la coltivazione di piante aromatiche. Grazie all’esperienza acquisita nel settore olivicolo è assessore nella Cooperativa Olivicoltori di Arnasco.
Nuovo Consigliere. È il membro più giovane del nuovo consiglio, essendo nato a Loano il 18 marzo 1974. Laureato in Scienze Agrarie, è coadiuvante nell’impresa di famiglia, produttrice di ortaggi (pomodori in particolare). Si sta specializzando per diventare libero professionista.
Nuovo Consigliere. È il membro più “esperto” del neoeletto organo di amministrazione della Cooperativa “L’Ortofrutticola”, in quanto è nato l’undici giugno 1946. Collabora da sei anni nell’azienda della moglie, specializzata in fiori e piante aromatiche (soprattutto basilico).
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“ Assistenza tecnica ”
La Cooperativa
Primo anno del progetto «Metodi ecocompatibili»
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Il controllo dell’altezza delle piante fondamentale per la produzione di qualità
Il controllo dell’altezza delle piante in vivaio ed in vaso è importante per produrre materiale di alta qualità. Lo sviluppo intensivo delle colture protette e la competizione internazionale hanno portato i produttori a mettere in coltura le diverse specie praticamente durante tutto l'arco dell'anno: la coltivazione delle specie in periodi dell'anno durante i quali le condizioni di crescita non risultano ottimali porta come diretta conseguenza alla non idonea taglia della pianta a livello commerciale. La pianta presenta un elevato allungamento dello stelo che comporta un abbassamento della resistenza al trapianto ed un deprezzamento commerciale del prodotto. Il controllo dell’allungamento dello stelo nella produzione commerciale in serra viene effettuata principalmente da fitoregolatori sintetici; tuttavia, in futuro il loro impiego e la loro disponibilità potranno essere limitati a causa dell’impatto di questi composti sulla salute umana e sull’ambiente, per cui occorre sviluppare tecniche di controllo dell’altezza delle piante in ambiente protetto attraverso l’impiego di mezzi non chimici. Un possibile mezzo è il condizionamento meccanico, che consiste in una stimolazione fisica applicata deliberatamente alla pianta con lo scopo di control-
Occorre sviluppare tecniche di controllo dell’altezza delle piante in ambiente protetto attraverso l’impiego di mezzi non chimici ■ Fig. 1. Apparecchio per lo spazzolamento
larne la crescita e la qualità: è stato infatti accertato che il disturbo dei tessuti apicali di differenziazione cellulare nel momento di massima divisione cellulare limita lo sviluppo in altezza della pianta. Nelle aziende della zona della
■ Fig. 2. Dianthus: confronto tra l’effetto di brachizzante (a destra) e spazzolamento (a sinistra)
Piana di Albenga (SV), il problema dell’impiego di fitoregolatori sintetici risulta di grande rilevanza ed è particolarmente sentito dagli agricoltori locali: per queste ragioni si è messo in atto questo nuovo sistema, efficace, alternativo, senza impatto ambientale, compatibile con il Reg. CEE n. 2078/1992. L’obiettivo del progetto dimostrativo finanziato alla Cooperativa L’Ortofrutticola nel 2000 dalla Regione Liguria è stato infatti quello di testare l’efficacia del contenimento dell’altezza di piante di garofanino e ranuncolo in vaso, utilizzando un sistema meccanico di spazzolamento delle piante. Tale tecnica è stata ideata negli USA ed è nota come brushing (= spazzolamento): l’apparecchio, disegnato dal Sig. G. Gabbiani e realizzato dalla ditta Metalserra s.a.s. di Perini Antonio & C. (Terzorio, IM), è composto da una sbarra spazzolante che si sposta automaticamente lungo il bancale toccando le piante a livello dei tessuti apicali di differenziazione cellulare (fig. 1). Sono state praticate le normali cure coltu-
rali adottate nell’area (fertilizzazione, recisione dei primi getti fiorali per il Dianthus, trattamenti brachizzanti con CycocelTM). Le piante sono state irrigate tramite l’impianto di microirrigazione (punto goccia) in dotazione nella serra. La crescita in altezza delle piante di garofanino è risultata uniforme nelle diverse varietà; l’incremento medio è variato tra 6,8 e 7,1 cm. La maggiore crescita in altezza si è registrata per la cultivar ‘Screziato’, che però ha fatto registrare un diametro massimo minore; al contrario, la varietà ‘Rosso’ è cresciuta meno in altezza e più in larghezza. Queste differenze sono probabilmente imputabili alla morfologia propria della cultivar. Considerando l’incremento medio in altezza, le piante non trattate e quelle trattate chimicamente superano le piante spazzolate rispettivamente di 1,3 e 0,4 cm (fig. 2). Il diametro massimo della chioma delle piante trattate con spazzolamento e con prodotti chimici si è sviluppato il 7% ca in più rispetto alle piante del controllo. Con le piante spazzolate e con quelle brachizzate chimicamente si è ottenuto una crescita della chioma in termini di area di insidenza (area della proiezione al suolo del profilo della chioma) superiore a quella delle piante di controllo rispettivamente del 12% e 16% ca. L’altezza degli steli fiorali sporgenti dalla
continua a pag. 7
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“ Assistenza tecnica ”
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Riduzione dell’altezza delle piante della Piana di Albenga Lo sviluppo intensivo porta a produrre durante tutto l’anno con “effetti indesiderati” Segue da pag. 6 chioma è risultata più contenuta nelle piante spazzolate, per le quali l’altezza massima dei fiori è stata del 5% e del 9% ca inferiore rispetto all’altezza degli steli delle piante di controllo e di quelle trattate chimicamente. Nell’ultima fase di crescita le foglie di ranuncolo hanno subito lievi danneggiamenti a causa dei passaggi della sbarra posta ad un’altezza non idonea, in quanto l’attività
La crescita in altezza delle piante di garofanino è risultata uniforme nelle diverse varietà: incremento del 6,8/7,1 cm
dimostrativa è avvenuta contemporaneamente con il garofanino. Dall’attività condotta è emerso che l’altezza delle piante spazzolate è sempre risultata inferiore rispetto alle piante di controllo (fig. 3). Le differenze si rendono evidenti a partire dal terzo rilievo, quando anche a livello visivo le piante spazzolate sono più compatte e le foglie sono più spesse. Il disturbo provocato dallo spazzolamento ha però prodotto piante di taglia troppo ridotta per la commercializzazione, pertanto suc-
cessive regolazioni dell’apparecchio dovranno mirare a definire il numero di passaggi ed il momento più idonei per l’ottenimento del miglior prodotto. I risultati positivi ottenuti dal primo anno di attività dimostrativa incoraggiano al proseguimento della stessa con altre specie tra le più coltivate nella zona di Albenga, al fine di verificare la funzionalità del sistema e favorire la diffusione dello spazzolamento per limitare l’impiego di prodotti chimici di sintesi ■
Si ringrazia l’azienda GIACOMO SANTAMARIA per la disponibilità e la cortesia dimostrata durante lo svolgimento delle prove. Gli autori S. Nicola, J. Hoeberechts, E. Fontana, D. Saglietti G. Piovano
■ Fig. 3. Ranuncolo: confronto tra l’effetto di brachizzante (a sinistra), assenza di trattamento (al centro) e spazzolamento (a destra)
Dipartimento di Agronomia, Selvicoltura e Gestione del Territorio Settore Orticoltura e Colture Officinali Università degli Studi di Torino, Via Leonardo da Vinci, 44 Grugliasco (TO)
G. Bassetti, I. Amprimo, A. Crotti, F. Gualco OrtofrutticolaCoopIntesa Via Dalmazia, 169 17031 Albenga (SV)
COOPINTESA CONSORZIO COOPERATIVE AGRICOLE
ALBENGA
La Cooperativa
“ Comunicazioni ”
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AGENDA
Cooperativa “L’Ortofrutticola” Anche in questo numero de “L’Ortofrutticola” è necessario prestare grande attenzione al nuovo spazio dedicato alle comunicazioni della Cooperativa rivolte ai soci.
Via Dalmazia 169 - 17031 Albenga (SV)
PRESIDENZA Tel. 0182 50374 • Fax 0182 50312 e-mail direzione@ortofrutticola.it
Dalla stagione 2003-2004, anche per i Soci Conferitori le condizioni di pagamento presso il Magazzino Prodotti per l’Agricoltura saranno quelle applicate per la generalità dei Soci. In particolare si applicheranno le seguenti regole: • scadenza pagamento 120 giorni medi; • applicazione interessi e sospensione forniture in caso di ritardato pagamento. Informiamo, inoltre, che continuano a rimanere invariate le condizioni ineguagliabili relative al conferimento quali: • pagamento completo garantito a 60 giorni dalla consegna; • attivazione del fondo intervento in caso di prodotto invenduto a causa di crisi di mercato; • sottoscrizione di contratto scritto con impegno da parte della Cooperativa al ritiro del prodotto. Pertanto i signori Soci Conferitori dovranno saldare gli acquisti effettuati al Magazzino ed incassare il corrispettivo per il conferimento alla rispettive scadenze. Ricordiamo che per tutti i Soci esiste la possibilità di saldare in contanti o attraverso addebito sul prestito sociale gli acquisti presso il magazzino, usufruendo cosi del 2,5 per cento di sconto. C’è poi il Premio di fine anno sul fatturato sempre presso l’M.P.A.
Il presidente Marco Ansaldi
SEGRETERIA Tel. 0182 50374 • Fax 0182 50312 e-mail info@ortofrutticola.it
AMMINISTRAZIONE Tel. 0182 50374 • Fax 0182 50312 e-mail contabilita@ortofrutticola.it
SETTORE FIORI Tel. 0182 568109 • Fax 0182 21119 e-mail blumen@ortofrutticola.it Orario di apertura: Lunedì – Venerdì 8.00 – 12.00 • 14.00 – 18.00
ORTAGGI E DEPOSITO CC Tel. 0182 568109 (interno 213) - Fax 0182 21321 e-mail ortaggi@ortofrutticola.it
MAGAZZINO PRODOTTI PER L’AGRICOLTURA Tel. 0182 554944 • Fax 0182 555188 e-mail mpa@ortofrutticola.it Orario di apertura: Lunedì – Venerdì 8.00 – 12.30 • 14.30 – 19.00 Sabato 8.00 – 12.30
COOPERATIVA COOPINTESA Direzione e Amministrazione Tel. 0182 50374 • Fax 0182 50312 e-mail info@coopintesa.it
UFFICIO COMMERCIALE Tel. 0182 568109 • Fax 0182 21119 e-mail blumen@ortofrutticola.it
“L’ORTOFRUTTICOLA – LA COOPERATIVA” Bimestrale della cooperativa “L’Ortofrutticola” DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀ Via Dalmazia 169 – 17031 Albenga (SV) tel. 0182.50374 REDAZIONE I&C Ideazione e Comunicazione Via Genova 96 – 17031 Albenga (SV) tel. e fax 0182.555.305 / 0182.555.146 E- mail: iecdistrizioli@libero.it Direttore responsabile: Marco Strizioli Direttore editoriale: Romano Strizioli In redazione: Silvia Campese Hanno collaborato a questo numero: Giacomo Bonifazio e Aldo Ghidetti FOTOCOMPOSIZIONE Daniele Griggio - 17031 Albenga (SV) - tel. 0182.555.476
La Cooperativa
“ Associazioni agricole ”
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Impegno e coesione nell’Ortofrutticola Il Consiglio di amministrazione appena eletto pronto ad affrontare ogni difficoltà
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L’Assemblea elettorale del 4 luglio scorso ha confermato alla guida della cooperativa un gruppo di soci che hanno molte caratteristiche in comune. Tra queste, molto apprezzate risultano essere l’impegno e la coesione interna con le quali il consiglio di amministrazione, appena rieletto con l’inserimento di alcuni nuovi elementi, ha saputo portare avanti il gravoso impegno ed il carico delle delicate responsabilità di amministratori dell’Ortofrutticola. Avere evitato ogni contrapposizione a priori nell’ambito dell’intensa e vivace vita amministrativa dell’Ortofrutticola, nel dibattito sulle scelte strategiche (il futuro spostamento della sede) e sulle emergenze gestionali (chiusura del Ce.Mi.Va.) si è rivelato l’arma vincente del gruppo guidato dal Presidente Marco Ansaldi e dal vice Giancarlo Enrico. L’essere tutti quanti produttori puri, sia orticoli che floricoli, con aziende agricole che non si occupano di
commercializconflitto di zare prodotti Una Cooperativa interessi: un di terzi, assigruppo comdi numerosi cura che l’inposto in parte teresse priorida floricoltori produttori tario dell’Ore in parte da t o f r u t t i c o l a orticoli e floricoli o r t i c o l t o r i , venga mantecon aziende nuto verso la senza conflitti agricole fortevendita dei mente legate di interesse prodotti dei all’andamento soci e verso della Cooperal’offerta di servizi ai soci, tiva, aziende che utilizzano evitando ogni rischio di appieno i servizi della
stessa. Certo le caratteristiche sopra indicate non costituiscono di per sé garanzia che chi le possiede possa amministrare l’Ortofrutticola in modo efficiente, efficace ed economico, ma sicuramente lasciare fuori dalla porta diatribe di altri tempi e puntare sul rapporto di collaborazione e correttezza reciproche tra i membri del consiglio di amministrazione è il presupposto essenziale per la funzionalità amministrativa. Il CdA appena eletto inizia un nuovo mandato durante il quale verranno delineate importanti scelte per il futuro della Cooperativa, parte delle quali entreranno in fase operativa. Se proseguirà sulla strada dell’impegno e della coesione interna, con il sostegno esterno delle associazioni di categoria, potrà rendere un importante contributo alla storia della cooperazione agricola ingauna. Confederazione Italiana Agricoltori
Importante formazione per gli agricoltori Da settembre nuovi corsi di inglese e informatica presso l’IRIPA della Coldiretti
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L’IRIPA (Istituto Regionale Istituzione Professionale Agricola) della Coldiretti Liguria organizza a partire dal mese di settembre 2003 e fino a gennaio 2004 cinque corsi di informatica (tre di alfabetizzazione informatica di base e due di informatica avanzata) e uno di inglese, indirizzati alle aziende della Piana albenganese. Per un imprenditore agricolo il computer non è soltanto uno strumento di lavoro da utilizzare per la contabilità e la redazione di strumenti di comunicazione. E’ anche un mezzo che consente l’aggiornamento professionale attraverso la consultazione di banche dati telematiche, l’uso di software dedicati, l’opportunità di dialogare con colleghi che operano in altre nazioni. Insomma, il PC per un imprenditore agricolo è uno strumento completo di fondamentale importanza che occorre saper
conoscere molne di ottimizto bene consizare le loro Il PC è uno derato che, a produzioni. differenza di Allo stesso strumento quanto avviene modo conoessenziale per scere la lingua ad altre tipologie di lavoratori inglese anche autonomi, l’im- un imprenditore per gli imprenprenditore agri- agricolo che vuole ditori agricoli, colo, proprio dediti sopratper il tipo di attutto ad attiaggiornarsi tività che svolvità floricole, ge, tende ad sta diventanoperare nell’isolamento con do sempre più imperativo, in meno opportunità di scambio un comparto in cui la concorcon altri operatori. Esiste poi renza straniera si fa sempre la possibilità, non ancora più pressante e in cui la glocompletamente conosciuta, balizzazione tende sempre più che i nuovi strumenti infor- a condizionare i mercati. Comatici offrono all’imprendito- noscere l’inglese significa prire agricolo nel campo della ma di tutto avere la possibiproduzione. Non solo a livello lità di dialogare con colleghi di gestione economica e auto- stranieri, di trattare con fornimazione dei processi produt- tori che si trovano all’estero, tivi ma anche archiviazione di di partecipare a saloni speciadati concernenti la reale pro- lizzati e di far conoscere la duzione, che, al momento, so- propria produzione a chi non lo due/tre aziende della Piana opera in Italia. Ma non solo. albenganese sviluppano al fi- Significa anche prendere par-
te a corsi di aggiornamento sulle tecniche di produzione che si svolgono all’estero, avere l’opportunità di mettersi in contatto con aziende e produttori, soprattutto quelli olandesi che risultano essere all’avanguardia nel settore, andare a visitarli ed effettuare stage o tirocini di apprendimento promuovendo così proficui scambi di conoscenze e competenze. Visto il successo dei precedenti interventi di questo tipo, si è verificato un effetto moltiplicatore che ha portato al recepimento di numerose richieste da parte degli imprenditori agricoli, che sono giunte all’IRIPA tramite le strutture di rilevamento sul territorio collegate alla Coldiretti. Il presente progetto informativo è quindi una risposta ad una legittima volontà di sviluppo professionale e aziendale. Coltivatori Diretti
La Cooperativa
COOPINTESA
“ Viticoltori - Olivicoltori ”
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Nuova etichetta per i Viticoltori ■
Una linea d’eccezione per i ristoratori in vendita esclusivamente presso la cantina
Sarà la linea di prestigio, il biglietto da visita della Cooperativa dei Viticoltori Ingauni di Ortovero: stiamo parlando della nuova serie di pregiate bottiglie di vini Doc che la Cooperativa ha appena presentato per i clienti d’èlite appartenenti in particolare al ramo della ristorazione ma anche a quei privati che si rivolgono per gli acquisti direttamente al punto vendita dei Viticoltori. Protagonisti della nuova serie sono esclusivamente i vini Doc: Pigato, Vermentino, Rossese e Ormeasco. In particolare, il Pigato della nuova bottiglia è prodotto con il sistema della criomacerazione, cioè una lavorazione con il ghiaccio secco che rende il vino ancor più pregiato. “La nuova etichetta ha detto il presidente della Cooperativa, Massimo Enricoè molto diversa dalla precedente, ma contiene un elemento di continuità: la raffi-
Un Pigato di pregio prodotto con il nuovo metodo: criomacerazione gurazione del paesello, simbolo che da sempre ci contraddistingue, che qui però è stampato in oro. Un impegno antico che si rinnova e che si presenta ai clienti con una bottiglia elegante dai contenuti davvero eccellenti”. La nuova serie non sarà in vendita nei supermercati o nelle grandi distribuzioni, ma solo e direttamente nella Cooperativa di Ortovero e, come ribadisce Massimo Enrico, sarà principalmente prodotta per il settore della ristorazione. La precedente linea, invece, continuerà ad essere venduta nei
magazzini e nei negozi, con la garanzia di qualità che dalla fondazione della Cooperativa, nel 1976, contraddistingue i Viticoltori Ingauni che oggi contano circa 200 soci. “Abbiamo voluto creare questa serie di prestigio – ha aggiunto il presidente Enrico- per valorizzare ancora di più il nostro prodotto, presentandolo sul mercato con una linea che ne permette l’immediata distinzione”. Si comunica inoltre ai soci che per tutto il periodo estivo e durante la vendemmia sarà presente ogni martedì pome-
riggio, presso la Cooperativa, un tecnico agronomo a disposizione dei soci per ogni problema relativo ai vigneti. Silvia Campese
L’impegno editoriale degli Amici dell’olivo Anche una linea d’eccezione per i ristoratori in vendita esclusivamente presso la cantina
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Piacevole conferma degli “Amici dell’olivo di Arnasco” che passano da piccola realtà a soggetto editoriale. Sono partiti alla grande col ponderoso volume dello storico Franco Noberasco sulla “Storia dalla Castellania di Arnasco, Cenesi e Rivernaro”. È seguito lo “Zibaldolio” di Pierluigi Bogliorio, presidente dell’associazione Amici dell’Olivo di Arnasco: racconti di fantasia, poesie e ricordi di ambito locale. Sono giunti a sei i “Quaderni di campagna”; vanno alla ristampa il “Piccolo manuale pratico per la potatura, sloppatura e l’innesto dell’ulivo”, compilato dal compianto Italo Mirone, lungimirante fondatore e primo presidente della Cooperativa, la “Metodologia e tecniche di costruzione dei muretti a secco”, i “Quaderni di agricoltura” di Bico, Bozzano e Rossi sulla lotta alla Mosca olearia con la trappola feromonica (mass-trapping) e su altre pressanti tematiche. Il 14 luglio, nell’ambito dei Lunedì letterari dell’Unitrè
Un racconto che spazia tra realtà e fantasia sullo sfondo di una vallata ricca di tradizioni comprensoriale Ingauna, nella suggestiva piazzetta Episcopio, l’assessore alla cultura Gerry Delfino, affiancato da Luciano Gallizia, attuale presidente e “motore” della Cooperativa, ha intervistato gli autori delle opere suddette, insieme ad Angelo Gastaldi che, a cura della Comunità Montana Ingauna, ha pubblicato l’opera “Erbe aromatiche spontanee e officinali. Profumi e aromi di Liguria” con testi e disegni realizzati a mano. Ha concluso la serata l’incontro con Emanuela Bottaro e le sue “Leggende della Valle dell’Arveglio”, edizioni Delfino Moro, terzo impegno de-
gli Amici dell’Olivo di Arnasco. L’autrice ha realizzato il desiderio di andare a vivere nel posto sognato, in un mondo antico che ognuno ha dentro di sé, con cinque cani e la cavalla Ambra. L’istinto di conoscere il territorio attorno, unito ad una fervida fantasia, la vicina antica chiesa di S. Dalmazzo, la vista di un falco che ti vola sul capo, di una collina ricca di alberi
vari, la porta a vedere in un grande pino centrale il re della valle con un’anima: l’elfo. Altri alberi disegnano sulla collina la forma di un cuore, si percepiscono suoni, rumori, strani fischi. All’inizio della valle una grandiosa quercia le fa da guardiano. Il torrente Arveglio scorrendo disegna percorsi, cascate, laghetti e accoglie nel suo letto e sulle sponde un campionario di ospiti, come un re. Conclude con un racconto autobiografico sulla felice infanzia con i nonni e i relativi spostamenti stagionali nei paesi d’origine, Leca, Lusingano e Cisano. Il ricavato della vendita sarà impiegato per il restauro dell’antica chiesa di San Dalmazzo. Comunicazione ai soci: il 9 agosto alle ore 18 nel salone della Cooperativa di Arnasco si terrà un mini corso divulgativo sulla “Qualità e tipicità dell’olio extra vergine di oliva”. A conclusione della serata cena a tema. Giacomo Bonifazio
La Cooperativa
“ Flor.A.S. - Volontariato ”
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Nuovo il sito internet della Flor.A.S. ■
La prossima mostra espositiva si terrà in Ungheria dal 19 al 21 settembre.
Molte sono le iniziative che la Flo.ra.s. intende realizzare per garantire un servizio completo e innovativo ai propri associati. Con la tecnologia di Internet, però, è possibile raggiungere non solo tutti i floricoltori liguri, ma anche tutti coloro che operano nella coltivazione florovivaistica sia a livello nazionale che internazionale. Da oggi, restando comodamente nella propria azienda o nel proprio ufficio, è possibile comunicare all'associazione ogni tipo di cambiamento dei dati di produzione, entrando semplicemente nel sito internet: www.floras.it. Attivo e completamente rinnovato sia dal punto grafico che nella semplicità di consultazione, "cliccando" sulla "finestra" CONTATTACI, si possono inserire tutti i dati necessari all'associazione al fine di avere un archivio continuamente aggiornato, in modo da garantire un servizio sempre più efficace. Per tutti coloro che, invece, non possiedono un computer e non possono effettuare questo tipo di operazione
Tre tecnici della Flor.A.S. faranno visita a tutti gli associati per la raccolta dati non c'è alcun problema: tre tecnici incaricati dalla Flor.A.S. faranno visita a tutte le aziende associate
del savonese in modo da poter raccogliere i dati necessari. Sicuramente interessante la prossima mostra espositiva che si terrà in Ungheria, a 15 chilometri da Budapest, dal 19 al 21 settembre, dove la Flor.A.S. sarà presente con uno stand di rappresentanza per far co-
noscere la coltura floricola ligure anche nell'est europeo. A livello espositivo verranno esibiti alcuni vasi di ciclamini e settembrini, piante aromatiche e piante fiorite di stagione. Non ultima in ordine di importanza la sinergia che si è creata con le varie associazione provinciali degli albergatori per sensibilizzare il turista ad avvicinarsi al m o n d o agricolo in genere. A tutte le organizzazioni che raggruppano le strutture di accoglienza sono stati infatti consegnati dei piccoli dépliants illustrativi di piante aromatiche dove si possono sperimentare deliziose ricette culinarie ed apprezzare i profumi che le erbe aromatiche liguri regalano. Arianna Pinto
Nata L’Associazione Down Savona Per migliorare la vita delle persone svantaggiate nella nostra provincia
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È nata ad aprile l’Associazione Down Savona - O.N.L.U.S., composta da un gruppo di genitori che, con il suggerimento del CEPIM - UNIDOWN di Genova, ha deciso di unire le proprie forze per migliorare, in tutte le fasi della vita, l’inserimento delle persone down nel tessuto sociale del nostro territorio. Per l’interesse di queste persone davvero speciali i temi principali da anteporre a qualsiasi altra attività sono: aggiornamento per una maggior conoscenza della
sindrome di down rivolta non solo alle famiglie di questi ragazzi, ma anche per sensibilizzare le persone all’esterno di questa situazione; promozione, organizzazione, sostegno di attività riabilitative; contatti con enti, associazioni e centri di studio che si occupano del tema; inserimento scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado; promozione di attività atte a favorire l’ingresso e la permanenza nel mondo del lavoro e delle relazioni sociali. Grazie alla riabilitazione precoce in campo psicomotorio e logopedico oggi la persona down riesce a sviluppare meglio le proprie capacità. A scuola, per esempio, a contatto con i propri compagni, questi ragazzi sono
Associazione onlus per inserire i ragazzi down anche nel mondo del lavoro in grado di apprendere velocemente sia le materie didattiche che le regole di relazione sociale. Terminato l’iter scolastico però il cammino di miglioramento si arresta in quanto non sempre queste persone riescono a trovare un lavoro o strutture adeguate che rispondano alle proprie esigenze.
Ecco perché queste famiglie hanno deciso di costituire L’ADSO, creata appositamente per tentare di trovare delle soluzioni a queste problematiche. Stringere rapporti di collaborazione con associazioni e cooperative, che riescano a inserire questi ragazzi nel mondo del lavoro secondo le loro capacità è sicuramente una delle attività di primaria importanza. Chi desidera contattare l’associazione per ulteriori informazioni o per aiutare a realizzare tutti questi progetti può rivolgersi al vicepresidente Ornella Vaccaro di Albenga (0182/548478) o al referente di zona di Loano Milena Barrecca (347/9791513). A.P.
La Cooperativa
“ Cultura Ingauna ”
AGOSTO · 2003
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Dalla torre di Davì alla stele della pace I bambini delle scuole elementari di Arnasco scoprono la storia del loro paese
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Da qualche anno gli studenti della scuola Elementare di Arnasco, ben orientati dagli insegnanti, stanno raccogliendo da varie fonti notizie sull’evoluzione del paese a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Tutto inizia con una giornata diversa: un’escursione didattica lungo il sentiero collinare alle spalle della frazione Menosio, fino ad una torre costruita con grosse pietre, raccolte per bonificare il sito e portate a braccia lungo una scala esterna, che nel tempo è cresciuta insieme alla torre. L’idea della costruzione fu di Davide Badoino: emigrato in Francia nell’Ottocento, in cerca di lavoro, ritorna dopo anni con un certo gruzzolo e il nome francese, Davì. Liberato dal bisogno, dedica i restanti anni di vita alla costruzione della torre, di qualche casella e di una strada delimitata da muretti a secco. Così Davì ha lasciato il monumento a se stesso, felicemente adottato come simbolo del paese, ma anche ricordo di un cinquantennio di stenti che ha costretto molti nostri avi ad emigrare. Chi aveva moglie e figli preferiva lo spostamento stagionale nella vicina Francia. Molti salparono per le Americhe del nord ma ancor più del sud. Alcuni tornarono con qualche risparmio ed il ricordo di grandi bistecche; altri, pur afflitti dalla nostalgia, restarono. Ma le recenti mutate condizioni generali hanno messo in crisi i loro discendenti, che ora cercano disperatamente negli archivi parrocchiali e comunali una traccia dei progenitori per poter tornare da cittadini italiani. Auguri a parenti e compaesani, dei quali i ragazzi hanno appreso le storie familiari, dal sapore di favola, attraverso i racconti dei bisnonni. Le escursioni hanno permesso ai ragazzi delle scuole di Arnasco di conoscere anche erbe e piante dei nostri sentieri, aromatiche o specie con pro-
Numerose le escursioni per conoscere il territorio e le sue ricchezze: dall’arte alla natura prietà medicamentose. Col timo, la salvia, il ginepro si può preparare un infuso antisettico, utile all’infiammazione di bocca, gola e tonsille, da usare per gargarismi o come bevanda. Ricordiamo anche il dente di leone, colagogo (favorisce il passaggio della bile nell’intestino), l’ortica antianemica, l’aglio anti-ipertensivo, il decotto di corbezzoli come astringente intestinale, l’edera antinevralgica e antiartica, la valeriana sedativa, il cardo per i disturbi di fegato, la radice del tarassaco diuretica e depurativa. Nell’anno scolastico 2000-’01 sono state meta di escursioni per i giovani studenti cappellette, nicchie e piloni costruiti da privati o dalla comunità in occasione di eventi particolari, quali la costruzione di una casa nuova, una fortunosa soluzione a qualche incidente, il passaggio della Madonna Pellegrina, un capolinea per le rogazioni, cioè processioni primaverili di un tempo per propiziare un buon raccolto. Con l’ausilio del Corpo Forestale dello Stato si è parlato del dissesto idrogeologico del territorio, dovuto ad incendi e alluvioni. Preziosa la funzione delle ginestre, degli alberi del bosco e dei muretti a secco ripristinati negli
uliveti che frenano l’erosione alluvionale. L’anno scolastico 2001-’02 è iniziato con un’escursione alla fortificazione edificata in una posizione strategica, oltre che panoramica: la Rocca Liverna, sui resti del castello di Rivernasco, già dimora dei Signori di Arnasco. Alla sofferta vittoria della prima Guerra mondiale è seguita un’infausta alleanza nella seconda, sfociata, dopo l’armistizio del ’43, in una sanguino-
sa lotta fratricida fra chi, anche per costrizione, ha perseverato nell’alleanza e chi ha scelto di rifugiarsi in montagna, cercando contatti con gli anglo-americani, contro l’ex alleato, diventato spietato occupante. Alla fine del ’43 nasce la Resistenza e il medico Felice Cascione, con un gruppo di giovani, lascia il non più sicuro rifugio in un casone alle spalle di Imperia e, passando da Testico e da Casanova Lerrone, arriva a Curenna, dove si ferma per il Natale, ospitato coi compagni dalle famiglie. In un casone, detto dei “Corvi”, sull’aria della struggente canzone russa “Katiuscia”, viene completato il testo di “Fischia il Vento”, che diventerà l’inno della Resistenza. Cascione verrà ucciso il 27 gennaio del 1944 sopra la Madonna del Lago di Alto. Sull’altura di San Bernardo di Casanova Lerrone, il 27 aprile scorso è stata inaugurata una stele, opera dello scultore berlinese scomparso un anno fa, Rainer Kriester, a memoria di quei valori e come stupendo sigillo di pace e amicizia tra i popoli. Giacomo Bonifazio