Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Autunno 2007

Page 1

Bimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XXI - n. 3 - Autunno 2007 - Spedizione A.P. 70% - Reg. Trib. SV n. 315 (1/3/1985) - Distribuzione gratuita · CONTIENE I.P.

Nuovo organigramma per la Cooperativa PAGINA 3

Intervista al nuovo direttore Marco Frascà PAGINA 5

Incendio in Regione Massaretti PAGINA 13

COOPERATIVA A R N A

LIVICOLA S C O VITICOLTORI INGAUNI



3 Autunno 2007

Editoriale

Ventata di novità nella Cooperativa L’organigramma dell’Ortofrutticola cambia e ritorna il direttore generale Nello scorso numero del giornale ho accennato all’inserimento di una figura professionale che mancava in Cooperativa dai primi anni Novanta: il direttore generale. In questo numero ve lo presentiamo, con l’augurio che riesca a fare la differenza. Fino a ieri questa carica era divisa tra tutti i consiglieri, con referenti principali nel presidente e nel vicepresidente. Esisteva, quindi, un sistema di deleghe rivolte agli amministratori dei vari settori della Cooperativa (tre per ogni area) che

Attuare uno sportello di contatto con i soci che potranno esprimere le loro ragioni agli amministratori verificavano l’andamento delle attività. Oggi l’organigramma della Cooperativa è cambiato e, tralasciando i dettagli, che verranno poi trattati nei prossimi numeri, posso anticipare la parte che riguarda il ruolo dei consiglieri. I soci, capisaldi della Cooperativa, hanno eletto nove colleghi con il compito di rappresentarli nel Consiglio d’Amministrazione, a cui spetta la definizione delle strategie da seguire. Di seguito è stato istituito un “Ufficio di presidenza”, composto dal presidente, vicepresidente, direttore e responsabile amministrativo. Nel consiglio di presidenza vengono prese le decisioni quotidiane e vengono preparati gli argomenti per il consiglio d’amministrazione. Il rapporto tra la struttura e i dipendenti spetta al direttore. Con questa nuova organizzazione, le deleghe agli amministratori, eliminate con una delibera, non hanno più motivo

di esistere. Abbiamo ragionato, quindi, su un nuovo ruolo dei consiglieri, che sarà quello di curare i rapporti con i soci, aspetto che, negli anni scorsi, è stato completamente trascurato, perché troppo occupati nella gestione della Cooperativa, attività che oggi viene gestita in toto dal direttore generale. Abbiamo intenzione di attuare uno sportello di contatto con i soci che, prendendo appuntamento con i diversi amministratori, potranno esprimere le loro ragioni e le loro problematiche. Verranno, inoltre, organizzate delle riunioni, divise per settore e argomento, durante le quali saranno anche portate alcune proposte per cambiare il regolamento dei conferimenti e delle agevolazioni nel magazzino. Contemporaneamente a questi cambiamenti, stiamo lavorando per migliorare l’M.P.A. (Magazzino Prodotti Agricoli), nella consapevolezza che oggi non sia al massimo delle sue possibilità. Chiaramente, a seguito del cambio di responsabile e delle nuove procedure, si sono verificati alcuni disagi nell’organizzazione e, comunque, ci sono

L’attuale sede della Cooperativa

ancora da apportare delle migliorie. Oggi stiamo rivedendo tutti i fornitori prediligendo contratti in esclusiva, o di collaborazione, come è accaduto con le etichette per le piante aromatiche, offerta che in questi giorni stiamo proponendo. Una nuova iniziativa si identifica nella riapertura del vecchio “Orto Shop”, con la vendita degli ortaggi dei soci e altri prodotti tipici, ponendo le basi anche per un servizio mirato alla

ristorazione. Per concludere, con l’inserimento della figura del direttore generale abbiamo diviso i ruoli, delegando a lui la gestione della Cooperativa e agli amministratori l’indirizzo generale e il contatto con i soci. I primi risultati saranno più riunioni con i soci e una ristrutturazione del magazzino concimi. Marco Ansaldi

Il punto sullo spostamento della sede Il travagliato consiglio comunale del 2 agosto scorso ha portato finalmente alcune chiare indicazioni alla realizzazione del progetto di via Dalmazia. Resta incomprensibile come su tre comunicazioni scritte, ricevute dal comune di Albenga, due siano state consegnate sbagliate. Anche la lettera contente le prescrizioni per il nuovo progetto, come già era accaduto per il certificato di destinazione urbanistica ricevuto l’anno passato, conteneva degli errori. Fortunatamente abbiamo ricevuto la versione corretta prima di presentare il progetto. I contenuti delle prescrizioni non ci soddisfano, poiché siamo convinti delle nostre ragioni, ma, d’altra parte, vorremmo raggiungere una soluzione in tempi ragionevoli. Nei sessanta giorni di tempo per ricorrere al TAR cercheremo di presentare un nuovo progetto al Comune con le modifiche indicate e fare una verifica economica per valutare la soluzione migliore. Sicuramente sul prossimo numero vi saranno dati gli aggiornamenti sull’operazione, con l’augurio di poter convocare i soci in assemblea con novità positive.


4 Comunicazioni

Autunno 2007

IL PRESTITO SOCIALE SALE AL 3% e come sempre a zero spese e con i soldi sempre disponibili FOGLIO

CONDIZIONI

INFORMATIVO ANALITICO N .

1/2007

APPLICATE ALLA RACCOLTA DI RISPARMIO PRESSO I SOCI A FAR DATA DAL

1

MARZO

2007

Ammontare massimo del prestito sociale pro capite:

63.552,04

Tasso di interesse al lordo della ritenuta fiscale di legge (attualmente 12,5%)

3,00%

Tasso di interesse netto

2,625%

Spese Spese Spese Spese

nessuna nessuna nessuna nessuna

apertura e chiusura scheda di prestito tenuta conto comunicazioni periodiche comunicazioni variazioni condizioni

a partire dal secondo giorno lavorativo successivo a quello del versamento; In ogni caso tutti gli assegni, di qualunque tipo, versati dai soci prestatori, vengono accettati “salvo buon fine”

Conteggio interessi Calcolo interessi

annuale

Capitalizzazione interessi

al 1° gennaio di ogni anno

Nuovi servizi per i soci · Comunicazioni immediate Abbiamo creato un sistema per fornire informazioni tempestive ai soci utilizzando gli strumenti più aggiornati. Potremo inviare le comunicazioni di vostro interesse attraverso il canale da voi preferito. E-mail, Fax, SMS e, se proprio non potete farne a meno, posta tradizionale. E’ sufficiente compilare il modulo sottostante e consegnarlo o inviarlo alla cooperativa (fax 0182 1980190), oppure mandare un sms al n.° 333 3233422 con il testo seguente 6827 OK INFO NUMERO SOCIO.

Modulo richiesta comunicazioni

Il sottoscritto socio n_________________________________ sig ________________________________________________________________________________________________________________________ chiede l’invio delle comunicazioni relative al proprio rapporto sociale e commerciale con la cooperativa L’Ortofrutticola a mezzo:

❏ E-MAIL all’indirizzo

__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

FAX al numero ___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

SMS al numero __________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Dichiara di aver letto l’informativa sulla privacy affissa nei locali della cooperativa e presente alla pagina www.ortofrutticola.it/privacy.php e autorizza il trattamento dei propri dati ai sensi del DLGS 196/03.

Firma ______________________________________________________________________________________________


5 Autunno 2007

Intervista

Il direttore generale si presenta Abbiamo incontrato Marco Frascà per conoscere l’uomo e la sua professionalità La redazione ha incontrato il direttore generale per scoprire insieme ai lettori chi è e che obiettivi si è preposto di raggiungere all’interno della Cooperativa L’Ortofrutticola. Chi è Marco frasca? Sono nato a Ceparana (La Spezia), il 13 luglio 1963. Dopo aver conseguito la maturità scientifica mi sono iscritto al biennio di Scienze dell’Informazione all’Università di Pisa, sostenendo alcuni esami. Ma il corso dei miei studi ha poi avuto una svolta, decidendo di seguire il corso di laurea di Matematica Applicata all’Università di Pavia. Sono separato e ho due figli: Carolina, dieci anni, nata dal primo matrimonio, ed Alessandro, sedici mesi, avuto con la mia attuale compagna Annamaria, con la quale vivo a Celle Ligure. Quali sono state le esperienze lavorative prima dell’Ortofrutticola? Dopo il servizio militare ho lavorato per due anni in un’azienda del gruppo Olivetti Aurora, creando una rete di agenti commerciali. Successivamente sono stato assunto dal gruppo Coin, dove ho trascorso sette anni, ricoprendo il ruolo di direttore di vari punti vendita. Per completare la mia preparazione professione sono passato al Gruppo Garosci di Torino, con il ruolo di vicedirettore di Ipermercato e, ad interim, capo settore freschi; quindi direttore degli ipermercati Continente Nichelino, Continente Pinerolo e Continente Pisa, dove ho partecipato al cambio insegna con passaggio dal gruppo Continente Promodes al gruppo Carrefour. Nel 2001 sono entrato in Ipercoop dove ho ricoperto il ruolo di direttore ipermercato di due punti vendita e quello di direttore commerciale. Nel 2005 sono rientrato in Carrefour, dove sono rimasto fino alla fine di luglio.

Cosa lo ha spinto ad accettare la carica di direttore dell’Ortofrutticola? I motivi principali che mi hanno spinto a venire in Ortofrutticola sono tre: la tipologia dell’azienda e il mercato di riferimento; la visione aziendale e la mission della Cooperativa, e il riavvicinamento a casa ed alla mia famiglia. Si è dovuto confrontare con un’attività ampia e articolata. Quali sono le sue impressioni e quali prospettive di lavoro si è posto? Nonostante il momento non certo fortunato per la Cooperativa, in una realtà, per sua natura, complessa, le mie impressioni sono molto buone e sono convinto che nel brevemedio periodo si possano realizzare importanti miglioramenti. Con il presidente e tutto il consiglio di amministrazione, che partecipa attivamente, dobbiamo ripartire dalla mission della Cooperativa, tornare ad essere il punto di riferimento e di sicurezza per i nostri soci, migliorando l’organizzazione, con l’unico vero obiettivo di far crescere i nostri iscritti conferitori e, di conseguenza, tutta la realtà agricola e floristica di Albenga. In particolare dobbiamo migliorare la gestione commerciale, riducendo al massimo i costi. In questo modo potremo recuperare risorse economiche da rivolgere ai nostri produttori, che potranno investire di più sulla produzione per aumentarne qualità, quantità e profitto. Quali sono i problemi prioritari da affrontare in questo periodo? A parte l’incendio, che è stato il principale problema su cui tutta la Cooperativa ha lavorato attivamente e che alla fine ha portato ad una buona soluzione, permettendoci di continuare regolarmente l’attività, nel breve periodo dovremo lavorare sul magazzino prodotti agricoli ridefinendo l’assortimento, aumentando la parte

Marco Frascà, Direttore Generale

più tecnico-specialistica, il numero di referenze e il rapporto qualità prezzo. Ci sarà una rivisitazione del layout del punto vendita dove sarà migliorata l’esposizione dei prodotti ed il servizio ai soci. Nel medio periodo dobbiamo migliorare l’organizzazione dei settori ortaggi e fiori, rivedere i contratti di conferimento, programmando meglio le attività prodromiche all’aumento del fatturato dei soci conferitori e di quello della Cooperativa, che, riducendo i costi di gestione, dovrà recuperare risorse da investire a favore dei soci. Si creerà così un processo circolare di Eccellenza Operativa,oggi necessaria per alzare il livello della qualità dei nostri soci e delle loro produzioni. Per quanto riguarda il problema della cassa integrazione, che vede l’uso parziale dei dipendenti, a seguito dell’incendio del 24 luglio scorso, come procederà l’Ortofrutticola? A seguito dell’incendio del magazzino ortaggi nella Regione Massaretti, si è concordato, con le rappresentanze sindacali e i dipendenti della Cooperativa, la necessità di ricorrere, fino al mese di novembre, a tale strumento, come opportunità per poter ridurre i costi della Cooperativa senza danneggiare le persone. Infatti

i dipendenti, che a turno saranno coinvolti, avranno il 100% della loro normale retribuzione. La regolare attività riprenderà a partire dalla metà del mese di novembre. Come si articolerà la nuova proposta dell’apertura del negozio di ortaggi e fiori dell’Ortofrutticola? Come funzionerà? Entro il mese di novembre apriremo un nuovo punto vendita in via Dalmazia dove andremo a proporre un assortimento di prodotti tipici di Albenga, ortaggi, frutta e piante insieme ad altri prodotti tipici provenienti dalle regioni vicine ed i prodotti di CoopIntesa. Questo nuovo servizio, è stato deciso per offrire agli albenganesi i prodotti tipici della piana, che, nonostante i vari punti vendita della grande distribuzione e i mercati rionali, non sono più facilmente reperibili. Penso, inoltre, che sia importante aderire alle molte richieste che ci arrivano dal canale ristorazione; ed è per questo che la vendita dei prodotti potrà anche essere fatta a cassette e su richiesta consegnata a domicilio. Il riordino del magazzino. Come procede, con che criteri e con che scadenze? La riorganizzazione del magazzino è uno dei punti più importanti ed urgenti da affrontare. È già iniziata un’azione per risistemare le riserve, suddividendo il materiale a disposizione in maniera più precisa e, con l’aiuto dei tecnici, è stato rivisto l’assortimento dei prodotti tecnico-specialistici. I passi successivi, che porteranno ad una nuova riapertura del punto vendita prima della fine dell’anno, prevedono: una nuova contrattazione con i nostri fornitori per ottenere un assortimento esclusivo; la rivisitazione completa dell’esposizione dei prodotti, con l’inserimento di nuove strutture di vendita; una nuova immagine grafica informativa, che agevolerà i soci nell’acquisto.


6 Assistenza Tecnica

Mese

Combattere la Spodoptera littoralis È una farfalla che provoca gravi danni alle specie floricole e orticole E’ un lepidottero nottuide che nella nostra piana provoca gravi danni su basilico, pomodoro autunnale, aromatiche (timo, salvia, melissa, santoreggia, menta) e soprattutto ciclamino. Su questa cultura le massime infestazioni avvengono generalmente a partire dalla metà di luglio e si protraggono fino a metà ottobre. Caratteristiche Gli adulti sono farfalle di colore bruno grigiastro, hanno abitudini notturne e vivono mediamente 4-10 giorni. Le femmine fecondate depongono le uova in placche nelle parti basse delle piante. Possono deporre, in condizioni favorevoli, fino a 700 uova ciascuna, in gruppi di 20-30. Dalle uova nascono le larve che di giorno stanno nascoste sotto la vegetazione, nel terreno o sotto i vasi di ciclamino; durante la notte escono dai nascondigli e divorano la vegetazione. Le larve giovani hanno un colore verde chiaro con macchie marrone, le larve adulte sono di colore più scuro, tendente al nero, e arrivano ad una lunghezza di 4-5 cm; sono quindi di dimensioni maggiori rispetto alle normali larve di lepidotteri conosciute con il nome di “rue”. Per raggiungere simili dimensioni in così breve tempo esse si nutrono in modo molto abbondante, divorando i teneri germogli, i giovani steli fiorali

Un aiuto per la lotta alla Spodoptera è fornito dall’utilizzo di trappole a feromoni ed anche i bulbi, risparmiando, però, le foglie più grosse che servono loro come riparo. L’incrisalidamento avviene nel terriccio a 2-3 cm di profondità. Dopo circa 15 giorni avviene lo sfarfallamento degli adulti. La specie compie perciò una generazione completa in circa un mese. Lotta chimica La lotta chimica contro l’insetto è particolarmente difficoltosa: le larve dell’ultimo stadio sono molto grosse e poco sensibili ai trattamenti insetticidi, inoltre le foglie adulte del ciclamino fungono da vigoroso ombrello protettivo delle larve che stanno nascoste alla base delle foglie. È perciò opportuno seguire alcune accortezze: effettuare trattamenti verso sera (o addirittura in piena notte) quando le larve si nutrono attivamente; bagnare bene la vegetazione giovane (trattamenti nell’occhio della pianta); ripetere i trattamenti dopo 5-7 giorni in modo da colpire il più

Trappola Spodoptera

possibile le larve giovani più sensibili al trattamento. Sono consigliati prodotti a base di: Methomil (Lannate, Mac 19, Tripudio). Endosulfan (Evolution). Piretroidi: deltamethrin (Decis), alpha-cypermethrin (Fastac), lambda-cyalothrin (Karate), zeta-cypermethrin (Minuet), cyfluthrin (Bayteroid). Indoxacarb (Steward). Teflubenzuron (Nomolt). Tebufenozide (Mimic). Bacillus Thuringensis, subsp. Aizawai (Xentari) Lotta con trappole Un utile aiuto per la lotta alla Spodoptera può essere fornito dall’utilizzo di trappole a feromoni. Per la cattura massale di questo pericoloso lepidottero si possono impiegare delle trappole artigianali “ad olio”. Queste trappole, semplici da realizzare ed economiche (è necessario acquistare solo gli erogatori di feromoni), sono in grado di catturare un gran numero d’individui maschi. Possono essere preparate appendendo ad un sottile filo di ferro un dispenser contenente feromoni, a circa 5 cm dalla superficie di una bacinella di 35-45 cm di diametro riempita con acqua e uno strato di qualche millimetro d’olio vegetale (olio di semi). Come trappola si possono usare anche taniche vuote di concime. Sui due lati del recipiente si praticano delle finestre ad una decina di centimetri dalla base in modo da ottenere una pratica “pagoda”. Si evita così che la pioggia o l’acqua d’irrigazione facciano tracimare lo strato superficiale d’olio. Le trappole vanno poste al centro della serra o appezzamento, equidistanti fra di loro, ponendole sopra una cassetta o appese ad un filo di ferro. Il dispenser di feromoni (ditta Isagro) è una fialetta imbevuta del feromone specifico per la spodoptera, non va aperto ed

Spodoptera Larva

ha una durata di 30-40 giorni. È un attrattivo specifico per la farfalla maschio di questa specie, che, attratta dall’ormone contenuto nel dispenser, inizia a volare attorno ad esso, finendo per toccare lo strato superficiale di olio rimanendone imprigionata. Due trappole sono sufficienti a

Spodoptera Adulto

coprire una superficie di mille metri e servono per rilevare precocemente i voli e per abbattere la popolazione dei maschi. La cattura massale dei maschi, pur diminuendo molto il potenziale di infestazione, non può impedire che femmine fecondate giungano in volo sulla cultura e vi ovidepongano. È quindi necessario che la trappole siano adottate dal maggior numero possibile di aziende limitrofe, in modo da abbattere drasticamente la popolazione presente nella zona. È quindi sempre necessario controllare la vegetazione ed intervenire tempestivamente alla comparsa delle prime larve con prodotti chimici sopra consigliati.


7 Assistenza Tecnica

Autunno 2007

Malattie della santoreggia Per la prima volta ruggine e mal bianco si manifestano sulla santoreggia La santoreggia (Satureja spp.) è una labiata, originaria dell’area Mediterranea, caratterizzata da sapore pungente, quasi piccante, molto simile a quello del timo, molto apprezzata e variamente impiegata soprattutto nei Paesi del nord Europa. E’ una pianta perenne, con fiori bianchi o rosacei e foglie opposte, sottili, coperte da tenue peluria, alta di norma fino a 30 cm, eccezionalmente 50 cm, che generalmente vegeta su terreni rocciosi, aridi, ai margini di strade di montagna, fino a 1300 m di altitudine, e che fiorisce da luglio a settembre. Nel nostro paese le varietà di santoreggia più diffuse sono essenzialmente due: Satureja hortensis L. o santoreggia estiva, annuale, a fusti eretti e a fiori bianchi o rosei, e S. spicigera L., o santoreggia invernale, perenne, a portamento strisciante, con foglie molto aromatiche e fiori bianchi. La santoreggia montana cresce spontanea nell’entroterra ligure e, come è accaduto per molte altre specie aromatiche, negli ultimi anni sta riscuotendo un crescente interesse come pianta allevata e commercializzata in vaso. La bibliografia su questa pianta è piuttosto scarsa ed ancora più limitate sono le notizie relative alle sue problematiche fitosanitarie. Da quanto abbiamo ap-

preso le santoregge (in particolare S. hortensis e S. thymbra) possono essere soggette ad alcune malattie fungine quali: peronospora da Peronospora spp., marciume da Botrytis cinerea, ruggine da Puccinia menthae e marciumi basali da Sclerotium rolfsii (Gamfiel and Yarden, 1998). In Italia l’unica malattia

In Italia le varietà di santoreggia più diffuse sono: quella estiva e quella invernale finora conosciuta dai coltivatori di questa pianta era il marciume fogliare e dei rametti da B. cinerea (G. Bozzano, comunicazione personale), ma nel marzo 2007, in una serra in ferro e vetro di un’azienda di Albenga specializzata nella produzione di piante aromatiche in vaso, abbiamo rinvenuto giovani piante di S. montana affette da una ruggine e da un mal bianco. Sebbene lo studio e le osservazioni su queste due affezioni siano ancora in corso, considerando che si tratta di malattie potenzialmente pericolose, capaci di diffondersi notevolmente - almeno in particolari condizioni ambientali - riteniamo opportu-

Ruggine

no portare a conoscenza dei coltivatori quanto per ora sappiamo su questi casi. Per quanto riguarda la ruggine, le prime manifestazioni della malattia le abbiamo osservate soprattutto sulla pagina inferiore delle foglie basali delle piantine sotto forma di macchioline tondeggianti, gialle, che in breve tempo si trasformavano in pustole arancioni polverulente che in pochi giorni causavano il disseccamento delle foglie colpite. Dalla bibliografia abbiamo appreso che numerose specie di Satureja possono essere soggette ad attacchi di Puccinia menthae ed in effetti all’interno dell’impianto, accanto alle piantine di santoreggia sintomatiche, abbiamo rinvenuto anche numerose piantine di menta affette da analoga malattia. Il mal bianco è stato, invece, osservato in una zona molto circo-

scritta e limitata della serra, e più precisamente in prossimità dell’ingresso: le piantine colpite presentavano sulle foglie una rada efflorescenza bianca polverulenta, particolarmente evidente sulla pagina superiore. In base alle sue caratteristiche questo micete è stato identificato come Oidium spp. e ad oggi non è ancora stata osservata la forma perfetta del fungo. In un recente elenco riportato nel Pacific Northwest Fungi Database dell’Università di Waschington si fa riferimento a Satureja douglasii come ospite di Erysiphe sp. In base alle informazioni a nostra disposizione pertanto riteniamo che per il nostro paese sia la prima volta che su santoreggia si rinvengono infezioni di ruggine e mal bianco. In collaborazione con l’Istituto Regionale per floricoltura di Sanremo

Incontro sui lepidotteri

Club delle piante in vaso

Martedì 11 settembre, nella sala riunioni della Coop. L’Ortofrutticola, si è svolto l’incontro tecnico “Lepidotteri dannosi alle specie floricole e orticole”, curato dalla ditta Isagro Italia, con la partecipazione del professor Luigi Sannino, dell’Istituto Sperimentale per il tabacco di Scafati (SA). L’ufficio tecnico della Cooperativa ha iniziato, una sperimentazione con la ditta Isagro per il contenimento dei nottuidi, in particolare Spodoptera littoralis, su ciclamino. Poiché la lotta chimica è difficile, si è pensato di ricorrere a metodi alternativi già in uso su frutticole. La dottoressa Franca Reggiori , dell’ufficio sperimentazione di Isagro, ha illustrato la tecnica della cattura massale per mezzo di trappole a olio, già in atto in molte aziende di Albenga, e della confusione sessuale attuata con tecniche innovative in tre aziende. La relazione del professor Sannino ha illustrato la biologia della Spodoptera littoralis e ha presentato i risultati di sperimentazioni su orticole con diversi ceppi dell’insetticida biologico Bacillus thuringiensis.

La Regione Liguria riunisce i floricoli per gruppi omogenei di colture. Obiettivo: verificare le problematiche comuni e fare sistema. Alla riunione del 27 luglio, nella Sala Riunioni dell‘Ortofrutticola, si è svolta un’attività esplorativa per le piante in vaso, che ha coinvolto cooperative, associazioni di coltivatori e commercianti. Hanno partecipato: F.Gimelli del CSF, l’assessore regionale all’agricoltura Giancarlo Cassini e il dirigente dell’Ufficio Floroortoivaistico Gianni Anselmo. Presenti anche i responsabili delle organizzazioni sindacali agricole, dell’associazione di produttori, del CeRSAA, della Coop. L’Ortofrutticola, coltivatori, commercianti e tecnici. È stata rilevata la criticità del settore vaso e l’esigenza di trovare approcci innovativi per far fronte alla diminuzione di redditività, causata dall’aumento dei costi di produzione. La condivisione dei problemi e delle soluzioni, lo scambio di esperienze e di informazioni assumono un’importanza fondamentale. Tutti hanno ribadito la volontà di proseguire l’esperienza separando le iniziative delle aromatiche da quelle del vaso.


Medesani

Massimo Medesani FATA Assicurazioni Agenzia di Albenga Via Dalmazia, 169 - 17031 ALBENGA (SV) Tel. 0182 571260 - Fax 0182 545577

OFFERTE DI LAVORO L’ORTOFRUTTICOLA STA CERCANDO: AUTISTI MUNITI DI PATENTI “C” e “D” PERSONALE STAGIONALE PER IL PERIODO INVERNO-PRIMAVERA 2008

VENDESI

Marca: Volvo F614 · Anno di immatricolazione: 1983 Revisione: ultima revisione regolare in data 21/06/2006 Lunghezza: 7.62 metri · Larghezza: 2.50 metri - Altezza: 2.70 metri · Portata: 7.200 kg. - Allestimento: trasporto piante su carrelli, porta 16 carrelli. Telonato, telone nuovo sostituito nel 2006. Sponda: dotato di sponda caricatrice posteriore Anteo montata nel 2001, portata 1500 kg. Serbatoio: da 300 litri · Freni: impianto frenante nuovo Motore: rifatto nel 2001, attualmente ha km. 160.000 De Andreis Antonio · L’ORTOFRUTTICOLA Via Dalmazia 169 Tel. +39 0182 568109 · Fax +39 0182 20979

GRENA

s.r.l. via Offia, 5 · 37047 San Bonifacio (VR) tel. 0457 610100 · fax 0457 610636 web: www.grena.com · e-mail: grena@grena.com


9 Olivicoltori e Viticoltori

Autunno 2007

Giornate dello sport ad Arnasco COOPERATIVA A R N A

La Cooperativa sponsorizza la locale polisportiva

LIVICOLA S C O

Nella stagione estiva, Arnasco è stata protagonista di varie iniziative sportive, in particolare nelle gare di bocce e ciclismo. La squadra di bocce si è distinta nelle varie competizioni, portandosi al terzo posto della classifica generale a squadre. Inoltre, anche sui campi sociali, sono state organizzate alcu-

ne importanti gare di bocce, tra le quali la “Seconda Arnasca d’Oro”, aperta a tutti i tesserati, con coppie formate dalle categorie A con D e B con C, che si sono affrontate in varie sfide; ed una simpatica gara a coppie “Lui e Lei”.

Domenica 7 ottobre, gare di ciclismo, bocce e calcio Nel ciclismo la nostra squadra si è distinta non solo a livello locale, ma anche nazionale con il nostro campione Emiliano Dell’Oriente, vincitore di ben sedici corse, tra le quali il “Trofeo dello Scalatore” e il “Challenge della Montagna”, competizione nazionale. Inoltre sono state organizzate ad Arnasco,

Premiazione del ciclista Emiliano Dell’Oriente

Squadra di bocce nei campi sociali

in concomitanza con XIª Arnasca d’Argento, una gara riservata ai cicloamatori e nell’Alta Valle d’Arroscia, con partenza da Pornassio, il “Trofeo dello Scalatore”. Si ringraziano tutti gli sponsor, che hanno contribuito alla realizzazione delle competizioni sportive. Domenica 7 ottobre, alle 15, si è

svolta la “Giornata dello Sport”, con circuito di ciclismo, partite di bocce e di calcio. Nel centro sociale, durante l’incontro conviviale, con degustazione di polenta e castagne, sono stati premiati i partecipanti con medaglie e coppe per i vincitori. Giacomo Bonifazio

Per il 2007 vendemmia anticipata VITICOLTORI INGAUNI

Sarà prodotto un vino di ottimo livello per qualità e gradazione

Per quest’anno, la vendemmia, di ottimo livello sia come qualità delle uve sia come gradazione zuccherina e acidità, è stata anticipata di circa una settimana. La nostra cooperativa ha cominciato l’attività, vissuta come il momento più atteso, ma anche più impegnativo, di tutto

l’anno. Nella preparazione di questa vendemmia si è cercato di migliorare vari aspetti sia strutturali che di qualità, apportando delle novità, quali: l’acquisto di nuovi contenitori di stoccaggio, per circa 250 hl di capienza di cantina; e l’acquisto di attrezzature di laboratorio, per perseguire, in manie-

Il momento della pigiatura

ra sempre più accurata, l’obiettivo della qualità nei nostri vini, permettendoci di creare un database dei mosti e dei vini in tempi più rapidi. Tutto ciò ha

Nella preparazione di questa vendemmia si è cercato di migliorare vari aspetti strutturali e di qualità comportato un investimento di circa 30.000,00 euro. Il perseguimento della qualità è sempre stato uno dei focus fondamentali della nostra cantina e, oggi più che mai, si trasforma in un dovere verso i nostri clien-

ti e, più in generale, verso i consumatori. In questo contesto di investimento, la vendemmia che stiamo affrontando dovrà indicare se la strada intrapresa è quella giusta. Di sicuro incoraggiamento è stato ricevere il premio “D’Ouja Dor”, della Camera di Commercio di Asti, che anche quest’anno ha riservato due prestigiosi riconoscimenti alla nostra Cooperativa per il Pigato 2006 e per l’Ormeasco Superiore 2005. Il primo premio conferma, ancora una volta, come il Pigato sia per noi il prodotto su cui puntare per il futuro; il secondo è un vanto, in quanto il 2005 è stato il secondo anno di produzione di questo tipo di vino ed il premio incentiva la cooperativa a ricercare sempre e con impegno migliori risultati. Massimo Enrico


PROSSIMA APERTURA

Il nuovo punto vendita aprirà presto i battenti con numerose novità

o m a i t t e p s a i V L’ORTOFRUTTICOLA · Via Dalmazia 196 · Albenga


11 Volontariato

Autunno 2007

Protezione civile: istituzione “salvavita” Nelle case albenganesi “Che cosa fare in caso di emergenza” La Protezione Civile, sistema integrato di enti istituzionali, strutture, e corpi operativi, agisce coordinatamente a livello statale, regionale, provinciale e comunale. Svolge le funzioni essenziali della previsione, della prevenzione, del soccorso, del superamento dell’emergenza e del ritorno alle normali condizioni di vita sui territori colpiti dalla calamità o dalla catastrofe. Il volontariato di Protezione civile è l’espressione di una moderna coscienza collettiva del dovere di solidarietà. La Protezione civile di Albenga, quest’anno, si è rivolta alla popolazione, per sensibilizzarla e istruirla su come affrontare certe calamità naturali, attraverso un opuscolo “Che cosa fare in caso di emergenza”. Il simpatico libricino, curato dal consigliere delegato del comune di Albenga,

Tullio Ghiglione, è stato consegnato a tutti i capi famiglia di Albenga, raggiungendo capillarmente tutta la cittadinanza. L’opuscolo, di facile consultazione, all’interno del quale si trovano tutti i numeri utili da contattare in caso di urgenza, ha lo scopo di informare, in modo semplice e diretto, su cosa fare in caso di pericolo. Dagli incidenti domestici al rischio di esondazione, fino agli incendi boschivi. La Protezione civile di Albenga e l’antincendio boschivo è composta da 43 volontari, di cui 35 dedicati allo spegnimento di incendi. Il responsabile Giovanni Naso, il vice Domenico Scicchitano e il segretario Pierangelo Seghizzi, nell’ottobre 2006, a causa dell’alluvione che ha colpito il ponente savonese, hanno guidato la squadra negli interventi di soccorso a Salea, per il crollo di un muro e l’allagamen-

to della strada per l’esondazione del rio Carenda, e a San Giorgio per l’inagibilità dell’Aurelia a causa dell’acqua. Quest’anno, invece, i volontari AIB sono intervenuti per lo spegnimento degli incendi, che hanno interessato la frazione di Bastia, Andora, Alassio e Casanova. La

Protezione civile nel nostro territorio ha sempre avuto un’importanza fondamentale nei momenti di difficoltà. La competenza e la preparazione delle squadre permettono di affrontare con professionalità ogni tipo di calamità. Silvia Roveraro

N otizie flash Anniversario dell’Annamaria Sabato 14 luglio si è svolta la commemorazione per il sessantesimo anniversario dell’Annamaria, naufragio nel quale morirono 43 bambini lombardi, ospiti di una colonia di Loano, in gita alla Gallinara. Per l’occasione la Croce Bianca e il Comune hanno organizzato un convegno sul tema “La sicurezza e il soccorso in mare ai giorni d’oggi”, per tradurre in positivo quella terribile disgrazia. Alla cerimonia ha partecipato anche l’assessore Maiolina Moioli, in rappresentanza della città di Milano.

Centro vendita a Budapest Da ottobre inizieranno, a Budapest, i lavori per la realizzazione di una piattaforma (area di circa sedicimila metri quadrati) di rivendita ungherese all’ingrosso delle piante in vaso. Il progetto è stato allestito dal consorzio “Viridarium Italia”, nato dall’unione delle cooperative “L’Ortofrutticola” di Albenga, “Florcoop” di Sanremo, “Florormercati” di Brescia e “Flora Toscana” di Pescia.

Il piatto blu: un vanto di Albenga Il gioiello archeologico sarà il nuovo simbolo della città ingauna E’ il piatto di vetro antico più bello del mondo. Un gioiello di inestimabile valore, che con il tempo diverrà simbolo ed ambasciatore di Albenga, capace di trascinare flussi turistici di qualità. Il grande piatto è stato ritrovato in una tomba di epoca romana nel 1997, durante gli scavi in viale Pontelungo, grazie ad un casuale sopralluogo del sovrintendente archeologico Bruno Massabò, divenuto così “padre del piatto blu”, che ha valorizzato, dedicandogli due importanti ed esemplari libri. La meravigliosa trasparenza è di vetro blu cobalto, colato a stampo, molato e levigato al tornio su entrambe le facce, risalente al secondo secolo dopo Cristo, di proprietà di un nobile facoltoso

che deve averlo importato dall’Oriente. Nel disco incorniciato dell’anello del piede del piatto c’è una scena figurata con una coppia di putti bacchici danzanti. Se paragonato agli altri vetri dell’antichità, il piatto blu di Albenga indiscutibilmente esce vincitore. Dal 1997 il piatto blu è stato esposto a Genova, Aquileia, Milano e al Palazzo Altemps di Roma. Ora è a Vicenza, protagonista della mostra “Arte paleocristiana fra Roma e Bisanzio”. Il reperto ha sinora avuto un destino da apolide. Si attende il suo ritorno a casa, ad Albenga, dove il Comune ha ottenuto un mutuo di 280 mila euro per arredare la sala che lo ospiterà a Palazzo Oddo. Su questo cammino

le lentezze burocratiche stanno diventando una croce insormontabile. Dice il sindaco Tabbò: “Il piatto blu porta in alto il nome di Albenga. Il fatto che venga ospitato in mostre prestigiose deve essere un onore per noi albenganesi, per cui vale la pena aspettare trepidanti il suo ritorno. Quando ciò avverrà il famoso piatto blu attrarrà molti turisti”. Albenga da “città delle torri” sembra destinata a diventare la “città del piatto di vetro antico più bello del mondo”. La magica trasparenza potrà diventare la “locomotiva” in grado di trascinare la città ingauna nel novero dei centri antichi più interessanti d’Italia e d’Europa. Come Ortofrutticola siamo favorevoli ad un forte impegno del

Comune nella valorizzazione del piatto, sviluppando uno dei due settori portanti del futuro economico della nostra città: il binomio agricoltura-turismo. Solo qualificando il suo prodotto Albenga potrà ricavarsi uno spazio nel comparto dell’ospitalità. L’occasione di potersi fregiare di un “primato” mondiale costituisce l’occasione per lanciare una campagna strategica poliennale in grado di attrarre flussi turistici. Romano Strizioli



13 Speciale incendio

Autunno 2007

L’incendio in regione Massaretti Affitto al capannone Garello, ecco i perché della decisione Martedì 24 luglio è avvenuto un evento che influenzerà l’immediato futuro della Cooperativa: l’incendio del capannone in regione Massaretti. Fugate le voci di origini dolose, i vigili del fuoco presumono che la causa sia semplicemente un surriscaldamento delle linee elettriche. Dopo aver prontamente bonificato il capannone, siamo passati alla verifica delle strutture, esami svolti con gli ultrasuoni, che hanno evidenziato il danneggiamento strutturale di almeno il 50 percento del capannone. Stiamo valutando come procedere, se ristrutturare o ricostruire, tenendo presente che nel progetto della nuova sede

“Queste le scelte che avevamo davanti e le considerazioni nel consiglio d’amministrazione” erano previste solo piccole modifiche, per trasformare il capannone nella futura sede del “Settore Ortaggi”. Per que-

I danni dell’incendio visibili anche all’esterno del capannone

sto discorso, la Cooperativa è assicurata e non dovrebbe avere conseguenze a livello economico. Il problema è e sarà lo svolgersi della normale attività dei settori di conferimento che occupavano il capannone. Per il “Settore Fiori” abbiamo deciso di sistemare, provvisoriamente, gli impiegati nella sala consiglio, rimandando ad un prossimo futuro la decisione sulla sede operativa. Altro ragionamento è stato fatto fare per il “Settore Ortaggi”, nel pieno della sua attivi-

All’interno la distruzione è stata totale

tà, che necessita di locali di lavorazione del prodotto e di celle frigo. Nell’immediato abbiamo avuto la disponibilità del capannone della ditta Garello, che non svolge attività commerciale d’estate, riuscendo, quindi, con l’aiuto di tutto il personale, a non interrompere l’attività commerciale. Ma, in questo modo, il problema era solo rimandato fino al 31 agosto, data in cui il locale doveva essere lasciato libero. I danni causati dall’incendio sono stati ingenti e, escludendo nel breve la ristrutturazione, le soluzioni che si sono palesate sono state tre: trovare un altro capannone in affitto, con le stesse caratteristiche, ripristinare il settore ad Albenga oppure comprare un nuovo capannone. L’ultima opzione è stata esclusa, per non andare ad indebolire, in questo particolare momento, la liquidità della Cooperativa. Il ripristino ad Albenga lo abbiamo valutato, ma i lavori di ristrutturazione non ci avrebbero consentito di riprendere l’attività nel breve periodo. Rimaneva la soluzione dell’affitto. Abbiamo trovato soluzioni economicamente accettabili, ma che ci avrebbero portato a lavorare assieme a dei concorrenti, che ci locavano parte dei loro locali; mentre locali

autonomi attrezzati li abbiamo trovati, ma a cifre esorbitanti. Poiché queste soluzioni non erano percorribili, abbiamo deciso, dopo aver esaminato la bontà dell’operazione con il consiglio di amministrazione, di affittare il capannone della ditta Garello e di rilevare il suo pacchetto di clienti.

“La Cassa Integrazione, è un’opportunità che andava colta” Con questa operazione contiamo di incrementare il lavoro nel periodo invernale, in cui eravamo carenti, consentendoci di aumentare il fatturato, e, quindi, aumentare i soci conferitori, nostro principale obiettivo. Altra opportunità che abbiamo colto, a seguito dell’incendio, è stata la “Cassa Integrazione”, opportunità concertata con i sindacati. Il direttore, dopo una lunga trattativa, ha ottenuto la possibilità di mettere in cassa integrazione diciotto dipendenti a rotazione per metà giornata. Questa decisione è da considerare come una vera opportunità e non come un’estrema ratio. Marco Ansaldi


14 Informazione Pubblicitaria

Autunno 2007

Remedier di Isagro Italia La risposta biologica alle malattie fungine del terreno Remedier è un fungicida biologico di Isagro Italia srl, registrato (n. 13158 del 07/03/2006) a base di due ceppi di Trichoderma harzianum e Trichoderma viride ,specie fungine naturalmente presenti in molti terreni. I ceppi sono stati selezionati per la loro attività antagonista nei confronti di alcuni importanti funghi patogeni ad habitat terricolo quali Rhizoctonia, Sclerotinia, Verticillium, Thielaviopsis, Phytophthora,, Pythium ecc. Remedier può essere quindi impiegato per la difesa fungina sia su colture floricole e ornamentali in vaso (crisantemi, ciclamini, poinsettie, gerbere ecc) che su colture orticole ( basilico, peperone, melanzana, lattuga, carciofi ,erbe aromatiche ecc ). Oltre all’attività fungicida, in molti casi è stato notato anche un incremento dell’apparato radicale. Agisce principalmente per competizione in quanto i due ceppi hanno la tendenza a svilupparsi in stretta associazione alle radici della pianta colonizzando la rizosfera (por-

zione di terreno attorno alle radici) e competendo con i funghi patogeni per spazio ed elementi nitritivi. Si crea così una sorta di barriera protettiva a livello della rizosfera impedendo a molti patogeni l’accesso ai siti d’infezione. L’azione di Remedier è quindi esclusivamente preventiva in quanto una volta che il patogeno è penetrato all’interno della pianta ospite, l’azione antagonista non può dare alcun effetto positivo. I due ceppi Trichoderma harzianum e Trichoderma viride presentano caratteristiche ecologiche tra loro differenti ciò permette di ottenere un’elevata attività in diverse situazioni pedoclimatiche e colturali ad esempio la temperatura del terreno può variare tra 10° e 35° C° e il pH tra 3 e 10 senza perdere di efficacia. La sua formulazione in polvere bagnabile è caratterizzata

Carciofi in vaso: (T) Testimone (Ri) 2,5 kg /ha di Remedier 7 gg. prima del trapianto e 2,5 kg ripetuti post trapianto (Rt) 5 kg/ha di Remedier dopo il trapianto

da un’elevata sospendibilità così da permettere l’agevole impiego con qualsiasi tipi di attrezzatura erogatrice. La formulazione contiene anche la

giusta quantità di sostanze nutritive per favorire la ripresa vegetativa delle spore, permettendo la loro piena attività al momento dell’applicazione

Radici di ranuncolo: confronto con e senza Remedier

al terreno. Poiché la polvere bagnabile è basata su spore in grado di rimanere vitali e quiescenti per lungo tempo, è utile circa 24 ore prima dell’applicazione sospendere il formulato in acqua per permettere alle spore di iniziare il processo di germinazione La strategia Remedier si basa sul doppio intervento preventivo, il primo, applicato con alcuni giorni di anticipo fa si che la coltura venga messa a dimora in un terreno già colonizzato mentre il secondo al momento della semina o del trapianto assicura l’apporto di un’adeguata concentrazione di antagonisti. In vivaio e semenzai miscelare 250 g di prodotto per metro cubo di substrato In serra e pieno campo distribuire in modo omogeneo 2,5 kg di prodotto per ettaro 7 giorni prima della semina o trapianto ; ripetere il trattamento alla semina o al trapianto.


15 Associazioni

Autunno 2007

Negiaire: la Coldiretti è contraria Coldiretti Savona

Forti perplessità per la concessione al prelievo di acqua per uso potabile

Nell’ultimo consiglio comunale del 2 agosto è stata approvata la concessione al prelievo di moduli 2.20 per uso potabile del pozzo in Località Negiaire, nel comune di Albenga. Questo provvedimento ha causato molte perplessità e forti preoccupazioni da parte degli agricoltori e dei cittadini che risiedono nelle Frazioni di S. Fedele e Lusingano. La qualità e quantità dell’acqua è considerata da tutti un fattore di primaria importanza e indispensabile per svolgere l’attività agricola. La piana di Albenga è sempre stata ricca di acqua, ma, da alcuni anni, questa risorsa è stata attaccata dalla forte intrusione del cuneo salino e dalla presenza di forte concentrazione di nitrati in alcune zone. L’abbondanza della risorsa idrica sul lato destro del fiume Centa, loc. S. Fedele, Lusingano, crea una difesa naturale all’intrusione del cuneo

La distinzione di approvvigionamen to tutela l’utenza e non crea problemi alla falda salino e mantiene bassi i valori dei nitrati. Questo equilibrio potrebbe venire meno a causa del forte prelievo previsto dal pozzo di Negiaire e, quindi, sono giustificate le preoccupazioni degli agricoltori e dei cittadini. Come Coldiretti abbiamo espresso la nostra contrarietà per una serie di motivazioni: il pozzo di Negiaire si trova nell’alveo del fiume Centa, quindi esiste la concreta possibilità di inquinamento; la diversificazione di approvvigionamento attuale tutela maggiormente l’utenza e non crea problemi alla falda, come può accadere con un forte prelievo in un unico punto. Ci auguriamo che le

operazioni di monitoraggio, previste dalla legge, siano svolte con la massima serietà e precisione e a questo riguardo chiederemo alle autorità comunali di svolgerle con cadenza periodica e di darne comunicazione alla cittadinanza, nonché di impegnarsi al reintegro dell’acqua nel caso il forte

emungimento creasse problemi ai pozzi irrigui degli agricoltori vicini. Come Coldiretti saremo molto vigili su come verrà eseguito l’emungimento ed attenti a tutte le segnalazioni su problematiche inerenti alla questione. Vincenzo Rotolo

Giornata di memoria In occasione della settimana di ricorrenze del martirio della Beata Teresa Bracco, il 30 agosto, in Località S. Giulia, comune di Dego, il Movimento Giovanile di Coldiretti Savona, coadiuvati dal gruppo Pensionati Savonesi, hanno organizzato una giornata di preghiera e di attività ricreativa. Con la partecipazione del consigliere ecclesiastico nazionale Padre Renato Gaglianone e di quello provinciale Don Italo Arrigoni, la giornata ha avuto il suo culmine nella celebrazione della S.S. Messa da parte del Vescovo della diocesi di Acqui Terme, Mons. Micchiardi, alla quale hanno preso parte il gruppo dirigente di Coldiretti ed autorità locali e provinciali. La manifestazione è stata curata della sezione locale di Coldiretti, che ha trasformato il palco in un altare e cucinato carni ed insaccati tipici, prodotti dalle aziende associate del comune di Dego.

“Festa dell’agricoltura”: un successo Confederazione Italiana Agricoltori

Ottimo afflusso di pubblico e soddisfazione tra gli espositori

Più di diecimila visitatori per la “Festa dell’agricoltura”, svoltasi il 3, 4, 5 agosto nel parco Villafranca a Garlenda. Una mostra-mercato con stand gastronomici, organizzata dalla Cia di Savona, in collaborazione con Comune e la Pro Loco. L’area espositiva ha aperto i battenti venerdì e ha riscosso molto consenso, arrivando a ospitare, sabato e domenica, circa ottomila persone. Le sessanta ditte presenti con gli stand hanno espresso soddisfazione per la

riuscita della manifestazione e quaranta imprese hanno già confermato la loro presenza alla prossima edizione, in programma nell’agosto del 2008. “Il successo di pubblico conferma che è nata una nuova iniziativa, consolidatasi dopo l’esordio dell’anno scorso e destinata a fare strada negli anni”, dichiara Aldo Alberto, presidente provinciale della Cia. “L’affluenza di questi giorni significa che i turisti sono attratti dai prodotti tipici e che il connubio tra agricoltura e turi-

Lo staff dell’organizzazione

smo è vincente, se si punta sul rapporto diretto tra il coltivatore e il potenziale acquirente”. Prodotti tipici dell’agricoltura, come vino, olio, formaggi, miele, ortaggi e frutta, affiancati alle aziende produttrici di macchinari ed attrezzi per il settore, hanno rappresentato un’arma vincente. Inoltre, i piatti tipici della tradizione e della cultura contadina della zona hanno riscosso molto successo tra i visitatori e i turisti, che hanno apprezzato la qualità dei prodotti utilizzati. Domenica “La Festa dell’agricoltura” ha ospitato l’annuale incontro dei pensionati Cia – ANP, giunti con i pullman dalle altre province liguri, dalle zone del savonese e dalla Val Bormida, per partecipare alla manifestazione e visitare il centro storico della città di Albenga. Osvaldo Geddo

“Sistemi Turistici Locali” La “Festa dell’agricoltura” si è aperta col dibattito “Sistemi turistici locali: come e perché c’entra l’agricoltura”, allestito nel castello Costa del Carretto. All’incontro hanno partecipato Aldo Alberto, presidente provinciale della Cia, Giuliano Miele, sindaco di Garlenda, Paolo Fontana, vicepresidente della Comunità Montana Pollupice, Giovanna Risso, assessore al turismo del comune di Andora, Luigi Barlocco, funzionario della Provincia, Pietro Revetria, presidente della Comunità Montana Ingauna, Giancarlo Cassini, assessore all’agricoltura, e Ivano Moscamora, presidente regionale della Cia. Durante il dibattito, Aldo Alberto ha dichiarato: “Il collegamento tra agricoltura e turismo è vincente. Il mercato globale manifesta sempre maggiore interesse per le produzioni di qualità e di origine controllata.


16 Associazioni

Autunno 2007

Lezioni per la cura dei giardini Confagricoltura, FAI Cisl e Ceersa lanciano il nuovo corso La Confagricoltura, il FAI Cisl (Federazione agricola alimentare, ambientale, industriale) e il Cersaa (Centro Regionale di Sperimentazione Agricola) organizzeranno il corso “Progettazione e gestione dei giardini e aree verdi”, che avrà inizio l’8 ottobre e si concluderà l’11 novembre 2007. Le lezioni, pratiche e teoriche, si svolgeranno una volta alla settimana, per sei settimane per un totale di diciotto ore. Programma • 1° Lezione Presentazione del Cimacla Cenni storici e il giardino giapponese • 2° e 3° Lezione “Criteri per la scelta degli alberi ornamentali: le scelte autoecologiche e le scelte di convenienza” • 4° Lezione “Gestione del giardino urbano” • 5° Lezione “Progettazione delle rotonde stradali”. Norme ed applicazioni

Lezioni pratiche e teoriche per la “Progettazione e gestione dei giardini e aree verdi” • 6° Lezione “Esercitazione pratica in aula di progettazione” Il corso, completamente gratuito, si rivolge a tutti gli operatori del settore della manutenzione del verde, dipendenti e lavoratori autonomi per un numero totale di dieci. Chi fosse interessato è invitato a compilare ed inviare la scheda di adesione presso la Confagricoltura, Via Gin Noberasco, 14 Albenga. Le prime dieci persone che avranno inviato la scheda potranno partecipare al progetto. Per maggiori informazioni: 0182540940 e 018250616 Michele Introna

Le attività della Flor.A.S. nel 2007 Fiere e mostre: il mezzo migliore per far conoscere i nostri prodotti L’attività principale di FLOR.A.S. è rappresentare e sostenere i prodotti degli associati, sia in Italia che all’Estero, promuovendo la produzione floricola e florovivaistica della provincia di Savona. Non tutti, però, sono a conoscenza delle nostre attività; per questo vogliamo parlare delle mostre e delle fiere a cui abbiamo partecipato nel 2007. Dal 25 al 28 gennaio, in collaborazione con Unioncamere Liguri ed ACAEA, eravamo presenti all’IPM 2007, Fiera Internazionale delle Piante di Essen, che risulta essere la numero uno a livello mondiale tra le rassegne, con visitatori provenienti da oltre 90 paesi, e che riveste un’enorme importanza per l’apertura verso nuovi mercati. Nel mese di marzo, dal 3 all’11, in collaborazione con la Fiera di Genova, abbiamo esposto i nostri prodotti a Floralia Valencia in Spagna, esposizione di fiori e

piante ornamentali. Un evento che si svolge ogni cinque anni come Euroflora. Di ritorno in Italia, sempre in collaborazione con Unioncamere, dal 16 al 18 marzo, abbiamo preso parte alla realizzazione del Salone dell’Agroalimentare Ligure, a Finale Ligure. Manifestazione, che, con degustazioni e vendita di prodotti agroalimentari, iniziative culturali e didattiche, rende omaggio a tutte le produzioni che si sono distinte per il recupero delle tradizioni enogastronomiche liguri. Abbiamo esposto i nostri prodotti anche a “Vinitaly”, tenutosi a Verona dal 3 al 7 aprile. Vinitaly è la manifestazione di riferimento nell‘universo enologico nazionale ed internazionale, che ha assunto sempre più importanza, aprendosi alle innovazioni e rilevandosi agli occhi degli operatori come vero e proprio “evento”. Successivamente, dal 7 al 9 apri-

le, nello splendido scenario naturale di Villa Durazzo, a Santa Margherita Ligure, eravamo alla quinta edizione di “Erba Persa”, rassegna dedicata alle piante aromatiche e alla floricoltura. Dal 21 aprile al 1 maggio, abbiamo allestito giardini ed aiuole ad Albisola, per il “Festival Internazionale della Maiolica”. Il mese di aprile, ci ha visto protagonisti ad Albenga, nel “Trittico di primavera”, che racchiude la famosa “Fiord’Albenga” e “Cip&Vip”. Sono eventi che, da Pasqua a giugno, con l’alternarsi di piazze ed aiuole fiorite, ortaggi tipici ed erbe aromatiche, coinvolgono la totalità delle produzioni del territorio ingauno. Riteniamo che essere presenti al maggior numero di fiere e mostre sia il mezzo migliore per far conoscere i nostri prodotti. Il fatto di presentare ambientazioni particolari fa apprezzare maggior-

mente ai visitatori la potenzialità dei prodotti della piana. Altra grande iniziativa, che nasce alla fine del 2005, promossa da CCIAA di Savona in collaborazione con FLOR.A.S., ACEA Albenga, Consorzio PalmHotels, ed Associazioni di Categoria Agricole e col patrocinio del Ministero delle politiche agricole, è il concorso “Compra una pianta e vinci una vacanza”. L’obiettivo è promuovere il territorio provinciale nel suo complesso, con i nostri prodotti contraddistinti dal marchio “d’Albenga”, e pubblicizzare l’offerta turistico-alberghiera locale in Italia e in Europa. Dopo quasi due anni si vedono i primi risultati nell’incremento delle vendite dei prodotti (piante aromatiche) che permettono di partecipare al concorso. Pertanto, da quest’anno, anche le margherite potranno far vincere un soggiorno nel nostro territorio.


17 IGP

Autunno 2007

IGP: la lunga storia ingauna Il lento percorso per ottenere il marchio di Identificazione Geografica Protetta Nel lontano aprile 2001, l’allora Consiglio di Amministrazione iniziava a studiare un progetto per valorizzare e promuovere i prodotti tipici e pregiati dell’albenganese, quali l’asparago, il carciofo spinoso, il pomodoro “Cuore di bue” e la zucchina trombetta. Questa idea nasceva dall’esigenza di proteggere le coltivazioni dall’espandersi di nuove colture, più redditizie. Da allora L’Ortofrutticola si è impegnata in questo cammino per ottenere il marchio “IGP” (Identificazione Geografica Protetta) per i “Quattro d’Albenga”, istituendo, insieme alla CoopIntesa, il Comitato promotore che avrebbe seguito l’iter della domanda. Il percorso da allora è stato impegnativo, con ricerche, studi e valutazioni. Un viaggio lento, con numerose difficoltà, tra cui la più complicata: il cambiamento “in

corso” delle regole. Infatti, il 20 marzo 2006 il Consiglio comunitario ha emanato il regolamento

Le modifiche al regolamento sono state molte, fino al 21 maggio scorso con un nuovo decreto n. 510, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari, riscrivendo il precedente regolamento n. 2081, attivo dal 1992. Da questa data le modifiche apportate al regolamento sono state molte, fino ad arrivare al 21 maggio scorso con un nuovo decreto, che riscrive le procedure a livello nazionale, intimando l’in-

tegrazione delle domande giacenti, presentate in vigenza della precedente normativa, in rispondenza alle nuove norme comunitarie entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Comincia così un nuovo capitolo nel viaggio verso l’IGP. Il Centro sperimentale camerale, già incaricato dal Comitato promotore, provvede a riscrivere: il disciplinare, la relazione tecnica di accompagnamento e la relazione storica con la documentazione allegata (atti e documenti che attestino il legame dei prodotti con il territorio e le loro qualità specifiche, nonché la costanza di produzione almeno venticinquennale e l’uso consolidato della denominazione). Dopo questo lungo lavoro, fatto di ampie

e attente ricerche, la documentazione è stata inviata al Ministero e alla Regione. Ora si attendono i successivi sviluppi. Nel contempo, un segno positivo arriva dal maggiore coinvolgimento nelle fasi procedurali della Regione Liguria, che ha attivato i propri uffici, offrendo coordinamento e indicazioni. La “squadra” è pronta e determinata a raggiungere lo scopo di ottenere il marchio IGP e i presupposti ci sono tutti. Silvia Roveraro


18 Comunicazioni

Comunicazioni ai Soci NUOVI SERVIZI AL MAGAZZINO PRODOTTI PER L’AGRICOLTURA Nuovi efficienti servizi, pensati appositamente per i soci, e naturalmente per tutti i clienti, arrivano dal Magazzino Prodotti per l’Agricoltura.

ORTO-PRONTO Il servizio Orto-Pronto consente di recuperare tempo evitando il passaggio dai nostri sportelli. Infatti il socio potrà prenotare i suoi acquisti e recarsi comodamente al magazzino dove, nel frattempo, la merce sarà stata preparata e corredata dei relativi documenti di trasporto. E sufficiente contattare la nostra sede via fax 0182 555188 o inviare una mail (mpa@ortofrutticola.it – colamartino@ortofrutticola.eu ) o ancora telefonare allo 0182 554944 50374.203 e richiedere tutte le informazioni inerenti nonché le modalità e i tempi di consegna. E ricordate che, richiedendo il pagamento con il Prestito sociale, oltre ad avere lo sconto del 2,5%, sarà possibile ritirare la propria merce senza dover passare dallo sportello ordini o dalla cassa.

Affrettatevi… il tempo e' denaro!!!

Autunno 2007

A G E N D A

Cooperativa

L’ORTOFRUTTICOLA

Via Dalmazia 169 · 17031 Albenga (SV) PRESIDENZA Tel. 0182 50374 · Fax 0182 1980101 e-mail: presidente@ortofrutticola.it DIREZIONE Tel. 0182 50374 · Fax 0182 1980133 e-mail: direttore@ortofrutticola.eu SEGRETERIA Tel. 0182 50374 · Fax 0182 1980190 e-mail: segreteria@ortofrutticola.eu A M M I N I S T R A Z I O N E E C O N TA B I L I T À Tel. 0182 50374 · Fax 0182 1980120 - 0182 554333 e-mail: contabilita@ortofrutticola.it SETTORE FIORI Tel. 0182 568109 · Fax 0182 21119 e-mail: blumen@ortofrutticola.it Orario di apertura: Lunedì - Venerdì: 8,00-12,30 · 14,00-18,00 ORTAGGI E DEPOSITI CC Tel. 0182 568109 (interno 213) · Fax 0182 21321 e-mail: ortaggi@ortofrutticola.it MAGAZZINO PRODOTTI P E R L’ AG R I CO LT U R A Tel. 0182 554944 · Fax 0182 555188 e-mail: MPA@ortofrutticola.it Orario di apertura: Lunedì - Venerdì: 8,00-12,30 · 14,00-18,30 Sabato: 8,00-12,30 · 15,30-19,00 CO O P E R AT I VA CO O P I N T E SA Direzione e Amministrazione Tel. 0182 50374 · Fax 0182 50312 e-mail: info@coopintesa.it UFFICIO COMMERCIALE Tel. 0182 568109 · Fax 0182 21119 e-mail: blumen@ortofrutticola.it ASSISTENZA TECNICA Tel. 0182 554943 e-mail: asstec@ortofrutticola.it

“L’ORTOFRUTTICOLA - LA COOPERATIVA” BIMESTRALE DELLA COOPERATIVA “L’ORTOFRUTTICOLA”

DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀ Via Dalmazia 169 · 17031 Albenga (SV) · Tel. 0182 50374

REDAZIONE

Tutti i giorni sulle nostre frequenze aggiornamento Meteo Locale: ore 7,00 - 10,00 - 13,00 - 17,00 - 19,57 Meteo Regionale: ore 13,00 - 17,00

I&C Ideazione e Comunicazione Via Genova, 96 - 17031 Albenga (SV) Tel e Fax 0182 555305 / 0182 555146 e-mail: info@edizionistrizioli.it Direttore Responsabile: Romano Strizioli In redazione: Silvia Roveraro Hanno collaborato a questo numero: Marco Ansaldi, Giacomo Bonifazio, Gerolamo Calleri, Massimo Enrico, Michele Introna, Gianluigi Nario, Vincenzo Rotolo Fotocomposizione e Stampa: Tipolitografia Bacchetta · Reg. Bagnoli, 66 · Albenga www.litografiabacchetta.it


STALLA FRANCO

S.A.S.

Sperimentazione e gestione brevetti Reg. Pontelungo Inferiore, 7 - 17031 Albenga - Savona Al fine di tutelare questa importante produzione della nostra Riviera, l’autorizzazione alla coltivazione per la vendita delle varietà qui esposte, è concessa esclusivamente alle aziende operanti sul territorio della regione Liguria. (Nonostante le vantaggiose offerte ricevute da alcune multinazionali per l’acquisto dei brevetti vegetali, la società “Stalla Franco s.a.s.” ha preferito mantenere la produzione in Liguria)

e d n a r G La

a v o u N a L N.B. La coltivazione è concessa solamente previo consenso della Società “Stalla Franco s.a.s”

N.B. La coltivazione è concessa solamente previo consenso della Società “Stalla Franco s.a.s”

a t t a p r a m t o La S La C

Siamo a conoscenza che in alcuni magazzini Albenganesi sono arrivate e sono state commercializzate piante di margherite “STELLA 2000” non prodotte in Liguria, quindi prodotte e commercializzate abusivamente, violando la legge n. 30 art 107 del 10/02/05. MA COME SI FA A SAPERE SE UNA PIANTA È PRODOTTA ABUSIVAMENTE O NO? SI IDENTIFICA TRAMITE L’ETICHETTA O VASO SERIGRAFATO. Dal momento che una percentuale molto alta delle piante di margherite prodotte nella nostra zona, arrivano nei magazzini di spedizione sprovviste di etichetta, se si intervenisse legalmente per l’individuazione delle partite abusive, il risultato che si otterrebbe sarebbe la distruzione di tutte le piante non etichettate, rischiando in tal modo il coinvolgimento di un’altissima percentuale della produzione locale, con pesanti azioni legali nei confronti dei produttori e dei commercianti. Per questo motivo vorremmo sensibilizzare i coltivatori e i commercianti sull’utilizzo delle etichette quale unico sistema per tutelare chi è onesto, e per l’individuazione dei produttori e commercianti abusivi, che ledono i legittimi interessi dei coltivatori, della ricerca e dell’intera filiera economica.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.