Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Autunno 2011

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Trimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XV - n. 3 - Autunno 2011 - Spedizione A.P. 70% - Reg. Trib. SV n. 315 (1/3/1985) - Distribuzione gratuita

COOPERATIVA A R N A

LIVICOLA S C O

VITICOLTORI INGAUNI

Il presidente Di Sibio: “ormai imminente il trasferimento” PAGINA 3

Lotta integrata al ragnetto rossoa PAGINA 9

Intervista agli “Amici di Peagna” PAGINA 16


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Editoriale

Ormai imminente il trasferimento Mancano pochi mesi alla fine dei lavori per costruzione della nuova sede Ci avviciniamo sempre di più al momento del trasferimento della Cooperativa da via Dalmazia alla nuova sede di regione Massaretti. Pochi mesi ci separano dalla fine dei lavori e anche pochi

Pochi mesi ci separano dalla fine dei lavori e anche pochi mesi rimangono per finire di organizzare lo spostamento mesi rimangono per finire di organizzare lo spostamento. Come già detto in altre occasioni, un momento importante e molto complesso che viene seguito costantemente da tutta la struttura dirigenziale della Cooperativa. Il ricongiungimento della parte amministrativa e del magazzino prodotti per l’agricoltura con la parte commerciale della Cooperativa dovrebbe portare ad un’operatività ottimale, riuscendo ad ottimizzare l’organizzazione della struttura, ad oggi costretta a lavo-

Un momento importante e molto complesso che viene seguito costantemente da tutta la struttura dirigenziale rare su due sedi diverse, e riuscire finalmente a dare ai soci un unico riferimento per quello che riguarda tutta l’attività della Cooperativa. Certamente nei prossimi mesi vivremo un periodo complesso dove la convivenza tra cantiere e settori commerciali diventerà difficile perché i lavori di sistemazione esterna

creeranno sicuramente problemi. Si tratterà di pazientare qualche mese. Ormai il trasferimento è diventato una necessità legata anche a esigenze di mercato. I nostri clienti ci chiedono

Forse la nuova sede, insieme a quello che ci porterà dal punto di vista finanziario e operativo, arriva al momento giusto servizi, modi e tempi di consegna diversi rispetto al passato e solo con un organizzazione diversa e spazi più ampi e razionali si riescono a fornire servizi simili e ad ottimizzarne i costi. La nuova struttura dovrebbe permetterci di effettuare forniture a clienti con i quali fino oggi sarebbe stato caotico o addirittura impossibile farlo. In un momento di crisi generale la Cooperativa dovrà avere, per il mondo agricolo ed in particolare per i suoi soci un ruolo importante. Forse la nuova sede, insieme a quello che ci porterà dal punto di vista finanziario e operativo, arriva al momento giusto. A noi saper sfruttare questa opportunità. Il presidente Fabrizio Di Sibio


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Ortofrutticola

L’Ortofrutticola per i Soci

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Convenzione per il pagamento a un anno dei prodotti magazzino per l’agricoltura In collaborazione con Banca Popolare di Vicenza, l’Ortofrutticola ha la possibilità di proporre ai soci una dilazione di pagamento che copre le necessità finanziarie di una campagna agricola lunga un anno ad un costo molto basso. In pratica, la banca fornisce al socio un finanziamento finalizzato agli acquisti presso il magazzino prodotti per l’agricoltura, il socio utilizza il finanziamento per pagare al ritiro la merce, usufruendo dello sconto 4% per pagamento immediato. In questo modo, gran parte del costo del finanziamento risulta coperto dallo sconto cassa. Il socio potrà regolare con la banca il saldo

al termine del periodo di un anno. Un esempio: apertura finanziamento a settembre 2011, gli acquisti che vengono effettuati nei mesi successivi sono scontati del 4% e il socio non utilizza risorse finanziarie potendo pagare a fine agosto 2012. Un ulteriore vantaggio è che gli acquisti fanno cumulo per il premio annuale sul fatturato che può raggiungere un ulteriore 4%. Il socio ha comunque la facoltà di acquistare alle condizioni ordinarie e di rimborsare anticipatamente, in tutto o in parte, il finanziamento qualora lo desiderasse. Per informazioni rivolgetevi all’ufficio MPA o al dottor Paolo Barbera.


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in corso


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PRESTITO SOCIALE La Cooperativa mette a vostra disposizione uno strumento di investimento finanziario remunerativo ed estremamente flessibile. Il prestito sociale unisce la comodità del conto corrente con un ottimo rendimento. Caratteristiche: · Prestito non vincolato. Potete ritirare i vostri risparmi in ogni momento · Tasso 2,50% lordo annuo con qualsiasi giacenza · Nessuna spesa per le operazioni · Deposito massimo EURO 66.700,66

Usatelo per comprare all’MPA Pagando le fatture con il prestito, avrete lo sconto cassa del 4% mentre l'addebito sul vostro conto sarà effettuato con valuta fine mese continuando quindi a far maturare interessi a vostro favore. Potrete quindi sommare i vantaggi dello sconto cassa, degli interessi che maturano e della possibilità di venire ad acquistare anche senza contanti o libretto di assegni.


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Lotta integrata al ragnetto rosso L’impiego di acari fitoseidei contro il tetranychus urticae Ciclo Sono acari di piccole dimensioni ( 0.5 – 0.6 mm), visibili con l’ausilio di una lente sulla pagina inferiore delle foglie: le femmine di forma ovoidale, e hanno un colore rosso arancione, con due macchie scure ai lati del corpo. I maschi sono più piccoli, presentano l’estremità caudale appuntita e sono di un colore giallastro, con macchie brune laterali ma meno evidenti di quelle delle femmine. Sverna allo stadio di femmina fecondata, riparata al di sotto della corteccia delle piante o all’interno di canne o pali di sostegno. Quando la temperatura raggiunge gli 8 -10 gradi e lo stadio vegetativo della pianta è favorevole, la femmina esce dalla diapausa e riprende la sua attività, deponendo le uova. L’uovo è sferico, liscio, di colore rosa arancio. La durata del ciclo biologico dipende dall’umidità relativa e dalla temperatura: è infatti favorito da ambiente caldo e asciutto, con temperatura ottimale compresa tra 30 -32 gradi: con queste condizioni completa il ciclo in 8 10 giorni. L’infestazione raggiunge il suo massimo nel periodo estivo. Durante l’anno in pieno campo può compiere 8 -10 generazioni; in serra arriva fino a 25 generazioni. Danni del ragnetto rosso sul fagiolo

Danni L’acaro si nutre a carico del contenuto delle cellule: i danni sono causati dallo svuotamento delle stesse e si evidenziano con la comparsa sulla pagina superiore di ingiallimenti puntiformi, macchie clorotiche più estese e anche disseccamenti delle foglie e filloptosi. Le foglie nei casi più gravi possono essere ricoperte dalle fitte ragnatele emesse dall’acaro.

Neoseiulus-Californicus

Lotta La lotta chimica al ragnetto rosso negli ultimi anni ha incontrato gravi difficoltà, in quanto i ripetuti trattamenti anche settimanali nei periodi più critici ha portato alla selezione di popolazioni di ragnetto resistenti a molti dei fitofarmaci utilizzati, oltre che ad aggravio dei costi. Per questo motivo va sempre più affermandosi l’impiego di acari predatori, in particolare i Fitoseidi. Phytoseiulus persimilis ( prodotto commerciale SPIDEX di Koppert). E’ facilmente riconoscibile dalla sua preda in quanto si muove molto velocemente. Ha il corpo piriforme, colore arancione brillante, con lunghe zampe. Le sue uova biancastre sono molto più grandi di quelle rosa-arancio del ragnetto. I tempi di sviluppo uova adulto sono più rapidi rispetto alla preda. Può attaccare tutti gli stadi di sviluppo del ragnetto rosso con preferenza per gli stadi giovanili. I ragnetti rossi che sono stati predati hanno un colore scuro, e possono essere identificati come piccoli puntini neri sulle foglie. Per l’impiego dello SPIDEX è molto importante che le foglie delle piante si tocchino per consentirgli di spostarsi alla ricerca delle prede, e che si realizzino condizioni agronomiche che rendono l’ambiente quanto più possibile favorevole all’attività del predatore: umidità relativa superiore al 75%, temperatura al di sopra dei 20 °C, quindi condizioni frescoumide della serra. Condizioni di caldo-secco ostacolano un ottimale sviluppo della popolazione del Fitoseide, che con umidità relativa inferiore al 50 % riduce notevolmente la deposizione delle uova, e per contro favoriscono lo sviluppo del ragnetto rosso. L’introduzione del Fitoseide va effettuata all’inizio dell’in-


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10 Assistenza Tecnica

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Ciclo biologico del ragnetto rosso

festazione ed in maniera graduale con partenza dai focolai di infestazione. Per migliorare le condizioni di sviluppo del Fitoseide è consigliabile ricorrere a brevi bagnature con le piogge prima dei lanci. Per quanto riguarda il numero di Fitoseidi da lanciare, a seconda del grado di infestazione, si va da un minimo di 40 ad un massimo di 100 acari a metro quadrato, suddivisi in diversi lanci da effettuarsi a 7 – 14 giorni di distanza, per garantire un’uniforme distribuzione sulla coltura.

Amblyseius californicus (prodotto commerciale SPICAL di Koppert). Predatore di ragno rosso a tutti gli stadi, con preferenza per quelli più giovani. Gli adulti sono a forma di piccola goccia, trasparenti e di colore bianco arancio, con zampe corte. Tollera bene le alte temperature e i bassi tassi di umidità. L’acaro predatore può sopravvivere per un certo numero di settimane senza cibo, nutrendosi ad esempio di polline. Le dosi di impiego sono analoghe allo SPIDEX.

Neoseiulus-Californicus

il predatore Phytoseiulus persimilis adoperato nella lotta al ragnetto rosso


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Mese

L’assessore Parodi incontra Flor.A.S Un vertice a tutto campo tra l’associazione e l’assessore all’agricoltura Era doveroso da parte mia incontrare il nuovo consiglio d’amministrazione di Flor.A.S. oltre che per un saluto, soprattutto per fare il punto a 360° della situazione del comparto floricolo ingauno e per un confronto sulle iniziative intraprese dall’Amministrazione Comunale in favore del settore. In realtà credo questo sia il primo di una serie di appuntamenti con Flor.A.S. perché era impensabile trattare in una sola volta ed in maniera appro-

fondita tutti gli argomenti d’interesse. Ritengo che Flor.A.S., possa e debba svolgere un ruolo di maggior peso; per far questo deve però aumentare l’interesse e la partecipazione anche economica dei produttori. In tempi di risorse limitate è sempre più difficile raggiungere obiettivi concreti e condivisibili come quelli che si è posto il nuovo consiglio; l’unica strada percorribile è quella di mettere a sistema tutte le risorse disponibili degli enti (Regione, Comune, Camera di Commercio) con una totale convergenza di obiettivi. Il dato generale che si concretizza anno dopo anno è la progressiva contrazione dei margini di guadagno con prezzi di vendita cristallizzati da 20 anni e costi di produzione aumentati in maniera esponenziale soprattutto negli ultimi cinque anni. Spesso la risposta delle aziende a questa situazione è la riduzio-

ne dei diametri dei vasi e l’aumento della densità colturale. Questo porta ad un’estrema confusione sul mercato e diventa sempre più importante la creazione di standard di riferimento. Per chiarire, ad esempio, il diametro tipico del vaso di aromatiche è sempre stato il 14 cm, ora si trova dal 12,5 al 14 più o meno basso, perdendo quella che era la caratteristica dello standard che rendeva riconoscibile il prodotto ingauno oltre alla sua qualità. L’altro dato è la notevole riduzione delle colture praticate con un’offerta sempre più concentrata su aromatiche e margherite nel periodo primaverile e lunghi periodi di vuoto come in autunno-inverno dove molte delle coltivazioni tipiche (crisantemo, ciclamino, poinsettie, ortensie ecc.) sono in costante diminuzione. Per un’analisi più approfondita occorrerebbe molto più spazio

ma su tutti uno degli elementi principali di debolezza è dovuto alla polverizzazione dell’offerta. Le aziende produttrici non possono continuare a non collaborare e non porsi obiettivi comuni così come non possono continuare a farlo le imprese commerciali. In questo Flor.A.S. può e deve giocare un ruolo fondamentale; per farlo è indispensabile avere un forte mandato dai produttori ed è allora necessaria una loro partecipazione corale. Non ci sono ricette magiche, solo rimboccarsi le maniche e lavorare, ciascuno per la propria parte, smettendola di pensare “che tanto non cambia nulla”: non è vero le cose cambiano anche se si sta fermi, la fissità volge sovente in peggio. Diamoci da fare! Carlo Parodi Assessore all’Agricoltura Comune di Albenga

Introdotte nuove disposizioni fiscali Di seguito vengono illustrate le misure di maggiore interesse Chiusura delle partite IVA inattive (art. 23, commi 22 e 23) È disposta la revoca d’ufficio del numero di partita IVA qualora per tre annualità consecutive il titolare non abbia esercitato attività ovvero, se obbligato alla presentazione della dichiarazione annuale IVA, non abbia adempiuto a tale obbligo. La previsione della mancata presentazione della dichiarazione IVA non riguarda i soggetti esonerati dall’adempimento, È previsto, inoltre, che i contribuenti che non abbiano tempestivamente presentato la dichiarazione di cessazione di attività, possano sanare la violazione presentando, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge in commento, e cioè entro il 4 ottobre 2011, la dichiarazione di cessazione di attività versando, entro lo stesso termine, un importo di 129 euro.

Studi di settore (art. 23 comma 28) Sono introdotte misure più severe per la mancata presentazione del modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore e per l’omessa o infedele indicazione dei dati. In caso di omessa presentazione del modello, è disposta l’applicazione della sanzione nella misura massima pari a 2.065 €. La disposizione trova applicazione a decorrere dal 06/07/2011. È prevista la possibilità di procedere all’accertamento induttivo quando il maggior reddito sia superiore al 10 % del reddito dichiarato. La stessa condizione del superamento del 10 % del reddito deve verificarsi per l’applicazione della nuova maggiorazione del 50 per cento delle sanzioni minime e massime applicabili in fase di accertamento, sempre che il contribuente non provveda alla presentazione di una dichiarazione integrativa.

Razionalizzazione del procedimento di irrogazione delle sanzioni (art. 23, comma 29) Sono introdotte alcune modifiche, in materia di irrogazione delle sanzioni: si estende la facoltà della definizione in misura ridotta delle sanzioni (1/3 della sanzione irrogata), all’ipotesi in cui le stesse siano state rideterminate dall’Ufficio a seguito dell’accoglimento delle deduzioni prodotte dal contribuente, mentre nel caso di mancato accoglimento delle deduzioni proposte il pagamento andrà fatto per l’intero ammontare delle sanzioni irrogate. La disposizione si applica agli atti di irrogazione delle sanzioni notificati dopo la data di entrata in vigore del decreto legge in commento, nonché a quelli notificati prima della suddetta data e per i quali risultano pendenti i termini per la proposizione del ricorso.

Misura delle sanzioni per brevi ritardi (art. 23, comma 31) È introdotta una nuova misura della sanzione applicabile alla generalità dei versamenti che vengono eseguiti entro quindici giorni dalla ordinaria scadenza. È prevista la riduzione della sanzione per il ritardo dei versamenti ad un quindicesimo per ciascun giorno di ritardo. L’istituto torna applicabile anche nell’ipotesi dell’utilizzo del ravvedimento operoso; di conseguenza, se il versamento è effettuato con un ritardo inferiore a quindici giorni e si versano gli interessi legali e la sanzione entro il termine di 30 giorni dalla scadenza, l’importo della sanzione sarà pari, con un ritardo di due giorni, allo 0,4 %. La nuova disposizione, trova applicazione anche alle violazioni commesse precedentemente all’entrata in vigore del decreto, salvo che il provvedimento di irrogazione della sanzione sia divenuto definitivo.


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13 Associazioni

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Colture minori e mezzi di difesa Coldiretti Savona

Il Tavolo florovivaistico di Coldiretti Liguria segue la problematica

La difesa delle cosiddette colture minori (il cui elenco è stato formalizzato in Italia con il DM 16/09/99 e tra cui ricordiamo si annoverano anche le piante aromatiche) si fa sempre più difficile vista e considerata la costante riduzione dei mezzi di difesa disponibili. Questo è stato il tema principale dell’ultimo Tavolo Florovivaistico Regionale di Coldiretti svoltosi nella giornata di martedì 26 luglio ad Albenga, durante il quale gli intervenuti hanno potuto apprendere dalla relazione del dottor Giovanni Minuto il complesso iter previsto per l’estensione di etichetta oltre alla difficoltà per la flo-

ricoltura di poter usare un “linguaggio comune” che possa fare chiarezza sulla definizione dei raggruppamenti delle colture. Il dottor Minuto ha poi fatto un quadro piuttosto dettagliato del lavoro svolto, sia a livello nazionale che comunitario, dal neo costituito gruppo di lavoro tecnico, di cui egli fa parte, ed incaricato di mettere a punto un approccio europeo al problema della difesa delle colture minori Ascoltato l’inte-

ressante intervento il Tavolo ne ha apprezzato e condiviso anche alcune considerazioni finali prima fra tutte quella che le colture minori rappresentano un settore ancora interessante per l’imprenditoria agricola del nostro Paese e soprattutto del nostro territorio. La riscoperta, infatti, da parte del consumatore di molte di queste sta producendo effetti positivi sotto il profilo economico e commerciale ma pone problemi che

stentano a trovar soluzione. Per questo Coldiretti Savona ha deciso di seguire da vicino l’evolversi della situazione investendo del problema i vertici regionali e nazionali dell’organizzazione. Oltre che per le colture minori, per la floricoltura è necessario favorire un maggiore coordinamento tra le diverse aree produttive comunitarie, onde evitare situazioni che alterano la concorrenza dal punto di vista degli agro farmaci utilizzabili nella coltivazione delle stesse piante così come già sottolineato dal Presidente Nazionale Sergio Marini in occasione dell’ultima edizione di Euroflora.

Resoconto del convegno di Padova Confederazione Italiana Agricoltori

Incontro sull’impiego di principi attivi su colture minori ornamentali

In un momento in cui si conclude il processo di revisione comunitaria delle autorizzazioni degli agrofarmaci, di abrogazione del REG 91/414/CE e di avvio di una nuova fase che, entro il 2014, porterà all'eliminazione formale della cosiddetta "agricoltura convenzionale" è opportuno fare il punto sulle attività di ricerca, sperimentazione e innovazione in corso finalizzate allo sviluppo di mezzi di difesa utilizzabili sulle colture minori. Dal 2009 è attivo un progetto cofinanziato dal MIPAAF e dalla CCIAA di Savona che il CeRSAA, in collaborazione con la CIA di Albenga, sta sviluppando proprio nella direzione di ottenere nuove estensioni di etichetta sulle cosiddette "Erbe fresche", categoria a cui appartengono anche le piante aromatiche. Il proponente del progetto è l’Azienda agricola Cappello Roberto sita in Campochiesa d’Albenga (SV), PMI di giovane agricoltore specializzata nella produzione di piante aromatiche in pieno campo con strategie di produzione sostenibili e

innovative. Il coordinatore del progetto è il Centro Regionale di Sperimentazione e Assistenza Agricola – Azienda Speciale della CCIAA di Savona. L’azione di divulgazione del progetto è appoggiata dalla Confederazione Italiana Agricoltori – Sede provinciale di Savona. La recente costituzione di un gruppo di lavoro tecnico sia in Italia che in sede Comunitaria incaricato di mettere a punto un approccio europeo al problema della difesa delle colture minori rappresenta un passo avanti verso una politica di condivisione di risultati il cui ottenimento non è più rinviabile. In Italia il 30% del valore della produzione agricola è data dalle "colture minori" e molti altri Paesi europei sono nella stessa condizione. L’incontro tecnico di Padova è stato finalizzato ad illustrare i risultati fino ad ora ottenuti dal progetto, a indicare le attuali linee operative nazionali e comunitarie e a raccogliere eventuali suggerimenti per l'introduzione di mezzi di lotta o la difesa verso parassiti e patogeni emergenti.

Risultati attesi con il progetto in corso: •1 Estendere l’autorizzazione d’uso (etichetta) sulle colture minori dei mezzi di difesa maggiormente necessari per la lotta alle avversità delle piante; •2 Accelerare il processo di armonizzazione degli agrofarmaci, in particolare per quanto attiene l’effettiva disponibilità dei prodotti commerciali contenenti la materia attiva oggetto dell’indagine;

•3 Rridurre l’impiego di mezzi di difesa vecchie e potenzialmente ad alto impatto ambientale; •4 Favorire l’impiego di strategie di difesa innovative e il più possibile ecocompatibili; •5 Favorire un maggiore vantaggio competitivo delle PMI che potranno utilizzare tali prodotti, potendo esitare sul mercato produzioni sane e di qualità; ridurre i costi delle produzioni agricole.

La CIA di Savona ha organizzato i seguenti corsi di formazione che si svolgeranno nel prossimo autunno inverno. Gli interessati a partecipare devono iscriversi chiamando l'ufficio Cia di Albenga 0182 53.176 e chiedere del dottor Gianluigi Nario: 1) Corso su tecniche di assaggio e analisi organolettiche dell'olio extravergine di oliva - corso base 2) Corso sulla sicurezza del lavoro per imprenditori agricoli (rspp + primo soccorso + antincendio) 3) Corso sulle tecniche di olivicoltura (potatura ,concimazione, lotta ai parassiti)


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Concessionaria per Savona - Imperia

C A R R E L L I E L E VAT O R I

OMACS S.n.c. Corso Svizzera, 21 路 17100 SAVONA (100 mt. uscita Autostrada, direzione Savona) Tel. 019 264459 路 862657 路 Fax. 019 862715 路 e-mail: info@omacs.it


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Autunno 2011

COOPERATIVA A R N A

Tornano i paesaggi terrazzati

LIVICOLA S C O

La rinascita di un nuovo e meritato interesse

Il 20 giugno 2011, ad Arnasco, presso i locali della Coopertaiva Olivicola di Arnasco si è costituita la Sezione italiana dell’Alleanza mondiale del paesaggio terrazzato che vede tra i suoi fondatori la stessa Cooperativa Olivicola, il Consorzio della Quarantina, l’Associazione Antica Terra Gentile della montagna veronese, il Dipartimento di Geografia dell’Università di Padova; alla giornata della fondazione hanno partecipato anche i rappresentanti della Regione Veneto e Liguria, di altre istituzioni locali e referenti dell’Alleanza internazionale. L’Associazione, nata a seguito dell’incontro mondiale avvenuto in Cina nel novembre 2010, ha tra i suoi primi obiettivi quello di garantire un futuro possibile e coerente, nel medio e lungo periodo, ad un paesaggio che rappresenta, a pieno titolo, l'armonia duratura tra es-

seri umani e ambiente naturale promuovono. In particolare la Sezione Italiana dell'Alleanza mondiale, con centro operativo ad Arnasco si propone di: • essere referente per l'Italia della World terraced landscapes Alliance e della Dichiarazione di Honghe; • essere aperta alle istituzioni, agli enti, alle organizzazioni, alle associazioni interessate ad attivarsi per la tutela e la promozione del paesaggio terrazzato;

• fare rete fra le persone e le istituzioni che si occupano di paesaggi terrazzati, facilitando lo scambio di conoscenze e buone pratiche, in settori che spaziano da esposizioni tematiche a laboratori didattici, convegni, pubblicazioni, scambi di esperienze, realizzazioni di documentari e manuali, favorendo visite e sopralluoghi quali momenti operativi di formazione e autoformazione; • realizzare l'inventario dei

paesaggi terrazzati italiani attraverso una loro schedatura analitica; • istituire un albo dei costruttori in pietra a secco e una scuola di specializzazione riconosciuta; avviare progetti pilota in grado di raccogliere e documentare i saperi e le percezioni degli abitanti dei paesaggi terrazzati; dar vita ad un lavoro capillare di divulgazione; • riprendere e attualizzare fiere e feste tradizionali, rilanciare produzioni agricole stagionali e diversificate, avviare attività turistiche innovative. Coordinatore dell’Associazione italiana è l’Architetto Donatella Murtas. L’Associazione è aperta a tutti coloro, istituzioni, enti di ricerca, associazioni enti locali, università, studiosi ed appassionati del mondo rurale che ne desiderano fare parte. Per contatti: Donatella Murtas, do.murtas@gmail.com, cell. 333 6479052

Pigato premiato alla D’Ouja d’Or VITICOLTORI INGAUNI Si è svolta dal 9 al 18 settembre la quarantacinquesima edizione della Douja d’Or. Con le sue 501 etichette Doc e Docg di tutta Italia, questo importante salone dei vini ha registrato un’affluenza di pubblico decisamente in crescita rispetto al 2010 che si era classificato come annata da record. Tanti visitatori dal Nord Italia, ma anche stranieri provenienti in particolare dalla Francia, dalla Germania, dalla Svizzera e dal Nord Europa. Tra venerdì 9 e domenica 18 settembre i calici di vino degustati a Palazzo dell'Enofila sono stati oltre 36mila. Più di 800 gli enoappassionati presenti alle serate di degustazione dell'Onav; sempre esaurite le presentazioni organizzate dalle Camere di Commercio del Piemonte. Il prestigioso concorso enologi-

Importante riconoscimento ad Asti per i Viticoltori Ingauni co nazionale, che conferisce l’ambito premio Douja d'Or ha visto oltre 500 vini Doc e Docg, rappresentativi dell'intero panorama vinicolo italiano, che hanno concorso al prestigioso riconoscimento nazionale. Proprio in questo importante contesto nazionale ben due i pigati premiati in quest’ultima edi-

zione della D’Ouja d’Or, ossia il Pigato 2009 e il Pigato 2010, un grande riconoscimento, visto che il premio D’Ouja è un concorso riconosciuto a livello nazionale, che ha visto premiati i prodotti della nostra eccellenza produttiva, ossia il Pigato di ben due annate differenti. Unica azienda premiata nella

provincia di Savona con il vino che più rappresenta il nostro territorio, un successo che ci dà grande soddisfazione e che ci sprona a fare sempre meglio tanto nell’attività di cantina quanto nell’attività di indirizzo nella gestione del vigneto da parte dei nostri soci. Grande piacere ha fatto inoltre la presenza del Presidente della Camera di Commercio di Savona, Dottor Luciano Pasquale, che ha ritirato il premio insieme al presidente Enrico Massimo, il giorno 10 settembre presso il Teatro Alfieri di Asti, testimoniando la vicinanza di Istituzioni Importanti al fianco delle Imprese della nostra provincia. Il presidente dei Viticoltori Ingauni, Enrico Massimo, ritira del premio D’Ouja d’Or con il presidente della Camera di Commercio di Savona, Luciano Pasquale


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17 Intervista

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L’associazione “Amici di Peagna” Da più di 30 anni difende e diffonde la nostra cultura Si è conclusa domenica 4 settembre la XXX rassegna “Libri di Liguria”, manifestazione culturale, nata nel 1981, organizzata e gestita dall’associazione “Amici di Peagna”. Questa è una delle importanti attività che svolge l’Associazione di Pegna: la salvaguardia delle pe-

La Liguria è una terra ricca di tradizioni che vale senz’altro la pena di riscoprire e valorizzare culiarità culturali della nostra terra. La Liguria è, infatti, una terra ricca di tradizioni che vale senz’altro la pena di riscoprire e valorizzare, così da rendere anche i più giovani consapevoli del luogo in cui vivono, imparando in questo modo ad amarlo e rispettarlo come merita. Tra gli incontri con gli autori proposti quest’anno ci sono state serate dedicate al rapporto tra parola e immagine, con la proiezione di film a cura di Beppe Rizzo, un incontro sui borghi di Liguria, uno sui profili femminili, un appuntamento è stato dedicato alle tradizioni ed all’artigianato, uno alle lettere ed immagini dei poeti; gli ultimi due appuntamenti hanno visto come protagonisti i ragazzi liguri ed un approfondimento sulle riviste. Spiega il presidente dell’associazione, Franceso Gallea: “Come ogni anno abbiamo scelto temi di particolare interesse e rilevanza, ottenendo attenzione da parte del pubblico e degli esperti dei vari settori; purtroppo quest’anno siamo stati penalizzati da una defezione di alcuni degli sponsor che ci hanno da sempre sostenuti e quindi abbiamo dovuto far fronte ad una carenza di fondi. I nostri partner sono sempre stati il Comune di Ceriale, la Provincia di Savona, la Regione, la Camera di Commercio (per l’impulso allo sviluppo dell’editoria), la Carige e la Carisa; quest’anno purtroppo abbiamo perso tre di questi

sostenitori e ciò ha richiesto dei tagli nella realizzazione della manifestazione. L’associazione vive del volontariato dei soci e grazie ad un budget di circa 25 mila euro annui, compresa la realizzazione della rivista Anthia e del catalogo dei libri di Liguria; queste defezioni ci hanno obbligato a rinunciare ad alcuni dei premi che eravamo soliti attribuire e a mantenere solo il premio Anthia 2011

Come ogni anno abbiamo scelto temi di particolare interesse e rilevanza, ottenendo attenzione da parte del pubblico e degli esperti dei vari settori al libro ligure dell’anno”. Il prestigioso riconoscimento è andato a “Dalla Feluca al Rex”, voluto dal Comune di Alassio ed edito da Bacchetta; si tratta della raccolta di 25 testimonianze di viaggiatori che facevano cabotaggio in Liguria, attraversando la nostra regione via mare; con il passare del tempo, la feluca cadde in disuso, abbandonata a favore del vapore. Arriva il tempo del Rex ed anche di viaggi meno romantici, non solo verso i miti climi di Liguria ma anche, al contrario, verso le più ricche realtà nordeuropee o transoceaniche: il mare perde la sua connotazione sognante per diventare spesso

sibolo di un viaggio a senso unico verso una vita migliore. Il testo, arricchito con numerose tavole a colori, oltre ad una interessante lettura, può essere anche un importante fonte per gli storici e gli appassionati. Conclude il professor Franceso Gallea: “Ogni anno riusciamo a recuperare 500, 600 libri rari che parlano della nostra terra, li recensiamo e e creiamo un catalogo che poi li inviamo a tutte le associazioni e agli italiani all’estero, che dimostrano sempre vivo apprezzamento. Nel corso degli anni la nostra associazione ha raccolto circa 14 mila volumi rari, che parlano di Liguria, una tale collezione di rarità sarebbe un bel vanto anche per una biblioteca universitaria. Purtroppo, quindi, c’è un po’ di amarezza nel constatare come, ancora una volta, la cultura e la salvaguardia delle peculiarità territoriali non siano prese in considerazione come meritano dagli enti che dovrebbero tutelarle. Sono tempi molto difficili per la diffusione della cultura; negli ultimi cinque

anni l’intervento dello Stato nella cultura è sceso di oltre il 30%. La dotazione del ministero per i Beni e le Attivitá culturali è passata da 2201 milioni di euro del 2005 a 1509 milioni previsti per il 2011. Solo per le attività dell’ultimo anno la diminuzione delle risorse è di quasi il 12%. L’intero settore pubblico (Stato, Regioni, enti locali) nello stesso periodo ha ridotto il suo intervento da quasi 7 miliardi a circa 5 miliardi e 450 milioni di euro segnando un calo del 20%. Lo Stato italiano nel 2010 ha speso per la cultura

Il premio Anthia 2011 al libro ligure dell’anno è andato a “Dalla Feluca al Rex”, voluto dal Comune di Alassio ed edito da Bacchetta lo 0,21% del bilancio statale: 25 euro pro capite contro i 46 euro della Francia. La situazione si ripercuote nei bilanci regionali, provinciali e comunali. La cultura non è né un costo né un lusso. È una risorsa e un investimento per il futuro. Per questo motivo conviene cercare di convincere Governi e cittadini che la cultura non è un problema ma una soluzione di tanti problemi. Uno degli obiettivi del 150° anniversario dell’Unità d’Italia potrebbe essere proprio questo: ridurre l’analfabetismo culturale e ravvivare la democrazia”.

In alto: Casa Girardenghi sede della Rassegna LIBRI DI LIGURIA A sinistra: Poster simbolo della Rassegna “Libri di Liguria”creato dall’artista Giampaolo Parini


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A G E N D A

Autunno 2011

Cooperativa

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DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀ Via Dalmazia 169 · 17031 Albenga (SV) · Tel. 0182 50374 Direttore Responsabile: Erica Marzo Hanno collaborato a questo numero: Gianfranco Barbera, Antonio De Andreis, Giuseppe Del Core, Fabrizio Di Sibio, Massimo Enrico, Michele Introna, Gianluigi Nario, Domenico Pizzo, Alessio Roba

Fotocomposizione e Stampa: Tipolitografia Bacchetta · Reg. Bagnoli, 66 · Albenga www.litografiabacchetta.it

Ricordiamo a tutti che è assolutamente vietato, per motivi di sicurezza ed incolumità delle persone, transitare a piedi nel magazzino carico e scarico merci, presso la sede di via Dalmazia, se non esclusivamente per ritirare i prodotti ordinati

Questo numero è stato chiuso il 3 Ottobre 2011


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