Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Dicembre 2002

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VITICOLTORI INGAUNI Soc. coop a r.l. Via Roma - Ortovero Tel. e Fax 0182.547127

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A L B E N G A

Bimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola

CONTIENE I.P.

Anno XVII - n. 6 - Dicembre 2002 - Spedizione A.P. 70%

L’ORTOFRUTTICOLA Reg. Trib. Sv n. 315 (1/3/1985). Distribuzione gratuita. Dir. Amministraz. e pubblicità: Via Dalmazia 169 Tel. 50374/5/6 - Direttore responsabile: Marco Strizioli Fotocomposizione: Daniele Griggio Albenga - Stampa: Tipografia Ciuni Albenga - Redazione: I&C Albenga (SV)

www.ortofrutticola.it

SOMMARIO EDITORIALE

CARCIOFO

TIPICITÀ

OLIVICOLTURA

FLORICOLTURA

Il bilancio del 2002

I risultati del progetto

La tutela dei consumatori

I “Davì” per muratori a secco

Pronto il catalogo

(a pagina 3)

(a pagina 6-7)

(a pagina 13)

(a pagina 15)

(a pagina 17)

INTERVISTA

COLDIRETTI

CIA

VITICOLTURA

CULTURA

Tavolo verde dell’agricoltura

Gianni Bottino nuovo direttore

Confermata la Benedetti

Meno quantità, ma alta qualità

Calendari a Garlenda

(a pagina 5)

(a pagina 13)

(a pagina 13)

(a pagina 15)

(a pagina 19)


La Cooperativa - Vita aziendale

DICEMBRE 2002

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La Cooperativa costituisce punto centrale per il comprensorio albenganese

Obiettivi 2002: il traguardo è vicino Per l’anno nuovo ottimizzazione del funzionamento e competitività EDITORIALE Signori Soci, L’avvicinarsi della fine dell’anno porta, come di consueto, ad analizzare quanto accaduto durante l’anno ormai trascorso. Per la cooperativa, in particolare, l’anno 2002 aveva un’importanza superiore all’ordinario. Infatti, dopo le sofferte decisioni prese lo scorso anno, dovevamo avere un riscontro alle numerose iniziative attuate. I dati in nostro possesso oggi, forzatamente ancora approssimativi, ci confermano di essere molto vicini a quello che era l’obiettivo per questo 2002 e ci danno la fotografia di un’azienda che ha reagito e che lavora per raggiungere i risultati, anche se ancora con

qualche difficoltà. Per il futuro, però, è necessario produrre utili, non certo per il gusto di presentare bei bilanci, ma per rendere la cooperativa sempre più forte, in grado di resistere alle turbolenze dei mercati e di imporre le proprie scelte. La cooperativa, malgrado alcuni anni di difficoltà, continua ad essere ( e lo riscontriamo quotidianamente ascoltando i soci) punto centrale del comprensorio albenganese con le sue numerose attività e, in particolare: • I contratti di conferimento che garantisco-

magazzino prodotti per l’agricoltura con pagamenti agevolati e sconti; • Il premio per i soci acquirenti del magazzino prodotti per l’agricoltura (che ad oggi andrà a beneficiare oltre 350 soci) • Il servizio di assistenza tecnica.

no il ritiro del prodotto e il pagamento a scadenza certa; • L’assortimento, e le continue novità, del

Dobbiamo però essere realisti. Tutti i servizi forniti ai soci hanno un costo che, a differenza di quanto poteva accadere in passato con eventuali contributi pubblici, grava sempre più sulla cooperativa e pertanto deve essere compensato da eguali ricavi.

Stiamo facendo un grosso sforzo per ottimizzare il funzionamento della cooperativa e renderla sempre più competitiva intervenendo su tutti gli aspetti. Per fare un esempio le ore lavorate dal personale sono calate del’12% a fronte di un aumento delle vendite pari a oltre il 13% (dati novembre 2002). Nell’ambito di tale attività andremo ad esaminare ed ottimizzare TUTTE le attività della cooperativa nei confronti del personale, dei clienti, dei fornitori e anche di SOCI per poter continuare ad offrire servizi competitivi al maggior numero possibile di soci. Il Presidente Marco Ansaldi

Campagna informativa: il nuovo lucchetto per il carrello Container Centralen

Intervista a Raffaele Cantoni Garanzia di sicurezza e nuovo marchio da febbraio 2003 queste settimane sta iniIgnanziando una forte campadi informazione, da

parte della CONTAINER CENTRALEN A/S, società che distribuisce in tutta Europa gli ormai famosi e da tutti utilizzati “carrelli danesi”. Tale campagna è volta a sensibilizzare tutti gli operatori florovivaistici, che siano o meno clienti della CC, sul fatto che all’inizio della prossima primavera vi sarà il cambio del lucchetto che identifica per l’appunto il carrello CC da quello normale. Abbiamo avuto l’opportunità, in questi giorni, di avvicinare Raffaele Cantoni, che è il responsabile per l’Italia della CC, ed abbiamo quindi approfittato dell’occasione per rivorgerli alcune domande. Innanzitutto, quali sono i motivi che hanno indotto la CC a fare un ulteriore cambio del marchio di riconoscimento dei carrelli CC?

Da tempo si era notato che il numero di carrelli con lucchetti falsi era aumentato, ricordo che CC deve garantire la manutenzione di tutti i carrelli che abbiano i marchi identificativi, siano essi veri o falsi. Va da sé che garantire la manutenzione di carrelli non in contratto e che quindi non corrispondano annualmente la quota diventa sempre più oneroso per la CC. Dobbiamo inoltre ricordare che i carrelli non fabbricati da CC sono fatti con criteri di risparmio sui materiali e quindi la loro durata è molto inferiore. Qual è il nuovo marchio? E’ un nuovo lucchetto di colore nero che è diverso anche nella forma in quanto, nella fase di progettazione, sono stati tenuti in considerazione tutti quei problemi che si erano manifestati nell’attuale lucchetto. Qual è la data in cui di de-

ve procedere al cambio del lucchetto vecchio con il nuovo? Il 3 febbraio 2003. La scelta della data non è casuale, ma è stata volutamente posta a ridosso dell’inizio del lavoro primaverile. Questo per impedire o comunque arginare al massimo l’inserimento di nuovi lucchetti falsi nel circuito, in quanto essendoci l’esigenza immediata dei nuovi lucchetti è disincentivante attendere l’incerto arrivo dei nuovi falsi. Come e quando verranno distribuiti i nuovi lucchetti? Verranno inviati via posta circa una settimana prima del cambio a tutti coloro che hanno in essere un contratto con la CC, logicamente nella quantità a contratto. Il vecchio lucchetto è da restituire? No, è da gettare una volta sostituito.

Cosa deve fare chi si trova ad avere carrelli con il lucchetto verde, senza avere il relativo contratto di manutenzione con la CC? Semplicemente mettersi in contatto con gli uffici dell’Ortofrutticola oppure chiamarmi. Con poche formalità ci sarà la possibilità di ricevere direttamente in azienda i nuovi lucchetti. Consiglio comunque di non attendere gli ultimi giorni, in quanto l’afflusso di richieste sarà particolarmente grosso e non sarà possibile accontentare tutti immediatamente. Già in questi giorni stiamo ricevendo numerose richieste di adeguamento alle quantità di carrelli, in ragione di quasi un centinaio al giorno, questo prova come anche i florovivaisti italiani abbiamo capito che operare con un’unica tipologia di carrelli sia quanto mai più semplice, oltre a poter

usufruire di tutte le altre opportunità che la CC da come affitti, trasferimenti virtuali e quant’altro. Dopo la data del 3 febbraio 2003, i carrelli con l’attuale lucchetto saranno ancora intercambiabili con l’estero e con l’Italia? Sicuramente no, in quanto l’attuale lucchetto non avrà più nessun valore identificativo. Il carrello sarà quindi equiparato ad uno normale. Ringraziamo Raffaele Cantoni per le esaurienti risposte. Vi ricordiamo che per qualsiasi dubbio lo potete contattare direttamente al n. 348.829.37.33. Naturalmente anche il responsabile CC per l’Ortofrutticola, Mino Oddo (tel. 0182.568.109 335.6909197) è a vostra disposizione per darvi tutte le spiegazioni inertenti e per stipulare i nuovi contratti di manutenzione per tutti coloro che vorranno mettersi in regola.


La Cooperativa - L’intervista

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Istituito (come promesso) dall’assessorato all’agricoltura

Buoni propositi sul tavolo verde Sanguineti: «Confronto permanente con le organizzazioni degli agricoltori» a notizia ufficiale è L giunta tramite un comunicato stampa del

in quanto le adesioni alla soluzione nell’area posteggio ex Ortofrutticola in piazza Corridoni sono state poche e perché intendiamo sollecitare anche la presenza dei produttori delle vallate; spostamento a monte della ferrovia (per questo problema stiamo acquisendo maggiore documentazione)». Prosegue e conclude l’assessore: «Gli incontri avranno una cadenza che vorrei perlomeno mensile ed anche ogni qualvolta se ne presenti la necessità per decisioni comunali urgenti». Alla costituzione del tavolo ha anche contribuito l’assessore all’Ambiente, Rosy Guarnieri, in quanto responsabile per quanto riguarda la nuova tassazione dei rifiuti delle aziende agricole. Una tematica, questa, che ha bisogno appunto di un confronto ravvicinato proprio per

far sì che questa nuova tassa sia commisurata all’effettivo uso del servizio. Rosy Guarnieri, al proposito, ha dichiarato: «La presenza del mio assessorato al «tavolo verde» è motivata solo per discutere dell’applicazione entro il novembre 2002 del cosiddetto decreto Ronchi per l’applicazione non più della tassa ma della tariffa relativa alla quantità di rifiuti ‘’prodotti’’. Il nuovo regolamento vuole essere non la rigida applicazione di quanto dettato dal decreto Ronchi ma la ricerca di modalità più elastiche per l’applicazione delle nuove tariffe. Per ora l’applicazione sarà ancora virtuale, anche se ci sono dei coefficienti da rispettare. In particolare si dovrà definire la quota di partecipazione fra rifiuti domestici e non domestici e le eventuali esenzioni.

Debbo ricordare che, in prospettiva, la legge impone il pareggio del servizio al cento per cento». Così conclude Guarnieri: «Dovremo anche con le associazioni individuare quali sono classificabili come quei contenitori di sostanze tossico nocive assimilabili ai rifiuti urbani. La nuova finanziaria pare che proroghi questo adempimento di ancora un anno». I commenti da parte del mondo agricolo ingauno alla notizia dell’istituzione del «tavolo verde» sono stati naturalmente posiviti. Commenta Vincenzo Rotolo, direttore della Coldiretti per la zona albenganese: « In campagna elettorale, nella primavera dell’anno scorso, avevamo apprezzato l’inserimento fra gli impegni della compagine della Casa delle Libertà, che successivamente conquistò il Comune, la costituzione

del ‘’tavolo verde’’. Era, quell’impegno, con l’impegno a dar vita ad uno specifico assessorato all’agricoltura, un fatto positivo e qualificante. Per questo ci siamo permessi di sollecitare, con le altre organizzazioni, la traduzione in realtà di questo impegno. Verso il ‘’tavolo’’ siamo naturalmente ben disposti. Così facendo potremo conoscere meglio i problemi dell’amministrazione, mentre da parte nostra porteremo all’assessore le necessità ma anche le proposte dei nostri rappresentati. Sedersi attorno ad un tavolo e confrontarci è un metodo per essere più vicini alle esigenze dei cittadini». Osvaldo Geddo, direttore provinciale della Cia, dice: «Abbiamo certamente aderito al ‘’tavolo’’ perché è un metodo corretto per affrontare i problemi. Speriamo di poter dare, come è nostro consuetudine, un contributo positivo per gli agricoltori e per la città». Antonio Michelucci, direttore regionale di Confagricoltura: «Il ‘’tavolo’’ contribuirà, noi ci auguriamo, allo sviluppo del comparto agricolo della piana che nell’economia albenganese rappresenta il 40 per cento del prodotto lordo vendibile. Diamo al tavolo la nostra piena disponibilità. Spetta ora alle organizzazioni di categoria collaborare al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo dell’area ingauna».

Comune a fine novembre: la giunta aveva deliberato l’istituzione del «Tavolo verde dell’agricoltura», l’istanza nella quale con cadenza perlomeno mensile gli amministratori municipali si incontreranno con i responsabili delle organizzazioni professionali dei contadini (Coldiretti, Cia e Confagricoltura). Veniva così sciolta la promessa fatta dal programma elettorale della «Casa delle Libertà» che indicava fra le priorità la costituzione del tavolo (oltre alla creazione, dopo molti anni, dell’«assessorato all’agricoltura»). Dedichiamo quindi questo spazio, solitamente usato per l’intervista a chi va a ricoprire cariche di rilievo istituzionale, alla creazione del «tavolo verde». L’assessore comunale all’agricoltura, Flavio Sanguineti, ricopre anche la carica di presidente regionale della Confagricoltura. Ha, quindi, del settore una diretta conoscenza per quanto riguarda anche tutti gli aspetti tecnici. Spiega Sanguineti: «Di intesa con le organizzazione dei contadini abbiamo costruito quello che dovrà diventare un ‘’trait d’union’’ che sarà certamente utile per affrontare e portare a soluzione i p r o b l e m i dell’agricoltura. Giovedì 5 dicembre abbiamo sull’agenda questi argomenti: tassa sui rifiuti delle aziende agricole; verifica per far ripartire il mercatiNella foto l’Assessore Comunale all’Agricoltura, Flavio Sanguineti, e l’Assessore all’Ambiente Rosy Guarnieri no dei produttori,

(r.sr.)


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Progetto - La Cooperativa

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L’impegno di una équipe di studiosi dell’Università di Torino e di CoopIntesa

Strategie ed ecocompatibilità Pronti i risultati di un progetto sul carciofo spinoso di Albenga Risultati del progetto “Crescita, sviluppo, produzione e valorizzazione delle cultivar locali di ortaggi con strategie moderne ed ecocompatibili: valorizzazione della produzione del tipico carciofo spinoso violetto di Albenga e caratterizzazione della qualità postraccolta” ome attestano gli C scritti di alcuni autori antichi (De Rustica

di Columella e Naturalis Historia di Plinio), il carciofo (Cynara scolymus) (Fig. 1) era già conosciuto all'epoca dei Romani. A livello mondiale questa coltura si estende su una superficie di oltre 100.000 ha, da cui si ottiene una produzione pari a circa 1.200.000 t. I paesi dove la coltura del carciofo è più diffusa sono Italia (52.000 ha), Spagna (28.000 ha), Francia (15.000 ha), Grecia e Marocco (5.000 ha ciascuno). In Italia la produzione si attesta sulle 600.000 t.

di collocamento del prodotto sul mercato. Il progetto finanziato dalla Regione Liguria alla Cooperativa L’Ortofrutticola ha avuto l’obiettivo di tipicizzare l’antica varietà del carciofo “spinoso vio-

Negli ultimi anni è fortemente aumentata la domanda di informazioni su questa composita proveniente da diverse parti del mondo. L’introduzione in coltura di varietà di carciofo in un determinato areale deve essere però preceduta da un accurato studio preliminare per valutarne l’adattabilità all’ambiente e le possibilità

Fig. 1 - Sopra, capolino di carciofo spinoso violetto Fig. 2 - A sinistra, misura della larghezza delle bratte Fig. 3 - Sotto, misura della lunghezza delle bratte Fig. 4 - A pagina 7 in alto, effetto del gelo su una carciofaia

letto d’Albenga” per rilanciare sul mercato un prodotto tipico della tradizione ligure evitando il rischio della sua estinzione. L’attività ha previsto la realizzazione di una serie di rilievi qualitativi a livello aziendale sulla produzione di carciofo, in modo da valutare i parametri morfologici e biochimici tipici del carciofo

violetto spinoso d’Albenga al fine di incentivare la specificità e la qualità dei prodotti freschi e trasformati, nell’ottica della creazione di un marchio per la sua identifica-

zione (DOP, IGP). Presso le aziende selezionate per la fornitura si è proceduto, direttamente in campo, alla valutazione dei caratteri morfologici e produttivi della pianta; i

campioni di capolini raccolti venivano inviati al Centro Sperimentale della Facoltà di Agraria (Carmagnola, TO), dove nei Laboratori di Biologia Vegetale e di Valutazione Qualitativa Post-raccolta del Dipartimento di Agronomia, Selvicoltura e Gestione del Territorio si procedeva alle misurazioni biometriche del capolino principale (Fig. 2 e 3). Il carciofo spinoso violetto è una varietà di taglia media con portamento assurgente e un’altezza d’inserzione del capolino principale di circa 50 cm. E’ una varietà con elevata attitudine pollonifera. Le foglie sono verdi e spinescenti; la varietà presenta un’evidente eterofillia, infatti nei primi stadi vegetativi le foglie sono a lamina intera mentre negli altri sono lobate e pennatosette. Il capolino principale è conico mediamente compatto, con dimensioni medie Continua a pagina 7


La Cooperativa - Progetto

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Rilanciare un prodotto tipico della tradizione ligure evitando rischio estinzione

Tipicizzare la varietà dello Spinoso Rilievi qualitativi permetteranno di valutare i parametri morfologici Continua da pagina 6

(H= 10,2 cm, L= 6,2 cm). Le brattee esterne sono di colore verde con ampie sfumature violetto-brunastre, grandi, allungate (H= 8,5 cm, L= 3,5 cm); le brattee interne di colore giallo-paglierino con venature violette. La larghezza del peduncolo nel punto di inserzione del capolino è circa 2,3 cm. La produzione media di capolini per pianta è circa 810 capolini per consumo fresco e 2-3 per utilizzazione conserviera. Il peso del capolino principale è mediamente compreso fra 160 e 220 g mentre per i capolini secondari è nell’in-

dità sono inferiori rispetto a quelli della composizione chimica media del carciofo riportata dalla bibliogra-

imputate al diverso momento di raccolta del capolino. Il contenuto in proteine e in zuccheri è di poco in-

grezza (circa la metà rispetto alla media) sono da considerare positivamente in quanto si determina un au-

per il 92,8% delle aziende in aprile, per concludersi definitivamente a metà maggio. La granulometria del 63,5% della superficie coltivata a carciofo è di tipo sabbioso (7,6 ha), mentre per il 18% risulta essere di tipo argilloso (2,2 ha). Il sesto d’impianto più diffuso è di 60x120 cm (85,7% delle aziende), mentre i sesti di 50x100 cm e di 40x110 cm sono in uso rispettivamente nel 7,1% e 7,2% delle aziende esaminate. Il completamento della raccolta di informazioni presso le aziende interessate dal progetto permetterà di focalizzare al meglio l’attuale situazione della colti-

Tab. 1. Risultati delle analisi effettuate su campioni di capolini prelevati in due aziende selezionate Parametro chimico Umidità Ceneri Proteine Zuccheri Fibra grezza Sostanza grassa Acido L-Ascorbico (Vitamina C) Ferro

torno di 130-160 g. L’andamento climatico anomalo verificatosi fra il dicembre 2001 ed il gennaio 2002, caratterizzato da temperature rigide e ripetute gelate notturne, ha compromesso la produzione di capolini, per cui la determinazione delle caratteristiche produttive, qualitative e sensoriali che tipicizzano il carciofo violetto di Albenga è stata difficoltosa (Fig. 4). Dalle analisi effettuate presso il Laboratorio chimico della Camera di Commercio di Torino sui capolini raccolti in due diverse aziende è emerso che i contenuti in acido Lascorbico ed in umi-

Metodo D.M. 03-02-89 N. 5 D.M. 03-02-89 n° 13 G.U. 20-07-89 ISO 1871: 1975 M.I. 285-2000 rev. 4HPLC/PED D.M. 11-4-94 G.U. n° 92 del 21-04-1994 D.M. 21-12-1998 sec. D.M. 03-02-89 N. 35

Azienda 1 76,53% 0,93 g/100g 1,84 g/100g 1,56 g/100g 2,51 g/100g 0,11 g/100g

Azienda 2 78,76% 1,10 g/100g 2,09 g/100g 0,90 g/100g 2,56 g/100g 0,15 g/100g

M.I.97 rev. 3:2001

33,00 mg/kg

1,00 mg/kg

M.I. 944 rev.6:1999 (Spettrometria di emissione con sorgente a plasma)

0,9 mg/100g

1,0 mg/100g

fia esistente (Tab. 1 e 2): queste differenze, come quelle che si rilevano a livello delle aziende esaminate, possono però essere

feriore rispetto a quello indicato dalla composizione media, mentre il contenuto in ferro risulta essere uguale; valori bassi di fibra

Tab. 2. Dati riferiti dall’Istituto Nazionale della Nutrizione Parametro chimico Umidità Proteine Zuccheri Fibra grezza Sostanza grassa Acido L-Ascorbico (Vitamina C) Ferro

Valori 84 % 2,7 g/100g 2,5 g/100g 5,5 g/100g 0,2 g/100g 12 mg/100g 1,0 mg/100g

mento della digeribilità del carciofo. Il progetto dimostrativo ha inoltre riguardato la presa in esame delle principali aziende ingaune che coltivano il carciofo. Dai risultati ottenuti dall’elaborazione dei questionari compilati con gli agricoltori è emerso che la superficie media dell’azienda che ospita anche il carciofo violetto è di 0,84 ha, con valori minimi e massimi rispettivamente di 0,45 e 1,5 ha. Il 71,4% delle aziende inizia la raccolta dei capolini a gennaio, mentre per la restante parte l’inizio si colloca in novembre e dicembre; la fine della raccolta si verifica

vazione di questo interessante ortaggio. Gli autori S. Nicola, J. Hoeberechts, E. Fontana, D. Saglietti G. Piovano Dipartimento di Agronomia, Selvicoltura e Gestione del Territorio Settore Orticoltura e Colture Officinali Universita’ degli Studi di Torino, Via Leonardo da Vinci, 44 Grugliasco (TO)

G. Bozzano, G. Bassetti, I. Amprimo, A. Crotti, F. Gualco

COOPINTESA CONSORZIO COOPERATIVE AGRICOLE

ALBENGA

Ortofrutticola-CoopIntesa Via Dalmazia, 169 17031 Albenga (SV)


La Cooperativa - Nuova rubrica

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AGENDA

Anche in questo numero de “L’Ortofrutticola” è necessario prestare grande attenzione al nuovo spazio dedicato alle comunicazioni della Cooperativa rivolte ai soci.

Cooperativa “L’Ortofrutticola” Via Dalmazia 169 - 17031 Albenga (SV)

PRESIDENZA

Riservato ai SOCI prestito sociale L’Ortofrutticola RENDIMENTO: 3% netto. Nessuna spesa, nessuna commissione, inoltre potrai anche pagare gli ACQUISTI MAGAZZINO PRODOTTI PER L’AGRICOLTURA con il tuo conto prestito con lo

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Premio fedeltà Soci magazzino prodotti per l’agricoltura Tutti i soci sono invitati a controllare il livello del proprio fatturato per ottenere il premio fedeltà e raggiungere lo sconto superiore. Manca ormai poco alla fine dell’anno e quindi è opportuno affrettarsi. Nella tabella di seguito i dati di riferimento per individuare la fascia percentuale di appartenenza. Da 2.000 euro

A 5.000 euro

1%

Da 5.000 euro

A 10.000 euro

2%

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“L’ORTOFRUTTICOLA – LA COOPERATIVA” Bimestrale della cooperativa “L’Ortofrutticola” DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀ Via Dalmazia 169 – 17031 Albenga (SV) tel. 0182.50374

REDAZIONE I&C Ideazione e Comunicazione Via Genova 96 – 17031 Albenga (SV) tel. e fax 0182.555.305 / 0182.555.146 E- mail: iecdistrizioli@libero.it Direttore responsabile: Marco Strizioli Direttore editoriale: Romano Strizioli In redazione: Silvia Campese Ha collaborato a questo numero: Giacomo Bonifazio FOTOCOMPOSIZIONE Daniele Griggio - 17031 Albenga (SV) - tel. 0182.555.476


La Cooperativa - Organizzazioni professionali

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Lascia Gianni Moretti, arriva Gianni Bottino

Cambio alla Direzione Coldiretti «Spero di aver servito positivamente la causa della Coldiretti» ambio alla direzioC ne provinciale della Coldiretti. Lascia Gian-

ni Moretti, alla direzione dell’associazione dal 1990. Subentra Gianni Bottino, (46 anni), che ricopriva l’incarico di vicedirettore regionale della Coldiretti. Moretti ha saputo dare un’impronta di funzionalità ed efficienza agli uffici, curando i vari aspetti dell’organizzazione, dalla parte fiscale e burocratica a quella politico-sindacale e a quella promozionale. Ha dichiarato il direttore uscente, chiamato ad un posto di grande responsabilità, come è la direzione provinciale della Coldiretti di Alessandria: «Dopo 24 anni di servizio alla Coldiretti Savonese, lascio la direzione in quanto co-

mandato a ricoprire il pari incarico presso la Federazione Provinciale di Alessandria. Ho iniziato la mia attività nel, purtroppo, lontano 1979 in qualità di impiegato addetto al servizio UMA e, quindi, partendo dalla «gavet-

ta», ho percorso tutte le tappe sino alla nomina a direttore nel 1990. Di questo percorso devo ringraziare i Presidenti provinciali, in ordine cronologico, Paolo Rosso, Ennio Fazio e Martino Bolla, i quali, unitamente ai soci ed ai di-

Gianni Moretti

Gianni Bottino

pendenti, mi hanno manifestato fiducia ed attenzione nel lungo periodo del mio impegno. Con grande affetto ricordo anche i colleghi e collaboratori che prima di me hanno lasciato la Federazione e quelli, non pochi, che non sono più tra noi. In questo momento di distacco mi consola la consapevolezza di aver cercato di dare il meglio di me stesso e la speranza di aver positivamente servito alla causa della Coldiretti savonese. Formulo, al nuovo direttore Gianni Bottino ed a tutta l’Organizzazione provinciale, i migliori auguri di un proficuo lavoro per la difesa degli interessi dell’intero comparto agricolo savonese».

TRACCIABILITÀ

Difesa prodotti La Coldiretti Ligure ha organizzato il 16 novembre a Genova, presso il Carlo Felice, il convegno «La difesa dei prodotti e la tutela del consumatore» al quale hanno partecipato il presidente regionale Ennio Fazio, Rolando Manfredini, Stefano Masini, l’assessore regionale all’agricoltura Piero Gilardino e il segretario nazionale della Coldiretti Franco Pasquali. Il convegno ha ribadito il grande impegno che Coldiretti infonde nel voler garantire la trasparenza dei processi produttivi mediante la tracciabilità.

Durante l’assemblea congressuale provinciale

Benedetti riconfermata presidente Dibattito ed interessanti approfondimenti sulla relazione introduttiva ianna Benedetti è G stata riconfermata, venerdì sera 29 novem-

bre, dall’assemblea congressuale alla presidenza della Cia provinciale (Confederazione Agricoltori). La riunione si è svolta presso la sala incontri dell’Ortofrutticola alla presenza di una partecipata rappresentanza di soci, fra cui numerose le donne. «Il congresso si è basato sulla relazione di Gianna Benedetti che ha tracciato un quadro complessivo in cui si situa ed agisce la Cia provinciale. Il discorso del presidente confermato si è articolato in otto punti. Dopo la premessa, che ha compiuto una analisi diacronica per quanto riguarda il lavoro svolto dall’ultimo congresso, si è passati, pren-

Gianna Benedetti, riconfermata alla presidenza. A destra, un momento del congresso provinciale

dendo come base i dati forniti dalla Camera di Commercio di Savona, ad una «fotografia» del settore agricolo provinciale. Benedetti ha quindi esaminato il «peso» che nel tempo hanno avuto le organizzazione sindacali nei confronti delle istituzioni. «È necessario

che ora la Regione ci metta delle risorse sue», ha detto il presidente della Cia a proposito dell’esaurimento nel biennio dei fondi relativi al settennato 2000-2006. Circa i processi unitari con le altre due organizzazioni, «il momento non è dei migliori».

La parte centrale delle relazione è stata dedicata alle aziende agricole e al mercato, mentre nella parte finale si è approfondito il tema della «organizzazione adeguata a tutti i livelli». Sono seguiti numerosi interventi con approfondimenti e proposte. Ha moderato la

riunione il presidente regionale della Cia Ivano Moscamora, mentre le conclusioni sono state tratte da Enzo Mastrobuoni della Direzione Nazionale. Il nuovo direttivo risulta così composto. Per la zona di Albenga: Osvaldo Geddo, Miriano Losno, Aldo Alberto, Enrico Giancarlo, Claudio Frison, Sergio Aicardi, Giorgio Stella, Giuliano Negrini; per la zona del Finalese: Olivia Stefanutti, Giampaolo Pisano, Domenico Ruffino, Leonora Bianchi; per la zona del Savonese: Valtero Sparso, Francesco Romano, Sabina Pastorino, Enrico Bertolotto, Maurizio Pastorino, Benito Lagorio, Carla Lore, Aldo Castellano, Nadia Pastorino.


La Cooperativa - CoopIntesa

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Consegnati nel corso di una serata culturale

I "Davì" per i muratori a secco Premiata dagli Amici dell'Olivo la Scuola per la costruzione dei muri a secco 'associazione «Amici L dell'olivo» e la Cooperativa Olivicola di Arnasco continuano il loro lavoro parallelo di mantenimento ed approfondimento delle tradizioni e di miglioramento qualitativo della produzione olearia. Nel corso di una serata in cui si sono alternate relazioni sull'attività e consegna di significativi riconoscimenti e di momenti conviviali (caldarroste e assaggi di pasticceria), sono state assegnati targhe destinate a coloro che hanno tenuto vivo lo spirito col quale è stata creata «a ture de Davì». Il monumento dedicato alle pietre della Liguria, unico nel suo genere che si alza possente ed immutabili sulle alture

BOGLIORIO

Un libro sull’olio

Bonifazio (a sin.), collaboratore de l'Ortofrutticola, riceve da Bogliorio «a Ture de Davì». Al centro, Gallizia

di Arnasco. Il presidente degli «Amici dell'olivo», Pier Luigi Bogliorio, affiancato da Luciano Gallizia, presidente della cooperativa Olivicola, ha consegnato le targhe all'équipe che ha dato vita (e notorietà anche internazionale, da Cuba all'Inghilterra) alla scuola per la costruzione dei muri a secco.

I premiati sono stati: Andrea Lamberti (direttore scuola Muri a secco), Giuseppe Badoino (coordinatore Maestri di Muri a secco), i Maestri di Muri a secco Franco Bottero , Ettore Gallizia, Romano Mirone, Sergio Ravera e gli aiuto-maestri Alfredo Buzzone, Giovanni Piccinno, , Claudio Badoi-

no (collaboratore scuola), Renata Delfino (segretaria scuola) e il nostro collaboratore Giacomo Bonifazio (storico e ricercatore di tradizioni dell'entroterra ligure). Infine, una medaglia è stata consegnata a Roberta Beltramo, per l'attività svolta per l'associazione «Amici dell'olivo».

È stato presentato, giovedì 5 dicembre, con attenzione da parte della critica e del pubblico, «Lo Zibaldolio», un libro di Pierluigi Bogliorio (presidente dell’Associazione Amici dell’Olivo di Arnasco) che con limpido stile parla di Arnasco attraverso resoconti storici, racconti e poesie. Il giorno successivo è stato proiettato l’audiovisivo di Fantini e Ascoli «Valli di Ulivi e Pietra».

Una falsa notizia ha creato inutili timori

Giornali e allarmismi infondati E' successo il 31 ottobre nelle cronache di un quotidiano genovese VENDEMMIA 2002

Una percentuale delle bottiglie vendute andrà ai terremotati La vendemmia 2002, per la cooperativa dei Viticoltori, ha seguito l'andamento della produzione enologica nazionale: minore quantità (circa il 30 per cento), ottima qualità. Dice il presidente dei Viticoltori, Enrico: «Abbiamo la consolazione di un vino di ottima qualità, di poter cioè fornire ai nostri clienti bottiglie degne delle loro fama. La minore quantità ci costringerà a fare qualche sacrificio. Comunque, voglio ricordare che nella storia in crescita della cooperativa il punto di riconoscimento e l'obiettivo principale è sempre stata la qualità. In tale direzione stiamo procedendo».

VINO BENEFICO

Una percentuale delle bottiglie vendute andrà ai terremotati La cooperativa Viticoltori ha aderito all'iniziativa benefica collegata alle attività dell'AVIS (Associazione Volontari per i Servizi Internazionali): una percentuale delle vendite al minuto effettuate in cooperativa durante il mese di dicembre andrà al finanziamento di una serie di interventi umanitari e in particolare in favore dei terremotati del Molise. Le bottiglie «benefiche» porteranno un collarino di cartone che annuncia l'intervento umanitario.

giornali sono certamente liberi «I di riferire le notizie, ma non di seminare ingiustificato allarmismo.

Se così fanno producono dei danni che hanno ripercussioni anche economiche ingiuste. Quest’ultimo è il caso che ha riguardato la nostra cooperativa nello scorso 31 ottobre». Questa la denuncia che fa Massimo Enrico, presidente della Cooperativa Viticoltori di Ortovero, per un articolo apparso su un quotidiano genovese, relativo ad un passaggio della causa per la vicenda della denuncia da parte della cooperativa del furto avvenuto nel 1999. Spiega Enrico: «Dall'articolo, ma soprattutto dalla locandina esposta fuori dalle edicole sembrava che ci fosse stato un nuovo furto. E dico ciò in quanto decine si soci ci hanno telefonato dando questa interpretazione a quell'errata esposizione dei

fatti. Siamo sì riusciti a spiegare l'errata informazione ma abbiamo dovuto affrontare, come è comprensibile, un compito ingrato e ciò solo per ristabilire la semplice verità dei fatti». «I giudici - dice il presidentesono ancora ad una fase preliminare di quell'inchiesta ed hanno rinviato il tutto al prossimo febbraio per acquisire ulteriori informazioni. Non si può quindi, per vendere qualche copia in più, dare del fumo negli occhi». Massimo Enrico così conclude: «Noi abbiamo piena fiducia nella magistratura e siamo convinti che tutta la vicenda si concluderà nel migliore modo possibile, infatti nutriamo ed abbiamo sempre nutrito la massima stima nelle persone interessate alla vicenda giudiziaria».


La Cooperativa - Floricoltura

DICEMBRE 2002

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Tutta la produzione floricola della provincia di Savona con più di 230 specie

Presentato il nuovo catalogo Flor.A.S. Dal 30 gennaio al 2 febbraio con uno stand alla Fiera di Essen 84 pagine, più di 230 2 specie di piante, 3 mila copie come prima edizione:

sono questi i numeri del nuovo catalogo sulle piante in vaso della Flor.A.S., dedicato alla produzione floricola provinciale. Presentato martedì 10 dicembre al Centro di Sperimentazione della Camera di Commercio, realizzato con un contributo della Regione per la stampa, esce ad una distanza di quattro anni dalla precedente edizione, che era stata realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio e l’Associazione Commercianti. Un progetto di aggiornamento e arricchimento, intrapreso dal passato direttivo della Flor.A.S. e completato oggi, con una quarantina di nuove varietà messe in coltivazione nell’albenganese. “Questa volta – spiega il presidente d e l l a Flor.A.S., Gerolamo Calleri – il catalogo è un impegno esclusivamente nostro, ma abbiamo in parte seguito l’impostazione esistente. Numerose, tuttavia, le novità. Prima di tutto la grafica: più colori e un’impaginazione vivace con un repertorio di immagini fotografiche ulteriormente migliorato. Il catalogo è costituito da una prima parte sulle piante fiorite e verdi, mentre un capitolo a sé è dedicato alle aromatiche che, insieme alle margherite, sono trainanti nel settore esportazioni. Ma non è finita: presentiamo infatti altre due novità editoriali: un poster con le immagini della produzione albenganese e savonese e un simpatico pieghevole, dedicato alle aromatiche, costituito da un lato dalle foto delle varie specie e dall’altro dalle tipiche ricette liguri, cucina-

Fuchsia cv. pl. - Onagraceae FUCSIA D) F) GB)

te proprio con le aromatiche”. Ma come verrà diffuso il nuovo catalogo? Risponde ancora Calleri: “Una parte verrà regalata ai commercianti, ai coltivatori e agli enti, ma la principale diffusione avverrà alla Fiera di Essen, in Germania, a cui parteciperemo dal 30 gennaio al 2 febbraio con uno stand come Flor.A.S. e Camera di Commercio”. Un appuntamento importante quello di Essen, il più significativo in Europa, con una superficie espositiva totale di circa 110 mila metri quadri, oltre mille espositori provenienti da tutto il mondo e un elevato numero di visitatori, costituiti per il 90% da operatori del settore. “Sarà un’occasione importante – conclude il presidente della Flor.A.S. – per far conoscere in tutto il mondo i prodotti di Albenga”. Prosegue intanto l’impegno sul territorio. Il 27 novembre scorso il direttivo Flor.A.S. ha avuto un incontro con i commercianti per avviare una collaborazione soprattutto nel settore della promozione e per quanto riguarda i brevetti

delle margherite. I tecnici sono ormai a buon punto per quanto riguarda i controlli sul territorio della piana albenganese, mentre

Gartenfuchsie Fuchsia Fuchsia

è possibile ritirare le etichette presso gli uffici Flor.A.S da lunedì a venerdì, dalle 8.30 alle 12.30. (s.c.)


La Cooperativa - Storia ingauna

DICEMBRE 2002

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Conclusa l’8 dicembre la mostra sui calendari al Castello Costa-Del Carretto

A Garlenda per non perdere una Luna Molti gli ospiti delle domeniche culturali: arte, numismatica, gastronomia

Castello delle MeriIcaldiane, esaurita l'antifunzione di porta

della Val Lerrone, poi di residenza dei conti di Lengueglia, dei Costa e, sempre in seguito a matrimoni, dei marchesi del Carretto di Balestrino, nel 1996 è stato opportunamente acquisito dal comune di Garlenda. Le cantine, dopo appropriati restauri dei vari locali e degli arredi, sono ora disponibili per ricevimenti. Da non perdere la visita alla suggestiva sala dei tini di varia capienza, ai locali delle botti, a quello delle pregiate bottiglie del Marchese, ai contenitori per l’olio d’oliva ed alla cisterna alimentata dall'attiguo ruscello. Il castello, ora prestigiosa ed irrinunciabile sede di mostre, convegni e quant'altro, dal 27 ottobre all'8 dicembre ha ospitato la VI edizione della mostra dei calendari liguri, “Per non perdere una Luna”.

Chiuso il calendario 2002 sul tema del pane, il 2003 è dedicato alla "Civiltà dell'ulivo" nelle sue molteplici sfaccettature. Corredato da foto d'epoca pertinenti l'ulivo, messe a disposizione dai garlendesi, con un glossario dei termini dialettali inerenti, con proverbi, notizie e curiosità, coordinato dalle signore Rosina Masero e Marina Manieristi. Nell’ambito dell’evento sono state allestite interessanti mostre e si sono susseguiti eventi culturali di alto livello. Capaci e pazienti maestri dell'intarsio hanno esposto vere e proprie opere d'arte, ricavate con certosino impegno da tronchi e ceppi d'ulivo, ben stagionati, dalla tipica venatura marrone. I soci del circolo "Amici dell'Arte" di Garlenda hanno esposto le loro opere, sempre in tema, su tela, ceramica, materiale vario. Giovanni Berio, in arte Ligustro, è stato presente con una grande lito-

l'Asparago violetto di Albenga per la registrazione IGP (Indicazione Geografica Protetta). La seconda domenica il genovese Carlo Cormagi ha intrattenuto l'attento uditorio con un'esaustiva relazione su "La realtà e la visione": capire l'arte oggi. A seguire Pasquale Meli ha presentato il CD-multimediale, di sua produzione, su Garlenda, ricco di informazioni a tutto campo: il raduno internazionale delle mitiche Cinquecento, (giunto alla trentesima edizione), i tornei, organizzati in ogni stagione nei prestigiosi campi da golf a 18 buche, i campi da tennis, da bocce, quello sportivo, ippico, piscina, pista di pattinaggio, palazzetto dello sport, alberghi e ristoranti di gran classe. Ancora, le immagini della parrocchia e delle sue (superstiti) opere d'arte, delle numerose frazioni e delle suggestive cappelle (in particolare S. Rocco), oltre alla maestosa quercia. Esaustivo il corredo fotografico di ogni edificio, panorama

prendente artisti italiani ed europei. Un particolare posto è stato riservato al grande e generoso scultore Reiner Kriester, cittadino di Berlino e di Vendone, scomparso in primavera. La terza domenica l'artista Ligustro ha ricordato con sagacia le vicende dell'"uomo" Giovanni Berio, storico, geniale intenditore, commerciante, assaggiatore, autore di procedimenti innovativi per la rettifica dell'olio lampante. Nell'ultimo appuntamento Ferdinanda Fantini, su un sottofondo musicale appropriato, ha commentato con la sua sensibilità e vena poetica la proiezione di diapositive a dissolvenza incrociata, realizzate dal marito Giancarlo Ascoli, con l'ormai collaudata, graduale e appropriata luminosità. Il titolo, perfettamente in tema, é "Valli di ulivi e di pietra", ove per pietre s'intendono chiese e ponti in conci ben squadrati, realizzati in posizioni suggestive dal XIII al XV secolo nelle vallate da Andora a

grafia in tema, che ha richiesto ben 70 giornate di lavoro, applicando gli antichi procedimenti giapponesi, dei quali è rimasto l'unico depositario. I soci del Club Internazionale Lucania Filatelica di Potenza hanno esposto monete e francobolli italiani ed esteri che riportano fronde e frutti dell'ulivo. Nel corso di ogni apertura domenicale dal 27 ottobre all’8 dicembre, l'affabile e dinamico sindaco In alto: il castello di Garlenda. Da sinistra: il sindaco Dario Braggio, Marina D a r i o Manieristi, Ferdinanda Fantini e Giancarlo Ascoli Braggio ha presentato i vari relatori o angolo caratteristico. Ventimiglia. degli appuntamenti cul- Elenco completo con Sono ancora e sempre turali. Ha inaugurato la curriculum degli artisti visitabili i frantoi della serie Silvio Torre, redu- ed opere esposte degli valle e si possono deguce dello Slow Food di artisti del circolo "Amici stare menù tipici presso Torino, dove è stato re- dell'arte", presieduto da i ristoranti di Garlenda. Giacomo Bonifazio latore e promotore del- Carmen Spigno, com-


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