Bimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XXI - n. 2 - Estate 2007 - Spedizione A.P. 70% - Reg. Trib. SV n. 315 (1/3/1985) - Distribuzione gratuita · CONTIENE I.P.
Assemblea di bilancio La partecipazione all’assemblea di bilancio è stata superiore alla media degli altri anni, ma, visto l’argomento trattato, durante lo svolgimento dell’incontro mi è stato chiesto dai soci di inserire la mia relazione, che ha preceduto la lettura del bilancio per informare chi non era presente.
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Operazione spostamento Una costante dell’operazione di spostamento della sede è l’attesa. A causa di una riunione, di una lettera o ancora di qualcos’altro di più importante, non si arriva mai a una conclusione. Oggi aspettiamo che il Comune ci dia un appuntamento con la commissione edilizia per discutere il loro diniego
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La Città si racconta Ci sembra opportuno riprendere sul giornale un piccolo viaggio nel mondo del volontariato, attraverso le associazioni che si impegnano quotidianamente per il prossimo. Va ricordato che questo settore è in crisi. Sempre meno sono le persone sensibili all’altruismo. Non vogliamo fermarci alla lamentazione COOPERATIVA A R N A
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Estate 2007
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Relazione sull’assemblea di bilancio Il Presidente Marco Ansaldi rilascia la relazione sull’assemblea La partecipazione all’assemblea di bilancio è stata nettamente superiore alla media degli altri anni, ma, visto l’argomento trattato, durante lo svolgimento dell’incontro mi è stato chiesto dai soci di inserire la mia relazione, che ha preceduto la lettura del bilancio per informare anche chi non era presente. Ho portato a conoscenza della base sociale i gravi fatti accaduti nel 2006, che sono stati causa del risultato negativo e in cui sono coinvolte persone che fino a poco tempo fa lavoravano in Cooperativa, e che, immediatamente dopo la loro uscita, hanno iniziato a lavorare in concorrenza con la stessa. Ma partiamo dall’inizio. Uno degli argomenti che hanno avuto più considerazione da parte del Consiglio di Amministrazione è stato, storicamente, quello relativo alle scorte. Anche solo facendo una passeggiata nella nostra sede, ci si può rendere conto che le scorte sono una voce importante del bilancio e rappresentano, tra le altre cose, un grosso impegno di liquidità per la Cooperativa. Per ridurne l’incidenza, negli anni passati, abbiamo
indicato all’ex responsabile del settore obiettivi che portassero in quella direzione. Malgrado i nostri tentativi, salvo sporadici e limitati esiti positivi, alla fine dell’anno il risultato sostanzialmente non cambiava. Per questo motivo ci siamo rivolti ad un consulente esterno, il dottor Paolo Montagnini, esperto in organizzazione di punti vendita del nostro settore e, tra le altre cose, consulente Bayer e autore di numerose pubblicazioni in materia, anche sulla rivista Green Up. Il dottor Montagnini era stato già contattato in precedenza per un
Ci siamo rivolti ad un consulente esterno esperto di organizzazione di punti vendita del nostro settore e consulente Bayer consulto, in vista del prossimo trasferimento nella nuova sede. Seguendo le sue indicazioni abbiamo iniziato la formaliz-
Il Presidente dell’Ortofrutticola Marco Ansaldi
L’attuale sede della Cooperativa
zazione del ciclo passivo delle merci e la revisione delle procedure di inventario. Con queste procedure sono emerse delle discrepanze tra l’inventario fisico e quello contabile del 2005. Abbiamo richiesto le dovute spiegazioni all’ex responsabile del settore, e, analizzando anche quelle che sono le percentuali di taccheggio presenti in questo tipo di strutture e la deperibilità di alcuni prodotti, sembrava che le motivazioni fornite su questa differenza fossero tutte fondate, o almeno accettabili. Oggi possiamo ritenere che questo sia stato, con molta probabilità, l’episodio che ha definitivamente messo in difficoltà l’ex responsabile del settore. Infatti, al culmine di un periodo di tensione con gli amministratori responsabili, è arrivata la minaccia di dimissioni, da noi ritenute, allora, la ripetizione di analoghi tentativi attuati in occasione di ogni rinnovo delle cariche sociali. Questa volta, però, la determinazione del consiglio a non cedere lo ha portato a presentare le dimissioni. Nel corso dei mesi di preavviso dovuti per contratto, e più precisamente nel mese di luglio, abbiamo scoperto tentativi di modificare i dati delle giacenze in magazzino inserendo nel sistema registrazioni contabili non supportate da un’idonea
documentazione. Nel periodo affidato all’allora responsabile del settore, è stato cancellato dal programma di gestione una quantità di prodotto che risultava dalla contabilità di magazzino essere in deposito, ma che evidentemente non era più presente. Alla nostra immediata richiesta di spiegazioni non sono state date risposte esaurienti. In seguito a quanto scoperto dai nostri funzionari, per avere certezza della situazione di magazzino, abbiamo deciso di procedere con un inventario straordinario. Per non creare disagio ai soci, la rilevazione è stata organizzata nei giorni precedenti alla festività di Ferragosto. Il 10,11 e 12 agosto 2006, si è proceduto ad un inventario infrannuale che ha dato modo di riscontrare una discrepanza tra le giacenze fisiche e quelle derivanti dalle registrazioni contabili, tenute a cura del personale di magazzino, nell’ordine di circa 439.000 euro. Il primo passo compiuto dal Consiglio di Amministrazione, dopo aver informato il collegio sindacale, è stato quello di rivolgersi ai legali: l’avvocato Ferdinando Acqua Barralis, legale della Cooperativa, con il quale giovedì 24 agosto, mi sono recato per la prima volta presso la caserma dei carabinieri, e l’avvocato Paolo Mar-
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son, consulente del lavoro, per l’azione legale contro i dipendenti coinvolti. Naturalmente uno dei quesiti che ci siamo immediatamente posti è stato come e quando informare i soci di questi gravissimi fatti. Per consentire di effettuare le indagini senza clamore e senza mettere sull’avviso gli indagati, ci è stato consigliato di mantenere il riserbo sulla questione, anche per precedenti esperienze giudiziarie similari. Abbiamo, quindi, concertato col Collegio Sindacale e con i nostri legali che, in assenza di ulteriori notizie, il luogo deputato all’informazione dei soci fosse l’assemblea del bilancio. Contestualmente il Consiglio di Amministrazione ha delibe-
tamente l’organizzazione del magazzino. Riorganizzazione che ha portato alcuni disagi che abbiamo risolto o che andremo a risolvere anche con la vostra collaborazione e i vostri consigli. Per tutti questi motivi abbiamo intenzione di fare, entro l’estate, una riunione con i soci per affrontare assieme il problema. In data 24 febbraio 2007 il magistrato, nel segnalare una chiara “responsabilità professionale da parte del ex responsabile del Magazzino”, ha derubricato la pratica ritenendo l’azione civile quella più adeguata. Giunti a questo punto, abbiamo deciso che, per informare tempestivamente i soci, era preferibile anticipare il prima
Il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa
rato di affidare all’avvocato Marson il mandato a procedere contro l’allora responsabile del settore mpa, allo scopo di ottenere, in sede civile, il risarcimento dei danni subiti dalla Cooperativa. Tutti questi fatti, come i signo-
Elevata considerazione nei nostri confronti e disponibilità a sostenerci nei piani di investimento da parte delle banche ri soci hanno potuto constatare, negli ultimi mesi del 2006 e nei primi del 2007 ci hanno portato a ridisegnare comple-
possibile l’assemblea del bilancio e rinviare in un periodo di maggiore tranquillità lavorativa la riunione sulla riorganizzazione del magazzino. Voglio ancora aggiungere che la situazione patrimoniale della Cooperativa non risulta intaccata da questi avvenimenti. Recenti colloqui con esponenti delle principali banche, che collaborano con noi, ci hanno confermato l’elevata considerazione nei nostri confronti e la disponibilità a sostenerci nei nostri piani di investimento. Nel corso del 2006 abbiamo ridotto l’indebitamento a breve, rappresentato dal classico fido in conto corrente, spostando alcuni finanziamenti sul medio/lungo termine, attraverso il mutuo, aumentando ancora la solidità della Cooperativa. Questo per affermare e ribadire, se qualcuno ne sentisse il
Estate 2007
Il Magazzino Prodotti
bisogno, che la Cooperativa è sana e vitale e che, al di là di episodi spiacevoli che saranno chiariti nelle sedi opportune e dei quali vi aggiorneremo tempestivamente, sta lavorando per il proprio futuro, per il futuro dei propri soci e di tutta l’agricoltura albenganese. Ancora una considerazione, da quando sono presidente di questa Cooperativa abbiamo più volte riesaminato l’organigramma aziendale per valutare l’inserimento di una figura dirigenziale, argomento diventato più urgente dal momento che abbiamo iniziato il percorso che ci porterà alla nuova sede. Abbiamo lavorato in quest’ottica e siamo arrivati ad inserire questa priorità nel programma di questo Consiglio di Amministrazione nel momento del rinnovo delle cariche. Per avere la possibilità di scegliere tra vari candidati di alto livello, il Consiglio di Amministrazione, determinato a inserire la figura del direttore nei quadri della Cooperativa, oltre
a proseguire l’attività di ricerca diretta, ha dato l’incarico ad un’agenzia specializzata di effettuare una selezione mirata. Abbiamo già fatto una serie di colloqui e siamo arrivati alla fase finale. Per il momento non vogliamo rivelare il nome, lo faremo nel momento in cui saremo sicuri che entrerà in Cooperativa. Per ora possiamo confermare l’alta qualità delle persone visionate e rassicurare i soci che, naturalmente, verranno informati appena ci saranno novità. Per concludere voglio ulteriormente ribadire che, pur a fronte dell’origine anomala dell’ammanco, la sua scoperta è la diretta conseguenza dell’istituzione di procedure e dell’attività di monitoraggio portata avanti con determinazione dal Consiglio di Amministrazione, che, scoperto il fatto, lo ha subito denunciato alle autorità competenti, appoggiandosi al consiglio dei legali per le modalità di azione.
Un interno del Magazzino Prodotti
Marco Ansaldi
5 Assistenza Tecnica
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Peronospora su Gazania rigens Nel 2007 riscontrate delle alterazioni fogliari in certi tipi di asteracea La gazania è un’asteracea perenne originaria dell’Africa meridionale che in genere viene coltivata come annuale a scopo ornamentale. Le gazanie formano grandi rosette basali di foglie lucide, di colore verde scuro e, dalla primavera fino ai primi freddi, dal centro della rosetta di foglie si ergono numerosi fusti carnosi, alti 15-30 cm, che portano grandi fiori singoli, simili alle margherite, di vari colori, dal giallo all’arancio, al marrone, al rosso, al rosa. Dal punto di vista fitosanitario
presso un impianto di G. rigens nel maggio del 2007 abbiamo rinvenuto una singolare alterazione fogliare di origine fungina. I primi sintomi si manifestavano sulla pagina superiore delle foglie centrali della rosetta, sotto forma di macchie giallastre di forma poligonale delimitate dalle nervature secondarie; le foglie colpite poi tendevano a necrotizzare e talvolta a deformarsi. La presenza di una rada efflorescenza biancastra sulla pagina inferiore delle lamine, in corrispondenza delle
Panoramica dell’impianto
le malattie fungine più comuni a cui la gazania può essere soggetta sono i marciumi da Botrytis cinerea, il mal bianco da Oidium spp. e, di recente rinveni-
I primi sintomi si manifestano sulle foglie centrali della rosetta, sotto forma di macchie giallastre mento, i marciumi basali da Sclerotinia sclerotiorum. Nella piana di Albenga la coltivazione in vaso di ibridi di Gazania spp. è piuttosto diffusa e
macchie clorotiche, ci ha fatto pensare ad un’infezione fungina, per cui alcuni campioni sono stati inviati al Laboratorio di Patologia da Funghi e Batteri dell’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo. All’osservazione microscopica l’efflorescenza è risultata appartenere ad una Peronosporacea e più precisamente a Bremia spp. in quanto presentava caratteristici rami conidiofori, ramificati dicotomicamente e con le apofisi terminali allargate a coppa, portanti conidi ovoidali. Le condizioni ideali per uno sviluppo epidemico della malattia, si verificano in primavera ed in autunno. In questi periodi l’umidità relativa, che nella notte giunge facilmente al pun-
Pianta della Gazania
to di condensa, e le temperature adatte alla sporulazione del patogeno, creano le condizioni ottimali per un abbondante produzione di conidi, e la bassa umidità relativa del giorno ne assicura un’adeguata dispersione. I conidi rappresentano una fonte di inoculo per un lungo periodo di tempo, ma non rappresentano la sola forma di conservazione dell’inoculo. Infatti il patogeno può superare i periodi sfavorevoli al suo sviluppo sotto forma di oospore nel terreno. Come per molte altre colture, una razionale difesa dalla peronospora deve basarsi soprattutto sull’integrazione di diversi metodi di controllo e pertanto bisogna intervenire dal punto di vista agronomico: - effettuando irrigazioni al mattino in modo tale che le foglie si asciughino velocemente; - impiegando materiale di propagazione sano; - ricorrendo ove possibile ad ampie
rotazioni; - curando il drenaggio del terreno/terricci; - evitando eccessive densità d’impianto; - distruggendo i residui colturali infetti; - ed evitando di reimpiegare vasi/terricci che hanno ospitato colture infette. In caso d’infezione in atto o di condizioni ambientali fortemente favorevoli alla malattia (piogge frequenti ed elevata umidità associate a temperature miti) si consiglia di intervenire con prodotti a base di sali di rame o con formulati autorizzati a base di: fosetyl-Al, propamocarb, clorotalonil, dimetomorf, benalaxyl e metalaxil-M. Sintomi sulla pianta
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Strategie di difesa per il mal bianco I trattamenti per affrontare la malattia dell’oidio nelle cucurbitacee L’oidio (o mal bianco) è una malattia diffusa sulle cucurbitacee (zucchino, melone ,cetriolo, anguria, zucca), sia in coltura protetta sia in pieno campo, per questo motivo è necessario effettuare dei trattamenti specifici per evitare di avere dei danni considerevoli, sia qualitativi che quantitativi. I sintomi non variano da una varietà all’altra della famiglia, dunque le piante vengono attaccate a livello dell’apparato fogliare e del fusto compresi i piccioli fogliari e i peduncoli dei frutti. La malattia si manifesta inizialmente sulla pagina inferiore delle foglie con piccole macchie bianche tonde che moltiplicandosi possono confluire fra loro estendendosi ad entrambe le pagine fogliari, che assumono un aspetto polverulento biancastro. Con l’avanzare dell’infezione le foglie ingialliscono e nei casi più gravi si accartocciano, disseccando. Ne derivano perdite di produzione e, a volte anche degli effetti negativi sull’aroma dei frutti (ciò avviene specialmente sul melone). Il mal bianco su cucurbitacee può essere causato da diversi Sostanza attiva
agenti fungini, ma i più frequenti sono Podosphaera xanthii e Golovinomyces cichoracearum. Le condizioni ambientali per lo sviluppo di tale agente patogeno collocano le temperature da 10 a 35°C, favorite da alta umidità relativa. Attualmente sono disponibili sul mercato diverse varietà con un certo grado di tolleranza al mal bianco, tuttavia nella maggior parte dei casi la protezione è affidata ai fungicidi, da applicare sulla vegetazione preventivamente o alla prima comparsa dei sintomi. Oltre ai prodotti di natura chimica è, inoltre disponibile un formulato microbiologico a base di Ampelomyces quisqualis, noto antagonista di vari agenti di mal bianco e di cui non è necessario rispettare il periodo di sicurezza. A causa della frequente coincidenza degli attacchi di mal bianco con la raccolta, un aspetto critico della difesa chimica delle cucurbitacee dall’oidio era tradizionalmente costituito dalla difficoltà di rispettare il periodo di carenza dei fungicidi impiegati, soprattutto nelle specie a raccolta scalare.
Zucchino con Oidio. A lato una confezione di Ampelomyces quisqualis
Le foglie ingialliscono e si accartocciano. Perdita di produzione, effetti negativi sull’aroma dei frutti Fortunatamente negli ultimi anni tale problema è stato in parte superato grazie all’introduzione di nuovi formulati a
breve periodo di sicurezza. In Italia vi sono diversi prodotti autorizzati contro l’oidio delle cucurbitacee (nella tabella qui riportata vengono elencati i principi attivi e i relativi periodi di sicurezza). Oltre alle sostanze attive riportate sono disponibili anche diverse miscele, specialmente di IBS con zolfo. Si raccomanda di limitare il numero di trattamenti con la stessa sostanza attiva, alternando prodotti con diverso meccanismo d’azione, per evitare l’insorgenza di resistenza da parte dei patogeni.
Anguria
Cetriolo
Melone
Zucca
Zucchino
Zolfo
5
5
5
5
5
Myclobutanil
3
3
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Penconazole Tebuconazole
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Tetraconazole
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7
7
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14
7
Triadimenol+zolfo Bupirimate
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3
3
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3
Azoxistrobin
3
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3
3
3
Trifloxistrobin
3
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3
Kresoxim-metil+boscalid
3
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3
Quinoxyfen
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Ampelomyces quisqualis
-
(1) Solo in coltura protetta. (2) Solo in coltura in pieno campo.
3 3
3
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9 Olivicoltori e Viticoltori
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L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Ad Arnasco tra feste e celebrazioni COOPERATIVA A R N A
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Chiusura dell’anno scolastico con recita e “Arnasca d’Argento”
Il 25 aprile, in occasione del trentennale della realizzazione del monumento alle vittime della seconda guerra mondiale, la cittadinanza e le autorità si sono dati appuntamento ai piedi delle tre stele. Il parroco don Fabrizio, assistito dal Segretario Vescovile, ha celebrato la S. Messa, accompagnata dai canti liturgici e dalle poesie recitate dagli alunni della scuola elementare di Arnasco. Anche quest’anno, a chiusura dell’anno scolastico, gli alunni della scuola elementare e materna si sono esibiti sul palco del nuovo funzionale teatro in alcune vivaci e spiritose scenette. La direttrice Costa si è congratulata con gli scolari e le insegnanti. La festa è proseguita nell’attiguo “Uliveto dei bambini” per festeggiare in allegria la proficua collaborazione tra la scuola, la Cooperativa
A teatro i bambini delle elementari e delle materne. Assegnazione dell’“Arnasca d’Argento” e il gruppo “Amici dell’olivo” ed assaporare le svariate prelibatezze, in particolare la merenda con pane e olio, che è stato adottato come motto del nostro paese. Il tutto preparato, con fantasia e capacità, dalla sempre disponibile Roberta. Il 22, 23, 24 giugno si è svolta con successo la consueta sagra di Arnasco, con cucina e gastronomia ligure. Venerdì 22, durante la manifestazione, è stato assegnato il premio “Gianni Alberti” all’Istituto
Spettacolo scolastico
Agrario “Aicardi” di Albenga, al Liceo Scientifico “G. Bruno” di Albenga e all’Istituto Secondario Superiore “G. Falcone” di Loano. Sabato 24 si è tenuto l’importante incontro sul tema “L’Arnaschese Pinot Gallizio e la nascita dell’Internazionale Situazionista 1957-2007”, con
l’intervento di giornalisti e critici d’arte, che hanno ricordato questo poliedrico personaggio. Nella serata è stato assegnato il riconoscimento l’“Arnasca d’Argento 2007” a Giuliano Galletta, Pino Petruzzelli e Isabella Vasile. Giacomo Bonifazio
Novità dall’assemblea sociale annuale VITICOLTORI INGAUNI
Eletto il nuovo consiglio di amministrazione e bilancio 2006 positivo
Lo scorso maggio si è svolta la consueta assemblea sociale annuale. Durante l’incontro i membri hanno discusso su importanti punti dell’ordine del giorno e i momenti fondamentali sono stati l’approvazione del bilancio 2006 e l’elezione del nuovo consiglio di amministrazione. Durante la riunione, per la prima volta nella storia della nostra Cooperativa, nel bilancio si è evidenziato un dato molto importante: un utile che ha permesso di distribuire parte dell’attivo tra tutti i soci conferitori. Tale risultato, dopo anni di duro lavoro, è stato senza dubbio raggiunto grazie al sacrificio e all’impegno profuso nella gestione della Cooperativa Viticoltori Ingauni. Da adesso in poi l’obiettivo sarà quello di riuscire a confermare ed aumentare tali risulta-
ti e, soprattutto, continuare a migliorare nella realizzazione dei nostri prodotti. Altro punto rilevante all’ordine del giorno dell’assemblea è stato la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, che,
L’obiettivo principale sarà quello di riuscire a confermare ed aumentare i risultati dopo il triennio di gestione della cooperativa, ha visto la nascita della nuova formazione. Il Consiglio di amministrazione per il prossimo triennio sarà
così composto: Enrico Massimo, riconfermato nel ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione, Flavio Bonifazio e Andrea Scola, quali Vice Presidenti, Anna Armato, Domenico Gaggino, Paolo Steria e Marcello Denegri in qualità di Consiglieri. Vengono confermati, invece, nel ruolo di Sindaci Gianfranco Barbera quale Presidente, Enrico Liut e Gianpietro Maurizio come membri effettivi Infine l’assemblea si è congratulata con il Consiglio di amministrazione uscente per i risultati conseguiti e ha incoraggiato il nuovo a proseguire su quella strada caratterizzata dall’impegno e dal costante miglioramento nei risultati della Cooperativa. Massimo Enrico
Pigato prodotto dalla Cooperativa Foto di Luciano Rosso
11 Estate 2007
Volontariato
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Quando una città racconta se stessa Inizia il viaggio nel Volontariato albenganese: presentiamo la Croce Bianca Per capire e misurare una realtà cittadina il polso da saggiare, prioritariamente, è quello del volontariato. Il tasso percentuale di coloro che sono disposti a donare un poco del loro tempo libero per gli altri misura la qualità della vita e il carattere di una collettività. Per questo ci sembra opportuno riprendere sul giornale de L’Ortofrutticola un piccolo viaggio nel mondo del volontariato, attraverso le associazioni che si impegnano quotidianamente per il prossimo. Va ricordato che questo settore è in crisi. Sempre meno sono le persone sensibili all’altruismo. Non vogliamo tuttavia fermarci alla lamentazione, ma cercare di promuovere un sostegno a questo mondo, dargli spazi, farlo durare. Iniziamo questa rassegna parlando della Croce Bianca, che si avvia a compiere il secolo di vita. L’associazione più vasta e importante del volontariato nell’Albenganese, vero simbolo della città.
Per festeggiare il secolo di vita a settembre uscirà un libro dedicato alle attività dal 1900 al 2000
stata escogitata una sfida che vede Albenga aprire una strada che probabilmente sarà seguita da altre città vicine. Certo, per riuscirci ci voleva un luogo neutro e “politicamente corretto” come quello della “Bianca” in cui si riconoscono tutti gli strati sociali e gli orientamenti politici albenganesi. I lavori sono iniziati circa un anno fa. Ma facciamo raccontare l’avventura dallo stesso presidente Gandolfo. Dice Gandolfo: “La memoria e il ricordo dei fatti e dei personaggi del passato costituisce la base culturale ed umana su cui deve crescere la società locale, anche nelle sue tumultuose tendenze al cambiamento (che oggi, come nel 1950 per i meridionali, vede nell’immigraUna città che zione il suo moscrive collettivamento di non facile mente la propria ma necessaria evostoria. Questa luzione). E questo, intrapresa è staprima che il tempo ta progettata ed è ora in fase di Il libro pubblicato per i 90 anni inghiotta definitidella Croce Bianca e il vamente nel buio realizzazione dal Presidente dott. Gandolfo delle cose dimentipresidente della cate ciò che è avveCroce Bianca, nuto sul nostro terSebastiano Gandolfo, già primario di medicina ritorio nei cent’anni del secolo generale dell’ospedale albenga- scorso, ci siamo messi all’opera nese. Dopo il libro di 150 pagine e con la consulenza editoriale dedicato al novantesimo della dell’agenzia di Stampa I&C, Fondazione della Croce, uscito Ideazione e Comunicazione, nel 2002, per i festeggiamenti stiamo per dare alla stampa il lidel secolo di vita le ambizioni e bro “Albenga, Un secolo di stol’impegno si sono dilatati ed è ria, 1900-2000”.
Ma quale metodologia avete usato? La ricostruzione cronologica o lo sviluppo della narrazione attraverso i vari settori della vita pubblica, compresi i riflessi locali dei grandi fatti della storia maggiore? “La prima metodologia è stata poi preferita alla ricostruzione per settori. In tutto sono oltre trenta capitoli e riguardano, tanto per fare qualche esempio, la cultura, l’Istituto di studi liguri, la prima e la seconda guerra mondiale, l’agricoltura, il turismo, la presenza dell’Esercito (le caserme albenganesi), la vita comunale e quella politica, lo sviluppo urbano, le vicende del-
la Chiesa locale, le vie di comunicazione, usi e passatempi, le frazioni ingaune (Bastia, San Fedele e Lusignano, San Giorgio e Campochiesa), le banche, lo sport e così via”. Gandolfo aggiunge: “Il volume sarà tirato in mille copie (per circa 300 pagine), con boxini dedicati a fatti e personaggi notevoli e curiosi, corredati da foto raccolte da Eugenio Lertora), dovrebbe essere coperto da una sponsorizzazione. Il ricavato delle vendite andrà in beneficenza alla Croce Bianca. Il volume sarà presentato ai primi di settembre”. Romano Strizioli
N otizie flash Slow Fish Nel maggio scorso, i tecnici della Cooperativa hanno partecipato alla Fiera del Mare di Genova per parlare delle piante aromatiche e dei prodotti tipici della Piana. Sono state anche presentate alcune specialità gastronomiche, in cui veniva esaltato il gusto dei quattro prodotti tipici ingauni, riscuotendo un grande successo.
Scomparsa di Montano Lunedì 21 maggio Lorenzo Montano se ne è andato. Il “re degli asparagi” è stato uno dei fondatori del comitato per la difesa dell’asparago violetto e aveva partecipato alla gestione della Cooperativa L’Ortofrutticola. La sua ultima battaglia è stata quella per la difesa dell’originalità del prodotto albenganese.
Albenga sul Supplemento di Repubblica Nel mese di maggio su “I Viaggi di Repubblica”, con più di un milione di lettori, si è parlato di uno dei prodotti tipici della Piana: l’asparago violetto. È stata presentata una comparazione fra il nostro ortaggio e quello bianco di Bassano del Grappa, descrivendo le qualità e proprietà di entrambi. Un articolo che esalta la nostra terra e i prodotti che ci dona, sottolineando come, oggi, la coltivazione di questo asparago sublime sopravviva grazie all’impegno si un piccolo gruppo di agricoltori che continuano la loro attività.
Negli ultimi mesi abbiamo riscontrato numerosi ritardi nella consegna postale degli avvisi di pagamento. Possiamo assicurarvi che nulla è cambiato nella nostra procedura di invio, che prevede la consegna per via telematica con congruo anticipo (circa 15 giorni prima della scadenza). Purtroppo gli enti incaricati della stampa e della consegna (Postel e Poste Italiane) non riescono a garantire tempi accettabili per il recapito. Ci scusiamo con tutti i soci per eventuali disguidi non dipendenti dalla nostra volontà.
Nuovi servizi per i soci Comunicazioni immediate Abbiamo creato un sistema per fornire informazioni tempestive ai soci utilizzando gli strumenti più aggiornati. Potremo inviare le comunicazioni di vostro interesse attraverso il canale da voi preferito. E-mail, Fax, SMS e, se proprio non potete farne a meno, posta tradizionale. E’ sufficiente compilare il modulo sottostante e consegnarlo o inviarlo alla cooperativa (fax 0182 1980190), oppure mandare un sms al n.° 333 3233422 con il testo seguente 6827 OK INFO NUMERO SOCIO.
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Modulo richiesta comunicazioni
Il sottoscritto socio n_________________________________ sig ________________________________________________________________________________________________________________________ chiede l’invio delle comunicazioni relative al proprio rapporto sociale e commerciale con la cooperativa L’Ortofrutticola a mezzo:
❏ E-MAIL all’indirizzo ❏ FAX al numero ❏ SMS al numero
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___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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Dichiara di aver letto l’informativa sulla privacy affissa nei locali della cooperativa e presente alla pagina www.ortofrutticola.it/privacy.php e autorizza il trattamento dei propri dati ai sensi del DLGS 196/03.
Firma ______________________________________________________________________________________________
13 Estate 2007
Operazione spostamento
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Operazione spostamento: parla Ansaldi Il Presidente ha rotto il riserbo commentando i fatti del consiglio comunale del 19 giugno Una costante dell’operazione di spostamento della sede è l’attesa. A causa di una riunione, di una lettera o ancora di qualcos’altro di più importante, non si arriva mai a una conclusione. Oggi aspettiamo che il Comune ci dia un appuntamento con la commissione edilizia per discutere il loro diniego e le nostre controdeduzioni, sperando in una svolta. Ma ormai siamo diventati pessimisti. La conferma l’abbiamo avuta martedì 19 giugno nel corso di un consiglio comunale. Al secondo punto dell’ordine del giorno vi era una mozione della minoranza sull’urbanistica dove si discuteva anche dell’Ortofrutticola. A parte le solite disquisizioni sulle torri, che a quanto pare se non si faranno all’ospedale troveranno un’altra collocazione, proponendo anche a noi un progetto simile, ci hanno scioccato le dichiarazioni di Giovanni Pollio, Margherita, consigliere comunale di maggioranza. Le affermazioni di Pollio, che sono state riportate anche sul sito di “Ponente Notizie”, riportano una serie infinita di inesattezze, o meglio credo che all’interno non vi sia una sola dichiarazione corretta. Ci ha stupito enormemente che la maggioranza gli abbia permesso di fare queste dichiarazioni e non abbia preso immediatamente le distanze, limitandosi solo a sottolineare la libertà di espressione. Atto dovuto è stato il comunicato stampa, pubblicato in parte dai giornali, che alleghiamo integralmente per informazione ai soci. Per la prima volta nel corso dell’intricata vicenda dell’operazione “spostamento dell’Ortofrutticola”, il presidente della Cooperativa, Marco Ansaldi, a nome del
Stupisce che dichiarazioni arbitrarie di Pollio non siano state bloccate e commentate più severamente dalla maggioranza consiglio di amministrazione, ha rotto il riserbo, commentando i fatti accaduti nel consiglio di martedì scorso, richiedendo una più netta presa di posizione da parte della maggioranza in merito alle affermazioni fatte dal consigliere Giovanni Pollio. Dicono gli amministratori della Cooperativa: “Stupisce che dichiarazioni arbitrarie e menzognere di Pollio come quelle scritte nella lettera pubblicata da Ponente Notizie e poi lette dall’autore nel corso del consiglio non siano state subito bloccate e commentate più severamente dalla maggioranza. Vogliamo comunque ricordare che i commenti si sono limitati alla libertà di espressione”. Qui di seguito diamo la posizione ufficiale dell’Ortofrutticola. Andiamo in ordine: la realizzazione della sede in via Dalmazia è stata voluta da qualche amministratore previdente che ha fatto comprare all’asta un terreno contiguo alla ferrovia, a 200 metri dal mare. All’epoca, circa quarant’anni fa, grazie all’impegno economico della cooperativa, la struttura fu costruita con tecniche avanzate, diventando la fortuna dell’agricoltura albenganese. Il comune, per contro, diede in uso gratuito un’area alluvionale, situata in regione Massaretti a
Bastia, dove la cooperativa investì in serre e strutture. Poco dopo si venne a scoprire che il comune non aveva titolo per assegnare il terreno, pertanto il demanio presentò un’ingiunzione di demolizione. Era la fine degli anni ottanta. Solo il 23 dicembre 2004 la Cooperativa, investendo settecentocinquanta mila euro, è riuscita a acquisire il terreno direttamente dal demanio. Per presentare la domanda di licenza della nuova sede abbiamo dovuto progettare, su richiesta della Provincia, gli argini su entrambe le sponde del Neva per 3 Chilometri, impegnandoci a mettere in sicurezza l’argine di nostra competenza. Mentre in altre situazioni sono stati gli enti pubblici a progettare e mettere in sicurezza, fiumi, canali e rii. Fin dal 2004, quando era in carica un’altra amministrazione e dopo aver avuto due versioni differenti dello stesso Piano Regolatore Generale (PRG), stiamo cercando un dialogo con il Comune per poter vendere una nostra proprietà con una regolare concessione. Tutto ciò senza chiedere un euro alla cittadinanza. Con la realizzazione del progetto di via Dalmazia, siamo accusati di voler fare speculazione; ma noi vogliamo solo quello che ci spetta. A differenza di altre costruzioni, con centinaia di alloggi, realizzate su pregiati terreni agricoli, noi abbiamo una struttura di proprietà, ormai superata, con un’importante cubatura, in una zona di forte sviluppo turistico. La vendita della sede
dell’Ortofrutticola, per il valore commerciale attuale, ci farebbe rientrare di un investimento che abbiamo fatto, permettendoci di costruire in una zona che non sarà mai a vocazione turistica. Spiace che tutte queste problematiche sorgano per un’operazione che permetterebbe lo sviluppo dell’economia locale e il risanamento architettonico di un importante quartiere della città, con ulteriori prospettive di sviluppo. Se per il bene della città è meglio che il capannone, con annessi e connessi, resti dove sia, che ci venga detto chiaramente e provvederemo di conseguenza. Per concludere, dal 2004, settimanalmente, ci rechiamo in Comune da funzionari, Assessori, Sindaco cercando un dialogo, un accordo, una mediazione, un’indicazione scritta. Dopo numerose richieste abbiamo avuto risposta dalla commissione edilizia, che, assieme alla responsabile della pratica, è stata l’unica che ci ha dato delle indicazioni precise, illustrandoci le limitazioni del progetto, che ancora oggi sono oggetto di discussioni, come hanno precisato Sindaco e Vicesindaco. Noi aspettiamo di trovare un accordo che sia a norma di legge e ci permetta di ottenere solo ciò che ci spetta: vendere una nostra proprietà per il suo valore commerciale, senza ottenere nulla di più. Marco Ansaldi
Pianta e Prospetto del nuovo progetto di Via Dalmazia
14 IGP
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Estate 2007
Nuova normativa per il marchio IGP Ripartono le istruttorie per la registrazione per i “quattro d’Albenga” Dopo una fase di arresto, ripartono le istruttorie relative alle domande di registrazione IGP (Indicazione Geografica Protetta) per i “quattro d’Albenga”: Carciofo Spinoso, Zucca Trombetta, Asparago Violetto, Pomodoro Cuor di Bue. L’IGP è un marchio di origine, che viene attribuito a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali le caratteristiche organolettiche sono determinate da qualità, reputazione o un altro elemento dipendente dall’origine geografica, e la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un’area geografica specifica. Per ottenere l’IGP, quindi, almeno una fase del processo produttivo deve avvenire in una particolare area. Chi produce IGP deve attenersi alle rigide regole stabilite nel disciplinare di produzione e il rispetto di tali norme è garantito da uno specifico organismo di controllo, autorizzato e abilitato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Il Ministero delle Politiche Agricole ha definito, con un apposi-
tano la maggior parte dei produttori agricoli della zona e si fanno portavoce delle loro esigenze e delle loro iniziative. Dall’agosto scorso il nuovo presidente della CoopIntesa è Aldo Alberto, presidente provinciale della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) e socio fondatore del Consorzio, che, oltre al progetto IGP, sta seguendo, con la sua squadra, altre attività come il progetto per consolidare maggiormente i rapporti fra le Cooperative e raggiungere lo scopo di avviare un nuovo canale di vendita legato anche al vino e all’olio. Seguendo questa corrente di novità, la CoopIntesa sta pensando di presentare un progetto riguardante la nascita di punti vendita specializzati in prodotti tipici, anche confezionati, che possano diventare veri e propri punti di riferimento per quei turisti che sono alla ricerca di specialità locali e che non vogliono rinunciare alla qualità.
Luciano Gallizia, Aldo Alberto e Lino Panero nel giorno della nascita della CoopIntesa
to decreto, la nuova procedura nazionale per il riconoscimento delle Denominazioni di Origine Protetta e delle Indicazioni Geografiche Protette. Alle istanze già itinere sarà applicata una norma transitoria che prevede l’inoltro, da parte dei soggetti proponenti, di integrazioni alla documentazione. Il Consorzio CoopIntesa, in accordo con l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Liguria, predisporrà la documentazione necessaria per le integrazioni richieste e invie-
rà il tutto al Ministero delle Politiche Agricole per ottenere il conseguimento del riconoscimento IGP per i prodotti orticoli tipici e pregiati del ponente savonese. CoopIntesa, nata il 30 giugno 1999, svolge da sempre un ruolo fondamentale per la tutela e la valorizzazione dei prodotti tipici locali. I soci fondatori sono le tre più importanti Cooperative agricole del comprensorio: l’Ortofrutticola di Albenga, i Viticoltori di Ortovero e la Cooperativa Olivicola di Arnasco. Insieme rappresen-
Silvia Roveraro
IL PRESTITO SOCIALE SALE AL 3% e come sempre a zero spese e con i soldi sempre disponibili FOGLIO
INFORMATIVO ANALITICO N .
CONDIZIONI APPLICATE ALLA RACCOLTA DI
1/2007
RISPARMIO PRESSO I SOCI A FAR DATA DAL
1
MARZO
2007
Ammontare massimo del prestito sociale pro capite:
63.552,04
Tasso di interesse al lordo della ritenuta fiscale di legge (attualmente 12,5%)
3,00%
Tasso di interesse netto
2,625%
Spese Spese Spese Spese
nessuna nessuna nessuna nessuna
apertura e chiusura scheda di prestito tenuta conto comunicazioni periodiche comunicazioni variazioni condizioni
Conteggio interessi
a partire dal secondo giorno lavorativo successivo a quello del versamento; In ogni caso tutti gli assegni, di qualunque tipo, versati dai soci prestatori, vengono accettati “salvo buon fine”
Calcolo interessi
annuale
Capitalizzazione interessi
al 1° gennaio di ogni anno
15 Associazioni
Estate 2007
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Pieno successo per “Ortoblu 2007” Coldiretti Savona
Dal 29 maggio al 3 giugno promossi e valorizzati i prodotti tipici locali
Si è conclusa, con soddisfazione, la seconda edizione di “Ortoblu”, svoltasi a Ceriale dal 29 maggio al 3 giugno. Raggiunto l’obiettivo della manifestazione (quello di promuovere e valorizzare i prodotti tipici locali), come il “Pomodoro cuore di bue” protagonista nel 2006, e la “Zucchina trombetta”, regina dell’edizione 2007. Il grande successo riscontrato conferma come la gente abbia a cuore la difesa dei prodotti tipici locali, da sempre cavallo di battaglia della Coldiretti. Proprio grazie all’azione della Coldiretti, con oltre un milione e mezzo di firme raccolte, dal 2004 l’etichettatura obbligatoria d’origine per i prodotti agroalimentari è legge, con l’obbligo d’indicare l’origine geografica. Inoltre è attualmente in atto una mobilitazione in difesa dell’etichetta, per evitare che l’UE ridimensioni il decreto sull’etichettatura
Oltre 500 firme per l’etichettatura dei prodotti agroalimentari a difesa delle nostre produzioni obbligatoria, approvato dal Parlamento Italiano, perché ritenuto un “ostativo”alla concorrenza e del libero mercato. Durante “Ortoblu” i visitatori hanno risposto all’appello, con la raccolta di oltre 500 sottoscrizioni. Chiuso positivamente anche il “mercatino dei prodotti tipici”, cresciuto sia per quantità di prodotti rappresentati, che per numero di aziende aderenti. Per tre giorni sono state presentate le eccellenze agricole della Liguria e del Piemonte, creando un vero e proprio gemellaggio tra queste due Re-
gioni, sotto la bandiera comune di Coldiretti e Campagna Amica. A dare maggiore significato a questo momento, la gradita presenza del Presidente Provinciale di Coldiretti Cuneo, dottor Gatto, che si è trattenuto col Direttore di Savona, Allaria Olivieri, col Presidente Provinciale Martino Bolla e col Presidente Regionale Ennio Fazio, complimentandosi con loro per l’ottima organizzazione della manifestazione. Ortoblu 2007 è stato anche formazione: l’Agrario di Albenga ha creato un laboratorio didattico sul mare, dove gli studenti hanno insegnato le tecniche di coltivazione ai bambini delle scuole elementari e medie; l’Alberghiero di Finale Ligure ha offerto circa 1.500 assaggi di fritture di zucchina trombetta con ricette tipiche liguri; le scuole elementari hanno realizzato composizioni e disegni sul tema “Ritratto di una verdura divertente”.
Inaugurazione di Ortoblu
La Coldiretti Savonese ringrazia l’Amministrazione Comunale di Ceriale per la disponibilità dimostrata e rinnova l’appuntamento per la terza edizione di “Ortoblu”. Vincenzo Rotolo
A Cisano Fertilizzanti “intelligenti” Confederazione Italiana Agricoltori
La CIA ha cominciato la sperimentazione di concimi a rilascio controllato
Uno dei settori agricoli più importanti in Liguria è quello del la produzione florovivaistica, che prevede un ingente impiego di energia e di acqua. Oggi, nella pratica floricola, esiste la possibilità di impiegare degli strumenti tecnici o prodotti innovativi, che permettono l’ottimizzazione dei risultati. L’introduzione di queste tecniche eco-compatibili risulta, quindi, di primaria importanza, considerando anche il fatto che l’attività agricola è stata indicata tra le cause della presenza di nitrati nelle acque di falda. Per questo motivo la Regione Liguria, con delibera n. 599/2006, ha adottato, ai sensi della Direttiva 91/676/CE e del D.Lgs. 152/99, un “Programma di azione” che contiene prescrizioni circa le tecniche di coltivazione praticabili. Il piano di azione per le coltivazioni in vaso in pieno campo prevede che la fertirrigazione
La maggior spesa sostenuta in partenza sarà compensata dalla qualità delle piante per aspersione sia limitata ad un numero massimo di cinque interventi all’anno ed è vietata nel periodo dal 1° novembre al 31 gennaio. In questo clima di cambiamenti, il Servizio Tecnico della CIA di Savona ha realizzato, ad Albenga, una prova di coltivazione di pieno campo di piante aromatiche in vaso con l’impiego di fertilizzanti a cessione controllata, con lo scopo di accertarne la convenienza agronomica ed economica. La prova di concimazione con fertilizzanti a ces-
sione controllata è stata realizzata, l’11 agosto 2006, presso l’azienda Daniela Baldari di Cisano sul Neva, con il rinvaso delle talee di Rosmarino e Lavanda, e si è conclusa a marzo di quest’anno, con la vendita del prodotto finale. Sono state impostate otto tesi su entrambe le colture, tutte con rinvaso ad agosto 2006, con l’impiego di quattro tipologie di concimi: Osmocote Exact 8-9 mesi Standard, Osmocote Exact 8-9 mesi Hi.End, Osmocote Exact Prototipo, Testimone aziendale. Durante la prova il migliore prodotto è risultato Osmocote Exact Hi.End ed il Prototipo con il dosaggio 4 Kg/mc. Questo test rafforza l’importanza della concimazione di fondo: obiettivo di ogni coltivatore è quello di riuscire, con questa tecnica di concimazione, a coprire il più possibile il fabbisogno totale di
una coltura. La maggior spesa sostenuta in partenza sarà compensata con interventi di copertura estremamente limitati (la copertura risulta avere dei costi onerosi); e con l’ottima qualità delle piante a fine coltura. Infatti ogni singola pianta è risultata perfetta e vendibile. Gianluigi Nario
Comparazione fra lavanda nel testimone aziendale
16 L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Associazioni
Estate 2007
Il futuro fertile dell’agricoltura Forum di Confagricoltura per dibattere sul futuro dell’agricoltura Lo scorso marzo, si è svolto a Taormina il Forum di Confagricoltura, un’occasione importante per dibattere sul “futuro fertile” dell’agricoltura. Durante l’incontro si è sollecitato, per le Imprese agricole, pari dignità a quella degli altri settori economici; e si è studiato il modo di impostare managerialmente il rilancio dell’agricoltura, che si propone, quindi, come impresa e soggetto competitivo a livello internazionale. Al Forum hanno partecipato, come relatori, alcuni importanti esponenti del mondo politico, economico, sindacale, quali: Luca Cordero di Montezemolo, Paolo De Castro, Mariann Fischer Boel (Commissario Europeo all’Agricoltura). “L’agricoltura italiana, ha commentato Vecchioni, si muove su uno scenario sempre più complesso, che vede la spinta di paesi emergenti che tentano di aggredire il mercato alimentare
Rilancio manageriale dell’agricoltura come impresa competitiva a livello internazionale europeo, ma anche di alcuni paesi membri dell’UE che premono per ridimensionare l’agricoltura europea”. La verifica dello stato di salute della PAC, potrebbe gettare le basi per un sistema d’intervento nell’agricoltura, che ridimensioni gli impegni e le politiche. I grandi paesi esportatori spingono per un taglio delle tariffe doganali e dei sostegni agricoli. Il ruolo della componente agricola, nei territori rurali, sarebbe gravemente compromesso. Per questo è importante che imprese, governo, parti sociali e l’UE facciano la propria parte.
Il Forum ha anche sancito un accordo storico: quello tra l’agricoltura e la grande distribuzione, rappresentati da Confagricoltura e CRAI, volto a sviluppare la penetrazione dell’agroalimentare italiano nei mercati esteri. Con questo progetto Confagricoltura porterà avanti il suo programma di internazionalizzazione contribuendo così all’obiettivo di aumentare di un 34% la propensione all’export dell’agroalimentare italiano. Altro tema fondamentale: il lavoro. Occorre intervenire per garantire qualità, sostenibilità, efficienza e trasparenza. Queste le proposte di Confagricoltura in materia di lavoro e previdenza: salvaguardare l’impianto della “legge Biagi”; estendere il taglio del cuneo fiscale ai rapporti a tempo determinato stabilizzati; incidere sugli adempimenti burocratici relativi alla gestione della manodopera dipendente; prevedere procedure più snelle
Il Presidente Nazionale Vecchioni
e più efficaci per l’assunzione di lavoratori stranieri; garantire la formazione e l’aggiornamento professionale senza oneri aggiuntivi per le imprese. Un’occasione unica di rilanciare il ruolo centrale che Confagricoltura ha nel rappresentare quella “minoranza trainante” che è il motore vero e unico dell’agricoltura italiana. Michele Introna
Campagna di vendita 2006-2007 Stime sulla campagna invernale-primaverile della Piana albenganese Si è chiusa la campagna invernale-primaverile, la più importante per le nostre aziende, poiché rappresenta il momento in cui vengono vendute gran parte delle specie vegetali prodotte nella Piana albenganese. Ecco le prime stime sui risultati. L’inverno è stato caratterizzato da un clima particolarmente mite, che ha causato l’anticipo di tutte le produzioni. Gran parte dei ciclamini sono fioriti precocemente, per cui la vendita si è
effettuata ad ottobre e novembre, con un esiguo quantitativo per il periodo natalizio. Per quanto riguarda invece le Stelle di Natale, bisogna premettere cha la produzione nella nostra zona è notevolmente diminuita e, nonostante ce ne sia stata una discreta richiesta, gran parte delle coltivazioni hanno subito danni a causa dell’alto tasso di umidità di questo anomalo inverno. La vendita delle aromatiche è stata buona nei primi mesi dell’anno, poi però il mercato ha subito una battuta d’arresto, infatti i paesi in cui esportiamo tali prodotti hanno potuto usufruire delle proprie coltivazioni. La commercializzazione delle margherite, invece, è iniziata a rilento, per “esplodere” poi da fine marzo e per tutto aprile. Molti coltivatori sono stati indotti a fare un secondo ed un terzo giro di produzione. Le piante perenni,
dopo anni positivi, hanno segnato il passo, sono andate male le cinerarie. Non è stata esaltante la vendita delle ortensie, che so-
Perdita nelle produzioni invernali e vendita altalenante delle produzioni primaverili no fiorite in ritardo, probabilmente a causa del mancato freddo invernale, ma che hanno avuto un discreto recupero. Note dolenti dalla vendita delle rose e delle fucsie, mentre per i gerani si è verificata un’annata disastrosa. Il mercato interno, che serve regioni come Lombardia e Piemonte, favorite anch’esse dal clima mite, è stato penalizzato con una diminuzione delle vendite.
E’ evidente il trend degli ultimi anni di una perdita di mercato delle produzioni invernali e di un periodo di vendita delle produzioni primaverili piuttosto altalenante. Molti produttori stanno aumentando i numeri di pezzi soprattutto in primavera, trascurando opportunità in altri periodi dell’anno. Ma il punto cruciale è produrre bene, non produrre molto, poiché altrimenti si ottengono grandi volumi di prodotto, grande impegno di lavoro e anche grandi rischi in periodi temporali sempre più brevi. Per concludere, questa campagna che ha visto buoni segnali iniziali e che alla fine di aprile aveva registrato anche qualche record nei volumi di vendita di alcune aziende commerciali, si è poi rivelata interlocutoria con belle performance, ma anche con diverso invenduto. Gerolamo Calleri
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Comvegno
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Imballaggi: strumento di promozione Nuovo packaging per i prodotti floricoli delle piante in vaso della Piana Il 29 maggio si è svolto, al Terminal passeggeri dell’aeroporto di Villanova, un convegno che ha avanzato proposte promozionali per i prodotti della floricoltura. Su iniziativa del Cersaa (Centro sperimentale agricolo della Camera di Commercio) è stato realizzato, grazie agli studenti del Dipartimento di Scienza per l’Architettura di Genova (DSA), uno studio che dà soluzioni sia grafiche che funzionali al packaging (imballaggio). Il packaging riguarda sia le tecniche di prima lavorazione che la valorizzazione dei prodotti nonché la logistica dei trasporti. Da tempo questo effetto promopubblicitario del packaging è tenuto in sempre maggiore considerazione. Infatti, se si pensa che ogni anno si producono circa 100 milioni di vasi, si può misurare l’importanza autopromo-
zionale di una iniziativa che unifichi tutti gli imballaggi. Questo progetto ha finalità promopubblicitarie specifiche che tendono a contrastare la difficoltà nella standardizzazione dell’identificazione e del confezionamento. Lo scopo di questo studio è l’ideazione di nuove forme di imballaggio per i prodotti floricoli. Come ha ricordato Riccardo Galbussera, responsabile operativo del Cersaa, sono stati sottoposti a esame, i vasi, i sacchetti contenitori, le etichette e
Il progetto ha scopi promozionali. Si contrasta la standardizzazione nel confezionamento
i contenitori di trasporto a perdere. Tutti questi sono elementi che possono trasformarsi in veicolo di marketing e promozione di marchi e immagini. Alcuni esempi di utilizzo di questi mezzi: i vasi biodegradabili; l’etichetta che accompagna la pianta; i contenitori di trasporto a perdere, studiati per offrire uno, due o più vasi al consumatore finale, associando le funzioni protettive a quelle estetiche di effetto promopubblicitario. Ennio Fazio, presidente del Cersaa, ha dichiarato:“Nel caso dei prodotti agricoli, il cui modesto valore unitario poco o nulla consente di azioni promozionali, il packaging costituisce l’unica, ma molto efficace, occasione di valorizzazione” Il progetto è stato finanziato per metà dal Distretto Floricolo e per metà dalla Camera Commercio. Hanno partecipato an-
che Giancarlo Cassini, assessore regionale all’agricoltura, Danilo Parodi, presidente del Distretto, Pierluigi Revetria, direttore Cersaa e i docenti del DSA dell’Università genovese. Silvia Roveraro
18 Comunicazioni
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Comunicazioni ai Soci NUOVI SERVIZI AL MAGAZZINO PRODOTTI PER L’AGRICOLTURA Nuovi efficienti servizi, pensati appositamente per i soci, e naturalmente per tutti i clienti, arrivano dal Magazzino Prodotti per l’Agricoltura.
ORTO-PRONTO Il servizio Orto-Pronto consente di recuperare tempo evitando il passaggio dai nostri sportelli. Infatti il socio potrà prenotare i suoi acquisti e recarsi comodamente al magazzino dove, nel frattempo, la merce sarà stata preparata e corredata dei relativi documenti di trasporto. E sufficiente contattare la nostra sede via fax 0182 555188 o inviare una mail (mpa@ortofrutticola.it – colamartino@ortofrutticola.eu ) o ancora telefonare allo 0182 554944 50374.203 e richiedere tutte le informazioni inerenti nonché le modalità e i tempi di consegna. E ricordate che, richiedendo il pagamento con il Prestito sociale, oltre ad avere lo sconto del 2,5%, sarà possibile ritirare la propria merce senza dover passare dallo sportello ordini o dalla cassa.
Affrettatevi… il tempo e' denaro!!!
Tutti i giorni sulle nostre frequenze aggiornamento Meteo Locale: ore 7,00 - 10,00 - 13,00 - 17,00 - 19,57
Giugno 2007
A G E N D A
Cooperativa
L’ORTOFRUTTICOLA Via Dalmazia 169 · 17031 Albenga (SV) PRESIDENZA
Tel. 0182 50374 · Fax 0182 1980101 e-mail: presidente@ortofrutticola.it SEGRETERIA Tel. 0182 50374 · Fax 0182 1980190 e-mail: segreteria@ortofrutticola.eu A M M I N I S T R A Z I O N E E C O N TA B I L I T À Tel. 0182 50374 · Fax 0182 1980120 - 0182 554333 e-mail: contabilita@ortofrutticola.it SETTORE FIORI Tel. 0182 568109 · Fax 0182 21119 e-mail: blumen@ortofrutticola.it Orario di apertura: Lunedì - Venerdì: 8,00-12,30 · 14,00-18,00 ORTAGGI E DEPOSITI CC Tel. 0182 568109 (interno 213) · Fax 0182 21321 e-mail: ortaggi@ortofrutticola.it MAGAZZINO PRODOTTI P E R L’ AG R I CO LT U R A Tel. 0182 554944 · Fax 0182 555188 e-mail: MPA@ortofrutticola.it Orario di apertura: Lunedì - Venerdì: 8,00-12,30 · 14,00-18,30 Sabato: 8,00-12,30 · 15,30-19,00 CO O P E R AT I VA CO O P I N T E SA Direzione e Amministrazione Tel. 0182 50374 · Fax 0182 50312 e-mail: info@coopintesa.it UFFICIO COMMERCIALE Tel. 0182 568109 · Fax 0182 21119 e-mail: blumen@ortofrutticola.it ASSISTENZA TECNICA Tel. 0182 554943 e-mail: asstec@ortofrutticola.it
“L’ORTOFRUTTICOLA - LA COOPERATIVA”
Meteo Regionale: ore 13,00 - 17,00
BIMESTRALE DELLA COOPERATIVA “L’ORTOFRUTTICOLA”
La redazione del notiziario torna alla I&C Dopo un’interruzione di tre anni, i giornalisti della I&C (Ideazione e Comunicazione) di Albenga tornano a curare il notiziario dell’Ortofrutticola. E’ un ritorno per noi gradito in quanto ci consente di proseguire un discorso che aveva portato all’affermazione della “voce” della Cooperativa, passando dalla prima edizione di otto pagine in bianco e nero a numeri con più di 20 pagine “full color”. Ma al di là dell’aspetto professionale ed economico, diventare portavoce della più importante realtà agricola della Liguria rappresenta per noi uno stimolo a valorizzare e sostenere un settore economico che è natura ed essenza degli albenganesi, in cui crediamo. Con nuova lena, quindi, ci apprestiamo a migliorare, se possibile, questo giornale e a difendere, col direttivo dell’Ortofrutticola, gli interessi dei coltivatori della Piana e del Ponente savonese. Romano Strizioli
DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀ Via Dalmazia 169 · 17031 Albenga (SV) · Tel. 0182 50374
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