Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - inverno 2017

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Trimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XX - n.5 Inverno 2017 - Spedizione A.P. 70% - Reg. Trib. SV n. 318 (1/3/1985) - DISTRIBUZIONE GRATUITA.

NOTIZIARIO TRIMESTRALE DELLA COOPERATIVA L’ORTOFRUTTICOLA DI ALBENGA

Un nuovo inserto da staccare e conservare! da pag. 11

BONUS VERDE Sgravio del 36% pag. 5

Carciofo spinoso Il registro di campagna PARTE 2

pagg. 6, 7

di Albenga

NOVITÀ SUI BANCHI de l’OrtoShop pag. 4


CRESCERE INSIEME

ECOCOMPATIBILE E NATURALE AL 100% PLANTPAPER • Biodegradabile al 100%, prodotto con materiali bio-responsabili • Non contiene colla o plastiche ricavate da oli fossili • Biodegradabile al 100%, non inquinante durante il compostaggio • Resistenza naturale ai funghi: non richiede l’uso di fungicidi o pesticidi VASSOIO • Fondo progettato appositamente per un buon drenaggio • Disponibile in diversi colori • Perforato in cima per consentire una buona aerazione • Paperpot con resistenza naturale ai funghi

W W W. M O D I F O R M . C O M


In questo numero 6e7

SERVIZIO AGROTECNICO

IL REGISTRO DI CAMPAGNA Parte seconda da pag TERRITORIO

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LUSIGNANO

Una storia antica da pag ORTOSHOP “L’ORTOFRUTTICOLA - LA COOPERATIVA”

TRIMESTRALE DELLA COOPERATIVA “L’ORTOFRUTTICOLA” Direzione, Amministrazione e Pubblicità Reg. Massaretti, 30 Bastia d’Albenga (SV) - Tel. 0182 50374 Direttore responsabile: Erica Marzo Hanno collaborato a questo numero: Claudio Burgarello, Antonio De Andreis, Giuseppe Del Core, Massimo Enrico, Luciano Gallizia, Osvaldo Geddo, Michele Introna, Lucia Mulè, Lara Ravera, Alessio Roba. Grafica e impaginazione Edoardo Caputo - Studio Orasis design - orasisdesign.it Foto copertina: Mario Rossello - mariorossello.it

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L’ottavo

INSERTO DA STACCARE E CONSERVARE 3


OrtoShop

Yogurt, nocciole e carni piemontesi Aumenta ancora l’offerta dell’Ortoshop con nuovi prodotti di eccellenza

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L’Ortofrutticola di Albenga, sempre attenta a fornire ai suoi soci ed ai suoi clienti prodotti di prima scelta, a Km 0 e a filiera corta, ha dato vita a nuovi rapporti di collaborazione con diverse Cooperative Piemontesi: Compral, leader nel settore delle carni, Corilanga per le nocciole e Cascina Bianca per lo yogurt. Da oggi nel punto vendita dell’Ortoshop sarà possibile acquistare questi prodotti d’eccellenza, frutto di un’accurata selezione, che andranno ad affiancarsi ai formaggi, all’olio, alle olive, al patè e a tutti gli altri articoli che già fanno dell’Ortoshop un punto vendita unico nel suo genere. Vediamo di conoscere meglio i nuovi partner dell’Ortofrutticola. Compral – Cooperativa allevatori Cuneo: questa cooperativa, dall’esperienza ultra trentennale, si pone come obiettivo quello di commercializzare animali appartenenti a razze di pregio a cui senz’altro la carne di fassona può a buon diritto appartenere. Questo prodotto ha un elevato valore biologico con un limitato ed equilibrato apporto di sostanza grassa, è ricco di sostanze fondamentali quali aminoacidi essenziali, vitamine ed oligoelementi. Compral segue con una particolare e severa attenzione non solo il processo di allevamento presso i propri associati, ma anche la successiva fase di trasporto degli animali (eseguito esclusivamente con mezzi propri), la macellazione e la lavorazione; la carne Compral non viene sottoposta a lunghi tempi di frollatura, non è necessario. Le caratteristiche qualitative della Piemontese trovano la massima espressione dopo alcuni giorni (8/10) grazie al fatto che vengono scelti animali giovani, alimentati in modo corretto

in relazione al loro stato fisiologico, con un grado di maturazione adeguato, senza forzature. Cascina Bianca: dal 1989 questa realtà si occupa di prodotti di eccellenza da agricoltura biologica realizzati con amore, nel rispetto della tradizione e della natura, con tutte le garanzie di controllo degli ingredienti e della produzione che solo un’azienda moderna può dare. Nel 2000 Cascina Bianca ha iniziato a collaborare con altre due aziende BIO del territorio, dando vita alla Cooperativa I Tesori della Terra. Gli yogurt prodotti da Cascina Bianca ed in vendita all’Ortoshop sono caratterizzati da una consistenza ed una leggerezza particolari, derivati di una scelta precisa: latte e frutta 100% italiani e biologici. Corilanga: questa giovane società agricola cooperativa è nata nel 2010 con sede ad Alba che si occupa della produzione e della vendita di Nocciole Piemonte IGP. Oggi conta 40 soci che con le loro aziende lavorano e operano in aree montane della provincia di Cuneo identificate come Langhe o Roero. Queste zone sono decisamente le più indicate di tutto il Piemonte per la produzione di nocciole, infatti il prodotto ottenuto è caratterizzato da elevati standard organolettici con altissimi livelli di qualità, fragranza e profumi. A fronte di ciò, a buon diritto, viene riconosciuta la miglior nocciola al mondo! Sui prossimi numeri del periodico L’O vi presenteremo le altre novità pronte ad arrivare sui banchi dell’Ortoshop.


FISCO

BONUS VERDE 2018 Arriva uno sgravio del 36% per chi sistemerà terrazzi e giardini

Nel suo iter la legge di bilancio 2018 ha visto anche l’inserimento del cosiddetto “bonus verde”, uno sgravio fiscale del 36% che spetta a chi effettua spese di sistemazione per giardini, terrazzi e balconi anche condominiali. Questa agevolazione fornisce un’importante opportunità di detrazione per chi ne potrà usufruire e diventerà anche un’importante opportunità commerciale per chi opera in aziende agricole e florovivaistiche oltre a valorizzare il bene pubblico, migliorando e rendendo più vivibile l’ambiente. Tale norma, che verrà meglio articolata e definita nelle circolari applicative del Ministero disponibili a partire da marzo 2018, viene così spiegata da Guidafisco: “ Il bonus verde 2018 consiste in una detrazione per chi sostiene spese per la sistemazione del verde di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari private di qualsiasi genere, per cui terrazzi, giardini e balconi, anche condominiali. A partire dal 1° gennaio 2018 tutti i cittadini che sosterranno spese di sistemazione del verde e di recupero del verde

storico, potranno beneficiarne; questo bonus del 36% permetterà di ottenere uno sconto fiscale IRPEF da detrarre dalla dichiarazione dei redditi, fino ad un massimo di spesa di 5.000 euro. Il nuovo bonus verde 2018 spetta a privati e condomini che sostengono spese per: sistemazione del verde; recupero del verde di giardini di interesse storico; fornitura di piante o arbusti; riqualificazione di prati; lavori e interventi per la trasformazione di un’area incolta in aiuole e piccoli prati. Tra le spese agevolabili con il bonus verde al 36% rientrano: le spese per il rifacimento di impianti di irrigazione; le spese per la sostituzione di una siepe; le spese per le grandi potature; spese per la fornitura di piante o arbusti; spese di riqualificazione di prati; spese per lavori e interventi per la trasformazione di un’area incolta in aiuole e piccoli prati”. Potranno ancora essere apportate alcune modifiche in corso d’opera ma la norma rimane a tutti gli effetti un’ottima opportunità per il comparto agricolo e florovivaistico.

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PARTE SECONDA

Il registro di campagna Informazioni per una corretta registrazione Le aziende Agricole sono tenute a registrare le operazioni colturali in azienda, soprattutto i trattamenti fitosanitari e le fertilizzazioni nelle zone vulnerabili ai nitrati (ZVN). La Regione Liguria con il Decreto n. 2611 del 28-05-2013 ha approvato la modulistica da utilizzare per la compilazione del suddetto Registro ma ha anche dato la facoltà alle aziende di utilizzare la propria modulistica a patto che vengano soddisfatte tutte le parti richieste dal Registro di Campagna.

A questo punto una volta organizzata la produzione ad ogni lotto messo in coltivazione si abbina un foglio dove registrare le operazioni colturali. Per aiutare i produttori è stato creato un foglio apposito strutturato in modo che nella parte superiore ci sono i dati identificativi, le date di trapianto o semina, l’inizio della fioritura e, facoltativo, il macchinario utilizzato. Per facilitare ulteriormente le operazioni di messa a dimora e successiva spaziatura, è possibile richiedere il nuovo modulo, dove vengono inserite le superfici prima e dopo l’allargatura in modo da giustificare le quantità di prodotto utilizzato. Il foglio delle registrazioni deve contenere obbligatoriamente la data del trattamento, l’avversità da combattere, il nome del prodotto, la dose utilizzata e il volume d’acqua, la carenza per i prodotti alimentari, il tempo di rientro e l’operatore che ha eseguito il trattamento. Nelle zone ZVN vanno inserite anche le concimazioni. Mentre per quanto riguarda i trattamenti le registrazioni vanno fatte entro un mese, per le fertirrigazioni (solo ZVN) i tempi scendono ad 1 settimana.

Facciamo un esempio:

Registriamo un trattamento con decis evo su aromatiche sul pieno campo 1 contro spodopthera litoralis MOD 04 05 REV 00 DEL 04-11-2017

REGISTRO DI CAMPAGNA (D.P.R. 290 DEL 23/04/ 2001)

AZIENDA:

MARIO ROSSI

Coltura e portamento:

ROSMARINO 14

N° di vasi/piante:

Macchinario utlizzato tratament

IMOVILLI AR 410

Pomodoro (coltura in serra): Myzus persicae, Aphis gossypii, Leptinotarsa decemlineata, Heliothis armigera, Bemisia tabaci, Trialeurodes vaporariorum, Spodoptera PIENO CAMPO 1 Mq Utlizzat: 300 IDENTIFICATIVO LOTTO: littoralis, Spodoptera15/06/2017 exigua, Mamestra brassicae, Thrips tabaci, Ostrinia nubilalis, Plusia gamma, Nezara viridula: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. PC Data di spaziatura:al massimo 15/08/2017 1000 Serra/tunnel (S)/Pieno Campo (PC) Effettuare 3 applicazioni a distanza diMq7Finali: gg. Peperone, Melanzana (coltura in serra): Myzus persicae, Aphis gossypii, Leptinotarsa decemlineata, Heliothis armigera, Bemisia tabaci, Trialeurodes vaporariorum, Data di inizio foritura: Spodoptera littoralis, Spodoptera exigua, Mamestra brassicae, Thrips tabaci, Ostrinia nubilalis, Plusia gamma, Nezara viridula: 0,5-0,7 l/ha. Intervenire alla comparsa del DATA AVVERSITA’ DA COMBATTERE NOME DEL PRODOTTO PRINCIPIO ATTIVO Quanttà' U.M VOLUME CARENZA TEMPO OPERATORE NOTE o METODO DI APPLICAZIONE DEL CONDIZIONI METEO T°C UMIDITA' % D'ACQUA (lt) RIENTRO FERTILIZZANTE parassita. Effettuare al massimo 4 applicazioni a distanza di 7 gg. Cetriolo, Cetriolino, Zucchino (coltura a pieno campo): Aphis gossypii, Myzus persicae, Thrips tabaci: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 14 gg. Cetriolo, Cetriolino, Zucchino (coltura in serra): Aphis gossypii, Bemisia tabaci, Trialeurodes vaporariorum, Thrips tabaci: 0,5-0,7 l/ha. Intervenire alla comparsa del SPODOPTERA 10/11/2017 DECIS EVO DELTAMETRINA 30 ml 100 3 PA MARIO ROSSI X 18 65 LITTORALIS parassita. Effettuare al massimo 4 applicazioni a distanza di 7 gg. Melone, Cocomero, Zucca (pieno campo): Aphis gossypii, Myzus persicae, Thrips tabaci: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 14 gg. Melone, Cocomero, Zucca (serra): Aphis gossypii, Myzus persicae, Thrips tabaci: 0,5-0,7 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 7 gg. Patata: Myzus persicae, Macrosiphum euphorbiae, Aphis nasturtii, Leptinotarsa decemlineata, Phtorimaea operculella (azione collaterale), Thrips tabaci: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3INSETTICIDA applicazioni a distanza di 14 gg. Fagiolo, Fagiolino, Fava, Pisello (in pieno campo): Aphis fabae, Acyrtosiphon pisum, Ostrinia nubilalis, Sitona lineatus, Thrips tabaci: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla EMULSIONE OLIO IN ACQUA (EW) comparsa del parassita. Ripetere l’applicazione se necessario dopo 14 gg. Carciofo: Anuraphis helichrysi, Brachycaudus cardui, Hydroecia xanthenes, Choreutis bjerkandrella, Agrocola lychnidis, Spodoptera littoralis, Spodoptera exigua, Depressaria erinaceella: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 7 gg. ® EVO Lattughe e altre insalate comprese le brassicacee (escluse DECIS scarola/indivia a foglie larghe, baby leaf di cicoria, di spinacio e di bietola da foglia) (pieno campo): Nasonovia ribis-nigri, Spodoptera littoralis, Spodoptera exigua,COMPOSIZIONE Mamestra brassicae, Athalia rosae: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 7 gg. g 100 di Decis EVO contengono: Lattughe e altre insalate comprese le brassicacee (escluse scarola/indivia a foglie larghe, baby leafg/l) di cicoria, di spinacio e di bietola da foglia) (serra): Nasonovia g 2,42 di Deltametrina pura (25 ribis-nigri, Spodoptera littoralis, Spodoptera exigua, Mamestra brassicae, Athalia rosae: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 coformulanti q.b. a 100 applicazioni a distanza di 7 gg. Erbe fresche (in pieno campo): Nasonovia ribis-nigri, Spodoptera littoralis, Spodoptera exigua, Mamestra brassicae, Athalia rosae, Phyllotreta atra, Phyllotreta nigripes: 0,3 l/ha. Effettuare 1 applicazione alla comparsa del parassita, nelle primissime fasi dell’infestazione. Indicazioni di pericolo Cavoli a infiorescenza, a testa, a foglia (escluso cavolo riccio e cavolo cinese): Aleyrodes proletella, Brevicoryne brassicae, Mamestra brassicae, Pieris rapae, Pieris H226 Liquido e vapori infiammabili brassicae, Phyllotreta atra, Phyllotreta nigripes, Plutella xylostella, Plutella maculipennis, Thrips major, Thrips meridionalis, Thrips tabaci: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla H317 comparsa del parassita. Ripetere l’applicazione se necessario dopo 7 gg.Può provocare una reazione allergica della pelle. H410 Molto tossico perIntervenire gli organismi acquatici effetti di lunga durata. 3 applicazioni a Cipolla, Porro, Aglio, Scalogno, Cipollina: Thrips tabaci, Lilioceris merdigera: 0,3-0,5 l/ha. alla comparsa del con parassita. Effettuare al massimo distanza di 14 gg. EUH401 Per evitare rischi per la salute umana e per l'ambiente, seguire le istruzioni per l'uso. MOD 04 05 REV14 00 Asparago: Crioceris asparagi, Thrips tabaci, Brachycorynella asparagi: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Ripetere l’applicazione se necessario dopo DEL 04-11-2017 gg. Trattare solo dopo la raccolta dei turioni. Pomodoro (coltura in serra): Myzus persicae, Aphis gossypii, Leptinotarsa decemlineata, Heliothis armigera, Bemisia tabaci, Trialeurodes vaporariorum, Spodoptera Consigli di prudenza Carota, Ravanello: Cavariella aegopodii, Dysaphis foeniculus, Dysaphis apiifolia, Dysaphis crataegi, Phytomyza atricornis, Lyriomyza huidobrensis, Phyllotreta atra, littoralis, Spodoptera exigua, Mamestra Thrips tabaci, Ostrinia nubilalis, Plusia gamma, Nezara viridula: l/ha.aIntervenire comparsa del parassita. P280 Indossare guanti/indumenti protettivi /0,3-0,5 Proteggere gli occhi/il viso. Phyllotreta nigripes, Phyllotreta undulata: brassicae, 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni distanza di alla 14 gg. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 7 gg. Fragola (coltura a pieno campo): Sitobion fragariae, Aphis gossypii, Chaetosiphon fragaefolii: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare alemassimo 3 P210 Tenere lontano fonti di calore, superfici riscaldate, scintille, fiammevaporariorum, altre forme di innesco. Vietato (D.P.R. 290 DEL 23/04/da 2001) Peperone, Melanzana (coltura in serra): Myzus persicae, Aphis gossypii, Leptinotarsa decemlineata, Heliothis armigera, Bemisia tabaci, Trialeurodes applicazioni a distanza di 14 gg. P243 Prendere precauzioni contro le cariche elettrostatiche. Spodoptera littoralis, Spodoptera exigua, Mamestra brassicae, Thrips tabaci, Ostrinia nubilalis, Plusia gamma, Nezara viridula: 0,5-0,7 l/ha. Intervenire alla comparsa del AZIENDA: MARIO ROSSI Fragola (coltura in serra): Sitobion fragariae, Aphis gossypii, Chaetosiphon fragaefolii, Thrips tabaci: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al parassita. al massimo distanza di 7 gg.P302+P352 IN CASO Coltura e portamento: ROSMARINO 14 4 applicazioni Macchinario utlizzato tratament CON LA IMOVILLI AR 410 lavare abbondantemente con acqua e sapone. DI CONTATTO PELLE: massimo 3Effettuare applicazioni a distanza di 14 gg. N° di avasi/piante: Cetriolo, Cetriolino, Zucchino (coltura a pieno campo): Aphis gossypii, tabaci: 0,3-0,5 l/ha. Dociostaurus Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al PIENOpelle, CAMPO 1consultare Data di messa a dimora: 15/06/2017 Mq Utlizzat: 300 IDENTIFICATIVO LOTTO: o Erba medica, Trifoglio, Graminacee foraggere: Aphis craccivora, ApionMyzus pisi, Hypera variabilis, Calliptamus italicus, maroccanus, Popilia japonica Newman: P333+P313 Inpersicae, caso diThrips irritazione eruzione della un medico. massimo 3 applicazioni a distanza di 14 gg. 0,25 l/ha. Intervenire15/08/2017 alla comparsa del parassita,Mqripetendo l’applicazione in caso di necessità. PC Data di spaziatura: Finali: 1000 Serra/tunnel (S)/Pieno Campo (PC) P303+P361+P353 IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli): togliere Cetriolo, Cetriolino, Zucchino (coltura in serra):atra, Aphis gossypii,nigripes, Bemisia Phyllotreta tabaci, Trialeurodes vaporariorum, Thrips tabaci: 0,5-0,7 l/ha. Intervenire allaCeuthorrynchus comparsa del gli indumenti contamin Colza, Girasole: Meligethes aeneus, Phyllotreta Phyllotreta undulata, Psylliodes chrysocephala, Pieris brassicae, Pieris rapae, Data di inizio foritura: una doccia. parassita. Effettuare al massimo 4 applicazioni a distanza di 7 gg.pelle/fare napi: 0,3 l/ha. Effettuare l’applicazione alla comparsa del parassita, nelle primissime fasi dell’infestazione. Solo su colza, in caso di necessità, è possibile effettuare sino a 4 Melone, Cocomero, (pieno campo): gossypii, Myzus persicae, Thrips tabaci: 0,3-0,5 Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3% DATA DA COMBATTERE NOME Aphis DEL PRODOTTO PRINCIPIO ATTIVO Quanttà' U.M VOLUME CARENZA TEMPO l/ha. OPERATORE NOTE oalla METODO DI APPLICAZIONE DEL CONDIZIONI METEO T°C UMIDITA' P501 Smaltire il contenuto/recipiente in conformità regolamentazione nazionale. applicazioni a distanzaZucca diAVVERSITA’ 14 gg. D'ACQUA (lt) RIENTRO FERTILIZZANTE applicazioni a distanza 14 gg. Aphis gossypii, Bemisia tabaci, Trialeurodes vaporariorum, Cotone (solo per usoditessile): Thrips tabaci: 0,5-0,7 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Ripetere Melone, Cocomero, Zuccadopo (serra): Aphis gossypii, Myzus persicae, Thrips tabaci: 0,5-0,7 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 l’applicazione se necessario 14 gg. applicazioni a distanza gg. (Diptera), Collemboli (Collembola): 0,3 l /ha. Effettuare un’applicazione 3 gg prima della prima fuoriuscita e un’altra applicazione 3 gg prima Funghi coltivati: Larvedidi7Ditteri SPODOPTERA Patata: Myzus persicae, Macrosiphum euphorbiae, nasturtii, Leptinotarsa decemlineata, Phtorimaea operculella (azione collaterale), Thrips 10/11/2017 DECIS EVO Aphis DELTAMETRINA 30 ml 100 3 PA MARIO ROSSI X tabaci: 0,3-0,5 18 l/ha. 65 della seconda. LITTORALIS Intervenire alla comparsa parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 14 sanborni, gg. Floreali (coltura a pieno del campo): Aphis gossypii, Macrosiphum rosae, Macrosiphoniella Phlogophora meticulosa, Mamestra brassicae, Cacyreus marshalli, Fagiolo, Fagiolino, Fava, Pisello (in pieno campo): Aphis fabae, Acyrtosiphon pisum, Ostrinia nubilalis, Sitona lineatus, Thrips tabaci: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla Metcalfa pruinosa, Arge pagana, Ardis sulcata, Thrips major, Thrips meridionalis, Thrips tabaci, Popilia japonica Newman: 35-50 ml/hl (0,3-0,5 l/ha). Intervenire alla Titolare dell’autorizzazione: Bayer CropScience S.r.l.– Viale Certosa 130 – 20156 Milano - Tel. 02.3972.1 comparsa del del parassita. parassita. Effettuare Ripetere l’applicazione necessarioadopo 14 gg. comparsa al massimo 3se applicazioni distanza di 7 gg. Carciofo:(coltura Anuraphis helichrysi, cardui, Hydroecia xanthenes, Choreutis Agrocola lychnidis, Spodoptera exigua, di produzione e confezionamento: Floreali in serra): Aphis Brachycaudus gossypii, Macrosiphum rosae,Officine Macrosiphoniella sanborni, bjerkandrella, Phlogophora meticulosa, Mamestra brassicae, littoralis, CacyreusSpodoptera marshalli, Metcalfa Depressaria erinaceella: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni distanza di 7 gg.Intervenire alla comparsa del parassita. pruinosa, Bemisia tabaci, Trialeurodes vaporariorum, Thrips major, Thrips meridionalis, Thrips tabaci: 30 ml/hlaBayer (0,3-0,5 l/ha). Bayer CropScience S.r.l. - baby Filago (BG); S.A.S. - eMarle sur Serre (Francia); Bayer S.A.S. - Villefranche ( Lattughe e altre insalate comprese le brassicacee (escluse scarola/indivia a foglie larghe, leaf di cicoria, di spinacio di bietola da foglia) (pieno campo): Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 7 gg. Italiana S.p.A.Cotignola (RA); IRCA –alla Fornovo S. del Giovanni (BG); Bayer Nasonovia ribis-nigri, (coltura Spodoptera littoralis, Spodoptera exigua,Solfotecnica Mamestra brassicae, Athalia rosae: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire comparsa parassita. Effettuare al CropScience S.L. - Qu Vivai e Ornamentali a pieno campo): Aphis gossypii, Macrosiphum rosae, Macrosiphoniella sanborni, Phlogophora meticulosa, Mamestra brassicae, Cacyreus massimo 3Metcalfa applicazioni a distanza 7 gg. Ardis sulcata, Thrips(Spagna); Formulation – Beziers marshalli, pruinosa, Arge di pagana, major, ThripsSBM meridionalis, Thrips tabaci, Popilia(Francia) japonica Newman: 35-50 ml/hl (0,3-0,5 l/ha). Intervenire Lattughe e altre insalate comprese le brassicacee (escluse scarola/indivia a foglie larghe, baby leaf di cicoria, di spinacio e di bietola da foglia) (serra): Nasonovia alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioniRegistrazione a distanza di 7 gg. del Ministero della Salute n° 15059 del 17/01/2012 ribis-nigri, Spodoptera(coltura littoralis, Mamestra brassicae, rosae: 0,3-0,5 l/ha.Phlogophora Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 Vivai e Ornamentali in Spodoptera serra): Aphisexigua, gossypii, Macrosiphum rosae, Athalia Macrosiphoniella sanborni, meticulosa, Mamestra brassicae, Cacyreus marshalli, Contenuto netto: ml 10-20-50-100-200-250-500; l 1-3-5 applicazioni a distanza di 7 gg. Metcalfa pruinosa, Bemisia tabaci, Trialeurodes vaporariorum,Partita Thrips major, Thrips meridionalis, Thrips tabaci: 30 ml/hl (0,3-0,5 l/ha). Intervenire alla comparsa del n° Erbe fresche (in pieno campo):3 Nasonovia littoralis, Spodoptera exigua, Mamestra brassicae, Athalia rosae, Phyllotreta atra, Phyllotreta nigripes: parassita. Effettuare al massimo applicazioniribis-nigri, a distanzaSpodoptera di 7 gg. 0,3 l/ha. e Effettuare alla comparsa delParanthrene parassita, nelle primissimeSynanthedon fasi dell’infestazione. Pioppo Forestali1 applicazione in vivaio, impianti giovani: tabaniformis, vespiformis, Saperda carcharias, Saperda populnea, Melasoma populi, Aromia Cavoli a infiorescenza, a testa, a foglia (escluso cavolo riccio e cavolo cinese): Aleyrodes proletella, Brevicoryne brassicae, Mamestra brassicae, Pieris rapae, Pieris bungii, Popilia japonica Newman: 50-75 ml/hl (0,3-0,5 l/ha). Effettuare 1 applicazione alla comparsa del parassita, nelle primissime fasi dell’infestazione. Trattamento al brassicae, Phyllotreta atra, Phyllotreta nigripes, Plutella xylostella, Plutella maculipennis, Thrips major, Thrips meridionalis, Thrips tabaci: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla PRESCRIZIONI SUPPLEMENTARI tronco: 80 ml/hl (0,4 l/ha). comparsa del parassita. Ripetere l’applicazione se necessario dopo 7 gg. Campi da golf, Tappeti erbosi: Aphis craccivora, Apion pisi,Per Hypera variabilis, Calliptamus italicus, Dociostaurus maroccanus, Popilia japonica Newman: 0,3-0,5 l/ha. proteggere0,3-0,5 gli organismi acquatici adottaredel una fascia Effettuare di rispetto non trattata dai corpi Cipolla, Porro, Aglio, Scalogno, Cipollina: Thrips tabaci, Lilioceris l/ha. Intervenire alla comparsa parassita. al massimo 3 applicazioni a idrici superficiali come Intervenire alla comparsa del parassita. Ripetere l’applicazione in casomerdigera: di necessità. l’acqua con il prodotto o il suo contenitore. Non pulire il materiale d’applicazione in prossimità delle acque di superficie distanza di 14 gg. Asparago: Crioceris asparagi, Thrips tabaci, Brachycorynella asparagi: 0,3-0,5 l/ha.aziende Intervenire alla comparsa parassita. Ripetere e’ l’applicazione necessario delle acque dalle agricole e dalledel strade. Il prodotto nocivo perseapi e insettidopo utili:14osservare scrupolosamen PREPARAZIONE E DISTRIBUZIONE gg. dopo ladosaggio raccolta ad deiettaro turioni.utilizzare le quantità durante la fioritura. lo sfalcio dei frutteti inerbiti. Per Trattare calcolaresolo il corretto di acqua indicate nella Effettuare seguente tabella: Tratamento

X

Raccolta

Concimazione

Operazione Colturale

Data di messa a dimora:

DECIS® EVO

REGISTRO DI CAMPAGNA

Tratamento

X

Concimazione

Raccolta

Operazione Colturale

0,3 LT/HA = 300 ML x 10.000 MQ 10.000 : 1.000 = 10 QUINDI LA DOSE CHE POSSO USARE È 300 ML : 10 = 30 ML

6

Leggiamo bene l’etichetta: nelle prescrizioni preliminari c’è scritto di rispettare una fascia di rispetto per proteggere gli organismi acquatici e non trattare durante la fioritura. Una volta assodato che l’appezzamento è lontano da corpi idrici o non siamo in fioritura si prende l’etichetta e si inseriscono le prime voci come indicato qui a fianco.

A questo punto continuiamo a leggere l’etichetta per inserire la parte importante che è la dose giusta che si deve utilizzare:

E


Phyllotreta nigripes, Phyllotreta undulata: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 14 gg. Fragola (coltura a pieno campo): Sitobion fragariae, Aphis gossypii, Chaetosiphon fragaefolii: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 14 gg. Fragola (coltura in serra): Sitobion fragariae, Aphis gossypii, Chaetosiphon fragaefolii, Thrips tabaci: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 14 gg. Erba medica, Trifoglio, Graminacee foraggere: Aphis craccivora, Apion pisi, Hypera variabilis, Calliptamus italicus, Dociostaurus maroccanus, Popilia japonica Newman: 0,25 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita, ripetendo l’applicazione in caso di necessità. Colza, Girasole: Meligethes aeneus, Phyllotreta atra, Phyllotreta nigripes, Phyllotreta undulata, Psylliodes chrysocephala, Pieris brassicae, Pieris rapae, Ceuthorrynchus napi: 0,3 l/ha. Effettuare l’applicazione alla comparsa del parassita, nelle primissime fasi dell’infestazione. Solo su colza, in caso di necessità, è possibile effettuare sino a 4 applicazioni a distanza di 14 gg. Cotone (solo per uso tessile): Aphis gossypii, Bemisia tabaci, Trialeurodes vaporariorum, Thrips tabaci: 0,5-0,7 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Ripetere l’applicazione se necessario dopo 14 gg. Funghi coltivati: Larve di Ditteri (Diptera), Collemboli (Collembola): 0,3 l /ha. Effettuare un’applicazione 3 gg prima della prima fuoriuscita e un’altra applicazione 3 gg prima Diluire la dose indicata di DECIS EVO in poca acqua, versare nel serbatoio e portare a volume, mantenendo in agitazione. Le dosi riportate si riferiscono a trattamenti a della seconda. volume normale. Per trattamenti a volume ridotto, aumentare la concentrazione in proporzione alla riduzione del volume di acqua, così da mantenere la stessa dose di Floreali (coltura a pieno campo): Aphis gossypii, Macrosiphum rosae, Macrosiphoniella sanborni, Phlogophora meticulosa, Mamestra brassicae, Cacyreus marshalli, prodotto per ettaro indicata. Metcalfa pruinosa, Arge pagana, Ardis sulcata, Thrips major, Thrips meridionalis, Thrips tabaci, Popilia japonica Newman: 35-50 ml/hl (0,3-0,5 l/ha). Intervenire alla DECIS EVO agisce per contatto e ingestione. Occorre pertanto eseguire un trattamento molto accurato facendo in modo che la bagnatura sia il più uniforme possibile su comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 7 gg. tutta la vegetazione. In caso di vegetali di difficile bagnatura si consiglia l’aggiunta di un bagnante. Per assicurare la migliore efficacia del trattamento intervenire Floreali (coltura in serra): Aphis gossypii, Macrosiphum rosae, Macrosiphoniella sanborni, Phlogophora meticulosa, Mamestra brassicae, Cacyreus marshalli, Metcalfa precocemente prima che il parassita penetri nel vegetale o provochi accartocciamenti delle foglie. pruinosa, Bemisia tabaci, Trialeurodes vaporariorum, Thrips major, Thrips meridionalis, Thrips tabaci: 30 ml/hl (0,3-0,5 l/ha). Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 7 gg. Sospendere i trattamenti 60 giorni prima del raccolto per girasole; 45 giornirosae, primaMacrosiphoniella del raccolto su colza; 30 giorni prima del raccoltoMamestra su agrumi,brassicae, frutta a guscio, Vivai e Ornamentali (coltura a pieno campo): Aphis gossypii, Macrosiphum sanborni, Phlogophora meticulosa, Cacyreus mais, sorgo, frumento, orzo,Arge segale, avena, barbabietola da zucchero e da foraggio e cotone; giorni primajaponica del raccolto su erba medica, trifoglio,l/ha). graminacee marshalli, Metcalfa pruinosa, pagana, Ardis sulcata, Thrips major, Thrips meridionalis, Thrips 14 tabaci, Popilia Newman: 35-50 ml/hl (0,3-0,5 Intervenire foraggere e kiwi; 7 giorni prima del raccolto su3melo, pero, susino, ciliegio, alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo applicazioni a distanza di 7 gg.vite, olivo, patata, cavoli a infiorescenza, cavoli a testa, cavoli a foglia (escluso cavolo e cavolo cinese), carota,Aphis ravanello, pisello, fagiolo, fagiolino, fava, aglio, cipolla, cipollina, porro, meticulosa, scalogno, lattughe altre insalate comprese le Vivai ericcio Ornamentali (coltura in serra): gossypii, Macrosiphum rosae, Macrosiphoniella sanborni, Phlogophora Mamestrae brassicae, Cacyreus marshalli, brassicacee in serraBemisia (escluse scarola/indivia a foglie larghe, baby leafmajor, di cicoria, di meridionalis, spinacio e diThrips bietolatabaci: da foglia); 3 giorni prima del raccolto sulle colturedel Metcalfa pruinosa, tabaci, Trialeurodes vaporariorum, Thrips Thrips 30 ml/hl (0,3-0,5 l/ha). Intervenire allaaltre comparsa (albicocco, pesco, fragola, pomodoro, peperone, melanzana, parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 7 gg. cetriolo, cetriolino, zucchino, melone, cocomero, zucca, mais dolce, lattughe e altre insalate comprese le brassicacee in campo (escluse scarola/indivia foglie larghe, baby leaf divespiformis, cicoria, di spinacio di bietola Saperda da foglia), erbe fresche, carciofo, funghi Pioppo e Forestali in vivaio, impianti giovani: Paranthrene atabaniformis, Synanthedon Saperda ecarcharias, populnea, Melasoma populi, Aromia coltivati, tabacco). Asparago: intervallo pre-raccolta non previsto. bungii, Popilia japonica Newman: 50-75 ml/hl (0,3-0,5 l/ha). Effettuare 1 applicazione alla comparsa del parassita, nelle primissime fasi dell’infestazione. Trattamento al

In genere la dose in etichetta viene espressa per ettaro, che equivale a 10.000 mq. In questo caso, come si vede dal registro, la superfice da trattare è 1.000 mq. Di conseguenza si calcola prima il coefficiente dividendo 1 ha x la superficie da trattare (10.000 mq : 1000 mq) e ottenendo 10 che è il coefficiente. A questo punto si

divide la dose per ettaro con questo coefficiente. In pratica la dose è 0,3 lt/ha pari a 300 ml x ettaro, quindi 300 ml : 10 = 30 ml che è la dose che si deve utilizzare e riportare sul Registro. Infine si completa la registrazione con la carenza che è 3 giorni, il tempo di rientro, in genere piante asciutte (PA) se non specificato.

tronco: 80 ml/hl (0,4 l/ha). Campi da golf, Tappeti erbosi: Aphis craccivora, Apion pisi, Hypera variabilis, Calliptamus italicus, Dociostaurus maroccanus, Popilia japonica Newman: 0,3-0,5 l/ha. Avvertenza: in caso di miscela con altri Ripetere formulati l’applicazione deve essere rispettato periodo di carenza più lungo. Devono inoltre essere osservate le norme precauzionali prescritte Intervenire alla comparsa del parassita. in caso diilnecessità. per i prodotti più tossici. Qualora si verificassero casi di intossicazione informare il medico della miscelazione compiuta. PREPARAZIONE E DISTRIBUZIONE Per calcolare il corretto dosaggio ad ettaro utilizzare le quantità di acqua indicate nella seguente tabella: Avvertenza. i trattamenti in pieno mantenere unanel fascia di rispetto non a trattata daimantenendo corpi idrici in superficiali indicato in tabella: Diluire la dosePer indicata di DECIS EVO incampo poca acqua, versare serbatoio e portare volume, agitazione.come Le dosi riportate si riferiscono a trattamenti a Coltura Dose (l/ha) volume normale. PerColture trattamenti a volume ridotto, aumentare concentrazione in proporzione alla riduzione del volume di acqua, così da Fascia mantenere la stessa dose di Fascia di la rispetto Fascia di rispetto (metri) Fascia di rispetto (metri) di acqua rispetto (metri) prodotto per ettaro indicata. (metri)Nocciolo, Mandorlo, con dispositivi con dispositivi tipo ugelli con dispositivi tipo ugelli Melo, Pero, Pesco, Albicocco, Susino, Ciliegio, Agrumi, Noce, Olivo tipo ugelli 1000-1400 DECIS EVO agisce per contatto e ingestione. Occorre pertanto eseguire un trattamento molto accurato facendo in modo che la bagnatura sia il più uniforme possibile su in assenza di antideriva ad induzione antideriva ad induzione antideriva ad induzione Pomodoro, Peperone, Melanzana (coltura in serra); Cetriolo, Zucchino (coltura in serra); Floreali (coltura in serra), Vivai e tutta la vegetazione. si consiglia l’aggiunta di un bagnante. Per assicurare la migliore trattamento dispositivi d’aria o similari con d’aria o similari con efficacia del d’aria o similari intervenire con Ornamentali (colturaInincaso serra)di vegetali di difficile bagnatura 1000-1500 precocemente prima che il parassita penetri nel vegetale oantideriva provochi accartocciamenti delle foglie. riduzione della deriva fino riduzione della deriva fino riduzione della deriva fino al Pioppo e Forestali in vivaio, impianti giovani 400-1000 al 30% al 50% 90% Frumento, Orzo, Segale, Avena, Barbabietola da zucchero e da foraggio, Erba medica, Campi da golf, Tappeti erbosi, Trifoglio, Melo, pero 15per (dose min) 45 giorni prima 10 (dose min) (dose min) del raccolto sunessuna (dose Sospendere i trattamenti girasole; del raccolto su colza; 30 10 giorni prima agrumi, fruttamin) a guscio, Graminacee foraggere 60 giorni prima del raccolto 400-600 15 (dose 15 (dose max)Cetriolo, 10 (dose nessuna (dosegraminacee max) mais, sorgo, orzo, segale,Pomodoro, avena, barbabietola da max) zucchero e da a foraggio e cotone; 14 giorni prima del raccolto trifoglio, Mais, Mais frumento, dolce, Sorgo, Tabacco; Peperone, Melanzana (coltura pieno campo); Zucchino (coltura amax) pienosu erba medica, Drupacee 15 (dose min) 10 (dose min) 10 (dose min) nessuna (dose min) foraggere e kiwi; 7 giorni prima del raccolto su melo, pero, susino, ciliegio, vite, olivo, patata, cavoli a infiorescenza, cavoli a testa, cavoli a foglia (escluso campo); Melone, Cocomero, Zucca (pieno campo); Lattughe e altre insalate comprese le brassicacee escluse scarola/indivia a foglie 15 (dose max)campo), 15 (dose 10 (dose max) lattughe e altre nessuna (dose max) cavolo riccio cavolo cinese), carota, eravanello, pisello, fagiolo, fagiolino, aglio,max) cipolla, cipollina, porro, scalogno, insalate comprese le larghe, babyeleaf di cicoria, di spinacio di bietola da foglia (pieno Erbefava, fresche 500-1000 Agrumi, kiwi, frutta a guscio (12,5 g ai/ha) brassicacee in serra (escluse scarola/indivia a foglie larghe, baby leaf dia cicoria, di 30 spinacio e di bietola da efoglia); 3 giorni prima del raccolto sulle altre colture Patata, Fagiolo, Fagiolino, Fava, Pisello, Carciofo, Cavoli a30 infiorescenza, testa, a foglia (escluso cavolo riccio cavolo 20 cinese), 10 (albicocco, pesco, fragola, pomodoro, cetriolo, cetriolino, melone, cocomero, e altre insalate Cipolla, Porro, Aglio, Scalogno, Cipollina,peperone, Asparago, melanzana, Carota, Ravanello, Fragola (colturazucchino, a pieno campo), Colza, Girasole,zucca, Cotonemais dolce, lattughe 600-1000 comprese le brassicacee campo (escluse scarola/indivia larghe, baby leaf cicoria, scarola/indivia di spinacio e adifoglie bietola da foglia), erbe fresche,10 carciofo, funghi Olivo 50 a foglie 30di escluse 30 larghe, Kiwi; Melone, Cocomero,inZucca (serra); Lattughe e altre insalate comprese le brassicacee coltivati, tabacco). Asparago: intervallo pre-raccolta non previsto. Vite baby leaf di cicoria, di spinacio e di bietola da foglia (serra), Fragola (coltura in serra), Funghi coltivati, Floreali (coltura a pieno Applicazioni precoci –dose min(coltura a pieno campo) 5 5 5 nessuna campo), Vivai e Ornamentali 800-1000 Applicazioni precoci 10 10 10 nessuna Vite (da tavola e da –dose vino) max 800-1150

Attenzione perché in etichetta possono essere specificate altre indicazioni da seguire. In questo caso del Decis Evo viene indicato anche il volume di acqua da utilizzare.

Avvertenza: in caso diinmiscela con altrigiovani formulati deve essere rispettato il periodo di carenza più lungo. Devono inoltre essere osservate le norme precauzionali prescritte Pioppo e Forestali vivaio, impianti (trattamento al tronco) 500 tardive –dose min si verificassero casi di intossicazione 15 10 miscelazione compiuta. 10 nessuna perApplicazioni i prodotti più tossici. Qualora informare il medico della Applicazioni tardive –dose max 20 15 15 5

Cotone, tabacco 10 5 5 nessuna del 10/04/2017 Etichetta Decreto Dirigenziale Avvertenza. Per i trattamenti in pieno campo mantenere una fascia di rispetto non trattata dai corpi idrici superficiali comeautorizzata indicatocon in tabella: Colture basse Colture Fascia di rispetto Fascia di rispetto (metri) Fascia di rispetto (metri) Fascia di rispetto (metri) Cereali, orticole, patate, fragola, erba medica, 5 (dose min) (dose min) (metri) con dispositivi connessuna dispositivi tipo ugelli con dispositivi tipo ugelli trifoglio, foraggere, colza, girasole, floreali ed 5 tipo ugelli nessuna 10 assenza (dose max) 5 (dose in di antideriva ad induzione antideriva admax) induzione antideriva ad induzione ornamentali, vivai di pioppo e forestali, campi dispositivi d’aria o similari con d’aria o similari con d’aria o similari con da golf, prati antideriva riduzione della deriva fino riduzione della deriva fino riduzione della deriva fino al al 30% al 50% 90% Attenzione: da impiegarsi esclusivamente per gli usi e alle condizioni riportate in questa etichetta. Chi impiega il prodotto è responsabile degli eventuali danni Melo, pero 15 (dose min) 10 (dose min) 10 (dose min) nessuna (dose min) derivanti da uso improprio del preparato. Il rispetto di tutte le indicazioni contenute nella presente etichetta è condizione essenziale per assicurare l'efficacia del 15 (dose max) 15 (dose max) 10 (dose max) nessuna (dose max) trattamento e per evitare danni alle piante, alle persone ed agli animali. Non applicare con i mezzi aerei. Per evitare rischi per l’uomo e per l’ambiente seguire le Drupaceeper l’uso. Operare in assenza di vento. Da15 (dose min) sfuso. Smaltire 10 (dose min) 10 (dose min) Il contenitore completamente nessuna (dose min) istruzioni non vendersi le confezioni secondo le norme vigenti. svuotato 15 (dose max) 15 (dose max) al riparo dal gelo. 10 (dose max) nessuna (dose max) non deve essere disperso nell’ambiente. Il contenitore non può essere riutilizzato. Conservare Agrumi, kiwi, frutta a guscio (12,5 g ai/ha) 30 30 20 10

Viene indicata la fascia di rispetto da un corpo idrico, e questa varia a seconda del macchinario utilizzato.

Olivo 50 30 30 10 Vite Applicazioni precoci –dose min 5 5 5 nessuna Applicazioni precoci –dose max 10 10 10 nessuna Pomodoro (coltura in Gruppo serra): Myzus  Marchio registrato Bayerpersicae, Aphis gossypii, Leptinotarsa decemlineata, Heliothis armigera, Bemisia tabaci, Trialeurodes vaporariorum, Spodoptera littoralis, Spodoptera exigua, Mamestra brassicae, Thrips tabaci, Ostrinia nubilalis, Plusia gamma, Nezara viridula: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. www.cropscience.bayer.it Applicazioni tardive –dose min 15 10 10 nessuna Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 7 gg. Applicazioni tardive –dose max 20 15 15 5 Peperone, Melanzana (coltura in serra): Myzus persicae, Aphis gossypii, Leptinotarsa decemlineata, Heliothis armigera, Bemisia tabaci, Trialeurodes vaporariorum, AF estensione di impiego Spodoptera littoralis, Spodoptera exigua, Mamestra brassicae, Thrips tabaci, Ostrinia nubilalis, Plusia gamma, Nezara viridula: 0,5-0,7 l/ha. Intervenire alla comparsa del Cotone, tabacco 10 5 5 nessuna parassita. Effettuare al massimo 4 applicazioni a distanza di 7 gg. Colture Cetriolino, basse Cetriolo, Zucchino (coltura a pieno campo): Aphis gossypii, Myzus persicae, Thrips tabaci: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al Cereali, orticole, patate, fragola, erba medica, massimo 3 applicazioni a distanza di 14 gg. 5 (dose min) nessuna (dose min) trifoglio, Cetriolino, foraggere, colza, girasole, floreali 5 nessuna Cetriolo, Zucchino (coltura in ed serra): Aphis gossypii, Bemisia tabaci, Trialeurodes vaporariorum, Thrips tabaci: 10 (dose max) 5 (dose max)0,5-0,7 l/ha. Intervenire alla comparsa del ornamentali, vivai di pioppo e forestali, campi parassita. Effettuare al massimo 4 applicazioni a distanza di 7 gg. da golf,Cocomero, prati Melone, Zucca (pieno campo): Aphis gossypii, Myzus persicae, Thrips tabaci: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 14 gg. Melone, Cocomero, Zuccaesclusivamente (serra): Aphis gossypii, Myzus Thrips tabaci: 0,5-0,7 etichetta. l/ha. Intervenire alla comparsa parassita. Effettuare al massimo 3 Attenzione: da impiegarsi per gli usi e allepersicae, condizioni riportate in questa Chi impiega il prodottodel è responsabile degli eventuali danni applicazioni distanza di 7 gg. derivanti daauso improprio del preparato. Il rispetto di tutte le indicazioni contenute nella presente etichetta è condizione essenziale per assicurare l'efficacia del Patata: Myzus persicae, euphorbiae, Aphis ed nasturtii, Leptinotarsa decemlineata, collaterale), tabaci: 0,3-0,5 l/ha. trattamento e per evitareMacrosiphum danni alle piante, alle persone agli animali. Non applicare con i Phtorimaea mezzi aerei.operculella Per evitare(azione rischi per l’uomo eThrips per l’ambiente seguire le Intervenire alla l’uso. comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza gg. istruzioni per Operare in assenza di vento. Da non vendersi sfuso. Smaltire di le14 confezioni secondo le norme vigenti. Il contenitore completamente svuotato Fagiolo, Fava, Pisello (in pieno campo): Aphis Acyrtosiphon pisum, Ostrinia nubilalis, Sitona lineatus, Thrips tabaci: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla non deveFagiolino, essere disperso nell’ambiente. Il contenitore non fabae, può essere riutilizzato. Conservare al riparo dal gelo. comparsa del parassita. Ripetere l’applicazione se necessario dopo 14 gg. Carciofo: Anuraphis helichrysi, Brachycaudus cardui, Hydroecia xanthenes, Choreutis bjerkandrella, Agrocola lychnidis, Spodoptera littoralis, Spodoptera exigua, Depressaria erinaceella: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 7 gg. Lattughe e altre insalate comprese le brassicacee (escluse scarola/indivia a foglie larghe, baby leaf di cicoria, di spinacio e di bietola da foglia) (pieno campo): Diluire la dose indicata di DECIS littoralis, EVO in poca acqua, versare serbatoiobrassicae, e portare Athalia a volume, mantenendo in agitazione. dosicomparsa riportate sidelriferiscono trattamenti ala Nasonovia ribis-nigri, Spodoptera Spodoptera exigua, nel Mamestra rosae: 0,3-0,5 l/ha. IntervenireLealla parassita.a Effettuare volume normale. Per trattamenti a volume ridotto, aumentare la concentrazione in proporzione alla riduzione del volume di acqua, così da mantenere la stessa dose di massimo 3 applicazioni a distanza di 7 gg.  prodotto per ettaro indicata. Marchioe registrato Gruppo Bayer Lattughe altre insalate comprese le brassicacee (escluse scarola/indivia a foglie larghe, baby leaf di cicoria, di spinacio e di bietola da foglia) (serra): Nasonovia DECIS EVO agisce per contatto e ingestione. Occorre pertanto eseguire un trattamento molto accurato facendo in modo che la bagnatura sia il più uniforme possibile su www.cropscience.bayer.it ribis-nigri, Spodoptera littoralis, Spodoptera exigua, Mamestra brassicae, Athalia rosae: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 tutta la vegetazione. In caso di vegetali di difficile bagnatura si consiglia l’aggiunta di un bagnante. Per assicurare la migliore efficacia del trattamento intervenire applicazioni a distanza di 7 gg. precocemente prima che il parassita penetri nel vegetale o provochi accartocciamenti delle foglie. Erbe fresche (in pieno campo): Nasonovia ribis-nigri, Spodoptera littoralis, Spodoptera exigua, Mamestra brassicae, Athalia rosae, Phyllotreta atra, Phyllotreta nigripes: AF estensione di impiego 0,3 l/ha. Effettuare 1 applicazione alla comparsa del parassita, nelle primissime fasi dell’infestazione. Sospendere i trattamenti 60 giorni prima del raccolto per girasole; 45 giorni prima del raccolto su colza; 30 giorni prima del raccolto su agrumi, frutta a guscio, Cavoli a infiorescenza, a testa, a foglia (escluso cavolo riccio e cavolo cinese): Aleyrodes proletella, Brevicoryne brassicae, Mamestra brassicae, Pieris rapae, Pieris mais, sorgo, frumento, segale, nigripes, avena, barbabietola da zucchero da foraggio eThrips cotone; 14 giorni prima del raccolto su tabaci: erba medica, graminacee brassicae, Phyllotreta atra,orzo, Phyllotreta Plutella xylostella, Plutellae maculipennis, major, Thrips meridionalis, Thrips 0,3-0,5trifoglio, l/ha. Intervenire alla Etichetta autorizzata Decretocavoli Dirigenziale del 10/04/2017 foraggere kiwi; 7 giorni prima del raccolto su melo, pero, ciliegio, vite, olivo, patata, cavoli a infiorescenza, cavoli con a testa, a foglia (escluso comparsa deleparassita. Ripetere l’applicazione se necessario dopo susino, 7 gg. cavolo Porro, riccio Aglio, e cavolo cinese),Cipollina: carota, ravanello, pisello, fagiolo, fagiolino, fava, l/ha. aglio,Intervenire cipolla, cipollina, porro, e al altre insalate comprese le Cipolla, Scalogno, Thrips tabaci, Lilioceris merdigera: 0,3-0,5 alla comparsa delscalogno, parassita.lattughe Effettuare massimo 3 applicazioni a brassicacee in serra (escluse scarola/indivia a foglie larghe, baby leaf di cicoria, di spinacio e di bietola da foglia); 3 giorni prima del raccolto sulle altre colture distanza di 14 gg. (albicocco, pesco,asparagi, fragola, Thrips pomodoro, melanzana, cetriolo, zucchino, melone, del cocomero, mais dolce, lattughe e altre dopo insalate Asparago: Crioceris tabaci,peperone, Brachycorynella asparagi: 0,3-0,5cetriolino, l/ha. Intervenire alla comparsa parassita.zucca, Ripetere l’applicazione se necessario 14 comprese le brassicacee in campo (escluse scarola/indivia a foglie larghe, baby leaf di cicoria, di spinacio e di bietola da foglia), erbe fresche, carciofo, funghi gg. Trattare solo dopo la raccolta dei turioni. coltivati, tabacco). Cavariella Asparago:aegopodii, intervallo pre-raccolta non previsto. Carota, Ravanello: Dysaphis foeniculus, Dysaphis apiifolia, Dysaphis crataegi, Phytomyza atricornis, Lyriomyza huidobrensis, Phyllotreta atra, Phyllotreta nigripes, Phyllotreta undulata: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di 14 gg. Fragola (coltura a pieno campo): Sitobion fragariae, Aphis gossypii, Chaetosiphon fragaefolii: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al massimo 3 applicazioni a distanza di miscela 14 gg. con altri formulati deve essere rispettato il periodo di carenza più lungo. Devono inoltre essere osservate le norme precauzionali prescritte Avvertenza: in caso di Fragola (coltura serra): Sitobion fragariae, Aphis Chaetosiphon fragaefolii, tabaci: 0,3-0,5 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita. Effettuare al per i prodotti piùin tossici. Qualora si verificassero casi gossypii, di intossicazione informare il medicoThrips della miscelazione compiuta. massimo 3 applicazioni a distanza di 14 gg. Erba medica, Trifoglio, Graminacee foraggere: Aphis craccivora, Apion pisi, Hypera variabilis, Calliptamus italicus, Dociostaurus maroccanus, Popilia japonica Newman: 0,25 l/ha. Intervenire alla comparsa del parassita, ripetendo l’applicazione caso di necessità. Avvertenza. Per i trattamenti in pieno campo mantenere una fascia diinrispetto non trattata dai corpi idrici superficiali come indicato in tabella: Colza, Girasole: Meligethes aeneus, Phyllotreta atra, Phyllotreta nigripes, Phyllotreta undulata, Psylliodes chrysocephala, Pieris brassicae, Pieris rapae, Ceuthorrynchus Colture Fascia di rispetto Fasciafasi di dell’infestazione. rispetto (metri) SoloFascia di rispetto (metri) di rispetto (metri) napi: 0,3 l/ha. Effettuare l’applicazione alla comparsa del parassita, nelle primissime su colza, in caso di necessità, èFascia possibile effettuare sino a 4 (metri) con dispositivi tipo ugelli con dispositivi tipo ugelli con dispositivi tipo ugelli applicazioni a distanza di 14 gg. in tabaci, assenza di antideriva ad induzione antideriva induzione antideriva ad induzione Cotone (solo per uso tessile): Aphis gossypii, Bemisia Trialeurodes vaporariorum, Thrips tabaci: 0,5-0,7 l/ha. ad Intervenire alla comparsa del parassita. Ripetere dispositivi d’aria o similari con d’aria o similari con d’aria o similari con l’applicazione se necessario dopo 14 gg. antideriva0,3 l /ha. Effettuare riduzione un’applicazione della deriva fino riduzione fino e un’altra riduzione della deriva al Funghi coltivati: Larve di Ditteri (Diptera), Collemboli (Collembola): 3 gg prima delladella primaderiva fuoriuscita applicazione 3 ggfino prima al 30% al 50% 90%

E di seguito altre indicazioni importanti da verificare.

Controllare il numero massimo di trattament annui

Controllare i periodi in cui si può ripetere il trattamento

Controllare se è specificato serra o pieno campo e le dosi relative

Controllare le carenze , spesso sono diverse se in serra o pieno campo

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PSR 2014-2020 Il comitato di sorveglianza approva importanti modifiche Il Comitato di Sorveglianza, che si è riunito lo scorso 25 ottobre presso la sede della Camera di Commercio di Genova, ha portato all’attenzione della Commissione Europea la necessità di approvare alcune modifiche al testo del documento approvato nell’ottobre del 2015. Tutte le modifiche saranno approvate nei primissimi mesi del 2018; molte sono di carattere formale in quanto necessarie ad aggiornare il PSR della Liguria alle recenti novità legislative comunitarie. Tra le modifiche sostanziali si segnalano le seguenti: sarà eliminato, nella misura 6.1, l’obbligo per chi si insedia in forma associata, di dover raggiungere la Produzione standard per tutti i singoli membri attivi in agricoltura; si provvederà ad aggiornare l’elenco dei prodotti riconosciuti IGP e DOP, di cui alla misura 3.1, ed stato richiesto di inserire i costi di certificazione ISO14000 tra le spese ammissibili; sarà consentita la realizzazione di investimenti limitati in territori confinanti con la Regione Liguria e utili a garantire la completezza dell’azienda agricola. Nell’attuare questa opportunità saranno comunque posti dei limiti per garantire che la maggiore ricaduta sia comunque sul territorio ligure; saranno modificati i principi base dei criteri di selezione della misura 8.5, inserendo tra i criteri di priorità gli interventi programmati in un piano di gestione forestale.

Coldiretti Liguria è inoltre impegnata nelle modifiche dei criteri di selezione in modo da permettere alle imprese di poter raggiungere più agevolmente le dimensioni standard. Infine anche per quanto riguarda le tabelle per il calcolo della produzione standard sono state apportate delle modifiche in modo da adeguarle al reale valore delle colture. Le nuove tabelle saranno in vigore dalla data di pubblicazione da parte di Eurostat.

Il calendario dei bandi di prossima apertura Al fine di programmare gli investimenti e di facilitare l’attività delle aziende si comunicano i bandi del PSR 2014-2020 aperti e quelli di prossima apertura. Misura 3.1 – Sostegno ai regimi di qualità e di certificazione. Il bando è rivolto agli agricoltori singoli o associati che aderiscono per la prima volta ai regimi di qualità descritti dalla misura del PSR. Il bando stabilisce riaperture programmate nei seguenti periodi: 1 dicembre 2017-31 gennaio 2018/ 1 aprile 2018-30 giugno 2018. Misura 4.1 - Incoraggiare la ristrutturazione delle aziende agricole. Il bando a graduatoria stabilisce due aperture nei periodi: 4 dicembre 2017-31 gennaio 2018/ 4 giugno 2018-31 luglio 2018 Misura 6.1 – Insediamento di imprenditori agricoli L’apertura dei bandi a graduatoria, seguirà le stesse date della misura 4.1 per garantire la presentazione delle domande “a pacchetto” Misura 6.2 – Aiuto all’avvio di imprese per attività non agricole in aree rurali. Il bando, a graduatoria, prevede la riapertura nei seguenti periodi: 15 gennaio-15 marzo 2018/ 15 gennaio-15 marzo 2019/ 15 gennaio-16 marzo 2020. Si ricorda che in questo caso è necessario PRIMA presentare la domanda e SUCCESSIVAMENTE aprire la Partita.IVA Misura 6.4 - Investimenti per la creazione e per lo sviluppo di attività extra agricole: agriturismi e fattorie didattiche. Il bando aprirà il 15 gennaio 2018 - 15 marzo 2018.

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La parola al Nutrizionista

Integratori: il ferro Gli integratori alimentari servono a compensare determinate carenze alimentari. Un’alimentazione varia che contempli frutta, molta verdura, cereali, carne, pesce e latticini è difficile comporti il bisogno di integratori aggiuntivi, per esempio, di vitamine o sali minerali. Esistono tuttavia dei nutrienti che sono costantemente sulla soglia della carenza nonostante un’alimentazione varia: in questo articolo parleremo del ferro. Sorprendentemente la carenza di FERRO è diffusa anche nel mondo occidentale, in particolare nei bambini che hanno un gran bisogno di questo minerale per la crescita dei tessuti, nelle donne in età fertile per le continue perdite con il flusso mestruale o con le gravidanze. A cosa serve il ferro nel nostro corpo? Innanzitutto serva a trasportare l’ossigeno tramite i globuli rossi del sangue. Il problema del ferro è che ne assorbiamo solo 1 milligrammo al giorno che corrisponde ad un decimo di quello che ingeriamo con gli alimenti, tuttavia, la perdita con feci, urine e sudore corrisponde a circa 1 milligrammo e così ci troviamo in equilibrio perfetto tra entrate ed uscite; quando per qualche causa questo equilibrio si altera, per periodi abbastanza lunghi, andiamo incontro ad un impoverimento delle nostre riserve di ferro sia nei tessuti che nel sangue: questo può portare anche a sviluppare un’anemia ma attenzione che i sintomi della carenza di ferro si manifestano ancor prima che si arrivi all’anemia. I sintomi di carenza di ferro senza anemia sono vari e coinvolgono più organi e sistemi: l’apparato muscolare ne risente perché le cellule hanno bisogno di ferro per produrre energia, ma anche il cervello perché grazie al ferro produce la dopamina che favorisce il buon umore e la concentrazione. Quando la carenza di ferro colpisce i bambini la diminuzione della dopamina cerebrale si manifesta con deficit dell’attenzione, dell’apprendimento e stanchezza cronica, nelle donne in età fertile invece oltre l’affaticamento si manifestano disturbi dell’umore e depressione. Mentre nei bambini e nelle donne la carenza di ferro in genere è legata a cause fisiologiche, nell’uomo adulto e nella donna in menopausa la carenza di ferro è più rara e dovuta a condizioni patologiche: in alcuni casi si hanno perdite croniche di piccole quantità di sangue dall’apparato digerente come nelle gastriti, ulcere o tumori mentre in altri, come nell’intolleranza al glutine (celiachia) causano mancato assorbimento intestinale di ferro; quando la carenza di ferro è conclamata non basta un’alimentazione bilanciata per rimettere a posto le cose ma occorre assumere integratori, spesso per lunghi periodi. Per prevenire la carenza di ferro nella nostra alimentazione dobbiamo puntare non tanto agli alimenti che contengono più ferro ma quali forniscono più ferro all’organismo: il ferro contenuto nelle verdure è scarsamente assorbibile dall’intestino mentre nettamente meglio va con quello contenuto nel pesce e nelle carni, non importa se rosse o bianche, è la forma biologica del ferro che conta. Dottor Claudio Burgarello Biologo, nutrizionista, specialista in microbiologia e virologia. Direttore del laboratorio analisi PREVENT in Bastiamedica. Alassio / Cisano sul Neva - claudio.burgarello@libero.it

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inverno 2017

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Il Carciofo spinoso d’Albenga Un prodotto unico dalle importanti qualità

Il carciofo spinoso di Albenga, è caratterizzato da foglie (brattee) interne particolarmente tenere, croccanti e dolci, perfette in cucina, sia per essere gustate crude, abbinate a semplice olio extravergine d’oliva, oppure cotte. Viene coltivato in terreni freschi, drenati, ben dotati di sostanza organica, ma si adatta anche a terreni di diversa composizione, con pH compreso tra 6,4 e 7,0. Ci son delle variabili non indifferenti legate al tipo di terreno in cui il carciofo viene coltivato: i terreni argillosi ritardano la maturazione dei capolini, mentre quelli sabbiosi e calcarei ne provocano una riduzione delle dimensioni. Le temperature ideali per questa coltura nel periodo invernale non devono essere eccessivamente basse e non devono verificarsi gelate e precipitazioni nevose. Nel clima mediterraneo, a causa dell’alta temperatura e dell’assenza di pioggia, a maggio-giugno la parte aerea dissecca e le gemme situate sul rizoma vanno in riposo. Il limite biologico di vegetazione si aggira intorno agli 8°C; la pianta resiste bene fino a 0°C, anche se i capolini riportano danni; tra –4 e –8°C anche le foglie vengono danneggiate e oltre –10°C anche le gemme sotterranee possono subire danni. Temperature superiori a 25°C sono dannose a colture precoci in fase riproduttiva, dando origine ad una fisiopatia chiamata “atrofia del capolino”, che provoca una necrosi delle cellule del calice a cui segue la cessazione dell’accrescimento delle foglie interne. Nell’Albenganese la carciofaia viene rinnovata annualmente nella maggior parte dei casi, ma può anche rimanere in sito, generalmente per non più di 2 anni. Il carciofo è una pianta che non sfrutta eccessivamente il terreno ed anzi lo lascia ben strutturato, in quanto è dotato di un apparato radicale molto sviluppato in lunghezza. Per questo motivo, nell’ambito della rotazione delle

colture nell’azienda agricola, è utilizzabile per migliorare terreni troppo compattati o mal strutturati, che possono essersi originati per errori commessi nella gestione agronomica, oppure per contenere infestanti troppo invasive. È assolutamente sconsigliato fare seguire al carciofo specie appartenenti alla stessa famiglia botanica, quali cardo, lattuga e cicoria, mentre può precedere la coltivazione di ortive che sfruttano molto il terreno in quanto produce, nel corso degli anni di impianto, notevoli quantità di residui organici, utilizzabili per il compostaggio direttamente sul terreno e lasciando quindi una notevole fertilità residua. Nel territorio ingauno c’è l’abitudine di lasciare il terreno scoperto tra la fine di un ciclo, in aprile-maggio, e l’inizio del successivo, in luglio, oppure impiantare un ciclo colturale di melanzana, pomodoro o zucchino per sfruttare il terreno nel periodo estivo. La raccolta del carciofo spinoso d’Albenga viene effettuata a partire dall’inizio di novembre, rigorosamente a mano e di preferenza nelle ore più fresche della giornata, e si protrae in modo scalare fino alla fine di maggio per gli impianti tardivi. A differenza delle altre zone di produzione del carciofo, dove la raccolta viene quantificata in peso di capolini, nel ponente ligure la produzione del carciofo spinoso d’Albenga è tradizionalmente indicata dal numero di capolini prodotti. La produzione media è di circa 7 capolini per pianta, corrispondenti a 8400-9800 capolini per 1000 m2 a seconda dell’impianto. Il carciofo spinoso d’Albenga è attualmente commercializzato a livello interno, soprattutto sui mercati di Genova, Milano e Torino. Quantità modeste di prodotto vengono esportate in alcuni Paesi del Nord-Europa, dove è molto apprezzato.


Il Carciofo spinoso d’Albenga Storia de diffusione

Caratteristiche nutrizionali

La coltura del carciofo è già nota, secondo la testimonianza di più autori, in tempi molto antichi: gli Egizi lo conoscono e ne fanno uso alimentare, gli Arabi coltivano già nel IV secolo a.C. la pianta detta karshuf (altri scrivono kharshaf), dal cui nome deriva l’attuale termine carciofo. Altri autori sono restii a riconoscere per il carciofo un debito della cucina europea verso gli Arabi, ritenendo si tratti di nuove varietà di piante già conosciute. Della coltura del carciofo in Liguria, nella provincia di Savona e nell’Albenganese, si hanno testimonianze storiche importanti. Il Prefetto conte Gilbert Chabrol de Volvic, inviato da Napoleone a Savona per organizzare il dipartimento di Montenotte, scrive: “I paesi costieri dei due circondari meridionali, e soprattutto i cantoni di Savona, Varazze, Finale, Pietra, Alassio … hanno una gran quantità di orti … sempre coperti di ortaggi e legumi … Ogni stagione ha i suoi prodotti; per la primavera si piantano varie qualità di insalate, piselli, fave, fagioli, carciofi, asparagi,cavoli cappucci, cipolle, aglio”. Nell’ultimo quarto del XIX secolo l’inchiesta agraria Jacini, annota: “I carciofi ed i cavoli-fiore primaticci sono oggetto di esportazione, ma in quantità non considerevole. Fra i preferiti sono i carciofi di San Remo, Ripa Ligure, Albenga, Savona, Varazze, Pietra Ligure, del Chiavarese, di Spotorno, Arenzano, Prà, di dove se ne esportano vagoni interi”. Nella stessa relazione, poche pagine prima, era già stata evidenziata l’importanza economica che localmente rivestiva allora la coltura del carciofo: “Borgio, presso Finale, comune di men che 400 anime, ha fatto a proprie spese la stazione ferroviaria, esclusivamente col prodotto delle pesche e dei carciofi”. L’inchiesta Jacini cita nuovamente la coltura del carciofo ma analizzandone un aspetto, per così dire, sociologico: “La coltura speciale degli aranceti, agrumeti e delle ortaglie in genere, e soprattutto dei carciofi e dei pomodori non è stata senza alcuna influenza anche morale sulla classe dei coltivatori della terra in questa regione marittima, oltre all’avere contribuito di gran lunga a migliorarne le condizioni economiche. Difatti, il contatto quasi quotidiano con mercanti e speculatori venuti dal di fuori per acquisto dei generi prodotti da siffatte colture, la necessità di un più frequente muoversi ed allontanarsi dal natio paese per andare sui mercati anche vicini, dove pure vedono necessariamente e parlano con più persone in un giorno, che non a casa loro in un mese; il bisogno, per sostenere la concorrenza,di conoscere ed imparare l’arte; i modi efficaci per ottenere dal terreno il desiderato prodotto, nella quantità e qualità e colla sollecitudine voluta, hanno determinato in queste popolazioni rurali uno sviluppo notevole della loro coltura intellettuale,di tutte le manifestazioni del vivere sociale, anche in quella parte che non sarebbe forse desiderabile, talché sono infinitamente meno rozze e meno ignare delle forme del vivere civile che non in qualche altra parte d’Italia”. In merito alla diffusione della coltura del carciofo nell’Albenganese notizie interessanti sono dovute al p.a. Carlo Rapa, memoria storica dell’agricoltura Ingauna, che, intervistato nel 1980, disse: “[…] un fenomeno di ridimensionamento colturale e di cambiamento nell’agricoltura di Albenga, si è verificato nel periodo della

Il carciofo ha un buon valore alimentare, il capolino è ricco di inulina ed è consigliabile per i diabetici. Il contenuto di fibre è utile per favorire la peristalsi intestinale. La composizione media di 100g di parte edule allo stato fresco è riportata nella seguente tabella (dati Istituto Nazionale di

Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, 2000):

Parte edibile (%): 34,00 Acqua (g): 91,30 Proteine (g): 2,70 Lipidi(g): 0,20 Carboidrati disponibili (g): 2,50 Amido (g): 0,50 Zuccheri solubili (g): 1,90 Fibra totale (g): 5,50 Energia (kcal): 22,00 Energia (kJ): 92,00 Sodio (mg): 133,00 Potassio (mg): 376,00 Ferro (mg): 1,00 Calcio (mg): 86,00 Fosforo (mg): 67,00 Magnesio (mg): 45,00 Zinco (mg): 0,95 Rame (mg): 0,24 Tiamina (mg): 0,06 Riboflavina (mg): 0,10 Niacina (mg): 0,50 Vitamina A retinolo eq. (g): 18,00 Vitamina C (mg): 12,00

LA RICETTA Cinara

un liquore fatto in casa Ingredienti

un litro di alcol alimentare al 95% quattro carciofi un litro di acqua 750 g. di zucchero

Preparazione

Prendere i carciofi, mettere le foglie esterne all’interno di un recipiente insieme all’alcol; tagliare i carciofi in parti e aggiungerli all’alcol. Chiudere il recipiente e far macerare il tutto per 10-15 giorni, poi filtrare eliminando i carciofi. Far bollire il litro d’acqua e sciogliere al suo interno lo zucchero, togliere dal fuoco e lasciar raffreddare. Una volta freddo aggiungere il composto all’alcol mescolando e versare in una bottiglia. Trascorsi 10 giorni se il liquore è torbido filtrarlo. Dopo un’ulteriore attesa di circa 20 giorni sarà pronto per essere consumato.


grande guerra. Fino a quel momento, la piana di Albenga comprendeva colture orticole di alto pregio, che richiedevano una presenza costante e prevalente della manodopera maschile … Con la guerra l’uomo viene a mancare … rimangono le donne, i vecchi ed i bambini e di conseguenza si trasforma abbastanza sensibilmente l’agricoltura. Si sceglie, fra tutte le colture orticole, quella che richiede un minor impiego di manodopera maschile: il carciofo. … In questo periodo il carciofo è arrivato a coprire anche il 50% del terreno di una azienda; …”. Negli anni ’20, nel solo comune di Albenga, il catasto rileva 54 ettari in coltura integrante e 111,6 in coltura ripetuta, con una produzione complessiva di 1.325 tonnellate, indicativamente corrispondenti a circa sei milioni di carciofi. Negli anni 1964 - 1965 la coltura del carciofo occupa in provincia di Savona 299 ettari, con una resa media di 12,37 tonnellate per ettaro ed una produzione totale di 3.700 tonnellate. Tra il 1962 ed il 1967 il carciofo occupa in media, in Liguria, una superficie di 814 ettari, concentrati nelle zone tipiche della coltura lungo i centri rivieraschi della province di Savona ed Imperia, con una produzione di 9.090 tonnellate. Negli anni Sessanta la produzione regionale ligure di carciofi decresce costantemente, passando da 10.820 tonnellate nel 1961 a 6.400 tonnellate nel 1971.

classificati nelle categorie superiori, con brattee un po’ aperte; si ammettono leggeri difetti (deformità, alterazioni dovute al gelo, lievi ammaccature, lievi macchie sulle brattee esterne, inizio di lignificazione dei vasi della parte inferiore). Il prodotto raccolto deve essere avviato alla commercializzazione tal quale, non appena concluse le operazioni di cernita e di confezionamento. I carciofi spinosi in attesa di lavorazione devono essere bagnati con acqua fredda; non è ammesso l’impiego di sostanze di sintesi per la conservazione del prodotto o altri tipi di trattamento. A causa dell’intensa attività respiratoria è necessario sottoporre i capolini alla refrigerazione subito dopo la raccolta, per poter mantenere un’elevata qualità del prodotto durante la conservazione. La conservazione in cella frigorifera va effettuata a temperature di 2-4 °C ed umidità relativa del 90% per il prodotto appena raccolto in attesa di lavorazione e per il prodotto già lavorato per il tempo necessario alla spedizione. Un prodotto di buona qualità deve essere innanzitutto fresco, senza segni di appassimento; il capolino deve essere intero, diritto, con squame involucrali ben serrate, privo di ammaccature e altre lesioni. Il gambo deve essere turgido ma non lignificato, lungo almeno 20 cm, con un taglio netto alla base, portante una o più foglie non appassite.

Come scegliere il Carciofo spinoso d’Albenga

Il carciofo: terza coltura italiana per diffusione

In base al Reg. CEE 963/98 relativo alle norme di commercializzazione di cavolfiore e carciofo un prodotto di buona qualità deve essere innanzitutto fresco, intero, sano, pulito, privo di odore o sapore estranei. Sono previste tre categorie di capolini: categoria Extra: capolini di qualità superiore, con tutte le caratteristiche della varietà e con le brattee centrali ben serrate. Devono essere esenti da ogni difetto, ma sono ammesse lievissime lesioni superficiali dell’epidermide delle brattee. I fasci vascolari della parte inferiore non devono presentare un inizio di lignificazione. 1 categoria: capolini di buona qualità, con tutte le caratteristiche della varietà e con le brattee centrali ben serrate. Sono ammessi leggeri difetti (lieve deformità, lievi alterazioni dovute al gelo, lievissime ammaccature); i fasci vascolari della parte inferiore non devono presentare un inizio di lignificazione. 2 categoria: capolini di qualità mercantile che non possono essere

Il carciofo è una specie originaria del bacino del Mediterraneo, dal quale si è diffusa nel resto del mondo con i flussi degli emigranti. Il carciofo (Cynara scolymus L.), dopo il pomodoro e la patata, è la coltura più diffusa in Italia, con 49mila ha, e precede Spagna (ca 18mila ha) e Francia (ca 12mila ha).

Tratto da: “Quattro d’Albenga” realizzato dalla Cooperativa L’Ortofrutticola, anno 2015, tipografia Ciuni. L’intero volume è consultabile sul sito www.ortofrutticola.it


Lusignano: una storia antica

La spesa in inverno Frutta e verdura di stagione. Sì, ma quale? Imparare a riconoscere la frutta e la verdura di stagione significa portare in tavola prodotti che fanno bene alla salute e non svuotano il portafogli. Anche l’inverno offre una gran quantità di prodotti sani e coloratissimi, utili al benessere del nostro corpo ed in grado di rendere anche più allegre le tavole delle feste.

assieme a San Fedele, Villanova, Ligo, Marta e Bossoleto erano amministrativamente sotto il controllo del quartiere di San Siro della città di Albenga. Spesso il nome di Lusignano è stato associato alle belle abitazioni private che qui sono state edificate tra il XV secolo al XIX secolo. Nel 1797, con l’avvento della Repubblica Ligure, dopo l’occupazione napoleonica, Lusignano, insieme a San Fedele formò una municipalità separata da Albenga; i due centri ritorneranno sotto l’ente amministrativo albenganese solo con l’annessione al Primo Impero francese nel 1804. Tra gli eventi più significati legati alla storia del paese non va dimenticato il terremoto del 1887 che portò morte e distruzioni in molti paesi del Ponente e distrusse anche alcuni torri di Albenga ma risparmiò Lusignano; per questa ragione per diversi decenni il 23 febbraio, anniversario del terremoto, il paese faceva una grande festa. Durante la seconda guerra mondiale proprio sulle colline alle spalle dell’abitato trovarono rifugio molti partigiani che sembra nascondessero nelle grotte della zona armi e munizioni. Sono molti i tragici episodi legati a questo periodo ancora vivi nei racconti delle famiglie di Lusignano.

VERDURA

Carciofi, cardi, cavoli, finocchi, porri, rape, ravanelli, insalate varie, scarola, radicchio, sedani, spinaci.

FRUTTA

Aranci, mandarini, mandaranci, pompelmi, cachi, kiwi, melagrane, mele, pere.

IMPARIAMO!

Lusignano, attualmente frazione di Albenga, vanta un’importante tradizione agricola, legata addirittura alle sue origini. Il toponimo infatti è riconducibile alla presenza di fondi rustici di vaste proporzioni e che sfruttavano la fertile piana ingauna. I primi insediamenti trovati sono di epoca romana ma alcuni storici locali presumono che Lusignano fosse già abitata precedentemente per la sua posizione rialzata che difendeva l’abitato dalle piene del Centa e per la presenza del rio Carpaneto, fondamentale per l’approvvigionamento dell’acqua. Così come accaduto per numerosi altri centri del primo entroterra albenganese, è molto probabile che anche Lusignano, seppur manchino le evidenze archeologiche in merito, abbia continuato ad essere popolato in epoca medievale; proprio in virtù della sua posizione privilegiata si presume che Lusignano abbia goduto di una certa tranquillità in questo travagliato periodo storico. Testimonianza indiretta ne è la parrocchiale dedicata a Santa Margherita d’Antiochia certamente antecedente al XIII secolo. Altre sporadiche notizie dell’esistenza di questo paese arrivano dagli Statuti di Albenga del 1288 in cui ci sono vari riferimenti al paese, che viene chiamato Luxignanum. Verso la metà del XIV secolo si hanno notizie certe che Lusignano,

Trimestrale de L’Ortofrutticola di Albenga

Fin dai tempi più antichi un’area privilegiata per l’agricoltura


Curiosità: la contessa di Genlis, tra spionaggio e intrighi di corte Capita che a volte le piccole realtà, come quella di Lusignano, intersechino la “grande storia” narrata sui libri. È questo il caso della Contessa di Gelis, che nel XIX secolo fu spesso ospite in paese. La contessa ebbe una vita a dir poco avventurosa: nota come scrittrice e pedagogista, dotata di un’educazione liberale, espose la sua teoria pedagogica nel trattato Adéle e Theodore, romanzo scritto proprio a Lusignano. Qui descrive la sua vita tra il paese e la vicina Albenga, parlando anche delle giovani donne, per lo più pastorelle, che incontrava e che erano solite ornarsi i capelli con i fiori di campo e, anche se umili, mostravano un portamento molto elegante. La contessa nacque col nome di Stéphanie-Félicité du Crest da una famiglia nobile della borgognona: figlia del marchese di Saint-Aubin, quando questi morì, dopo aver dilapidato il patrimonio di famiglia, si trovò in povertà con la madre e i fratelli. La marchesa riuscì subito a introdurre la figlia nei salotti bene del tempo e attraverso la mediazione di Madame de Montesson, Félicité conobbe e si sposò con Charles-Alexis Brûlart, conte di Genlis, figlioccio e ricco erede del vecchio ministro Louis Philogène Brûlart de Sillery, marchese di Puisieulx. Madame de Montesson la fece accogliere nel 1772 come dama di compagnia della duchessa di Chartres, nuora del duca d’Orléans, mentre il marito fu promosso capitano delle guardie del duca. Sembra che Félicité non abbia esitato a cedere alla corte del Duca di Chartres, mante-

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nendo comunque rapporti buoni con la duchessa e occupandosi dell’istruzione delle due piccole figlie della coppia. Félicité de Genlis scrisse sull’educazione dei bambini, racconti morali e novelle storiche; fu amica, tra gli altri, di Rousseau, di Charles-Pierre Claret de Fleurieu, di Bernardin de Saint-Pierre, di Talleyrand, e di Juliette Récamier. Durante la Rivoluzione francese fuggì in Inghilterra mentre il marito fu ghigliottinato: in Inghilterra sposò la figlia Pamela, avuta dal duca di Chartes, con il lord Edward Fitzgerald Nel 1801, Napoleone I l’autorizzò a rientrare in Francia, la impiegò come spia e le accordò uno stipendio a vita. Visse abbastanza a lungo per avere la soddisfazione di vedere Luigi Filippo, da lei allevato, salire sul trono di Francia. È sepolta nel cimitero parigino del Père Lachaise. Il portale di Villa Prospera

La villa del Vescovo

La leggenda di villa Prospera

La villa risale al XVII secolo e ha visto passare per le sue stanze molta della storia del’intera diocesi. Pier Francesco Costa, a partire dal 1647 trascorse in questa villa molto tempo e alla sua morte la lasciò in eredità al seminario di Albenga. La villa venne poi ampliata e modificata da Monsignor Carlo Maria Giuseppe de Fornari , con una spesa di 400 lire, e in seguito, alla fine del ‘700, ulteriormente ingrandita dal vescovo Stefano Giustiniani. Napoleone Bonaparte, durante la sua Campagna d’Italia, si impossessò di questo edificio ma grazie all’intervento del vescovo Dania, suo compagno di studi, furono evitati i saccheggi che interessarono altre residenze. Il declino di questa villa è legato all’ascesa della vicina fornace Perseghini, infatti nel 1820 il nuovo vescovo di Albenga, Carmelo Cordiviola, adducendo a pretesto proprio l’aria malsana legata ai lavori della fornace, chiese ed ottenne dal governo di poter accedere ad un ampio e dismesso convento in Alassio dove aprì poi un altro seminario. Nel 1921 l’abitazione fu venduta dal vescovo Angelo Cambiaso che con il ricavato acquistò la cartiera di Verzi-Loano; tuttavia durante la seconda guerra mondiale è stata riadattata a seminario.

Lungo la strada che collega Lusignano ad Albenga è possibile notare una delle più particolari ville dell’intera area: villa Prospera. Suscita non poca curiosità e stupore il portale a grottesca in bugnato rustico sormontato dal cosiddetto Omu Grossu, una grande figura antropomorfa di epoca barocca a cui è legata una leggenda. Si narra infatti che un bandito in fuga venne freddato mentre si trovava sul muro che segnava il confine tra i territori appartenenti al vescovo e quelli appartenenti al marchese. In sua memoria venne eretto il monumento di forma antropomorfa, così da ricordare tale evento alle future generazioni.

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La fornace Perseghini Il profilo di Lusignano è reso inconfondibile dalla presenza della fornace Perseghini che dal 1810, anno della sua inaugurazione, ha cambiato il volto del paese e la vita di moti degli abitanti che qui hanno trovato un’occupazione. Questa fornace, una delle due di proprietà della famiglia Perseghini nella zona di Albenga, fu all’avanguardia in tutta Italia per il suo funzionamento con il metodo del forno Hoffmann che ne faceva un gioiello di tecnica. Essa lavorò continuando la sua ascesa fino agli anni ’70 quando le nuove tecnologie ed i nuovi materiali edili ne provocarono la crisi e poi la definitiva chiusura, trasformando l’edificio in un ricovero per i senzatetto. I registri delle attività economiche sono ancora conservati, a testimonianza della forte attività della fabbrica. Nel 1997, la Fornace inizia una nuova vita grazie ad un intervento di recupero edilizio che la trasforma in un complesso residenziale, dalle forme molto simili a quelle di un tempo, con la conservazione dei forni e di una parte della ciminiera che costituiscono un vero e proprio “monumento industriale”.

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Mastroianni: “Accolte le richieste degli agricoltori” Di fronte ad una folta delegazione di produttori aderenti alla Confederazione Italiana Agricoltori, il Consiglio Regionale ligure ha approvato un documento unitario per mettere in atto strumenti, anche straordinari, che consentano di velocizzare le istruttorie ed il rilascio delle autorizzazioni di spesa per accedere ai fondi previsti nei bandi del Piano Sviluppo Rurale (Misure 4.1 “Sostegno

CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI

Ritardi sul Piano di Sviluppo Rurale

agli investimenti aziendali” e 6.1 “ Aiuto al primo insediamento di giovani in agricoltura”), eventualmente anche utilizzando risorse umane esterne all’ente; ed avvalersi quanto prima del sistema informatico adottato dalla Regione Marche (SIAR) ed avviato in convenzione nell’agosto scorso. “Siamo soddisfatti che la giunta, il presidente del consiglio, i capigruppo e tutti i consiglieri all’unanimità abbiano compreso quanto sia importante per le aziende agricole poter accedere ai fondi nel minor tempo possibile – dichiara il presidente provinciale Mirco Mastroianni -. Il Psr rappresenta uno strumento fondamentale per sostenere e finanziare il comparto agricolo ligure; ulteriori ritardi avrebbero potuto incidere pesantemente sulla capacità di investimento e di crescita del settore, in particolar modo per i giovani agricoltori. Un risultato questo davvero importante ottenuto grazie alla mobilitazione della CIA e dei suoi associati”.

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CONFAGRICOLTURA

Nasce una nuova Cassa a tutela e supporto dei lavoratori agricoli Uno strumento in più per sostenere ed aiutare chi lavora nel mondo agricolo Le organizzazioni sindacali ed i datori di lavoro in agricoltura, partecipi dell’Osservatorio Provinciale dell’Agricoltura di Savona, che analizza e monitora le dinamiche lavorative, consapevoli dell’importanza del miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro, hanno predisposto un programma di iniziative congiunte per eliminare o prevenire pericoli, danni, rischi sul posto di lavoro e per l’accesso a prestazioni assicurative integrative differenti da quelle già previste da INPS e INAIL, tramite la cassa extra-legem appositamente costituita CIMACLA (Cassa Integrazione Malattia Assistenza Contrattuale Lavoratori Agricoli). Si tratta di una vera e propria cassa che eroga prestazioni a integrazione dell’indennità di malattia o infortunio corrisposte dagli enti assicurativi pubblici INPS e INAlL, come ad esempio il pagamento delle giornate di malattia e infortunio sino al 100% della retribuzione del lavoratore, sussidi alle lavoratrici in maternità a rischio, presidi ortopedici, protesi dentarie, occhiali e

lenti da vista, apparecchi acustici. Ma non solo. La Cassa CIMACLA prevede contributi e borse di studio per la frequenza scolastica e universitaria per i figli-studenti di lavoratori agricoli e finanzia attività formative, in particolar modo se rivolte alla sicurezza sul lavoro. L’Osservatorio, composto dalle associazioni dei datori lavoro e dai sindacati dei lavoratori agricoli, ha previsto la consegna gratuita di una cassetta di pronto soccorso a ciascuna impresa agricola presente sul territorio. Cassetta che andrà ad integrare gli altri presidi di sicurezza già presenti nelle aziende e che comporta l’impegno da parte delle stesse ad affiggere in luogo ben visibile gli stampati sulla sicurezza sul lavoro e consegnare ai lavorati i depliant divulgativi (scritti anche in lingue straniere), per le prestazioni integrative offerte dalla cassa CIMACLA. Un’iniziativa che parte dall’Osservatorio di Savona, fondata sulla collaborazione tra le parti sociali per il miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro, che in provincia di Savona vengono già ampiamente rispettate, e che con molta probabilità sarà adottata anche nelle altre province liguri.

Che attività svolge? Rappresentanza e promozione dei prodotti dei propri associati sia in Italia che all’estero e più in generale, delle produzioni floricola e florovivaistica della provincia di Savona. Assistenza e tutela degli associati e dei loro interessi nei confronti delle strutture pubbliche, private, sociali e politiche. Organizzazione di seminari di aggiornamento professionale, e gestione di pubbliche relazioni. Rilevamento, elaborazione ed aggiornamento dei dati delle produzioni delle aziende associate, per fornire indicazioni sulla realtà produttiva e per dare precise risposte a richieste commerciali

FLOR.A.S. Floricoltori Associati Savonesi Cos’è FLOR.A.S?

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Un’associazione di produttori florovivaisti riconosciuta dalla Regione Liguria. La sua attività ha avuto inizio nel 1988. Ha sede ad Albenga. La base associativa è composta da produttori floricoli e florovivaisti titolari di aziende operanti nella provincia di Savona.


Linea Manni-Plex

Nutrizionali ad alta velocità per prevenire le carenze e stimolare la produzione

Formulazione rivoluzionaria con microelementi che entrano in azione con rapidità ed efficacia La linea Manni-Plex contiene microelementi che vengono legati, in una particolare formulazione, agli zuccheri-alcoli simili a quelli delle piante, percepiti come propri dalla pianta stessa e quindi subito traslocati e utilizzati nelle zone di formazione e crescita (Z.F.C.). Oltre a un efficace effetto nutritivo sulle colture, con conseguente aumento della resa e della qualità, la linea Manni-Plex combatte le diverse carenze garantendo una migliore produzione e qualità del raccolto. La linea Manni-Plex comprende Manni-Plex Boro previene la carenza di boro e incrementa fioritura, allegagione e fruttificazione. Manni-Plex Ca previene la carenza di calcio e migliora l’apparato radicale e la qualità dei frutti. Manni-Plex Fe previene la clorosi ferrica e migliora la fotosintesi e l’efficienza vegetativa. Manni-Plex K regola con efficienza i processi vitali e aumenta la presenza di acqua e zuccheri. Manni-Plex Mg riduce gli squilibri fisiologici e la sensibilità della coltura alle fisiopatie. Manni-Plex Multi-Mix previene le carenze multiple e aumenta metabolismo e produttività. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. Si richiama l’attenzione sulle frasi e simboli di pericolo riportati in etichetta. È obbligatorio l’uso di idonei dispositivi di protezione individuale e di attrezzature di lavoro conformi (D. Lgs. 81/2008 e ss.mm.).

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Ancora grandi riconoscimenti per i nostri vini Primi posti sulla guida “I Vini d’Italia” 2018 dell’Espresso per Granaccia e Pigato

produzione di uve di altissimo livello. Livello qualitativo che si è confermato anche nell’ultima vendemmia, che iniziata in anticipo si è subito espressa con profumi e gradazioni notevoli, a scapito di una produzione complessiva in calo rispetto all’anno precedente, dovuto, come per tutta Italia, alla grande siccità dell’estate ed in alcuni casi legata ai danni da grandinate del mese di luglio. Tutto ciò non impedirà di presentarsi pronti nel nuovo anno con bottiglie di assoluto livello per tutti i nostri vini.v

È stata presentata lo scorso mese di ottobre a Firenze la Guida Vini dell’Espresso 2018, la quale stila una classifica tra i migliori vini delle diverse regioni d’Italia con una preferenza dal primo al decimo posto. Per l’anno 2018, nell’ambito della valutazione dei vini liguri, suddivisa per denominazioni d’origine e tipologie di vini, la nostra Granaccia ha ottenuto il primo posto tra le Granacce liguri ed il nostro Pigato creato in onore dei 40 anni della nostra Cooperativa, ha ottenuto la settima piazza all’interno della classifica dei migliori Pigati. Un grandissimo risultato che dopo i premi conseguiti con la Douja d’Or di Asti vanno a riconoscere un livello di assoluto prestigio per le Nostre produzioni, confermando quanto vincenti siano state nel tempo le scelte tecniche e tecnologiche fatte dalla nostra Cooperativa, assieme alla grande crescita fatta dai nostri soci nella

Scegli Terflor, scegli la qualità La linea PROFESSIONALE HOCHMOOR è nata da anni di esperienza e dedizione rivolta a soddisfare le esigenze di operatori specializzati e dalla collaborazione con importanti istituti europei di ricerca e analisi in ambito agrario. Ogni prodotto si distingue per caratteristiche idrologiche, capacità differenziate di rilascio organico nel tempo, struttura chimico-fisica delle materie prime e formulazioni specifiche certificate per il florivivaismo di pregio.

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Inoltre l’impianto attraverso la centrale termica a sansa, oltre al risparmio di energia e la diminuzione di emissioni in atmosfera, consente il riscaldamento dell’intero stabile che ospita la cooperativa.

Il frantoio della Cooperativa Olivicola di Arnasco si rinnova con un macchinario di nuova generazione

Questo ultimo intervento ha completato il teleriscaldamento che alcuni anni fa aveva coinvolto la Chiesa, la Canonica e le opere parrocchiali di Arnasco. Avvicinandoci al Natale è ormai tradizione che la Cooperativa addobbare a festa la Piazza antistante e i suoi terrazzi con luci e presepi, offrendo, per tutto il mese di dicembre, nuove idee regalo e gustosissime colazioni nella sua “Bottega”. Tanti Auguri di Buon Natale ed un Felice Anno Nuovo!

Il frantoio della Cooperativa Olivicola di Arnasco si rinnova: dalla Pieralisi, nelle Marche, è arrivata una nuova centrifuga, chiamata “separatore” dagli addetti ai lavori. La macchina, di ultima generazione, consente il risparmio del 20% di acqua con conseguente risparmio energetico e di scarto di lavorazione migliorando le qualità organolettiche dell’olio e la riduzione nelle emissioni sonore e vibrazioni.

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SEGRETERIA Tel. 0182 50374 - Fax 0182 1980190 / 0182 50312 segreteria@ortofrutticola.eu PRESIDENZA Tel. 0182 50374 - Fax 0182 1980101 presidente@ortofrutticola.it SEGRETERIA GENERALE Tel. 0182 50374 - Fax 0182 1980110 DIREZIONE COMMERCIALE Tel. 0182 568109 - Fax 0182 21119 deandreis@ortofrutticola.eu AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Tel. 0182 50374 - Fax 0182 1980120 / 0182 554333 contabilita@ortofrutticola.it SETTORE FIORI Tel. 0182 568109 - Fax 0182 21119 blumen@ortofrutticola.it Orario di apertura: Lunedì - venerdì: 8,00-12,30 / 14,00-18,00 SETTORE ORTAGGI Tel. 0182 568109 - Fax 0182 20979 ortaggi@ortofrutticola.it SERVIZIO AGROTECNICO Tel. 0182 554943 asstec@ortofrutticola.it Fitofarmacia: fitofarmacia@ortofrutticola.eu

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Grande successo per le aperture straordinarie del negozio dell’Ortoshop che tutti i sabati, dalle 14,30 alle 18,30, rimane aperto con il suo vasto assortimento di articoli per la campagna, il giardino, gli animali e con i suoi prodotti enogastronomici a km 0 e a filiera corta. In queste occasioni sono state organizzate anche castagnate ed altri eventi che hanno riscosso molto successo tra i clienti: momenti di intrattenimento per i bambini, approfondimenti con specialisti e tanto altro tra le proposte dell’Ortofrutticola; spiega la presidente della Cooperativa Lara Ravera: “Il desiderio della Cooperativa è quello di farsi conoscere anche al di fuori del settore agricolo, per diventare sempre più parte integrante del tessuto di Albenga; prima missione dell’Ortofrutticola è infatti quella di valorizzare il lavoro degli agricoltori e questi eventi hanno avuto proprio questo scopo”. Per ringraziare concretamente il Gruppo Alpini di Albenga, che ha organizzato la castagnata del 28 ottobre, la Cooperativa ha donato loro 170 kg di castagne da utilizzare per la realizzazione di altri eventi benefici.

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