Bimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XIX - n. 9 - Luglio 2005 - Spedizione A.P. 70% - Reg. Trib. SV n. 315 (1/3/1985) - Distribuzione gratuita · CONTIENE I.P.
Foto concessa dall’Archivio Studio Macciò
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Conclusi i Progetti Dimostrativi pag. 6
Intervista al presidente Fedagri, E. Tortello pag. 15
VITICOLTORI INGAUNI
COOPERATIVA A R N A
LIVICOLA S C O
3 LUGLIO 2005
Editoriale
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Fatturato in crescita per il settore fiori “Si sviluppano le vendite di prodotto conferito dai soci” L’analisi dei dati del 2005 permette un velato ottimismo
L’agricoltura albenganese, dopo i risultati pessimi dell’anno scorso, attendeva con ansia lo sviluppo del mercato primaverile, e come al solito i risultati sono stati ambigui. Anche quest’anno la stagione ha subito problemi climatici, il freddo e la neve hanno colpito l’Italia e l’Europa fino a metà marzo, ma poi il clima, fortunatamente, ha aiutato il mercato. Quando devo fare analisi di questo genere sono sempre in estrema difficoltà, perché conosco bene i dati della cooperativa… ma fare un’analisi del mercato albenganese nel senso più completo, è cosa diversa. Uno dei problemi che caratterizza la nostra agricoltura, da sempre, è l’assoluta carenza di dati affidabili da cui partire per svolgere qualsiasi genere di analisi. La Camera di Commercio ha fatto una lodevole ricerca a tal proposito e in futuro potrà essere una buona base di partenza. Oggi, però, non abbiamo alcun dato di confronto, quindi mi limiterò ad analizzare la stagione unicamente dal punto di vista della cooperativa. Settore Piante in Vaso: abbiamo incrementato notevolmente il fatturato con un + 23% sul 2004, un + 4% sul 2003 che rappresentava il massimo fatturato raggiunto dal settore, un + 35% sul 2000, primo anno di questa amministrazione, e un + 95% sul 1998: dunque nel giro di sette anni è stato raddoppiato il fatturato.
Lo sforzo del settore è sempre più rivolto ad andare incontro alle esigenze dei soci, aumentando il conferito. Rispetto al 2004 abbiamo incrementato del 25% il prodotto di produzione dei soci, lasciando sostanzialmente invariato l’acquisto da non soci. In sostanza, l’incremento di fatturato è stato fatto totalmente con i soci. L’andamento della stagione, però, non è stato così entusiasmante. Il settore ha raggiunto il risultato di fatturato: ora dobbiamo valutare i margini. Quest’anno, con la particolare congiuntura economica che stiamo vivendo, ci siamo prefissi, quale importante obbiettivo, di mantenere invariati i prezzi di vendita. Il governo in questi giorni ha bloccato l’aumento delle bollette di luce e gas, il mercato è in recessione, diminuiscono le esportazioni, e le vendite in generale: noi non abbiamo assolutamente la forza di andare in controtendenza. Lo sforzo è stato direzionato a non perdere quote di mercato, anzi, abbiamo allargato il nostro parco clienti in altri paesi che non sia la solita Germania, o
l’Olanda, e a quanto pare ci siamo riusciti. Discorso non molto diverso riguarda gli ortaggi, abbiamo incrementato notevolmente il fatturato rispetto gli anni passati, raggiungendo il massimo nel corso di questa amministrazione ( dal 2000 ad oggi). Ciò non significa che le cose vadano meglio che con i vasi: la “storia” è sempre la stessa. Riusciamo ad incrementare il fatturato perché allarghiamo la clientela e il periodo di vendita, ma i prezzi rimangono uguali o scendono, come in questo caso. Due parole sul Consorzio ACEA. Quest’anno abbiamo lavorato poco, ma abbiamo iniziato a farci conoscere e le prospettive per il prossimo anno sono interessanti. Voglio fare i complimenti al nuovo consiglio d’amministrazione della Flor.A.S., e un grazie a quello uscente, ricordando loro che abbiamo un impegno comune ai commercianti, che è quello dell’utilizzo e la promozione del marchio “d’Albenga”. Il presidente
“Operazione Massaretti”: si parte! Il 23 maggio si è svolta un’assemblea di fondamentale importanza per il futuro della cooperativa, tanto che il consueto passaggio per l’approvazione del bilancio è passato in secondo piano. Bilancio, peraltro, che con un attivo di Euro 34.227, per il terzo anno consecutivo si è chiuso con un risultato positivo. La linea del consiglio d’amministrazione l’avevamo già ampiamente illustrata nell’ultimo numero del giornale “L’Ortofrutticola”. E’ doveroso ricordare che, da statuto, non avevamo assolutamente la necessità di chiedere autorizzazioni ai soci di avviare la progettazione per l’area di reg. Massaretti a Bastia. Ugualmente per avviare le trattative per un’eventuale vendita dell’area in via Dalmazia, se non portare in ratifica all’assemblea la vendita già avvenuta. Spinti, però, da quello spirito di trasparenza e di rispetto che rappresenta la nostra base sociale, (che, ricordiamolo) ha sempre contraddistinto le nostre decisioni, abbiamo deciso di portare le nostre intenzioni in assemblea. Assemblea che ha approvato all’unanimità la linea del consiglio d’amministrazione, e ha deliberato di dare “mandato al consiglio d’amministrazione di compiere tutti gli atti necessari per arrivare al preliminare di vendita dell’area di Via Dalmazia”. Il Consiglio d’Amministrazione
La TERCOMPOSTI si prepara ad affrontare la presente stagione e quella futura di “invaso” con il massimo impegno ! L’approvvigionamento delle torbe per le produzioni del 2005 non è stato certo semplice ed ha provocato alcune difficoltà nel mantenimento dell’omogeneità e della struttura dei substrati. La strutturazione aziendale, già da diversi anni, è stata dimensionata per la lavorazione della cosiddetta “Torba da blocco”, torba che permette di essere defibrata in modo tale da mantenere caratteristiche fisiche con elevate proprietà. L’omogeneità rimane sempre lo scopo della TERCOMPOSTI ! Tanto è stato fatto in passato per raggiungere importanti traguardi e certamente intendiamo proseguire sulla via della qualità. Ci preme ricordare che il prodotto TERCOMPOSTI, per noi, rimane sempre quello con un rapporto qualità-prezzo ineccepibile nella “Piana di Albenga”e che spesso non viene valutato anche in funzione della quantità nei sacchi. Inoltre, nonostante l’aumento dei trasporti la collaborazione TERCOMPOSTI - COOPERA-
TIVA L’ORTOFRUTTICOLA ha permesso addirittura di ribassare leggermente i prezzi di vendita ! Saremo quindi lieti di incontrare tutti i nostri clienti nel nostro gazebo nei giorni di Venerdì 29 Luglio 2005 tutto il giorno e di Sabato 30 Luglio mattino presso il “Magazzino Prodotti per l’Agricoltura (MPA) di via Dalmazia 169” al fine di poter ribadire questi concetti e fare il “punto della situazione” con ognuno di Voi e valutare insieme l’andamento delle produzioni e scambiarci eventuali opinioni, commenti e suggerimenti in merito alle caratteristiche dei substrati. Ricordo che a tal proposito è stata messa a punto la miscela “Bozzano” per la coltivazione del Rosmarino che sta dando ottimi risultati in campo. Siamo infine lieti di comunicarVi che nei primi giorni del mese di Ottobre 2005 verrà svolta presso la sede di Calvisano (BS) l’inaugurazione per il completamento dei nuovi uffici e per l’ampliamento aziendale, nella quale avremo il piacere di ospitare coloro che si renderanno disponibili a visitarci e che ci lasceranno il loro nominativo in un apposito registro. Ai nostri visitatori presso il gazebo sarà nostro piacere distribuire un piccolo omaggio.
Completamento dei nuovi uffici e ampliamento aziendale
Saremmo lieti di incontrarLA presso il nostro gazebo TERCOMPOSTI nei giorni di:
Venerdì 28 Luglio 2005 tutto il giorno e Sabato 29 Luglio 2005 mattino presso il Magazzino Prodotti per l’Agricoltura (MPA) di Via Dalmazia 169 Ci renderemo disponibili a commentare l’andamento della stagione, delle produzioni e della qualità dei substrati Gadget e materiale informativo saranno a disposizione di coloro che ci gratificheranno della loro visita.
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Progetto valorizzazione prodotti tipici liguri con il marchio Liguria Qualità
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Entro la fine di luglio tracciabilità certificata La Coop. L’Ortofrutticola si doterà entro la fine del mese dell’importante sistema che permette al consumatore di individuare immediatamente l’origine di prodotti
Nell’ambito del progetto di valorizzazione dei prodotti tipici liguri la nostra cooperativa ha avuto l’incarico di dotarsi di un sistema di tracciabilità certificato per garantire al consumatore l’origine dei quattro prodotti tipici di Albenga : Pomodoro Cuor di Bue, Carciofo spinoso violetto, Zucchina trombetta e asparago violetto. Tale sistema si estenderà dai singoli soci conferitori dei prodotti tipici fino alla consegna presso il magazzino NordiConad. Per evitare agli agricoltori le complesse procedure che sono alla base del sistema in oggetto ed avere un più stretto controllo sulla filiera produttiva saranno i nostri tecnici che si occuperanno di gestire le operazioni di indirizzo e monitoraggio delle produzioni e dei trattamenti. Sarà quindi l’Ortofrutticola la responsabile della certificazione di tracciabilità e dei marchi di qualità che serviranno ad identificare i prodotti tipici orticoli. Abbiamo così affidato ad una società di consulenza, la SCOA di Cuneo, il progetto per la certificazione del sistema di tracciabilità e rintracciabilità di filiera agroalimentare ai sensi delle norme UNI 10939 e 11020 e del Reg CE 178, che, per una maggiore funzionalità, verrà implementato attraverso un sistema EUREP modificato. Di pari passo sta procedendo l’implementazione di un sistema informatico che, mediante la creazione di un database con tutti i
passaggi effettuati da ogni singolo lotto di prodotto permetta al consumatore, con il semplice inserimento del codice, che troverà sulla confezione, in un apposita pagina internet, di poter venire a conoscenza della provenienza, di tutte le fasi di lavorazione del prodotto e delle principali caratteristiche. Dopo la messa a punto delle procedure gestionali della documentazione e delle procedure di controllo e verifica, avverrà la certificazione del sistema da parte della società RINA prevista per la fine di luglio. Da tale data sarà possibile iniziare la vendita di prodotti certificati.
• I piani di irrigazione • I piani dei trattamenti antiparassitari con i fitofarmaci ammessi su ogni coltura; • Le norme di conferimento e di commercializzazione. 2 La preparazione della documentazione del socio per l’identificazione dell’azienda, comprendente: • Dati anagrafici del socio • Dati catastali dell’azienda • Identificazione degli appezzamenti mediante apposita cartellonistica • Analisi del terreno • Analisi delle acque
RINA Il RINA è accreditato SINCERT per le certificazioni di conformità alla norma UNI 10939: 2001. Inoltre, il RINA è accreditato secondo la norma UNI CEI EN 45011 per la certificazione volontaria di prodotto agroalimentare.
Il progetto sulla tracciabilità con Nordiconad nei primi sei mesi di attuazione ha indubbiamente avuto degli effetti positivi, infatti il fatturato è aumentato di circa 150.000 Euro rispetto al 2004, nonostante un andamento stagionale non propriamente favorevole, viste le gelate dei primi mesi dell’anno.
Applicazione della tracciabilità Il percorso di tracciabilità verrà applicato a regime per circa 30 aziende socie , così ripartite: 10 aziende conferitrici di carciofo; 10 aziende conferitrici di trombette; 8 aziende conferitrici di pomodoro; 5 aziende conferitrici di asparago. Per velocizzare l’ottenimento della certificazione, nella fase iniziale saranno monitorate solamente le aziende attualmente in produzione, quindi circa 15 aziende. Le fasi attualmente in essere per implementare il sistema sono: 1 La stesura di un disciplinare di produzione per ogni coltura in oggetto da distribuire ai soci che comprenda: • La dettagliata descrizione delle fasi produttive, dalla semina o dal trapianto alla raccolta; • I piani di concimazione da applicare alle diverse fasi produttive;
Confronto del fatturato degli anni 2004 e 2005 Coltura
2004 (€) 2005 (€)
Zucca trombetta 21.000 Zucchino a fiore 46.000 Pomodoro Cuor di Bue 230.000 Carciofo 40.000 Asparagi 6.000 Cavolini di Bruxelles 31.000
40.000 72.000 300.000 35.000 8.000 61.000
Per il periodo autunno/inverno è previsto un ulteriore aumento di fatturato (circa 150.000 €), riferito alle produzioni di insalate, aneto e cavolini di Bruxelles, la Coop. L’Ortofrutticola sta infatti rivolgendo la propria attenzione anche verso mercati esteri, quali Svezia e Danimarca. Verso la fine di luglio è prevista una nuova riunione per mettere al corrente i soci sugli sviluppi del progetto di tracciabilità e per aumentare il loro coinvolgimento nel conferimento di prodotto.
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Assistenza Tecnica
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Terminata la prima annualità dei Progetti Amprimo Ingrid** Bassetti Gianrico* Bozzano Giorgio* Crotti Anna Maria*
Il 12 e 13 maggio scorso, con due serate divulgative, si è terminata la prima annualità dei Progetti dimostrativi attuati dalla Coop. L’Ortofrutticola, e promossi dal Piano di Sviluppo Rurale della Regione Liguria per il periodo 2000-2006, in attuazione del Regolamento CE n° 1257/1999 Misura C (3) Formazione Professionale – sottomisura 3.3 “Progetti dimostrativi”. La Coop. L’Ortofrutticola si è occupata di due argomenti diversi, ma entrambi molto importanti per l’agricoltura della piana di Albenga: il primo progetto riguarda la riduzione delle concimazioni attraverso l’impiego di prodotti tecnici specifici; il secondo progetto riguarda l’introduzione di nuove tecniche di monitoraggio sui parassiti del ciclamino.
“Introduzione di un metodo innovativo nell’ottica della salvaguardia ambientale per la riduzione delle normali pratiche di concimazione minerale sulle colture della piana di Albenga”. Finalità della dimostrazione è l’introduzione di un metodo innovativo nella gestione delle concimazioni in modo tale da ridurre l’impatto ambientale e tutelare l’intero ecosistema. L’introduzione di tecniche colturali ecocompatibili, mirate al miglioramento della produzione con un contemporaneo abbassamento dell’impatto ambientale, risulta di primaria importanza. L’attività dimostrativa che si è avviata si rivolge principalmente all’introduzione di tutte quelle tecniche alternative all’impiego di mezzi chimici e di salvaguardia dell’ ambiente per un’agricoltura eco-compatibile. Obiettivo principale del progetto è introdurre un sistema innovativo nel campo della nutrizione vegetale, attraverso l’impiego di prodotti specifici che puntano ad incrementare l’assorbimento degli elementi nutritivi
da parte delle colture. Tutto ciò si traduce in vantaggi concreti ed immediati per l’utilizzatore, che vede così aumentare la produttività, riducendo l’impatto ambientale dovuto alle normali pratiche di concimazione minerale. Oltre alla salvaguardia ambientale, i processi fisiologici stimolati da questi prodotti rendono inoltre più facile la soluzione di problemi colturali quali le carenze nutrizionali, il deperimento dello sviluppo vegetativo, lo scarso assorbimento, dei nutrienti trattenuti nel terreno. Scopo del progetto è infatti dimostrare che, grazie alla presenza di molti prodotti inno-
vativi, ora è possibile impiegare dei veri e propri mezzi tecnici, che migliorano l’efficienza dei fertilizzanti perché ne migliorano l’assorbimento e l’impiego da parte della pianta, in questo modo non vi sarà più dispersione di elementi nutritivi nel terreno a totale salvaguardia dell’ambiente. Nell’attività dimostrativa del 1° anno sono state coinvolte 6 aziende agricole, situate in diverse zone del comune di Albenga, in modo tale da ricoprire tutta l’area della piana albenganese Queste aziende agricole si distinguono in base alla tipologia di terreni, dal punto di vista chimico e strutturale, e composizione chimica delle acque (nitrati e
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Dimostrativi durezza). Nonché dal punto di vista dell’esposizione di luce e temperatura (fattori influenzanti la degradazione degli elementi nutritivi). Nel mese di Settembre si è proceduto al prelevamento dei campioni di substrato presso le aziende pilota per effettuare un analisi chimica completa. La dimostrazione è iniziata ad ottobre con i primi trapianti di insalate in serra. Alle aziende pilota coinvolte nella dimostrazione è stato fornito il prodotto “Actiwave” con il protocollo da seguire. Le colture su cui è iniziata la dimostrazione sono: Insalata (terminata) Rucola (terminata) Zucca trombetta ( terminata) Pomodoro Cuor di Bue (in corso) Pomodoro tondo liscio (in corso) Zucchino (terminata) Aromi (terminata) Su ogni coltura si sono effettuate le normali concimazioni a dosaggi diversi con l’aggiunta di Actiwave, era presente anche un testimone come controllo. Prime conclusioni Dai dati emersi dalle analisi effettuate, emerge in primo luogo che siamo di fronte a dei valori di nitrati nelle foglie indubbiamente molto elevati, ciò anche a causa di alti valori di azoto presenti nei suoli e nelle acque di falda delle nostre zone. In secondo luogo emerge però che, là dove la concimazione è mirata e si fa uso di adeguati mezzi tecnici, i valori iniziano ad abbassarsi, infatti si riscontrano valori di nitrati più bassi usando l’Actiwave, mentre nel testimone, che viene trattato tradizionalmente, i valori rimangono pressoché invariati dall’inizio alla fine della coltura. Anche dove visivamente non si notavano forti differenze, si può dire di avere ottenuto un buon risultato, infatti la qualità si è dimostrata la stessa concimando con dosi dimezzate. Per valutare il grado della qualità del prodotto, sul pomodoro in special modo si sono effettuate delle analisi di laboratorio più specifiche, valutando parametri quali l’aci-
Un terreno nella piana di Albenga soggetto alla dimostrazione per ridurre l’impiego di fertilizzanti
dità, la durezza dei frutti, il contenuto in sostanza secca e i gradi Brix. I valori non sono stati molto differenti fra loro, a dimostrazione che la qualità dei frutti nelle tre tesi era uguale; valore leggermente discostante è stato quello riferito alla durezza, la tesi tre conteneva frutti più consistenti, quindi maggiormente conservabili. Sulle insalate il dato è stato confortante e inatteso, infatti non si auspicava di ottenere dei risultati così soddisfacenti già il primo anno della prova dimostrativa. Si è potuta valutare la differenza nel comportamento dei diversi suoli, sabbiosi, argillosi etc., e in base proprio a questo tipo di conformazione si è notato un differente assorbimento dei nitrati dal suolo. In ogni caso l’impiego di Actiwave è stato importante per la riduzione dell’assorbimento dei nitrati sulle insalate, ottenendo una migliore qualità e salubrità del prodotto. Nel prossimo anno si proseguirà con la dimostrazione inserendo nuove colture e monitorando costantemente, attraverso le analisi chimiche, il livello dei nitrati presenti nel terreno, nell’acqua e nelle foglie delle colture che già sono state poste in prova nelle aziende pilota. Verranno impiegati poi altri prodotti, infatti altre due ditte produttrici si sono rese disponibili per la dimostrazione, mettendo a di-
sposizione le loro tecnologie, applicabili per ridurre l’impiego dei fertilizzanti. Colture previste per il prossimo anno dimostrativo: Pomodoro tondo liscio Pomodoro cuore di bue Insalata Rucola Zucchino Zucca trombetta Margherite Ciclamino Aromi in vaso
“Introduzione di tecniche di monitoraggio ed applicazione di modelli revisionali nella coltivazione di ciclamino in vaso per la riduzione dei trattamenti fitosanitari”. Il progetto introduce una sostanziale innovazione nel processo produttivo di colture floricole in vaso mediante la diffusione di tecniche IPM (Integrated Pest Management), oggi per nulla praticate sul territorio ligure; di fatto il progetto è caratterizzato da una forte valenza ambientale, in conformità alla normativa comunitaria e nazionale in materia. La tecnica proposta consentirà l’ottenimento di produzioni maggiormente ecocompatibili. Il progetto propone la messa a punto di tecniche di lotta razionali ai litofa-
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gi chiave del ciclamino basate su monitoraggio della coltura e sull’impiego di modelli previsionali valicati e correlati ai parametri climatici locali. Il progetto interviene direttamente nel contribuire alla soluzione di problematiche reali e pressanti quali sono la riduzione dell’impiego di prodotti di sintesi a fronte di un mantenimento o aumento del livello qualitativo della produzione di ciclamini. Ulteriore interesse è dato dalla trasferibilità delle tecniche ad altre colture. L’obiettivo generale è quello di applicare metodi di monitoraggio e modelli previsionali nei confronti di parassiti chiave della coltura di ciclamino, già efficacemente impiegati in altre realtà produttive europee e statunitensi, rendendoli direttamente utilizzabili in azienda e/o dall’assistenza tecnica aziendale quale strumento decisionale circa l’epoca e la tipologia di trattamenti fitoiatrici. Applicare metodi di monitoraggio e modelli previsionali nei confronti di parassiti chiave del ciclamino significa ridurre ed ottimizzare l’impiego di agrofarmaci (insetticidi, acaricidi). Il progetto segue 2 linee guida: a) applicazione dei metodi previsionali mediante l’elaborazione dei dati climatici; b) attività di monitoraggio per verificare l’effettiva presenza e consistenza dei parassiti nonché il funzionamento dei modelli revisionali ed una loro eventuale adattamento; Il monitoraggio è rappresentato dal l’ispezione sistematica e regolare della coltura e dell’ambiente colturale. I danni da parassiti e le popolazioni degli stessi possono au-
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1 data logger per dati climatici (Temperatura U.R.)
mentare molto rapidamente. Quando gli attacchi non sono rilevati tempestivamente, i danni possono essere pesanti ed inoltre le opzioni di lotta si riducono notevolmente. Per maggiore semplicità l’agricoltore ha la tendenza ad effettuare numerosi trattamenti preventivi a calendario piuttosto che verificare la reale presenza del parassita e la sua sucettibilità ai a tali trattamenti. Nel progetto esso è rappresentato da: A) Insieme di tecniche di rilievo (qualitativo e quantitativo) della presenza di parassiti nella coltura mediante l’ispezione regolare della coltura e l’ausilio di trappole cromotropiche, trappole ai feromoni, piante indicatrici; B) Registrazione dei parametri ambientali (Temperatura, U.R. %); Il monitoraggio, dovendo da una parte essere rappresentativo della coltura a livello aziendale e dall’altra essere economicamente sostenibile, non essendo possibile l’ispezione di tutte le piante costituenti la coltivazione, esso si basa sulla costituzione ed il controllo di UNITA’ DI MONITORAGGIO (U.M.). Nella pratica non è possibile né economico monitorare un’intera coltura e pertanto sono state create delle unità di monitoraggio rappresentative di circa 1000 mq in ciascuna delle 6 aziende pilota dislocate sul territorio. Per ogni U.M sono state installate: 2 trappole cromotropiche blu; 2 piante indicatrici (petunie o fave) 13 trappole innescate con feromoni sessuali specifici per i maschi dei lepidotteri da monitorare
Prime conclusioni Dalla campagna 2004, i risultati seppur parziali permettono di fare alcune valutazioni. Innanzitutto dal punto di vista dei dati climatici non sussistono particolari differenze tra le aziende pilota seppur dislocate a coprire tutto il territorio del comune di Albenga: ciò se confermato dovrebbe permettere la registrazione dei dati climatici in una sola stazione mantenendo validi i dati previsionali. Non si sono evidenziate interferenze tra le diverse trappole a feromoni, neanche per ciò che concerne i 3 ceppi di O.nubilalis. Le catture tardive di Spodoptera littoralis ne confermano la maggiore rusticità e dunque diffusione mentre per le altre specie il periodo dei voli risulta più ridotto. Le piante indicatrici hanno dato buona indicazione sulla presenza di tisanotteri, meno sulla loro infettività specie per ciò che concerne la fava. Notevoli le informazioni delle trappole cromotropiche che hanno permesso di verificare la mobilità dei tripidi con infestazioni per lo più provenienti dall’esterno fino ad un sostanziale abbassamento delle temperature; positivo l’impiego delle trappole doppie e perpendicolari nel dare indicazione delle direzioni di provenienza. Buone anche le indicazioni sull’efficacia dei trattamenti con conferma della necessità di trattamenti ravvcinati (3 giorni) nel caso di forte infestazione di tripide. In relazione all’applicazione dei modelli previsionali la loro applicazione è stata piuttosto velleitaria a causa dell’inizio tardivo della campagna di monitoraggio. La riduzione dell’impiego di fitofarmaci non è risultata significativa in termini numero di trattamenti mentre è stato significativo l’indirizzamento dato dai rilievi verso trattamenti più mirati al contenimento dei tripidi rispetto ai lepidotteri. Nel periodo non si sono osservati attacchi da parte di acari. La campagna 2005 risulterà determinante nell’adattamento dei modelli la cui valutazione pare almeno in prima battuta abbastanza positiva. *Coop. L’Ortofrutticola; ** CoopIntesa
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Floras
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FLOR.A.S: nuovi nomi in consiglio In discussione l’organizzazione della partecipazione ad Euroflora 2006
L’assemblea ordinaria dei soci FLOR.A.S che si è tenuta il 16 giugno scorso ha visto l’elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione. Nell’ambito della stessa si è approvato il Bilancio consuntivo al 31 dicembre 2004. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è così composto: GEROLAMO CALLERI Presidente FABIO MANTICA Consigliere RENZO MINETTI Consigliere MARCO OTTONELLO Consigliere GIANNI PANIZZA Vicepresidente FABIO PAROLINI Vicepresidente SANDRO PATRONE Consigliere FLAVIO PORTOMAURO Consigliere SILVANO VELLA Consigliere Primo punto del programma della nuova amministrazione sarà, in collaborazione con le associazioni di categoria, con la CCIAA e la Coop. Ortofrutticola l’organizzazione della partecipazione ad EUROFLORA 2006. Si sono svolti già numerosi incontri durante i quali si è stabilito di costituire un comitato provinciale per la realizzazione dello spazio espositivo savonese. Dal 1 al 4 del mese di settembre p.v. si svolgerà a Mosca l’International Exibition “Flowers 2005”, mostra di rilevante importanza per il settore
floricolo e florovivaistico e per la relativa filiera produttiva, rivolta soprattutto ai mercati dell’est e con una qualificata partecipazione internazionale. FLOR.A.S. in collaborazione con A.C.E.A. e col patrocinio delle associazioni di categoria: Coldiretti, Confederazione Italiana Agricoltori e Unione Provinciale Agricoltori, sta
organizzando la propria partecipazione a tale manifestazione poiché sarebbe un’ottima occasione di promozione verso i mercati dell’Europa orientale, fornendo nuovi sbocchi e nuove opportunità per il settore floricolo e florovivaistico ingauno con un notevole ritorno di immagine anche per tutto il territorio albenganese Nelle prime due foto la scorsa edizione di Euroflora. Nelle altre due immagini la rassegna Moscovita “Flowers 2005”.
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Comunicazioni
Comunicazioni ai Soci IL MAGAZZINO È APERTO ANCHE IL SABATO POMERIGGIO ORARIO: 15.30 – 19.00
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DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀ Via Dalmazia 169 · 17031 Albenga (SV) 568109 Tel. 0182 50374 Direttore Responsabile: Simonetta Vandone
Tutti i giorni sulle nostre frequenze aggiornamento Meteo Locale: ore 7,00 - 10,00 - 13,00 - 17,00 - 19,57 Meteo Regionale: ore 13,00 - 17,00
Hanno collaborato: Marco Ansaldi, Fabio Zambarino, Vincenzo Rotolo, Fabrizio Di Sibio, Massimo Enrico, Gianrico Bassetti, Miriano Losno, Giorgio Stella Fotocomposizione e Stampa: Tipolitografia Bacchetta · Reg. Bagnoli, 66 · Albenga www.litografiabacchetta.it
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Olivicoltori e Viticoltori
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
X Convegno “Arnasca d’Argento” COOPERATIVA A R N A
promozione delle tradizioni liguri sul Secolo XIX. A Maria Teresa Verda Scajola, docente di Storia dell’Arte che ha pubblicato tra l’altro “Sui sentieri dell’arte intorno al 1492” ed i due volumi “Mete d’Autore in provincia di Imperia”. A Giovanni Rebora, già docente universitario, autore di preziosi volumi sulla cucina medioevale italiana e brillante conversatore sulla cucina mediterranea. Il premio “Gianni Alberti” assegnato a due diplomandi dell’Istituto di Agraria per due tesine sull’asparago violetto e sul vitigno barbarossa. Nel pomeriggio di sabato in frazione Bezzo si è svolta la cerimonia di intitolazione di un “largo” alla memoria dell’eroico funzionario Nicola Calipari.
LIVICOLA S C O
Gemellaggio con la comunità di Monterosso Calabro e scambio di doni fra i due paesi Preceduto dal corso sui muretti a secco, si è svolto dal 3 al 5 giugno il X convegno “Arnasca d’Argento”, quanto mai ricco di contenuti. Incontro e confronto con la comunità di Monterosso Calabro, paese di 2300 abitanti a 300 metri di quota nell’entroterra di Vibo Valentia: stesse caratteristiche di Arnasco, compresa la coltivazione dell’olivo. Ospiti Assessore, Presidente pro-loco e Gruppo Folcloristico che hanno incontrato anche i laboriosi compaesani stabilitisi nell’albenganese. E’ intercorso uno scambio di doni, riconoscimenti, confronti e degusta-
VITICOLTORI INGAUNI
zioni con la nostra comunità e stabilito il gemellaggio tra i rispettivi musei contadini. L’Arnasca d’Argento è stata assegnata ad Edoardo Meoli, per la sua divulgazione e
Si sono create difficoltà per la garanzia sul motocarro della Cooperativa: si avvertono i soci interessati a verificare la garanzia all’atto dell’acquisto dei mezzi Piaggio.
L’assessore regionale all’agricoltura visita la cantina della Cooperativa
Per iniziativa del Sindaco di Ortovero Osvaldo Geddo si è svolto un incontro conoscitivo tra i Sindaci dell’entroterra della Comunità Montana Ingauna, i presidente delle Cooperative Agricole ed il neo assessore all’agricoltura della Regione Liguria Giancarlo Cassini. Cassini viene dal mondo dell’agricoltura (ex presidente Regionale Cia) di cui conosce a fondo gli aspetti commerciali (ex Presidente Azienda Speciale CCIAA di Imperia) ma il suo curriculum vanta anche l’esperienza di Sindaco di un comune dell’entroterra (Dolceacqua). Il Sindaco Geddo ed il Presidente e l’Assessore della CMI Pietro Revetria e Mirano Losno hanno illustrato la realtà delle amministrazioni locali e delle attività produttive agricole evidenziando il valore dell’attività delle Cooperative (viticoltori Ingauni, Olivicola di Arnasco, La Resta Aglio di Vessalico)
e le positive ricadute economiche, sociali e paesaggistiche sul territorio. In particolare è stata portata a conoscenza dell’Assessore la proposta di revisione del disciplinare DOC Riviera Ligure di Ponente, da noi considerata un’esigenza fondamentale per tutto il settore vitivinicolo e per il quale auspichiamo
che si proceda speditamente verso l’approvazione. La gradita visita dell’assessore alle nostre cantine, a così breve tempo dalla nomina, è da noi considerata significativa della volontà di conoscere la realtà dell’entroterra Albenganese per meglio operare a suo favore.
15 LUGLIO 2005
L’intervista
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Tortello: un anno di presidenza “Fedagri” Liguria Promozione e sviluppo del settore florovivaistico con la partecipazione delle Cooperative Fedagri Liguria: lavoro sinergico di innovazione e ricerca
Eugenio Tortello è Presidente “Fedagri” dal mese di marzo 2004 nonché consigliere d’amministrazione dell’Ortofrutticola d’Albenga e membro del Consiglio Nazionale delle Cooperative Agricole del settore ortofrutticolo. La “Fedagri” Liguria enumera ben cinquanta Cooperative Agricole aderenti a Confcooperative Liguria con una suddivisione che vede in prov. di La Spezia 10 coop., di Imperia 9, di Genova 14 , di Savona 17, con un fatturato totale annuo di 29.787.935,00 euro. Quali progetti avete in cantiere per il nuovo anno? Il grande obbiettivo che ci prefiggiamo per il 2005 vede in atto un progetto di promozione e sviluppo del settore florovivaistico con la partecipazione di cooperative Fedagri e Lega Coop di Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Trentino alto Adige e Sicilia. Gli obbiettivi del progetto florovivaistico prevedono un lavoro sinergico di innovazione, ricerca e riconversione nonché una nuova concentrazione commerciale di piante, fiori e vivaio con attenzione verso le catene distributive. Un’organizzazione logistica sia in Italia che all’estero, sviluppo delle competenze di forma-
zione. Non da ultimo un posizionamento strategico del modello organizzativo e sue modalità di funzionamento. A questo progetto abbiamo già dato vita e forma con due riunioni svolte nei mesi scorsi a Montechiari (BS), presso la Cooperativa Flormercati. Un progetto al quale crediamo molto e che sarà senza dubbio motivo di grosse soddisfazioni. Il tutto sarà gestito contemporaneamente da Confcooperative (Fedagri) e Lega Coop. Vediamo insieme, in sintesi, quali sono le problematiche del settore ortofrutticolo e quali le linee guida per il rilancio del settore stesso. Dalle ultime analisi fatte a Bologna il 30 maggio scorso fra tutte le cooperative nazionali del settore sono emerse le seguenti conclusioni: da un lato una scarsa programmazione della produzione e un calo della domanda interna. Inoltre abbiamo registrato ed evidenziato una riduzione della competitività sui mercati esteri e una scarsa trasparenza nei meccanismi di formazione del prezzo. Personalmente credo che il motivo possa attribuirsi a una crisi con radici strutturali che la congiuntura ha ulteriormente intensificato. E’ importante il confronto e il lavoro capillare: per questo intensifichiamo gli incontri a Roma con il sottosegretario con delega alla cooperazione On. Delfino. Parliamo in “numeri”… A livello nazionale Fedagri oggi associa circa 4000 cooperative agricole che, complessivamente contano un fatturato di oltre 21.000.000.000 di Euro. I numeri parlano da soli: l’impresa cooperativa è
ancora oggi, nel settore agroalimentare un modello imprenditoriale valido. Voglio ricordare che lo scorso 31 maggio si è svolta a S. Lazzaro di Savena (Bo) un’importante Assemblea Nazionale che ha visto la partecipazione del Presidente della Camera On. Pierferdinando Casini. Conclusioni? Direi che è giunto il momento di rilanciare l’agricoltura italiana su basi più solide e non c’è niente di più solido dei produttori in grado di organizzarsi. È proprio sul mercato che si gioca la partita principale, quella che consente di produrre reddito e di mettere radici per una prospettiva di crescita. Personalmente credo di aver portato, in questo primo anno la voce delle nostre cooperative al di fuori dalla nostra Liguria, che era da tempo esclusa dal settore della cooperazione agroalimentare. L’impegno è grande, il cammino da fare è molto: spero e penso di portarlo a termine con l’entusiasmo con cui ho iniziato il mio lavoro. Simonetta Vandone
17 LUGLIO 2005
Coldiretti Savona
Associazioni
ALBENGA
Entusiasmante e nutrita partecipazione
Rinnovo cariche Comitato Prov. e Assemblea Prov. Movimento Giovanile Coldiretti Savona Era ormai da anni che non si vedeva un’Assemblea Provinciale del Movimento Giovanile così partecipata da “nuovi” giovani con grande personalità e spirito di collaborazione E’ accaduto il 15 Giugno, in occasione dell’Assemblea Prov. per i giovani agricoltori della Coldiretti savonese. Obbiettivo: eleggere il nuovo Comitato e Delegato provinciale. L’incontro, presso l’ufficio Coldiretti di Albenga, ha visto la presenza del Pres. di Coldiretti Savona, Bolla Martino, del Vice Diret. Rotolo Vincenzo, del Segret. Prov. del Movimento Giovanile Zambarino Fabio e del Delegato Prov. “uscente” Berra Bruno.
Confederazione Italiana Agricoltori
L'ORTOFRUTTICOLA
Piacevolmente sbalorditi della forte partecipazione di circa 40 giovani, alle 21.30 si è dato l’inizio ai “lavori”. L’introduzione alla serata da parte del Delegato è stata molto esauriente. Toccati diversi argomenti: dalla nascita del Movimento Giovanile savonese, alle principali attività svolte in questi anni fino ad arrivare alla regolamentazione ed alla descrizione delle diverse cariche facenti parte di questo importante “movimento”. Alle 22,00 si è proceduto a raccogliere le candidature da parte di giovani interessati e motivati a far parte del Comitato e come da regolamento, alle 22.15 si è proceduto all’elezione dei candidati ottenendo all’unanimità il seguente risultato: COMITATO PROVINCIALE MOVIMENTO GIOVANILE COLDIRETTI SAVONA: Pastorelli Elena; Lorenzetto Alessandro; Carlini Stefano; Fazio Giorgio; Macchione Angela; Macchione Carmine; Romuali Andrea; Roba Alessio; Berra Bruno.
Ultimate le elezioni del Comitato si è passato all’elezione del Delegato Provinciale. Berra Bruno, ricandidatosi con l’impegno di assumersi la carica in oggetto, è stato votato e quindi eletto all’unanimità dai presenti in sala, quale DELEGATO PROVINCIALE del Movimento Giovanile Coldiretti Savona. Delegati all’Assemblea Regionale Berra Bruno; Lorenzetto Alessandro, Macchione Carmine e Fazio Giorgio e quali Supplenti: Damonte Sandre Giovanna Elenna e Macchione Angela. Entusiasti per l’ottima riuscita dell’assemblea, il Vice Direttore Rotolo ed Il Segretario Provinciale Zambarino con una breve relazione di quali dovranno essere i compiti dei nuovi eletti e dopo aver ringraziato vivamente i partecipanti, alle ore 22.45 hanno congedato i “ragazzi” chiudendo di fatto l’Assemblea Provinciale dei Giovani Agricoltori. Il Segretario Provinciale M.G.
Fabio Zambarino
Prodotto di qualità grazie al compost
Primi risultati applicativi dell’utilizzo del compost in floricoltura Mercoledì 25 Maggio u.s. presso la Sala Riunioni della Cooperativa L’Ortofrutticola g. c., la CIA di Albenga ha organizzato una serata divulgativa durante la quale sono stati illustrati i primi risultati applicativi del progetto dimostrativo sull’utilizzo del compost nella coltivazione di piante aromatiche in vaso. Il compost utilizzato nel progetto è stato prodotto nell’impianto AMIU (Azienda Multiservizi e d’Igiene Urbana) situato in Valvarenna a Genova e proveniente prevalentemente dagli scarti vegetali dei mercati ortofrutticoli di Genova. La prova dimostrativa, tutt’ora in atto, ha visto il coinvolgimento diretto dell’azienda
agricola Baldari Daniela di Cenesi - Cisano sul Neva, nella quale è stato allestito un campo prova, costantemente seguito dai tecnici CIA. Durante la serata, alla quale hanno partecipato anche i tecnici dell’AMIU, si sono potute vedere le prime piante aromatiche coltivate miscelando, in varie percentuali, la torba al compost. I primi risultati ottenuti sono sicuramente positivi ed incoraggiano la CIA a proseguire con impegno il progetto. Continueranno le prove in campo con l’utilizzo di ulteriori partite di
compost, provenienti sempre dall’impianto AMIU di Genova, con la finalità di ottenere un prodotto di qualità e costante nel tempo adatto alla floricoltura specializzata in vaso. Con la produzione di compost di qualità si ottiene quindi una perfetta integrazione tra il settore dei rifiuti e quello della produzione agricola. In particolare lo sviluppo di questa attività rappresenta un forte interesse in una Regione come la Liguria, dove ad una intensa attività florovivaistica altamente specializzata, soprattutto nella piana di Albenga, si associa un sistema di smaltimento dei rifiuti ancora fortemente condizionato dal ricorso all’uso della discarica. Nella stessa serata sono stati presentati anche i primi risultati dell’applicazione di concimi a lenta cessione (che permettono un rilascio graduale degli elementi nutritivi con un notevole risparmio nelle fertirrigazioni) sulle piante aromatiche in vaso, con ottimi risultati anche in questo caso. Dott. Agr. Gianluigi Nario