CONTIENE I.P.
Bimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XX - n. 1 - Marzo 2006 - Spedizione A.P. 70% - Reg. Trib. SV n. 315 (1/3/1985) - Distribuzione gratuita · CONTIENE I.P.
Da Essen il bilancio della Cooperativa pag. 3
Il nuovo Centro Enologico di Ortovero pag. 15
VITICOLTORI INGAUNI
COOPERATIVA A R N A
LIVICOLA S C O
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Editoriale
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Direttamente dall’IPM di Essen Dalla più importante manifestazione fioristica d’Europa del settore delle piante in vaso, riflessioni e bilanci sull’operato della Cooperativa
Il 28 gennaio, eravamo ad Albenga a parlare di cooperazione e di mercato, ponendo l’accento sul settore floricolo, e oggi mi ritrovo nella più importante manifestazione fieristica d’Europa del settore delle piante in vaso. Dovrei parlare di andamento della prossima stagione, ma mi rimane molto difficile farlo basandomi solo sui contatti avuti e sull’interesse mostrato in fiera dai “nostri clienti”. Chiedo aiuto ad Antonio De Andreis, responsabile commerciale del settore, che è con me nel nostro stand. Mi parla delle novità che abbiamo portato in fiera quest’anno, i vasi biodegradabili del progetto LIFE BIOMASS, la nuova linea di vasi colorati primo frutto dell’operazione di comarketing che abbiamo avviato con Viridea e Tecnoplast, e di cui parleremo più approfonditamente nel prossimo numero, ma soprattutto della promozione “Compra una pianta e vinci una vacanza”. Tutte queste iniziative hanno destato interesse, principalmente la promozione, ma poi, come sempre accade, le somme sul mercato le tireremo solo a fine stagione, se il tempo e l’economia ci avranno aiutato, dato che oramai non si firmano più contratti e la parola non ha più nessun valore. Parliamo allora del convegno che ci ha toccato molto da vicino, perché escludendo le piccole realtà di altri settori
agricoli, che fanno molto per il territorio e l’entroterra, l’unica cooperativa che influisce sul mercato è L’Ortofrutticola. Forse non avremo ancora una quota significativa di mercato, anche se vorremmo capire cosa si intende per significativa, ma ad oggi la nostra parte la facciamo. Come dice il nome, L’Ortofrutticola non è nata per commercializzare le piante in vaso, e all’inizio del boom floricolo non si è trovata pronta ad affrontare il nuovo mercato, sia perché sulla piana esisteva già una cooperativa floricola, a Villanova, e anche perché all’inizio non si era convinti del potenziale che avrebbe assunto il settore. Malgrado ciò la nostra cooperativa è, ad oggi, l’unica struttura che si è reinventata nel settore floricolo provenendo da quello orticolo, i commercianti di ortaggi o hanno chiuso o sono rimasti ad operare nel loro settore. Quando si è decisa ad affrontare il mercato floricolo, in ritardo e permettendo quindi la na-
scita di una agguerrita concorrenza, ha dovuto subire un naturale periodo di “apprendistato”, subendo differenti casi di “scippo” dei commerciali e relativo portafoglio clienti, da parte dei commercianti locali, dovendo quindi ricostruire il proprio mercato ogni anno, perdendo così la fiducia dei soci, ma soprattutto dei clienti. Solo alla fine degli anni novanta, ma soprattutto nel nuovo millennio, si è stabilizzata la gestione del settore, creando maggiore affidabilità che oggi è riconosciuta dai clienti. Ma per arrivarci abbiamo dovuto rivedere il rapporto coi soci, la sfiducia di cui parlavamo ne aveva reso difficile la fidelizzazione, si era giunti quindi a concedere degli incentivi ai soci conferitori, sui pagamenti all’M.P.A., attirando anche produttori in crisi finanziaria, ma che spesso non avevano la qualità del prodotto come caratteristica aziendale. La difficile scelta di togliere queste agevolazioni, e il relativo
Andamento delle vendite del settore FIORI della cooperativa.
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allontanamento di alcuni soci conferitori, ha portato ad una maggiore flessibilità di scelta del prodotto, e quindi un innalzamento della qualità dello stesso. Questi fattori, assieme al lavoro di un gruppo affiatato di addetti commerciali, hanno portato, partendo ad esempio dal fatturato del 1.998 di 2.900.000 ?. , al fatturato del 2.005 che ha raggiunto i 5.600.000.?.. Questo dato è ancora più rimarchevole se valutiamo che tutte le statistiche danno un calo del consumo di piante negli ultimi anni, con mercati stanchi o in declino, come la Germania e l’Olanda, che sono i nostri clienti storici.
Editoriale Proprio per questo motivo, di recente infatti abbiamo rivolto la nostra attenzione con buoni risultati ad altri paesi, la Francia, l’Inghilterra, e i Paesi dell’est, attraverso il Consorzio ACEA, ed è in fase di progettazione una serie di interventi da fare assieme ad un team di cooperative, tra le quali Flormercati, Florcoop e Tosco Flora, come ad esempio l’apertura di punti vendita in determinati paesi dell’est europeo. Ma oggi dobbiamo fare fronte ad un limite, lo spazio, sia fisico che temporale. Facciamo il 70% del fatturato in due mesi, in un capannone di 1500 metri, quindi finché non avremo una se-
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de più funzionale e un settore fiori di dimensioni adeguate, non riusciremo più sviluppare ulteriormente il fatturato. L’unica possibilità, nelle condizioni attuali, è quella di riuscire a prolungare il periodo di vendita, soprattutto nei mesi di giugno e luglio, distribuendo quindi l’offerta su di un arco temporale più lungo avendo un duplice effetto benefico, una minore concentrazione di prodotto, e una migliore distribuzione del lavoro, che ci consentirebbe di ottimizzare i costi di gestione, e l’occupazione del personale, fisso e stagionale. Il Preseidente
Operazione Massaretti: si va avanti Prosegue l’iter della conferenza di servizi per la concessione di reg. Massaretti.
Con il nuovo anno, sono riprese le attività relative alla richiesta di concessione per l’area di reg. Massaretti. Abbiamo avuto alcuni incontri con gli enti coinvolti nella procedura, in particolare Comune di Albenga e Provincia di Savona, per dare una definizione agli inevitabili
“punti critici” che emergono man mano che si approfondisce l’analisi di un progetto, soprattutto di dimensioni e complessità pari a quello che permetterà la costruzione di una nuova sede più funzionale. Rispetto alla prima ipotesi di chiusura della pratica è naturale, quindi, attendersi una dilatazione
dei tempi, quasi fisiologica in questi casi, rispetto a quelli inizialmente previsti. Sul versante che riguarda l’area di Via Dalmazia sono iniziati, e proseguono tuttora, i
colloqui con le aziende interessate all’operazione. Ciò che possiamo dire è che l’interesse è molto forte e che numerose aziende posseggono i requisiti necessari per affrontare l’impegno. Ciò ci conforta sulle decisioni prese e sul buon esito finale dell’operazione. Di concerto con il Comune si stanno analizzando le migliori modalità attuative per consentire che l’operazione raggiunga gli obiettivi che l’assemblea dei soci aveva fissato.
In particolare, il Sindaco, durante un incontro richiesto dalla cooperativa e alla presenza delle tre organizzazioni di categoria, Coldiretti, CIA e UPA, considerato l’alto interesse per l’economia agricola e non solo della piana di Albenga, ha rinnovato il suo impegno a far si che la pratica proceda nel miglior modo possibile, anche attraverso la presentazione di un progetto per l’area di via Dalmazia.
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Intervista
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Il Programma florovivaistico ligure L’Assessore Regionale Giancarlo Cassini ci parla delle “nuove varietà di fiori da coltivare en plain-air.
Nuove varietà di fiori adatti al clima mediterraneo, nuovi criteri di coltivazione, in grado di abbattere i costi di produzione, soprattutto quelli energetici legati al riscaldamento delle serre o nuovi sistemi di riscaldamento, alternativi al gasolio, utilizzando ad esempio polverino di sansa o di mais. Il programma del distretto florovivaistico del ponente ligure, il primo costituito a livello nazionale, ha nella ricerca l’elemento chiave per la competitività della produzione a livello locale e per lo sviluppo economico del setto-
re. “Il programma del distretto floricolo del Ponente ligure - spiega l’assessore all’agricoltura della Regione Liguria, Giancarlo Cassini - si prefigge l’obiettivo di mantenere e incrementare la produzione floricola ligure, incentivando in particolare la produzione di qualità attraverso la ricerca di prodotto e di processo e sviluppando un’opportuna attività di marketing che valorizzi le caratteristiche di tipicità dei fiori liguri”. La Liguria vanta infatti una secolare specializzazione nella coltivazione dei fiori e delle piante ornamentali. La produzione floricola locale, nella provincia di Imperia e di Savona, è costituita da fiori e da fronde recise, ma anche da piante in vaso, piante grasse in provincia di Imperia e piante mediterranee ad Albenga. La Liguria risulta la regione più importante a livello italiano, per quanto riguarda il comparto florovivaistico, con più di 20.000 aziende operanti su una superficie di 6.000 ettari e una specializzazione nella coltivazione dei fiori e delle piante ornamentali. Un comparto che fattura 500 milioni di euro all’anno, al lordo dei costi e che rappresenta il 20% del valore produttivo nazionale. Dai dati in possesso emergono tre fenomeni: l’aumento della superficie me-
dia aziendale, la diversificazione colturale in atto nella floricoltura imperiose e la natura familiare delle imprese. Da qui la necessità, attraverso la costituzione del Distretto di sviluppare la produzione e la ricerca. “ A cominciare - spiega l’assessore Cassini - da strutture con teli mobili che sostituirebbero le classiche serre in vetro o plastica, aumentando addirittura la temperatura di tre o quattro gradi e allo stesso tempo risparmiando; per continuare con l’attivazione di coltivazioni en plein air di produzioni specifiche del territorio ligure che non necessitano di coperture, come gli anemoni o i ranuncoli e i papaveri”. Produzioni cioè su varietà autoctone che, attraverso un miglioramento genetico troverebbero in Liguria il clima ideale. Sono solo alcuni dei miglioramenti della produzione resi necessari dall’evoluzione del sistema produttivo e possibili attraverso lo sviluppo della ricerca realizzata dal Distretto floricolo ligure per migliorare la varietà della specie. Primo passo del Distretto sarà identificare su quali prodotti puntare, considerando che i tempi della ricerca sono lunghi e che, per essere competitiva dovrà rivolgersi a mercati più ampi di quelli del Ponente ligure. “L’obiettivo infatti del piano triennale del Distretto - continua Cassini - approvato dalla Giunta regionale ligure nel mese di novembre è quello da un lato di proporre gli indirizzi della ricerca per avviare la creazione di nuove varietà delle specie tradizionalmente coltivate, dall’altro espandere le produzioni realizzate nel Distretto, rendendole sempre più tipiche e favorire la collaborazione tra istituti pubblici e aziende private per ottimizzare le risorse disponibili”.
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Assistenza Tecnica
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Approvato terzo progetto dimostrativo “Applicazione di strategie di difesa biologica e integrata su colture orticole nella piana di Albenga al fine di ridurre l’impiego dei fitofarmaci”. A cura dell’Assistenza Tecnica
Giustificazione progettuale L’evoluzione culturale, economica e sociale degli ultimi anni ci porta a rivolgere una crescente attenzione ai temi ambientali, collegati alla qualità della vita, alla salute degli operatori e dei consumatori ed alla conservazione dei beni primari, aria acqua e suolo. Si rende dunque necessario utilizzare razionalmente e con metodi scientifici gli attuali mezzi, coinvolgendo nel cambiamento di mentalità i coltivatori, i tecnici, gli operatori commerciali, i consumatori e le istituzioni pubbliche e private. La Cooperativa L’Ortofrutticola di Albenga, sempre più sensibile alle tematiche ambientali ed alla problematica dei residui di antiparassitari nei prodotti ortofrutticoli, per ottenere prodotti più sicuri, ha avviato e sviluppato con successo nelle aziende dei suoi soci un programma di lotta integrata e guidata. Le prime esperienze di lotta biologica integrata nella piana di Albenga risalgono al 1987. Inizialmente il progetto di lotta biologica integrata riguardava le coltivazioni in serra di pomodoro, zucchino e peperone, con lo scopo di mettere a punto gli schemi di difesa necessari, al fine di stabilire se fosse possibile ridurre in maniera si-
gnificativa l’uso dei fitofarmaci, rendendo così possibile conferire sul mercato un prodotto di alta qualità e di grande sicurezza per i consumatori. Data la disponibilità sul mercato di mezzi biologici adeguati (antagonisti e microrganismi utili) è stato possibile mettere a punto le strategie di intervento, e successivamente negli anni verificarne l’ efficacia ed eventualmente apportare le modifiche necessarie là dove si rendevano necessarie. Nel 1990 la superficie di ortaggi coltivati a lotta biologica integrata era di circa 28 ha, nel 2000 questa superficie si era ridotta a circa 2 ha; negli ultimi anni si è però verificata un’inversione di tendenza nelle specie coltivate nella piana di Albenga, complice la crisi del settore floricolo. Infatti, se fino a qualche anno fa ci si è trovati di fronte al boom economico delle coltivazioni floricole, ora molte aziende hanno deciso di ritornare a coltivare ortaggi, fonte forse di minor reddito immediato, ma duraturo nel tempo. L’Ortofrutticola forte dell’esperienza fatta negli anni precedenti vuole ora rilanciare il settore orticolo dimostrando la fattibilità della lotta biologica integrata, valorizzando e promuovendo un’ agricoltura di qualità attraverso la diffusione di metodi di produzione compatibili con la protezione dell’ambiente e la tutela della salute dei produttori e dei consumatori.
Finalità del progetto Finalità del progetto è la valorizzazione della lotta biologica integrata, dimostrando che tale metodo è applicabile con ottimi risultati (a monte di anni di studio) alla realtà orticola della piana di Albenga.
La lotta biologica integrata, o meglio la Produzione Biologica Integrata, è l’insieme di metodi agronomici, biologici, di miglioramento genetico, di prodotti naturali e di sintesi che là dove impiegati in modo coordinato permettono di valorizzare la coltura nel migliore dei modi. La difesa biologica integrata rappresenta l’evoluzione delle tecniche di lotta guidata nell’ottica dell’ulteriore riduzione dell’impiego di sostanze chimiche di sintesi, rappresenta dunque una soluzione di passaggio tra la difesa guidata a la coltivazione biologica. La realtà della piana di Albenga è molto caratteristica, ci troviamo di fronte ad aziende con superfici molto limitate, soprattutto se pensiamo a quelle coltivate a cereali o altre orticole nelle grandi pianure del nord Italia oppure alle estensioni che si può permettere la Sicilia (una delle maggiori concorrenti della Liguria nella produzione orticola), per questo motivo l’applicazione della difesa biologica è poco realistica: superfici ridotte, aziende confinanti prive di spazi delimitanti quindi con alto tasso di deriva nei trattamenti chimici. La difesa biologica ha bisogno di estensioni maggiori per poter essere applicata e funzionare, nella realtà albenganese si corre invece il rischio di iniziare un percorso di lotta biologica, ma di abbandonarlo dopo poco tempo perchè le soglie di danno si alzano a livelli tali da non essere più tollerabili. La produzione biologica integrata può essere considerata la via intermedia verso la lotta biologica proprio perché applicabile su estensioni minori in primo luogo, ma non secondariamente perché si è già valutata la sua efficacia, è una tipologia di lotta già conosciuta dai produttori liguri di ortaggi e dunque si può considerare il
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miglior metodo di lotta con il minor impatto ambientale, considerando in ogni caso questo tipo di lotta come precursore della lotta biologica. Maggiori saranno le aziende ad applicare la lotta biologica integrata e più facile sarà il successivo passaggio ad una difesa di tipo biologico, ma questa volta su superfici significative e non più limitate.
Descrizione degli obiettivi La difesa biologica integrata segue dei criteri ben precisi nella sua applicazione, questi criteri di norma sono indicati in appositi disciplinari di produzione biologica integrata, specifici per ciascuna coltura. In Liguria non esiste nessun disciplinare di produzione che regolamenti la produzione biologica integrata, si pone dunque come uno degli obiettivi del progetto l’identificazione dei criteri da seguire per l’applicazione della difesa biologica integrata e inserirli successivamente in un disciplinare. Nell’identificazione di tali criteri si farà riferimento principalmente a: - metodi di campionamento e di monitoraggio; - soglie di intervento; - sostanze attive utilizzabili; - numero massimo di applicazioni; Altri criteri di valutazione si baseranno sulla gestione del suolo, sulla scelta della
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Assistenza Tecnica Aphelinus abdominalis
tecnica d’impianto, sulla fertilizzazione, sull’irrigazione e sulla difesa delle colture. Tutte queste valutazioni verranno poi elaborate ed inserite in schede specifiche per coltura. Il progetto ha dunque come obiettivo principale la valorizzazione di un tipo di difesa che è quella biologica integrata, che è stata poco considerata negli ultimi anni, in modo tale da rendere più sensibile la riduzione dell’uso dei fitofarmaci di cui nella piana di Albenga si fa largo impiego, in modo tale da tutelare maggiormente gli operatori e fornire un prodotto sicuro ai consumatori.
In secondo luogo si vogliono fornire delle linee guida per la stesura di un eventuale disciplinare di produzione di lotta biologica integrata, da affiancare magari al disciplinare di produzione dell’IGP, tipologia di lavoro già esistente in molte altre regioni italiane, tra le maggiori produttrici di ortaggi. Questo lavoro ha dunque lo scopo di valorizzare sia il metodo di produzione che è la lotta biologica integrata, sia il prodotto finale che arriverà al consumatore. Per questo motivo è importante dimostrare che la difesa biologica integrata è un ottimo metodo di lotta supportato da decenni di esperienza fatta nelle aziende ed è dunque giunto il momento di dimostrarne l’ applicabilità per aumentare la salvaguardia degli operatori, dei consumatori e non in ultimo dell’ambiente. Riuscire a dimostrare la validità della difesa biologica integrata sarà anche un modo per rimanere al passo con i tempi adeguandoci a quelli che sono i canoni di difesa applicati anche nelle altre regioni d’Italia e sui quali sempre maggiormente insiste la stessa Unione Europea.
Afide parassitizzato
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Assistenza Tecnica
Metodologia di lavoro
Macrolophus Caliginosus
Crisopa
L’attività dimostrativa si svolgerà presso 4-6 aziende distinte su colture orticole qui di seguito specificate: - pomodoro - peperone - zucchino Il progetto sarà di durata annuale e si potranno distiguere tre differenti fasi. * Fase 1 (teorica) Durante questa fase si presenteranno ai produttori le tecniche di difesa biologica integrata, con particolare riferimento alla difesa dei parassiti animali nelle colture orticole a maggiore vocazione nella piana di Albenga e in particolare si lavorerà su: - il riconoscimento dei principali fitofagi chiave e dei loro antagonisti; - l’individuazione dei parametri quantitativi legati all’impiego degli insetti utili; - l’utilizzo di soglie di intervento, di
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epoche di intervento e quantità di antagonisti da impiegare, seguendo i programmi attualmente impiegati nella lotta biologica integrata nelle altre regioni, adattandoli di volta in volta alla realtà della pianura di Albenga. * Fase 2 (pratica-attuativa) In questa fase verranno illustrate ai produttori, attraverso azioni dimostrative mirate, le diverse tecniche di monitoraggio e di lancio degli antagonisti; ogni volta verranno fornite agli agricoltori delle dispense illustrative. * Fase 3 (conclusiva) Al termine dell’attività dimostrativa verranno redatte delle schede tecniche nelle quali verranno esposti i risultati ottenuti sulle singole colture.
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Presentazione del Centro Regionale Servizi Floricoltura
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Una nuova importante struttura regionale Costituito dalla Regione Liguria il Centro Regionale Servizi per la Floricoltura. Un progetto ambizioso con il sostegno dell’Unione Europea
Presentazione del Centro Regionale Servizi per la Floricoltura (C. S. F.) Nell’ambito del potenziamento dei servizi specialistici per la floricoltura, principale settore agricolo della Liguria con circa il 70% della produzione lorda vendibile agricola regionale (P.L.V.), la Regione Liguria ha costituito il Centro Regionale Servizi per la Floricoltura (C. S. F.). Trattasi di un progetto ambizioso che ha trovato la sua fonte di finanziamento nel Piano di Sviluppo Rurale (P.S.R.), con il sostegno dall’Unione Europea. Il C.S.F. è una nuova struttura specialistica regionale, che intende realizzare un innovativo servizio pubblico in grado di fornire informazioni di natura economica e tecnica alle aziende e agli operatori floricoli della Liguria. In particolare il C.S.F. intende diventare un vero e proprio osservatorio sulle produzioni floricole (andamenti e evoluzione dei mercati) attraverso l’acquisizione ed elaborazione di dati ed informazioni economiche e commerciali. Per l’informazione tecnica il CSF è impegnato nella realizzazione di una biblioteca tecnica ed archivi informatizzati (materiale di propagazione, fitofarmaci, brevetti, mezzi tecnici, schede fitopatologiche, etc.), che saranno messi a disposizione e facilmente fruibili direttamente, e soprattutto, dalle aziende e dai tecnici agricoli. L’obiettivo principale è quello di creare un punto informativo e di riferimento agli operatori del settore al fine di studiare, valutare
e fornire soluzioni capaci di superare problematiche tecniche, produttive, fitosanitarie, energetiche ed economico - finanziarie relative all’intera filiera floricola. Per perseguire tale scopo, il C.S.F. intende sviluppare e consolidare idonee ed opportune sinergie e collaborazioni con il Distretto Floricolo del Ponente Ligure e con tutti soggetti della filiera floricola (Istituto Regionale per la Floricoltura, Mercato dei Fiori, Associazioni e Cooperative, Enti pubblici, etc.). La Regione, anche tramite iI C.S.F., intende pertanto segnalare ed offrire un’articolata organizzazione dei servizi alle imprese, per rispondere con maggiore efficacia ed efficienza alle reali esigenze dell’utenza floricola. I servizi del C.S.F. dovranno essere sempre più orientati ad accrescere le competenze
alle aziende, fornendo gli strumenti adatti a fare fronte in maniera adeguata alla concorrenza e alle richieste del mercato. Per informazioni e contatti: Regione Liguria - Dipartimento Agricoltura Servizio Servizi alle Imprese Agricole Centro Regionale Servizi per la Floricoltura Via Q. Mansuino, 12 18038 Sanremo (IM) dott. agr. Fiorenzo Gimelli tel. 01845151056 fiorenzo.gimelli@regione.liguria.it dott. Corrado Agnese - tel 01845151055 corrado.agnese@regione.liguria.it dott. Franco Crippa - tel. 01845151058 franco.crippa@regione.liguria.it fax: 01845151075
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Olivicoltori e Viticoltori
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L’importanza delle micorizze COOPERATIVA A R N A
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Nella sede della Cooperativa un interessante convegno sulle concimazioni innovative VenerdÏ 27 gennaio si Ë svolto nella sede della Cooperativa Olivicola di Arnasco un incontro con docenti universitari di Cosenza, Milano e Pisa che ha suscitato notevole interesse nel folto uditorio di soci, coltivatori e tecnici nel settore. Molte ed interessanti le notizie forniteci, scientifiche e pratiche, sulle propriet‡ dell’olio e di alcuni ortaggi e sull’azione inquinante di numerose sostanze chimiche: ad esempio i policlorofenoli (P.C.P.) sono molto dannosi, arrivano dall’aria e si concentrano nei grassi, in particolare nel latte. Utile il carciofo, che contiene la ci-
VITICOLTORI INGAUNI
narina, eccellente antiossidante, trappola per i pericolosi radicali liberi. Identica la capacit‡ del peperone. L’olio extra vergine di oliva ha le pi˘ alte propriet‡ antimutagene, cioË antitumorali. L’ulivo e la vite non sopportano una concimazione elevata, perchË possiedono un patrimonio microbiologico, cioË le micorrize che facilitano l’assorbimento dell’umidit‡ e dei sali minerali dal terreno. Presso l’universit‡ di Cosenza la dott.ssa Caterina Bricoli sta conducendo una sperimentazione su 5 gruppi di 40 pian-
tine di ulivo della variet‡ Arnasca, fornite dalla nostra Cooperativa, inoculate con 4 combinazioni di micorrize e microrganismi (streptomiceti), prodotti dalla C.S. Aosta del dott. Giusto Giovanetti ed un gruppo di controllo non trattato, per il confronto. All’universit‡ di Pisa il prof. Vincenzo Longo conduce uno studio clinico sull’effetto disintossicante delle micorrize nell’uomo. Chiudiamo in bellezza: il resvetrarolo contenuto nel vino rosso Ë antiossidante ed antitumorale, e allora cin-cin, anzi “SALUTE”!
Da trent’anni con i viticoltori
La Cooperativa in costante crescita festeggia il compleanno con il nuovo Centro Enologico di Ortovero L’anno 2006 sarà ricco di appuntamenti che coinvolgeranno la nostra Cooperativa insieme al comune di Ortovero. Infatti, proprio in quest’anno, decorrono i trentanni dalla fondazione della nostra cooperativa: un traguardo sicuramente importante, caratterizzato da una crescita costante e continua, sia nelle dimensione che in termini di qualità dei nostri vini. In questo contesto si inserisce l’ultimazione dei lavori del centro enologico di Ortovero (nella foto). Un progetto impegnativo
proposto e realizzato dal comune che promette di divenire sicuramente un importante punto di riferimento per la promozione dei prodotti della nostra terra, e che, nel corso del corrente anno, verrà inaugurato. L’obiettivo è quello di organizzare un momento di grande festa, coniugando l’inaugurazione
del centro con l’anniversario della nostra cooperativa. In ultimo, tra gli obiettivi che il consiglio si è prefissato per l’anno in corso, vi è la definizione di uno studio di fattibilità per l’ampliamento della Cooperativa, sfruttando il terreno circostante alla stessa. Enrico Massimo
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Coldiretti Savona
Associazioni
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Un premio per le aziende agricole
Il Movimento Giovanile della Coldiretti premia le aziende virtuose Parte anche in Liguria Oscar Green, l’iniziativa promossa dal Movimento Giovanile Coldiretti, in collaborazione con la rivista Campagna Amica. Il concorso “Oscar Green” vuole premiare la capacità imprenditoriale, la sostenibilità delle attività, la multifunzionalità, la responsabilità sociale. Anche in Liguria i giovani si
Confederazione Italiana Agricoltori
stanno riaffacciando al mondo agricolo, rilevando le aziende di famiglia oppure aprendone di nuove. “Il Movimento Giovanile della Liguria si è recentemente riformato, grazie all’elezione del nuovo Segretario e Delegato Regionale, oltre al rinnovo dei Comitati Provinciali – afferma Fabio Zambarino, Segretario del Movimento Giovanile della Coldiretti Liguria - speriamo – continua - in questo modo di andare ancor più incontro alle esigenze dei nostri associati, ed Oscar Green può essere un veicolo per valorizzare e premiare le migliori realtà imprenditoriali della nostra regione, andando ancora una volta a riaffermare il legame imprescindibile tra la qualità dei prodotti ed il territorio in cui si opera.” Al concorso possono partecipare gli imprenditori appartenenti a differenti categorie produttive, che abbiamo sviluppato un’idea innovativa nel loro percorso im-
prenditoriale, che si rispecchi in dieci categorie: a) comunicazione/trasparenza; b) rapporto con il consumatore; c) valorizzazione del territorio; d) contributo allo sviluppo locale; e) rapporto/integrazione nella filiera; f) tutela dell’ambiente e sostenibilità; g) ricerca e innovazione; h) creatività d’impresa; i) originalità nella diversificazione di attività; l) stile imprenditoriale. Tutti i partecipanti alla fase finale del concorso saranno presenti nel volume “Oscar Green 2006”, riceveranno una targa celebrativa e avranno spazi di promozione sui media nazionali. Vi invito pertanto, nel caso in cui siate interessati, a recarvi presso l’ufficio Coldiretti più vicino, per maggiori informazioni e per compilare la vostra domanda di adesione, che dovrà essere inviata alla Segreteria Nazionale, esclusivamente dai Segretari Provinciali del Movimento Giovanile. Agr. Fabio Zambarino
Rinnovo della Direzione Provinciale
È stato riconfermato il Presidente Aldo Alberto per i prossimi quattro anni Lunedì 6 Marzo u.s , presso la sala riunioni della Cooperativa L’Ortofrutticola ( g.c. ) , si è svolta la IV Assemblea Elettiva Provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori di Savona attraverso la quale sono stati rinnovati gli organi dirigenti provinciali . L’attività congressuale e stata l’occasione di una ampia ed approfondita discussione sulle problematiche dell’agricoltura di tutta la Provincia di Savona a partire da quella specializzata della piana( floricoltura ed orticoltura ) sino a quella dei prodotti di nicchia della collina( vitivinicoltura , olivicoltura , frutticoltura ) e delle zone interne ( zootecnia e
attività forestale) . La relazione del presidente Aldo Alberto, che è stato riconfermato nella carica per un ulteriore quadriennio , ha toccato principalmente il settore floricolo, quello orticolo , le problematiche commerciali e quelle del territorio agricolo ( tracciato ferroviario , nuove urbanizzazioni), l’uso delle risorse idriche e le prospettive della Cooperazione come strumento irrunuciabile per gli interessi dei produttori. Altre comunicazioni specifiche a riguardo ell’andamento economico e dei problemi degli altri settori della agricola provinciale sono state fatte dai funzionari e dirigenti della Cia secondo una programmazione dei lavori assembleari . La buona partecipazione dei soci e la presenza dei rappresentanti delle istituzioni amministrative ( provincia , comune ) ed economiche (cooperative e consorzi ) ed il contributo apportato al livello del dibattito hanno dato valore a un momento di riflessione ed approfondimento importante non solo per la CIA ma per il futuro dell’agricoltura nell’intera Provincia di Savona .
Il Presidente della CiA Aldo ALberto, riconfermato dall’Assemblea Provinciale
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Floras
Cauto ottimismo nel settore floricolo Produzione e commercializzazione sembrano in ripresa. Il concorso “Compra una pianta e va in vacanza” La stagione primaverile, per la floricoltura albenganese, si apre come di consueto con l’IPM di Essen, Fiera a cui Floras ha partecipato all’interno dello stand di Unioncamere. Il mercato, a detta degli operatori dei settore produttivo e commerciale, sembra finalmente essere pervaso da un cauto ottimismo, che ci auspichiamo possa rappresentare un’inversione di tendenza rispetto all’andamento del mercato nelle ultime stagioni. Grande risalto è stato dato all’iniziativa “compra una pianta e va in vacanza”, concorso a premi collegato alla vendita di piante aromatiche della piana d’Albenga, promosso da: Camera di Commercio di Savona, ACEA, Palmhotel, con la partecipazione di Floras. Tale iniziativa, ha riscosso grande interesse sia negli operatori del settore che nei visitatori della Fiera. Durante le prossime settimane vasi di aromatiche, contraddistinti da un’apposita etichetta studiata appositamente per il concorso a premi, saranno venduti in Germania, Francia e Gran Bretagna. Le etichette apposte sui vasi, oltre alle istruzioni per partecipare al concorso, conterranno l’ormai conosciuto ed apprezzato marchio “d’Albenga”, che vuole rappresentare la garanzia di qualità e provenienza dei nostri prodotti. Il produttore non verrà assolutamente gravato di costi aggiuntivi, per tare operazione egli dovrà unicamente inserire l’apposita etichetta in
luogo della solita usata. L’occasione per promuovere i prodotti della nostra piana è sicuramente interessante, e dovrà essere gestita fin da subito con estrema serietà da parte di tutti affinché questa grande opportunità commerciale non cada nel vuoto o peggio ancora non diventi un boomerang a danno non solo della floricoltura albenganese ma anche degli altri comparti del commercio. Floras
Floras ricorda agli associati che vogliono partecipare alla preparazione e all’allestimento delle manifestazioni (Euroflora, Albenga in fiore, Verdure in piazza ed Essenze) di comunicare alla segretaria i propri nominativi.
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Comunicazioni
Comunicazioni ai Soci IL MAGAZZINO È APERTO ANCHE IL SABATO POMERIGGIO ORARIO: 15.00 – 18.30
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Cooperativa
L’ORTOFRUTTICOLA Via Dalmazia 169 · 17031 Albenga (SV) PRESIDENZA Tel. 0182 50374 · Fax 0182 50312 e-mail: presidente@ortofrutticola.it SEGRETERIA Tel. 0182 50374 · Fax 0182 50312 e-mail: info@ortofrutticola.it AMMINISTRAZIONE Tel. 0182 50374 · Fax 0182 50312 e-mail: contabilita@ortofrutticola.it SETTORE FIORI Tel. 0182 568109 · Fax 0182 21119 e-mail: blumen@ortofrutticola.it
Orario di apertura: Lunedì - Venerdì: 8,00-12,30 · 14,00-18,00 ORTAGGI E DEPOSITI CC Tel. 0182 568109 (interno 213) · Fax 0182 21321 e-mail: ortaggi@ortofrutticola.it MAGAZZINO PRODOTTI P E R L’ AG R I CO LT U R A Tel. 0182 554944 · Fax 0182 555188 e-mail: MPA@ortofrutticola.it Orario di apertura: Lunedì - Venerdì: 8,00-12,30 · 14,00-18,30 Sabato: 8,00-12,30 · 15,30-19,00 CO O P E R AT I VA CO O P I N T E SA Direzione e Amministrazione Tel. 0182 50374 · Fax 0182 50312 e-mail: info@coopintesa.it UFFICIO COMMERCIALE Tel. 0182 568109 · Fax 0182 21119 e-mail: blumen@ortofrutticola.it ASSISTENZA TECNICA Tel. 0182 554943 e-mail: asstec@ortofrutticola.it
“L’ORTOFRUTTICOLA - LA COOPERATIVA” BIMESTRALE DELLA COOPERATIVA “L’ORTOFRUTTICOLA”
DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀ Via Dalmazia 169 · 17031 Albenga (SV) Tel. 0182 50374
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Direttore Responsabile: Simonetta Vandone
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Hanno collaborato: Marco Ansaldi, Fabio Zambarino, Vincenzo Rotolo, Fabrizio Di Sibio, Massimo Enrico, Gianrico Bassetti, Miriano Losno, Giorgio Stella Fotocomposizione e Stampa: Tipolitografia Bacchetta · Reg. Bagnoli, 66 · Albenga www.litografiabacchetta.it