Bimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XXI - n. 1 - Marzo 2007 - Spedizione A.P. 70% - Reg. Trib. SV n. 315 (1/3/1985) - Distribuzione gratuita · CONTIENE I.P.
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I LAVOR SO IN COR
Fiori liguri in Ungheria pag. 5
VITICOLTORI INGAUNI
COOPERATIVA A R N A
LIVICOLA S C O
Tracciabilità e rintracciabilità pag. 16
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Editoriale
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Biomass in fiera ad Essen Anche quest’anno la Coop. L’Ortofrutticola ha partecipato alla fiera di Essen con il suo settore fiori, ma la novità è stata l’allestimento, all’interno dello stand, di un’area espositiva e divulgativa per il progetto Life “Biomass”, nel suo ultimo periodo di attività. Obiettivi principali del progetto erano la diffusione dell’impiego dei materiali biodegradabili in agricoltura, illustrare i risultati ottenuti dalla ricerca nel campo dei materiali biodegradabili e, non per ultimo, stimolare l’uso dei materiali da parte del settore primario della produzione, anche attraverso la modifica dei regolamenti regionali per il settore agricolo ambientale. Obiettivo principale della fiera era riuscire ad avere delle indicazioni sull’interesse suscitato dal progetto in ambito europeo, sia da parte degli operatori del settore agricolo, sia da parte dei consumatori finali. Possiamo dire con entusiasmo che gli obiettivi sono stati raggiunti entrambi, infatti molti sono stati i contatti presi nel settore agrario, in particolare si so-
Nell’area espositiva della Cooperativa nell’importante Fiera Tedesca dal 25 al 28 gennaio 2007 no rivelati molto interessati i produttori di vasi e i commercianti di piantine. Il consumatore finale ha invece espresso la sua curiosità di fronte alla possibilità di effettuare i propri lavori di giardinaggio senza produrre materiale di scarto. Va ricordato infatti che nei paesi del centro-nord Europa è molto elevata la sensibilità sulla riduzione del volume dei rifiuti e sulla differenziazione della tipologia di rifiuti. Si può dire infine che l’interesse verso i materiali biodegradabili è sicuramente notevole sia da parte degli operatori che da parte dei consumatori, è però necessario riuscire ad abbassare i costi di produzione, che al momento sono ancora alti, e riuscire ad ottenere una produzione costante del materiale data la forte richiesta da parte dei commercianti.
Operazione spostamento Necessaria un’adeguata valorizzazione dell’area per definire il progetto Cari soci, nell’ultimo numero ci siamo lasciati con la buona notizia dell’approvazione del progetto della nuova sede di regione Massaretti, avvenuta appena prima di Natale. Da allora, purtroppo, le buone notizie sono finite. Infatti, per quel che riguarda la sede di via Dalmazia, ci troviamo in una situazione poco fluida e piuttosto confusa. Più volte abbiamo ribadito che senza una adeguata valorizzazione dell’area, sia dal punto di vista architettonico che da quello economico, non ci sarà possibile portare a termine il nostro progetto di sviluppo per il
futuro: saremmo costretti, nostro malgrado, a rimanere dove siamo. Voi ben sapete quanto le attuali strutture della cooperativa limitino i nostri programmi e quanto siano del tutto anacronistiche in una zona ormai a forte vocazione turistica. Ma torniamo al nostro progetto. Il CdA, in ogni caso, cercherà di ottenere i massimi benefici possibili per la cooperativa, seguendo le norme vigenti. Abbiamo, quindi, deciso di procedere applicando alla lettera quanto previsto dal Piano Regolatore del Comune di Albenga, (adottato dal consiglio comunale ed approvato dalla Regione Liguria con D.P.G.R. n. 136 in data 04.09.2002) integrando il nostro progetto, presentato in data 2 settembre 2006, con il S.O.I. presentato in data 21 novembre 2006 e il S.U.A presentato in data 1 marzo 2007 . Voglio ricordare che si tratta dei due strumenti urbanistici richiestici dal Comune, ahimé solo a settembre: infatti, la richiesta ci è pervenuta quando l’Ufficio
Tecnico si era reso conto di una lacuna, dovuta ad un errore di trascrizione da parte degli estensori del PRG, nel materiale fornito ai nostri tecnici per realizzare il progetto. Naturalmente, da questo momento, sarà nostra cura porre ancora più attenzione anche ai tempi previsti dalle norme per l’esame delle pratiche: non possiamo più permetterci di ripetere l’esperienza che abbiamo vissuto per il progetto della nuova sede di regione Massaretti. Tale documento, presentato nell’autunno del 2005, malgrado le garanzie di una sua rapida approvazione entro il febbraio 2006 da parte di tutti gli enti coinvolti, si è trascinato per più di un anno. Solo grazie all’impegno di alcuni funzionari, addirittura rientrati dalle ferie, siamo riusciti ad ottenerne l’approvazione entro l’anno, pena la perdita di un importante contributo regionale. Il Presidente
Marco Ansaldi
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Progetto Viridarium
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Area Centro Commerciale Viridaium
“Viridarium Ungheria” Si è concluso il progetto che prevede la piattaforma florovivaistica in Ungheria Si è concluso ai primi del mese di gennaio il progetto “Viridarium Ungheria”, partito tempo addietro con ampie aspettative, pienamente soddisfatte. Il Progetto interregionale prevede la realizzazione di una piattaforma commerciale in Ungheria con un importante coinvolgimento della Regione Liguria quale capofila di Lombardia, Piemonte e Toscana, oltre all’Ice. Soddisfazione da parte dei protagonisti del progetto, primo fra tutti Eugenio Tortello dell’Ortofrutticola d’Albenga, già presidente Fedagri e membro del Consiglio Nazionale delle Cooperative Agricole del settore Ortofrutticolo. . “Ho creduto sin dall’inizio in questo proget-
Il vice presidente Viridarium Eugenio Tortello
to – ha dichiarato – che ha confermato la possibile ed importante apertura allo sviluppo florovivaistico sui mercati dell’Est. Il terreno acquistato corrisponde a circa 16000 mq , 2000 mq di capannone e circa 1000
mq di ombraio. “ Ottenuta la licenza entro i due mesi dalla presentazione delle domande si darà inizio ai lavori che si prevede possano essere completati entro il prossimo settembre. “Il meccanismo – continua Tortello – ormai avviato quale inserimento nel mercato ungherese, è delicato ed importante. Possiamo asserire che il 90% dell’operazione sia a livello politico che tecnico è conclusa positivamente e quindi siamo pienamente soddisfatti del lavoro iniziato nel 2005 e che, a tutt’oggi, procede ottimamente. Auspichiamo che l’inaugurazione della piattaforma possa avvenire in concomitanza della manifestazione “Florungarica” che si svolgerà a settembre ’07 a Budapest. In ultimo, un sentito ringraziamento all’Assessore Regionale Cassini che si è dimostrato sempre molto attento e vicino a tutte le problematiche, che si sono di volta in volta presentate, per quanto riguarda l’organizzazione in Ungheria” Simonetta Vandone
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Progetto Viridarium
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Fiori liguri in Ungheria L’Assessore Regionale Ligure all’Agricoltura Giancarlo Cassini ha guidato, nei giorni 19, 20 e 21 scorsi, una delegazione di produttori florovivaistici italiani in Ungheria. La Missione esplorativa rientra nel progetto interregionale per la realizzazione di una piattaforma logisticocommerciale in Ungheria che vede coinvolta la Regione Liguria in qualità di capofila insieme alle regioni Lombardia, Piemonte e Toscana, oltre all’Ice. “Le Cooperative di produttori floricoli delle citate regioni, per la Liguria il Consorzio Floor-Coop di Sanremo e l’Ortofrutticola di Albenga – cis piega Cassini – appositamente riunite in un Consorzio denominato Viridarium Italia, portano avanti una iniziativa volta alla ricerca di nuovi mercati e strategie non solo in Ungheria ma anche nei Paesi confinanti dall’Est Europa.” L’azione pubblica del progetto è
Missione esplorativa per la realizzazione di un centro di commercializzazione dei fiori liguri nell’Est Europeo
coordinata dall’istituto nazionale per il Commercio Estero ed in particolare dal responsabile della sede ICE di Budapest dr. Ponz de Leon che ha organizzato una fitta serie di incontri nella tre giorni ungherese. “In particolare i responsabili delle cooperative florovivaistiche – continua Cassini – hanno potuto visionare diversi siti e parchi tecnologici, sia nei pressi della capitale che nel sud del Paese, individuati da una apposita indagine di mercato a suo tempo commissionata dall’ICE, come idonei alla realizzazione del centro di commercializzazione dei prodotti florovivaistici italiani ed in particolae di quelli Liguri, ed incontrare Amministratori e tecnici dei Comuni interessati.” Molto interessante anche la visita al Mercato all’ingrosso dei fiori di Budapest, dove vi è una forte presenza di prodotto olandese, e in minima parte di prodotto ligure, (fiori recisi, fronde verdi e aroma-
L’Assessore Regionale all’Agricoltura Giancarlo Cassini
tiche in vaso), si è avviato uno scambio di opinioni con i responsabili della struttura e delle locali Associazioni interprofessionali che hanno dimostrato notevole interesse al progetto commerciale italiano. Alcune visite aziendali hanno consentito di prendere visione della realtà produttiva locale, dislocata nella parte sud del Paese dove esistono circa 300 ettari coltivati in piena aria e sotto serra, che utilizzano per il riscaldamento fonti naturali di acqua calda. In chiusura della visita, la riunione presso il Ministero dell’Agricoltura ungherese è servita per far conoscere l’iniziativa commerciale ai rappresentanti del Governo e sondare le possibilità di utilizzo dei fondi comunitari per la realizzazione dell’opera. L’Assessore Cassini è stato quindi molto soddisfatto di questa missione espositiva in quanto ha gettato le basi per consentire la costruzione della piattaforma commerciale entro il 2007. Compito dell’ente pubblico sarà quello di supportare le fasi successive del progetto curando in particolare l’aspetto promozionale del fiore made in Italy per incrementare la vendita dell’ampia gamma dei prodotti florovivaistici italiani e Liguri in particolare nell’est Europa.
Assistenza Tecnica
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Tracciabilità e rintracciabilità Il regolamento CE 178 è stato adottato il 28 gennaio 2002 e stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare nell’Unione europea, ne fissa le procedure e istituisce l’Autorità europea per la Sicurezza Alimentare. Obiettivi primari di questo regolamento sono garantire un alto livello di protezione della salute del consumatore ed efficace funzionamento del mercato interno. Nel regolamento si definisce la rintracciabilità come la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un ingrediente, di un animale destinato alla produzione alimentare, della trasformazione e della distribuzione. Se in un qualsiasi punto della filiera si riscontra una non-conformità dell’alimento o del mangime, la tracciabilità deve consentire, a valle, di richiamare il prodotto già uscito dalla disponibilità dell’operatore e, a monte, il percorso a ritroso verso l’origine per individuare le cause della non conformità e adottare le opportune misure correttive. Ogni prodotto alimentare commercializzato, giunge al consumatore finale passando attraverso numerose fasi, che provvedono, ciascuna, a svolgere una o più delle tante operazioni che contribuiscono alla presentazione al consumo del prodotto pronto ad essere utilizzato per l’alimentazione umana. Le sequenza ordinata, di tutte le operazioni richieste e delle varie strutture che operano, trasferendosi i prodotti di volta in volta elaborati, è chiamata filiera agroalimentare. La filiera agroalimentare è quindi un complesso di strutture produttive che contribuiscono alla realizzazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto agroalimentare, dove ognuna di esse è identificata per il ruolo che svolge nel processo produttivo, per i materiali che tratta e per le modalità con cui li tratta. Una filiera agroalimentare, adeguatamente organizzata, deve avere la capacità di ricostruire la storia e di seguire la destinazione di un prodotto attraverso le diverse fasi di lavorazione. La registrazione dei dati che identificano i materiali utilizzati e gli operatori, associando, infine, correttamente tutte queste informazioni
Il percorso di un alimento, di un ingrediente, di un animale destinato alla produzione alimentare, per garantirne la qualità
a l singolo prodotto che viene immesso in commercio. Con tale impostazione anche i produttori agricoli sono direttamente responsabili, allo stesso modo degli altri attori della filiera, per le attività di propria competenza, e devono fornire agli altri operatori posti a valle del processo produttivo un prodotto controllato in ogni momento e quindi tracciato e rintracciabile. Tutte le imprese del Settore agroalimentare che concorrono alla messa in commercio di alimenti, devono al proprio interno, sviluppare ed organizzare un proprio sistema di rintracciabilità aziendale che dovrà fornire
ogni garanzia in merito alla possibilità di isolare partite eventualmente difettose, circoscrivendo rapidamente ogni potenziale rischio per la salute. A tal fine si dovrà concorrere a garantire per ciascun lotto commercializzato, la possibilità di identificare agevolmente l’origine dell’eventuale difetto in qualunque punto della catena dell’offerta, consentendone il pronto ritiro dal mercato ed identificando le cause del difetto. La rintracciabilità è da tempo realtà in alcune aziende che l’hanno messa in atto prima ancora che diventasse obbligatoria, nel tentativo di cogliere l’opportunità di un ulterio-
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re valore aggiunto che il mercato avrebbe potuto riconoscere alle produzioni tracciate. Basandosi sulle norme volontarie queste aziende hanno fatto della rintracciabilità anche uno strumento di marketing. Infatti pur riconoscendo che la tracciabilità, come definita dal regolamento 178/02, riguarda solo la sicurezza alimentare, si deve riconoscere che i sistemi di rintracciabilità consentono al consumatore di accedere ad informazioni, tra cui l’origine geografica, che hanno un evidente influenza sulle scelte di acquisto per diventare così un elemento di strategia commerciale. Restando in tema di documentazione, il sistema di rintracciabilità deve risultare il meno oneroso possibile per l’azienda in termini sia di costi sia di lavoro. I sistemi di tracciabilità fino ad ora disponibili puntano a snellire le operazioni e risolvere le eventuali sovrapposizioni con la documentazione necessaria per altre certificazioni. Normalmente i sistemi di tracciabilità sono informatizzati e gestiscono o dati relativi al prodotto e al processo per la fase di competenza dell’azienda che ha adottato il sistema stesso. Il sistema di tracciabilità deve soddisfare due requisiti: la documentabilità e la riscontrabilità. Il primo è soddisfatto attraverso la descrizione puntuale del processo produttivo e dei sistemi di controllo sul processo stesso, con riferimento, per quanto riguarda i siste-
Assistenza Tecnica
mi adottati e linee guida al manuale di filiera, a cui si affiancano le procedure che definiscono le modalità operative del processo di produzione. Completano il quadro le procedure del sistema che definiscono le modalità di trattamento delle informazioni di controllo. Il secondo requisito viene soddisfatto attraverso la registrazione puntuale, su apposita modulistica, delle attività effettuate, degli esiti e delle responsabilità. Rispettando tali requisiti è possibile ottenere una tracciabilità completa delle operazioni e dei trattamenti subiti dal prodotto, nelle diverse fasi di lavorazione, e rappresenta la migliore garanzia fornibile per quanto riguarda la conformità ai disciplinari ed alle normative di riferimento. La Coop. L’Ortofrutticola dal 2005 è dotata di un sistema certificato di tracciabilità, avvalendosi di proprie linee tecniche per la difesa e la fertilizzazione delle colture, nel rispetto delle normative vigenti in materia di uso di prodotti fitosanitari e fertilizzanti. La formalizzazione degli interventi avviene tramite la compilazione del quaderno di campagna in dotazione alle singole aziende, per rendere più precisa l’annotazione degli interventi e più agevole il controllo da parte dei nostri tecnici. E’ previsto un piano di monitoraggio dei residui che avviene attraverso analisi pre-raccolta a campione basandosi sui trattamenti effettuati e registrati
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sul quaderno di campagna, sono previste analisi a campione anche nel magazzino durante il periodo di commercializzazione. L’ufficio di assistenza tecnica, referente per la prescrizione dei trattamenti fitosanitari e delle concimazioni, fornisce ai soci delle schede per ogni coltura in cui sono consigliati i trattamenti fitosanitari e le concimazioni da effettuare. Per quando riguarda la tracciabilità nelle aziende dei conferitori, questi ultimi appongono sul DDT il riferimento all’appezzamento da cui il prodotto è stato raccolto, per consentire agevolmente di risalire al prodotto, nel caso in cui dovessero essere riscontrate anomalie. Le aziende conferitrici vengono periodicamente visitate dai tecnici sia per il monitoraggio delle colture in coltivazione, sia per quanto concerne lo stoccaggio e la conservazione dei fitofarmaci ( presenza di armadietti a norma di legge , smaltimento di fitofarmaci non più ammessi), sia per il rispetto delle normative vigenti sulla produzione degli ortaggi. All’interno del magazzino commerciale ad ogni partita di prodotto consegnata dai conferitori viene assegnato un numero di lotto, che lo accompagnerà fino all’acquisto da parte del consumatore finale e che lo renderà così rintracciabile in ogni fase della filiera.
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AL
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Prestito sociale
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IL PRESTITO SOCIALE SALE AL 3% A partire dal 1° marzo 2007 il tasso lordo del prestito sociale salirà dall’attuale 2,285714% al 3,00% (pari al 2,625% netto).
E come sempre a zero spese e con i soldi sempre disponibili. FOGLIO
INFORMATIVO ANALITICO N.
CONDIZIONI APPLICATE ALLA RACCOLTA DI
1/2007
RISPARMIO PRESSO I SOCI A FAR DATA DAL
1
MARZO
2007
Ammontare massimo del prestito sociale pro capite:
63.552,04
Tasso di interesse al lordo della ritenuta fiscale di legge (attualmente 12,5%)
3,00%
Tasso di interesse netto
2,625%
Spese Spese Spese Spese
nessuna nessuna nessuna nessuna
apertura e chiusura scheda di prestito tenuta conto comunicazioni periodiche comunicazioni variazioni condizioni
Conteggio interessi
a partire dal secondo giorno lavorativo successivo a quello del versamento; In ogni caso tutti gli assegni, di qualunque tipo, versati dai soci prestatori, vengono accettati “salvo buon fine”
Calcolo interessi
annuale
Capitalizzazione interessi
al 1° gennaio di ogni anno
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Olivicoltori e Viticoltori
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Ad Arnasco la cultura dell’olio COOPERATIVA A R N A
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Momenti d’incontro nel nuovo teatro di Arnasco Il 15 dicembre scorso, nel nuovo funzionale teatro e salone polivalente di Arnasco, Pierluigi Bogliorio, presidente dell’Associazione “Gruppo Amici dell’Olivo” ha presentato il suo nuovo libro “I figli degli ulivi”. Il libro è corredato da 36 originali disegni di altrettanti scolari della locale scuola elementare, realizzati sotto la preziosa guida delle 6 insegnanti. Il professor Alfredino Gallizia e l’On. Manfredo Manfredi hanno intervistato l’Autore. La storia è ambientata ad Arnasco, alla fine del 1600. Fino ad allora la Comu-
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nità locale, in cronica difficoltà per le scarse risorse, basate sulla coltivazione dell’ulivo, di qualche ortaggio, pochi frutti e tante dolci castagne, da consumare con il latte della mucca, si trova a subire le prevaricazioni del Signorotto locale, il quale ordina al losco capo della soldataglia al suo servizio, di distruggere i pochi frantoi privati, per costringere i sudditi a frangere le olive nei suoi frantoi, con costi e ruberie insostenibili. Inoltre, invaghitosi della ragazza Marietta Ombrone, il marchese la fa rapire e il tutto finisce in tragedia. Non manca una lieta conclusione, con il matrimonio e il trasferimento dei due giovani. La serata si è conclusa con la proiezione delle diapositive e l’appropriato commento poetico e musicale, opera di Giancarlo Ascoli e Ferdinanda Fantini. Il soggetto di quest’anno riguarda il nostro bel mare di Liguria con spiagge, scogli battuti dalle onde,
il tutto fissato al levar del sole e commentato con la ormai nota ineguagliabile maestria.
Trent’anni di Cooperativa
”Anniversario” il vino dedicato all’evento celebrato il 15 dicembre scorso Sarà ricordato come un grande giorno di festa lo scorso 15 dicembre 2006 in occasione della celebrazione del 30° anniversario della fondazione della Cooperativa Viticoltori Ingauni. Giornata "rovinata" solo in parte dalle avverse condizioni meteo, ma che ha rispettato tutte le attese, a cominciare dalla presenza dei soci fondatori ai quali è stata consegnata una pergamena per ricordare l'importante evento. Dopo un primo momento dedicato all'accoglienza e ai saluti, al quale sono intervenuti il presidente Onorario Paolo Panero, l'assessore Regionale all'Agricoltura Giancarlo Cassini, quello provinciale Carlo Scrivano, ed il Presidente della Camera di Commercio Giancarlo Grasso,
è stato possibile apprezzare la mostra fotografica "Trent'anni di Cooperativa": un percorso fotografico composto da 20 pannelli che hanno dato vita alla ricostruzione, attraverso le immagini, alla storia e ai fatti salienti riguardanti la nostra Cooperativa. L'importante giornata è proseguita poi con la degustazione di tutti i vini prodotti dalla nostra cooperativa, abbinati sapientemente ai piatti tipici del nostro territorio. Nell'occasione è stato presentato il vino dedicato a questo evento che è stato volutamente denominato "Anniversario". La degustazione è stata guidata con saggia dottrina dai sommelier della Fisar, delegazione di Imperia. E' doveroso, a questo punto, rivolgere un sentito e caloroso ringraziamento a tutti coloro che hanno aiutato e sostenuto l'organizzazione di questa importante ricorrenza, siano essi soci che non soci: tutti i partecipanti hanno dimostrato una volta di più l'attaccamento e l'affetto che nutrono nei confronti della nostra Cooperativa.
Negli ultimi mesi abbiamo riscontrato numerosi ritardi nella consegna postale degli avvisi di pagamento. Possiamo assicurarvi che nulla è cambiato nella nostra procedura di invio, che prevede la consegna per via telematica con congruo anticipo (circa 15 giorni prima della scadenza). Purtroppo gli enti incaricati della stampa e della consegna (Postel e Poste Italiane) non riescono a garantire tempi accettabili per il recapito. Ci scusiamo con tutti i soci per eventuali disguidi non dipendenti dalla nostra volontà.
Nuovi servizi per i soci Comunicazioni immediate Abbiamo creato un sistema per fornire informazioni tempestive ai soci utilizzando gli strumenti più aggiornati. Potremo inviare le comunicazioni di vostro interesse attraverso il canale da voi preferito. E-mail, Fax, SMS e, se proprio non potete farne a meno, posta tradizionale. E’ sufficiente compilare il modulo sottostante e consegnarlo o inviarlo alla cooperativa (fax 0182 1980190), oppure mandare un sms al n.° 333 3233422 con il testo seguente 6827 OK INFO SOCIO XXXX
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Modulo richiesta comunicazioni
Il sottoscritto socio n_________________________________ sig ________________________________________________________________________________________________________________________ chiede l’invio delle comunicazioni relative al proprio rapporto sociale e commerciale con la cooperativa L’Ortofrutticola a mezzo:
❏ E-MAIL all’indirizzo ❏ FAX al numero ❏ SMS al numero
__________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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Dichiara di aver letto l’informativa sulla privacy affissa nei locali della cooperativa e presente alla pagina www.ortofrutticola.it/privacy.php e autorizza il trattamento dei propri dati ai sensi del DLGS 196/03.
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Coldiretti Savona
Associazioni
ALBENGA
Ortoblu Ceriale 2007
Dal 29 Maggio al 3 Giugno 2007 torna il secondo ed atteso appuntamento con la manifestazione ORTOBLÙ di Ceriale dedicata quest’anno al POMODORO CUORE DI BUE e alla ZUCCHINA TROMBETTA. La manifestazione si svolge a Ceriale coinvolgendo l’intero paese, ed è organizzata dal Comune di Ceriale, Coldiretti CAMPAGNA AMICA e il C.I.V. (comitato commercianti). La manifestazione vuol rendere omaggio a tutte le produzioni presenti sul territorio, che si sono distinte per il recupero delle tradizioni enogastronomiche liguri. Tema : Il pomodoro cuor di bue e la zucchina trombetta eventi collaterali:
Martedì 29/05 ore 20.30 apertura mostra con i lavori degli alunni delle scuole elementari cerialesi aventi tema “la zucchina trombetta”
Confederazione Italiana Agricoltori
L'ORTOFRUTTICOLA
ore 21.00 Spettacolo a cura delle scuole elementari di Ceriale.
Mercoledì 30/05 Spettacolo scuole elementari
Giovedì 31/05 ore 9.30 sulla spiaggia laboratorio didattico “gli orti di una volta” ore 18.00 inaugurazione e conferenza stampa in sala consigliare. ore 21.00 esibizione cocktail freestyle
la tipicità dalla Liguria al Piemonte ore 10.30 corsa podistica ore 18.00 degustazione ricette tipiche a base di zucchina trombetta ore 21.30 concerto del gruppo “Statuto”
Domenica 03/06 ore 8.30 Apertura mercatino “Il meglio della tipicità dalla Liguria al Piemonte
Venerdì 01/06 ore 8.30 Apertura mercatino “Il meglio della tipicità dalla Liguria al Piemonte ore 9.30 sulla spiaggia laboratorio didattico “gli orti di una volta” ore 18.00 degustazione ricette tipiche a base di zucchina trombetta. ore 21.30 serata danzante.
Sabato 02/06 ore 8.30 Apertura mercatino “Il meglio del-
Fertigation Tour 2007
Un folto stuolo di studenti dell’ Istituto “Aicardi” di Albenga ha gremito la sala riunioni della Coop. “L’Ortofrutticola” dove, il 6 Marzo scorso, si è svolta la seconda tappa del Fertigation, dedicata alla fertirrigazione nel florovivaismo. Due sono i problemi particolarmente sentiti nella piana di Albenga: il risparmio idrico e la sostenibilità ambientale delle coltivazioni. Forte risulta pertanto l’esigenza di un uso più cosciente ed intelligente dell’acqua e dei fertilizzanti . Esigenza ribadita anche nel discorso di apertura degli interventi di Aldo Alberto, Presidente CIA di Albenga: “Per la CIA di Savona” afferma “l’introduzione di tecniche colturali eco-compatibili finalizzate al miglioramento qualitativo delle produzioni florovivaistiche è e sarà sempre di primaria importanza ed è per questo che sono importanti iniziative come quella di oggi”. Il Dr. G.Nario, Responsabile dell’ Assistenza Tecnica della Sezione di Albenga della C.I.A. di Savona, ha mostrato alcuni progetti dimostrativi per ottenere produzioni floro-
vivaistiche di qualità con risparmio di acqua e di fertilizzanti nel rispetto dell’ambiente. Concetti, avallati e confermati dal Prof. Paolo Sambo della Facoltà di Agraria dell’Uni-
versità di Padova, che ha tracciato le linee guida del “sistema fertirriguo”. Conferma della validità di quanto appena detto l’ha data poi il Dr. Pasquale Restuccia, Resp Tecnico della Coop. Riviera dei Fiori di Sanremo, che ha portato la sua testimonianza sulle applicazioni dei concetti fondamentali di fertirrigazione su colture da fronda e da reciso. Ma i produttori necessitano di strumenti specifici ad alta tecnologia: ed ecco che vengono presentate le più moderne strumentazioni per l’analisi ed il controllo dei parametri chimico fisici (Dr. F. Amistà di Hanna Instruments); i formulati fertilizzanti ad alta efficienza e a basso impatto ambientale per l’uso in fertirrigazione (Dr. F. Fibbi di Scotts Italia) ed in chiusura le ultime soluzioni sul mercato per un moderno ed efficiente impianto irriguo (Dr. D. Romerio di Toro AG International). Grazie di cuore alla Sig.ra Roberta, artefice di indescrivibili leccornie, ed al Pres. della Cooperativa Sig. L. Gallizia che ha permesso questo connubio. Dr. Gianluigi Nario
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Associazioni
La voce di Confagricoltura Da questo numero anche la Confagricoltura trova spazio nel nostro giornalino Volevamo ringraziare il Presidente ed il Consiglio Direttivo della Cooperativa “L’ORTOFRUTTICOLA” per averci offerto l’opportunità di dare il nostro contributo ed unire la “voce” di Confagricoltura alle altre, già presenti, per poter esprimere le nostre idee e le nostre informazioni. La Confagricoltura intende informare gli imprenditori agricoli su un argomento riguardante il decreto legislativo n. 102/2005 che regolamenta le organizzazioni dei produttori, e che entrerà nella fase operativa nei prossimi giorni con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
del DM, approvato il 25/01 u.s. Con detto decreto è stato attuato un ampio riordino della normativa sull’organizzazione economica della produzione. Rispetto al passato la nuova impostazione normativa attribuisce difatti alle Organizzazioni dei Produttori (OP) compiti prioritariamente economici e stabilisce che debbano avere, come scopo principale, la commercializzazione delle produzioni dei soci aderenti. Stabilisce anche che per ottenere il riconoscimento tali realtà debbano necessariamente assumere una tra le forme societarie previste (Società di Capitali; Soc. Coop. Agr.; Società Consortili). A tal punto la pubblica amministrazione potrà: a) affidare particolari compiti per la regolamentazione dei mercati; b) riconoscere titolo esclusivo per accedere ad eventuali iniziative finanziarie; c) attribuire priorità nell’accesso agli interventi. Le OP nascono per volere dell’Unione Europea per concentrare l’offerta delle imprese agri-
cole. Considerata la prioritaria valenza economica, alle strutture vengono affidati compiti di controllo e concentrazione e commercializzazione della produzione, di ripartizione degli incentivi e dei sostegni ottenuti dai diversi organismi erogatori, di promozione della qualità e di rafforzamento della posizione delle imprese agricole rispetto agli acquirenti. Le OP hanno in particolare lo scopo di: assicurare la programmazione della produzione, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo, promuovere la concentrazione dell’offerta e l’immissione sul mercato della produzione degli aderenti, ridurre i costi e regolarizzare i prezzi alla produzione, promuovere pratiche colturali e tecniche di produzione e di gestione dei rifiuti che rispettino l’ambiente, in particolare per tutelare la qualità delle acque, dei suoli e del paesaggio. Enrico Vincenzo Presidente
Un convegno sull’energia alternativa L’Orto-floricoltura analizza le fonti energetiche rinnovabili per il futuro Il costante aumento di carburanti di origine fossile induce sempre di più la necessità di diversificare la produzione di energie con il ricorso a fonti alternative e rinnovabili. Per fare il punto sull’attuale situazione e cercare nuove strategie di sviluppo, Flor.A.S. ha organizzato il 19 gennaio un convegno concernente “L’energia derivata da fonti rinnovabili al servizio dell’orto-floricoltura”. Primo intervento: signor Franco Maglio titolare della “Maglio Costruzioni Meccaniche” di Borgomaro (IM). L’azienda produce caldaie a sansa e combustibili triti con granulome-
Una semplice e funzionale caldaia a biomassa
tria inferiore ai 10 mm in automatico. Generatori aria calda da 120.000 cal.h adatti per il riscaldamento di serre e capannoni industriali. Caldaie e generatori funzionanti a cippato, trucioli di falegnameria ed altro, il
tutto con pezzatura non oltre i 30 mm. Impianti solari con media e grande produzione di acqua calda per uso sanitario e riscaldamento. L’acciaio ad alto spessore ne garantisce per l’uso residenziale una durata di ol-
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Associazioni
tre 30 anni. Inoltre, caldaie combinate pellet-legna, stufe a pellet, caldaie a legna a fiamma rovesciata, e tutto quello che riguarda l’uso delle biomasse. Secondo intervento: sig R.Gianfrancesco responsabile tecnico della “Energy 4 You s.r.l.” di Milano. La cogenerazione è l’insieme delle operazioni volte alla produzione combinata di energia meccanica, elettrica e calore, partendo da una qualsivoglia sorgente primaria. Un impianto di cogenerazione, è un impianto termoelettrico in cui l’energia del combustibile è utilizzata per produrre energia elettrica e fornire calore tecnologico all’utente. La trigenerazione è un sistema tecnologico finalizzato alla produzione di calore, elettricità e refrigerazione, basato sul recupero e conversione di refrigerazione di parte del calore prodotto dalle macchine motrici accoppiate agli alternatori. Terzo intervento: sig. Aldo Cellini, responsabile tecnico e commerciale della società “Metalref Hi Tech” rappresentata dal concessionario SNE SviluppoNuoveEnergie. E’ stato evidenziato il risparmio che l’agricoltore può ottenere sostituendo le normali caldaie ad idrocarburi con
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Un completo impianto trigenerativo
caldaie funzionanti a biomassa. Tali caldaie, possono usufruire dei certificati bianchi. La potenzialità delle caldaie proposta parte da 250.000Kcal/h fino a 3.500.000Kcal/h, abbracciando così quasi la totalità degli impianti normalmente utilizzati nel settore agricolo. Ultimo intervento: sig Giacomo Roccaforte consulente della CMI. Si tratta della realizzazione di un pannello fotovoltaico applicabile sulle serre agricole sfruttando sia il telaio che le coperture in vetro delle serre stesse, impianto integrato. La ser-
ra diventa un mezzo di produzione di energia elettrica, oltre a rappresentare uno strumento per la coltivazione. Il progetto è diviso in due parti: 1) Realizzazione di un pannello fotovoltaico applicabile sulle serre agricole per la produzione di energia elettrica dal sole. 2) Utilizzo dell’energia elettrica prodotta per il riscaldamento della serra durante il periodo invernale. Questo avverrebbe impiegando riscaldatori elettrici a raggi infrarossi ad onde corte.
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Comunicazioni
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