Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Ottobre 2003

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“ MPA - Assistenza Tecnica”

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Rinnovamento M.P.A. e Assistenza Tecnica Avviata la riorganizzazione dei due settori dell’Ortofrutticola

In alcuni articoli di questa primavera avevamo annunciato un progetto molto importante relativo alla riorganizzazione complessiva del Magazzino Prodotti per l’Agricoltura. La partenza del progetto è stata posticipata di alcuni mesi per non causare disagi ai soci nel momento di maggior lavoro del settore ed ora che il volume del lavoro sta rallentando, stiamo dando corso alle attività in programma. Per prima cosa abbiamo concentrato l’attenzione sul settore tecnico, dopo aver ricevuto osservazioni negative da parte dei soci in merito al servizio offerto. L’incarico di riorganizzare il si-

stema delle visite aziendali e della consulenza in cooperativa è stato affidato a Gianrico Bassetti, che usufruirà della collaborazione dell’intero staff tecnico della cooperativa, e cioè Giorgio Bozzano, Mario Mattone, Fabrizio Gualco, Anna Crotti e Ingrid Amprimo. Il registro delle richieste di visite sarà gestito dall’intero ufficio, e verificato costantemente dall’amministrazione, invitiamo i soci a richiedere le visite direttamente all’ufficio, affinché possano essere tempestivamente registrate, per evitare i contrattempi evidenziati in passato da più di un socio. È inoltre nostra intenzione modificare il prima possibile l’orario d’apertura facendolo

coincidere con quello del punto vendita, pomeriggi e sabato compresi per offrire un servizio più completo ai soci. Siamo voluti partire dall’Assistenza Tecnica, perché riteniamo molto importante questo settore, noi soci siamo talmente abituati ad usufruirne che non ci rendiamo conto che è il punto di forza della cooperativa, il valore aggiunto che essa offre ai suoi soci, ma se non funziona diventa il punto debole, partire da questo settore ci è sembrato essenziale per la buona riuscita dell’intera operazione. Ma questo è solo il primo tassello, il responsabile del Magazzino Prodotti per l’Agricoltura, Pino Bellantoni, verrà af-

fiancato da Mario Mattone per le scelte tecniche e per il rapporto con i soci Inoltre, al momento di scrivere questo articolo, stiamo selezionando un professionista da inserire nel punto vendita per gestirne il riordino e l’organizzazione del lavoro. Si partirà quindi con la riorganizzazione del punto vendita, che sarà effettuata in tempi e modi tali da non mettere in difficoltà il servizio ai soci, e avendo come obiettivo quello di migliorarlo, con un più corretto utilizzo del personale e un più funzionale sistema di servizio e vendita. Il Consiglio d’Amministrazione


“ Il libro”

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Aromatiche: bellezza, sapori e virtù

Presentata al Cersaa l’opera di Riccardo Galbussera, tecnico del settore orto-floricolo Un manuale che annovera 41 specie di aromatiche ornamentali del Savonese (la pubblicazione è stata realizzata con il contributo di Sergio Ravera, portavoce dell’ente camerale savonese), una esigenza ed una cultura. La cultura,

Nel contesto del convegno su «Aromatiche, le 4 stagioni delle piante in vaso in aiuole, parchi e giardini», svoltosi al Cersaa di regione Rollo d’Albenga sabato 11 ottobre, è stato presentato ufficialmente l’interessante volume «Aromatiche, belle buone e di molte virtù» curato da Riccardo Galbussera (grafica dello Studio Griggio). Si tratta di un volume che, come indica il suo lungo sottotitolo, contiene «Raccolta di notizie, verità e leggende, sulle piante in vaso ornamentali aromatiche prodotte dalle aziende florovivaistiche savonese; il loro nome, le origini e le proprietà; il loro uso decorativo, culinario, farmacologico e cosmetico; informazioni utili e curiosità». Come ha avuto modo di spiegare Franco Gallea, nel presentare il volume, Galbussera ha saputo unire, grazie all’intervento della Camera di Commercio nella veste di editore

soprattutto di natura storica e letteraria, è quella dell’autore che ha per anni indagato i testi che parlavano delle aromatiche, riportando anche citazioni classiche veramente interessanti con disegni al tratto che accompagnavano, come iconografia, quelle antiche ricerche.

Il libro si compone di quasi duecento pagine, formato 17 x 24 centimetri, e vi sono elencate 41 schede dedicate alle più note piante ornamentali nella loro duplice valenza (ornamento e gusto). Non solo una trattazione scientifica ma anche piacevoli curiosità storiche che coinvolgono celebri personaggi e la raccolta di detti di saggezza ■ Ennio Fazio e (sopra) popolare. Riccardo Galbussera Dice Ennio Fazio, presidente del Cersaa, rappresentante dell’agricoltura nella giunta della Camera di Commercio: «Il libro viene incontro ad una richiesta di promuovere e valorizzare una produzione fra le più qualificate della floricoltura savonese, spesso ignorata anche sul nostro territorio. Il volume premia anche l’intelligenza e la cultura del funzionario dell’ente camerale Riccardo Galbussera vera e propria memoria storica e culturale dell’agricoltura della nostra provincia». Ha dichiarato il presidente della Camera, Giancarlo Grasso: «Dopo la pubblicazione del catalogo

della piante fiorite prodotte nella nostra provincia, abbiamo edito questo bel libro di Galbussera indirizzato ai consumatori finali. Ne è uscito un piccolo campionario delle piante da collocare sul balcone o bordure ed aiuole in giardino, per quanto sono decorative, per quanto sono preziose in cucina e per quante virtù possiedono». Nella prefazione al libro, Elena Accati, direttrice della Scuola di specializzazione «Parchi e Giardini» dell’Università di Torino, ha scritto: «È un affascinante viaggio nel mondo delle piante ornamentali. Anche oggi, come nell’antichità, nel giardino, nel terrazzo o semplicemente sul balcone c’è uno spazio dedicato alle aromatiche». Ha dichiarato l’autore: «Questa raccolta è anche una mia personale espressione di stima per i floricoltori savonesi, in particolare dell’Albenganese, con molti dei quali sono tanto spesso in rapporti di lavoro». Romano Strizioli


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“ L’intervento ”

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Floricoltura, un settore poco conosciuto L’intervento del presidente Ortofrutticola, al convegno svoltosi al Cersaa l’11 ottobre

Come presidente dell’Ortofrutticola sono anche membro del Distretto Agricolo Florovivaistico del Ponente Ligure, di cui sono stato recentemente eletto presidente. Il distretto comprende le province di Imperia e Savona, e vi è rappresentata tutta la filiera floricola. Sanremo col suo mercato dei fiori è il più famoso e importante mercato del reciso d’Italia, ed è il cuore della floricoltura imperiese; dall’altra parte Savona è rappresentata principalmente da Albenga, una realtà in crescita, nota oggi in Europa per la sua produzione in vaso. Compito del Distretto è trovare una politica da esprimere in un progetto triennale per lo sviluppo della floricoltura del Ponente , progetto che comprenderà la promozione, la regolamentazione del settore, finanziamenti, le infrastrutture e l’urbanistica. Compito difficile perché le due realtà del fiore reciso (Sanremo) e della pianta in vaso (Albenga) hanno carat-

teristiche ed esigenze diverse. In questo momento il Comitato del Distretto sta lavorando per raccogliere dati che evidenziano realtà molto interessanti che non tutti conoscono. In provincia di Savona ci sono circa 1.500 aziende agricole, per una superficie coltivata di oltre seicento ettari, con quasi quattromila occupati nella produzione ed oltre mille occupati nell'indotto. Una settantina di realtà artigianali, costruttori di serre e impianti che vengono esportati in tutta Europa, alcune società di trasporti, senza contare i liberi professionisti, come agronomi, commercialisti, geometri, tecnici diversi, tutti legati all’agricoltura, solo ad Albenga, ad esempio, si contano più di venti sportelli bancari. Sono presenti una trentina di commercianti esportatori, la maggior parte di Albenga, ma vi sono anche succursali di società italiane, e imprese straniere, che hanno fatto di Albenga la loro sede italiana.

L’Ortofrutticola da alcuni anni ha in gestione il più fornito deposito italiano della Centralen Container, società danese proprietaria del sistema dei carrelli, detti appunto "CC", che sono, per le piante in vaso, il sistema di trasporto standard in tutta Europa, questi vengono caricati sui camion pieni e quando sono vuoti ritornano indietro o rientrano in ciclo attraverso un sistema organizzato di depositi. È stato calcolato che da Albenga partono, ogni anno, circa 500.000 di questi carrelli, che equivalgono al carico di oltre 12.000 TIR, e questo nel breve periodo compreso tra la metà di febbraio e la festa della mamma. Albenga rappresenta il 75% del volume totale dei carrelli circolanti in Italia, questo dato indubbiamente rende Albenga la più importante realtà italiana di piante in vaso, come Sanremo è quella del reciso. Le piante aromatiche rappresentano il 50% della produzio-

ne floricola locale, vengono coltivate in vasi che partono dal diametro 10 fino ad arrivare ad esemplari di diametro 40 o superiore, in varie forme, a cespuglio, ad alberetto, ma per "aromatica" ad Albenga si intende essenzialmente la pianta nel vaso da 14 centimetri di diametro. Ogni anno aumentano i quantitativi prodotti e l’assortimento varietale, cosa che rende Albenga il centro produttivo per eccellenza delle piante aromatiche a livello europeo, anche se talvolta l’utente finale non sa che la pianta che ha comprato arriva dalla nostra Piana. Sarà uno dei compiti del Distretto Agricolo Florovivaistico proporre progetti finalizzati a promuovere e valorizzare ulteriormente le produzioni di Albenga. Ringrazio la Camera di Commercio che già sta facendo molto per l’agricoltura con iniziative importanti. Il Presidente Marco Ansaldi


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“ Assistenza Tecnica ”

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Nuove tecniche per valorizzare l’asparago I risultati del progetto di CoopIntesa in collaborazione con l’Università di Torino

Negli ultimi anni l’asparago è divenuto sempre più una coltura ad alto valore aggiunto. Tale condizione dovrebbe portare l’attenzione dei coltivatori su nuove prospettive di mercato: in Italia esistono infatti interessanti zone dove l’asparago è considerato un prodotto di nicchia, tra le quali è molto nota la Piana di Albenga, dove si produce il pregiatissimo asparago Violetto di Albenga. Esso sfrutta al meglio le condizioni pedologiche e climatiche dell’Albenganese, e riesce ad essere collocato sul mercato in periodi (e con prezzi) favorevoli. Secondo i dati forniti dall’ISTAT, in Liguria la superficie coltivata ad asparago Violetto di Albenga dal 1936 al 2000 è diminuita più del 90%, quindi è pressoché scomparsa. Le cause di questo declino sono essenzialmente riconducibili alla non competitività della coltura, che viene sostituita da colture a maggior reddito per unità di superficie e che richiedono un grado d’impegno minore in termini di capitale anticipato e di manodopera. L’asparago Violetto di Albenga è meno produttivo rispetto ad altre cultivar, però presenta caratteristiche che lo rendono un prodotto unico al mondo: i

Potenziare la produzione del pregiato Violetto di Albenga e caratterizzare la qualità post-raccolta turioni sono più grossi ed hanno una colorazione viola intenso che sfuma gradatamente verso la parte basale. Da un punto di vista culinario l’asparago Violetto di Albenga è una varietà morbida e burrosa al palato, non presentando la fibrosità tipica di molte varietà di asparago. Queste caratteristiche dipendono dal microclima della Piana d’Albenga; molti agricoltori, in Australia ed in Nuova Zelanda, hanno tentato di coltivarlo ma le condizioni pedoclimatiche non favorevoli hanno portato a scarsi risultati. La Regione Liguria a sostegno del settore ortofrutticolo ha finanziato nell’ambito del Piano di Sviluppo rurale 20002006 un progetto presentato dalla Cooperativa L’Ortofrutticola in collaborazione con l’Università di Torino al fine di definire la diffusione e l’im-

■ Fig. 2. Particolare del tunnel con alcuni turioni Albenga – SV).

■ Fig. 1. Forzatura dell’asparago: a sin. tubi con acqua,; al centro tessuto non tessuto; a destra: tunnel (azienda Valle, Albenga – SV).

portanza dell’asparago Violetto di Albenga e di verificare la possibilità di anticipare la produzione di turioni mediante la forzatura fredda in pieno campo, favorendone una maggiore precocità. L’acquisizione dei dati relativi alla tipologia aziendale, alla tecnica colturale adottata ed alla commercializzazione del prodotto è avvenuta mediante un questionario rivolto agli agricoltori. La forzatura è stata realizzata presso l’azienda Valle di Albenga mediante l’impiego di tre diversi trattamenti riscaldanti (Fig. 1): tessuto non tessuto (TNT) utilizzato come telo pacciamante direttamente sopra la coltivazione; un tunnel piccolo (Fig. 2), in cui i turioni distavano circa 50 cm dal colmo; tubo in polietilene (Fig. 3) riempito di acqua e posto a lato della (azienda Valle, c o l t i v a z i o n e nel senso della lunghezza.

L’acqua all’interno del tubo assorbe il calore di giorno e lo rilascia di notte riducendo così l’escursione termica. Sui turioni raccolti sono stati rilevati diametro massimo, diametro minimo, lunghezza della parte viola, peso fresco e peso secco; inoltre sono stati definiti il grado di aderenza delle brattee e la forma del turione. Dai dati raccolti è risultato che della superficie aziendale orticola esaminata (57 ha ca) 4,4 ha sono coltivati ad asparago Violetto di Albenga. La superficie media aziendale investita ad asparago Violetto di Albenga è pari a 0,16 ha, con un range pari a 0,08-0,6 ha. Le aziende esaminate coltivano, oltre all’asparago Violetto di Albenga, altri ortaggi; in particolare nell’area considerata sono presenti importanti coltivazioni di carciofo, insalata e pomodoro. Dall’elaborazione dei dati relativi ai parametri biometrici misurati è emerso che i turioni di tutte le tesi presentavano le brattee relativamente discostate ed erano incurvati nelle tesi controllo, tubo e tunnel, mentre erano molto ricurvi nella tesi tessuto non

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“ Assistenza Tecnica ”

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Aprirsi a nuove prospettive di mercato Agricoltori australiani hanno tentato di coltivare l’asparago senza alcun successo Segue da pag. 8 tessuto, probabilmente perché il telo appoggiato direttamente sul terreno impediva la regolare fuoriuscita dei turioni (Tab. 1). La lunghezza della parte viola del turione era di ca 15 cm nelle parcelle di controllo e con tunnel, mentre era inferiore (ca 13,5 cm) nelle altre due tesi. Il diametro minimo del turione era maggiore di nuovo nelle tesi controllo e tunnel (rispettivamente 11,7 e 10,7 mm) mentre presentava valori minori nelle tesi tessuto non tessuto e tubo (rispettivamente 7,4 e 7,7 mm). La stessa situazione si è verificata con il diametro massimo, che raggiunge i valori maggiori nel controllo (13,5 mm) e nel tunnel (12,0 mm). Il peso fresco per turione di valore massimo è stato misurato nella parcella di controllo (24,5 g); ad esso seguiva quello della parcella coperta dal tunnel (18,6 g); nel peso secco si è verificato lo stesso andamento (2,4 e 1,8 g rispettivamente per controllo e tunnel). L’attività dimostrativa ha evidenziato che tra i trattamenti

■ Fig. 3. Particolare dei tubi con acqua; sono visibili alcuni turioni emergenti dal terreno (azienda Valle, Albenga – SV).

Tab. 1. Effetto dei trattamenti sui diversi parametri misurati sui turioni di asparago Violetto di Albenga TRATTAMENTI

ADERENZA BRATTEE

FORMA TURIONE

LUNGH. PARTE VIOLA

DIAMETRO MIN (MM)

DIAMETRO MAX (MM)

PESO FRESCO (G)

PESO SECCO (G)

Controllo

1,9

Controllo

14,9

14,9

13,5

24,5

2,3

TNT

2,5

TNT

13,6

13,6

8,4

10,3

1,1

Tubo

2,2

Tubo

13,3

13,3

8,6

8,9

1,0

Tunnel

2,1

Tunnel

15,6

15,6

12,0

18,6

1,8

per la forzatura fredda della coltura dell’asparago Violetto di Albenga è preferibile utilizzare il tunnel coperto con plastica trasparente. Il fatto che il controllo abbia quasi sempre fornito i risultati migliori è dovuto al fatto che i trattamenti utilizzati per favorire la precocità della produzione non hanno potuto esprimere al meglio la loro potenzialità, poiché la prova di forzatura ha avuto inizio quando i primi turioni stavano per fuoriuscire dal terreno.

La coltivazione dell’asparago Violetto di Albenga può diventare economicamente vantaggiosa affrontando il discorso sia della tipicizzazione del prodotto sia della sua precocità, ottenuta mediante forzatura della produzione utilizzando serre riscaldate, teli, tubi con acqua calda o altri sistemi ancora; la forzatura implica comunque un aumento dei costi di produzione, giustificato però da un periodo di raccolta anticipato e più lungo.

Gli autori S. Nicola, J. Hoeberechts, E. Fontana, D. Saglietti G. Piovano

M. Mattone, G. Bassetti, I. Amprimo, A. Crotti, F. Gualco

Dipartimento di Agronomia, Selvicoltura e Gestione del Territorio Settore Orticoltura e Colture Officinali Università degli Studi di Torino, Via Leonardo da Vinci, 44 Grugliasco (TO)

OrtofrutticolaCoopIntesa Via Dalmazia, 169 17031 Albenga (SV)

COOPINTESA CONSORZIO COOPERATIVE AGRICOLE

ALBENGA


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“ Comunicazioni ”

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AGENDA

Anche in questo numero de “L’Ortofrutticola” è necessario prestare grande attenzione al nuovo spazio dedicato alle comunicazioni della Cooperativa rivolte ai soci.

Cooperativa “L’Ortofrutticola” Via Dalmazia 169 - 17031 Albenga (SV)

PRESIDENZA Tel. 0182 50374 • Fax 0182 50312 e-mail direzione@ortofrutticola.it

SEGRETERIA Tel. 0182 50374 • Fax 0182 50312 e-mail info@ortofrutticola.it

AMMINISTRAZIONE Tel. 0182 50374 • Fax 0182 50312 e-mail contabilita@ortofrutticola.it

SETTORE FIORI

Visto lo sviluppo del Settore Ortaggi dell’Ortofrutticola, che è stato rinnovato e potenziato,

Tel. 0182 568109 • Fax 0182 21119 e-mail blumen@ortofrutticola.it Orario di apertura: Lunedì – Venerdì 8.00 – 12.00 • 14.00 – 18.00

ORTAGGI E DEPOSITO CC

SI INVITANO I SIGNORI SOCI DELLA COOPERATIVA A PRENDERE CONTATTO AL NUMERO 0182/568109 (digitare il 213 dopo il numero di telefono per parlare con Mino Oddo raggiungibile anche sul telefono cellulare al numero 3356909197) PER IL CONFERIMENTO DEI LORO PRODOTTI. Grazie a nuove strategie di vendita il settore ortaggi è in grado di formulare proposte vantaggiose per i conferitori.

Tel. 0182 568109 (interno 213) - Fax 0182 21321 e-mail ortaggi@ortofrutticola.it

MAGAZZINO PRODOTTI PER L’AGRICOLTURA Tel. 0182 554944 • Fax 0182 555188 e-mail mpa@ortofrutticola.it Orario di apertura: Lunedì – Venerdì 8.00 – 12.30 • 14.30 – 19.00 Sabato 8.00 – 12.30

COOPERATIVA COOPINTESA Direzione e Amministrazione Tel. 0182 50374 • Fax 0182 50312 e-mail info@coopintesa.it

UFFICIO COMMERCIALE Tel. 0182 568109 • Fax 0182 21119 e-mail blumen@ortofrutticola.it

“L’ORTOFRUTTICOLA – LA COOPERATIVA” Bimestrale della cooperativa “L’Ortofrutticola” DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E PUBBLICITÀ Via Dalmazia 169 – 17031 Albenga (SV) tel. 0182.50374

REDAZIONE I&C Ideazione e Comunicazione Via Genova 96 – 17031 Albenga (SV) tel. e fax 0182.555.305 / 0182.555.146 E- mail: info@edizionistrizioli.it Direttore responsabile: Marco Strizioli Direttore editoriale: Romano Strizioli In redazione: Giacomo Bonifazio, Silvia Campese, Cesare Oddera, Arianna Pinto, Angelo Fresia e Erica Marzo FOTOCOMPOSIZIONE Daniele Griggio - 17031 Albenga (SV) - tel. 0182.555.476


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“ Associazioni ”

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La Coltivatori Diretti dà il via al PAT Programma per la valorizzazione dell’agricoltura del nostro territorio

Uno strumento politico e operativo finalizzato a concretizzare il progetto di rigenerazione dell'agricoltura, a cui la Coldiretti da anni sta lavorando. Il PAT (Programma di azione territoriale per la rigenerazione dell'agricoltura) è infatti un metodo di lavoro, formulato a livello nazionale, che, tramite le Federazioni Coldiretti regionali e provinciali, permetterà di valorizzare ed esaltare le potenzialità del territorio. I lavori, entro fine anno, coinvolgeranno le imprese, i soggetti intermedi della società civile, le istituzioni e la collettività con cui verranno avviti una serie di incontri, necessari per verificare le necessità dei singoli al fine di preparare una programmazione concertata e volta a soddisfare le aspettative di tutti i soggetti interessati . “La vera novità del PAT – spiega il presidente della Coldiretti, Martino Bolla – non è costituita dagli obiettivi, in quanto la Coldiretti già da tempo sta lavorando per la va-

Uno strumento efficace formulato a livello nazionale che coinvolge più enti lorizzazione del territorio, ma nel metodo applicato per otte-

nerli, che è molto più scientifico dal punto di vista organizzativo e quindi maggiormente efficace ed organico”. Lo sviluppo del PAT si basa su una griglia metodologica attraverso il cui utilizzo l'Organizzazione si confronta con la Società (per governare e misurare le risposte delle imprese rispetto alle esigenze della società post-industriale), con le Imprese (per misurarne e governarne la rigenerazione, le relative esigenze e quindi concretizzarne il nuovo potere

economico) e con le Istituzioni (per renderle consapevoli e partecipi del progetto della rigenerazione, misurandone il grado di coinvolgimento). “Tra i primi obiettivi ci saranno la salvaguardia del territorio agricolo – conclude il presidente Bolla -; la promozione del territorio sia in campo floricolo che dei prodotti tipici; la multifunzionalità, già prevista dalla legge di orientamento ma difficile da attuare”. Cesare Oddera

La CIA promuove l'ecocompatibilità Continua la sperimentazione delle aromatiche in vasi biodegradabili

Negli ultimi anni nella piana albenganese si è diffusa la coltivazione di piante aromatiche in vaso, destinata principalmente verso i mercati del Nord Europa ed in particolare la Germania. Essendo questi mercati molto sensibili all’ecocompatibilità e al rispetto dell’ambiente si è ritenuto importante verificare l’utilizzo delle tecniche d’agricoltura biologica nella coltivazione delle aromatiche in vaso. La Confederazione Italiana Agricoltori di Albenga sta continuando

la prova sperimentale, in collaborazione con il Centro Sperimentale e Assistenza Agricola di Albenga della CIIAA di Savona ed il Prof. Antonio Talarico dell’Istituto Superiore di Agraria di Albenga, iniziata tre anni fa come progetto dimostrativo inerente proprio la coltivazione di piante aromatiche in vaso con tecniche di agricoltura biologica mediante l’utilizzo di vasi biodegradabili. L’attività sperimentale è iniziata e prosegue grazie soprattutto alla disponibilità dell’Azienda Agricola Baldari Daniela, situata nel comune di Cisano sul Neva Loc. Cenesi. Il vaso biodegradabile è composto principalmente da amidi termoplastici e da altre sostanze vegetali, come la cellulosa e alla fine del ciclo produttivo, attraverso un normale pro-

cesso di compostaggio, si degrada completamente in pochi mesi senza lasciare residui. Dalla sperimentazione si è potuto osservare che il vaso biodegradabile è in grado di mantenere inalterate le proprie caratteristiche strutturali per un intero ciclo culturale, potendo poi essere regolarmente commercializzato e giungere quindi al consumatore finale integro, quindi poter essere smaltito come un vero e proprio rifiuto organico, immesso nel ciclo di smaltimento dell’umido detto compostaggio. Da ciò si comprende quanto sia importante questa sperimentazione che va incontro all’esigenza di offrire al mercato dei prodotti ecocompatibili (che coniugano le tecniche di coltivazione biologica e l’utilizzo di contenitori totalmente biodegradabili con le esigenze di tutela e difesa dell’ambiente) perché una volta terminato il suo ciclo vitale la pianta insieme al vaso può essere smaltita come rifiuto vegetale senza lasciare alcun residuo di sostanze pla-

stiche nel terreno.Quindi presentare sui mercati dell’Europa settentrionale questo tipo di produzioni dovrebbe anche fornire un maggior valore aggiunto ai prodotti floricoli d’Albenga. Il progetto, che finora ha fornito buoni risultati, ha bisogno di essere maggiormente sviluppato, oltre che nell’aspetto tecnico anche dal punto di vista commerciale. Occorre iniziare ad immettere sul mercato un certo numero di piante e fiori nei vasi biodegradabili per valutare l’interesse commerciale del prodotto. Per questo motivo salutiamo con piacere la collaborazione, che è in fase di progettazione, tra il Ce.R.S.A.A. e la Cooperativa l’Ortofrutticola di Albenga che ha per oggetto la prosecuzione della sperimentazione in campo, coinvolgendo un certo numero di aziende floricole aderenti alla cooperativa, utilizzando i canali commerciali della Cooperativa l’Ortofrutticola per iniziare a sondare l’interesse del mercato. Erica Marzo


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COOPINTESA

“ CoopIntesa ”

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Un corso per assaggiatori d’olio d’oliva Organizzato dalla Cooperativa Olivicola, ha ottenuto grande successo

Il 9 agosto scorso nella sala consiliare del Comune di Arnasco si è svolto un mini-corso di degustazione d'olio d'oliva extravergine, organizzato dalla Cooperativa Olivicola, in collaborazione con l'ONAOO (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio d'Oliva), organizzato dalla Camera di Commercio di Imperia. Nella foto in alto Marcello Scoccia, capo-pannel ONAO e Roberta Mercenaro, segretaria dell'as-

Interesse anche per i muri a secco realizzati a Digne dai maestri di Arnasco sociazione “Strada del vino e dell'olio”, al momento della consegna degli attestati ai 22 partecipanti al corso. Tre erano i campioni d'olio sottoposti all'esame organolettico: della Puglia, della Toscana e di Arnasco. La serata si è conclusa con l'assaggio di piatti preparati con i tre olii in esame dalla sempre disponibile Roberta Beltramo. Sempre in agosto i maestri di muro a secco si sono esibiti in trasferta a Digne (Francia) in

occasione della Fiera della lavanda. I maestri Franco Bottero e Sergio Ravera hanno realizzato un muro a secco all'interno dello stand della Provincia di Imperia (vedi foto a lato). Come ogni estate, infine, si è svolto per tutto agosto presso il centro sportivo comunale l'ormai tradizionale torneo di calcio, organizzato da MM61 di Marco Sergio. Sponsor dell'evento la nostra Cooperativa. Tanti spettatori e tifo alle stelle. Giacomo Bonifazio

Vendemmia: confermate le previsioni Si è conclusa una raccolta caratterizzata da scarse piogge e clima secco

La vendemmia 2003 è scattata il 3 settembre, preceduta da una lunga stagione estiva, che ha riservato condizioni climatiche particolarmente favorevoli per la raccolta dell’uva. L’estate appena trascorsa si è caratterizzata per temperature superiori alla norma, ma soprattutto per la scarsità di precipitazioni. Negli anni passati i viticoltori avevano dovuto fare i conti coi problemi creati dalle muffe sui tralci e sui grappoli, causate dai copiosi temporali di fine agosto. Quest’anno, fortunatamente, il clima è stato clemente. Purtroppo si sono registrate alcune grandinate improvvise, verificatesi a macchia di leopardo, che hanno creato notevoli danni nel Dianese e in alcune aziende dell’entroterra albenganese. L’aiuto della Comunità Ingauna Montana, guidata dal presidente Pietro Revetria, si è rivelato nuovamente prezioso. Grazie ai finanziamenti forniti

Sostituiti i macchinari grazie al finanziamento della Comunità Montana Ingauna dall’ente è stato possibile acquistare nuovi macchinari per la vendemmia. La sostituzione di mezzi obsoleti e antiquati ha favorito le operazioni di cantina e di vinificazione, garantendo maggiori standard di sicurezza per i dipendenti della Cooperativa. I moderni strumenti per l’agricoltura risultano attualmente essenziali per competere sul mercato. Conseguentemente anche la qualità del vino ne risentirà positivamente, come già confermato dalle prime rilevazioni.

La vendemmia 2003 è terminata ufficialmente nei primi giorni d’ottobre; bisognerà però attendere almeno un paio di mesi per conoscere i risultati definitivi, anche se cominciano ad arrivare i primi commenti da parte degli addetti ai lavori. Secondo i dati forniti dai viticoltori, le previsioni dei tecnici sarebbero state rispettate sotto ogni punto di vista. Quest’anno la quantità di uva conferita alla Coo-

perativa Viticoltori Ingauni risulta maggiore rispetto alla stagione passata. Questo risultato va di pari passo con un buon livello qualitativo, raggiunto indistintamente da tutte le qualità interessate dalla vendemmia e uniformemente su tutto il territorio del Ponente. Le prime rilevazioni segnalano, infatti, un’elevata gradazione alcolica per buona parte delle uve. Angelo Fresia


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“ Flor.A.S. ”

OTTOBRE · 2003

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Flor.A.S. all’ Hortus Hungaricus 2003 Dal 19 al 21 settembre sono stati migliaia i visitatori allo stand della fiera di Budapest

Domenica 21 settembre si è conclusa la mostra espositiva Hortus Hungaricus 2003, iniziata il 19 settembre a (Szigetszentmiklòs, 15 chilometri da) Budapest. La fiera ungherese è stata organizzata su un’area complessiva di oltre quattromila metri quadri, di cui quasi tremila all’interno di una struttura e quasi duemila in spazio aperto. Numerosa la presenza di ditte e associazioni produttrici di piante e fiori d’ogni parte d’Europa, in tutto più di trecento, con l’interesse di far conoscere i propri prodotti in paesi esteri. Le organizzazioni floricole italiane che hanno partecipato a questa manifestazione ungherese sono: Flor.a.s. di Albenga, Flormercati di Montichiari (Brescia) e il Consorzio coexport di Ragusa. Ampi gli stand espositivi, allestiti con esemplari di piante fiorite ed aromatiche, prodotte dalle varie aziende floricole associate. Gianluigi Nario, Fabio Zambarino e Gianni Cerruti sono stati i tecnici delegati per rappresentare l’associazione savonese. Durante il primo giorno della mostra, l’accesso alle strutture era consentito esclusivamente alle scolaresche guidate, ai garden center e a grossisti operatori del settore. Negli altri due giorni, invece, la rassegna era aperta anche per i visitatori esterni. Numeroso il pubblico proveniente da diver-

Flor.a.s a questo incontro è stata voluta e studiata per allargarne gli orizzonti, alla ricerca di nuovi mercati, e per far conoscere sempre più la realtà floricola savonese in tutta Europa. Dal territorio ungherese sono facilmente raggiungibili altri Paesi dell’est Europa avendo così la possibilità di far conoscere i nostri prodotti già apprezzati altrove. L’Ungheria infatti è in una posizione decisamente strategica. Partendo da Budapest è possibile raggiungere la Romania, la Bulgaria e la ex Jugoslavia, potendo potenziare l’allarga-

La margherita ad alberello ha riscosso il maggior successo. Bene anche le aromatiche si Paesi. La Flor.a.s ha posto le basi per partecipare a detta manifestazione in occasione della mostra di Essen, dove ha preso i primi contatti con l’Ente Fiera ungherese. La presenza in questa fiera è stata davvero interessante perché ci ha

permesso, da un lato di conoscere realtà nuove e dall’altro di presentare la produzione floricola albenganese. C’è molto interesse sui nostri prodotti presentati, sia da operatori del settore che dalla gente comune e numerosi contatti sono stati presi: dal settore commerciale alle varie associazioni di produttori locali, istituti agrari, etc. La margherita ad alberello è stato sicuramente il prodotto che ha riscosso maggior successo a questa festa del fiore, in quanto poco conosciuto. Buon esito anche per le diverse piante aromatiche, apprezzate già da tempo in tutta Europa grazie all’elevata qualità del prodotto e al di mercato ■ Nelle foto dall’alto: lo stand Flor.A.S.; i tecnici che hanno rappresentato prezzo contenuto. l’associazione savonese; i tanti visitatori dello spazio espositivo La presenza della

mento del mercato floricolo italiano in più paesi contemporaneamente. Il pubblico presente alla fiera non era solo ungherese; si è infatti rilevata una discreta partecipazione di visitatori provenienti da Paesi stranieri. I prodotti liguri hanno incuriosito e suscitato un reale interesse. Il punto fondamentale ora è quello di capire in che modo e con quali misure sia possibile relazionare un commercio con i Paesi che a breve entreranno a far parte, a tutti gli effetti, della Comunità Economica Europea. Novità anche nel settore amministrativo dell’associazione. Recentemente il Presidente Gerolamo Calleri ha rassegnato le proprie dimissioni; di conseguenza il giorno 30 settembre 2003 si è riunito il Consiglio di Amministrazione della Flor.a.s., per eleggere le nuove cariche. È Stato nominato Presidente il sig. Stella Giorgio e vicepresidente i Sig. Ottonello Marco e Motta Lolita. Arianna Pinto


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OTTOBRE · 2003

“ Assistenza Tecnica ”

La Cooperativa

Torna l’Assistenza Tecnica sul giornalino Rinnovata e potenziata: ecco la rubrica curata in toto dai tecnici Ortofrutticola Pubblichiamo una chiara tabella sull’uso degli insetticidi e dei fungicidi utilizzati per le principali malattie

INSETTICIDI

FUNGICIDI


“ Volontariato ”

La Cooperativa

OTTOBRE · 2003

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Quando il lavoro aiuta a crescere Nell’anno dedicato al disabile, l’impegno di Albenga per l’inserimento sociale

Forse non tutti sanno che dal 1998 sul territorio che ricalca gli ambiti sanitari 1 (Ingauno) e 2 (Finalese), quindi da Andora a Noli e rispettivi entroterra, opera un servizio che favorisce l'integrazione sociale di soggetti disabili attraverso il loro inserimento nel mondo del lavoro: il S.I.L.D. (Servizio Inserimento Lavoratori Disabili). L'opera è volta a favore degli invalidi civili ultradiciotenni o che abbiano assolto l'obbligo scolastico, con disabilità cognitive e fisicosensoriali, quindi non in grado di raggiungere da soli un'autonomia sociale. In questi casi il lavoro diventa uno strumento per crescere. Gli obiettivi che si pone il servizio SILD si possono condensare in quattro punti: • Maturazione globale del disabile • Completa integrazione sociale • Adattamento all'attività lavorativa • Acquisizione di abilità che consentono un reale inserimento nel mondo del lavoro. L'attività di mediazione del SILD, tra mondo del lavoro e disabile, prevede una conoscenza precoce del soggetto attraverso la collaborazione tra le famiglie e i servizi:

Proficua e intensa collaborazione tra CoopIntesa e il Dipartimento ingauno di Riabilitazione del Disabile •

un'elaborazione condivisa di un progetto di vita “possibile”. • la conoscenza delle realtà lavorative del territorio e le possibilità occupazionali. • informazione, consulenza e sostegno alle aziende circa i significati e le modalità dell'inserimento lavorativo. Sono stati individuati alcuni strumenti operativi, nella normativa nazionale e regionale, per quanto riguarda l'inserimento lavorativo dei disabili, che sono: la formazione mirata all'attività da svolgere, la borsa lavoro, l'inserimento socio-assistenziale e il soggiorno lavoro. L'impresa che accoglie i ragazzi ha la garanzia di essere sostenuta e accompagnata anche dopo l'assunzione e ovviamente i ragazzi sono seguiti nel loro percorso. Nella Provincia di Savona sono tre i

centri SILD: a Savona, operante da Spotorno a Varazze, a Carcare per la Valbormnida e ad Albenga per il territorio da Noli ad Andora ed entroterra. La sede di Albenga è sita in via degli Orti, piano terra Scuole Medie, telefono 0182/541765 e a Loano, via Stella 36, 019/675354, e-mail Sild-albenga@libero.it. Direttore di tutto il dipartimento è la dottoressa Paola Pregliasco. Responsabile terri-

toriale il dottor Giovanni Ernesto Cassolino. L'equipe multidisciplinare è composta dalla psicologa, dottoressa A. Ferraris, la pedagogista dottoressa P. Stalla, la borsista dottoressa Zanelli. Educatori prefessionali: Giovanni Piccinno e G.Poggio. Riferisco con piacere che i responsabili del servizio operante nel nostro ambito sono molto soddisfatti della collaborazione con CoopIntesa per le positive esperienze in ambiente lavorativo in corso all'Ortofrutticola o stagionali in olivicoltura, vendemmia, floricoltura. Pare doveroso riconoscere i meriti in particolare dell'educatore Giovanni Piccinno, dinamico, vulcanico vicepresidente della Cooperativa Olivicola di Arnasco. Ovviamente un plauso al presidente Marco Ansaldi, a Luciano Gallizia e a tutti quelli che, affiancando e collaborando coi ragazzi, favoriscono l'abilitazione e la crescita personale attraverso la funzione lavorativa. Inoltre martedì 14 ottobre si è svolta nella sala conferenze della Biblioteca Deaglio di Alassio una giornata di incontro e confronto tra gli operatori del settore sul tema: “Visibilità, normative e organizzazioni”. Un altro appuntamento a Savona (Legino) dove sarà presente l'assessore Ramello e si parlerà della Legge 68/'99. Giacomo Bonifazio


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