Bimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XIX - n. 11 - Ottobre 2005 - Spedizione A.P. 70% - Reg. Trib. SV n. 315 (1/3/1985) - Distribuzione gratuita · CONTIENE I.P.
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Intervista a Cassini, Assessore Regionale all’Agricoltura pag. 5
Un progetto europeo per i biodegradabili
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LIVICOLA S C O
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3 OTTOBRE 2005
Editoriale
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Serve più spazio: nuova ubicazione per la CC Il deposito di Albenga è il più importante d’Italia: più di 500.000 carrelli partono ogni primavera
Già nel 2001 la Container Centralen [CC], la famosa società danese che già collaborava con la cooperativa da alcuni anni, aveva manifestato la necessità di maggiori spazi per sostenere la crescita del deposito di Albenga. Come forse ricorderete, all’epoca i carrelli erano ospitati in uno spazio ridotto presso la sede di Via Dalmazia con ben poche possibilità di sviluppo ulteriore. Nel corso dell’anno 2001 con l’aggravarsi della situazione del Centro Miglioramento Varieta-
le, ormai cronicamente deficitaria, la decisione della sua chiusura aveva creato l’occasione di poter adibire le serre rimaste inutilizzate a deposito C.C. Da una circostanza così critica come la chiusura di un settore di attività, era nata una preziosa opportunità per poter proseguire una interessante collaborazione. Infatti, senza i nuovi spazi a disposizione, la CC avrebbe scelto, probabilmente già nel 2001, un’altra sede dove ubicare il suo deposito. Dopo l’ultima operazione marchiatura con i nuovi lucchetti, la C.C. è riuscita ad imporsi in maniera decisiva nel sistema logistico nazionale per la movimentazione delle piante in vaso, e quindi l’importanza del deposito albenganese è aumentata di conseguenza. A tale proposito voglio ricordare che, da dati forniti dal responsabile Italia della C.C. Raffaele Cantoni, si stima che da Albenga, ogni stagione primaverile, partano più di
Operazione Massaretti Entro la fine dell’anno riunione con i soci per illustrare il progetto della nuova sede Settembre è stato un mese di confronto e concertazione con il comune di Albenga, per ottimizzare al meglio la strategia che guiderà la Cooperativa ad avviare i lavori per l’edificazione della nuova sede, prevista entro la prima metà del 2006. Il passo seguente, necessario per rispettare i tempi programmati, prevede la presentazione agli enti preposti del progetto della nuova sede. Ovviamente il consiglio di amministrazione convocherà, entro la fine dell’anno, una riunione per illustrarlo alla base sociale. Proseguono intanto le attività volte alla rivalutazione dell’area di via Dalmazia, nei confronti della quale abbiamo accolto più di quaranta schede di dimostrazione di interesse da diverse ditte non solo locali, ma ubicate in diverse parti d’ Italia. L’apposita Commissione, istituita dal consiglio di amministrazione della cooperativa, dopo aver riscontrato un elevato livello di professionalità e di affidabilità tra le aziende interessate, ha ritenuto opportuno richiedere a tutte le ditte un’offerta per l’area di via Dalmazia. Offerta che si approssimerà a divenire base per selezionare un nucleo più ristretto di imprese con le quali approfondire i termini della trattativa.
500.000 carrelli, il che rappresenta più del 70% del totale nazionale, fatto che rende il nostro deposito il più importante in Italia. In presenza di un così forte sviluppo, è naturale per le imprese rivedere le linee strategiche per riuscire a rimanere in linea con i tempi. La loro scelta, già anticipata oltre due anni fa, ma che, grazie alla qualità della nostra collaborazione e alla professionalità dimostrata, è stata rinviata fino ad oggi, è quella della gestione dei depositi in rete. Ogni deposito conosce in tempo reale la giacenza dei principali depositi europei, compreso il nostro, e tutte le movimentazioni da esso svolte, con tutte le implicazioni per la complessa gestione dei dati connessa. La nuova organizzazione impostata da CC ha come presupposto quello della gestione diretta da parte di loro personale di ogni deposito in rete. Questi fattori sommati alla continua crescita delle esigenze e dei servizi erogati da parte della CC (ricordiamo che è stata aperta anche un’officina per le riparazioni a riprova dell’importanza della piana albenganese nei programmi CC) ha determinato per l’azienda danese la necessità di nuovi e più ampi spazi che la nostra cooperativa non può mettere a disposizione. Nell’ambito del progetto nuova sede abbiamo studiato alcune ipotesi dalle quali abbiamo avuto la conferma dell’impossibilità di inserire tutti i nuovi spazi nella quantità e tipologia richiesta. È necessario ricordare, inoltre, che la realizzazione del nuovo insediamento avrebbe forzatamente causato la riduzione del deposito a causa dei lavori di costruzione. Alla luce di tutte queste considerazioni si è giunti consensualmente alla conclusione che la C.C. troverà un’altra ubicazione nel nostro comprensorio per poter accorpare il nuovo deposito e l’officina di riparazione pur mantenendo, grazie agli ottimi rapporti intercorsi fino ad oggi, una stretta collaborazione con la nostra cooperativa.
Così scrive Raffaele Cantoni responsabile della Container Centralen Italia in merito alla decisione di risolvere il contratto con L’Ortofrutticola
La lettera ufficiale….
…e quella dettata dalla stima e dall’amicizia
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L’ intervista
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
“Stretto legame tra prodotto e territorio” Intervista a Giancarlo Cassini assessore regionale all’Agricoltura che illustra gli impegni della Giunta per venire incontro ai coltivatori Che tipo di lavoro state attuando, e con quali diversità rispetto alla precedente amministrazione, nella valorizzazione delle produzioni agricole? Premetto due cose. La prima è che ritengo che il valore centrale su cui far perno per la valorizzazione delle produzioni agricole sia il forte legame tra il prodotto ed il territorio dal quale nasce. La seconda è che per “valorizzazione delle produzioni agricole” non intendo soltanto le produzioni agroalimentari ma anche quelle floricole, che tanta parte hanno nella PLV delle nostre aziende. Il lavoro di questa amministrazione è appena iniziato. La principale differenza tra strategie di promozione, per quanto riguarda le produzioni agroalimentari, è quella che noi pensiamo che, salvo poche eccezioni, non ci siano le quantità necessarie per andare a promuovere il nostro agroalimentare affinché sia venduto “fuori”dal territorio regionale e, soprattutto, che bisogna ridurre il numero dei passaggi per aumentare il reddito dei produttori. Crediamo che le produzioni tipiche liguri vadano anzitutto promosse in loco per essere vendute in Liguria e diventare così anche un pezzo qualificato della nostra offerta turistica. Ragionamento diverso è per i fiori per i quali dobbiamo imporre nostre produzioni tipiche e uno stile nostro sui mercati esteri. Quale importanza assume l’accordo Nordiconad Coopintesa e quali sinergie mette in evidenza? L’accordo è riferito ad un progetto che risale alla precedente amministrazione; lo conosco anche se non l’ho seguito direttamente. Condivido gli obiettivi relativi alla valorizzazione di talune produzioni agricole tipiche ed il tentativo di portare queste produzioni in una catena commerciale che è diffusa sul territorio della nostra regione. E’ un progetto che prevede impegni, anche economici, importanti. Auspico che i risul-
tati ci siano. Che tipo di incentivo è necessario dare all’agricoltura oggi in Liguria? Più che ragionare di incentivi specifici penso mi competa riflettere sulla filosofia che deve ispirare l’azione della Regione. L’agricoltura ligure è fatta da aziende generalmente piccole e da qualche azienda media; non parlo solo delle agricole, ma di quelle che compongono la filiera. L’esigenza principale è quella di creare un quadro d’assieme per queste imprese ed un supporto. Nella nostra realtà, nel nostro settore, il pubblico deve avere l’obiettivo di favorire la complessità del sistema, di garantire i servizi a supporto. Dobbiamo ragionare, come assessorato, come una struttura di servizio ad un progetto. Per fare questo ci vuole chiarezza di obiettivi e divisione di compiti e funzioni (nel quadro progettuale costruito stabilire chi fa cosa). La strategia e gli obiettivi devono essere frutto della discussione, del confronto, della concertazione tra Regione ed Organizzazioni Agricole. Gli strumenti con cui dare attuazione alle scelte sono il pezzo che deve attuare la Regione, che elabora il quadro d’insieme, la normativa (leggi, delibere, bandi) e lavorare per individuare e disporre dei fondi necessari. La realizzazione del progetto la devono fare le imprese, con le loro organizzazioni che si mettono in grado, di utilizzare al meglio gli strumenti normativi e finanziari. L’albenganese è un territorio di vocazione “agricola” per eccellenza: la “biodiversità” è un fiore all’occhiello e come va incentivata? Non so se la “biodiversità” possa definirsi un fiore all’occhiello di agricolture specializzate, quali quella albenganese. La tendenza delle aziende è sempre stata – legittimamente – quella di trovare le varietà più produttive e più richieste dal mercato. Conservare la biodiversità vuol dire – spesso – coltivare od allevare specie che hanno pregi e
valori che non necessariamente corrispondono a produzione e reddito. Molte delle varietà antiche (o anche solo vecchie) di frutta e verdura sono andate, o si trovano solo in qualche orto familiare e non certo sul mercato. Quelle che ancora abbiamo e che stanno sul mercato, come lo stupendo asparago violetto, l’ottima trombetta o il fantastico carciofo spinoso, hanno bisogno di un’azione di promozione perché il mercato continui a richiederli. Ci sono due modi per conservare la biodiversità. L’uno è fare in modo che una data specie continui ad avere un mercato così sarà ancora prodotta. L’altro modo è quello dell’orto di conservazione, dei coltivatori e degli allevatori “custodi” che si fanno carico - a fronte di un corrispettivo - di mantenere specie che reputiamo che vadano “salvate” perché, indubbiamente, la biodiversità è un valore. Quali sono le problematiche più gravi da superare, oggi, per aiutare il mondo agricolo? Intanto stiamo cercando di rispondere alla esigenza di avere una politica regionale floricola, il che comporta anche costruire un minimo di struttura per attuarla. Ho sempre sostenuto che la Regione Liguria doveva avere una proposta di politica floricola forte ed alta che doveva, nei fatti, con la sua proposta, assumere il ruolo di regione-guida delle politiche floricole nazionali. A maggior ragione lo sostengo adesso, e lo individuo come obiettivo di lavoro. La seconda questione è come intervenire sul treno in corsa costituito dall’ultimo anno di operatività del Piano di Sviluppo Rurale: verifica dei risultati, aggiustamenti necessari e possibili. Il terzo impegno immediato è iniziare a lavorare alla costruzione del prossimo Piano di Sviluppo Rurale affinché possa dare risposte concrete alle imprese del Settore. Ricordo che il PSR 2007-2013 va approvato nel 2006. Simonetta Vandone
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Argomento Progetto valorizzazione prodotti tipici liguri con il marchio Liguria Qualità
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
L’ortofrutticola ottiene la “tracciabilità” La Certificazione rappresenta un importante biglietto da visita a livello europeo, ed una garanzia di sicurezza per i consumatori
Dal 29/09/05 il sistema di tracciabilità della Coop. L’Ortofrutticola ha ottenuto la certificazione di conformità alla norma UNI 10939:2001 da parte del RINA, Ente accreditato a livello europeo. Da oggi quindi la nostra cooperativa metterà sul mercato Pomodoro Cuore di bue d’Albenga, Zucca trombetta d’Albenga, Asparago violetto d’Albenga e carciofo spinoso violetto d’Albenga con origine certificata e garantita. Garanzia dunque per i consumatori grazie al marchio registrato “d’Albenga” e dalla certificazione “RINA”: garanzia che i prodotti acquistati provengano esclusivamente dall’area tipica di produzione della piana di Albenga. La certificazione rappresenta inoltre, un ulteriore garanzia per i produttori che conferiscono il prodotto alla cooperativa, in quanto l’origine e la qualità del prodotto vengono tutelate dal marchio e non si possono confondere con prodotti definiti, spesso arbitrariamente, locali. Pertanto invitiamo tutti i produttori a voler contattare
l’ufficio conferimento ortaggi per richiedere l’inserimento tra i conferitori certificati e contribuire così alla difesa e valorizzazione delle produzioni tipiche del nostro comprensorio. Il magazzino del settore ortaggi ha dovuto dotarsi di un sistema informatico adeguato per la codifica di tutto il prodotto fornito dai conferitori, mentre l’ufficio tecnico ha messo i propri tecnici a disposizione per seguire le coltivazioni. Il sistema di tracciabilità ha dunque inizio nelle aziende agricole dove le diverse fasi produttive vengono attuate dal coltivatore e seguite dai tecnici: Coltivazione: Attività svolta dall’azienda aderente alla filiera tenuta sotto controllo dai tecnici della capofiliera: controllo delle semine, sementi, trattamenti e concimazioni ed ogni pratica colturale e compilazione rese produttive (bilancio di massa) per singola azienda e per singola coltura. Dall’azienda conferitrice il prodotto viene portato al magazzino di conferimento attraverso un documento fiscale sul quale sono evidenziati i dati del produttore e del prodotto (codice) che verrà applicato dal magazzino come riferimento al lotto di conferimento. Raccolta: La Raccolta viene effettuata dal coltivatore, in alcuni casi con l’ausilio di personale famigliare o/e dipendente,durante questa fase il prodotto interessato (Pomodoro Cuor di Bue, Zucchine Trombetta, Car-
ciofo Spinoso ed Asparago violetto) viene confezionato in campo con imballaggi forniti dalla capofiliera e trasportato in cooperativa con mezzi di proprietà del produttore con relativa bolla di accompagnamento. Ogni azienda viene identificata attraverso i dati anagrafici e catastali: le stesse superfici coltivate vengono a loro volta identificate attraverso un cartellino recante i dati sopra citati e la coltivazione in atto. L’azienda deve compilare il quaderno di campagna riportando tutte le operazioni colturali effettuate sulla coltura in atto sotto l’indicazione impartita dai tecnici. Per operazione colturale si intendono le seguenti pratiche: preparazione del terreno; concimazione e fresatura; diserbo; messa a dimora; fertirrigazione; trattamenti antiparassitari; raccolta; irrigazione. Le aziende agricole dovranno aderire alle regole definite nel manuale di tracciabilità e rintracciabilità e nei disciplinari di produzione. Il sistema di tracciabilità prosegue all’interno del magazzino dove ogni prodotto viene identificato attraverso un codice specifi-
co; tale codice rappresenta il produttore e la specie presa in considerazione. Grazie al codice il consumatore sarà in grado di risalire direttamente all’azienda produttrice. Intenzione della Coop. L’Ortofrutticola è quella di riuscire ad estendere la certificazione a diverse tipologie di prodotto (non solo i quattro ortaggi tipici) ampliando il numero di aziende agricole coinvolte.
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Progetto valorizzazione prodotti tipici liguri con il marchio Liguria QualitĂ
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Assistenza Tecnica
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Un progetto europeo per i biodegradabili Ridurre la produzione di rifiuti è una necessità, oltre che un segno di civiltà e di attenzione all’ambiente, anche in agricoltura. Laddove, poi, il florovivaismo e l’orticoltura sono parte integrante dell’offerta turistica di un territorio, diventa fondamentale fare ogni sforzo perché queste attività imprenditoriali non solo non danneggino l’agroambiente, ma possano sempre più essere indicate come strumenti di valorizzazione e tutela dello stesso. Questo principio è alla base dell’ambizioso progetto LIFE-AMBIENTE denominato “BIOMASS” (LIFE04 ENV/IT/000463), cofinanziato dalla Commissione Ambiente dell’Unione Europea, che prevede la diffusione di materie prime biodegradabili nel settore turistico e agricolo, finalizzato alla riduzione dei rifiuti non biodegradabili o non compostabili. Il progetto, appena avviato, è stato progettato sulla base dei risultati della ricerca nel campo dei materiali biodegradabili, che hanno messo in evidenza la sempre più vasta disponibilità di prodotti e soluzioni tecnologiche, stabili per i diversi impieghi nelle più varie condizioni ambientali. In particolare, il progetto intende offrire strumenti concreti, affidabili e applicabili al legislatore, agli agricoltori e agli operatori turistici per imparare ad utilizzare materie prime biodegradabili sotto forma di vasi, film di pacciamatura e accessori diversi in agricoltura, ovvero piatti, bicchieri, posate e sacchi per la raccolta dell’umido presso le mense scolastiche, o nella ristorazione estiva presso i bagni marini. Questo trasferimento tecnologico è affiancato da mirati percorsi di formazione e di informazione per le diverse categorie di utilizzatori e di consumatori che entrano in contatto con questi materiali. Nei prossimi tre anni, parte della Liguria agricola e turistica diverrà un vasto campo di prova, di diffusione e di conoscenza di questa innovazione tecnologica. In particolare, per quanto riguarda il settore agricolo, saranno impiegati film per la pacciamatura del terreno (figura 1) – con lo scopo di contenere le erbe infestanti, o di anticipare la produzione delle colture nei periodi meno favorevoli dell’anno (film biodegradabili) – vasi per la produzione di piante ornamentali
A cura dell’Ufficio Assistenza Tecnica della Coop. L’Ortofrutticola e del Cersaa di Albenga
Fig. 1
Fig. 2
tamente sul territorio ligure, riducendo la produzione di rifiuti di materiali plastici di sintesi e la necessità del loro smaltimento, e, indirettamente, nei luoghi di consumo di alcuni prodotti, riducendo il trasferimento, per esempio con le produzioni floricole allevate in vaso, di vasi e di contenitori ottenuti da materie plastiche di sintesi che, nei luoghi di destinazione, diventano un rifiuto. Altre iniziative, a completamento del progetto, sono previste nel settore turistico, in cui l’impiego di materiali biodegradabili sarà mirato alla realizzazione di una filiera unica del rifiuto organico dalla tavola (ristorazione degli stabilimenti balneari, mense scolastiche comunali, eventi turistici locali…) alla raccolta differenziata, fino al compostaggio. Motore fondamentale del progetto è dare continuità nel tempo all’iniziativa dimostrativa: questo risultato sarà raggiunto attraverso l’impostazione di norme e di disciplinari regionali che prevedano l’utilizzo delle materie prime biodegradabili, creando un modello di approccio esportabile anche in altre regioni europee. Nel settore florovivaistico, e più in generale agricolo, uno sforzo importante sarà profuso per evitare che l’iniziativa venga valorizzata soltanto per le produzioni biologiche, estendendo l’opera di sensibilizzazione all’intero comparto produttivo, così da accrescere l’impatto che l’introduzione di questa innovazione di prodotto potrà avere sull’ambiente (figura 3).
PARTNERS DEL PROGETTO Fig. 3
(figura 2) (vasi compostabili) e contenitori per la produzione di giovani piante in vivaio (contenitori compostabili). Il beneficio della loro introduzione dimostrativa su ampia scala è destinato a produrre effetti positivi diret-
Centro Regionale di Sperimentazione e Assistenza Agricola (Beneficiario) - Albenga (SV) Assobagni - Provincia di Savona Comune di Celle Ligure - Savona Cooperativa l’Ortofrutticola - Albenga (SV) Cooperativa agricola Fratellanza - Sarzana (SP) Novamont SpA - Novara Regione Liguria - Genova
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Solidarietà
La sfida della solidarietà Cooperazione decentrata tra il territorio ingauno e il sud del Togo. Costituito un comitato locale di cui fa parte anche L’Ortofrutticola. La Cooperativa L’Ortofrutticola di Albenga entra a far parte di un progetto di solidarietà per la cooperazione allo sviluppo, con lo scopo di divulgare e sensibilizzare sulle iniziative scuole, biblioteche, comuni, circoli ricreativi, proloco, attraverso l’organizzazione di eventi legati all’Africa e di presentare e promuovere le tematiche afferenti la Cooperazione allo sviluppo. Il Comune di Ceriale, dopo diversi colloqui ed incontri con i responsabili dell’associazione togolese, ha deciso di appoggiare gli obiettivi e in particolare di coadiuvarla sui bisogni riguardanti lo sviluppo agricolo dei terreni e l’approvvigionamento idrico. Il Comune di Ceriale ha richiesto il coinvolgimento nell’iniziativa della Ong “Comitato Iscos Liguria” con sede a Genova e della Provincia di Savona, attraverso il suo ufficio “Europa e Cooperazione Internazionale”. Si è inoltre costituito un Comitato Locale, che, oltre gli enti sopra indicati, è composto dalla Comunità Montana Ingauna, dall’associazione Sao Josè Amici nel Mondo di Albenga e dalla Società Cooperativa l’Ortofrutticola di Albenga. Il progetto interesserà il Centro di Tohouédéhoué, situato nella prefettura di Notsé, a 120 Km da Lomè. Tale centro è stato creato da Mons. Philippe Ezin Dantodji per supportare la popolazione che vive nei 5 villaggi circostanti, per un totale di 3500 persone. Si tratta infatti di una zona totalmente priva di infrastrutture (scuole, ospedali) e di riserve idriche che rendono i livelli di povertà e di analfabetismo molto elevati. Il centro è costituito da una scuola, un laboratorio di cucito, una sala dormitorio, una mensa, un centro sanitario. Presso il centro esistono due pozzi superficiali che non garantiscono l’acqua in modo permanente e si asciugano durante la stagione secca. Questi pozzi costituiscono l’unica fonte di acqua per tutti. Sono attualmente attive una scuo-
la materna, elementare e media. Frequentano la scuola 800 bambini di cui 200 orfani, stanziali nel centro. Gli altri 600 usufruiscono della scuola e hanno accesso alla mensa a rotazione una volta ogni due giorni. Presso il centro sanitario lavora un infermiere, le sue attività sono però limitate a poche cure basilari indirizzate ai bambini e alle donne in stato di gravidanza. Sono inesistenti medicinali e macchinari di base, anche per l’assenza di energia elettrica. Il progetto prevederà azioni che coinvolgeranno tutti i settori nell’arco di tre/cinque anni e si articolerà in due grandi fasi: 1) un intervento sul terreno finalizzato alla costruzione e all’impianto di macchinari per agevolare l’estrazione dell’acqua e migliorare l’approvvigionamento per consumi irrigui e domestici. Introduzione di colture locali di sussistenza, per incrementare lo sviluppo agricolo e migliorare le condizioni della popolazione locale. 2) Azione di ti-
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po educativo-sanitario: attivazione del centro sanitario, dispensario di medicinali e di sala parto. Formazione di personale e adeguamento agli standard nazionali di base. Una equipe di medici provvederà alla formazione di operatori sanitari locali, ostetrici ed infermieri. Tutti gli interventi saranno svolti in piena sinergia e collaborazione con la popolazione locale e accompagnati da campagne di informazione e formazione a lungo termine che coinvolgeranno tut-
ti i frequentatori del Centro di Tohouédéhoué. Nel mese di aprile il Sindaco di Ceriale, Pietro Revetria e l’Assessore Provinciale Enrico Paliotto, hanno compiuto una missione di fattibilità ed identificazione progettuale presso il centro di Tohouédéhoué. La visita ha evidenziato l’estrema necessità di poter disporre di un pozzo di falda, che non esaurisca l’approvvigionamento idrico nel volgere di un paio d’ore come quelli esistenti. Il Comitato Territoriale di supporto al progetto ha quindi deciso di lanciare una sottoscrizione finalizzata proprio alla raccolta dei fondi necessari alla realizzazione del pozzo per garantire la disponibilità dell’acqua necessaria per il consumo umano e per le attività dell’infermeria. Sul sito internet del Comune di Ceriale (www.comune.ceriale.sv.it) esiste una pagina dedicata al progetto dove sarà possibile estrapolare gli aggiornamenti sul progredire dell’iniziativa.
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Comunicazioni
Comunicazioni ai Soci IL MAGAZZINO È APERTO ANCHE IL SABATO POMERIGGIO ORARIO: 15.30 – 19.00
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Tutti i giorni sulle nostre frequenze aggiornamento Meteo Locale: ore 7,00 - 10,00 - 13,00 - 17,00 - 19,57 Meteo Regionale: ore 13,00 - 17,00
Hanno collaborato: Marco Ansaldi, Fabio Zambarino, Vincenzo Rotolo, Fabrizio Di Sibio, Massimo Enrico, Gianrico Bassetti, Miriano Losno, Giorgio Stella Fotocomposizione e Stampa: Tipolitografia Bacchetta · Reg. Bagnoli, 66 · Albenga www.litografiabacchetta.it
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Olivicoltori e Viticoltori
L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Nuove pietre per antichi oliveti COOPERATIVA A R N A
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Alla riscoperta del mondo rurale ligure Dal 24 al 31 luglio 2005 è stato ospite della Cooperativa Olivicola di Arnasco un gruppo del MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione - Movimento non violento). La Cooperativa ha proposto la riscoperta dell’antica civiltà contadina, riflettendo sull’attualità e la necessità della tutela del mondo rurale e del suo territorio. E’ stata eseguita la tecnica di costruzione del muretto a secco e sono stati recuperati diversi sentieri che conducono all’area pastorale di Davì ed al forte di Arnasco. Hanno partecipato alla settimana i signori Lucia Anna Fridegotto, Silvio Vit, Alberto Ricca, Marco Anfosso, Marina Quaglia, Elena Zanolli, Franco Perna, Asma
VITICOLTORI INGAUNI
Haywood, Lorenzo Bellini, Beppe Marasso, coordinati dai collaboratori della nostra Cooperativa Mirco Badoino, Enrico Dosoli e Gianluca Bico. L’entusiasmo dei partecipanti e del nostro gruppo in questa settimana di intensa, simpatica ed umana collaborazione ha certamente rafforzato il legame tra le nostre comunità.
Un sincero ringraziamento va a tutti i partecipanti al campo estivo, con l’augurio di averli ospiti in avvenire.
E’ iniziata la campagna olivicola. Dai primi di novembre è aperto il frantoio sociale.
Vendemmia intensa ed equilibrata
Quantitativo di uve inferiore del 30% e migliore gestione della vinificazione Con il 12 ottobre è terminata la vendemmia che era iniziata esattamente un mese prima. E’ stata sicuramente una vendemmia intensa, ma molto equilibrata sotto diversi aspetti. In primo luogo è da evidenziare come la quantità di uve pervenute in cantina sia stata inferiore, rispetto all’anno precedente di circa il 20/30 per cento. Un elemento questo importante che ha potuto determinare una più opportuna gestione delle operazioni di vinificazione e una maggior lavorazione di uve di ottima qualità con gradazioni zuccherine di buon livello. Di concerto con
l’Enologo, si sono ripetute anche quest’anno delle lavorazioni particolari come il Pigato Crio-Macerato; l’Ormeasco Superiore e l’Ormeasco Sciac-trà. Tra le novità di quest’anno è da evidenziare il tentativo di realizzare, grazie alla disponibilità di alcuni soci, un Pigato con vendemmia tardiva. Riteniamo questo un esperi-
mento molto importante anche alla luce delle modifiche che si stanno realizzando sul disciplinare D.O.C. Riviera Ligure di Ponente. E’ doveroso, infine, un sentito e sincero ringraziamento a tutti i soci che, con i loro conferimenti e la loro ampia disponibilità, hanno permesso una vendemmia sicuramente positiva.
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L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Cos’è “Elfo: ente ligure di formazione” Elfo, “Ente Ligure di Formazione” è la risposta più importante sul territorio ai bisogni formativi a sostegno delle dinamiche di sviluppo, legate a quella pluralità di soggetti che contraddistinguono il tessuto socio-economico. Elfo, intende garantire i più importanti processi innovativi per i quali, la struttura albenganese ha ricevuto un forte consenso da parte di tutti i soggetti socio-istituzionali del territorio. L’organico che opera all’interno dell’ente si vanta di un forte supporto legato all’esperienza nel settore, capace di accompagnare sia i giovani in cerca di prima occupazione che tutti quei soggetti legati a una diversa pluralità di problematiche nell’ambito della formazione professionale. Progettisti, tutors, coordinatori, docenti, sono a disposizione per migliorare e garantire l’efficienza
del servizio. Sono in fase di preparazione due iniziative rivolte al settore dell’agricoltura, rientranti nelle azioni previste dal Piano di Sviluppo Locale. Il primo è un corso per imprenditori agricoli che ha per tema l’”Innovazione tecnologica nelle produzioni agricole biologiche”; il secondo, rivolto a n. 8 inoccupati di cui 4 donne, ha per tema la “Creazione di imprenditorialità nel settore delle produzioni agricole biologiche” ed intende promuovere una cultura di piccola imprenditorialità o di microimpresa nel comparto agricolo, tipico della piana di Albenga o dell’intero territorio ingauno, in particolare quello di qualità e biologico. Tutte le informazioni relative a queste attività possono essere richieste alla segreteria del Centro allo 0182 50222 - 559636
Fondo Sociale Europeo Regione Liguria
Unione Europea
Comune di Rapallo
Comune di Albenga
PROGETTO COFINANZIATO DALL’UNIONE EUROPEA PIANO DI SVILUPPO LOCALE Nell’ambito del Piano integrato di sviluppo locale anno .2004 viene organizzato presso il Centro di Formazione E.L.Fo. – Via Piemonte – Reg. Carrà n. 19/2A un corso per CREAZIONE DELLA IMPRENDITORIALITA’ NEL SETTORE DELLE PRODUZIONI AGRICOLE BIOLOGICHE DESTINATARI: n. 8 inoccupati, di cui 4 donne REQUISITI: senza limiti di età DURATA: n. 160 ore di cui 20 di orientamento, 100 di formazione e 40 di business plan. AL TERMINE DEL CORSO VERRA’ RILASCIATO ATTESTATO DI FREQUENZA Per accedere al corso gli interessati dovranno presentare apposita domanda di iscrizione presso i C.F.P.: E.L.Fo. – Ente Ligure di Formazione – Via Piemonte – Reg. Carrà n. 19/5B ‘ 0182/559636 – 0182/571209 E-mail: elfoliguria@tiscali.it o I.R.I.P.A. Liguria – Istituto Regionale Istruzione Professionale Agricola della Liguria Via Dalmazia n. 169 c/o Uffici Federali Provinciali Coltivatori Diretti ‘ 018250756 E-mail: savona@iripaliguria.it PROFILO PROFESSIONALE – La figura professionale deve essere in grado di avviare e gestire un’impresa, operando nell’ambito dell’agricoltura biologica. Deve conoscere le caratteristiche delle produzioni biologiche sia dal punto di vista tecnico che commerciale e gli adempimenti previsti dalla legge per iniziare l’attività imprenditoriale IL CORSO È COMPLETAMENTE GRATUITO I candidati per essere ammessi al corso dovranno sostenere apposite prove attitudinali ed in tale sede saranno verificati i requisiti soggettivi per la partecipazione al corso.
17 OTTOBRE 2005
Coldiretti Savona
Associazioni
ALBENGA
Primi passi per il mercatino comunale
Nel corso dell’estate è stato istituito da parte del Comune di Albenga, dietro pressioni delle Organizzazioni Agricole, il “Mercato Comunale” per la vendita all’ingrosso ed al minuto delle produzioni agricole ingaune. E’ stata individuata un’ampia area coperta
Confederazione Italiana Agricoltori
L'ORTOFRUTTICOLA
in P.zza Corridoni, dietro al Cinema Astor, dove è possibile svolgere l’attività di vendita anche in caso di pioggia. Nelle prime settimane l’attività ha stentato a decollare: i motivi sono da ricercare nella scarsa pubblicità dell’evento e nella poca segnaletica. I primi agricoltori che hanno creduto nell’iniziativa finalmente cominciano ad avere qualche riscontro positivo, soprattutto per l’attività al minuto. Riteniamo che questa opportunità di commercializzare le proprie produzioni direttamente dal produttore al consumatore, sia da incentivare e perseguire, in quanto, le potenzialità di vendita e l’eventuale bacino di utenza consentirebbero un notevole sviluppo. Attualmente il mercato al minuto è autogestito dagli stessi produttori che asse-
gnano i posteggi (area di vendita) a chi ne faccia loro richiesta. Importante sottolineare che il posteggio è completamente gratuito, perciò chi fosse interessato a questa opportunità, anche per un periodo limitato di tempo, può rivolgersi alla Coldiretti di Albenga Uff. Tecnico o Segreteria di Zona, oppure direttamente al nostro referente Sig. Lino Macrì che espone nei giorni sopra citati. Recenti statistiche indicano che la vendita al minuto, negli ultimi anni è stata, ed è tuttora, un fenomeno in continua crescita capace di aiutare molte aziende a risolvere problemi economici-aziendali. L’orario del mercatino è il seguente: Mercato all’Ingrosso: Lunedì - Mercoledì - Venerdì dalle 7.30 alle 9 Mercato al Minuto: Lunedì - Mercoledì - Venerdì dalle 9 alle 11 Il Vice Direttore Vincenzo Rotolo
Monitoraggio della mosca olearia
La Regione Liguria utilizza i dati forniti dai tecnici A.L.O. della C.I.A. Ligure, per il Progetto Miglioramento
Qualità dell’Olio L’A.L.O. – Associazione Ligure Olivicoltori della C.I.A. nell’ambito del progetto di miglioramento della qualità della produzione dell’olio di oliva, finanziato con il contributo della Comunità Europea e dell’Italia (Reg. CE 1331/04) ha avviato una collaborazione tecnica con la Regione Liguria Servizio Produzioni Agricole e Promozione, finalizzata al miglioramento della qualità dell’olio di oliva ligure. La collaborazione è servita alla Regione Liguria – C.A.A.R. (Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale) di Sarzana per diramare i bollettini settimanali sull’andamento dell’infestazione della MOSCA
OLEARIA. L’attività di monitoraggio è stata svolta dai tecnici A.L.O., a partire dall’inizio dell’estate e si è conclusa con la fine di ottobre. I tecnici dell’ALO hanno individuato, in accordo con i tecnici della Regione, aziende olivicole campione, rappresentative dei vari areali olivicoli (es. vallate), dove sono state posizionate delle trappole (tipo DACO-TRAP) che hanno permesso il monitoraggio dell’infestazione della mosca olearia. I tecnici A.L.O. hanno controllato settimanalmente lo stadio di sviluppo delle drupe (frutto), per verificare la ricettività alla puntura dell’insetto, poi a campione hanno controllato le punture sulle drupe per verificare quelle sterili o meno, ed infine hanno controllato lo stato fitosanitario delle piante. Tali informazioni sono state inviate settimanalmente al C.A.A.R. (Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale) di Sarzana che si è occupato della redazione e trasmissione dei bollettini via fax, e-mail e SMS (stringa sintetica) a molti soggetti tra cui le Associazioni Agricole, i Comuni, le Comunità Mon-
tane, aziende agricole singole o associate (cooperative) ed altri. L’attività tecnica è risultata importante perché ha permesso alle aziende olivicole di ricevere le informazioni in merito allo sviluppo delle infestazioni della mosca nei vari areali e di conseguenza ha permesso di programmare i trattamenti, sia preventivi o curativi, nel giusto momento, evitando i famosi trattamenti a calendario. Il tecnici A.L.O., soprattutto nel periodo autunnale, hanno controllato il grado di inolizione (percentuale di olio presente nel frutto) nelle olive e la cascola. Infine il progetto si concluderà con le analisi chimico-fisiche ed organolettiche sui campioni di olio delle aziende monitorate per verificare la qualità dell’olio ottenuto. Agt. Simone Cepollina
18 L'ORTOFRUTTICOLA ALBENGA
Floras
Floras su Rai Due per promuovere le produzioni ingaune Grazie ad un accordo con la TV di Stato la Floras sarà sul video una volta al mese nella trasmissione “Mattina in famiglia” L’autunno per la piana d’Albenga rappresenta il tempo magico per la riapertura del mercato floricolo da sempre ricco di numerose offerte che la stagione immette sul mercato. La produzione in questi mesi di fine anno è principalmente costituita da crisantemi, ciclamini e, sotto il periodo della festa più bella dell’anno, dalle ben note e apprezzate Stelle di Natale. Il “caro gasolio” è il problema che proprio in questo momento dell’anno inizia a gravare sulle nostre culture. Tra gli appuntamenti importanti di questo periodo FLORAS è in prima linea con la partecipazione mensile alla trasmissione “Mattina in famiglia” in onda su Rai 2 tutte le mattine. Ogni mese infatti, in base all’accordo con Rai 2, saranno inviati a Roma carrelli di piante a tema e Floras farà il suo intervento che è senza dubbio molto impor-
tante sia dal punto di vista della promozione dei prodotti che da quello della valorizzazione del nostro territorio. La prima puntata, andata in onda lo scorso 29 ottobre è stata dedicata ai crisantemi prodotti nella piana d’Albenga.
Tutti i floricoltori che intendono partecipare ad Euroflora 2006 sono pregati di comunicare al più presto, a FLOR.A.S. o alle associazioni di categoria di appartenenza, i loro nominativi e l’elenco delle piante che intendono presentare in concorso. Grazie
OTTOBRE 2005
STALLA FRANCO
S.A.S.
Sperimentazione e gestione brevetti Reg. Pontelungo Inferiore, 7 - 17031 Albenga - Savona
“Stella 2000” - la Star del mercato Ecco le nuove etichette con i codici a barre per le varie tipologie di vasi
barre a i c i d o Con i c rvizio e s r o i l n mig etitivi p si dà u m o c ù ere pi per ess
Si ricorda alla cortese clientela che le cultivar di margherita “Stella 2000” e “Noemi 2004” sono brevettate, pertanto è obbligatoria l’autorizzazione alla coltivazione. Il termine ultimo per la presentazione della richiesta per l’autorizzazione e la denuncia del numero di vasi prodotti è fissato per la
campagna in corso al 28 febbraio 2006. Entro tale data dovrà essere consegnata a Flor:A.S. sita in via Dalmazia, 169 Albenga. Il costo della royalty per la campagna 2005/2006 non ha subito aumenti ed è sempre di Euro 0,04 = Lire 77,4 + I.V.A.
PREMIO - SCONTO Si fa presente alla spettabile clientela che tutte le lettere d’impegno con un numero superiore a 9999 vasi denunciati entro il 28 febbraio 2006 usufruiranno di uno sconto sulla fatturazione delle royalties e precisamente: • da 10000 a 19999 vasi lo sconto sarà pari al 3% • da 20000 a 49999 vasi lo sconto sarà pari al 5% • da 50000 in poi lo sconto sarà pari al 10%
N.B. Si precisa che lo sconto verrà revocato ai clienti non in regola con il pagamento delle fatture e/o col DISCIPLINARE O LA LETTERA DI IMPEGNO. ATTENZIONE: verrà applicata una penale pari ad Euro 0,02 per ogni vaso prodotto (oltre la royalty), nel caso in cui, trascorso il termine del 28 febbraio 2006, l’impresa contraente non abbia sottoscritto i disciplinare e la lettera di impegno, fatto salvo il risarcimento dei danni ulteriori.