Cooperativa L'Ortofrutticola di Albenga - Primavera 2011

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Trimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XV - n. 1 - Primavera 2011 - Spedizione A.P. 70% - Reg. Trib. SV n. 315 (1/3/1985) - Distribuzione gratuita

COOPERATIVA A R N A

LIVICOLA S C O

Primavera: momento importante per le nostre aziende PAGINA 3

Virus e virosi: capire cosa sono per fare prevenzione PAGINA 9 VITICOLTORI INGAUNI

L’Associazione “A Veggia Arbenga” PAGINA 16


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Editoriale

Momento importante per le nostre aziende Un bilancio si farà a giugno, intanto proseguono i lavori per la nuova sede L'argine terminato che a giorni vedrà l'inerbimento e la posa di alberi

Ecco, anche quest’anno siamo arrivati al momento più importante per i nostri produttori di piante in vaso. È il periodo primaverile, ormai sempre più breve, quello in cui

ma il magazzino fiori poi rispettivamente il magazzino prodotti per l’agricoltura e infine la palazzina servizi.

È il periodo primaverile quello in cui si concentra la maggior parte della vendita delle nostre produzioni fattori che influenzano il mercato e quindi è azzardato fare delle ipotesi. Quello che posso affermare è che da tempo il settore fiori della nostra Cooperativa sta lavorando per program-

mare e organizzare al meglio questo momento importante. Già sapete del potenziamento del settore Italia ma, anche sull’estero, si sono create nuove opportunità che ben ci fanno sperare per questa e maggiormente per la prossima stagione, quando avremo a disposizione spazi ben più ampi. Non

Come è ben visibile a tutti i lavori della nuova sede stanno andando avanti

Molto importante è l’opera di arginatura, che è stata realizzata dalla cooperativa per mettere in sicurezza oltre all’area dove sta sorgendo la nuova sede anche le aree circostanti; un’opera di pubblica utilità ben visibile a monte del ponte che collega la frazione di Leca con quella di Bastia. Opera che a giorni verrà terminata con l’inerbimento e la posa di alberi. Il presidente Fabrizio Di Sibio

dico altro, a giugno faremo il punto. Come è ben visibile a tutti i lavori della nuova sede stanno andando avanti. Ormai è terminata l’intera struttura prefabbricata e i cementi armati della palazzina dal 1 Marzo 2011 servizi. Ora toccherà ai il MPA ha variato muri esterni della palazzina, il suo orario tramezze e a tutta l’impiantistiIl nuovo orario al pubblico ca. In orè il seguente: dine cronologico doMattino: 08,00 - 12,30 vrebbero Pomeriggio: 14,30 - 18,30 terminare pri-

Sabato:

MPA

si concentra la maggior parte della vendita delle nostre produzioni di piante aromatiche e soprattutto margherite. Non so dirvi se alla fine sarà una stagione positiva o se ci saranno problemi. Come ben sapete meglio di me sono molteplici i

Ora toccherà ai muri esterni della palazzina, tramezze e a tutta l’impiantistica

08,00 - 12,30


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L avori in Terminata la str u Conclusa l’arginatura e a b


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in corso r uttura prefabbricata a breve pronto il magazzino fiori


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Mese

Diversificazione produttiva nella margherita Tre giornate divulgative rivolte alla produzione Nell’ambito del Progetto di massima Innovazione e Divulgazione in Floricoltura.Scheda A. Modelli operativi trasferibili al territorio, finanziato dal DGR n° 1103 del 6 agosto 2009, che la Regione Liguria ha affidato all’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo (IRF), sono

condotte prove agronomichecommerciali su nuovi cloni di margherita, in collaborazione con la Cooperativa L’ Ortofrutticola di Albenga. Al fine di illustrare i risultati conseguiti, nella prossima primavera sono previsti tre appuntamenti rivolti alla produzione. Le giornate sono dedicate alla presentazione dei nuovi cloni di margherite da vaso (Argyranthemum frutescens) sortiti dall’attività di ricerca dell’IRF, finalizzata all’ottenimento di varietà di qualità e con una riduzione della taglia per una coltivazione più sostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale, grazie alla riduzione dell’uso dei regolatori di crescita (nanizzanti). Le tre giornate prevedono: • 26 marzo ore 9,30 (punto di incontro Coop L’Ortofrutticola, Albenga) : visita alle aziende pilota della zona inguana che hanno seguito la produzione delle ultime novità brevettate dall’IRF (Simona, Martina e Irma ) oltre ad alcuni cloni allo studio • 30 aprile ore 9,30: incontro presso la Coop L’Ortofrutticola,

Albenga per una giornata di approfondimento della coltura di margherita con particolare riguardo ai dati agronomicicommerciali raccolti per i cloni allo studio • 13 maggio ore 15,30 : Porte Aperte all’IRF, Sanremo ove sarà possibile visionare l’intera collezione di cloni ottenuti dall’attività di ricerca Per informazioni rivolgersi a: Istituto Regionale per la Floricoltura, via Carducci 12, 18038 Sanremo (IM), tel. 0184 535150, mail segreteria: generale@regflor.it, www.regflor.it; Cooperativa L’Ortofrutticola, via Dalmazia 169, 17031 Albenga, tel. 0182 554943, asstec@ortofrutticola.it, www.ortofrutticola.it

Una lodevole iniziativa benefica Assistenza domiciliare del paziente neoplastico L'Associazione “Basta Poco” si prefigge di creare i presupposti per la presa in carico a domicilio dei pazienti oncologici in stato avanzato di malattia in ausilio ai servizi di struttura pubblica già esistenti sul territorio. L'Associazione si propone inoltre di promuovere, diffondere e approfondire la conoscenza della popolazione in materia di Cure Palliative. Cerchiamo volontari sia con competenze sanitarie specifi-

Associazione Culturale "BASTA POCO" loc. Vallone 87 Garlenda conto corrente: Banco d'Alba Agenzia d Albenga IBAN: IT35 F085 3049 2500 0037 0703 342

che (medici, infermieri, psicologi, fisioterapisti) che non, ma con forte motivazione personale al lavoro delle Cure

palliative. Il personale volontario verrà formato presso il Servizio dl terapia del dolore e Cure Palliatlve di S. Corona (Dott.ssa Paola Morpurgo) al fÌne di Creare un centro di ascolto-raccolta telefonico (Call center) grazie al quale i pazienti e i loro familiari possano manifestare le loro necessità ed essere informati e indirizzati adeguatamente. Intendiamo creare eventi per raccogliere con continuità

fondi e per "sensibilizzare" l'opinione pubblica alla cultura delle Cure palliative. Chi fosse interessato può contattare il Dr Marco Ghini al numero 0142.544064 Grazie a tutti per l'attenzione Paola Morpurgo Cesare Cometto Marco Ghini


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Primavera 2011

I virus e le virosi nelle piante Come capire cosa sono per poterli prevenirli Premessa Prima di parlare di Virus occorre fare alcune premesse su cosa siano per capire il perché della loro pericolosità. Certamente tutti i coltivatori hanno più dimestichezza con una malattia fungina, basta pensare a tutti i funghi che infettano le specie coltivate (ruggini, mal bianchi, fitoftore, botritis etc.) e contro i quali si è abituati ad eseguire trattamenti periodici. Ma il Virus è per molti ancora uno sconosciuto: quando c’è una virosi in atto si sente dire, giustamente, che purtroppo non c’è rimedio, ossia non è possibile portare la pianta infetta allo stato di sanità. Cerchiamo di capire la motivazione: il Virus è un’entità estremamente piccola come dimensioni, visibile solo con il microscopio elettronico. Il Virus “vive” all’interno delle cellule vegetali, dove si replica diventando un tutt’uno con esse: sfrutta il bio-chimismo della cellula per moltiplicarsi e invadere la pianta ospite dando origine ai sintomi. Di conseguenza “colpire” il Virus significa “uccidere” la cellula infetta, e quindi la pianta stessa: è per questa ragione che i Virus sono responsabili di malattie incurabili. Da ciò si capiscono due cose: le virosi sono malattie che possono essere solo prevenute e non curate; se si verificano possiamo solo operare in modo che non si diffondano ulteriormente a specie limitrofe. Modalità di trasmissione I Virus sono trasmissibili da pianta a pianta secondo modalità differenti: • Trasmissione per contatto da pianta a pianta. Tipica di Virus molto infettivi presenti in alta concentrazione sull’epidermide fogliare (virus del mosaico del pomodoro). I virus non sono però in grado di attraversare da soli la cuticola e la parete delle cellule epidermiche delle piante, a meno che nel punto di contatto non siano presenti delle microlesioni (piccole feri-

te, rottura di peli) attraverso le quali può penetrare il succo cellulare infetto del virus. Una trasmissione di contatto, per quanto poco frequente, può attuarsi anche in natura, quando foglie di piante sane e malate vengono a contatto,sfregandosi ad opera del vento. La trasmissione di contatto avviene molto più comunemente attraverso le operazioni colturali (trapianto, scacchiatura, legatura),che provocano piccole ferite e rottura di peli fogliari, aprendo così la via al virus. • Trasmissione per propagazione vegetativa. Uno dei metodi di diffusione maggiormente efficaci per i Virus fitopatogeni è la propagazione agamica, mediante talee prelevate da piante madri infette, da piante madri asintomatiche ma infette ( latenza), micropropagazione, divisione di cespi o degli organi sotterranei ( bulbi, tuberi e rizomi). Se la pianta madre è infetta da Virus tutto il materiale di derivazione è anch’esso infetto e quindi saranno infette anche tutte le piante da essa derivate. • Trasmissione per riproduzione gamica (seme). Interessa circa un quinto dei Virus esistenti : è relativamente più comune in alcune famiglie botaniche (solanacee ,leguminose e composite). Tra questi il Mosaico del pomodoro e Mosaico giallo del fagiolo. • Trasmissione tramite vettori. I vettori sono il mezzo più comune e importante di trasmissione: tra di essi si annoverano soprattutto afidi, tripidi e anche moscerino bianco. Questi insetti ad apparato boccale pungente-succhiante, con le loro punture di alimentazione acquisiscono il Virus dalle piante infette (acquisizione) sia coltivate che spontanee, e lo trasmettono alle piante sane che visitano successivamente (inoculazione). A seconda del modo di trasmissione i Virus si distinguono in persistenti e non-persistenti. Nella non-per-

sistenza , l’insetto ( afide) acquisisce il Virus anche con le sole punture di “assaggio” su piante infette, trattenendolo esternamente sullo stiletto boccale, e trasmettendolo poi alle piante sane. L’infettività viene mantenuta per periodi da 2 a 12 ore, poi l’insetto deve “ricaricarsi” con altre punture. Un esempio di questa modalità di trasmissione è il CMV (Virus del Mosaico del Cetriolo) Nella persistenza i tempi di acquisizione e di inoculazione da parte dell’insetto sono alquanto lunghi: tra il momento dell’acquisizione e quello in cui l’insetto diventa infettivo trascorre un lasso di tempo (detto periodo di latenza) variabile da 3 fino a 40 giorni durante il quale il Virus invade le cellule del vettore raggiungendo le ghiandole salivari, dalle quali sarà inoculato alle piante sane tramite la saliva. L’infettività del vettore si può protrarre per diverse settimane o per tutta la vita dell’insetto. Un esempio di questa modalità di trasmissione è il TSWV. Dove si conservano i virus Oltre che su specie coltivate i virus possono essere ospitati

da diverse specie spontanee e infestanti che costituiscono il più importante serbatoio di infezione. In molte di queste specie infestanti spesso non si riscontrano delle sintomatologie evidenti ed inoltre le piante, soprattutto se perenni, sono in grado di conservarlo anche in assenza delle piante coltivate. Altre fonti di infezione possono essere: • Orti famigliari dove vengono coltivati in modo promiscuo diverse specie vegetali (pomodoro, zucchine, peperoni etc) sulle quali non vengono quasi mai effettuati trattamenti insetticidi. • I giardini dove si trovano specie floricole (margherite , surfinie gerani, etc), e arbusti ornamentali (gelsomino, viburno, passiflora, etc), e rampicanti e siepi, spesso ospiti di virus. I Principali Virus presenti nelle nostre zone e Sintomatologia I Virus causano nelle piante infette modificazioni morfologiche e cromatiche, indicate col termine generico di sintomi, a carico di foglie ,fiori e frutti. • Nanismo e riduzione di taglia. E’ uno dei sintomi che con maggiori frequenza si osservano sulle piante virosate. L’altera-

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zione appare evidente quando accanto ad una pianta con taglia ridotta se ne presenta una con sviluppo vegetativo regolare. • Getti soprannumerari. Spesso associata a nanismo; è un’alterazione che fa assumere alla pianta un aspetto cespuglioso. • Riduzione della superficie fogliare. Nel pomodoro questo sintomo porta alla formazione di foglie molto frastagliate, tanto che spesso la superficie foglia-

re è ridotta alla sola nervatura centrale (foglie filiformi). A volte le foglie possono essere distorte , con i margini fogliari rivolti verso l’alto (arricciamento delle zucchine. Sui frutti di peperone, zucchina.. si formano delle butterature necrotiche. Sono sintomi caratteristici del CMV (virus del Mosaico del Cetriolo), trasmesso da afidi, che colpisce pomodoro, peperone, zucchino, rosmarino. (Foto 1 e 2) • Mosaico. E’ forse il sintomo più classico delle virosi a carico della foglia. Il nome deriva dall’alternarsi di aree con diverse tonalità di colore dal verde intenso al giallo pallido, che le rende simili alle tessere di un mosaico. E’ il sintomo classico del ToMV (Virus mosaico del pomodoro) e TMV (Virus del mosaico del Tabacco) trasmessi per contatto, che colpiscono soprattutto il pomodoro. (Foto 3) • Giallume. Sintomo molto caratteristico : sulle foglie compaiono delle aree di un colore giallo molto intenso e nettamente differenziate rispetto alle aree non alterate. La decolorazione interessa tutta o in parte la lamina fogliare. E’ dovuta alla mancata produzione di clorofilla nella foglia a causa della presenza del Virus. Sintomo tipico di AMV ( Virus del Mosaico dell’erba medica) trasmesso da afidi; colpisce aromatiche quali rosmarino, lavanda, lavanda stoechas , origano e ortensie. (Foto 4) • Bronzatura e necrosi. Il sintomo più grave è la necrosi, che si manifesta su foglie e apici vegetativi. Sulle foglie e sui frutti compaiono anelli necrotici

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(spots), macchie ad anelli concentrici simili ad un bersaglio e arabeschi particolari. Sono sintomi tipici del TSWV (Virus della bronzatura del pomodoro), INSV (Virus della maculatura necrotica dell'Impatiens) trasmessi dal tripide Frankliniella occidentalis. Colpiscono numerose orticole come pomodoro, peperone, lattughe, carciofo, etc e floricole come ciclamino, margherita, dimorfoteca, geranio, cineraria, crisantemo, etc. (Foto 5 e 6) Mezzi di Lotta La lotta contro i virus è esclusivamente di tipo preventivo dato che le virosi, come già detto, sono malattie incurabili. Quindi è indispensabile seguire queste regole: • Impiego di materiale di propagazione (talee) prelevato da piante madri sicuramente sa-

ne. Alla base di molte infezioni vi è infatti la riproduzione in proprio operata da molte aziende, mediante talee prelevate da piante madri (probabilmente infette), piantate a lato del campo coltivato o lungo i confini del terreno. • Eliminazione di piante madri con sintomi o riconosciute infette da opportune analisi di laboratori specializzati. • Lotta tempestiva a insetti vettori (afidi e tripidi) con insetticidi specifici a diverso meccanismo d’azione. • Eliminazione delle erbe infestanti presenti ai bordi dei campi, vicino alle serre e ai tunnel. Le infestanti oltre che essere un serbatoio di un elevato numero di virus costituiscono anche una risorsa nutritiva per i vettori, che da esse acquisiscono i virus per poi trasmetterli alle piante coltivate: sono quindi le cosiddet-

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te “sorgenti primarie di infezione”. • Impiego di materiale da riproduzione sano (semi, bulbi, tuberi e rizomi). • I vivai, le strutture delle serre e le attrezzature utilizzate vanno periodicamente disinfettate con soluzioni di candeggina o Sali quaternari d’ammonio. • Proteggere le aperture delle serre dei vivai con reti anti-insetto. • Per i virus trasmissibili per contatto (ToMV e TMV su pomodoro) è opportuno che gli operatori si lavino spesso le mani con sapone.


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E adesso è tempo di bilanci Sono stati centrati molti obbiettivi. Il successo di Essen Che dire? Tre anni sono passati in un baleno e mettendo tanta carne al fuoco, nonostante qualche “bruciatura”, devo dire con estrema sincerità che molto è stato fatto nonostante la quasi totale indifferenza da parte dei produttori “ingauni”, che reagiscono e partecipano attivamente alle cose solo quando si sentono toccati sul vivo. Devo altresì evidenziare che sono ugualmente soddisfatto perché, grazie al sostegno ed alla collaborazione di un consiglio di amministrazione coeso, sono certo di aver centrato molti obbiettivi. Non è nella mia natura elencare le vittorie, dimenticando le sconfitte (infatti non sarò mai un buon politico e sinceramente non me ne rammarico) e quindi sorvolo il tutto lasciando ai posteri la sentenza. Ma nonostante ciò, ci tengo a ricordare l’ultimo successo, e che successo! Mi riferisco alla fiera IPM Essen in Germania, manifestazione che ha visto, schierati unanime-

mente FLOR.A.S., Comune di Albenga, Unioncamere della Liguria, Camera di commercio di Savona e Regione Liguria nella realizzazione di uno stand istituzionale promotore delle produzioni e del territorio della Liguria di ponente, focalizzando l’attenzione sul comprensorio albenganese. La manifestazione è sicuramente ben riuscita e la nostra caparbietà ha portato i suoi frutti, infatti si pensa già all’edizione del 2012 mediante l’apporto di numerose innova-

zioni che sicuramente valorizzeranno la nostra agricoltura sposata ad un turismo che dovrà crescere e soprattutto farsi conoscere. Si, conoscere perché abbiamo tristemente constatato che di fronte ad una gigantografia di Albenga, forse, solo il 5% dei visitatori era in grado di collocare geograficamente la città, patria della produzione floricola internazionale. Questo sarà il nostro obbiettivo futuro che passeremo come testimone a chi verrà dopo di noi. Dopo le manife-

stazioni Euroflora e Fiord’Albenga, infatti ci sarà l’avvicendamento del consiglio di amministrazione, e benché, al momento attuale, non sia a conoscenza delle scelte che verranno fatte da ciascun consigliere, mi auguro di poter affermare, come recita il grande Vasco Rossi “ Siamo ancora qua … e già …” Alla luce di tutto ciò, ritengo doveroso ringraziare tutti i collaboratori, che mi hanno sostenuto con il loro operato: Paolo Montanari, Massimo Rebella, Sandro Patrone, Aldo Parodi, Fabio Parolini, Lucio Fazio, Marco Traverso, Maria Teresa Briasco e il vicepresidente Fabrizio Briozzo, senza altresì dimenticare la pazienza e la costanza della segretaria Cristina Cirio e dei tecnici agrari che si sono succeduti nel tempo: Paolo Barbera, Marco Caserta e Luca Lanzalaco. A tutti un grazie di cuore! Il Presidente Domenico Pizzo

Verifica degli impianti elettrici La legge del 2001 stabilisce l’obbligo dei controlli Il DPR 462/01 stabilisce l’obbligo di Legge per la verifica periodica degli impianti elettrici (ogni 2 o 5 anni in base al tipo di attività). All’articolo 4, in particolare, si stabilisce che “il datore di lavoro è tenuto ad effettuare regolari manutenzioni dell’impianto, nonché a far sottoporre lo stesso a verifica periodica ogni cinque anni, ad esclusione di quelli installati in cantieri, in locali adibiti ad uso medico e negli impianti a maggior rischio incendio per i quali la periodicità è biennale”. Chi non fosse in regola con le denunce a ISPESL e ARPAL può incorrere in una sanzione sino ad € 10.000 e/o reclusione da 3 a 6 mesi. Inoltre, in caso d’infortunio o dan-

ni a terzi o a cose, le assicurazioni non pagano se non si è in regola con la Legge. Per chi non fosse in regola con quanto descritto, si specifica che la verifica può essere fatta solo ed esclusivamente da “ente notificato” dal Ministero dello Sviluppo Economico e non da un elettricista. L’organismo che ha eseguito la verifica periodica rilascia il relativo verbale al datore di lavoro che deve conservarlo ed esibirlo a richiesta degli organi di vigilanza (ISPESL, Ispettorato del lavoro, NAS). Le verifiche sono onerose e le

spese per la loro effettuazione sono a carico del datore di lavoro. Confagricoltura Savona ha contattato una struttura leader, per il Nord Italia, nel settore dei controlli in materia, società italiana che, con Decreto Ministeriale del 18/02/2003 (G.U. n° 72 del 27/03/2003) è stata abilitata dal Ministero delle Attività Produttive quale “organismo per le verifiche periodiche” sugli impianti di messa a terra secondo quanto previsto del DPR 462/01. Detta società è: - Certificata UNI EN ISO 9001/2000.

- Notificata Direttiva 95/16/CE. - Direttiva 89/392/CEE. Confagricoltura Savona potrà mettere a vostra disposizione un Ispettore che potrà darvi la consulenza necessaria ai fini della messa in regola. Le tipologie di impianti certificabili sono: • Impianti e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, • Impianti di messa a terra di • impianti alimentati a 1000 V (senza cabina elettrica), • Impianti di messa a terra di impianti alimentati a oltre 1000 V (generalmente con cabina elettrica), • Impianti elettrici collocati in luoghi con pericolo di esplosione.


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Obiettivo qualità “Made in Italy” Coldiretti Savona

Una rete di punti vendita diretta con il marchio “Campagna Amica”

La Coldiretti sta promuovendo un progetto per una filiera agricola tutta italiana con l’obiettivo di tagliare le intermediazioni e arrivare ad offrire, attraverso la rete dei consorzi agrari, le cooperative, i farmers market, gli agriturismi e le imprese agricole, prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo. Il marchio “Campagna Amica” identifica quei luoghi di vendita in cui il cittadino può acquistare, direttamente e senza intermediari, prodotti agricoli di origine italiana. Il rispetto costante di questo requisito viene assicurato da un efficiente sistema di controlli effettuati sulle imprese agricole licenziatarie del marchio e viene garantito da un ente terzo di certificazione.In provincia di Savona si contano

ormai circa 50 aziende agricole accreditate presso l’albo della Fondazione Campagna Amica che garantiscono ai loro consumatori di proporre solo prodotti italiani. Lo scopo,quindi, è anche quello di promuovere prodotti di qualità, in cui la nostra agricoltura provinciale non è seconda a nessuno con le eccellenze in tutti i settori dall’olio al vino, alle primizie orticole, le produzioni in vaso fiorite ed aromatiche, il basilico, il chinotto di Savona, le castagne e l’allevamento del no-

stro entroterra oltre a tante altre che hanno una ricaduta diretta anche sul settore turistico. Gli imprenditori agricoli potranno ricevere informazioni per potersi accreditare presso gli uffici di Coldiretti ed Impresa Verde, direttamente coinvolti nell’informazione e nell’adesione. Accreditarsi significa aderire al regolamento d’uso del marchio e dunque rispettarne le modalità di utilizzo e chi si accrediterà avrà modo di potersi distinguere chiaramente attraverso una targa che riporta il nome

ed un codice identificativo proprio dell’azienda. La targa ha un grande valoredi distintività e riconoscibilità rispetto a tutti gli altri punti in vendita diretta. Uno dei punti di forza del progetto, oltre alla garanzia del Made in Italy, risiede nella costruzione della rete dei punti di vendita diretta sul territorio nazionale che avranno grande visibilità attraverso le campagne promozionali di Fondazione Campagna Amica e la pubblicazione sul portale www.campagnamica.it. La rete sarà il vero veicolo di comunicazione tra produttori e consumatori: il “Punto Campagna Amica” è sinonimo di origine italiana controllata, di freschezza, stagionalità gusto e sapore oltre che di un sicuro rapporto qualità/prezzo.

Rifiuti: più ambiente meno burocrazia Confederazione Italiana Agricoltori

Un convegno sulle difficoltà dello smaltimento dei rifiuti agricoli

“Rifiuti agricoli: più ambiente meno burocrazia” è il titolo del convegno organizzato dalla Cia lo scorso 16 Marzo ad Albenga presso l’Auditorium San Carlo. Alla presenza dell’Assessore regionale all’Ambiente Renata Briano e dell’Assessore regionale all’Agricoltura Giovanni Barbagallo, la Cia ha inteso sottolineare che il problema dello smaltimento dei rifiuti agricoli deve essere risolto in modo corretto per l’ambiente senza diventare fonte di difficoltà burocratiche e costi elevati per le aziende agricole. La Cia ha sottolineato che alcune norme recentemente entrate in vigore non vanno in questa direzione. Con l’ultimo, ma non definitivo, decreto in materia di rifiuti è tornato l’obbligo dell’iscrizione all’Albo dei gestori ambientali per quelle aziende che trasportano i propri rifiuti. Inoltre dalla fine del 2011 verranno meno

una serie di esoneri e quindi molte aziende agricole dovranno iscriversi al SISTRI, sistema di tracciabilità dei rifiuti, che prevede anche l’installazione del dispositivo elettronico sul mezzo di trasporto. Sono misure che aggravano il

carico di burocrazia e di spese per le aziende agricole e che non sempre garantiscono che l’obiettivo della salvaguardia dell’ambiente sia garantito. Al convegno è intervenuto Giuseppe Cornacchia Responsabile Dipartimento Sviluppo

Agroalimentare e Territorio della Cia Nazionale, che ha illustrato le proposte che l’associazione sta portando avanti per tutelare le aziende agricole: dalla richiesta di modifica della legge, alla sottoscrizione di accordi di programma con Regioni e Province, per garantire ai produttori agricoli un corretto smaltimento dei rifiuti della loro attività come sta avvenendo ad Albenga dal 2004.


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Premi e sperimentazioni

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Riconoscimenti per chi ha onorato la Cooperativa

C’eravamo lasciati nel 2010 con l’annuncio di una festa dedicata ai soci … iniziamo il 2011 festeggiando tutti loro e anticipando un percorso storico di riconoscimenti per chi ha onorato il nome della Cooperativa. Durante la rassegna “Sociolio 2010” sono stati assegnati tre premi: Il primo premio Sociolio 2010, una targa a forma di Oliva, è stato dedicato al Comune di Arnasco per non far dimenticare le radici della civiltà contadina di Arnasco nell’olivo; il secondo premio alla memoria del socio fondatore della Cooperativa Olivicola Mirone Italo e il terzo premio alla memoria del socio fondatore della scuola dei muretti a secco Lamberti Andrea. Queste “olive” sono state appese direttamente all’albero riprodotto sul muro della sala riunioni simboleggiante una sorta di “albero genealogico” della Cooperativa. Con Sociolio 2010 i soci hanno fe-

steggiato il “compleanno” della Cooperativa nel suo primo quarto di secolo e Luciano Gallizia nei suoi 25 anni di presidenza. Il 2011 è anche l'anno di nuove sperimentazioni e collaborazioni, a seguito del progetto di alcuni anni fa sulla micorrizazione dell'olivo in collaborazione con il CCS Aosta di Giusto Giovannetti la Cooperativa sta portando avanti con l'Università di Pisa e la sua azienda spin-off BTM di Manduria, un innovativo progetto per il compostaggio; questo ha come obbiettivo lo sviluppo di una tecnologia sostenibile per la trasformazione delle sanse vergini come tali in un ammendante compostato verde di alta qualità per l’agricoltura biologica e quella convenzionale. Il progetto chiamato “Vivalesanse” intende inserire una filiera ecocompatibile di valorizzazione di Biomasse Vegetali per il mantenimento ed il ripri-

stino della fertilità del terreno e per stimolare la resistenza della pianta alle malattie. Ad Arnasco questa importante fase del progetto sarà diretta a coltivazione di Olivo e Vite tradizionale dell’area; è prevista la collaborazione del CCS Aosta nella fase di applicazione in campo.

Tra promozione e innovazione VITICOLTORI INGAUNI Il mese di marzo ci ha visto impegnati in manifestazioni a carattere promozionale, come il Salone dell’Agroalimentare a Final Borgo, giunto ormai alla sua settima edizione, dove abbiamo presenziato dall’11 al 13 Marzo. Questa importante vetrina è stata una buona occasione per incontrare clienti e per far degustare alcuni dei nostri prodotti della nuova annata ai numerosi turisti presenti sul nostro territorio regionale. Tale appuntamento si è realizzato in concomitanza con l’ottenimento della Doc dei primi vini dell’annata 2010; nella fattispecie l’importante riconoscimento è andato a Riviera Ligure di Ponente Rossese, Ormeasco di Pornassio e Ormeasco Sciac-trà.

Salone Agroalimentare, Vinitaly e altre novità Importanti anche le novità relative alla vera e propria produzione vinaria: nel segno della tradizione, ma anche del rinnovamento tecnologico, va intesa la prova effettuata poche setti-

mane orsono di un filtro tangenziale della ditta Bosio, che ci ha permesso di ottenere un ottimo risultato sia in termini di limpidezza, colore, profumo e corpo dei nostri vini.

Anche il mese di Aprile ci vedrà impegnati dal punto di vista promozionale con la partecipazione all’importante rassegna di Vinitaly, a Verona, dove saremo presenti nello spazio gestito da Unioncamere e dall’Enoteca Pubblica Regionale. Un evento che apre le porte a nuove prospettive di vendita, sia a livello nazionale che internazionale e ci porta a conoscere e confrontarci con le realtà vitivinicole delle altre Regioni Italiane.


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Primavera 2011

L’Associazione Veggia Arbenga Tantissime iniziative per valorizzare la cultura locale L’Associazione Veggia Arbenga nasce il 9 Marzo 1978 e da allora si prefigge scopi molto impegnativi, come cita l’articolo 2 del loro Statuto Sociale che dice: Scopi dell’Associazione sono: a) ravvivare le memorie dei Padri, conservando le antiche tradizioni ingaune; b) accomunare tutti i cittadini residenti, lontani ed emigrati, nell’amore alla terra ingauna; c)cooperare all’incremento della città e del suo comprensorio con affetto di figli ed unità di intenti, scevri da ogni spirito di parte; d) promuovere ed adottare provvedimenti per la tutela e la vitalizzazione della patria memoria (storica, letteraria, artistica e flolcloristica, con particolare cura all’uso, alla difesa e alla sopravvivenza del dialetto), realizzando anche manifestazioni inerenti ai valori dell’antica civiltà di nostra Gente; e) collaborare alle iniziative ed alla promozione dello sviluppo urbanistico, industriale, commerciale, artigiano ed agricolo di Albenga e del suo comprensorio; f) operare in difesa del paesaggio ingauno nelle sue irrinunciabili componenti naturali, ambientali ed ecologiche; g) arricchire la collezione di reperti e di cimeli; h) incrementare la Biblioteca Sociale; i) tutelare la Maschera di Albenga; j) svolgere attività sportiva, culturale ed artistica e manifestazioni varie, con ogni mezzo consentito dalla Legge. Molte le attività svolte da questa vivace associazione nel corso dell’anno: incontri pomeridiani al sabato, nel mese di gennaio, per parlare strettamente in dialetto; tombolata di Carnevale per i Soci, ma in effetti aperta a tutti (quest’anno si è tenuta il 6 febbraio

presso le opere parrocchiali in via Genova e vi hanno partecipato almeno una settantina di persone); intanto i soci stanno por-

Molte le attività svolte da questa vivace associazione nel corso dell’anno tando avanti un progetto con le scuole materne ed elementari, che prevede l’invasamento di alcune piantine, che i bambini dovranno a loro volta curare e far fiorire per Aprile, perché serviranno per abbellire qualche angolo di Albenga, creando delle aiuole fiorite; con una classe della scuola media Dante Alighieri vengono tenute interessanti “Lezioni di dialetto” con Angelo Gastaldi, maestro in questa materia, i ragazzi dimostrano molto interesse per questo linguaggio, bagaglio culturale nostrano che, altrimenti, rischia di perdersi; l’associazione ha inoltre partecipato ad Albimbingaunum 2010 e parteciperà all’edizione 2011, proponendo i giochi di un tempo, come è avvenuto e avverrà quest’anno in occasione della Notte Verde, dedicandosi sempre ai bambini; a luglio si terrà il sesto concerto di beneficenza in piazza S. Michele, che negli anni scorsi ha raccolto fondi per l’Istituto Domenico Trincheri, per l’ANFFAS di Campochiesa, per la Casa Famiglia S. Natale di Ceriale e lo scorso anno per la Croce Bianca di Albenga. Per tutti sono sempre state acquistate attrezza-

ture che loro stessi hanno indicato; c’è, poi, il concorso fotografico con tema solitamente Albenga e le sue frazioni (la consegna delle fotografie avviene in settembre e la mostra delle stesse nelle prime settimane di Ottobre, con relativa premiazione dei vincitori), le foto più belle entrano poi a fare parte del calendario dell’associazione. È stata, poi, istituita una speciale premiazione dei 75.enni Albenganesi e Soci che nel corso dell’anno hanno raggiunto questo traguardo, unitamente viene anche festeggiata una categoria di lavoratori che operano sul territorio; negli anni passati sono stati premiati: pescatori, maestri, capitani di lungo corso, vigili del fuoco, vigili urbani, postini, medici (per queste categorie vengono scelti coloro che sono già in pensio-

L’associazione vuole anche accomunare tutti i cittadini residenti, lontani ed emigrati, nell’amore alla terra ingauna ne), poi commercianti, artigiani, contadini (almeno 150 famiglie), che esercitano attività da almeno 50 anni (tramandando l’azienda da padre a figlio e a volte anche al nipote), avvocati e infermieri in pensione. Momento conviviale è il pranzo sociale, a cui partecipano in molti, tra-

sformando l’evento in un momento di incontro con i Soci. A Natale viene organizzata una mostra, il cui scopo è quello di esporre sempre oggetti di altri tempi; quella del 2010 è stata l’undicesima e riguardava gli “Antichi mestieri”, visitata da almeno 2000 persone e da molte scuole invitate all’evento. Poi per Natale ogni anno viene proposto un piatto di Natale in ceramica di Albisola, firmato dal maestro Soravia, raffigurante gli scorci più caratteristici della città di Albenga. Inoltre l’associazione ha un periodico trimestrale, intitolato “A Veggia Arbenga”, che viene spedito gratuitamente a tutti i soci e che a marzo di questa’anno ha compiuto ben venti anni. L’associazione propone anche gite in Italia e all’estero di carattere culturale, che servono anche a promuovere la socializzazione tra i Soci. In passato l’associazione ha promosso anche serate dialettali con le Sorelle Croce; il concorso di poesie dialettali “Angioletta Romagnoli” e quello di pittura “Entro le mura”. L’associazione è inoltre gemellata con la P.A. Croce Bianca e con l’UNITRE.


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18 Comunicazioni

A G E N D A

Primavera 2011

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Questo numero è stato chiuso il 4 Aprile 2011

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