Trimestrale della Cooperativa L’Ortofrutticola - Anno XVIII - n.1 Primavera 2015 - Spedizione A.P. 70% - Reg. Trib. SV n. 318 (1/3/1985) - DISTRIBUZIONE GRATUITA.
NOTIZIARIO TRIMESTRALE DELLA COOPERATIVA L’ORTOFRUTTICOLA DI ALBENGA
VILLANOVA D’ALBENGA
LA PAROLA AL SINDACO PIETRO BALESTRA
I terricci
Nuove Linee Professionali
pag. 4
ARTE & FOOD pag. 16
LE FIERE di ESSEN e BERLINO pag. 6
Speciale Orto biologico
Parte prima: la preparazione del terreno
Un vaso APPROVATO per l’esigenze della Grande Distribuzione a Livello Mondiale
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Editoriale
ADESSO MASSIMA CONCENTRAZIONE SULLA STAGIONE FIORI IN CORSO E anche il regolamento elettorale e di conferimento è stato approvato in assemblea. Si volta pagina e ci si concentra sulla stagione fiori! Sappiamo ormai da sempre che il periodo primaverile legato alla vendita delle nostre produzioni di aromatiche e di piante in vaso, per molte delle nostre aziende e per la Cooperativa, è il momento più importante dell’anno. Inutile fare previsioni, sappiamo di aver investito molto su questo settore e sono convinto che i risultati arriveranno. Dopo anni abbiamo un nuovo statuto, un regolamento di conferimento creato per il settore fiori e che presto adatteremo anche al settore ortaggi ma, soprattutto, abbiamo una sede nuova e funzionale. I prossimi obiettivi possono essere solo di sviluppo commerciale. Guardando i primi dati di quest’anno a livello di fatturato e confrontandoli con quelli degli anni scorsi, devo dire che ad oggi tutti i settori commerciali si stanno muovendo bene, registrando incrementi positivi. Sì, sono solo i primi mesi dell’anno ma mesi importanti, significativi e indicativi che la strada che si sta percorrendo è quella giusta. L’appuntamento con tutti i soci è tra qualche mese per l’assemblea di bilancio relativa al 2014 e per verificare insieme i risultati dei primi mesi del 2015. Il Presidente Fabrizio Di Sibio
In questo numero 4
TERRITORIO
VILLANOVA D’ALBENGA Intervista al sindaco Pietro Balestra
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ORTOFRUTTICOLA
Le FIERE DI ESSEN E BERLINO
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ORTOFRUTTICOLA
I TERRICCI: NUOVE LINEE PROFESSIONALI “L’ORTOFRUTTICOLA - LA COOPERATIVA”
TRIMESTRALE DELLA COOPERATIVA “L’ORTOFRUTTICOLA” Direzione, Amministrazione e Pubblicità Reg. Massaretti, 30 Bastia d’Albenga (SV) - Tel. 0182 50374 Direttore responsabile: Erica Marzo Hanno collaborato a questo numero: Gianfranco Barbera, Antonio De Andreis, Giuseppe Del Core, Fabrizio Di Sibio, Massimo Enrico, Michele Introna, Gianluigi Nario, Domenico Pizzo, Alessio Roba Grafica: Edoardo Caputo - Studio Orasis design - orasisdesign.it
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SERVIZIO AGROTECNICO
L’ORTO BIOLOGICO Giornata sulla disinfezione del terreno
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Foto: LucianoRosso.com
come un tutt’uno; in quest’ottica anche la realtà della Piaggio va vista come risorsa promozionale perché esporta il nome della nostra area in tutto il mondo. Credo che per riuscire a realizzare un simile progetto manchi ancora un organo in grado di fare da collante per le singole realtà.
VILLANOVA D’ALBENGA Tra innovazione e tradizione, un paese attivo e accogliente Con poche interruzioni Pietro Balestra è sindaco di Villanova d’Albenga dal 1985; la sua conoscenza del territorio e dell’economia del paese è frutto di questa lunga esperienza alla guida della comunità. Quale rapporto lega Villanova ad Albenga ed alla sua realtà agricola? La realtà di Villanova è un po’ diversa da quella di Albenga ed il suo percorso nell’evoluzione del settore agricolo è sempre stato particolare. Fino agli anni ’70 dello scorso secolo, per esempio, Villanova era nota in tutta Europa per la sua produzione di violette, che invadevano i mercati internazionali da ottobre a marzo. In estate, poi, le foglie recise erano vendute a Grasse per la produzione di profumi ed essenze. Naturalmente non mancavano le classiche coltivazioni di ortaggi, frutta e fiori vari. Qual è la attuale realtà agricola di Villanova? Nella nostra cittadina è stata fondata la prima “Cooperativa Provinciale Floricoltori”, questo la dice lunga sulla rilevanza delle coltivazioni e delle esportazioni villanovesi in questo settore; negli anni ‘70/’80 a Villanova vi erano 15 esportatori floricoli. Oggi gli spazi dedicati all’agricoltura si sono notevolmente ridotti, con relative minori entrate; le colture si trovano principalmente nelle aree delle frazioni e spesso sono limitate alla vite e all’olivo, mentre nelle zone più basse si ha la coltivazione di aromatiche in vaso.
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Quali sono i più grandi problemi del settore agricolo? In linea di massima il settore agricolo risente degli stessi problemi degli altri settori: un mercato ingrandito con il relativo aumento della concorrenza; la mancanza di un piano promozionale omogeneo e capillare per presentare e proporre le nostre eccellenze; il grande campanilismo delle nostre piccole realtà. Proprio quest’ultimo punto credo sia il nodo centrale, infatti l’individualismo non ci permette di proporci su un vasto mercato internazionale, frazionando l’offerta e disorientando i partner stranieri ed il cliente finale. Bisogna iniziare a ripensare al nostro territorio come ad un insieme, i confini esistono solo sulle carte geografiche, dobbiamo imparare a fare sistema, creando un progetto sovra comunale che permetta di promuovere tutto il territorio, ciascuno con le sue peculiarità, certamente, ma visto
Come vede il rapporto tra agricoltura e nuove tipologie di turismo? Agricoltura e turismo si devono e si possono sposare benissimo. Il prodotto può essere un ottimo viatico per la promozione turistica e viceversa; oggi il turista è attento e preparato, sa cosa vuole e dove cercarlo, il bisogno di un nuovo contatto con la natura e la genuinità può essere un ottimo treno per una ripartenza economica di tutta la nostra area. Abbiamo un bellissimo mare, uno splendido entroterra, prodotti enogastronomici d’eccellenza, un aeroporto ed anche un golf club che possono soddisfare i nostri ospiti in ogni loro necessità, dobbiamo solo imparare a fare sistema per proporci al meglio. Come vede il futuro del settore agricolo? Il futuro non lo vedo negativo. La produzione sta tornando ad essere una vera fonte di reddito, anche grazie alle novità dal punto di vista tecnologico ed energetico, con la coltivazione di prodotti che hanno un minor bisogno di calore e quindi permettono un abbattimento delle spese. La sensazione di rilancio c’è ma ora bisogna salvaguardare e valorizzare gli spazi agricoli. Qual è e quale deve essere il ruolo della Cooperativa L’Ortofrutticola? L’Ortofrutticola dovrebbe essere il perno del settore agricolo; oggi non è così o perlomeno non è percepita in questo modo. La Cooperativa deve riuscire a recuperare gli spazi di mercato che sono andati persi e fare una politica di valorizzazione del lavoro dei produttori.
L’avventura della violetta In un passato non troppo lontano Villanova esportava in ogni angolo d’Europa un prodotto unico e prezioso: la violetta
Leggi l’articolo sul sito! ortofrutticola.it/approfondimenti
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IL PUNTO SULLE FIERE DI ESSEN E DI BERLINO Importanti vetrine e momento di incontro con clienti di tutto il mondo
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La fiera IPM di Essen è una buona vetrina sul mercato europeo, per cui la partecipazione attiva tramite stand aziendale è sempre preferibile, poiché fornisce all’esterno l’immagine di una ditta solida e ben strutturata. Dal punto di vista commerciale invece, oltre a rafforzare la collaborazione con i clienti abituali, offre la possibilità di prendere contatto con nuovi potenziali clienti, permettendo, conseguentemente, di arricchire il portfolio clienti aziendale. L’affluenza allo stand dell’Ortofrutticola è stata buona per tutti i quattro giorni di esibizione, raggiungendo il picco nelle due giornate di mercoledì e giovedì. La scelta della posizione dell padiglione si è dimostrata corretta per il buon flusso di passaggio; per l’anno prossimo abbiamo intenzione di chiedere l’apertura verso il bar Piazzetta Italia (scelta strategicamente consigliabile poiché il bar è costantemente frequentato o comunque visitato da tutti gli ospiti della fiera). A differenza degli ultimi anni, quest’anno si è optato per uno stand condiviso con altre due realtà rappresentative del territorio ligure: l’associazione di categoria Flor.A.S. e la ditta Cactus Mania. Le novità per la primavera in corso sono state ben apprezzate sia dai clienti che dai nuovi contatti e numerose sono state le richieste degli aromi nel vaso quadrato. L’andamento della manifestazione e l’affluenza dei visitatori rispecchia i cambiamenti importanti e profondi del mercato negli ultimi anni, infatti abbiamo assistito ad una ridotta presenza di garden e piccole realtà che tendono sempre di più a servirsi dai centri Landgard più vicini, evitando in tal modo di accumulare prodotto in magazzino; altro fenomeno riscontrato è la concorrenza sempre più agguerrita, prima del Lazio, delle Puglie e della Toscana, e negli ultimi anni della Spagna e Portogallo. La fiera di Essen è stata anche una cartina di tornasole in merito alla crisi economica che ha colpito in maniera visibilmente più pesante Italia e Francia e che ha decimato anche le aziende espositrici, il cui mercato è stato condizionato anche dalle condizioni meteorologiche, che negli ultimi anni hanno portato inverni piuttosto miti e primavere molto variabili. A differenza di quanto emerge per altre realtà, il mercato tedesco, che è il nostro referente principale, non appare particolarmente in crisi: i clienti sono naturalmente sensibili alle offerte concorrenziali che arrivano sia da Albenga che da altre realtà internazionali ma, al tempo stesso, è molto attento in merito al rispetto delle regole in materia di utilizzo di fitofarmaci. Per il mercato nord europeo, e per la Germania in particolare, lo spauracchio di Greenpeace e di possibili scandali è ben presente. In questi termini, nonostante i dati ufficiali ci premino, non ci premia probabilmente l’immagi-
ne che hanno di noi all’estero (e particolarmente in Germania); proprio sul discorso dell’immagine si dovrà lavorare molto a tutti i livelli, perché non é un problema risolvibile con una semplice certificazione ma bisogna cambiare un’idea radicata, lavorando con serietà. Infatti è certamente importante che i contadini nelle terre utilizzino prodotti consentiti ma bisogna anche curare l’aspetto puramente estetico delle piante (scelta accurata, vaso pulito, etichettatura se richiesta, etc.), la filiera deve continuare poi su questa linea, con una comunicazione corretta da parte dei commercianti verso il cliente finale e con un assemblaggio curato dei carrelli nei magazzini. Il bilancio della fiera si può considerare positivo: numerose le richieste, con ordini e prenotazioni per il presente e per il prossimo futuro. Sono stati inoltre riallacciati i contatti con ex clienti dell’Ortofrutticola che prevedono di collaborare di nuovo con la Cooperativa per la stagione 2015.
Lo stand alla Fiera di Essen
Per comprendere meglio l’importanza della fiera Fruit Logistica di Berlino è opportuno conoscere alcuni dati: 84 paesi e oltre 65.000 visitatori (nonostante un prezzo del biglietto di € 57.00!). La hall dedicata all’Italia ospitava circa 150 ditte, tra le quali GF, Orsero, il Mercato Ortofrutticolo di Verona, quello di Milano, e tutti i nomi italiani più importanti del settore, che hanno ricevuto la visita del Ministro dell’Agricoltura. I visitatori erano direttori, presidenti di grandi compagnie, compratori con richieste ben specifiche e concrete, alla ricerca di prodotti e di novità. Un’ottima opportunità per l’Ortofrutticola che per poter servire questi clienti e soddisfare le loro richieste qualitative ha molto da lavorare soprattutto a livello di produzione.
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IMPORTANTE! A decorrere dal 26 novembre 2015, l’utilizzatore professionale che acquista prodotti fitosanitari e coadiuvanti deve essere in possesso dello specifico certificato di abilitazione (Tesserino). Invitiamo i soci a verificare la scadenza del loro Tesserino o a farne richiesta qualora sprovvisti. Dal 26 novembre questo riguarderà TUTTI i prodotti senza distinzione di classe di tossicità ma numerosi prodotti come gli agrofarmaci ed i biocidi con etichetta CLP, saranno soggetti alla nuova normativa già dal 1 giugno 2015. Inoltre dal 1 giugno 2015 le SDS consegnate avranno la nomenclatura CLP obbligatoria e possono comunque contenere la DPD. Tutti i titolari di patentino, compresi i dipendenti autorizzati all’acquisto presso il magazzino, sono invitati a portare il tesserino originale o una fotocopia. Si ricorda che gli agrofarmaci e i biocidi con etichetta DPD sono acquistabili fino al 31 maggio 2017.
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CONTINUANO LE ATTIVITÀ PROMOZIONALI Dopo il successo di Essen torna Fior d’Albenga FLOR.A.S. è da anni l’ideatrice e la promotrice esecutiva dello stand istituzionale presso la fiera internazionale IPM che si svolge ad Essen in Germania, nel mese di gennaio. Tale manifestazione è di grande importanza per il comparto florovivaistico del nostro territorio, pertanto si è voluto dare continuità al progetto intrapreso, partecipando anche all’edizione 2015. Le edizioni passate sono state patrocinate e sostenute economicamente da diversi enti, quali Regione Liguria, CCIAA di Savona e Comune di Albenga. Purtroppo per il 2015 la CCIAA di Savona, a causa dei tagli imposti dal governo non ha avuto fondi disponibili, mentre la Regione Liguria ha destinato i propri al Distretto Floricolo del Ponente che li ha suddivisi con le altre province, per cui FLOR.A.S. non ha avuto la stessa disponibilità del passato. FLOR.A.S ha deciso però, per mantenere la propria identità, di partecipare comunque all’evento con un nuovo stand di dimensioni inferiori rispetto a quello istituzionale, nel quale si è dato spazio alla floricoltura ingauna e della provincia di Savona, perché le aziende devono essere presenti “in prima persona” ad un evento di così grande importanza per lo sviluppo del settore floricolo di
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quest’area. La partecipazione all’evento è stata possibile solo grazie a sponsor tecnici ed istituzionali, ringraziamo quindi per la compartecipazione il Comune di Albenga, il Comune di Ceriale,le aziende Desh, nella persona di Sabrina Romeo, e Tercomposti, nella persona di Gianni Benza. Nonostante le difficoltà incontrate, il risultato finale è stato come al solito un grande successo ripagandoci degli sforzi compiuti: grande interesse di pubblico ed operatori del settore, oltre a numerosi contatti acquisiti. Nel nostro piccolo ci possiamo ritenere soddisfatti poiché l’esito della manifestazione è andato ben oltre le nostre aspettative. Anche per il 2015 siamo stati incaricati dal Comune di Albenga della realizzazione delle aiuole fiorite nell’ambito della manifestazione “Fior d’Albenga”, che si concluderà domenica 19 aprile. Il 10 maggio Albenga sarà protagonista della partenza della 2° tappa del giro d’Italia, per cui il tema dell’evento Fior d’Albenga riguarderà strettamente le due ruote; la speranza che anche per quest’anno i visitatori siano numerosi e soprattutto ci auguriamo che le condizioni meteo siano favorevoli affinché il sole renda le nostre piazze addobbate ancora più belle.
VINITALY
IMPORTANTE VETRINA Occasione di incontri e confronti in una kermesse internazionale Verona ha ospitato, dal 22 al 25 marzo, la 49° edizione di Vinitaly, la più importante rassegna di vini e distillati al mondo. Una kermesse di quattro giorni tra eventi, rassegne, degustazioni e workshop con lo scopo di creare momenti di incontro tra le cantine espositrici e gli operatori del comparto, nazionali ed internazionali. Oltre a questo Vinitaly ha ospitato convegni e approfondimenti sui temi legati alla domanda ed offerta in Italia, in Europa e nel resto del mondo. Tra gli oltre 4.000 espositori presenti, vi era una nutrita delegazione ligure con un proprio padiglione dedicato che, oltre al banco
gestito direttamente dall’Enoteca Ligure Regionale, aveva al suo interno spazi espositivi per le diverse aziende, 16 in tutto, tra cui la Cooperativa Viticoltori Ingauni. Spiega il presidente Massimo Enrico: “Quest’anno abbiamo sperimentato la partecipazione nell’ambito dello stand Liguria insieme a diverse aziende della nostra regione. I risultati sono stati positivi perché Vinitaly ci ha permesso di dare visibilità ai nostri prodotti ed alla nostra Cooperativa; da non sottovalutare, poi, l’aspetto commerciale: abbiamo potuto incontrare e confrontarci con vecchi e nuovi clienti, consolidando rapporti con agenti di commercio e grandi distributori presenti alla fiera, inoltre abbiamo avuto modo di entrare i contatto con nuovi mercati, facendoci conoscere anche in nuove realtà come gli Stati Uniti. Abbiamo deciso di presentarci a Vinitaly con una selezione di prodotti che hanno già una loro collocazione commerciale: Pigato Classico 2014, Pigato Superiore Antigua 2013, Vermentino 2014, Piganò, Ormeasco di Pornassio. Speriamo di raccogliere presto il frutto di quanto seminato in questa importante esperienza”.
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Speciale Orto biologico PRIMA PARTE
LA PREPARAZIONE DEL TERRENO L’orto biologico, che è comunemente conosciuto come una pratica di coltivazione senza l’uso di erbicidi, fertilizzanti e pesticidi sintetizzati artificialmente, ha numerosi vantaggi, oltre agli ovvi benefici per la salute, primi fra tutti il risparmio di denaro e la riduzione dell’impatto negativo sull’ambiente. La Cooperativa l’Ortofrutticola ha sempre avuto una missione importante : quella di indirizzare le aziende agricole in sistemi integrati con il biologico. Questa missione viene ora trasmessa anche alle persone non professioniste che vogliono tornare a mangiare gli ortaggi buoni e genuini come una volta. La differenza rispetto al passato è che i prodotti utilizzati in agricoltura biologica sono stati selezionati per estrarre le sostanze attive più efficaci e innocue per la salute.
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La pratica del sovescio Il sovescio è una tecnica che utilizza alcune piante come le Brassicacee, che rilasciano nel terreno sostanze volatili che hanno azione biocida e diserbante: in pratica vengono seminate e dopo 40-50 gg, prima che la pianta vada in fioritura, vengono interrate. La loro azione ha effetto su funghi, batteri, nematodi e malerbe. Sono disponibili sia sementi selezionate per sovesci mirati che dei
mix di piante di varie specie, per aumentare lo spettro d’azione. La concimazione di fondo I concimi biologici, al contrario di quelli chimici, devono essere interrati almeno una ventina di giorni prima in maniera da potersi trasformare in sostanze utili alla pianta. Aumentano la flora utile del terreno, migliorano la radicazione delle colture trapiantate: ne consegue che la pianta, dotata di un buon apparato radicale, diventa molto più resistente agli attacchi di parassiti. I prodotti classici che si utilizzano sono lo Stallatico, la Pollina, Cornunghia e la Farina di ossa. Poi esistono delle miscele di sostanze biologiche con diverse titolazioni (come, ad esempio, il Dung e l’Azocor). La nuova frontiera Bio La scienza ha proposto, negli ultimi anni, dei veri e propri concimi innovativi. Questi prodotti sono il risultato di studi effettuati su terreni repressivi (sono quei terreni nei quali le piante difficilmente si ammalano): analizzando i vari tipi di batteri esistenti nel terreno sono stati selezionati quelli più efficaci contro i parassiti del terreno o che hanno delle caratteristiche utili allo sviluppo della pianta. Potrebbe sembrare una pratica semplice ma va considerato che il numero dei batteri che esistono sono paragonabili al numero delle stelle dell’universo. Lo stesso lavoro è stato effettuato con alcuni funghi che hanno delle caratteristiche utili alla produzione, come i tricodermi che vivono per antagonismo con i funghi nocivi del terreno e le micorrize, che vivono in simbiosi con le radici della pianta aiutando ad assumere il fosforo. I concimi che hanno questo tipo di caratterisitche sono due: AG-LIFE, prodotto che contiene Micorrize e Batteri oltre una base di elementi come Azoto Fosforo e Potassio. MAXI-LIFE che contiene un’altra serie di Batteri, Micorrize e i Tricodermi oltre ad Azoto, Fosforo e Potassio.
PER I SOCI E I CLIENTI
NUOVE LINEE DI TERRICCI PROFESSIONALI La Cooperativa, oltre alle linee di terricci già conosciute, ha inserito un nuovo marchio e ha ampliato la gamma di un altro già conosciuto: si tratta dell’azienda Terflor e dell’azienda Brill. La Terflor è stata inserita dopo una serie di analisi del substrato “Vulcan”, adatto per margherite, crisantemi e aromi in genere, svolte durante la coltivazione per vedere la tenuta della salinità e del pH, parametro che negli ultimi anni ha causato parecchi problemi a diverse colture per via del suo abbassamento. La Terflor si avvale di torba non da blocchi, già lavorata in base alla dimensione della fibra e proveniente sempre dalla stessa torbiera: questa scelta garantisce uniformità di prodotto ed evita eventuali problemi di fermentazione che a volte avvengono nella torba da blocchi e che va a compromettere le caratteristiche qualitative del substrato. La Terflor adotta anche una particolare miscela di torbe nere con argilla e fibra di cocco che ha subito un procedimento di lavaggio detto “three wash” per eliminare la presenza di sodio. Questi ultimi materiali, con l’aggiunta di un particolare carbonato,
INCONTRO TECNICO
GIORNATA SULLA DISINFEZIONE DEL TERRENO Protagonista dell’incontro il centro Agroinnova dell’Università di Torino Presso la sala Matteo Gallinaro, gremita di circa 80 partecipanti, i relatori hanno presentato il programma dell’incontro: dopo i saluti del presidente dell’Ortofrutticola, Fabrizio Di Sibio, ha aperto i lavori il professor Angelo Garibaldi, presidente del centro Agroinnova. Il
mantengono un ottimo effetto tampone, specialmente sul pH. L’azienda utilizza un particolare sistema di miscelazione delle materie prime, unico nel suo genere: una specie di betoniera cilindrica lunga una ventina di metri in cui la miscela viene girata per parecchi minuti in maniera da ottenere il massimo della omogeneità; da lì il prodotto viene trasportato al confezionamento attraverso dei nastri particolari che lo mantengono miscelato. Per l’azienda Brill, oltre i già conosciuti “UNI P0” e “Ortopack” è stato inserito in catalogo per i soci e i clienti anche la serie “AM”. Questo substrato ha una struttura media, adatto anch’esso alla coltivazione di margherite, crisantemi e aromatiche in vasi dal diametro di 14 o 18 cm. Le materie prime utilizzate sono torbe da mattonelle, fibra di cocco e pomice piccola, che garantisce un’ideale distribuzione e mantenimento del volume d’aria nel vaso; questo è indispensabile per un corretto sviluppo delle radici. Il cocco favorisce, oltre ad un ottimo sviluppo radicale, anche una buona ritenzione idrica e una buona risalita capillare dell’acqua. La ricca concimazione organo-minerale permette di soddisfare le richieste nutritive delle specie più esigenti. Con l’integrazione di queste serie di prodotti la Cooperativa, con il supporto del Servizio Tecnico, è certa di riuscire a soddisfare completamente tutte le esigenze tecniche dei soci e dei clienti.
professore ha evidenziato come la disinfezione del suolo e dei substrati colturali resta una pratica di estrema importanza nel settore orto-floro-frutticolo, indispensabile in sistemi colturali intensivi ove il ripetersi di cicli colturali nello stesso terreno o substrato comporta l’accumulo di pericolosi parassiti animali e vegetali, oltre che semi di infestanti. A seguire l’intervento della professoressa Maria Lodovica Gullino, direttore del centro Agroinnova, che ha illustrato la storia della disinfezione del terreno, in particolare dal 2005 in avanti, data in cui il bromuro di metile è stato vietato. La relatrice ha evidenziato come il tema della disinfezione del terreno e dei substrati di coltivazione sia di grande attualità in un momento in cui il Regolamento europeo per la registrazione e la commercializzazione degli agrofarmaci rende estremamente complesso l’utilizzo di fumiganti, per motivi igienico-sanitari e anche ambientali. Dopo questo intervento, che ha fatto il punto sul presente della fumigazione, la dottoressa Giovanna Gilardi del Centro Agroinnova dell’Università di Torino, ha fatto...
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CONFAGRICOLTURA
PIÙ COMPETITIVITÀ CON IL CONTRATTO DI RETE Il contratto di rete può essere considerato per il settore agricolo un nuovo paradigma produttivo che può aiutare le MPMI ad aumentare la produttività, incrementare l’innovazione, conquistare nuovi mercati, senza doversi fondere o unire sotto il controllo di un unico soggetto. Questo strumento rappresenta un accordo con il quale due o più imprenditori, anche di diversi settori, si obbligano a collaborare in forme e ambiti predeterminati attinenti all’esercizio delle proprie imprese (forma più intensa del contratto di rete); scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica (forma più leggera del contratto di rete); esercitare in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa (forma più accentuata di integrazione fra le imprese). Occorre sottolineare che il contratto di rete si presenta a contenuto predeterminato. In particolare gli elementi costitutivi della fattispecie contrattuale in esame sono: • i dati identificativi delle imprese aderenti;
• la definizione degli obiettivi strategici di innovazione e di
innalzamento della capacità competitiva dei partecipanti e le modalità per misurare l’avanzamento verso tali obiettivi; • la definizione di un programma comune di rete; le modalità di realizzazione dello scopo comune e, qualora sia previsto l’istituzione di un fondo patrimoniale comune, la misura e i criteri di valutazione dei conferimenti, nonché le regole di gestione del fondo medesimo; • la durata del contratto, le modalità di adesione di altri imprenditori e, ove pattuite, le cause facoltative di recesso anticipato e le condizioni per l’esercizio del relativo diritto; • le regole per l’assunzione delle decisioni dei partecipanti su ogni materia o aspetto di interesse comune che non rientri nei poteri di gestione conferiti all’organo comune. Questo strumento risponde all’esigenza di favorire i processi di aggregazione e cooperazione fra le imprese agricole, al fine di competere in maniera adeguata sui mercati globali e a più alto tasso di sviluppo. Dal punto di vista fiscale, la divisione in natura dei prodotti a titolo originario, secondo le quote determinate dal contratto di rete, non produce effetti traslativi tra le imprese contraenti: la cessione della quota di prodotto delle singole imprese, in quanto ottenuta a titolo originario, non preclude l’applicazione del regime speciale IVA ex art. 34, D.P.R. 633/72. Ai fini delle imposte dirette, nei contratti di tipo associativo, categoria a cui si ritiene appartengano i contratti di rete, il reddito agrario, derivante dallo svolgimento delle attività agricole, concorre a formare il reddito di ciascun associato, per la quota di sua spettanza, stabilita nel contratto stesso (art. 33 T.U.I.R.).
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ANTICHI MESTIERI, NUOVE PROSPETTIVE Ripartono i corsi per il recupero dei muretti a secco Archiviata la stagione della raccolta delle olive, la cooperativa Olivicola di Arnasco punta sui muretti a secco e sul recupero dei terreni abbandonati per un rilancio del territorio. La produzione olearia purtroppo, a causa di diverse problematiche, è stata inferiore rispetto agli altri anni, ma l’impegno della Cooperativa non si arresta. “La volontà, la pazienza, e l’investimento economico nella nostra scuola di muretti a secco ha avuto un riconoscimento oltre che a livello nazionale anche internazionale; la scuola dei muretti a secco continua ad interessare e a portare ad Arnasco giovani artigiani interessati ad imparare e a fare di quest’arte un mestiere, soprattutto in un momento di crisi lavorativa come questo che stiamo vivendo - dice il presidente Luciano Gallizia - siamo alla
fase finale anche dell’ultimo progetto molto impegnativo iniziato un anno fa, che è il passaggio finale di un più ampio programma di recupero cominciato 10 anni fa con un intervento su oltre 12 ettari, una rivalorizzazione che aveva il limite di essere in parte a macchia di leopardo, limite che ora, con questo nuovo progetto, è stato superato. Ci eravamo posti un obiettivo importante, quello di far riscoprire le nostre radici all’interno del territorio, facendo capire che imparare bene questo mestiere, in periodi di crisi come questi, potrebbe creare opportunità di lavoro”. “Siamo stati pionieri nel recupero di certi territori – conclude Luciano Gallizia – e oggi possiamo dire che coltivare la terra sta tornando di moda, in molti stanno capendo che nella nostra Regione la presenza di particolari microclimi permette di caratterizzare prodotti tipici sul mercato”. Come tutti gli anni sono aperte le iscrizioni per il corso muretti a secco, per informazioni contattare la Cooperativa al numero 0182 761178 o via mail all’indirizzo: info@coopolivicolarnasco.it. Il nuovo corso, a cui solitamente partecipano non solo agricoltori ma anche studenti (un paio presto diventeranno a loro volta “docenti”) e persone generalmente interessate a una tecnica così antica, si svolgerà durante i mesi di maggio e giugno 2015.
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Il 6 febbraio si è tenuta l’assemblea, con la partecipazione di quasi 90 soci, per l’approvazione del nuovo regolamento elettorale, atto seguito all’approvazione del nuovo Statuto a novembre 2014. Contestualmente, dopo un iter durato alcuni mesi e il confronto con i soci, e in particolare con i soci conferitori, in numerose riunioni, è stato presentato il nuovo regolamento di conferimento, evoluzione di quello precedente che si spinge nella direzione di una ancor più rigorosa adesione ai principi cooperativi. I due regolamenti, approvati con un’ampia maggioranza, saranno i pilastri dell’azione della Cooperativa. Il primo perché servirà a scegliere il Consiglio di amministrazione nei prossimi mesi, il secondo perché l’attività di conferimento – importantissima per i soci de L’Ortofrutticola – dovrà essere la forza trainante della Cooperativa del futuro e per questo necessita di regole aggiornate e funzionali. Con il nuovo statuto è diventato più agevole aggiornare i regolamenti e lo stesso statuto, quindi le osservazioni dei soci, le novità ed i cambiamenti di mercato e/o normativi potranno essere recepiti molto più velocemente che in passato.
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L’energia di Coldiretti per il futuro delle aziende agricole Gli ultimi giorni dello scorso anno e l’inizio del 2015 sono stati periodi caratterizzati da un’intensa attività sindacale per Coldiretti. I mesi di novembre e dicembre hanno visto la nostra struttura particolarmente impegnata nel fornire assistenza alle aziende agricole che avevano subito danni a causa degli eventi alluvionali con i sopralluoghi in campo e la relativa raccolta delle segnalazioni per il riconoscimento dello stato di calamità naturale, dichiarato poi dal Consiglio dei Ministri qualche giorno prima di Natale. Visto, però, che non è nell’animo dei coltivatori diretti lasciarsi prendere dallo sconforto, si è comunque tornati da subito a volgere lo sguardo al futuro. Dopo l’incontro di fine anno dedicato al settore florovivaistico, infatti, ha riscontrato notevole interesse il convegno sul nuovo PSR 2014-2020 svoltosi il 15 gennaio presso la Sala Matteo Gallinaro de L’Ortofrutticola: particolare attenzione è stata rivolta all’intervento del Dottor Riccardo Jannone, Dirigente del Settore Politiche agricole e Pesca della Regione Liguria, che ha tracciato il quadro di quali saranno le opportunità riservate alle aziende agricole dal nuovo
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PSR 2014-2020, attraverso la dotazione di circa 313 milioni di euro. Notevole preoccupazione è stata vissuta a gennaio per l’applicazione dell’Imu sui terreni agricoli, vicenda che ha visto la Federazione di Savona al lavoro a livello territoriale nel dialogare con le varie amministrazioni comunali, fino a quando è arrivata la conferma da Roma che sono stati rivisti i criteri individuati per l’applicazione dell’imposta. L’attività di supporto rivolta alle imprese agricole associate prosegue a pieno regime ed altre attività sono in corso di svolgimento in questi mesi per affrontare diversi aspetti che riguardano da vicino la vita delle aziende agricole. Prosegue nel 2015 il progetto della “Margherita per la ricerca” nato dalla collaborazione tra FAI-Coldiretti, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) e l’Istituto Regionale per la Floricoltura di Sanremo, con l’auspicio che possa crescere e consolidarsi per gli anni a venire. Si è continuato, inoltre, a seguire le imprese nel processo di certificazione consentendo la crescita delle aziende nell’innovazione dei processi, anche grazie alla realizzazione di un progetto dimostrativo rivolto alla meccanizzazione nel settore florovivaistico, che rappresenta un esempio concreto in termini di razionalizzazione del sistema produttivo e innovazione della proposta commerciale. Infine, a fronte della segnalazione di alcune problematiche relative alle fitopatie di alcune produzioni, sia floricole che orticole, è stato messo a punto un tavolo tecnico mettendo in relazione tecnici ed esperti del settore al fine di schematizzare una procedura di monitoraggio delle malattie con lo svolgimento di prove in campo attraverso mezzi di difesa e l’individuazione di nuove varietà.
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Grande soddisfazione della Cia di Savona per gli sviluppi della vicenda IMU sui terreni agricoli montani. La mobilitazione di Cia con Agrisieme ad ogni livello (nazionale, regionale ligure e locale) ha fatto comprendere che sarebbe stato impossibile pagare sui terreni agricoli montani per la maggior parte degli agricoltori alle prese con crisi di mercato e danni da calamità. Il governo infine ha accolto le nostre sollecitazioni e con un Consiglio dei Ministri straordinario ha varato il D.L. del 23 gennaio 2015 che risolve la questione non solo per il 2015 ma anche per il 2014, ripristinando la classificazione dei comuni montani e quindi dei terreni montani ai fini IMU in provincia di Savona, che ha coinvolto un ampio numero di realtà. Il provvedimento contiene anche un riferimento alla tabella Istat secondo cui la provincia di Savona conta 13 comuni (su 69) che tornano ad essere definiti “Non montani” o “Parzialmente montani”; secondo questo principio, quindi, in alcuni Comuni rivieraschi
CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI
Soddisfazione per l’annullamento dell’ IMU sui terreni agricoli montani
come Finale, Alassio, Laigueglia, Spotorno e Noli è dovuta l’IMU sui terreni agricoli ma per la maggior parte dei Comuni, soprattutto per quelli a forte vocazione agricola, è stato ripristinato l’esonero. Ha dichiarato Mirco Mastroianni, Presidente Provinciale Cia di Savona: “Siamo soddisfatti per l’esito di una battaglia sindacale che ha impegnato Cia per tutto il 2014. Dobbiamo riconoscere l’importanza dell’impegno dell’Onorevole Franco Vazio che ha lavorato al nostro fianco sino al raggiungimento del risultato pieno: esenzione per la maggior parte dei Comuni savonesi sia per il 2014 che per il 2015. Inoltre le amministrazioni comunali hanno condiviso e sostenuto le nostre posizioni promuovendo anche, come ANCI, ricorsi al TAR contro il decreto ministeriale del 28.11.2014; anche ai sindaci ed agli assessori va il nostro plauso perché hanno condiviso una giusta battaglia a favore dell’agricoltura ”. La mobilitazione di Cia continua, infatti è stato richiesto un appuntamento con il Prefetto per evidenziare la peculiarità delle aziende agricole e sostenere che l’esercizio dell’attività agricola comporti automaticamente l’esonero dall’ IMU sui terreni agricoli anche in zone non montane. Ricordiamo che, per le aree che risultano ancora soggette all’IMU agricola, sono stati prorogati i termini di pagamento fino al 31 marzo 2015, senza l’applicazione di sanzioni e interessi. Tale proroga è il risultato di un emendamento approvato dalla commissione Finanze e Tesoro del Senato; un’altra proposta, passata all’unanimità, prevede il diritto al rimborso da parte del Comune per il contribuente che abbia pagato l’IMU sui terreni agricoli ma sia esentato con le nuove norme (che escludono dal pagamento i Comuni montani).
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QUANDO LE ECCELLENZE SI SPOSANO
“ARTE & FOOD”
In vista di Expo 2015 artisti e giovani talenti si incontrano all’Ortoshop
Arte e Cibo sono da sempre emblemi del Made in Italy e l’Expo di Milano potrà essere un’ottima vetrina per le nostre eccellenze enogastronomiche locali. Proprio da questa premessa è stata creata presso l’Ortoshop la performance “Arte & Food”, un’iniziativa in cui i progetti “T3rra” del Centro Culturale Paraxo e “Italian Food Riviera Class” dell’Istituto Alberghiero Giancardi di Alassio si sono fusi in vista dell’Expo 2015. L’esposizione universale di Milano rappresenta uno straordinario evento per dare visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione nel settore dell’alimentazione, raccogliendo tematiche già sviluppate dalle precedenti edizioni riproponendole alla luce dei nuovi scenari globali al centro dei quali c’è il diritto a una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta. In occasione della manifestazione mondiale, per promuovere e valorizzare i prodotti e le aziende della Liguria, l’alberghiero di Alassio ha pianificato un percorso formativo tra gli alunni del corso enogastronomico dell’Istituto Giancardi, che hanno creato un team di giovani talenti riuniti nella “Classe dell’Italian Riviera Food” della Regione Liguria per EXPO 2015. L’iniziativa “Arte & Food” realizzata all’Ortoshop è stata la parte del progetto regionale in cui arte, Expo e cibo si sono fusi per completare il panorama delle iniziative che la scuola ha intrapreso per la promozione del Made in Liguria. “T3rra” in sintonia con il progetto Expo Italian Food Riviera Class degli Istituti Alberghieri della Liguria, si propone di realizzare un network per la promozione del territorio, con l’idea di intrecciare l’universo dell’arte contemporanea con le forme del cibo. Durante la presentazione del progetto “Arte & Food”, l’Ortoshop de L’Ortofrutticola ha ospitato le opere della pittrice e scultrice ligure Renza Sciutto, mentre i giovani talenti di Italian Food Riviera Class Expo –Scuola 2015, Nico Gazzano, Piercarlo Alizeri, Miriana Aria Palermo, Riccardo Gareffi, Shijie Ye, coordinati da Renato Grasso (presidente della federazione italiana cuochi della Liguria), si sono occupati della performance gastronomica con la preparazione di veri e propri capolavori culinari in cui, olio, vino e altre leccornie prodotte nella piana albenganese e nelle zone limitrofe sono stati i protagonisti. Vista la grande attenzione per i prodotti biologici e locali, non poteva che essere l’Ortoshop de L’Ortofrutticola la sede adatta per un simile evento; inoltre il reparto di vendita al dettaglio di frutta e verdure di stagione fresche di giornata, ha ampliato la sua offerta per i clienti, introducendo nuovi prodotti a Km0, frutto di accurate selezioni: sui nuovi banchi è possibile trovare molte
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varietà di legumi secchi di provenienza italiana, vini, birra ed oli liguri selezionati, pane e altri prodotti da forno confezionati, e recentemente anche salumi e formaggi liguri e delle zone limitrofe che hanno ottenuto il marchio di qualità, oltre ad alcuni prodotti che soddisfano le esigenze dei vegani.
Le nuove norme in materia di etichettatura degli alimenti Il 19 febbraio, nella sede provinciale di Albenga della Confederazione Italiana Agricoltori, si è svolta la riunione dal titolo “Nuove norme in materia di etichettatura degli alimenti”, per illustrare ai produttori che trasformano e confezionano prodotti alimentari le nuove disposizioni per l’etichettatura degli alimenti così come indicato dal Regolamento dell’Unione Europea entrato in vigore lo scorso 13 dicembre. La nuova normativa coinvolge anche le aziende che trasformano e confezionano prodotti alimentari, che effettuano vendita diretta di prodotti alimentari non preconfezionati o che vengono confezionati sul posto di vendita (mercatini) e le aziende agricole che svolgono attività di ristorazione e/o degustazione agrituristica. Oltre 50 operatori agricoli locali hanno partecipato all’incontro curato dallo staff di CIA Savona composto da Miriano Losno (vicedirettore e responsabile settore olivicolo e vitivinicolo), Sandro Gagliolo (presidente GIE Olivicoltori), Paola Deandreis (dottoressa
in Chimica) e Alessandro Vio (agrotecnico e responsabile CAA, tecnico settore Vitivinicolo), per apprendere le prime indicazioni dei contenuti della nuova disciplina che viene approfondita e chiarita in collaborazione con gli enti preposti ai controlli: ICQRF (Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari; N.A.S. (Nucleo Carabinieri Antisofisticazioni); Corpo Forestale dello Stato; Assessorato alla Sanità della Regione Liguria. In attesa di ulteriori provvedimenti per definire aspetti tecnici specifici sulle produzioni alle quale il nuovo regolamento comunitario si applica, tra cui il decreto sulle sanzioni, la CIA di Savona intende replicare l’incontro ad Albenga e a Savona per offrire supporto anche alla piccole aziende agricole.
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