Catalogo corsi interaziendali 2014
“In tempi di cambiamento coloro che continuano a imparare erediteranno la terra, mentre coloro che pensano di sapere tutto si troveranno meravigliosamente equipaggiati per affrontare un mondo che non esiste piĂšâ€? Eric Hoffer
La nostra metodologia Otteniamo il massimo impatto attraverso:
Sfida: solo attraverso il confronto con una sfida l'uomo conosce davvero se stesso. Nei nostri percorsi sfidiamo i nostri partecipanti ad affrontare situazioni diverse per creare un accelerazione di consapevolezza e risvegliare gli istinti e le attitudini fondanti di ciascuna persona.
Emozione: vincere o perdere, confrontarsi con l'ignoto, giocare, comandare, interagire, combattere, sudare, vendere. Quando affrontiamo una sfida e usciamo dalla nostra zona di comfort, comunque proviamo un' emozione. E le emozioni sono la radice di qualsiasi spinta al cambiamento.
Riflessione: riordinare le idee, porsi le giuste domande, interrogarsi su se stessi ed i propri comportamenti, definire le aree su cui vogliamo intervenire e svilupparci.
Azione: affinare gli strumenti, fare piani, proiettarsi nel futuro, definire nuovi ambiti di sperimentazione, assunzione di responsabilitĂ , messa in pratica e allenamento costante.
La nostra metodologia Il nostro approccio di gestione dell’aula e dei partecipanti: •
Poca teoria, poche slide e molta pratica
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Il focus è sul comportamento: “Non dirmi come lo faresti, fammi vedere come lo fai”
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Aiutiamo i partecipanti a scoprire meglio se stessi
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Creiamo la cultura del self-coaching
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Siamo rivolti all’azione dei partecipanti “Che cosa intendi fare nella vita vera?”
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I partecipanti apprendono attraverso la loro propria esperienza personale: learning by doing
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I partecipanti vengono chiamati ad agire sul campo (orientamento all’azione)
La nostra metodologia Per ottenere risultati duraturi:
Approccio iterativo 1 sessione al mese che consente la messa in pratica «on the job»
Chiusura gap «lo so – lo faccio» Approccio orientato al fare minimizzando teorie e modelli
Piano d’azione
Report back
Durante la giornata il partecipante costruisce un proprio piano d’azione che andrà ad applicare in ambito lavorativo
All’inizio di ogni giornata successiva alla prima i partecipanti sono invitati a presentare i risultati di quanto messo in pratica
Catalogo Le nostre proposte per il 2014 • The perfect «storm» Problem solving e decision making
• Il tempo vola Desperate time management
• Power presentations Public speaking & presentation skills
• Mr. Wolf Project management fundamentals
• Match manageriali Management applicato
• La terza era della vendita Customer Centricity: il cliente al centro
The perfect «storm» Problem Solving & Decision Making L’intelligenza è qualcosa con cui siamo nati. Pensare è un’ abilità che deve essere appresa. Edward de Bono
Si dice che chi fa una domanda rischia di apparire sciocco per qualche minuto. Chi non ne fa mai invece rischia di rimanere sciocco per tutta la vita. Fare le giuste domande a se stessi è infatti il principale motore del problem solving, un fondamentale strumento di miglioramento continuo. Il problem solving è uno strumento, un’abilità ed un processo. Uno strumento perché può aiutare a risolvere, appunto, un problema. Un’abilità perché una volta appreso si può continuare ad utilizzarlo, come l’abilità di andare in bici. E’ anche un processo perché implica utilizzare una serie di passaggi. Prima ancora di risolvere i problemi è necessario però saperli riconoscere e a volte addirittura creare. La capacità di pensare fuori dagli schemi diventa fondamentale, esattamente come quella di strutturare le informazioni in modo rigoroso. L’ultimo passaggio infine, fondamentale, è la capacità di decidere tra le varie alternative e mettersi in azione con determinazione e responsabilità.
The perfect «storm» Problem Solving & Decision Making Giorno 1 • Il pericolo dell’iperoperatività e la necessità di prendere la visione dall’alto • La struttura del cervello e come usarlo al meglio • Affrontare i problemi in 6 passi • Analisi del problema: distinguere la causa dall’effetto • La creatività: ostacoli • Le ortodossie aziendali • Tecniche di pensiero laterale • Comportamenti premianti per l’apertura mentale
Al termine del viaggio sarete in grado di: • • • • • •
Rivedere il vostro concetto di “problema” sotto una luce diversa Utilizzare gli strumenti fondamentali per l’analisi di situazioni problematiche Ricorrere al pensiero creativo per generare nuove soluzioni Razionalizzare le alternative individuate Scegliere con saggezza e con coraggio Essere generatori di innovazione
Giorno 2 • • • • • • • • •
Report back: condivisione delle esperienze fatte Uno strumento poliedrico: le mappe mentali La riconciliazione dei dilemmi Problem solving e responsabilità individuale Risolvere problemi in gruppo, l’importanza dell’allineamento Il processo decisionale e le sue trappole Strumenti per la presa di decisioni Applicazioni ad un caso studio Conclusione: Il coraggio e l’importanza di osare
Giorno 1: 23 aprile 2014 Giorno 2: 21 maggio 2014
Il tempo vola Desperate time management La cattiva notizia è che il tempo vola. Quella buona è che tu sei il pilota.
Il tempo è ormai una risorsa molto scarsa, non ci basta mai e tutti vorremmo averne di più. La mole di lavoro e di compiti da eseguire aumenta sempre di più, le richieste hanno scadenze sempre più brevi, tutto sembra urgente e importante, ma è davvero così?
In questo scenario così complesso che rischia di generare manager o collaboratori stressati con un impatto negativo sulla qualità, ma anche sulla quantità del lavoro stesso, occorre avere la lucidità necessaria per gestire al meglio il fattore tempo e riprendere il controllo della situazione. Questo training ha lo scopo di fornire soluzioni pratiche e immediatamente applicabili per ottimizzare il vostro tempo e incrementare la propria organizzazione personale, a tutto vantaggio di un ritrovato equilibrio tra vita lavorativa e personale. Se è infatti vero che il tempo è vita, gestire bene il nostro tempo significa anche gestire bene la nostra vita.
Il tempo vola Desperate time management Giorno 1 • La posizione dell’osservatore: fermarsi, decidere, agire • I criteri per un’efficace gestione del tempo. Tabella di decisione • I riquadri fluttuanti e le loro conseguenze sul nostro stress • I tre principi di base: 1) pianificare, 2) dire di no, 3) delegare. • Impariamo a proteggere il nostro tempo. Il concetto di “blocco tempo”. • Saper distinguere attività urgenti da quelle importanti. Come comportarsi quando tutto è urgente? • Come gestiamo gli imprevisti quando tutto è programmato? • La gestione delle email • Le trappole da evitare: dalla “sindrome dell’eroe” all’atteggiamento “keep my baby”
Al termine della giornata sarete in grado di: • • • • • •
Prendere la posizione di osservatore, imparando a gestire il fattore emotivo Migliorare la vostra capacità di: delegare, dire di no e pianificare Ridurre il vostro livello di stress Gestire gli imprevisti e limitarli Imparare a distinguere le attività importanti da quelli urgenti Migliorare l’equilibrio tra vita professionale e vita privata
Giorno 1: 7 marzo 2014
Power Presentation Public speaking & Presentation skills Se avessi sei ore per abbattere un albero, passerei le prime due ad affilare la scure. Abraham Lincoln
Conferenze, meeting e presentazioni realizzate usando powerpoint sono ormai una consuetudine in ogni tipo di organizzazione. Spesso una triste consuetudine. Nonostante la facilità d’uso e le competenze sull’argomento può succedere che la tecnologia invece di aiutarci peggiori la situazione. Come mai? Quali sono le ragioni per cui anche esperti conoscitori di powerpoint non riescono ad ottenere i risultati voluti di fronte al pubblico? Questo programma si propone di sviluppare le vostre abilità nella comunicazione orale con riferimento costante all’uso della tecnologia. Non solo “public speaking” quindi, ma anche regole ed accorgimenti per rendere le nostre presentazioni in powerpoint piacevoli ed impattanti. I risultati? Più sicurezza davanti alla platea, efficienza nella strutturazione della presentazione stessa, efficacia nell’ottenere il risultato desiderato e la creazione di un impatto positivo sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione. Una conoscenza basilare di powerpoint è un requisito fondamentale per poter affrontare il programma.
Power Presentation Public speaking & Presentation skills Giorno 1 • Facciamo il punto: le nostre aree di miglioramento ed i nostri punti forti scoperti attraverso una prima presentazione • L’uomo al centro: quali sono gli elementi fondamentali per la riuscita di una buona presentazione? • Prossemica, comunicazione non verbale e paraverbale • Tecniche per mantenere l’attenzione e coinvolgere il pubblico • Power point, se lo conosci non li uccide • Quali sono i rischi più comuni che corriamo usando power point • Come gestire le situazioni di difficoltà durante una presentazione e un’audience indisciplinata • Esercizi di riepilogo
Al termine della giornata sarete in grado di: • • • • • •
Acquisire serenità ed efficacia nella comunicazione orale Ridurre il tempo di preparazione della presentazione stessa Avere un impatto positivo di fronte ad un pubblico utilizzando notebook e un proiettore Utilizzare i supporti tecnici a vostro favore e a supporto del messaggio da trasmettere Creare presentazioni piacevoli , efficaci e impattanti Valorizzare le vostre risorse e lo stile personale
Giorno 1: 27 marzo 2014
Mr. Wolf Project management fundamentals I piani non sono niente. Pianificare è tutto. Dwight D. Eisenhower
Questo itinerario è stato studiato per chiunque si trovi a gestire progetti con scadenze precise e con la responsabilità di coordinare team di lavoro sui quali ha autorità indiretta o temporanea. Il Project Management consta di due aspetti fondamentali: la scienza (definire e coordinare il lavoro da svolgere) e l’arte (gestire le persone e i cambiamenti coinvolti nel processo). Un fattore critico nella gestione di qualsiasi progetto è rappresentato proprio dalle risorse umane. Al di là della tecnica è quindi fondamentale sapersi relazionare nel modo opportuno con tutte le parti coinvolte mantenendo costantemente una chiara visione di insieme del progetto. Il focus di questo percorso sarà quindi costantemente rivolto a sottolineare e sviluppare le competenze legate sia agli aspetti di progettazione sia a quelli di gestione del team, entrambi indispensabili al successo del progetto.
Mr. Wolf Project management fundamentals Giorno 1 • • • • • • • • •
Il project manager ed il suo ruolo: prendere la visione dall’alto Il project management tra scienza ed arte Le basi del progetto: obiettivi e deliverables La visione dall’alto: WBS e mappe mentali Strumenti di pianificazione: dalla WBS al PERT Definizione ed individuazione del cammino critico Dal PERT al GANTT Dalla pianificazione all’agenda quotidiana: un passaggio non banale Costruzione del team di progetto
Al termine del viaggio sarete in grado di: • • • • • •
Creare un solido piano di progetto Coordinare e motivare le risorse coinvolte nel progetto Sviluppare il progetto, creando un’atmosfera positiva e di coinvolgimento Gestire eventuali resistenze o problematiche individuali o collettive in maniera efficace Assegnare compiti precisi e monitorare i progressi attraverso un approccio evolutivo e di costante feedback Far fronte alle difficoltà e alle situazioni conflittuali
Giorno 2 • • • • • • • • •
Report back: condivisione delle esperienze fatte L’arte del project management: il coinvolgimento del team Prendere accordi concreti: un passo fondamentale Il controllo: come farlo in modo motivante L’importanza del feedback costante Il riallineamento: un passaggio a volte necessario Le riunioni di progetto: una tappa fondamentale Lavoro sul case study «jamming festival» Remote team management: una sfida finale per realizzare un progetto in «remoto»
Giorno 1: 04 marzo 2014 Giorno 2: 25 marzo 2014
Match manageriali Management applicato Sono pagato per essere il migliore o sono pagato per ottenere il meglio dagli altri?
Tutte le survey a livello mondiale stanno mettendo sotto accusa il management moderno, che disattende costantemente le aspettative dei collaboratori e si mostra spesso incapace di gestire i cambiamenti veloci e impattanti tipici dei nostri tempi. Com’è possibile? Le ragioni sono molteplici, ma una la si può trovare nel fatto che spesso assurgono al ruolo manageriale persone di comprovata esperienza tecnica. Questo tipo di competenze purtroppo, seppur validissime, non hanno nulla a che fare con la capacità di gestire persone. Per essere un manager di successo bisogna innanzitutto uscire della trappola dell’ iperoperatività, imparare a gestire e controllare se stessi e quindi cominciare a ragionare in termini sociali e motivazionali. Durante questo percorso estremamente pratico ed esperienziale metteremo i manager di fronte alle tipiche situazioni difficili (i match) legate al ruolo: motivare un collaboratore verso un compito difficile, dare feedback, rimproverare, etc.
Match manageriali Management applicato Giorno 1 • Il ruolo del manager ed il concetto di esemplarità • Il primo passo: la gestione di se stessi e delle proprie convinzioni • Il feedback difficile: uno strumento base per la guida delle nostre persone • L’elogio: una leva troppo spesso negletta • Il controllo: come effettuarlo in modo motivante?
Giorno 2 • • • • •
Report back: condivisione delle esperienze fatte Assegnare gli obiettivi: un momento fondamentale Motivare verso un compito difficile, il manager alla prova dei fatti La delega e l’empowerment Il colloquio di fine anno: un momento fondamentale per lo sviluppo del collaboratore
Al termine del viaggio sarete in grado di: • Creare le condizioni per l’empowerment e la motivazione • Assumersi le responsabilità nel prendere e comunicare decisioni a volte difficili • Tenere viva la cultura d’impresa attraverso un comportamento esemplare • Dare e stimolare feedback • Gestire riunioni in modo efficace • Risolvere conflitti e situazioni difficili • Sviluppare le competenze del team
Giorno 3 • • • • •
Report back: condivisione delle esperienze fatte La gestione efficace delle riunioni Comunicare una decisione difficile: il momento della verità La gestione dei conflitti e delle criticità Il manager come coach delle proprie persone
Giorno 1: 11 marzo 2014 Giorno 2: 01 aprile 2014 Giorno 3: 15 aprile 2014
La terza era della vendita Customer Centricity: il Cliente al centro La credibilità di base è ciò che sai delle tue soluzioni e del tuo business, la credibilità attesa è ciò che sai del tuo cliente e del suo business. Jeff Thull
Il concetto di vendita si evolve sempre più rapidamente. La prima era, quella della persuasione e la seconda era, quella cosi detta «consulenziale» sono oramai da tempo alle spalle. Siamo nella terza era, quella dove la customer centricity, fa la differenza. Chi si occupa di vendita e ignora questo approccio difficilmente farà la differenza in un mondo di clienti sempre più preparati e attenti. Come fare dunque la differenza rispetto a competitors sempre più numerosi e agguerriti? Come risultare sempre credibili agli occhi dei nostri clienti? Come riuscire a conquistare la fiducia di un prospect? Sono alcuni dei temi che verranno affrontati durante questo percorso formativo di tre giornate. Questo programma è dedicato a tutti coloro che da anni si occupano di vendita, ma che sentono il bisogno di confrontarsi con le nuove regole di mercato, ma anche ai più junior, impegnati nel migliorare sempre di più le loro selling skills.
La terza era della vendita Customer Centricity: il Cliente al centro Giorno 1 • • • •
IIdentificare i clienti Comprendere il nostro valore distintivo per meglio aiutare i clienti Strategia d’attacco Influenzare positivamente: in ogni momento diamo un’immagine di noi. Come veniamo percepiti? • Aiutare il cliente a comprendere le inefficienze o i gap di performance
Giorno 2
Al termine del viaggio sarete in grado di: • Avere consapevolezza delle vostre capacità di influenzare gli altri , fornendo sempre la miglior immagine di voi stessi • Fare un’analisi del cliente in modo da farne emergere i bisogni, anche inconsapevoli • Saper vendere valore aggiunto • Difendere il prezzo e i margini • Gestire le fasi di chiusura della trattativa, particolarmente di fronte all’incertezza del cliente
• Report back: condivisione delle esperienze fatte • Lavorare con il cliente verso la soluzione ottimale • Coinvolgere il cliente nella preparazione della proposta : abbattere il rischio: “non è quelo che mi aspettavo “ • Presentazione della proposta per far combaciare il valore aggiunto fornito e i parametri decisionali del cliente
Giorno 3 • Report back: condivisione delle esperienze fatte • Saperla argomentare la nostra soluzione e gestire le potenziali obiezioni • Difendere il prezzo e i margini • La chiusura : un accordo win-win • Valutazione dei risultati e sviluppo della relazione
Giorno 1: 26 febbraio 2014 Giorno 2: 18 marzo 2014 Giorno 3: 14 aprile 2014
Riepilogo Investimento e durata dei percorsi Durata
Investimento per partecipante
Date 2014
The perfect «storm» Problem solving e decision making
2 gg
350 € + IVA
Giorno 1: 23/04 Giorno 2: 21/05
Il tempo vola Desperate time management
1 gg
200 € + IVA
Giorno 1: 07/03
Power presentations Public speaking & presentation skills
1 gg
200 € + IVA
Giorno 1: 27/03
Mr. Wolf Project management fundamentals
2 gg
350 € + IVA
Giorno 1: 04/04 Giorno 2: 25/04
500 € + IVA
Giorno 1: 11/03 Giorno 2: 01/04 Giorno 3: 15/04
500 € + IVA
Giorno 1: 26/02 Giorno 2: 18/03 Giorno 3: 14/04
Corso
Match manageriali Management applicato La terza era della vendita Customer Centricity
3 gg 3 gg
Location, contatti, iscrizioni Approfondimenti ed iscrizioni
Location: Milano, via Vincenzo Monti 8 presso l’Executive Center Orario: dalle 9.30 alle 17.30 ( dress code: informale )
Per iscrizioni e informazioni scrivere a info@otherwise.it indicando il numero, il nome ed i riferimenti dei partecipanti che vorreste iscrivere ed il corso selezionato. Per conoscerci meglio:
www.otherwise.it www.otherwiseway.blogspot.com
Tel: +39.02.46712739