promo Gavina

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Dino Gavina

esposizioni a bologna 2010 exhibitions in bologna 2010


Dino Gavina


Nel 2010 Bologna ha reso omaggio alla figura di Dino Gavina, imprenditore illuminato del design, con tre manifestazioni che tracciano un percorso attraverso il suo lavoro e il suo rapporto con la città. Figura poliedrica e indipendente, Gavina ha contribuito in tante occasioni a sperimentare nuovi modi di produrre e di comunicare, in un cammino sempre rivolto a indagare lo spirito e le forme di attuazione della modernità. Un cammino assistito dal costante confronto con il mondo dell’arte, sostegno e impulso di tante sue iniziative Il successo di pubblico e il riscontro tra gli addetti ai lavori danno conferma di una formula che interseca l’approfondimento storico e filologico con un obiettivo divulgativo e rivolto alle nuove generazioni, sfuggendo a malinconiche rievocazioni, piuttosto guardando ai contributi ancora vivi e praticabili in un futuro attivo della cultura del progetto

In 2010 Bologna honored the enlightened design entrepreneur Dino Gavina with three events retracing the itinerary of his work and its relationship to the city. A multifaceted and independent figure, Gavina was often the driving force behind new outlets of creative expression, blazing trails forging new paths for exploring the spirit within the forms embodied by modernism; paths that drew inspiration and support and impetus from the world of fine arts. Public success and peer recognition confirms the validity of a formula rooted in a deep philological and historical understanding, intersecting with projections towards future generations; avoiding melancholic re-evocations in favor of looking to vitalized and functional contributions to an active, design-driven future.


La comunicazione

I materiali a stampa, che hanno annunciato e accompagnato le mostre, hanno portato un messaggio di poetica semplicitĂ nel proporre una rassegna su una figura spesso anomala nel panorama del design e della cultura internazionale

Dissemination

All the printed material used to present and promote the exhibitions was characterized by a poetic simplicity, proposing a series about a figure who often went against the grain of the panoply of the culture of international design.

23 settembre - 12 dicembre 2010 main sponsor:

con il contributo di:


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1960

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Dino Gav il 7 Nov ina nasce embre.

1970

1960

Costituz ligno. ione della Gav Lo Castigli stabilimento ina Spa con espositivoni, che reali è progettat sede a Foo dai o a San zzano fratelli Carlo anche Lazz Scarpa lo spaz bella, concepis aro di Sav nel ce il nego ena, men io momento pieno cent tre zio di ro di il figlio sidua di Sca Bologna. Nell via Altacolla o stes numeros borazione rpa, Tobia, so inizia con l’azi i modelli (Bastiano enda, dise una asgnando , Pigreco, Vanessa ).

1957

Alla XI Triennale Kazuhid di Mila della realie Takaham no incontra a, inca del padi zzazione ricato dell’ a Bolo glione giapponeallestimento gna, Taka se. Invit fabbrica ham ato segna Gavina a San a lavora alla alcuni modelli, Lazzaro, e Naeko. ditra cui voro e Nascono un il divano un’amici rapporto zia per la vita. di la-

1962

Nasce Flos, che luminazi produce carenza one, con il prec moderni iso inten apparecc I modelli di lampade to di sopp hi di ilda erire alla Scarpa disegnati dai affiancare ai in po inter breve temp fratelli Castiglionuovi arredi. nazional o lanc iano l’azi ni e da Tobi e. a enda in cam-

1948

Nasce un vendono laboratorio frutto del direttamente dove si fabb tà. Con rapporto con alcune poltr ricano e si one temporan prog per inter eamente ettisti cono moderne, sciuti in , si reali “Jeep” ni di carrozze dell’eser ferroviari zzano forn citcito. e e capo iture tes per

1980

1973

1967

Nasce il “Cen tro Duc zione che hamp”, una liber produttor ha lo scop o a li sepa i, i fruitori, per di avvicinare associarano accorciar gli presenza . Il centro e le dista artisti, i è occasion di Man Ray inaugurato nel nze che , che qui i. 1969 alla lavora in dive rse

Inizia la Sirrah, collaborazion e artis azienda tica con ne. Con nel cam Takaham l’apporto prog po dell’illum inaziodelli innoa vengono ettuale di Kaz crea uhide vativi mente che trasf ti numeros la i moormano ficativo società, port radic successo ando commer la ad un signalciale. i-

1990 2000 2008

A Gav ina vien e il Com passo assegnato d’oro alla carr iera.

1983

1968

Costituzio Simonci ne della Simo nuova ni, dopo la cess n Internatio socie nal, ta nel 1971 tà nasce con ione della Gav insieme a Mari a produzio da Ultramob l’operazione ina Spa alla Knol Ultrarazio l. La Nel 1974ne di serie, comile, che intro nale, duce progetto si aggiunge e vero e prop l’opera d’art seguiMetamob e nella rio vengono di autocostruzio ile, che oggetto di arred o. struttivi, vendute impa ne di Enzo Mari trae origine per esse cchettate da . re asse , corre Semplici assic un mblate date dai elle direttame dise nte dall’a gni cocquirente .

1962

Incontra proporre Marcel Breu er concepiti la produzione nel suo stud io di New dei mob positivam all’epoca del Bauhaus ili in tubo curv York per modelli: ente, e iniziò ato da . La prop lui così la Laccio, poltrona Was la produzio osta fu acco lta ne cui segu sily, la sedia Cesin serie di vari iranno diversi altri prog ca, il tavolino etti.

978-88-7 570-2724

1950

Nasce il per la primo prodotto serie: pensato la poltr na, con ona struttura in meta Tripolillo.

1922

€ 2,00

1950

Il MA Mb Gavina o - Museo d’A l’avven un’ampia mo rte Moder na design tura intellett stra, a cura di Bologn ual a er del des e architetti e e impren di Elena Brig dedica alla pol ditorial i fratelli ign, tra i qua che con lui e di Ga i e Daniele Vin iedrica figu han li Luigi CacCastiglioni Lucio Fontan no condivi vina, facend cenzi, che ra di Dino , Un cam cia DominioMarcel Bre a, Marcel so il cammin o riferiment ripercorre Duc o uer o agl , i Car arti diversi mino interpre ni. lo e Tobhamp, Man nel mondo dell’ar sti, Ray ia Sca Simong ne hanno portato anche te e rpa, Kaz, Sebastian attr Ma Un’am avina Paradi tato l’impro averso le uhide Takaha tta, pia sele aziende soterre nta: Ga in ma, zion stre pro vina . e duz , Simon che a vario che son ione, evid di modelli, rea titolo Interna tional, e in period dalla scoo stati il frut enziano l’ap lizzati a par i Flos, proccio tire dal Sirrah, Dino Ga mparsa delto di una ete 1950, rogene alle varie molti din piccola vina costrui suo protag a vice oni nda cre amiche ind dei quali anc storia bottega di sce la sua sto sta. ustrial ora ativa inte tap del i. rrot per il tea design. A pezziere e ria impren ta solo Prodotti ditorial nel 200 più i rife tro e per le guidare i prim arrivando a e 7 arti visi realizz a Bologna, le sue rimenti cult ve. Coni passi della parten are num ura do da erosi cap reso attività di pro li che dan uno sguard sua avvent una la osa ura no o cur ldi un è anc ioso indust sua città l’epduttore. Atti del car riale del vità che attere e un e sensibi he la passionla icentro le allarga mobile indirizz a e , sposta di una rivo partire dai o MAMb luzi primi annben precisosempre ndo le o coordin one cultura multifa - Bologna le nel i Sessanta a tutte ate del Mo cet cam han Brigi and ed entrep dern Art Mu design da Mila po del dise no seum Daniele reneur Din career gno is dev no a Bol o Ga Vin , ogna. accom making refe cenzi, who vina. The exhoting an ext pan ens are ied retr Fontan him on rence to acing ibition is bei ive exhibiti Marce a, Marcel Duc his way throthose artists, his intellec ng organised on to the tua l DominioBreuer, Car hamp, Ma ugh the wor designers l and entrep by Elena n ways andni. A path lo and Tobia Ray, Sebast ld of art and and archite reneurial und Sca at erta rpa, Kaz ian Matta, design, suc cts who differe Sirrah, ken in the nt A wide Simongavin times, carriedconjunctio uhide Takaha Castiglionih as Lucio n with a Paradi selectio brothe ma and in produc com soterre his imprint: rs, n of Gavina panies whi Luigi Caccia stre. Produc tion, highligmodels cre , Simon ch, ated from Interna in various eventu ts which wer ht his app 195 tional, roach ally inte e the Flos, Dino Ga to the 0 onwards, rrup frui miscell ma vina con ted in 200 ts of creativ small aneous ny of whi 7 whe stru ity uph the hist olstery wor cted his ent n the man of the mo workings ch are still st of theatre ory of design kshop and repreneurial himself passed heterogen industry. eous career cultura and the visu . His first ste eventually kind, in Bol away. pro work. l horizons givial arts. His ps along the ducing num ogna, sta rtin Wo cur iosi cultura rk which, ng a very ty and way were alsoerous benchmg with a dist design l revolution starting in the inctive imp sensitivity incr guided by arks in from Mila in the field rint and a love eas ear of directio ingly widene n to Bol of industly-1970s, ma n to ogna. d his de rial furn iture deshis city the his production ign, shif epicentre ting the of focus a of

stamp ato in Italia in Italy by Publi da / printe d prima Paolini, edizio first editio ne settem Mantova bre 2010 n Septe mber 2010 / Il presen traduzioni di / trans occasi te pieghevole Marty one è n stato della John Ande lated by curato rs specia mostra / this realizzato rson dai curato foldou lly for t was create the exhibit ri in Maurizio Dino Gavin ion d by the via Ippoli Corraini s.r.l. a. Lamp a cura i di desig di / curat 46100 to Nievo, 7/A Elena Mantova ed by n, Bolo Brigi, tel. 0039 - Italia gna Danie le Vince progetto fax 0039 0376 3227 53 nzi Elena allestimento e-mail: 0376 3655 Brigi, 66 sito@ Danie / installation www.corra corraini.co le Vince progetto project: m ini.com nzi grafico / graph promossa ic desig n: Pablo Comitato da / prom Si ringra oted .it Most by ra We wouldziano gli eredi Dino Gavin Le immag Gavin like to a al MAM a e il Com thank The pictureini sono da the Gavin bo riferirs itato Most s refer i alla a famil to the ra Dino exhibit mostra stessa y and ion in Gavin the Com / questi a al on mitte for the MAMbo per Dino Gavin aver soste nuto a Exhib ition at il progetto. MAMbo for backi ng the project.

1912902 1 2 940

1967

Lucio Fon dove sper tana lavo ra che verra imenta i protoalla fabbrica di Fontana nno denomina tipi dei quad Foligno, ri/scultura ti “Tea do degl che mette in contatto trini”. Nel 1954 i architetti Gav e degli è artisti mila ina con il mon nesi.

Nasce una nuov Simong a avve azienda avina Para ntura, la per este per la prod disoterrestre uzione , rni, alla Luigi di arre qual Cac di ne, Kaz cia Dominioe collabora no cessione uhide Taka ni, Alan Irvihama. Paradiso della Sim Dopo la terrestre on, nel quale 1996, convoglie sarà l’am il ci inizi bito nel rà le ative scompars imprendi sue molteplitoriali, a, nell’ fino alla aprile 2007.

1963-20

2004

Paradiso terrestre zione mett i mo BallaFiori futuristi e in produconcepiti di Giac 1930, otra reali poranea zzati in chia il 1916 e il al lase con acciaio ve contemr. inox tagli ato

04 le 1963 Milano mostre. Di 1965 Gavina Roma Lamiere 1967 e di Lucio su Gavina mostra 1973 Fontana, itinerante Ready-ma Toronto negozio La luce de di Marc 1988 Gavi el , Barcellon Ultramobnegozi Gavina Duchamp, uffici na 1992 Gavina Venezia a L’aventu ile Royal Onta 1992 Tokyo Dino Gavira del disseny:rio Museum 1993 Bologna Dino Gavi na, Collezion Gavina Pala 1994 i Emblema cio de la Parma Dino Gavi na e Kazu 1998 tiche del Virreina hide Milano Ultrarazio na, Collezion Takaham 1998 a Fond Moderno Bologna Dino Gavi nale e Ultra i Emblematiche azione GA Fondazion 1998 e Quer mob Gallery Las Vega del Mod ini Stam Li Yuan na - Ultrarazio ile Galleria 2000 s palia -chia Galle nale Ultra Mazzocch erno Festa Trevi Dino Gavi 2004 de l’Unit ria Paol i mobile à Bologna Accademi Dino Gavi na - The adve o Nanni a di Belle Moderni na Ultramob nture of desi Arti di Brera gn ile e Cont emporan Ultrarazionale ei - cent Museo o oper di San e Galle Francesc ria Accu o rsio



&

MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna

Dino Gavina. Lampi di Design a cura di | curated by Elena Brigi / Daniele Vincenzi dal 23 settembre al 12 dicembre 2010

L’ampia mostra organizzata al MAMbo ha ripercorso l’avventura intellettuale e imprenditoriale di Dino Gavina, facendo riferimento agli artisti, designer e architetti che con lui hanno condiviso il cammino nel mondo dell’arte e del design, tra i quali Lucio Fontana, Marcel Duchamp, Man Ray, Sebastian Matta, i fratelli Castiglioni, Marcel Breuer, Carlo e Tobia Scarpa, Kazuhide Takahama, Luigi Caccia Dominioni. Un cammino interpretato anche attraverso le aziende che a vario titolo e in periodi diversi ne hanno portato l’impronta: Gavina, Simon International, Flos, Sirrah, Simongavina Paradiso Terrestre.

This extensive show organized at MAMbo retraced the steps of Dino Gavina’s intellectual and entrepreneurial journey, with links to other trail-blazing artists, designers and architects including Lucio Fontana, Marcel Duchamp, Man Ray, Sebastian Matta, the Castiglioni brothers, Marcel Breuer, Carlo and Tobia Scarpa, Kazuhide Takahama and Luigi Caccia Dominioni. In many ways over the course of decades, the steps of this journey have left their mark on and been interpreted by his designer manufacturing companies Gavina, Simon International, Flos, Sirrah and Simongavina Paradiso Terrestre.



la grafica: un’ampia sezione è stata dedicata ad una selezione di materiali a stampa di vario genere pubblicati da Gavina in affiancamento al lavoro delloe sue aziende: poster, cataloghi, pieghevoli, biglietti, libri e riviste. Una esigenza inarrestabile per la comunicazione dell’arte, delle lettere, della poesia e del design

Graphic design: one section of the exhibit was dedicated to a wide selection of all kinds of print matter published by Gavina in support of his companies: posters, catalogues, brochures, cards, books and magazines. An unstoppable need to communicate through art, letters, poetry and design


l’esposizione ha messo in luce anche i modelli prodotti per l’arredo urbano, una delle ultime iniziative imprenditoriali di Gavina, e numerosi esempi di progetti artistici che si sono intrecciati profondamente con la più nota produzione di mobili e di lampade, dando vita a oggetti e opere, dal carattere spesso singolarmente originale, inseriti comunque a pieno titolo nel clima culturale più avanzato e intraprendente dell’epoca

Also displayed at the exhibition were numerous items of street furniture, one of Gavina’s last business initiatives, as well as a number of artistic projects, intricately linked with his famed production of furniture and lamps, which took form in objects and artworks, very often of singularly unique design, which took their place alongside the most advanced and forward-looking items to emerge in the avant-garde cultural climate of the times.




il percorso espositivo propone una panoramica su modelli, oggetti, pubblicazioni e opere artistiche, offrendo una visione articolata e di chiara lettura, che testimonia una ricchezza di collegamenti originali e inaspettati alle piĂš vivide tensioni culturali e imprenditoriali della modernitĂ

The itinerary of the exhibition with its vast array of models, objects, publications and artworks offers a clear, articulated vision testifying to the wealth of unexpected and original connections with the most vivid cultural tensions and business trends of the modernist movement



l’allestimento dei moduli espositivi e descrittivi ha puntato alla massima essenzialità: pedane per sorreggere i modelli e telai in listelli lignei per i pannelli grafici. I tavoli ICS, progettati nel 1973 da Enzo Mari e inseriti da Dino Gavina nell’operazione Metamobile, sono stati fedelmente ricostruiti ed impiegati come validi supporti della sezione grafica

The displays and descriptions were reduced to extreme minimalism: platforms for the models and plain, wooden frames for the graphic panels. The ICS tables, designed by Enzo Mari in 1973 and included in Dino Gavina’s Metamobile operation, have been faithfully reproduced to support the graphics section of the exhibition.


Gavina.NAVIGA


Incontri

Meetings

Visite guidate

Guided tours

Per indagare e rinnovare la ricerca progettuale ed imprenditoriale di Dino Gavina ci è sembrato indispensabile raccogliere la testimonianza e le valutazioni di quanti hanno condiviso con lui esperienze di lavoro o di passione intellettuale. Il MAMbo ha così ospitato un calendario di 11 incontri, a cui hanno partecipato 39 ospiti, una occasione inedita per rinnovare sodalizi ormai storici e per guardare al futuro alla luce di quelle avventurose esperienze

Abbiamo concepito la mostra al MAMbo come una piattaforma di lavoro, che possa lasciare aperte riflessioni e ipotesi operative legate all’attualità, nella convinzione che ancora tanti spunti siano pienamente efficaci per l’analisi e l’elaborazione progettuale. Per suggerire una tale interpretazione e confermare il caratttere anche divulgativo dei temi esposti sono state organizzate numerose visite guidate, condotte sia da noi curatori che dal dipartimento didattico del museo. Sono state anche organizzate alcune visite riservate per gruppi come Unindustria, CNA, ANT, Università IUAV

To investigate and renew Dino Gavina’s pioneering spirit of design and enterprise, we felt it was indispensible to gather the testimony and evaluations of those who worked with him or shared his intellectual passions. MAMbo therefore hosted a series of 11 meetings involving 39 guests, a remarkable opportunity for a deeply-rooted fellowship to renew its historic ties and shine the light of its individual and collective adventures to illuminate the way to the future. We conceived the MAMbo exhibition as a work platform to allow a freer interpretation of contemporary hypotheses in the belief that there are still many facets to the full analysis and elaboration of design projects. To encourage such interpretations and confirm the educational aspects of the themes of the show, we organized a number of guided tours, led by both the curators and members of the museum’s teaching staff. Special tours were also given to groups coming from such organizations as Unindustria, CNA, ANT and Università IUAV



& Urban Center Bologna Biblioteca Salaborsa

Urban Center Bologna Biblioteca Salaborsa

Dino Gavina. Bologna Bologna

Dino Gavina. Bologna Bologna

Dino Gavina ha sempre vissuto e lavorato a Bologna, con un forte radicamento affettivo, che lo ha lanciato in numerose iniziative rivolte a tanti volti della città. Queste azioni hanno affiancato le molteplici attività di produttore, che a partire dai primi anni Sessanta hanno reso la sua città l’epicentro di una rivoluzione culturale nel campo del disegno industriale del mobile, spostando le coordinate del design da Milano a Bologna. Con l’esposizione presso Urban Center Bologna abbiamo voluto aprire una panoramica su alcuni progetti di cui Gavina è stato promotore/provocatore, spesso innescando un’originale visione della città e delle sue problematiche. Alcune isole tematiche allestite negli spazi di Salaborsa, dedicate specificamente all’arredo urbano, hanno proposto una selezione di oggetti nati spesso per la città di Bologna, e poi entrati nella produzione di serie. Oltre all’arredo urbano risaltano alcuni significativi interventi promossi o coordinati da Gavina, che hanno interessato temi e luoghi di forte rilevanza urbana. In queste attività sono stati coinvolti alcuni tra i protagonisti della cultura artistica e dell’architettura, non solo italiana. La mostra è stata affiancata da un’escursione per approfondire il rapporto di Gavina con Bologna.

Dino Gavina felt strongly rooted in Bologna, where he lived and worked, and launched a number of initiatives aimed at the many faces of his city. His activities flanked the manufacturing boom that moved the epicenter of the industrial design furniture revolution from Milan to Bologna. With the exhibition at Urban Center Bologna, we presented an overview of some of the projects which Gavina promoted or inspired, often triggering a new perspective on the city and its problems. Among the items of street furniture displayed inside the Sala borsa, many had been specifically designed for the city of Bologna and then later became mass produced. In addition to street furniture, Gavina promoted or coordinated several significant interventions dealing with some themes and places of great relevance in terms of urban design. These activities saw the Involvement of some of the most important figures from the international world of art and architecture. The exhibition was accompanied by an excursion exploring Gavina’s relationship with the city of Bologna.



Urban Center Bologna Gli oggetti di arredo urbano e i pannelli tematici hanno costellato gli articolati spazi di Salaborsa e dell’atelier di Urban Center, in un percorso espositivo esteso e dinamico

Urban Center Bologna The items of street furniture and descriptive panels were scattered around the spaces of the Sala borsa and the workshop of the Urban Center, in a dynamic and extensive exhibition.





& Torri dell’acqua - Budrio

Torri dell’acqua - Budrio

Le Torri dell’Acqua di Budrio, suggestivo spazio espositivo inaugurato nel 2009, ha offerto con UltraGavina un ulteriore riscontro alla figura e all’attività di Dino Gavina, affiancando le iniziative in programma a Bologna. UltraGavina ha accolto due mostre dedicate ad Alessandro Aldrovandi e Tatsunori Kano, artisti legati a Gavina da un rapporto di amicizia, le cui opere furono esposte in due personali organizzate nell’emblematico spazio dello showroom creato da Carlo Scarpa in via Altabella. Nel programma anche due laboratori per rintracciare altri aspetti del lavoro imprenditoriale e dell’impegno culturale di Gavina. Un primo laboratorio ha voluto sperimentare la costruzione di alcuni modelli dell’Operazione Metamobile del 1974, concepiti da Enzo Mari, prodotti e diffusi da Gavina, anche per via postale. Il secondo è stato dedicato all’ocarina, strumento tradizionale di Budrio, con il contributo dell’artigiano Fabio Menaglio. Il legame al mondo di Gavina è sottile ma esiste, alquanto inaspettato: con un concerto di ocarine si inaugura il Centro Duchamp a San Lazzaro, nel 1971, alla presenza di Man Ray, ad esplicitare lo spirito del centro voluto da Gavina, che intendeva affiancare le più avanzate ricerche artistiche e scientifiche ad un sensibile sguardo rivolto al territorio e alla tradizione.

The Torri dell’Acqua in Budrio is a fascinating exhibition space, inaugurated in 2009, where the Bologna program of events in homage to the art and activity of Dino Gavina was integrated with an initiative called UltraGavina. Two separate exhibitions dedicated respectively to Alessandro Aldrovandi and Tatsunori Kano, artist friends of Gavina, were presented in the emblematic showroom created by Carlo Scarpa in via Altabella. The program also included a couple of workshops retracing certain business-development and culturally committed aspects of Gavina’s work. The first workshop offered the chance to try constructing some of the models designed by Enzo Mari that Gavina had produced and distributed, even by post, for the 1974 event, “Operation Metamobile.” The second was dedicated to the ocarina, the traditional clay flute from the Bolognese town of Budrio, with the contribution of the master craftsman Fabio Menaglio. Its link to Gavina’s work, though subtle and unexpected, nonetheless exists: there was an ocarina concert to inaugurate the Duchamp Center in San Lazzaro in 1971, which Man Ray attended, explaining the spirit of Gavina’s center, designed to promote advanced artistic and scientific research flanked by respect for local lands, tradition and culture.

UltraGavina

UltraGavina





&

Dino Gavina, contributi

Aeroporto Guglielmo Marconi

Anche l’Aeropoto di Bologna ha voluto partecipare alle manifestazioni espositive, testimoniando i contributi portati da Gavina nel definire alcuni spazi dello scalo; attraverso di lui hanno lavorato per l’aeroporto artisti come Edoardo Landi e progettisti come Kazuhide Takahama e Alan Irvine, con l’obiettivo comune di migliorare l’accoglienza e la qualità architettonica dell’aerostazione

Dino Gavina, contributions to the Guglielmo Marconi Airport

Bologna Airport also wanted to take part in the exhibition by highlighting Gavina’s contributions to the design of some parts of the structure. It was his intervention which drew the likes of artists such as Edoardo Landi and designers like Kazuhide Takahama and Alan Irvine, with the common goal of creating an architecturally sound and beautiful airport with an efficient welcoming system


Dino Gavina, contributi Aeroporto Guglielmo Marconi

Anche l’Aeropoto di Bologna ha voluto partecipare alle manifestazioni espositive, testimoniando i contributi portati da Gavina nel definire alcuni spazi dello scalo; attraverso di lui hanno lavorato per l’aeroporto artisti come Edoardo Landi e progettisti come Kazuhide Takahama e Alan Irvine, con l’obiettivo comune di migliorare l’accoglienza e la qualità architettonica dell’aerostazione

Dino Gavina, contributi Aeroporto Guglielmo Marconi

Anche l’Aeropoto di Bologna ha voluto partecipare alle manifestazioni espositive, testimoniando i contributi portati da Gavina nel definire alcuni spazi dello scalo; attraverso di lui hanno lavorato per l’aeroporto artisti come Edoardo Landi e progettisti come Kazuhide Takahama e Alan Irvine, con l’obiettivo comune di migliorare l’accoglienza e la qualità architettonica dell’aerostazione



eventi collaterali Altre visuali In cttà si sono avuti vari contributi che hanno dato riscontro alle mostre ufficiali in corso, con vetrine espositive a tema e una mostra fotografica: hanno partecipato Simon Bologna, Gazziero Arredamenti, Art To Design, Twinside Bistrot, Corraini MAMbo Artbookshop. Anche la Biblioteca comunale Salaborsa ha voluto offrire una panoramica di testi riferiti a Gavina e al design, con un allestimento di volumi in libera consultazione nello spazio di piazza coperta Proposte nr. 66 - dino gavina “sovversivo” (della cultura) A Foligno, dove Gavina fondò negli anni Sessanta il nuovo grande stabilimento aziendale, siamo stati invitati come curatori ad illustrare la mostra in corso al MAMbo, con una serata organizzata a Palazzo Trinci, nell’ambito della rassegna Festa a Palazzo curata da Rita Rocconi (19 Novembre 2010) A Pianoro, presso la Biblioteca Comunale Don Milani, abbiamo introdotto le mostre in corso con una serata del ciclo “L’arte è un modo per vedere” (11 Novembre 2010) Sunday Girls Villa Bighi Accademia Belle Arti Open Design Italia


I numeri Visitatori | visitors

9.900

persone | people

Incontri| meeting

578

Visite guidate | guided tour

807

persone | people

persone | people


Tutte le espressioni artistiche sono una chiave fondamentale per comprendere la società contemporanea. Enel, che è una delle aziende più radicate nel territorio, si è impegnata in questi anni a supportare i molti e diversi linguaggi dell’arte moderna al fine di essere vicina ed interagire con il mondo del propri stakeholders. Il design è una delle espressioni artistiche che ha più segnato la nostra epoca e che nel nostro paese ha raggiunto punte di grande eccellenza. Tra le figure più significative del design italiano è certamente Dino Gavina, che ha dedicato la vita a difendere l’idea del bello e a cercare nuove strade per diffonderlo. Tale impegno ha segnato profondamente la sua intera esistenza, portandolo ad essere un pioniere della produzione in serie di mobili progettati da grandi architetti, consentendo al grande pubblico di accedere ad oggetti di grande qualità estetica. Oggi il mobile, che è uno dei settori portanti del “made in Italy”, è una delle eccellenze italiane. A questa storia di successo ha contribuito, in modo significativo, Dino Gavina. Ottobre 2010 Piero Gnudi Presidente Enel S.p.A.


All expressions of artistry are a fundamental key for understanding modern-day society. Enel, which is one of the companies most deeply entrenched in the nation, has committed over recent years to supporting all the various different languages of modern art, in order to be close to and interact with the world of its own stakeholders. Design is one of the artistic expressions which has left the deepest trace on our age and has reached heights of great excellence in our country. Dino Gavina is certainly one of the most important figures in Italian design, who devoted his life to defending a certain notion of beauty and to searching for new ways of spreading it. This commitment left a deep mark on his entire life, making him a pioneer in the mass production of furniture designed by great architects, allowing the general public to gain access to objects of the highest aesthetic quality. Nowadays furniture, which is one of the bearing columns of Italian manufacturing and design, is something Italy really excels at. And Dino Gavina contributed to this success in a highly significant way. 2010 October Piero Gnudi President of Enel S.p.A.


La mostra che il MAMbo dedica alla ricerca di Dino Gavina celebra una delle personalità più interessanti del panorama culturale italiano del dopoguerra. Inquadrare la figura di Gavina è molto difficile: imprenditore, certo, ma anche architetto, critico d’arte, designer, talent scout, artigiano, collezionista, mecenate, urbanista. Tutte definizioni che Dino avrebbe rifiutato inorridito, accettando forse solo quella di “uomo moderno” nel senso di sperimentatore, innovatore. Gavina aveva la capacità di spingere il limite della sua instancabile ricerca ogni giorno più avanti, con una tensione costante verso i territori ancora inesplorati del design. Dino è stato amico di grandi artisti con cui ha spesso condiviso il proprio percorso: Marcel Breuer, Lucio Fontana, Pier Giacomo Castiglioni, Carlo Scarpa, Sebastian Matta, Man Ray, Luigi Ontani, solo per citarne alcuni. Ma la stella polare di Gavina è stata, indubbiamente, Marcel Duchamp di cui egli aveva capito, prima di tanti altri, la grandezza e l’effetto dirompente sulla storia dell’arte del ’900. Dino ripeteva spesso che dopo Duchamp nulla sarebbe stato come prima: “Picasso è il capolinea di una lunga e gloriosa storia, con Duchamp si apre un nuovo mondo”. Autodidatta, Gavina amava il paradosso e la provocazione, ma era, innanzitutto, un pedagogo: se trovava qualcuno che mostrava interesse alle sue parole non si risparmiava; spiegava raccontando infiniti aneddoti, con un linguaggio secco, diretto, sempre sorprendente e stimolante, mai noioso. Il suo amico Breuer lo aveva definito come il più sensibile e il più impulsivo tra tutti gli imprenditori del mobile nel mondo. L’intero pianeta era, infatti, la sua dimensione, il suo orizzonte. Viveva e amava Bologna, ma spaziava ovunque con uno sguardo che andava sempre al di là dei confini fisici, ma soprattutto oltre il limite del fare convenzionale e accademico. Gavina univa idealità e pragmatismo, aveva una mente costantemente proiettata nel futuro: “Cavalletto è un souvenir del futuro” questa fu la paradossale definizione che egli diede al primo “Metamobile” con cui inaugurò un nuovo modo di concepire oggetti che subivano un processo di spaesamento rispetto al contesto e alla funzione originaria, seguendo un percorso tipicamente dadaista. Con “Tripolina”, “Praia” e tutto ciò che venne dopo diede vita a una produzione sempre più in contrasto con la storia tradizionale del mobile. Da allora e fino all’ultimo dei suoi giorni Gavina non ha mai abbandonato la sua spasmodica ricerca estetica sostenuta da un amore assoluto per le arti visive e per gli artisti suoi compagni di strada in un’indagine che non ha mai considerato compiuta. Una sperimentazione che non rinnegava mai il passato né ipotecava il futuro, lasciando la porta sempre aperta agli incontri imprevedibili, alle infinite possibilità di meraviglia suscitata dagli oggetti, dai fenomeni che hanno a che fare con la vita e la sua verità. Dino Gavina non ha mai accettato compromessi, ha sempre e solo rifuggito le mezze-misure e le incertezze, perché, come amava ripetere: “la vita è anche follia, l’esistenza è stupore e sorpresa, l’avvenire è l’avventura”. Bologna ed il suo Museo d’Arte Moderna ricordano con questa mostra il concittadino, l’amico, il maestro che non è stato solo un industriale del design, ma per tutta la sua esistenza ha incarnato il design nella sua accezione più nobile e alta. Ottobre 2010 Lorenzo Sassoli de Bianchi Presidente MAMbo


The MAMbo exhibition dedicated to Dino Gavina commemorates one of the most interesting figures on the post-war Italian cultural scene. It is very difficult to describe Gavina: a businessman most certainly, but also an architect, art critic, designer, talent scout, craftsman, collector, patron and town-planner. All definitions which Dino would have disagreed with in disgust, perhaps only willing to be described as a “modern man” in the sense of experimenter and innovator. Gavina was capable of pushing his tireless research and experimentation to the limit and beyond on a day-to-day basis, constantly driving towards as-of-then unexplored realms of design. Dino was a friend of great artists with whom he often shared the same line of research and experimentation: Marcel Breuer, Lucio Fontana, Pier Giacomo Castiglioni, Carlo Scarpa, Sebastian Matta, Man Ray and Luigi Ontani, just to mention a few. But Gavina’s real guiding light was, unquestionably, Marcel Duchamp, whose greatness and groundbreaking role in the history of 20th-century art he realized before many others. Dino frequently said that nothing would be the same after Duchamp: “Picasso marks the end of a long and glorious period in history, a new world opens up with Duchamp”. Self-taught, Gavina loved paradox and provocation, but he was, first and foremost, a pedagogue: if he ever came across somebody who shared an interest in what he had to say then he would never hold back; he would explain things by telling endless anecdotes, always very direct and to the point in his choice of words, never boring. His friend Breuer described him as the most sensitive and impulsive of all world’s furniture entrepreneurs. The entire planet was, in fact, his range of action and horizon. He lived in and loved Bologna, but his vision extended everywhere, scanning beyond mere physical borders and, above all, beyond the limits of conventional, academic behaviour. Gavina combined idealism and pragmatism, and his mind was constantly projected into the future: “Cavalletto is a souvenir from the future” was the paradoxical definition he gave to the first piece of “Meta-furniture” opening up a new way of envisaging objects, which underwent a process of disorientation in relation to their original setting and function, based on a typically Dadaist line of thinking. This was followed by “Tripolina”, “Praia” and everything else, resulting in a production range increasingly in contrast with the traditional history of furniture. From then on and right until the day he died, Gavina never abandoned his spasmodic aesthetic experimentation backed up by an absolute love for the visual arts and his fellow artists engaged in research he never considered to be finished. Research which never rejected the past nor took the future for granted, always leaving the door open to unexpected meetings and the endless possibilities of being astounded by objects, by phenomena connected with life and its truth. Dino Gavina always refused to compromise, constantly rejecting half measures and uncertainties, because, as he loved to say: “life is also madness, existence is amazement and surprise, the future is an adventure”. Bologna and his Modern Art Museum are remembering their fellow citizen and friend with this exhibition, the master who was not just a design entrepreneur, but who also embodied design in the highest and most noble sense right throughout his life. 2010 October Lorenzo Sassoli de Bianchi President of MAMbo


Dino Gavina MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna Lampi di design Comitato Mostra Dino Gavina al MAMbo Cura della mostra e della rassegna incontri, e progetto di allestimento di: Elena Brigi, Daniele Vincenzi Progetto grafico di Pablo.it L’esposizione al MAMbo è stata realizzata con i contributi di: Unicredit banca, Enel spa, Camera di Commercio di Bologna Hanno contribuito varie aziende di settore: Ghisamestieri, Simon Bologna, Flos, Knoll, Simon - Estel, Nemo Cassina, B Line, Simongavina Paradisoterrestre La rassegna di incontri Gavina Naviga è stata creata grazie al vivo contributo delle tante persone invitate, interpreti e testimoni di innumerevoli progetti e sperimentazioni Sandra e Silvia Gavina hanno reso possibile la mostra prestando diverse opere e modelli storici, e mettemdo a disposizione l’Archivio Dino Gaìvina




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