2 minute read
Il prima e il dopo: amore, fertilità, magia e battaglia. Nel mese di settembre abbiamo onorato Freya
“Hail to thee, Freya, Queen of the Aesir, Queen of Vanir, fair Lady of Álfheim. ... Lend me your insight in this my rite. Freya! Great Goddess”!
"Salute a te, Freya, regina degli Aesir, regina dei Vanir, bella signora di Álfheim. ... Prestami la tua comprensione in questo mio rito. Freya! Grande Dea"!
Advertisement
di Redazione
Una delle principali divinità del pantheon nordico, la bella e incantevole Freya era una dea di benedizioni, amore, lussuria e fertilità. Parte dei Vanir, ella condivideva con il suo popolo l'inclinazione per le arti magiche della divinazione. Fu lei ad introdurre gli dei al Seidr, una forma di magia che permetteva ai praticanti di conoscere e modificare il futuro.
Freya possiede il Brisingame, il radioso gioiello forgiato da quattro nani, che simboleggia la bellezza e lo splendore del suo incantevole aspetto. Si dice anche che il Brisingame facilitasse il Ponte dell'Arcobaleno, cioè il collegamento tra gli dei e gli esseri umani. Bella e potente nella sua veste di falco, può alzarsi in cielo senza essere vista, viaggiando in tutti i mondi e osservando ciò che accade. Altrettanto magnifica anche in terra alla guida del carro trainato dai gatti della foresta, tra i compagni costanti della dea dell'amore.
Con la dolce persuasione dei doni raggiungeva i suoi obiettivi, dotata al contempo di un affascinante quanto terrificante lato oscuro: feroce ed impietoso è infatti il suo amore per il sangue e la battaglia che, si narra, la portò ad uccidere innumerevoli nemici.
Le varianti del suo nome (Freja, Freyia, Freyja, Fröja, Frøya, Frøjya e Frua, tra gli altri) erano diverse come le lingue e i dialetti germanici che la cantavano. Grazie anche a queste differenze linguistiche, alcune interpretazioni della mitologia ritenevano che il suo nome fosse sinonimo di Frigga, la moglie di Odino, e talvolta di Gullveig, la völva narratrice della Völuspá, che raccontava la guerra Aesir-Vanir e prediceva il destino degli dei durante il Ragnarök.
I molti aspetti della Dea
Più simile alla sumera Inanna e molto diversa dalla greca Afrodite, Freya è quindi sia una dea dell'amore sia una dea della guerra. Il dio Odr, altrimenti meno sconosciuto, è nominato suo consorte. Da lui ha due figlie: Hnoss e Gersimi. L'amore che Freya incarna, a differenza di quello del fratello, è piuttosto amore libero e agisce per amore. Per questo è anche chiamata Walfeyja - la leader delle Valchirie: donne bellissime e combattenti, amanti e amate, che vanno sul campo di battaglia per amore e difendono l’amato.
Nata dall'incestuosa unione di Njdrdhr con la sorella, Freya era innanzitutto la Vanadis, la “dea dei Vani” per eccellenza e il suo compito principale nei ranghi degli Aesir era dunque quello di guidare le Valchirie in guerra. Per questo, essa può reclamare metà degli eroi caduti, mentre Odino ha diritto all'altra metà.
Un giorno Odr se ne andrà per il mondo a raccogliere la saggezza. Lei lo cercherà ovunque “piangendo lacrime d'oro che diventano d’ambra” .
“Benedetta sia la dea dell’Aurora scintillante Freya, la Bellissima, La più appassionata delle Regine. Insegnami i misteri dell’autentica passione del cuore.
Mostrami i segreti del wyrd.
Cammina con me nella luce delle stelle. Io accendo questa candela in una ardente offerta a Te, Freya, dea del fuoco etereo”