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Festival Compositrici

C’erano compositrici nel XIX secolo? I libri di storia della musica potrebbero farcene dubitare. E invece...

GIOVEDÌ 23 MARZO ORE 18 PALAZZETTO BRU ZANE

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Presentazione del festival con concerto

Opere per violoncello e pianoforte di FARRENC, BONIS, GRANDVAL e N. BOULANGER

DUO LUPERCA Aurélienne Brauner violoncello Lorène de Ratuld pianoforte

INGRESSO LIBERO prenotazione obbligatoria tickets@bru-zane.com Raccontando la storia dell’arte, si è a lungo preferito illustrare solo alcune grandi figure di creatori: geni in lotta con il loro tempo oppure maestri che ne definiscono l’essenza. Questo approccio parziale e a volte crudele ha relegato nell’ombra una moltitudine di musicisti, arbitrariamente qualificati come minori o secondari e condannati al silenzio, poiché non appartenevano al gruppo degli eletti fondamentali. Nel momento in cui rivediamo questo modo di pensare, mettendo in discussione i giudizi estetici del XX secolo e partendo alla riscoperta di bellezze dimenticate, bisogna anche constatare che il periodo che ci precede, nel designare gli autori indispensabili, non ha mai selezionato una sola compositrice. Sulla timeline appesa nella maggior parte delle classi di musica non compare nessun volto femminile. Ciò ha conseguenze incresciose. Come può una giovane donna di oggi intraprendere una carriera di compositrice, se non le è mai stata presentata una figura tutelare che le dimostri che la cosa è possibile, iscrivendosi addirittura in una storia pluricentenaria? Senza minimizzare le difficoltà incontrate ai loro tempi da queste artiste, sembra davvero che sia giunto il momento di studiarne meglio il percorso e di far rivivere le loro opere: a teatro, in concerto, su disco. Presentando questi nuovi modelli del passato, speriamo di partecipare alla costruzione di un futuro più equo e più vario.

Una selezione di stampe presenta ai visitatori figure di compositrici del XIX secolo per ridare un volto a queste artiste dimenticate.

Per saperne di più sulle protagoniste del festival: bruzanemediabase.com

SABATO 1° APRILE ORE 19.30 SCUOLA GRANDE SAN GIOVANNI EVANGELISTA LA BELLE ÉPOQUE DELLE COMPOSITRICI

Opere per archi e pianoforte di STROHL, FLEURY, SOHY, L. BOULANGER e BONIS

Pierre Fouchenneret violino Lise Berthaud viola Yan Levionnois violoncello Adam Laloum pianoforte

Questo concerto è registrato e reso disponibile su Bru Zane Replay Alle soglie del XX secolo, nel momento in cui il movimento femminista ottiene le sue prime vittorie in Europa, il clima si fa più propizio anche per le artiste. Nell’ambito musicale, fino a quel momento riservato quasi esclusivamente agli uomini, esse riescono a far riconoscere il loro diritto all’eguaglianza. L’apertura alle donne del concorso per il prix de Rome di composizione musicale, istituito nel 1803, ne è il simbolo più eloquente: bisognerà aspettare fino al 1904 perché una donna – Hélène Fleury – possa infine parteciparvi, mentre la prima a vincerlo sarà Lili Boulanger, nel 1913. Parallelamente a questo riconoscimento istituzionale, si aprono spazi per la promozione delle opere delle compositrici, quali Mel Bonis, Rita Strohl e Charlotte Sohy.

Diplomato al CNSMD di Parigi, Pierre Fouchenneret è invitato da orchestre francesi e internazionali e ha inciso vari album, tra cui l’integrale della musica da camera di Fauré e di Brahms. Lise Berthaud è invitata a esibirsi come solista in sale da concerto e con orchestre internazionali. Partecipa al programma BBC New Generation Artists e suona con le orchestre della BBC. Vincitore di concorsi internazionali, Yan Levionnois collabora con diverse orchestre e fa parte del Quartetto Hermès, con il quale esegue un repertorio che va dal XIX secolo alla musica contemporanea. Dopo avere studiato al CNSMD di Parigi e ottenuto vari premi (Maurice Ravel, concorso Clara Haskil e Victoires de la Musique classique), Adam Laloum si esibisce in Francia e all’estero come solista o nell’ensemble Trio les Esprits da lui fondato.

DOMENICA 2 APRILE ORE 17 PALAZZETTO BRU ZANE RACCONTI FANTASTICI

Contes fantastiques di DILLON

Jean-Frédéric Neuburger pianoforte Raccontare per mezzo delle note: ecco una sfida che viene lanciata all’inizio del XIX secolo, per dimostrare che la musica può essere un linguaggio universale, in grado di trasmettere un messaggio anche senza l’apporto delle immagini e delle parole. Nella linea dei poemi sinfonici di Franz Liszt, la giovane organista Juliette Dillon (1823-1854) si dedica dunque a “tradurre per il pianoforte” i Racconti fantastici di E.T.A. Hoffmann. Trent’anni prima dei Contes d’Hoffmann di Jacques Offenbach, l’artista dispiega tutti i suoi talenti di improvvisatrice per ripercorrere dieci novelle, scelte tra le più note del poeta tedesco.

Jean-Frédéric Neuburger © C. Bellaiche

Dopo essersi formato al CNSMD di Parigi, Jean-Frédéric Neuburger è invitato da orchestre quali la New York Philharmonic, la San Francisco Symphony, la Philadelphia Orchestra, la London Philharmonic, l’Orchestre de Paris, la Philharmonique di Radio France, i Bamberger Symphoniker e la NHK Symphony Orchestra, con direttori del calibro di Lorin Maazel, Michael Tilson Thomas, Jonathan Nott, Osmo Vänskä, Ingo Metzmacher, Pascal Rophé, Pierre Boulez. L’ampio repertorio spazia da Bach alla musica contemporanea. È inoltre professore al Conservatorio di Parigi, dove insegna accompagnamento. Le sue incisioni discografiche sono state elogiate dalla critica internazionale (Choc du Monde de la Musique e Choc di Classica).

VENERDÌ 14 APRILE ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE NOTE FLAUTATE

Opere per flauto e pianoforte di HOLMÈS, BONIS, GRANDVAL, CHAMINADE e L. BOULANGER

Juliette Hurel flauto Hélène Couvert pianoforte Le compositrici francesi hanno scritto molto per flauto solo. Forse per empatia verso uno strumento generalmente trascurato? O per affinità con il suo timbro, simile a quello della voce femminile? In ogni caso, nel comporre pezzi concertanti o di musica da camera per questo strumento a fiato, esse occupano uno spazio lasciato ampiamente libero dai colleghi uomini e trovano quindi nei flautisti altrettanti difensori convinti della loro arte. Con suites, sonate o pezzi di genere, Juliette Hurel e Hélène Couvert, pioniere della promozione di questo repertorio, sfogliano le pagine di Clémence de Grandval, Cécile Chaminade, Mel Bonis, Augusta Holmès e Lili Boulanger per svelarne i segreti.

Primo premio di flauto al CNSMD di Parigi, vincitrice di concorsi internazionali e nominata alle Victoires de la Musique Classique, Juliette Hurel è invitata a esibirsi in sale da concerto e festival in tutto il mondo. È primo flauto dell’Orchestra Filarmonica di Rotterdam. Ha inciso vari album, tra cui un disco dedicato alle compositrici (Alpha Classics, 2020) con la pianista Hélène Couvert, insieme alla quale si esibisce regolarmente. Primo premio di pianoforte al CNSMD di Parigi, Hélène Couvert si è perfezionata con Marie-Françoise Bucquet e presso la Fondazione Theo Lieven. Collabora con numerosi festival in Francia e si esibisce in tournées internazionali, in particolare con l’Orchestre Philharmonique di Radio France, l’Orchestre d’Auvergne, l’Orchestre Perpignan Méditerranée e l’Orchestre Symphonique di Orléans.

MARTEDÌ 18 APRILE ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE SOTTO VOCE

Mélodies di STROHL, DANGLAS, GRANDVAL, SOHY, LEMARIEY, GRUMBACH, FOSCARINA, ANGOT-BRACQUEMONT, HOLMÈS, JAËLL, CHAMINADE e CHRÉTIEN

Cyrille Dubois tenore Tristan Raës pianoforte

Si parla generalmente del salotto musicale come se si trattasse di uno spazio coerente, contrapposto a quelli dei teatri o delle sale da concerto. Tuttavia, dai salotti della piccola borghesia, dove si fa musica per sé, ai salotti aristocratici, in cui si riceve con frequenza regolare il gran mondo, questa parola indica un’intera costellazione di luoghi e di pratiche artistiche. Nell’universo dei salotti regnano le donne, che in essi ricevono, possono farsi ascoltare o anche invitare e remunerare musicisti di fama. Non ci si deve dunque stupire se i generi musicali destinati ai salotti siano quelli per cui le compositrici producono di più. Il florilegio di mélodies proposto in questo concerto ne dimostra il successo.

Cyrille Dubois e Tristan Raës si incontrano nel 2008 al CNSMD di Parigi nella classe di Lied e mélodie di Anne Le Bozec ed Emmanuel Olivier, perfezionandosi nella mélodie con Jeff Cohen e Anne Grapotte e nel Lied con Helmut Deutsch. Con la vincita al Concorso Nadia et Lili Boulanger nel 2010 inizia la carriera del Duo Contraste, che nel 2013 ottiene tre premi al Concours International de Musique de Chambre di Lione. Il duo si esibisce in vari festival europei in un repertorio eclettico che spazia dai grandi cicli liederistici tedeschi alla mélodie francese moderna, ma comprende anche brani di Rachmaninov, Britten e Dubois. Hanno inciso in particolare un CD dedicato alle mélodies di Gabriel Fauré (2022, Aparté con il sostegno del Palazzetto Bru Zane).

GIOVEDÌ 27 APRILE ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE QUARTETTO ROMANTICO

Opere per quartetto con pianoforte di GRANDVAL, STROHL e JAËLL

Alexandre Pascal violino Léa Hennino viola Héloïse Luzzati violoncello Célia Oneto Bensaid pianoforte Il quartetto con pianoforte è saldamente in voga nella Francia della seconda parte del XIX secolo. Il genere si rifà inizialmente ai lavori di Felix Mendelssohn e di Robert Schumann, per poi costituire una produzione tipicamente nazionale, guidata in particolare da Camille Saint-Saëns e da Gabriel Fauré. Esso permette di affrontare la scrittura a quattro voci in modo più flessibile di quanto non lo consenta il quartetto per archi – ossia il quartetto per eccellenza. Così, quando Marie Jaëll pensa di mettere da parte la propria carriera di virtuosa per dedicarsi alla composizione, si volge naturalmente al quartetto con pianoforte, che fa conoscere alla Société nationale de musique nel 1876. Rita Strohl percorre la stessa strada, componendo il suo quartetto all’età di soli vent’anni.

Diplomata al CNSMD di Parigi, Léa Hennino collabora con molti ensemble e orchestre, tra cui l’ensemble I Giardini. Suona una viola di Charles Coquet costruita per lei nel 2014, con un archetto di Thierry Doison. Formatasi al CNR di Parigi e al CNSMD di Parigi, Héloïse Luzzati è invitata a esibirsi in festival e con orchestre in Francia e nel resto d’Europa sia in formazioni di musica da camera sia come solista. Célia Oneto Bensaid ha studiato al CNSMD di Parigi e all’École Normale Alfred Cortot. Le compositrici occupano un posto importante nel suo repertorio, che propone in sale da concerto e in festival internazionali e con le sue incisioni.

VENERDÌ 5 MAGGIO ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE IL TEMPO DELLE AMBIZIONI

Opere per trio con pianoforte di FARRENC, GRANDVAL e CHAMINADE

Sergej Galaktionov violino Amedeo Cicchese violoncello Linda Di Carlo pianoforte Louise Farrenc apre la strada alla generazione di compositrici successiva alla sua in diversi ambiti. Prima donna francese ad accedere, attraverso la sinfonia, alla Société des concerts del Conservatorio, impone il proprio nome in concerti privati e vince addirittura due volte il prestigioso Prix Chartier, con cui l’Istituto premia ogni anno i migliori brani di musica da camera. L’epoca in cui il repertorio femminile doveva rimanere confinato nella sfera privata fa ormai parte del passato, e compositrici come Clémence de Grandval e Cécile Chaminade sapranno trarne partito. Sebbene il ricordo di queste musiciste sia progressivamente sbiadito, i trii con pianoforte di questo concerto ci ricordano le speranze di riconoscimento di cui essi si facevano portatori.

Nato in Russia, Sergej Galaktionov si forma al Conservatorio Superiore di Mosca con il Maestro Andrei Korsakov, quindi studia direzione con Vladimir Ponkin. Collabora con Abbado, Solti, Maazel, Haiting o Barenboim. Dal 2004 copre il ruolo di Primo violino di Spalla al Teatro Regio di Torino. Amedeo Cicchese studia all’Accademia di S. Cecilia e si perfeziona alla Hochschule der Kunste (Berna) e alla Cello Academy di Pavia. Vincitore di premi internazionali, è primo violoncello dell’Orchestra Cherubini e collabora con molte orchestre. Suona un violoncello Ignazio Ongaro del 1770 e un violoncello Joseph Hill del 1780. Diplomata in pianoforte e clavicembalo presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia, Linda Di Carlo ha svolto attività concertistica come solista, in formazioni orchestrali e da camera sia in Italia che all'estero e ha effettuato con successo tournées nel mondo. Ha prodotto diverse registrazioni in particolare con Galaktionov e Cicchese.

GIOVEDÌ 11 MAGGIO ORE 19.30 PALAZZETTO BRU ZANE SULLA CORDA

Opere per violoncello e pianoforte di STROHL, RENIÉ e JAËLL

Johannes Gray violoncello Anastasiya Magamedova pianoforte La stampa del XIX secolo non è tenera con le compositrici. Quando non le si giudica incompetenti a priori, si valutano le loro opere in base a criteri di decoro femminile: pezzi piacevoli, pieni di dolcezza o di grazia. Quando qualcuna di loro sconfina nel vigore o nell’eccesso, all’incomprensione si aggiunge l’indignazione. Tuttavia, se si facessero ascoltare le opere per violoncello in programma in questo concerto senza indicarne gli autori, sarebbe ben difficile individuarvi una scrittura “femminile”. Facendo ricorso a tutta la forza espressiva dello strumento, Rita Strohl, Henriette Renié e Marie Jaëll ci incantano senza preoccuparsi di seguire le norme che sono state loro imposte.

Johannes Gray © diritti riservati Anastasiya Magamedova ©diritti riservati

Vincitrice e finalista di diversi concorsi internazionali, Anastasiya Magamedova ha iniziato a studiare il pianoforte a Dušanbe, in Tagikistan, prima di proseguire la sua formazione alla Juilliard School di New York. Si è esibita alla Carnegie Hall, alla Weill Concert Hall e alla Alice Tully Hall con orchestre quali la Filarmonica di Alicante, l’Orchestra sinfonica dello Utah, l’American West Symphony e l’Orchestra da camera di Bratislava. Dopo il debutto a soli quattordici anni con la Chicago Symphony Orchestra, il violoncellista Johannes Gray studia a Chicago, al CNSMD di Parigi e alla Barenboim-Said Akademie a Berlino. Vincitore di vari concorsi nazionali e internazionali, nel 2022 è stato nominato Révélation Classique dell’Adami. Si esibisce alla Philharmonie di Berlino, al Ravinia Festival e al Festival di Verbier, al Lincoln Center, a SuperCello a Pechino e alla Cello Biënnale di Amsterdam.

IN USCITA

DISCO Compositrices New light on French Romantic Women Composers 8 CD BRU ZANE LABEL Uscita: febbraio 2023

Libro in francese Augusta Holmès Hélène Cao ACTES SUD / PALAZZETTO BRU ZANE Uscita: primavera 2023 DISCHI

Lili e Nadia Boulanger Mélodies Cyrille Dubois tenore Tristan Raës pianoforte APARTÉ / PALAZZETTO BRU ZANE 2020

CD CON LIBRO

Ritrovate tutte le pubblicazioni su bru-zane.com e al bookshop del Palazzetto Bru Zane Marie Jaëll Musique symphonique, musique pour piano BRUSSELS PHILHARMONIC Hervé Niquet direzione ORCHESTRE NATIONAL DE LILLE Joseph Swensen direzione Collana “Portraits” vol. 3 BRU ZANE LABEL – 2016 Mel Bonis Le songe de Cléopâtre Claudine Simon e Laurent Martin pianoforte LIGIA DIGITAL con il sostegno del PALAZZETTO BRU ZANE 2012

LIBRO ILLUSTRATO

Un pianoforte, un cane, una pulce e una bambina Elisabetta Garilli testi Daniela Iride Murgia illustrazioni Musiche di Mel Bonis Nathalia Milstein pianoforte CARTHUSIA con il sostegno del PALAZZETTO BRU ZANE 2020

ALTRE ATTIVITÀ

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