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SCENARI

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NON SOLO BUSINESS

NON SOLO BUSINESS

NON TEMONO NÉ L’ATTUALE INCERTEZZA CONGIUNTURALE NÉ LA PANDEMIA. I PRINCIPALI PLAYER DEL SETTORE, INTERPELLATI DA PAMBIANCO BEAUTY, ESPRIMONO OTTIMISMO SULLA BASE DEI SEGNALI POSITIVI IN ARRIVO DAL MERCATO.

DISTRIBUTORI ALLA RISCOSSA

di Tiziana Molinu

Non temono né l’attuale incertezza nello scenario di mercato né la pandemia e le sue varianti, ma continuano imperterriti la loro corsa in un’ottica di crescita e espansione attraverso acquisizioni, nuove licenze o con il consolidamento dei loro marchi e delle relazioni con i clienti. Sono coraggiosi. Sono i distributori tricolore di prodotti cosmetici. Il filo conduttore dei principali player del settore, interpellati da Pambianco Beauty, sembra essere infatti un sano ottimismo per il futuro grazie al generale feedback positivo da parte del mercato. “Per il 2022 abbiamo delle previsioni molto ottimistiche e siamo sicuri che le nostre ultime iniziative ci porteranno a grandi risultati nei prossimi mesi - ha spiegato Alberto Tanzi, managing director di Italart -. Al momento la pandemia non ci spaventa in quanto le risposte di mercato sono molto buone, siamo tornati già dallo scorso anno ai numeri preCovid”. E’ dal 1957 che la famiglia Tanzi con Italart si occupa di ideare, produrre e distribuire nel mondo profumi a marchio proprio o su licenza esclusiva, e si impegna a continuare a farlo ancora per lungo tempo. Da una parte l’azienda ha lanciato alla fine dell’anno scorso John Richmond, d’altra parte ha in serbo una grossa novità, Italart ha infatti firmato per un’altra licenza, quella per il marchio Replay, con cui sarà operativa da

aprile. “Puntiamo molto su questo brand - ha sottolineato Tanzi - è in grossa crescita è sta andando molto bene sia nel comparto profumi sia nel suo core business nella moda. Viste le ottime performance di John Richmond e con l’aggiunta, adesso, di Replay prevediamo di raddoppiare il fatturato nel 2022 e ci stiamo strutturando di conseguenza”. Si espresso in termini positivi anche il CEO di Beauty & Luxury Stefano Malachin, che quest’anno stima di superare i 56 milioni di fatturato. “Dopo un 2021 record, con ricavi in crescita del 10% rispetto al 2019, nel 2022, pur rimanendo prudenti - ha affermato il manager - ci aspettiamo una progressione del 23% sul 2021”. Forma Italiana poi, nel 2021, sotto la gestione del CEO Claudio Gabbai, ha messo a segno un giro d’affari da 118 milioni di euro. L’azienda gestisce attualmente diversi magazzini che si estendono per una superficie complessiva di 17.000 metri quadrati. Nel 2021 Forma Italiana ha concluso due deal di grande importanza strategica aggiungendo al suo portafoglio i marchi La Perla e Barbour. Le contrazioni del mercato non sembrano aver impattato neanche su Beauty San, il CEO Andrea Valdo ha infatti affermato: “abbiamo avuto una risposta positiva sui nostri brand e sulla nostra azienda sia per quanto riguarda il mercato italiano che per l’export. Ottimi riscontri soprattutto se si prende in considerazione che le percentuali di contrazione di mercato negli ultimi due anni sono state piuttosto importanti e noi siamo stati in controtendenza fino addirittura a chiudere l’anno scorso con un risultato migliore a quello del 2019, periodo pre-pandemia. Quindi sicuramente il mercato ha premiato il modo di lavorare dell’azienda e i marchi che introduciamo e distribuiamo”.

L’OTTIMISMO È IL FIL ROUGE Il sentiment generale che accomuna i vari player di settore è positivo e si articola tra partnership, nuove iniziative e acquisizioni, innovazione e consolidamento della posizione di mercato. “Il 2021 è stato un anno di sorprendente crescita per Beautimport sia in termini di fatturato che di acquisizione di nuovi clienti - ha spiegato il numero uno di Beautimport Nicola Catelli -. Dai risultati ottenuti, penso di aver fatto la scelta giusta. Per quanto riguarda il 2022, continueremo sulla strada dell’innovazione tecnologica in ambito logistico e verosimilmente con la ristrutturazione anche dei 1.500 metri quadri di magazzino. Da inguaribile ottimista, vedo il 2022 sempre in crescita per l’azienda”. Vede rosa sul futuro anche Adele Schipani, founder di Luxury Lab Cosmetics, che ha affermato: “già nell’ultimo trimestre del 2021 abbiamo posto interessanti e concrete basi per una crescita significativa della nostra attività per il 2022, sia in termini di collaborazioni, ampliamento portfolio brand, consolidamento del network sia per fatturato”. Come priorità, l’azienda lavora per migliorare quanto costruito in questi ultimi due anni. Secondo Stefano

Da sinistra, il profumo Me divina di Roccobarocco e una fragraza Lolita Lempicka. In basso, alcuni prodotti Decorté

In apertura, il profumo Suit of lights di Jusbox

Dall’alto, le capsule Roc retinol correxion e un gel doccia Tuttotondo Malachin, la crescita di Beauty & Luxury sarà guidata dal consolidamento dei brand in portafoglio, unitamente ad alcuni nuovi lanci di cui il più importante è Moncler, in programma a marzo. “Un progetto che incarna appieno i valori del brand - ha affermato l’amministratore delegato - e quella volontà di cercare lo straordinario nell’ordinario che lo contraddistingue. Affrontiamo lo scenario attuale con la piena consapevolezza che dovremo continuare a dare il meglio di noi stessi in un mercato ancora incerto per i possibili risvolti negativi legati all’evoluzione della situazione pandemica”. Per Italart raddoppiare i ricavi significa crescere in maniera importante, pertanto l’azienda sta assumendo personale e nuove figure per far fronte agli attuali piani di crescita. “É chiaro che un po’ di preoccupazioni ci sono ed è normale che ci siano - spiega Tanzi - ma soprattutto per quanto riguarda l’approvvigionamento delle materie prime e i ritardi della produzione che possono creare dei problemi. Più che la parte commerciale mi preoccupa quella produttiva”. Parlando di futuro, Andrea Valdo ha affermato: “per il 2022 prevediamo che il trend di crescita continui, abbiamo un sacco di richieste e, anche se abbiamo ancora una distribuzione molto selettiva, stiamo pensando di allargarla. Al momento abbiamo un centinaio di clienti ma contiamo di espanderci fino a 150 (+50%)”. VARIETÀ STRATEGICA Seppur alla fine abbiano portato agli stessi risultati a segno più, le strategie messe in atto dai distributori sono state differenti tra loro. C’è infatti chi punta sull’acquisizione di nuovi marchi e licenze, chi mira a rafforzare il rapporto con i clienti e a allargare le partnership e chi vuole consolidare la propria posizione. Chi spinge sul mercato italiano e chi strizza l’occhio all’estero. Non c’è un’omogeneità strategica, ma il mercato risponde bene ai vari business models. Ad esempio Beauty San punta a gestire al meglio le etichette già in suo possesso per farle crescere in maniera verticale, con un particolare focus sull’incremento delle partnership con i clienti. Infatti, un tassello fondamentale della strategia di successo dell’azienda è coltivare le relazioni e lavorare a stretto contatto con i clienti, supportandoli sia da un punto di vista commerciale che marketing e digital attraverso gli appositi uffici. “Non abbiamo intenzione di allargare il nostro

Da sinistra, Elizabeth Arden advanced ceramide capsules, Elie Saab Le parfum lumière e il profumo Moncler pour homme

portafoglio di marchi anche perchè credo che al momento sia molto difficile trovare marchi interessanti per noi - commenta Valdo -. D’altro canto, si sa che introducendo marchi nuovi sul mercato si può aumentare il fatturato, ma noi viaggiamo in direzione opposta, per noi è fondamentale il supporto del cliente”. Per l’azienda, il marchio che ha visto la più grande evoluzione sul mercato Italiano è Molton Brown ma l’azienda sta impiegando le sue risorse anche per lo sviluppo di Tuttotondo e Jusbox. Il primo è un marchio made in Italy improntato sulla cura del corpo che si sta consolidando molto bene sul mercato tricolore dove è in crescita double digit e il secondo si sta affermando sempre di più in Italia così come all’estero. “Con Jusbox - conclude il dirigente - siamo presenti anche con un monomarca a Milano, vogliamo puntare su questo flagship e espandere la presenza del brand, che è sempre più richiesto non solo in Italia ma anche in altri Paesi. Noto infatti come il made in Italy della cosmetica sia sempre più apprezzato”. Si muove in maniera molto cauta sulla possibilità di nuovi deal anche Beautimport, che punta fortemente sia su Decorté che su Lubin, di cui gestisce la filiale italiana. “Riceviamo costantemente proposte dall’estero di nuovi marchi - afferma Catelli - il brand scouting è nel nostro Dna. La storia di Beautimport è costellata da marchi di prestigio internazionale lanciati con successo sul mercato italiano della profumeria. Tuttavia, pur passando al vaglio tutte le opportunità che per regola non escludiamo mai a priori, in questo momento di difficoltà del mercato preferiamo concentrarci sui marchi che già abbiamo per garantire ai nostri fornitori ed ai nostri clienti il miglior servizio possibile”. Si muovono in direzione parallela invece Italart e Forma Italiana che continuano a scommettere su nuovi brand.

SENZA DIMENTICARE L’INNOVAZIONE Un altro elemento che accomuna i diversi distributori di bellezza è la spinta verso la digitalizzazione. In questo senso rimane prioritario per Beauty & Luxury lavorare sulla shopping experience, sull’omnicanalità. Far sì che il consumatore viva un’esperienza d’acquisto memorabile, sia nel canale digitale che, ancora di più, nel negozio fisico. “Siamo convinti - ha sottolineato Malachin - che la nostra grande capacità di adattamento, unitamente al saper leggere ed interpretare il contesto in cui ci si trova immersi, ci permetterà di cogliere anche quest’anno nuove opportunità”. La digital disruption ha modificato le caratteristiche più profonde in ogni contesto sociale, compreso tutto ciò che riguarda le abitudini di acquisto. Forma Italiana ha subito colto questa opportunità di cambiamento e ha deciso di specializzarsi anche in questo ambito, costituendo una business unit dedicata esclusivamente al canale e-commerce.

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