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INTERVISTA/MIAMO
La cura della PELLE che guarda all’ESTERO
di Giulia Sciola
MIAMO CRESCE IN ITALIA GRAZIE A PROTOCOLLI DI SKINCARE PER OGNI TIPO DI PELLE. TRA I PUNTI FORTI DELL’AZIENDA, CI SONO I SERVIZI DI CONSULENZA PERSONALIZZATA AI CLIENTI. DOPO UN 2020 CHIUSO IN CRESCITA DEL 20%, IL BRAND STIMA UNA PROGRESSIONE DOUBLE DIGIT PER IL 2021. PARTIRÀ INVECE DAL 2022 LA FASE DI ESPANSIONE IN NUOVI MERCATI. Garantire a chiunque gli strumenti necessari per ottenere una pelle in salute a tutte le età, anche in presenza di particolari inestetismi e ipersensibilità. È la mission dell’Healthy Skin System di Miamo, brand di Medspa, nato nel 2012 dall’idea di due farmaciste italiane, madre e figlia, Elena Aceto di Capriglia e Camilla D’Antonio, e basato su protocolli specializzati. Nel 2018 Miamo brevetta Epigenage, un pool di attivi che ha permesso al brand di entrare nel futuro della cosmetica con la linea Age Reverse. I prodotti sono disponibili in numerose farmacie su tutto il territorio nazionale. Inoltre, con la sua linea Skin Professional, Miamo è presente nei centri estetici e nelle spa delle farmacie, dove, a disposizione dei clienti, c’è anche un servizio di consulenza personalizzata. Dal 2022 potrebbe prendere il via l’espansione all’estero. Tutti i prodotti delle linee Miamo sono poi disponibili anche online, sul sito ufficiale. A guidare la crescita del brand sono i cardini dell’inclusività, dell’importanza della community e della sostenibilità, come spiega a Pambianco Beauty Tiziana Iazzetta, general manager di Medspa.
Quale è la mission di Miamo? Come si articola l’offerta?
Ci piace definire Miamo non come un brand di prodotti, ma di progetti. Miamo ha un protocollo per ogni tipo di pelle, da quella dei neonati ai trattamenti antiaging, passando per problematiche come la dermatite o l’acne. La nostra mission è portare la pelle ad uno stato di salute e di conseguente bellezza. L’inclusività è un core value per Miamo. Epigenage costituisce l’esempio perfetto del processo di sviluppo targato Miamo: si parte dall’individuazione di un problema e si studiano combinazioni di attivi capaci di interagire direttamente con il target per realizzare cambiamenti misurabili in termini di salute. L’offerta di Miamo si articola in sette linee: Age Reverse, Acnever, Total Care, Skin Concerns, Body Renew e Skin Defense in ambito bodycare, e infine Skin Professional per il trattamento estetico professionale.
Come si articola la distribuzione? Quali sono le tappe dell’espansione?
Il nostro canale privilegiato sono le farmacie, soprattutto quelle con cabina estetica, cui affianchiamo l’e-commerce. Attualmente una parte dei nostri investimenti si rivolge al mondo digitale, grazie anche a Camilla D’Antonio, co-founder e direttrice scientifica di Miamo, nonché ambassador del brand. L’ecommerce ha ancora un’incidenza limitata sul nostro giro d’affari, ma è fondamentale per creare awareness. Al momento non pensiamo a un monomarca Miamo, anzi rinnoviamo la fiducia a farmacie e partner retail, pronti a diventare ancor più capillari. Privilegeremo sempre l’Italia come mercato, ma ci sono buoni presupposti per approdare all’estero già nel 2022.
Quale è stato l’andamento del 2020? Quali sono le stime per il 2021?
Abbiamo chiuso il 2020 in crescita del 20%, grazie anche a un efficientamento del business model e agli importanti investimenti in piani media e di brand awareness. Il sell-out a year-to-date aprile segna per Miamo un +56,6% su un mercato viso a +8 per cento. Abbiamo inoltre raggiunto, nel 2021, l’ottava posizione nella top ten delle marche più vendute in Italia in farmacia nel settore trattamento antietà segmento viso, scalando due posizioni. Prevediamo di chiudere il 2021 in crescita double digit, con il sostegno dato e ricevuto dai nostri partner.
Come declinate il tema della sostenibilità?
La sostenibilità è per Miamo e Medspa Srl un driver di sviluppo nelle formulazioni, nei processi di produzione e nei packaging. Portiamo avanti un’analisi continua della catena di produzione, con l’obiettivo di individuare possibili punti critici da migliorare: tra gli esempi più recenti il lavoro fatto per il re-design delle nostre scatole in modo da ridurre la quantità di carta utilizzata. Puntiamo ad abbandonare l’utilizzo di etichette per sostituirle con stampe serigrafiche, in modo da ridurre l’utilizzo di plastica in maniera diretta ed efficiente. Per quanto riguarda i packaging, la scelta si orienta verso materiali riciclabili e biobased. Quanto alla produzione, i bioprocessi sostenibili consentono di ottenere molecole naturali con efficacia cosmetica dai microrganismi viventi preservando l’ambiente.
Nelle immagini, i prodotti Miamo Save Your Skin Kit e Multi-Peptide 20% Lifting Serum
In apertura, Elena Aceto di Capriglia e Camilla D’Antonio
The Longevity Suite, il network di centri Antiage, riconferma il suo posizionamento luxury con un importante piano di sviluppo e di investimenti. Il primo centro ha quasi 10 anni di storia ma è solo negli ultimi 2 anni che l’azienda ha deciso di intraprendere un entusiasmante piano di crescita.
LONGEVITY, l’experience del freddo vola all’estero
“Il Covid ha notevolmente spostato il focus delle persone su un concept di bellezza non più scollegata dalla salute. Ecco perché nonostante il periodo di incertezza per il retail noi abbiamo deciso di accelerare il piano di aperture con l’obiettivo di consolidare la nostra leadership italiana sia in termini di distribuzione (24 centri entro fine anno e 45 centri previsti entro il 2023) che in termini di experience per il cliente intensificando la cura dei dettagli e il posizionamento lusso”. Queste le parole di Luigi Caterino CEO di The Longevity Suite, l’innovativo network di centri antiage e il più grande network europeo di Crioterapia, riconferma il suo posizionamento luxury con un importante piano di sviluppo e di investimenti. “Nonostante la terapia del freddo sia solo una piccola parte del business dei nostri centri, già oggi siamo il network più grande di crioterapia in Europa - prosegue Caterino - ma abbiamo l’obiettivo di diventare il più importante brand italiano retail dell’antiage con posizionamento lusso. Un format unico nel mercato grazie all’unione di background medicale, tecnologie estetiche d’avanguardia, prodotti nutrizionali detox e cosmeceutici high-tech affiancati per la prima volta all’italianità, la moda, e la cura dei dettagli che sono i valori e i capisaldi della nostra crescita”. Il metodo Longevity nasce dal lavoro di oltre 20 anni di ricerca del team del dottor Massimo Gualerzi, cardiologo antiage di fama nazionale e autore di numerosi libri sulla salute e la longevità tra cui i più recenti Longevity e The Longevity Kitchen. Freddo e detox sono il cuore dei programmi antiage dei centri The Longevity Suite dove le più innovative tecnologie del mondo del wellness e della salute si integrano in protocolli d’avanguardia per ottenere un perfetto equilibrio tra bellezza esteriore e benessere mentale. Ma non solo. “Grazie al grande appeal che i settori dell’antiage e della longevità hanno acquisito sugli investitori - sottolinea il CEO di Longevity - il nostro fund raising ha raccolto nuove adesioni (tra crowdfunding e investitori privati) per un totale di 1,65 milioni di euro ed un ulteriore 1,2 milioni di euro è stato deliberato entro la fine dell’anno. I fondi saranno principalmente destinati a rafforzare le aperture di centri diretti in location strategiche di grande visibilità”. A partire dalla più recenti
Milano in zona Brera (via Cusani), Porto Rotondo in apertura a giugno, Bologna (via Farini) a settembre e Verona (piazza delle Erbe) ad ottobre. “Questo - continua - permetterà non solo di incrementare l’ebitda previsto nel nostro piano triennale grazie alla maggiore reddittività e marginalità creata dai centri diretti rispetto alle aperture in franchising ma anche di equilibrare il rapporto DOS/Franchisee, che intendiamo mantenere intorno al 50% per tutta la durata nel nostro piano di sviluppo”. Novità anche per il Longevity Advisory Board. “Il comitato di indirizzo per lo sviluppo strategico della società - prosegue Caterino - vede l’ingresso di nuovi soci che diventano anche membri del board. Marco Bizzarri (presidente e CEO di Gucci), Luca Poggi (board member di IMA), Sabatino Cennamo (ex CEO di Disney Italia e Apple Computer Italia) si aggiungono ai soci fondatori della società”. Il primo centro di The Longevity Suite ha quasi 10 anni di storia ma è solo negli ultimi 2 anni che l’azienda ha deciso di intraprendere un entusiasmante piano di crescita che conta 7 centri di proprietà a Milano Porta Nuova, Milano Brera, Milano Harbour Club, Milano Castello di Tolcinasco, Roma Ponte Milvio, Porto Cervo e Cortina d’Ampezzo e 7 centri in franchising a Forte Dei Marmi, Parma, Roma EUR, Prato, Monza, Treviso e Conegliano. “Ci aspettano 6 mesi piuttosto densi di aperture – dichiara Caterino – e dopo aver appena inaugurato il nostro centro di Brera, a maggio verranno inaugurati i centri di Monza e Treviso, ad inizio giugno Capri, Torino e Porto Rotondo, a settembre Modena, Bologna e Verona. Inoltre a settembre è prevista l’apertura della prima The Longevity Suite & Spa sul lago d’Orta, il nostro primo format di Spa d’hotel di lusso, con cui intendiamo prenderci una fetta di mercato importante nel segmento spa d’hotel di lusso”. Dopo l’estate partirà invece la roadmap per l’internazionalizzazione del brand. “A settembre apriremo un importante centro di quasi 300mq a Lugano, a Palazzo Mantegazza, una delle location più lussuose, eleganti e moderne del Ticino, perfetta quindi per il nostro primo punto vendita estero. La società neo-costituita The Longevity Suite Switzerland, in joint venture con un importante imprenditore svizzero, sarà il veicolo per le future aperture di Ginevra, Berna e Zurigo. E’ prevista inoltre entro la fine del 2021 l’apertura di Marbella (punto di ingresso per la Spagna). Il 2022 sarà ufficialmente l’anno dell’internazionalizzazione grazie alle discussioni che attualmente stiamo portando avanti in UK, Russia, Qatar, Dubai e Korea del Sud”, conclude Caterino.
Da destra in senso orario un Kit Detox e alcuni prodotti della linea skincare di The Longevity Suite e il CEO Luigi Caterino
Nella pagina accanto, una criocamera The Longevity Suite