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Nuove varietà di frumento in Sardegna

Nuove varietà

di frumento in Sardegna

Agris Sardegna ha presentato nell’azienda sperimentale San Micheledi Ussana, in provincia di Cagliari, gli ultimi frutti della propria attività di miglioramento genetico del grano duro: le varietà Nuraghe e Shardana, da poco iscritte al Registro nazionale varietale.

L’agenzia dell’isola è erede di una lunga tradizione, risalente addirittura al 1931 sotto la guida di Nazareno Strampelli, e nel corso degli anni, ha iscritto al Registro nazionale varietale diverse varietà di grano duro come Karel, una delle varietà più coltivate in Italia nella prima metà degli anni ’80, e Karalis, la varietà di grano duro più diffusa in Sardegna. Le ultime due varietà iscritte, denominate con i nomi identitari di Nuraghe e Shardana, sono state selezionate attingendo alla ricca base genetica dell’agenzia alla quale contribuiscono genotipi provenienti dai principali centri di ricerca operanti nel mondo, ha spiegato Marco Dettori, uno dei ricercatori dell’agenzia ad AgroNotizie. Le due varietà iscritte associano un elevato potenziale produttivo in presenza di buone precipitazioni nel periodo primaverile a una buona adattabilità a potenziali carenze idriche primaverili, cioè in fase di maturazione, grazie ad una spiccata precocità. Entrambe mostrano anche ottima resistenza alle patologie fungine, specialmente di ruggine gialla. La sperimentazione ha evidenziato produzioni in linea o superiori a quelle delle varietà di grano duro maggiormente coltivate negli ambienti centromeridionali italiani e anche da un punto di vista qualitativo, Nuraghe e Shardana hanno mostrato risultati molto soddisfacenti. “Il contenuto in proteine risulta molto elevato in entrambe le varietà, ma soprattutto nel caso di Shardana”, dice Dettori. “Entrambe le varietà mostrano valori molto elevati dell’indice di glutine a testimoniare una elevata attitudine alla pastificazione. Occorre però sottolineare che la Sardegna si caratterizza anche per una straordinaria tradizione nella panificazione del grano duro. L’esistenza di oltre ottocento differenti tipologie di pani di semola e semolato o semolato non trova infatti riscontri in tutto l’ambiente mediterraneo. A titolo di esempio, il pane Carasau ha ormai valicato i confini isolani e si sta stabilmente affermando come uno dei prodotti italiani da forno più noti in tutto il mondo”. Proprio per l’importanza del settore della panificazione in Sardegna, una particolare attenzione è stata posta per un glutine che rappresenti un necessario compromesso tra tenacità ed estensibilità, senza però ledere l’idoneità alla produzione di pasta.

Fonte: AgroNotizie

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