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New Biography Explores Montreal Opera Family
Una nuova biografia esplora la storia di una famiglia montrealese di cantanti lirici
Author Connie Guzzo McParland recently published the biography of the Quilico family, starring Gino, his father Louis and mother Lina. An Opera in 3 Acts Starring Gino Quilico recounts the struggles and successes of a family of Italian-Canadian opera singers from Montreal, Quebec, which took place on and behind the scenes of some of the most prominent opera houses in the world. I recently interviewed Connie Guzzo McParland and Gino Quilico.
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Why have you decided to write your first biography on the Quilico family?
Connie Guzzo-McParland: After the publication of my last novel, The Women of Saturn, inspired by my own personal experience but highly fictionalized, I thought long and hard about my next project. I am a fiction writer but have always enjoyed reading or watching documentaries about the lives of exceptional personalities and I felt the need to write in a non-fiction book and challenge myself as a writer. Slowly, an idea crystallized. Why not shine a light on someone from our Italian community that has accomplished something special? Our community more often celebrates financial and business success, but often overlooks the effort and talent that it takes to make it in the artistic sphere.
I had met Gino Quilico through my brother Vincenzo, a musician and choir director, and it occurred to me that Gino, together with his father Louis, had reached fame in the opera world and yet, the family is not as well known outside of this very sphere. I thought it was time for the community at large as well as the general public to discover the accomplishment of this exceptional family. My personal curiosity and interest lay also in exploring what it took for the Quilicos with humble origins in the Italian community to achieve this level of success and fame and at what cost.
You adopted a particular style using the first person to recount each one’s story. Why?
Connie Guzzo-McParland: My interest in telling this story was not to write about opera as an art form, or about voice technique
Lascrittrice Connie Guzzo McParland ha pubblicato di recente la biografia della famiglia Quilico, in cui compaiono Gino, il padre Louis e la madre Lina. An Opera in 3 Acts Starring Gino Quilico (Opera in 3 atti con Gino Quilico) racconta le tragedie e i successi di una famiglia italo-canadese di cantanti d’opera di Montreal, Quebec, vissuti sia sulla scena che dietro le quinte di alcuni dei teatri più importanti al mondo. Di recente, ho intervistato Connie Guzzo McParland e Gino Quilico.
Perché ha deciso di scrivere la sua prima biografia sulla famiglia Quilico?
Connie Guzzo-McParland: Dopo la pubblicazione del mio primo romanzo, The Women of Saturn (Le donne di Saturno), ispirata alla mia esperienza personale pur essendo molto romanzata, ho riflettuto molto sul mio progetto successivo. Pur dedicandomi alla narrativa, mi è sempre piaciuto leggere o guardare documentari sulle vite di persone eccezionali, così ho sentito il bisogno di scrivere un saggio e mettermi alla prova come scrittrice. Pian piano, l’idea ha preso forma. Perché non far conoscere qualcuno della comunità italiana che si è distinto? La nostra comunità celebra con maggiore frequenza il successo finanziario o imprenditoriale, ma spesso trascura l’impegno e il talento che ci vogliono per farcela nella sfera artistica.
Avevo conosciuto Gino Quilico attraverso mio fratello Vincenzo, musicista e direttore di un coro, così mi è venuto in mente che Gino, assieme al padre Louis, aveva raggiunto la fama mondiale nel mondo della lirica ma anche che, purtuttavia, la famiglia non era altrettanto famosa al di fuori di questo mondo raffinatissimo. Ho pensato fosse il momento di far scoprire alla comunità nel suo insieme e al pubblico i traguardi di questa famiglia eccezionale. La mia curiosità personale e il mio interesse stavano anche nel voler analizzare cosa ci è voluto affinché i Quilico, di umili origini italiane, raggiungessero questo livello di successo e fama, e a quale prezzo.
Ha adottato uno stile particolare ricorrendo alla prima persona per raccontare la storia di ognuno. Perché?
Connie Guzzo-McParland: Nel raccontare questa storia non mi interessava scrivere di lirica in quanto forma d’arte, delle tecniche vocali o di elen- or simply list a series of their career accomplishments. I wanted to tell the personal and human side of their story. I chose to write the book in a creative nonfiction genre, that is to tell a real story but use the techniques of fiction to make it interesting for those readers that may not be all that interested in or familiar with opera.
I never met Lina nor Louis, but in my interviews with Gino, I sensed their strong voices. Throughout the book, I also created some scenes which may or may have not happened exactly as I imagined them, but I maintained all the facts of their lives as they really happened.
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The concept of having each of the three family members tell their own story in their own voices felt more authentic to me.
Why did you agree to open up like this in this book?
Gino Quilico: All my life I have been an open book. I am sincere with my public, my friends and my family. I wanted to share my experiences. I wanted to make the readers understand all the work and challenges I have faced in my personal and artistic life. Yes, I have made a few mistakes in the past, but I don’t regret anything.
Why did you choose to dedicate a whole chapter on Lina Pizzalongo, the mother of Gino and wife of Louis?
Connie Guzzo-McParland: Gino had a great love for his mother, an accomplished musician in her own right. She grew up in Montreal’s Italian community of Mile End, studied music from an early age and had been considered a child piano prodigy with a great future ahead of her. But she gave up her dream of becoming a concert pianist when she met Louis and then dedicated her life to the careers of her husband and her son. Gino also spoke very highly of his father whom he claims taught him all he knows about voice technique. But the two had a falling out after Lina’s death and Louis’s remarriage after which Lina’s contribution seemed to have been erased. I gave Lina her due in the first act which I titled “The Bohemians”, because Lina recounts the struggles of the early years, just like the artists in Puccin’s opera, La Bohème care semplicemente una serie di traguardi professionali. Volevo raccontare il lato personale e umano della loro storia. Ho scelto di scrivere il libro in un genere creativo saggistico raccontando una storia vera, pur ricorrendo alle tecniche della narrativa così da renderlo più interessante per quei lettori che magari non sono per nulla interessati alla lirica o non ne hanno dimestichezza.
An Opera in 3 Acts Starring Gino Quilico, a Linda Leith Publication, will be launched at the Blue Metropolis Literary Festival on April 28. It is currently available in English and French on Amazon.ca and in bookstores upon request.
Non ho mai incontrato né Lina né Louis, ma nelle mie interviste con Gino, ne ho avvertito la forza delle voci. In tutto il libro, ho inoltre creato delle scene che possono o meno essere accadute magari non proprio come le avevo immaginate, ma ho mantenuto i fatti relativi alla loro vita fedeli alla realtà.
Aveva senso far raccontare a ognuno dei tre membri della famiglia la propria storia con parole proprie.
Perché ha deciso di aprirsi così in questo libro?
Gino Quilico: Sono un libro aperto da sempre. Sono sincero con il mio pubblico, con gli amici e la famiglia. Volevo condividere le mie esperienze. Volevo far comprendere ai lettori tutto l’impegno messo e le difficoltà affrontate nella vita personale ed artistica. Sì, ho commesso degli errori in passato, ma non mi pento di nulla.
Perché ha deciso di dedicare un capitolo intero a Lina Pizzalongo, madre di Gino e moglie di Louis?
Connie Guzzo-McParland: Gino nutriva un immenso amore per la madre, anche lei musicista di successo. Cresciuta all’interno della comunità italiana di Mile End a Montreal, studiò musica sin da giovanissima e fu considerata un prodigio del pianoforte con grandi prospettive di successo. Tuttavia, una volta incontrato Louis, abbandonò il proprio sogno di diventare una pianista concertista per dedicarsi alla carriera del marito e del figlio. Gino ha anche parlato benissimo del padre il quale dice gli abbia insegnato la tecnica vocale. I due, però, litigarono dopo la morte di Lina e il secondo matrimonio di Louis, dopo il quale il contributo di Lina sembrava essere stato dimenticato. Ho dato a Lina ciò che si meritava nel primo atto, intitolato “I Bohémiens”, affinché Lina raccontasse le difficoltà dei primi anni, proprio come gli artisti de La Bohème
An Opera in 3 Acts Starring Gino Quilico, pubblicata da Linda Leith, sarà lanciata al Blue Metropolis Literary Festival il 28 aprile. Il libro è attualmente disponibile in inglese e francese su Amazon. ca e nelle librerie on demand.
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