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DA GELATAI A NEMICI LA TRAGEDIA DELL’ ARANDORA STAR I rapporti tra l’ Italia e il Regno Unito, e dunque la Scozia, divennero piuttosto turbolenti all’ inizio degli anni 40, quando Benito Mussolini entro’ in guerra al fianco di Hitler. In quegli anni la Scozia ospitava all’incirca cinquemila e cinquecento Italiani, molti dei quali erano i discendenti degli immigrati che avevano lasciato l’ Italia verso la fine dell’ottocento, spinti dalla poverta’ e dalla scarsita’ di lavoro.

Fig. 1 e 2: Esercizi Commerciali Italiani a Glasgow agli inizi del 1900.

In Scozia gli Italiani avevano fatto fortuna aprendo gli “Italian Cafes” - un ibrido tra un bar ed una trattoria, dove ci si poteva sedere a bere un caffe’ o consumare un pasto senza pretese accompagnato da un immancabile gelato - e i diffusissimi “fish and chips shop”.

Da quel momento gli Italiani residenti nel Regno Unito vennero classficati “alleati del nemico” e furono a rischio di essere arrestati, imprigionati e deportati.

Fig. 3: Gruppo di Italiani internati in Canada tra il 1940 e il 945.

Le settimane che seguirono la dichiarazione di guerra furono molto difficili per gli Italiani residenti in Scozia, specialmente per quelli che possedevano bar, gelaterie e i “fish and chips shops”, che furono attaccati e saccheggiati. Fu un esperienza traumatizzante per le famiglie italiane che per la maggiorparte abitavano nelle vicinanze o al piano superiore dei loro negozi. Nell estate del 1940 Churchill ordino’ di caricare sulla Arandora Star, un transatlantico requisito, circa 700 Italiani e 500 Tedeschi destinati ad essere deportati in Canada. Alle 6 del mattino del 2 Luglio 1940, un giorno solo dopo aver salpato da Liverpool, l’ Arandora Star fu colpita

da un sottomarino tedesco.

486 Italiani, 176 Tedeschi e numerosi dell’ equipaggio morirono nell’ incidente.

membri

(glasgow+torino)150

Fig. 4: l’ Arandora Star colpita da un sottomarino tedesco

Archdiocese of Glasgow


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