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INCONTRO CON LA SCRITTURA Ascoltare la parola di Dio

Dal Vangelo secondo Matteo (17,1-9)

Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfi gurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui!…». Egli stava ancora par lando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo» (17,1-4a.5).

Per riflettere. I discepoli, nella Trasfigurazione di Gesù, comprendono il progetto di Dio, rivelato a Mosè nella Legge e reso vivo dai profeti come Elia, ossia il patto di amicizia tra Dio e il suo popolo. In Gesù, trasfigurato e indicato dal Padre come Figlio amato da ascoltare, si sintetizza tutta la Bibbia. Ascoltarlo è ascoltare Dio che parla a ognuno di noi e ci invita a lasciarci illuminare dalla sua Parola.

Simbolo. Si consegna un cartoncino con il disegno delle cuffie e un brano del Vangelo.

Preghiera. Signore Gesù, parola di Dio, che riveli pienamente il Padre, fa’ che ascoltiamo la tua voce nel frastuono del mondo. Amen.

3 Incontro Con La Samaritana

Attingere alla presenza dello Spirito in noi

Dal Vangelo secondo Giovanni (4,5-42) damente rivissuto. Di tutto e per tutto ringraziamo il Signore. (don Guido Colombo ssp)

Giunse a una città della Samaria chiamata Sicar… Gesù, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giun ge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere»… La donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva» (4,5a.6-7.9-10).

Per riflettere. Incontrare la Samaritana, una donna vivace, ma segnata dalle ferite della vita, è per Gesù un modo per superare le barriere di sesso, età, cultura… Ma il profeta di Nazaret fa di più: scava nel profondo della vita della donna ed emerge un’anima disponibile, che ha sete di verità e di amore, e le fa dono dell’acqua viva. Anche noi desideriamo tante cose, ma non sempre ciò che dona freschezza e pace al nostro cuore e alla nostra vita.

Simbolo. Si consegna a tutti una piccola borraccia.

Preghiera. Signore, mi sento a volte arido come un deserto. Fa’ scendere su di me l’acqua viva che, come una cascata, mi lavi e mi rinnovi. Amen.

Innumerevoli sono i modi, le opportunità, gli strumenti per incontrare il Signore e, ogni volta che ciò avviene, il nostro cuore si rinnova e si riempie di gioia piena, dando nuovo slancio alla nostra vita cristiana. La presenza di sr M. Rosaria, seppur breve, attraverso la sua dedizione e la sua fervente testimonianza ha consentito a tutti noi, comunità parrocchiale di Santa Maria Maggiore, di fare nostro e condividere il suo cantico d’amore, facendoci scoprire e riscoprire la presenza di Dio nella nostra quotidianità, insegnandoci a fortificare la fede attraverso la preghiera. Il cantico d’amore, di cui ha testimoniato sr M. Rosaria, non solo è scambio amorevole di sguardi, accettazione delle nostre sofferenze, misericordia verso il prossimo e verso se stessi, ma è Gesù stesso, Via, Verità e Vita. Grazie di cuore sr M. Rosaria per le emozioni che ci hai donato e, soprattutto, grazie per aver condiviso con la nostra comunità la gioia per la celebrazione del 50° di professione religiosa.

(Gioconda Benincasa)

Un cantico di amore è il tema scelto per connotare la Tre giorni di animazione. Un cantico che celebra l’amore di tutta la Trinità verso di me e verso noi tutti. Un amore trasformante e generativo, che ti prende dalle radici dell’essere e ti invia per annunciare ed essere amore e luce in mezzo agli altri. D’altronde dall’amore di Gesù, che contemplavo sulla croce, nell’aula delle scuole medie e che mi affascinava nel profondo, è scaturita la mia vocazione alla vita religiosa. Un amore che è diventato sem- pre più stringente, cui non potevo non aderire con tutta me stessa, presa dal desiderio di far conoscere l’immensità dell’amore del Signore a tutte/i. Così, quando ho conosciuto le Figlie di San Paolo, ho colto che il carisma e l’apostolato paolino erano in sintonia con le mie aspirazioni: vivere Gesù Maestro Via, Verità e Vita in tutta la mia persona e annunciare, come comunità, la sua Parola a tutte le genti, fino ai confini del mondo, secondo l’ispirazione ricevuta da Don Alberione e la forza prorompente di san Paolo.

Che meraviglia, che anni di luce e di grazia ho vissuto, presa nell’abbraccio della SS.ma Trinità, tanto da raggiungere persone e comunità, annunciando la parola di Dio tramite gli strumenti di apostolato e la comunicazione diretta in ogni dove: redazione, missioni bibliche, animazione giovanile in Italia, fino a Lampedusa, e in Brasile…

Gli incontri nella mia parrocchia di origine mi hanno dato la grazia di fare memoria di questo grande dono, che si è generato lì, a beneficio di tutti. Quale grande gioia è stata per me, per noi, condividere l’amore di Gesù con i bambini, i ragazzi, i catechisti, i giovani, gli adulti! La grazia del Signore si è toccata con mano… Ci ha coinvolti ed emozionati soprattutto l’Eucaristia di celebrazione del 50°, canto di lode e di rendimento di grazie alla Trinità. Lode al Padre e a Gesù e allo Spirito Santo in eterno! Un grazie di cuore a tutti! (sr M. Rosaria fsp)

Festa di carnevale

Matteo Zorzanello

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