Ragazzi & Dintorni n. 6 - Marzo 2019 - anteprima

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Primeggiare e collaborare

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Inserto da e staccar

Anno 2018-2019

Ragazzi &

Dintorni

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Marzo

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Ragazzi & dintorni

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Iniziamo il percorso con i discepoli di Gesù, Giacomo e Giovanni, per conoscerli e scoprire come si smarcano dall’immagine comune su di loro. Essi, definiti «figli del tuono» da Gesù, tendono a primeggiare, almeno nella prima fase della loro sequela. La tendenza all’affermazione, in effetti, ci è connaturale; ma perché non primeggiare nel bene? (Bibbia nella vita); così come hanno fatto personaggi famosi (Attualità) e san Brochero che ha privilegiato la via dell’umiltà e del servizio ai più poveri (Testimoni). Oggi si registra un’esasperazione dell’istinto a primeggiare. Gesù capovolge questa ottica, esortando: «Chi vuole essere il primo deve farsi servo degli altri», fino a «lavare loro i piedi» (Focus). Il dipinto rappresenta la madre dei due discepoli, che chiede a Gesù di dare i primi posti ai figli. Essi, in effetti, parteciperanno della sorte di Gesù, donando la loro vita per la fede in lui (Bibbia nell’arte). Le canzoni orientano ad essere «primi insieme» per fare cose grandi (Musica e fede); cioè, come nel film, a vincere, collaborando per il bene dell’intera comunità (Ciak si gira). La dinamica del confronto costruttivo caratterizza i laboratori, con produzioni anche digitali (Etica nel digitale, CP, pp. 38-39). Il percorso educativo ha come obiettivo quello di far riconoscere che primeggiare conduce all’assenso, in attesa della rivincita, e la collaborazione all’accordo (EducAzione). Con il Test i ragazzi verificano se sono disposti a puntare tutto sull’amore. Con la Celebrazione si aprono al servizio e al dono di sé.

SOMMARIO

«Primi» al di sopra o ai piedi di tutti? - B. Corsano pag. Giovanni e Giacomo: primeggiare e collaborare Tonino Lasconi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » Attualità Potere e servizio - Fausto Negri . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » EducAzione Alternativa tra assenso e accordo - Cecilia Pirrone . . » Musica e fede Insieme faremo cose grandi! - Matteo Zambuto . . . » Ciak, si gira Vincere in collaborazione - Alberto Anile . . . . . . . . . . . . » La Bibbia nell’arte La richiesta della madre - Fausto Negri . . . . . . . . . . . . . » Test Fuori dagli schemi… - Maria Teresa Panico . . . . . . . . » Celebrazione Primo è chi serve - Francesca Langella . . . . . . . . . . . . . . » Testimoni San Brochero, il prete degli ultimi - F. Di Monte . . » Focus Bibbia nella vita

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RAGAZZI & DINTORNI - In sintonia con la Chiesa e il Sinodo sui giovani, si propongono personaggi biblici dell’AT e del NT, per illuminare la realtà fluida e colma di incertezza dei ragazzi (12-16 anni), e far emergere le loro istanze di fondo. Essi, sfidati e affascinati dal Signore, scoprono la loro vera identità, la relazione con gli altri e aderiscono a Gesù, per testimoniarlo con gioia. L’utilizzo di tutti i linguaggi rende il percorso fruibile nella catechesi, in campiscuola, ritiri, e a scuola.

Tema: Io e gli altri: che «passione!» Giuseppe: sogni e realtà - Davide: coraggio e prepotenza Sansone: energia e capriccio - Ester: vetrina o dono Marta e Maria: la testa e il cuore Giovanni e Giacomo: primeggiare e collaborare Pietro: entusiasmo e delusione - Maria di Magdala: caduta e risalita

Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, marzo 2019

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Bibbia nella vita

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GIOVANNI E GIACOMO: PRIMEGGIARE E COLLABORARE

iovanni è l’evangelista che, nel Vangelo e nelle Lettere, sottolinea con più forza e con più insistenza il comandamento dell’amore: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi» (Gv 15,12). Se uno dice: «Io amo Dio» e odia suo fratello, è un bugiardo. Chi infatti non ama

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Tonino Lasconi - toninolasconi@gmail.com

Sappiamo anche che Giovanni, rendicontando a Gesù l’esito della prima missione, lo informa di una iniziativa assai poco tollerante: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi» (Lc 9,49). Nonostante Gesù lo avesse invitato ad atteggiamenti meno divisivi, pochi giorni dopo, assieme al fratello Giacomo, vorrebbe far scendere un fuoco dal cielo sui samaritani che impediscono al gruppo di attraversare il loro territorio (Lc 9,54). Il rimprovero di Gesù non bastò a farli diventaGesù è pregato da Maria Salome per i figli, G. Andrea ed Elisabetta Siriani, 1640-54 re più tranquilli. Pinacoteca Nazionale (Bologna) il proprio fratello che vede, non può amare Dio Convinsero la madre a chiedere al Maestro i priche non vede (1Gv 4,20). (Vedi anche: Gv 13,34; mi posti a destra e a sinistra «nel regno», susci1Gv 4,8; 4,21). Da questa insistenza sull’amore, tando lo sdegno degli altri dieci (Mt 20,20-24), verrebbe da pensare che il nostro evangelista nei confronti dei quali probabilmente si sentivasia stato «un buono» per carattere; i pittori, in- no superiori, non essendo semplici pescatori, fatti, tendono a rappresentarlo quasi femmineo. ma proprietari di una impresa di pesca con tanto di garzoni. Tale volontà a smarcarsi dagli altri affiora nel DESIDEROSI DI PRIMEGGIARE Da una lettura attenta dei Vangeli scopriamo, racconto della donna di Betania, che onora Geperò, che non era affatto così. Quando all’inizio sù con un vaso di profumo prezioso, suscitandella sua vita pubblica, Gesù sceglie i Dodici, a do la disapprovazione di Giuda per lo spreco. Mentre Marco si limita a riportare il fatto (Mc 14,3«Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo», dà «il nome di Boanèrghes, cioè “figli 9), Giovanni non si lascia sfuggire la precisazione che all’Iscariota non importava niente dei podel tuono”» (cfr. Mc 3,17), non esattamente il soprannome giusto per caratterizzare due tipi tranquilli. veri, come voleva far credere, ma che «era un laCatechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, marzo 2019


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EducAzione

Cecilia Pirrone - cecilia.pirrone@gmail.com

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ALTERNATIVA TRA ASSENSO E ACCORDO

a nostra cultura offre, su un piatto d’argento, la base per primeggiare. L’atteggiamento, infatti, che scaturisce più spontaneo è questo: «Sono il primo della classe, dovrò pure avere ragione? Non sono straniero, sarò dunque più bravo di “quello” nei temi di italiano. Guarda quel poveretto, non riuscirà mai a emergere…». Colui che vuole primeggiare non è disposto a riconoscere e non dichiara mai di avere perso, al contrario ingaggia un duello con l’altro, mantenendo un sistema di controllo competitivo. Parlare, per chi ama primeggiare, equivale a giudicare, distribuire torti e ragioni, credere che il valore è proprietà del più forte. Primeggiare ha a che fare con una situazione di conflitto e, quindi, il binario interpretativo è chiaro: uno vincerà e l’altro perderà. E, ogni volta, ciascuno dei due sarà pronto per un nuovo round, e a ricominciare da capo perché deve vincere. Tale vittoria sarà momentanea e il contendente non si rassegnerà mai a perdere senza sperare in una rivincita.

Un’alternativa a questa modalità di relazione è la collaborazione. Essa accetta il cammino della vita, che è fatto a zigzag e segue la logica dell’amore, che non divide il mondo in colpevoli e innocenti, in vincitori e perdenti, ma si espone a una visione che trascende tutto questo. «Tu che sei il mio compagno, così diverso da me, perché arrivi da un Paese lontano, mi arricchisci con il tuo sapere, con la tua cultura che io non conosco. Io sono il primo della classe nelle materie

di studio…, tu sei bravissimo negli sport!»; ecc. La diversità non sarà più una minaccia o una colpa, ma una risorsa, una possibilità. La logica della collaborazione è creativa e ricca di novità. Ha come obiettivo quello di insegnare a riconoscere che primeggiare conduce all’assenso, mentre la collaborazione all’accordo. • Assenso, cioè «alzare bandiera bianca» in attesa della prossima rivincita: «Va bene facciamo come dici tu…, ma vedremo la prossima volta chi la spunterà!». Oppure: «La ragione si dà anche ai matti…, ma poi lo sistemerò io!». • Accordo, ossia trovarsi dopo che ciascuno ha fatto «un pezzo di strada in direzione dell’altro», individuando quella possibilità che, prima, non era nemmeno pensata. L’accordo è frutto della negoziazione e conduce a quella soluzione condivisa, fino in fondo, da entrambi.

PERCORSO EDUCATIVO

UN CAMMINO DI EDUCAZIONE alla collaborazio-

ne può svilupparsi sulle seguenti linee: Aiutare il ragazzo a conoscersi e riconoscersi: - Mi capita di primeggiare quando… - Ricordo e racconto episodi di collaborazione. Aiutare il ragazzo a fare esperienza della differenza tra assenso e accordo: - Ricordo un’esperienza con un amico, un compagno o un familiare nella quale il bisogno di primeggiare ha portato all’assenso. - Ricordo un’altra esperienza nella quale la collaborazione ha prodotto un accordo.

Catechisti parrocchiali / Ragazzi & Dintorni, marzo 2019

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