Testi di
Illustrazioni di
Silvia Zanconato
Abigail Ascenso
della
prima comunione
In ricordo del primo incontro con Gesù a
il
da
Il Vangelo della Prima Comunione è un’edizione regalo di Il Vangelo per i ragazzi (2016), tratto da La Bibbia per i ragazzi (2014) coproduzione delle Paoline di Brasile, Italia e Portogallo, ideata e coordinata dal Segretariato Internazionale di Apostolato.
PAOLINE Editoriale Libri © FIGLIE DI SAN PAOLO, 2016 Via Francesco Albani, 21 - 20149 Milano www.paoline.it • www.paolinestore.it edlibri.mi@paoline.it Distribuzione: Diffusione San Paolo s.r.l. Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) PAULINAS © Inst. Miss. Filhas de São Paulo, Prior Velho (Portogallo) 2016 PAULINAS © Pia Sociedade Filhas de São Paulo - São Paulo (Brasil), 2016
Introduzione
Tutti i racconti che stai per leggere sono tratti dal Nuovo Testamento, più precisamente dai quattro Vangeli. E a sua volta i Vangeli e tutti i libri del Nuovo Testamento fanno parte della Bibbia. La parola Bibbia è di origine greca e significa « i libri ». La Bibbia, infatti, è composta di molti libri diversi. La Bibbia ebraica si chiama TaNak, nome che deriva dalle iniziali delle tre grandi raccolte che la compongono: Torah (significa « istruzione », « insegnamento », « legge »), Neviim (« profeti »), Ketuvim (« scritti »). Le lingue originali della Bibbia sono l’ebraico e l’aramaico. La Bibbia della tradizione cristiana, invece, è suddivisa in due parti che si chiamano Antico Testamento e Nuovo Testamento. La Bibbia ebraica corrisponde, anche se con qualche differenza, all’Antico Testamen-
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to. Oltre all’ebraico e all’aramaico, per leggere la Bibbia cristiana nella lingua originale, occorre conoscere anche il greco. La Bibbia è frutto di un lungo e complicato processo. Prima di essere fissate nel libro che noi conosciamo, le parole della Bibbia sono passate di orecchio in orecchio e di mano in mano. Molte generazioni di ebrei e di cristiani le hanno ascoltate e lette, conservandole gelosamente, ma anche insegnandole e attualizzandole secondo le esigenze del tempo in cui vivevano. La Bibbia, nonostante le diversità di generi letterari (racconti simbolici, resoconti di guerra, preghiere, poemi d’amore, proverbi e massime di saggezza…), di autori, di luoghi e di tempi, di lingue, è attraversata da un grande filo conduttore che dà armonia, e cioè dall’esperienza di un patto chiamato « alleanza », stabilito da Dio con Israele e che con Gesù si è esteso a tutti i popoli della terra. La prospettiva della Bibbia, infatti, è di carattere religioso e gli eventi sono sempre raccontati alla luce del rapporto con Dio.
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Se l’Antico Testamento (Antica « Alleanza ») narra la storia del popolo di Israele, il Nuovo Testamento (che significa letteralmente « Nuova Alleanza »; usando questo nome, i cristiani hanno così un rapporto di continuità con la religione ebraica) racconta la storia di Gesù e dei suoi discepoli ed è una fonte preziosa per conoscere le origini del cristianesimo. Il Nuovo Testamento è una raccolta di ventisette libri, che si sono formati via via nel tempo. Anche questi libri sono diversi per carattere e stile: Vangeli: sono quattro; queste narrazioni sono legate alla testimonianza degli apostoli (Matteo e Giovanni) e di discepoli affidabili (Marco e Luca). Atti degli Apostoli: un solo libro, redatto dall’evangelista Luca. Lettere: si distinguono in lettere di Paolo (e dei suoi collaboratori) e lettere cattoliche (parola che significa « universali »), che sono tradizionalmente attribuite ad alcuni apostoli: Pietro, Giacomo, Giovanni e Giuda. Apocalisse: questo libro è stato scritto da Giovanni evangelista o da un suo discepolo che ne condivideva le idee.
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In conclusione, troverai qui di seguito alcuni racconti tratti dai quattro Vangeli. Si tratta di parole, parabole e miracoli di Gesù di Nazaret, per insegnare ai suoi discepoli di allora e di tutti i tempi a conoscere Dio Padre, a lasciarsi amare da lui, ad ascoltare e mettere in pratica la sua Parola. Gesù desidera camminare con te lungo le strade della tua vita, ogni giorno. La sua Parola ti accompagni e ti doni la forza e il coraggio di sognare in grande.
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Dal Vangelo di Luca
La nascita insperata di
Giovanni Battista Zaccaria sapeva che quello che stava per accadere era il momento più speciale di tutta la sua vita, ma non avrebbe mai immaginato che il suo ingresso nel Tempio di Gerusalemme avrebbe cambiato per sempre la storia del suo popolo... Era un onore essere stati scelti per offrire l’incenso all’altare del Santo dei Santi. I sacrifici, infatti, erano regolati secondo una turnazione tra i molti sacerdoti e non era affatto scontato che ciascuno avesse la possibilità di farlo nel corso della sua vita. Questa volta, però, toccava davvero al vecchio Zaccaria! Lui, proprio lui, sarebbe stato vicinissimo al solo luogo che il Signore di Israele aveva scelto come sua dimora visibile nel mondo. Un’occasione unica.
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Il suo compito era di aggiungere l’incenso nel braciere sacro così che le preghiere del popolo sarebbero salite al cielo, accompagnate dal fumo profumato. E tra le tante richieste che gli erano state affidate, Zaccaria ne serbava in cuore una speciale. Elisabetta, sua moglie, appena saputo del turno che gli spettava, glielo aveva fatto giurare solennemente: « Quando sarai lì, marito mio, ricorda al Signore la nostra sofferenza: siamo vecchi e non abbiamo figli ». A quel tempo, morire senza figli era una vera disgrazia perché era come andarsene per sempre senza aver lasciato un seme di speranza. Tuttavia, entrambi erano sempre stati fedeli al Signore, non avevano mai smesso di amarlo e di vivere secondo la sua Legge. Adesso Zaccaria era lì, da solo (gli altri sacerdoti dovevano aspettare fuori) davanti all’altare. Il suo cuore, la sua mente e le sue forze erano concentrati nell’adorazione del Signore. Ed ecco che, proprio alla destra dell’altare, gli apparve un angelo di Dio! « Non avere paura, Zaccaria! », gli disse, utilizzando la formula che sempre gli angeli usano quando annunciano a qualcuno un compito. « La tua preghiera è stata ascoltata. Tu ed Elisabetta avrete un figlio. Lo chiamerai Giovanni. Sarà grande agli occhi di Dio, annuncerà la sua parola e molti israeliti,
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grazie a lui, ritroveranno la via della giustizia. Lui preparerà la strada alla venuta del Messia! ». Zaccaria, però, invece di fare salti di gioia non credeva molto a quanto stava capitando: « Le tue parole sono belle, ma io e mia moglie siamo davvero troppo vecchi per i bambini ». Dov’era finita la sua fede? Non si ricordava più di Abramo e Sara? Di Giacobbe e Rebecca? La sterilità non era mai stata un problema per il Signore che – e sembrava farlo apposta! – sceglieva le coppie più improbabili per dimostrare il potere della sua Parola! « Zaccaria », proseguì l’angelo, « io sono Gabriele e quanto il Signore mi ha ordinato di annunciarti te l’ho detto. Poiché non credi alla volontà di Dio, sarai muto fino a che non vedrai tu stesso il compimento di queste cose. Solo allora ritroverai la voce per glorificare Dio ». Fuori dal Tempio, gli altri lo aspettavano da un po’. Le cose stavano andando per le lunghe e cominciavano a preoccuparsi. Proprio in quel momento uscì Zaccaria e appena lo videro, capirono che aveva avuto una visione. Ma per quanto fossero curiosi, non potevano avere spiegazioni perché Zaccaria era muto come un pesce. Zaccaria tornò a casa e poco dopo Elisabetta rimase incinta, così come aveva detto Gabriele nel Tempio.
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Dal Vangelo di Luca e di Matteo
Un Angelo visita Maria e Giuseppe Il Signore e i suoi angeli avevano visitato e reso famosi tanti luoghi nella terra santa di Israele. Tutti tranne uno: Nazareth. Mai un accenno nelle Scritture Sacre, niente di niente era successo a Nazareth che fosse degno di nota. Pareva proprio che ci si fosse scordati di questo villaggio della Galilea! Ma, allo scadere esatto del sesto mese di gravidanza di Elisabetta, Dio disse a Gabriele: « Vai a Nazareth! Entra da Maria, fidanzata di Giuseppe ». E così Gabriele si mise in viaggio con un nuovo, ancora più straordinario, annuncio di nascita. Effettivamente, non si erano mai sentite simili parole in Israele. Dio aveva fatto nascere bimbi da don-
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ne che non potevano averne, ma far diventare mamma una ragazza che non era mai stata con un uomo, questo davvero era una novità! L’angelo lo aveva detto: « Niente è impossibile a Dio » e Maria gli aveva creduto. Lo Spirito di Dio sarebbe sceso su di lei, come sulle acque all’origine del mondo e avrebbe, come allora, preparato la nascita. Fin da subito, l’attenzione di Maria, più che da ciò che vedeva, era stata colpita da ciò che sentiva dall’angelo: « Gioisci, tu che sei stata colmata dall’amore, il Signore è con te ». Le veniva in mente quella storia che tutti i ragazzi ebrei conoscevano, raccontata in sinagoga, tramandata di generazione in generazione per tenere viva la speranza di un futuro migliore per Israele. Quel « gioisci! » di Gabriele era lo stesso di Isaia, il profeta del Signore che per suo ordine dall’alto del monte gridava al popolo di tornare a essere felice perché era finito il tempo della schiavitù e dell’esilio. Gabriele – ormai era chiaro – parlava del Messia. E Maria era la prescelta. Stava succedendo per davvero quello che il popolo
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aspettava da secoli: il discendente di Davide avrebbe regnato per sempre! Si sarebbe chiamato Gesù, perché il suo nome significa « il Signore salva ». Maria, dopo aver ascoltato e ragionato seriamente sull’annuncio di Gabriele, rispose: « Sono qui per fare la volontà del Signore. Desidero che si compia in me quello che hai detto ». Gabriele partì da lei. Anche Giuseppe, il fidanzato, fu ovviamente coinvolto. Quando venne a sapere che Maria era incinta, e non di lui, voleva sciogliere il patto tra loro. Doveva farlo in segreto per proteggere Maria: l’avessero saputo altre persone, avrebbero potuto ucciderla per essere stata infedele al suo promesso sposo. Aveva già preso questa decisione, quando anche lui ricevette la visita dell’angelo in sogno: « Non temere, Giuseppe. Maria non ti ha tradito con nessuno. Quello che le sta succedendo è opera del Signore, così come avevano preannunciato i profeti: “La vergine concepirà e partorirà un figlio, che sarà chiamato Immanu El, che significa Dio è con noi” ». Appena sveglio, Giuseppe, abituato a fare piuttosto che a perdersi in chiacchiere, obbedì esattamente a quanto gli aveva detto l’angelo e sposò Maria.
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PALESTINA AL TEMPO DI GESù
Sidone
Damasco
SIR
IA
Tiro
FEN
EO
Tolemaide
GA
A
Cafarnao
LIL
Nazaret
ERRAN
ICI
EA
Naim
Gadara
MAR M EDIT
DE
CÁ
Cesarea
SAM
AR
Giaffa Azoto Ascalon
IDU
DE
A
Gerusalemme Betlemme Ebron
ME
A
LI
Filadelfia Gerico
Betania
PER
Betania M AR M ORTO
GIU
PO
Gerasa
IA
Emmaus Arimatea
Gaza
Betsaida
Macheronte
EA
Indice Introduzione
pag.
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La nascita insperata di Giovanni Battista Un angelo visita Maria e Giuseppe La nascita del Messia Gesù comincia la sua missione Un giorno ascoltando Gesù La tempesta Gesù nella sua terra La cecità più difficile Un banchetto sull’erba Un uomo ricco che in fondo era povero Dio è un Padre misericordioso L’entrata di Gesù a Gerusalemme L’ultima cena con i discepoli Dal giardino della croce: una lezione d’amore La sorpresa del sepolcro vuoto Un meraviglioso incontro a Emmaus Epilogo
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Palestina al tempo di Gesù
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€ 12,00
R4G 26
ISBN 978-88-315-5347-6