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ISTITUTO COMPRENSIVO
PROGETTO DI ISTITUTO EDIZIONE 2012
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Nominabo tibi omnia.
(Johannes Amos Comenius, Orbis Sensualium Pictus Quadrilinguis)
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Nominabo tibi omnia è la frase riportata nel frontespizio di questo volume. Significa più o meno: “Ti indicherò il nome di tutte le cose, ti nominerò tutte le cose”. Insieme con la vignetta, è presa dalla prima pagina del libro di lettura Orbis Sensualium Pictus Quadrilinguis (“Il mondo delle cose sensibili illustrato in quattro lingue”), scritto da Johannes Amos Comenius nel 1650 per i bambini del primo grado di scuola. È il maestro che parla. Risponde ad un bambino che gli chiede cosa significhi “sapere” e chi glielo insegni. “Ego”, gli risponde il maestro, “Cum Deo. ….Nominabo tibi omnia.” (“Io, insieme con Dio… Ti dirò il nome di tutte le cose”). Prendiamo in mano con pazienza i nostri allievi, non stanchiamoci di insistere per dare loro le parole. Il maestro veste abiti sacrali; alle sue spalle risplende dal cielo la luce di Dio. Il maestro di scuola è dunque un sacerdote della conoscenza e la luce del sapere, dice Comenio, viene da Dio. Il sapere ci emancipa dalla condizione terrena, spiega in un altro testo, e ci fa trascendere verso il Cielo. Pedagogia antica, ma anche attuale, sebbene sia diverso oggi il nostro rapporto con la religione. Attuale se è vero che occorre conquistare e padroneggiare la parola per sviluppare il pensiero formale. Se è vero, come raccontava Cesare Scurati qualche anno fa, che la pedagogia è la capacità di trasformare il bambino, di farlo trascendere, attraverso l’istruzione, dalla sua condizione iniziale ad un livello di umanizzazione via via più raffinato…
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CHI É JOHANNES AMOS COMENIUS Jan Amos Komenski – in latino Johannes Amos Comenius, in italiano Giovanni Comenio - nacque nel 1592 a Nivnice, in Moravia, oggi nella Repubblica Cèca. La sua famiglia era parte dell’Unione dei Fratelli Boemi. Era una piccola chiesa di religione hussita, staccatasi da Roma per cercare una religione più vicina allo spirito del cristianesimo originario e un profondo rinnovamento della cultura e della lingua nazionale. Studiò a Herborn e Heidelberg, dove accostò i più noti pensatori rinascimentali e suoi contemporanei, nel secolo di Galileo e Bacone e della scoperta del metodo scientifico nell’indagine di tutte le cose. Nel primo periodo della sua vita, dopo il 1612, divenuto uno dei capi della sua comunità, si impegnò in una profonda ricerca per impossessarsi della lingua della sua terra. Elaborò un “lessico completissimo” e una “grammatica accurata” della sua lingua nazionale – il Thesaurus Linguae bohemicae - per aiutare il popolo cèco a ritrovare la propria identità e le sue radici nella lingua e nella storia comune. Con la sua opera voleva rendere possibile a tutti l’apprendimento, in una scuola nazionale, popolare, di tutti e per tutti. La Guerra dei trent’anni vede, nel 1620, la caduta del Regno di Boemia, la sconfitta degli hussiti e la persecuzione della loro piccola chiesa. Comenio fugge in esilio a Leszno, in Polonia, nel 1628 riprende i suoi studi sulla didattica e l’educazione. Scrive la Didaktika céská, pensando al “momento del ritorno e della ricostruzione della patria”. Allarga i suoi interessi in direzione di un sapere che abbracci tutta la realtà, le cose umane e divine. Con lo spirito di educare l’Europa alla tolleranza e alla pace, oltre i limiti delle nazioni e delle singole fedi, oltre la ferocia dei tempi, nel 1631 traduce la sua opera in latino. È la Didactica magna: “Un’arte universale di insegnare tutto a tutti: di insegnare in modo solido, sì da conseguirne effetti; di insegnare in modo facile, quindi senza molestia o noia, di docenti e discenti, anzi con loro gran diletto…”. La scuola di Comenio è ordinata in quattro gradi: la scuola materna, per l’infanzia, che sta in ogni casa; la scuola vernacolare, pubblica e gratuita, per la puerizia, presente in ogni villaggio, che insegna la lettura, la scrittura, il conteggio di base; la scuola latina, o ginnasio, per l’adolescenza; l’Accademia e i viaggi per la gioventù. “La scuola deve essere portata in ogni città e villaggio e l’istruzione deve essere estesa a tutti, uomini e donne, indipendentemente dalle loro condizioni sociali o intellettuali. Anche il debole mentale e l’handicappato devono essere educati e istruiti, perché ogni uomo è chiamato a realizzare al più alto grado possibile la propria umanità…”. Il metodo di insegnamento deve mettere al cen-
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tro gli scolari, rispettarne le diversità degli ingegni e delle intelligenze. Comenio ha una fiducia assoluta nel valore dell’educazione: “È possibile condurre qualsiasi persona a qualsiasi altezza disponendo di gradini ordinati, sani, solidi, sicuri”, scrive ancora nella Didactica magna. L’insegnamento è efficace: “1°, se inizia presto, prima che le menti siano corrotte; 2°, se avviene con la dovuta preparazione degli animi; 3°, se procede dalle cose più facili alle più difficili; 4°, se si procede ovunque lentamente; 5°, se tutto viene insegnato mediante la diretta esperienza; … 10°, se tutto viene insegnato con uno stesso, unico e assiduo metodo”. Quando la pace di Westfalia (1648) cancella ogni speranza di ricostruire il Regno di Boemia, Comenio inizia un intenso peregrinare per tutta l’Europa. In Inghilterra, a contatto con la Riforma; in Svezia e in Ungheria, dove fu chiamato per riformare la scuola di quelle nazioni. Fu questo il periodo più fecondo per la sua ricerca pedagogica. Applicò qui nel concreto, via via rendendole sempre più chiare, le sue moderne idee di scuola. L’opera più importante fu l’Orbis Sensualium Pictus Quadrilinguis (“Il mondo delle cose visibili con i sensi, disegnato”). Scritto fra il 1650 e il 1654, è considerato il primo libro di lettura per bambini dell’età moderna; in ogni pagina presenta il disegno di un oggetto e, a fianco, il suo nome in lingua latina, cèca, ungherese e tedesca. Nella prima, il maestro, in veste sacerdotale, spiega il sapere a un bambino. Alle sue spalle la luce di Dio irraggia dal cielo: da Lui viene il sapere, a Lui il sapere ci porta. Dal 1656 Comenio è ad Amsterdam, dove trascorre gli ultimi anni, scrivendo e cercando, fino alla morte che lo coglie nel 1670.
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PRIMA PARTE
CARTA DI IDENTITÀ IL PROGETTO DI ISTITUTO Gli obiettivi I progetti Lo stile AUTOVALUTAZIONE A SCUOLA: IL CAMMINO COMUNE Le iniziative educative comuni all’Istituto PIANI DI STUDIO DI ISTITUTO E VALUTAZIONE PER COMPETENZE Il Piano educativo di classe Cosa intendiamo per valutazione PIANI DI STUDIO E ASPETTI SPECIFICI DEL TERRITORIO I PROGETTI L’educazione alla salute L’accoglienza L’integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali Il progetto Giromondo Il progetto informatica La Sezione sperimentale bilingue Le certificazioni di lingua straniera Summer city camp e corsi estivi GENITORI E SCUOLA SI INCONTRANO I genitori collaborano ad alcune attività educative Vademecum per l’uso pratico di alcuni servizi della scuola Formazione e aggiornamento dei genitori Il patto educativo scuola - famiglia
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CARTA D’IDENTITÀ Istituto Comprensivo di scuola primaria e secondaria di 1° grado «Johannes Amos Comenius» via Ponte Alto, 2/1 – 38121 Cognola (TN) tel.: 0461/982113 - fax: 0461/237554 E_mail: segr.ictn2@scuole.provincia.tn.it - Sito web: www.icomenius.it Coord.bancarie: Cassa Centrale Banca - IBAN: IT74 U035 9901 8000 0000 0131 218 Codice fiscale: 96056960220 - Codice ministeriale: TNIC82000X - Codice natura giuridica: 15 Dirigente scolastico: Maria Silva Boccardi - tel. 334/6243306 e_mail: dir.ictn2@scuole.provincia.tn.it Collaboratore vicario: Maurizio Emer - tel. 335/8000878 e_mail: vicario.ictn2@scuole.provincia.tn.it Responsabile segreteria: Franco Filippi - tel. 334/6296028 e_mail: filippi.ictn2@scuole.provincia.tn.it
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IL PROGETTO DI ISTITUTO Gli obiettivi Gli obiettivi della scuola dell’obbligo devono essere modulati tenendo conto delle nuove sfide della globalizzazione nella società della conoscenza e garantire a ciascun alunno, in qualità di cittadino, le competenze chiave individuate dal quadro di riferimento europeo (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006): • comunicazione nella madrelingua • comunicazione nelle lingue straniere • competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico • competenza digitale • imparare ad imparare • competenze sociali e civiche • spirito di iniziativa e imprenditorialità • consapevolezza ed espressione culturale. “L’istruzione e la formazione iniziale devono offrire a tutti i giovani gli strumenti per sviluppare le competenze chiave ad un livello tale che li prepari alla vita adulta e costruisca le basi per ulteriori occasioni di apprendimento. Bisogna tener debitamente conto di quei giovani che, a causa di svantaggi educativi determinati da circostanze personali, sociali, culturali o economiche, hanno bisogno di un sostegno particolare per realizzare le loro potenzialità educative.” I progetti L’offerta formativa della scuola si è gradualmente trasformata nel tempo tenendo conto delle indicazioni europee e delle innovazioni locali, delle sollecitazioni del territorio e dei bisogni dell’utenza e si è arricchita di intendimenti, proposte e attività. Ricordiamo in particolare: • l’accoglienza dei nuovi alunni, l’integrazione degli alunni con bisogni educativi spe ciali, il riconoscimento e il rispetto di realtà culturali diverse, progetti che mirano al benessere degli allievi in tutti i momenti scolastici e di vita; • l’educazione alla salute col compito fondamentale di accompagnare lo sviluppo del la personalità dei ragazzi in tutti i suoi aspetti; • le attività di orientamento, nella consapevolezza che per i giovani risulta sempre più difficile immaginarsi adulti in un mondo complesso e in rapida trasformazione; • la diversificazione e il miglioramento dell’offerta formativa per quanto riguarda le lingue straniere e le esperienze di didattica CLIL (materia disciplinare insegnata in tedesco o inglese); • la sperimentazione della Sezione bilingue;
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l’utilizzo della rete e delle nuove tecnologie, con l’obiettivo di valorizzarne gli aspetti educativi intrinseci con una didattica innovativa di partecipazione e condivisione fra alunni e docenti; un rapporto sempre più fecondo tra scuola e territorio, con l’intento di abituare gli alunni a sfruttare e vivere le offerte museali, delle biblioteche, delle associazioni, e a riconoscere nelle agenzie territoriali in genere, una grande opportunità di arricchimento personale e sociale; la partecipazione e la formazione dei genitori.
Lo stile La scuola costruisce la propria identità privilegiando determinate scelte metodologico/ educative. Assumere la scuola anzitutto come luogo di educazione alla cittadinanza, implica incidere nella vita di tutti i giorni sulle relazioni tra le persone, sui rapporti con le strutture e le cose, sui legami con il territorio e l’ambiente, e dare un contributo fondamentale allo sviluppo negli alunni di senso di appartenenza sociale. Dialogo Anzitutto, vale la scelta del dialogo tra le componenti scolastiche, dell’ascolto reciproco, del coinvolgimento nelle decisioni nel rispetto delle competenze e dei ruoli di ciascuno, e la sottoscrizione di un patto educativo condiviso. Nella Secondaria, gli stessi allievi partecipano alla stesura del “Regolamento per la disciplina dei diritti e dei doveri degli studenti”, insieme ai docenti e al personale ausiliario. Personalizzazione didattica e laboratori Per rispondere nel migliore dei modi ai bisogni diversificati degli alunni, sia nella Primaria che nella Secondaria, la scuola si impegna ad offrire momenti di didattica personalizzata e laboratoriale, anche a classi aperte, dove singolarmente o in piccolo gruppo, ciascuno possa sentirsi maggiormente coinvolto e motivato, in attività che più immediatamente restituiscono il senso del proprio operato, attraverso la conferma di un insegnante più vicino o attraverso il prodotto che sta nascendo. Autonomia responsabile Nella giornata scolastica, in proporzione all’età, gli alunni hanno quotidianamente spazi di libertà in cui esercitare e sviluppare un’autonomia responsabile, ad esempio, nell’accesso alle aule e nei movimenti interni ed esterni all’edificio scolastico, come nel modo di recarsi alla sala ristorazione e di fruire del servizio mensa. Nella Secondaria, la vita di classe e vari progetti contemplano l’attribuzione di compiti di rappresentanza e di precisi impegni al servizio della comunità. Nella Primaria, si attribuisce grande importanza al progetto “A piedi sicuri” con il quale, in collaborazione con le famiglie, gli allievi rafforzano la loro autonomia rispetto al per-
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corso casa-scuola e vengono sensibilizzati rispetto al tema della qualità della vita in ambiente urbano. Rispetto dell’ambiente L’obiettivo del rispetto dell’ambiente coinvolge profondamente la vita della scuola, nella vita quotidiana come nelle scelte di spesa grandi e piccole. Elenchiamo una serie di iniziative concrete e visibili. Ci limitiamo nel fare fotocopie. Per allievi ed insegnanti sarà un’occasione per la scrittura di penna: allena la mano, ma anche il pensiero. (“Arrampicarsi su per una elle ti conduce al cielo; la a ti allarga il cuore” raccontava alla radio Paolo De Benedetti). Abbiamo centralizzato il magazzino dei materiali didattici; si usa tutto quel che si acquista; si sta attenti a quanto si consuma, oggi dobbiamo consumare un po’ meno di ieri. Basta pennarelli prosciugati, colle seccate, creta solidificata, quaderni utilizzati a metà, chili e chili da buttare in discarica. A proposito di quaderni: acquisto centralizzato per tutti gli allievi. Mille allievi, mille pacchi. Abbiamo scelto materiali semplici, poco costosi, a piccolo impatto ambientale, però curati con il nostro logo. Siamo più di mille, sette/dieci quaderni a testa, nemmeno uno plastificato; sommate, moltiplicate, tagliate e vedrete: quanti chili di plastica risparmieremo? E i quaderni saranno centellinati; centellinare: verbo difficile per dire che i fogli dovranno essere consumati fino all’ultima pagina. Tutto il personale della scuola, docenti e operatori dei servizi, hanno in uso la chiavetta USB, grazie alla quale auspichiamo ci sia minore consumo di carta. Lo stesso accade con i materiali di pulizia. Qui l’impegno è ridurre gli sprechi; certe volte l’acqua, utilizzando particolari tipi di attrezzatura, riesce a fare da sola. Ma stiamo investendo anche per consumare meno: i pavimenti della scuola media sono in listoni prefiniti che non abbisognano di particolare manutenzione; perciò basta cera, decerante e basta detersivi, tutti prodotti chimici altamente inquinanti. Un impegno preciso per la raccolta differenziata: all’interno di ogni aula, sui corridoi, all’esterno degli edifici scolastici, contenitori per la raccolta differenziata; alle medie, un progetto che coinvolge tutte le classi per sensibilizzare e responsabilizzare ogni alunno. Rispetto degli arredi e attrezzature in dotazione nelle aule nella Secondaria. Patto con gli alunni finalizzato alla responsabilizzazione dei singoli e del gruppo classe; a fine anno, l’insegnante coordinatore promuove una riflessione in classe con finalità eminentemente educative e, insieme gli alunni, valuta eventuali risarcimenti dovuti alla Scuola per danneggiamenti agli arredi e alle dotazioni d’aula. Una quota importante dell’energia per la nostra scuola viene dal Sole. La terrazza delle medie, a coronamento di un progetto che avevamo da anni nel cassetto, è ora una fabbrica di energia elettrica: il Comune di Trento l’ha ricoperta con pannelli fotovoltaici. Produce 20 kwh e abbiamo uno spazio esterno coperto per la ricreazione, lo studio in
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gruppo e altre attività. Insomma, c’è un impegno preciso di tutti teso ad educare a pensare in modo critico il rapporto con l’ambiente, a dare strumenti per capire il presente ed agire concretamente per costruire insieme un futuro in armonia col mondo in cui viviamo.
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AUTOVALUTAZIONE L’autovalutazione è un compito importante attraverso il quale viene monitorata la qualità del servizio formativo fornito dalla scuola. Essa lo scompone e lo misura, compara i dati con altri provenienti da altre realtà scolastiche, contempera i punti di vista delle diverse componenti in causa, individua e indica le azioni di miglioramento. E’ un processo che si avvale di una varietà di strumenti di rilevazione e di una molteplicità di momenti di confronto collegiale a vari livelli, coinvolgendo in diversa misura tutti gli interessati. E’, dunque, soprattutto un luogo di dialogo e di riflessione da cui devono scaturire azioni quotidiane tese al miglioramento del servizio che appartengono alla responsabilità e all’impegno di tutti. Nel concreto, nel nostro istituto, • si utilizzano gli strumenti di rilevazione nazionali Invalsi* che mirano principalmen te a verificare il livello di preparazione degli alunni in Italiano e in Matematica; • si somministrano i questionari provinciali* per famiglie, docenti e alunni, che tendono a verificare la qualità complessiva del servizio scolastico (dalle strutture all’organizzazione, dai progetti e le attività alle relazioni); • e ci si serve di questionari elaborati in proprio con lo scopo di misurare l’efficacia di determinati progetti (ad esempio, Accoglienza e Orientamento). I dati che scaturiscono da queste rilevazioni vengono restituiti agli organi collegiali (Consiglio dell’Istituzione, Collegio docenti, Consulta dei genitori), al Nucleo di autovalutazione di Istituto, alle commissioni e ai docenti più direttamente coinvolti, alle famiglie e alle classi, perché nei contesti appropriati e nel rispetto dei ruoli, siano discussi e messi in rapporto con le osservazioni e le valutazioni diffuse effettuate dalle diverse componenti scolastiche e perché i rilievi critici si traducano in proposte ed azioni di ulteriore miglioramento dell’offerta formativa. Preme sottolineare come quest’abitudine a riflettere insieme sul proprio operato coinvolga sempre più i nostri stessi alunni, specialmente i più grandicelli, chiamati, ad esempio, a valutare i loro comportamenti nell’ambito circoscritto della classe e in quello più esteso del Parlamentino, e a condividere regole e procedure con i docenti e il personale della scuola. Essi vengono inoltre sollecitati a mettersi in gioco, oltre che nella quotidianità della didattica, in occasioni per così dire più ufficiali e forse più motivanti, come le gare sportive, il rally di matematica, le certificazioni delle lingue straniere, gli stessi test Invalsi, ecc., perché sviluppino consapevolezza rispetto alle proprie potenzialità e consuetudine a valutare il proprio modo di operare nonché la qualità della loro performance o del prodotto.
* I risultati dei test Invalsi e dei questionari provinciali, non appena acquisiti, sono resi disponibili, in sintesi, anche sulla piattaforma in Google dell’Istituto.
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LE Iniziative educative comuni all’Istituto, A SCUOLA: IL CAMMINO COMUNE Scuola materna e Scuola primaria si incontrano Da anni si è consolidato un rapporto di collaborazione attiva e costruttiva con le insegnanti delle Scuole materne provinciali ed equiparate dell’Argentario. Per i bambini dell’ultimo anno di scuola materna sono previsti alcuni momenti di attività assieme ai compagni delle prime classi elementari, per conoscere la propria scuola futura e magari, dove è possibile, i propri insegnanti. Il passaggio di informazioni sul gruppo e sui singoli bambini costituisce un prezioso raccordo per facilitare un avvio sereno del nuovo percorso scolastico. Particolare è l’attenzione ai bambini con handicap. I genitori stessi sono informati e coinvolti in incontri di conoscenza e scambio di informazioni con gli insegnanti della scuola futura. Scuola primaria e Scuola secondaria di primo grado si incontrano L’incontro e lo scambio tra allievi della Scuola elementare e della Scuola media avviene in due modi: in alcuni momenti comuni d’Istituto, come durante le feste e i riti della scuola, e attraverso scambi di informazioni, visite e attività comuni, nel momento che precede il passaggio tra le elementari e le medie. Con delicatezza, con l’attenzione di permettere a ciascun allievo di inserirsi serenamente nella nuova scuola. Primo giorno di scuola Il primo giorno di scuola non è un giorno qualunque, soprattutto per gli allievi e le allieve delle prime classi. Un semplice concertino, un frammento di spettacolo, un canto sono il saluto della scuola a tutti i suoi alunni, come augurio di un buon anno. Ogni sede darà il benvenuto ai suoi allievi con un momento di incontro. Il Dirigente parteciperà a questo momento, portando il benvenuto dell’Istituto per il nuovo anno di scuola. Accoglienza nelle classi È abitudine consolidata che per le prime classi della Primaria si definisca un Progetto Accoglienza per inserire in modo graduale e sereno i piccoli alunni nella realtà scolastica. Nelle classi elementari successive, gli insegnanti, pur conoscendo già gli alunni, si attivano per improntare il primo periodo a una ripresa serena delle relazioni e della vita di classe. Nelle prime classi della Scuola media il Progetto Accoglienza assume una rilevanza speciale: si sviluppa intorno alla conoscenza di sé, degli altri e della nuova realtà scolastica.
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Giornata Europea delle lingue, 26 settembre Le insegnanti di lingue di tutto l’Istituto si fanno portavoce di un progetto comune volto a far conoscere a tutti gli alunni la molteplicità e la ricchezza dei suoni, delle parole, dei simboli e dei significati che le lingue del mondo veicolano. Nella Giornata Europea delle lingue e in tutta la settimana successiva gli allievi ascolteranno canzoni e parole provenienti dai quattro angoli del mondo e si cimenteranno con alfabeti nuovi che contribuiranno ad ampliare l’orizzonte in cui far scorazzare liberamente i propri sogni. Concerto di Natale, piazza del Centro civico di Cognola Oltre alle iniziative di ciascuna sede, l’appuntamento è per tutti al tradizionale concerto di Natale, tenuto dai ragazzi della scuola media. Giornata della memoria, 27 gennaio Ci soffermeremo a ricordare un periodo doloroso della nostra storia che ha avuto il suo culmine nella Shoah, lo sterminio del popolo ebraico durante la seconda guerra mondiale. Rileggendo il passato vogliamo decifrare il presente per non soccombere alla tentazione di costruire un futuro mediante la sopraffazione di un fratello per il tornaconto dell’altro e di popoli a vantaggio di altri popoli. Festa dell’Europa, 9 maggio Il 9 maggio 1950 è considerato l’atto di nascita dell’Unione europea. La festa dell’Europa è l’occasione di dar vita ad attività che avvicinano l’Europa ai suoi cittadini ed i popoli dell’Unione fra loro. Ultimo giorno di scuola Ci ritroviamo tutti assieme, anche dalle sedi periferiche, nella Piazza dell’Argentario di Cognola; ci salutiamo, scambiandoci un canto, una danza, una poesia. Poi via, verso l’estate, accompagnati dal canto finale dell’Inno alla Gioia.
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PIANI DI STUDIO DI ISTITUTO E VALUTAZIONE PER COMPETENZE Una normativa recente introduce l’obbligo della valutazione per competenze alla fine del primo biennio del secondo ciclo e al termine del primo ciclo (terza media). In linea con quanto chiedono norme e indicazioni provinciali, nazionali ed europee, nella nostra come nelle altre scuole, si è discusso in questi ultimi anni, sul tema delle competenze e della loro certificazione, un dibattito e una riflessione collegiali tutt’ora in corso, che investono sia la programmazione educativa che quella delle discipline. Fin qui abbiamo prodotto i Nuovi Piani di Studio di Istituto e i Programmi per bienni nella Primaria (in cui vengono declinate le competenze disciplinari) e il Piano educativo delle classi prime medie, in cui la didattica dei curricoli disciplinari converge sugli obiettivi formativi fondamentali, ovvero su quelle che l’Unione Europea definisce competenze di cittadinanza trasversali e che noi abbiamo aggregato in quattro aree: conoscitiva, linguistico-comunicativa, metodologico-operativa e relazionale. Nella Sezione bilingue già da qualche anno, è in atto una programmazione e una didattica per competenze e la tradizionale “pagella” quadrimestrale è affiancata, coerentemente, da una scheda sperimentale di certificazione. Questa certificazione, lungi dall’essere un adempimento burocratico, diviene l’ultimo passaggio di un processo valutativo basato su una didattica volta allo sviluppo di competenze e a un apprendimento per cui ciò che l’alunno impara si fa costitutivo della sua persona (saper essere e saper fare); e rappresenta uno strumento utile a sostenere e orientare gli studenti nel loro percorso di crescita. L’obiettivo è ora quello estendere tale modalità di programmazione e di didattica e di condividere un modello di certificazione coerente, avvalendosi della sperimentazione effettuata in questi anni e dei modelli sperimentali nazionali e locali, e di quelli elaborati a livello di Istituto. Una certificazione che necessariamente sarà il risultato di una pluralità di fonti informative per la valutazione (prove di verifica autoprodotte e strumenti valutativi esterni, compiti di realtà, controllo elaborati ed esercitazioni, verifiche orali, osservazioni sistematiche, elementi di metacognizione e autovalutazione, ...), nella convinzione che “le competenze non si possono valutare con una sola prova né con una sola tipologia di esercitazioni e che l’osservazione dei processi con strumenti adeguati sia tanto e forse più importante delle registrazioni dei risultati”. L’impegno su queste tematiche, andrà a implementare i Piani educativi di classe. Il Piano educativo di classe Il Piano educativo è il prodotto di un’intesa di lavoro comune per tutte le classi. Nella definizione dei contenuti e degli obiettivi della programmazione didattica annuale, per tutte le classi elementari e medie, si fa riferimento alle Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Primaria e Secondaria di primo grado, alle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione e ai Piani di Studio Provinciali.
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Nel Piano educativo sono descritti i progetti, le attenzioni e le iniziative, messi in atto nei vari ambiti formativi (educazione alla convivenza civile, educazione alla socialità e all’affettività, educazione alla salute, educazione all’ambiente, educazione all’autonomia di metodo nell’operare e nell’apprendere) con riferimento alle competenze di cittadinanza a cui mirano tutte le discipline, tenuto conto delle specificità della classe. (vedi schema di riferimento in Appendice) Cosa intendiamo per valutazione E’ abbastanza diffusa un’idea di valutazione da contrastare, per la quale il voto (la misura espressa su scala numerica o attraverso l’aggettivo sufficiente, buono, ecc., ) appare come lo scopo dell’apprendimento (Studio, così prenderò un bel voto … Studia, così prenderai un bel voto…). Riproponiamo perciò una nostra riflessione in merito. Valutare significa attribuire valore ai lavori scolastici, ai comportamenti e ai percorsi di apprendimento degli alunni. La valutazione è uno strumento irrinunciabile della didattica ed è operazione complessa e articolata, di grande importanza per allievi, docenti e genitori, che si sviluppa su tre piani (intersoggettivo, oggettivo e soggettivo) impiegando strumenti diversificati ed appropriati di raccolta delle informazioni. La valutazione intersoggettiva o formativa, si esplica nella comunicazione tra alunni, docenti e genitori, fa parte integrante della quotidiana azione didattica/educativa ed è costitutiva del processo di insegnamento/apprendimento. Essa ha grande rilevanza pedagogica, in particolare nella scuola del primo ciclo quando gli alunni non hanno ancora sviluppato sufficienti capacità critiche per valutare il loro percorso scolastico. Si esprime nella relazione quotidiana di classe tra insegnante ed allievo, nella valutazione di elaborati, atteggiamenti e prestazioni scolastiche, nelle comunicazioni scuolafamiglia (colloqui, note informative, …), e nel giudizio globale sulla scheda quadrimestrale. In questo ambito valutativo, lo stesso giudizio sulla singola disciplina può non tener conto di standard oggettivi di riferimento, specie per gli alunni che manifestano difficoltà. Si può verificare, ad esempio, che a fronte di prove cosiddette oggettive che totalizzino il medesimo punteggio, si ricavi una valutazione diversa in relazione ai diversi percorsi programmati. L’obiettivo è quello di valutare l’evoluzione di un sistema di competenze, trasmettendo all’alunno (e alla famiglia) il senso del percorso che sta compiendo, in rapporto alle risorse di cui dispone e ai limiti che lo condizionano, sostenendo sempre il suo impegno di crescita. Nel medesimo tempo il docente ne ricava un giudizio sul suo operato e indicazioni per rielaborare e reimpostare il proprio lavoro, tenendo nel debito conto le singolarità di ciascuno, anche in termini di essenzializzazione e personalizzazione dei percorsi. La valutazione formativa così intesa, relativizza il significato del giudizio disciplinare og-
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gettivo che verrà correttamente inteso come relativo ad una determinata performance o ad un determinato momento del percorso in atto, ridimensionando possibili effetti negativi sull’autostima dell’alunno. Rientrano nell’autonomia didattica e nel curricolo di ogni scuola, criteri e strumenti di osservazione e di verifica che devono essere coerenti con gli obiettivi della valutazione formativa e favorire anche il pensiero autonomo e creativo. La valutazione oggettiva o sommativa, certifica le competenze acquisite, ha un valore amministrativo, nel passaggio da un periodo didattico al successivo o ad altra scuola, ed ha funzione di rendicontazione esterna; perciò, deve far riferimento a criteri, modelli e forme comunicative regolamentati e definiti a livello di sistema scolastico. Gli insegnanti la esprimono attraverso i giudizi sintetici (nella Provincia Autonoma di Trento: non sufficiente, sufficiente, discreto, buono, distinto, ottimo) scritti in pagella e apposti in calce alle verifiche o assegnati in seguito ad interrogazione. Tali giudizi vengono convertiti in voti in caso di passaggio dello studente ad altra regione e sull’attestazione del diploma di terza media.* A comprendere il valore della valutazione oggettiva (ma anche i suoi limiti), gli alunni (e così i genitori) vanno educati gradualmente, perché ne comprendano la “specificità certificativa” e la sappiano distinguere dalla valutazione dinamica di un percorso di apprendimento in atto. La valutazione oggettiva è anche di competenza di agenzie esterne (INVALSI, PISA, OCSE, …,) che con strumenti propri (ad esempio, i questionari Invalsi per tutti gli alunni delle seconde e quinte elementari e per le prime della media), perseguono l’obiettivo di monitorare e di valutare il sistema scolastico. Gli esiti di tali indagini sono oggetto di riflessione da parte dei docenti nell’ambito dell’autoanalisi di istituto. La valutazione soggettiva, ossia l’autovalutazione, è la capacità dell’alunno di considerare in modo critico il percorso scolastico che sta compiendo, di valutare le proprie risorse, le attitudini sviluppate, i risultati conseguiti; è un’abitudine virtuosa che i docenti cercano di promuovere nell’alunno attraverso strategie via via più approfondite e raffinate col crescere dell’età, per favorire la costruzione di un’identità consapevole e l’orientamento rispetto a scelte successive. All’interno di tale riflessione metacognitiva, trova compimento la valutazione formativa e quella oggettiva viene assunta in modo corretto.
* Come da indicazione provinciale, si valuta per aree di apprendimento e non per discipline, nel primo bienno della scuola primaria (con possibilità di estendere tale modalità al secondo biennio), sulla base di una programmazione più duttile e flessibile, coerente con i ritmi e le specificità dei singoli e delle classi, e “di una didattica attiva, in cui i saperi e le conoscenze vengono messi a disposizione del fare esperienza con gli studenti, che imparano così in modo globale”, accostandosi gradualmente alle singole discipline.
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PIANI DI STUDIO E ASPETTI SPECIFICI DEL TERRITORIO La Legge provinciale sul Sistema educativo di istruzione e formazione del Trentino introduce il richiamo ad aspetti di specificità locali, assumendo il territorio come importante opportunità formativa e didattica. In particolare, nei programmi disciplinari trovano spazio le seguenti tematiche, del resto da tempo presenti e diffuse in molti curricoli della nostra scuola: • conoscenza della storia locale e delle istituzioni autonomistiche; • cultura della montagna e dei suoi valori; • riferimenti a lingua e cultura delle minoranze mochena, cimbra e ladina. Si valorizzano documenti e fonti presenti sul territorio, quali musei, biblioteche, archivi, memorie orali, associazioni; e si sperimentano, con proposte di tipo interdisciplinare, le modalità proprie della ricerca attraverso uscite e attività laboratoriali che promuovano l’osservazione e lo studio del territorio sotto molteplici aspetti (storico, geografico, naturalistico, geologico, urbanistico, economico, …), per pervenire ad una conoscenza consapevole che rafforzi il senso di appartenenza. I Piani di Studio Provinciali fanno esplicito riferimento anche allo sviluppo della pratica sportiva in stretto collegamento con la cultura della montagna. La nostra scuola incentiva la pratica di sport vicini alla montagna, quali l’escursionismo, la corsa, lo sci e l’orienteering. Tali attività, oltre che favorire il benessere fisico ed abituare a stili di vita corretti e sani, promuovono rapporti positivi con le persone, le associazioni e il territorio, educando al rispetto, alle regole e ai valori propri della montagna.
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I PROGETTI L’educazione alla salute Ci sono due cose che abbiamo il dovere di dare ai ragazzi: radici per avere i piedi ben piantati per terra, e ali per imparare a volare nel cielo (Hadding Carter)
Il progetto di educazione alla salute vuole favorire il benessere delle varie componenti all’interno della scuola (alunni, genitori, docenti) e risponde al compito fondamentale di accompagnare lo sviluppo della personalità del ragazzo, offrendo opportunità significative di formazione della sua identità e per una sua costruttiva socializzazione. Il percorso evolutivo che i ragazzi sono chiamati a compiere non è facile ed implica, da parte della scuola come della famiglia, una presenza vigile alle loro esigenze, al loro bisogno di essere ascoltati, accolti, valorizzati, di ricevere attenzione e di essere spronati a offrirla. Gli insegnanti, accanto e insieme ai genitori, si pongono come figure di riferimento, impegnandosi, dopo aver identificato i bisogni dei bambini e dei ragazzi, a creare un ambiente accogliente e ad aiutarli a prendere consapevolezza di sé e delle proprie emozioni e a costruire un tessuto di relazioni positive che consentano di identificare e gestire le difficoltà insite nel loro percorso di crescita. Sono state programmate in ogni plesso una serie di attività che si integrano nei percorsi didattico-educativi caratterizzandosi in rapporto alla peculiarità di ogni gruppo, e di cui si dà conto nel dettaglio nei Piani annuali delle attività. In sintesi, nella Primaria, vengono proposti interventi di psicomotricità e rilevazione precoce delle difficoltà di letto-scrittura e calcolo; nella Secondaria, interventi sulla sicurezza nella navigazione in Internet ed educazione all’affettività e alla sessualità. Titolari del progetto sono tutti gli insegnanti della classe. A completamento della sua azione educativa, la scuola si avvale di risorse territoriali ed esperti esterni. Inoltre, la Scuola potrà farsi tramite con agenzie esterne (Polo sociale di zona, Consultorio ASL, UCIPEM, Villa S. Ignazio) per consulenze al singolo, alla coppia, alla famiglia. L’Istituto, infine, si avvale della consulenza di due professionisti che mettono a disposizione delle ore di spazio ascolto: • il dott. Giuseppe Nicolodi, psicologo e psicomotricista, per insegnanti e genitori (dalla I alla IV elementare), sulle problematiche relazionali che possono emergere alle elementari nella relazione educativa, con indicazioni concrete di azioni di intervento • la dott.ssa Paola Marchionne, psicopedagogista, per colloqui individuali con genitori, alunni e docenti di tutto l’Istituto; questo spazio ad indirizzo pedagogico si pone come primo punto di raccolta e lettura delle diverse richieste emerse. Per i contatti con le agenzie esterne e per fissare gli appuntamenti con gli specialisti di cui sopra, rivolgersi alla Segreteria (0461982113 – Piera).
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L’accoglienza I progetti accoglienza dei vari plessi mirano al benessere dell’allievo, come presupposto per il suo successo formativo. Essi hanno lo scopo di favorire l’inserimento degli alunni in arrivo nel nuovo ambiente scolastico e nella nuova classe che si costituisce, promovendo la conoscenza delle persone, delle regole e degli spazi e agevolando una progressiva e armonica integrazione nell’organizzazione e nella vita dell’Istituto. Obiettivi primari sono perciò la maturazione graduale di un senso di appartenenza alla scuola e la costituzione del gruppo classe come piccola comunità di apprendimento, dove lo sviluppo di relazioni positive possa essere di stimolo alla ricerca e all’espressione delle capacità sociali e quindi della valorizzazione di ciascuno. Scuola e classe intesi come luoghi di convivenza civile, dove gli alunni imparano ad essere socialmente competenti, cioè responsabili delle proprie azioni, rispettosi delle persone e delle cose, autonomi e liberi, guidati da regole sempre più interiorizzate. Per i singoli progetti si rimanda alla programmazione dei plessi. L’integrazione degli alunni con bisogni educativi speciali L’integrazione è un valore per tutti, un fattore di educazione alla convivenza civile, al rispetto, alla condivisione. Contribuisce a creare una comunità scolastica formata dal lavoro quotidiano di docenti, di alunni tra loro e in collaborazione con le famiglie. Una scuola che integra bene i singoli alunni, valorizzando ciascuno per quello che è, che può dare e ricevere, è una scuola che funziona bene per tutti, poiché la qualità dei processi d’integrazione scolastica degli alunni che per qualsiasi motivo si trovino in difficoltà, migliora la qualità complessiva di una scuola. I cambiamenti nella popolazione scolastica, l’aumentare e l’evolversi delle situazioni varie di difficoltà, impongono forme più ampie, globali e contestuali, di analisi e lettura dei bisogni (Linee Guida BES - Introduzione di Janes D. ). Il nostro Istituto perciò, come previsto dal Nuovo Regolamento, mette in atto iniziative per gli studenti con bisogni educativi speciali (BES), attuando una lettura dei bisogni ampia ed inclusiva, nella direzione di un sistema formativo più equo. Il Consiglio di classe, con l’Istituzione scolastica nel suo complesso, in collaborazione con i Servizi sanitari e/o sociali, diventa competente ed autonomo nell’elaborazione di un piano di intervento complessivo delle strategie di integrazione ed inclusione. L’istituto attua una progettazione pedagogica e didattica globale che attiva le risorse umane presenti nella scuola affinché gli obiettivi didattici e pedagogici siano personalizzati e contemporaneamente ben integrati. All’interno della programmazione possono essere previste modalità didattiche diversificate tra le quali i laboratori di falegnameria, cucina, sartoria, piscina, psicomotricità, musica; il progetto girasole; i percorsi di accoglienza, di inclusione, di orientamento; il progetto PEPE; ecc.
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Nella scuola secondaria, l’obiettivo sarà favorire nell’alunno la maturazione di un progetto di vita che si concretizzerà quanto più lo studente verrà situato all’interno di un contesto complessivo dove ci siano: • la collaborazione con la famiglia, l’APSS (Azienda Provinciale Servizi Sanitari), gli Enti locali, le Associazioni territoriali • l’accompagnamento in un percorso di orientamento che può avvalersi di progetti ponte • l’uso di sussidi informatici e misure didattiche idonee alla realizzazione del diritto allo studio Il Consiglio di classe definisce gli interventi didattico/educativi ed individua le strategie e le metodologie più utili per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al normale contesto di apprendimento; ed è responsabile dell’attuazione del piano di interventi secondo i principi condivisi nel Progetto di Istituto. Un docente del consiglio di classe è referente per lo studente con BES, ha funzioni di tutoraggio e di raccordo, cura i rapporti con la famiglia, la scuola, gli operatori sanitari o socio-assistenziali che seguono lo studente, ed ha inoltre il compito di redigere il PEP, il PDF o il PEI, avvalendosi della stretta collaborazione dei docenti, degli assistenti educatori, dei facilitatori, degli specialisti e della famiglia. Curerà l’aggiornamento del fascicolo personale che contiene la documentazione del percorso didattico-formativo dello studente ove tutti gli educatori coinvolti possono reperire le informazioni opportune. Interventi a favore degli studenti con disabilità certificata ai sensi della Legge 104/92 e del DDP 17/124 del 2008 e DDP 22 del 2010 Fascicolo personale Viene custodito in forma protetta in Segreteria e viene consultato solo dai docenti ed educatori coinvolti. Esso contiene: • Certificazione ai sensi della L.104/92 • Diagnosi Funzionale • PEI • Relazione Finale PEI piano educativo individualizzato Elaborato da tutti i docenti del consiglio di classe e operatori coinvolti, viene redatto entro il mese di novembre di ogni anno scolastico dal docente referente. Nel PEI vengono stabiliti i livelli essenziali delle competenze e delle abilità di base in relazione alle capacità dello studente e ai suoi punti di partenza, e vengono definite modalità e tipologie di verifica dei risultati raggiunti. Diagnosi Funzionale La DF è la valutazione globale da parte dello specialista della struttura sanitaria pubbli-
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ca o privata accreditata, dei punti di forza e di debolezza dello studente. Profilo Dinamico Funzionale Il PDF viene predisposto all’inizio di un percorso scolastico e nel passaggio da un grado di scuola ad un altro. Redatto dall’insegnante referente dopo aver consultato tutta l’equipe composta da docenti e referenti socio-sanitari e famiglia, contiene le indicazioni circa il prevedibile livello di sviluppo che l’alunno può raggiungere tenendo presenti le aree affettivo-relazionali, della comunicazione, dell’autonomia, dell’apprendimento. Viene letto e approvato in seno al Consiglio di classe. Interventi a favore di studenti con disturbi specifici di apprendimento DSA Appartengono ai DSA la dislessia (disturbo specifico della lettura), la disgrafia (disturbo specifico della scrittura nel suo aspetto prassico), la disortografia (disturbo specifico della scrittura nel suo aspetto fonologico e ortografico), la discalculia (disturbo specifico delle abilità aritmetiche). La rilevazione precoce dei casi di DSA è compito della scuola (LP 14/2011) e viene effettuata in tutte le classi prime, seconde e terze della Primaria, con la collaborazione della logopedista A. Pontalti. La valutazione diagnostica spetta all’APSS. Il consiglio di classe definisce gli strumenti compensativi e le misure dispensative da adottare con lo studente, dopo che la famiglia ha consegnato la diagnosi del neuropsichiatra o psicologo descrittiva delle abilità strumentali specifiche. Un docente referente del Consiglio di classe cura la stesura del PEP concordato con docenti, famiglia ed eventuali operatori. Il PEP raccoglie: • le informazioni contenute nella relazione clinica • le misure dispensative e gli strumenti compensativi adottati • le metodologie e le attività didattiche adeguate allo studente • le modalità di verifica dell’apprendimento • i criteri di valutazione adottati L’adozione delle strategie è collegiale e l’insegnante referente è garante di quanto concordato. Accanto alle misure dispensative e compensative sarà cura dare allo studente tempi distesi per completare il lavoro senza fretta e individuare attività nelle quali egli è più capace creando occasioni ed esperienze in grado di valorizzarlo. La famiglia è sempre coinvolta perché investita dell’impegno domestico dei compiti e dello studio; dovrà stabilirsi un confronto e una collaborazione continui anche per favorire l’utilizzo degli strumenti compensativi, a casa oltre che a scuola. In sede di esame conclusivo, la legge prevede che le prove non possano essere diffe-
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renziate per cui lo studente dovrà sostenere tutte le prove scritte; potrà però avvalersi degli strumenti compensativi utilizzati in corso d’anno mantenendo le modalità di lavoro definite dal PEP. Eventuali carenze di elementi valutativi dello scritto, saranno compensate in sede di colloquio orale. La valutazione deve tener conto della situazione particolare dello studente. Interventi a favore degli studenti in situazione di svantaggio Le situazioni di svantaggio anche temporanee, vengono riconosciute dal Consiglio di classe che attua per lo studente azioni educative e didattiche mirate a supportarlo e a favorirne il processo di crescita. Il Consiglio di classe, allo scopo di individuare il percorso personalizzato più adatto, può avvalersi della consulenza della psicopedagogista dell’Istituto dott.ssa P. Marchionne. Un insegnante referente ha cura di redigere il PEP concordato fra docenti, famiglia ed eventuali operatori, e mantenere costanti e collaborativi rapporti tra scuola e famiglia. La valutazione deve tener conto della situazione particolare dello studente. Il progetto Giromondo Un’associazione tra girotondo (stare insieme divertendosi) e mappamondo (la varietà dei Paesi della Terra). Così è nato, dopo una votazione che ha coinvolto le classi della scuola secondaria di primo grado nell’a.s. 2011/12, il nome del Progetto interculturale dell’Istituto. “Giromondo” ha una sede accanto alla biblioteca delle medie, decorata da alcuni ragazzi della scuola secondaria, dove trovano spazio materiali per lo studio dell’italiano come L2, libri multilingue e a carattere interculturale: attraverso questi testi possiamo immergerci in luoghi e storie lontane, che sempre più entrano a far parte delle nostre esperienze quotidiane attraverso persone provenienti da Paesi diversi dall’Italia. “Giromondo” non è solo un luogo in cui conoscere l’altro attraverso i libri, è anche una varietà di proposte comuni a tutto l’Istituto o specifiche dei singoli plessi, che spaziano dai percorsi tematici agli incontri con autori, dai momenti di festa - come occasione di incontro con altre realtà - ai corsi di italiano L1 e L2. Con l’a.s. 2010/2011 il nostro Istituto ha aderito alla Rete Intercultura tra Istituti scolastici territoriali, nata perché si possano individuare insieme strategie e modalità d’intervento efficaci per soddisfare i particolari bisogni formativi messi in luce dalla presenza di allievi di madre lingua non italiana; la Rete offre alle scuole che aderiscono il suo supporto per conoscere l’allievo, dare suggerimenti o proporre interventi, fare attività di mediazione. Uno dei supporti forniti al nostro Istituto è stato la condivisione di un Protocollo d’Accoglienza. Si tratta di un documento in cui sono definiti criteri, principi e indicazioni riguardanti l’iscrizione, l’inserimento e l’accoglienza degli allievi di madre lingua non
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italiana che si iscrivono nel nostro Istituto. Esso definisce i compiti dei diversi operatori scolastici e viene deliberato dal Collegio dei Docenti. La sua applicazione consente di attuare operativamente le indicazioni contenute nell’art. 45 del DPR 31/8/99 n. 394 e nel Regolamento per l’inserimento e l’integrazione degli studenti stranieri nel sistema educativo provinciale, art. 75 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5. Il Protocollo d’Accoglienza è uno strumento aperto che viene pertanto integrato e rivisto in base alle esperienze, alle riflessioni sulle esperienze, alla situazione del contesto. Altra base di lavoro sono le Linee guida per le istituzioni scolastiche e formative per l’inserimento e l’integrazione degli studenti stranieri, Del. PAT n. 747 del 20/04/2012. Nell’Istituto le risorse per l’intercultura sono cinque, ognuna con i propri compiti: Coordinatore di Rete Incaricato della segreteria per l’iscrizione: accoglie la famiglia che vuole iscrivere l’allievo e spiega quali documenti occorrono; informa i genitori che il referente li contatterà per stabilire la data del colloquio di prima conoscenza. Referente per le iniziative interculturali: costituisce, all’interno del proprio Istituto, il punto di riferimento per la rilevazione dei bisogni degli allievi di madre lingua non italiana. Rispetto ai bisogni rilevati, organizza gli interventi necessari, coinvolgendo le parti interessate a seconda del ruolo di ciascuno; contatta le famiglie appena arrivate per un colloquio e spiega il funzionamento della scuola; supporta le famiglie nel rapporto con la scuola e con il territorio; integra e supporta l’attività dei docenti curricolari, con interventi mirati di italiano L2; coordina la Commissione Intercultura. Commissione Intercultura: monitora l’efficacia del Protocollo d’Accoglienza e ne propone eventuali modifiche; raccoglie richieste, proposte ed esperienze dei docenti; produce strumenti e materiali utili per il lavoro degli insegnanti. Dirigente: costituisce punto di riferimento per le varie azioni e i singoli progetti, sia all’interno che all’esterno dell’istituto; promuove e facilita i rapporti fra i vari soggetti; reperisce le risorse necessarie; interviene nella verifica e valutazione del Protocollo d’Accoglienza; stabilisce la classe di inserimento dell’alunno neoarrivato, sulla base dei criteri condivisi e delle indicazioni emerse nel percorso di accoglienza. Per gli allievi di madrelingua non italiana è stato condiviso un primo modello di Percorso Didattico Personalizzato, da compilare nei primi due mesi dall’inizio della frequenza scolastica ed aggiornare periodicamente. Questo Percorso viene definito dalla scuola, dopo aver valutato il livello di partenza, in accordo con la normativa nazionale e provinciale, per ciascun allievo straniero con particolari bisogni linguistici, sia di recente che di remota immigrazione o nato in Italia. Anche nel caso degli alunni di madrelingua non italiana viene privilegiata la valutazione formativa, regolata da un apposito documento: essa tiene conto della situazione di partenza, considera i progressi, la motivazione, l’impegno e le potenzialità di apprendimento dimostrate. Riguardo all’italiano L2 è stato avviato un lavoro di valutazione dei livelli di competenza
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linguistico/comunicativa, ripresi e adattati dal Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Si tratta di una base comune, elaborata da un Istituto Comprensivo della Rete, per docenti disciplinari e facilitatori linguistici con i seguenti scopi: stabilire e descrivere il livello di conoscenza e uso dell’italiano posseduto dall’allievo; individuare gli obiettivi del processo di insegnamento/apprendimento dell’italiano L2; articolare il percorso di apprendimento in moduli che tengano conto di una progressione e assicurino la continuità; valutare i livelli di competenza raggiunti nelle diverse abilità; definire gli obiettivi successivi e ritarare gli interventi sulla base degli esiti della valutazione.
Il progetto informatica Il Progetto Informatica ha lo scopo di promuovere l’alfabetizzazione informatica, cioè l’acquisizione delle abilità d’uso e delle nozioni fondamentali che consentono di utilizzare autonomamente il computer allo scopo di documentare attività, archiviare dati, consultare opere multimediali e usare programmi didattici, per sviluppare autonomia e responsabilità sociale. L’uso delle nuove tecnologie nei processi di apprendimento e l’introduzione del computer nella didattica aprono un ventaglio di opzioni metodologiche di grande interesse per la scuola. Possono migliorare l’attenzione e la motivazione dei ragazzi, sostenerne stili di apprendimento e di comunicazione, incentivarne creatività e iniziativa, agevolando anche la rielaborazione e l’assimilazione dei contenuti. Alle elementari, si propone un approccio graduale, ludico/didattico, all’uso del computer, che porti gli alunni a conoscere e ad usare l’hardware di base, a muoversi in ambiente Linux, e li avvii alla videoscrittura. Alle medie, sono previste una quindicina di ore annuali di Informatica, a gruppo classe dimezzato; ma il computer verrà utilizzato anche durante le ore di altre discipline, per apprendimenti curricolari, documentazione di attività, scrittura di libricini, presentazioni, ecc. Nelle prime l’obiettivo è quello di far acquisire le competenze fondamentali (in particolare quelle di saper creare, redigere correttamente, salvare e stampare documenti). Il percorso didattico delle seconde prevede l’acquisizione di ulteriori competenze che consentano agli alunni di ampliare la loro autonomia nell’uso della dotazione tecnologica e informatica della Scuola, sia nella realizzazione di prodotti (calcolo e organizzazione dei dati, stampati, foto, disegni tecnici, grafici, videopresentazioni, semplici ipertesti ), sia nella ricerca e nella comunicazione attraverso Internet. Le classi terze fanno uso della tecnologia informatica nell’ambito delle varie discipline. La disciplina non avrà una valutazione propria, sarà considerata all’interno dell’insegnamento della Matematica. La navigazione in Internet, la comunicazione tramite posta elettronica e l’utilizzo della piattaforma Google fanno parte del programma della disciplina e sono regolamentate.
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Sono previsti interventi nelle classi seconde e terze, sulla sicurezza nella navigazione in rete. Spazi e attrezzature Ogni plesso dispone di un’attrezzatura idonea e tutte le classi dell’istituto sono dotate di computer e di Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) con casse acustiche, sistema operativo Edubuntu e software Open Source.
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La Sezione sperimentale bilingue Origine, motivazioni e obiettivi Nei primi mesi del 2005 il Land Tirol e la Provincia Autonoma di Trento, in collaborazione con la Città di Innsbruck ed il Consolato Generale d’Italia in Innsbruck, hanno convenuto di istituire, presso l’Istituto “J.A. Comenius” di Cognola (Trento) e presso la VS Innere Stadt (Grundschule), una sezione di scuola primaria con insegnamento bilingue (italiano-tedesco e tedesco-italiano), e la “Fritz Prior” (Hauptschule), una sezione di scuola secondaria di primo grado. Diverse sono le motivazioni che hanno spinto i due Paesi a stipulare uno specifico Protocollo d’Intesa. La motivazione etica e formativa sta nella volontà di tessere tra i popoli di nazioni confinanti rapporti di conoscenza, collaborazione e fiducia. La motivazione politica, iscritta nel Protocollo d’Intesa fra le due Amministrazioni locali, consiste nell’interesse a stringere rapporti generali sempre più forti tra una Provincia e un Land confinanti. Motivazione pedagogica e didattica è la ricerca di una forma di scuola più vicina ai bisogni di apprendimento e di orientamento delle nuove generazioni e la sperimentazione di curricoli di insegnamento essenziali, con forme di apprendimento attivo, personalizzato e anche autonomo. Motivazione sociale è la volontà di rispondere alla domanda delle famiglie di nazionalità mista di mantenere nei loro figli le due lingue e le due culture di origine anche attraverso l’insegnamento scolastico. Motivazione professionale degli sperimentatori, infine, è l’interesse e la curiosità per individuare forme e metodologie di insegnamento efficaci e innovative, come comporta la dimensione biculturale e bilingue della nuova scuola. La finalità più generale è, quindi, che le nuove giovani generazioni europee possano incontrarsi con sempre maggiore facilità, imparando a conoscersi e stimarsi in un futuro di convivenza pacifica. Nel contempo, si vogliono sperimentare curricoli (contenuti, metodologie didattiche e organizzazione) per l’insegnamento/apprendimento plurilingue, da condividere con altre scuole. Gli accordi del Protocollo Il Protocollo d’Intesa prevede, oltre alla nascita di queste due nuove scuole, lo scambio di insegnanti che svolgono, nelle due realtà scolastiche, alcune discipline nella lingua straniera. Mentre il docente di lingua tedesca è inviato dal Land Tirol, che lo individua secondo criteri a sua discrezione, l’insegnante italiano è individuato dal dirigente scolastico o dal Servizio Istruzione. Così, al momento, quattro insegnanti italiane sono alla VS Innere Stadt e alla Fritz Prior, e insegnano in lingua italiana, mentre quattro insegnanti austriache si occupano, qui a Cognola, dell’insegnamento veicolare in tedesco. La scuola è quindi bilingue in quanto alcune discipline sono insegnate in italiano e altre in tedesco; biculturale, in quanto confronta, e in parte condivide, metodologie, forme organizzative e docenti con l’analoga scuola del Tirolo; sperimentale, in quanto
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progetta ex novo e prova sul campo un curricolo di insegnamento bilingue, una nuova organizzazione del tempo scuola e nuove procedure di reclutamento dei docenti. Alle elementari, il tempo scuola settimanale è di 26 ore, distribuito su cinque mattine e due pomeriggi, con mensa interna. Alle medie, il tempo scuola settimanale è di 34 lezioni, distribuito su cinque mattine e due pomeriggi. Il curricolo di insegnamento è stato impostato in parte da una Commissione esterna all’Istituto e in parte dagli insegnanti della scuola stessa, e nasce da un’analisi dei punti in comune tra le Indicazioni nazionali e il curricolo scolastico austriaco (Lehrplan), sostanziando così la dimensione biculturale della nuova classe. I destinatari sono, a Trento come a Innsbruck, in parte figli di coppie miste italianotedesche, in parte di coppie non tali. Le certificazioni di lingua straniera Agli alunni di terza media viene data l’opportunità delle certificazioni Fit 2 di Tedesco (in prima media nella Sezione bilingue) e Ket di Inglese. Dall’anno scolastico 2012/13, l’Istituto diviene scuola pilota per il DSD1 (Deutsches Sprachdiplom der Kultusministerkonferenz) che fa capo al Governo tedesco per le certificazioni di lingua tedesca (livello B1). Summer city camp e corsi estivi Per l’estate, vengono organizzati: • corsi mattutini di lingua inglese e tedesca con docenti di madrelingua, per alunni delle quarte e quinte della scuola primaria e prime e seconde della secondaria di primo grado (presumibilmente le due settimane che precedono l’apertura della scuola). • Summer city camp, una full immersion nella lingua straniera rivolta agli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria, e alunni della prima e seconda media (presumibilmente da metà giugno a metà luglio).
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GENITORI E SCUOLA SI INCONTRANO I genitori collaborano ad alcune attività educative È tradizione consolidata nelle Scuole elementari del nostro Istituto che i genitori organizzino o partecipino alla realizzazione di belle iniziative per i ragazzi. Tale collaborazione si esprime in ambiti diversi, interessando i genitori singolarmente o a gruppi, secondo la tradizione del posto e le capacità e competenze di ciascuno. Le iniziative nelle quali si traduce questa collaborazione sono tante: non le citiamo tutte per non dimenticarne qualcuna, ci piace ricordarne una per ogni scuola. A Martignano è tradizione che i genitori collaborino con la scuola in occasione del Natale, partecipando all’allestimento dello spettacolo e alle iniziative di solidarietà nei confronti di chi ha bisogno. A San Vito invece la collaborazione più importante riguarda la realizzazione del presepio vivente, che vede impegnate le mamme nella preparazione dei costumi per i bambini e i papà nell’allestimento degli elementi scenografici, contribuendo alla realizzazione di uno spettacolo davvero emozionante e significativo. A Cognola da circa 30 anni un gruppo di genitori organizza i Giochi di Primavera: una mattinata di prove sportive che coinvolgono tutti i bambini della Scuola elementare, che gareggiano divisi in due squadre; i papà controllano e dirigono le gare, le mamme si occupano della merenda e dei premi. Molte altre sono le collaborazioni fra genitori e Scuola, ma altre ancora possono nascere, a seconda delle capacità e delle disponibilità che ognuno di noi ha e che desidera condividere con gli insegnanti. I consigli di classe con i rappresentanti dei genitori (novembre e marzo/aprile) sono aperti alla partecipazione di tutti i genitori anche se formalmente senza diritto di voto (come previsto dalla legge). Il calendario degli incontri viene consegnato a parte all’inizio di ogni anno scolastico. Vademecum per l’uso pratico di alcuni servizi della scuola Questo vademecum è stato realizzato come una guida per aiutare i genitori ad individuare il giusto interlocutore, quando vogliono porre domande alla Scuola. MENSA SCOLASTICA Segreteria - Settore Alunni
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Gli alunni che frequentano le lezioni pomeridiane sono, in quei giorni, automaticamente ammessi al servizio mensa. L’Istituto organizza, d’intesa con la Comunità della Valle dei laghi, responsabile della fornitura di questo servizio, il Servizio mensa di tutto l’Istituto. Coordina, d’intesa con i fiduciari di sede, l’organizzazione degli orari, delle proce-
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dure di accesso ecc. di ciascun plesso. La Commissione mensa, presieduta dal presidente del consiglio dell’istituzione e almeno 3 persone scelte tra i genitori, i docenti o personale esterno controlla la qualità del cibo e invia al Presidente del Consiglio dell’Istituzione scolastica e al Servizio mense della Comunità della Valle dei laghi una relazione bimestrale.
TRASPORTI Segreteria - Settore Alunni
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Inoltra domanda per il trasporto chi accede alle prime classi di ogni ordine di scuola (primaria e secondaria di I grado: cioè prima elementare, prima media). Inoltra domanda anche chi, delle classi intermedie, lo richiede per la prima volta. Il trasporto messo a disposizione dalla Provincia Autonoma di Trento (“pullmino”) è utilizzabile solo dagli alunni residenti nella zona di utenza della scuola frequentata. Gli alunni fuori zona utilizzano l’autobus di linea.
INFORTUNI Segreteria - Settore Alunni
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In caso di infortunio di un alunno durante l’attività scolastica, la Segreteria inoltra la pratica d’infortunio all’Assicurazione tramite la PAT. Dopo la visita medica, la famiglia consegna in Segreteria, il certificato medico. Se vengono sostenute delle spese la famiglia deve rivolgersi in Segreteria per la richiesta di rimborso (è prevista una franchigia di € 50.00)
CALENDARIO SCOLASTICO Referenti: fiduciari e Dirigente scolastico
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Il calendario scolastico annuale d’Istituto viene preparato in settembre. È pubblicato ogni anno sull’aggiornamento annuale di “Creare legami” e nel sito dell’Istituto e consegnato a tutte le famiglie e al personale. In esso sono indicati i giorni di vacanza, le riunioni dei Consigli di classe e ogni altra attività didattica comune all’Istituto. Di norma, degli eventi e delle riunioni non vengono dati alle famiglie ulteriori avvisi, salvo variazioni di date. Eventuali cambiamenti e/o integrazioni sono comunicati sul diario scolastico.
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ORARI DELLE LEZIONI Referenti: fiduciari e Dirigente scolastico
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È in vigore con il primo giorno di scuola ed è dettato agli alunni. Eventuali cambiamenti e/o integrazioni in corso d’anno sono comunicati sul diario scolastico.
UDIENZE SCUOLA PRIMARIA Segreteria - Settore Alunni Le modalità e il calendario sono pubblicati sul Progetto di Istituto; gli orari vengono comunicati alle famiglie dagli insegnanti sul diario scolastico. UDIENZE SCUOLA SECONDARIA Segreteria - Settore Alunni Il calendario delle udienze individuali e generali è pubblicato sull’aggiornamento annuale di “Creare legami”. Le udienze individuali nella Scuola secondaria si prenotano attraverso il sito Web di Vivoscuola (www.vivoscuola.it) con modalità che verranno comunicate ai genitori all’inizio dell’anno. ALUNNI STRANIERI Segreteria - Settore Alunni I genitori degli alunni stranieri appena immigrati si rivolgono al Dirigente scolastico che li indirizza ai referenti del progetto “Giromondo” per il primo benvenuto, l’accoglienza, l’assegnazione a una classe, la mediazione culturale, i corsi di lingua italiana e ogni altro bisogno riguardante la scolarità dei figli. FORMAZIONE CLASSI Dirigente scolastico Le classi prime vengono composte dal Dirigente scolastico. Gli elenchi sono pubblicati 3 giorni prima dell’inizio delle lezioni. ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI Dirigente scolastico È compito del Dirigente scolastico assegnare i docenti alle classi.
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DOMANDE DI ISCRIZIONE Segreteria - Settore Alunni
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Per l’iscrizione alla prima classe della Scuola primaria ci si rivolge in segreteria nei giorni indicati sui manifesti affissi a gennaio nelle scuole materne della nostra zona. Per le classi intermedie della Scuola primaria e secondaria di I grado non occorre iscrizione, viene fatta d’ufficio. Coloro che desiderano cambiare tempo scuola, o modificare la scelta riguardo all’insegnamento della religione cattolica, devono fare esplicita richiesta entro il 28 febbraio. In corso d’anno non è possibile fare dei cambiamenti. Per l’iscrizione alla prima classe della Scuola secondaria, a tutti gli alunni delle classi quinte vengono consegnati i moduli necessari per esprimere la preferenza per il “tempo scuola”.
DOMANDE DI ISCRIZIONE SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO (superiori) Segreteria - Settore Alunni La segreteria fornisce alle famiglie, tramite gli alunni che frequentano la classe terza, lo specifico modulo d’iscrizione. Lo ritira compilato e lo inoltra successivamente d’ufficio alla Scuola superiore di competenza entro i termini prescritti dalla legge. COMUNICAZIONI PERSONALI CON GLI INSEGNANTI Segreteria - Settore docenti Le comunicazioni personali riguardanti il proprio figlio/a sono possibili: • durante le udienze ordinarie o generali; • tramite diario scolastico o libretto; • per motivi eccezionali o urgenti, su appuntamento tramite diario scolastico. COMUNICAZIONI INERENTI LA VITA DELLA CLASSE Genitori rappresentanti di classe I genitori rappresentanti di classe possono convocare un’assemblea dei genitori: per questo possono usare un’aula della scuola, previa richiesta al Dirigente scolastico attraverso la segreteria dell’Istituto. COMUNICAZIONI INERENTI LA GESTIONE DELLA SCUOLA Fiduciari scolastici e/o rappresentanti di classe È possibile inoltrare proposte o suggerimenti direttamente al fiduciario scolastico (i
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nomi sono pubblicati sull’aggiornamento annuale di “Creare legami”) tramite la posta elettronica oppure tramite lettera o comunicazione telefonica alla segreteria dell’Istituto, che provvederà a mettere in contatto il richiedente con il fiduciario. COMUNICAZIONI CON IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dirigente scolastico Il Dirigente scolastico può essere contattato per via telefonica, per posta elettronica, o per lettera senza particolari formalità (dir.ictn2@scuole.provincia.tn.it) RECLAMI Dirigente scolastico Si inoltrano al Dirigente scolastico secondo le procedure di reclamo indicate nel Progetto di Istituto. CONSEGNA SCHEDE DI VALUTAZIONE Insegnanti di classe Le schede sono consegnate ad ogni fine quadrimestre direttamente da un insegnante di classe al genitore, nelle date indicate. In caso di impossibilità al ritiro della scheda nella data stabilita, i genitori possono trovarla in segreteria. ESAMI FINALI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO Segreteria - Settore alunni Il calendario delle prove scritte e orali e i risultati finali vengono affissi all’albo della scuola secondaria. La consegna delle schede avviene in tempo utile per consegnarle alla segreteria della Scuola superiore. La data di consegna è affissa all’albo della scuola durante gli esami. Gli esami terminano entro giugno.
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Formazione e aggiornamento dei genitori L’Istituto si impegna ad attivare tutte le iniziative formative proposte dai genitori. Ogni anno la Consulta dei genitori si incarica di formare i nuovi rappresentanti di classe e di Istituto. Negli ultimi anni sono stati organizzati corsi di lingua inglese e tedesca su più livelli e incontri serali dal titolo “Invito alla musica” animati da Cristina Endrizzi Il patto educativo scuola - famiglia In un momento in cui si avverte forte la crisi del modello educativo tradizionale che ha accompagnato la crescita delle ultime generazioni, la scuola sente l’esigenza di rafforzare l’intesa tra le componenti della comunità scolastica. Il Patto educativo è un contratto, un patto di corresponsabilità formativa ed educativa, sottoscritto da scuola e famiglia, in cui vengono stabiliti una serie di impegni reciproci allo scopo di costruire relazioni di fiducia e di collaborazione e sviluppare un senso di responsabilità comune rispetto alla educazione degli alunni. In esso viene riconosciuta una reciprocità di diritti e doveri descritti più dettagliatamente nel Regolamento di Istituto, nel Progetto di Istituto “Creare legami”, nelle programmazioni del Consiglio di classe e in quelle disciplinari degli insegnanti; diritti e doveri che sono propri degli operatori scolastici, degli alunni e dei genitori. La scuola ha predisposto uno schema-ipotesi di contratto formativo condiviso. Offerta formativa La scuola si impegna a: • elaborare un’offerta formativa rispondente ai bisogni dell’alunno e lavorare per il successo formativo di ciascuno • elaborare un’offerta formativa flessibile che vada incontro alle diverse esigenze delle famiglie, compatibilmente con le risorse a disposizione • formare le classi nel rispetto di criteri deliberati nel Consiglio di istituto e tenendo conto fin dove possibile delle richieste dei genitori in relazione al tempo scuola • pubblicizzare il Progetto di Istituto (Creare legami) e presentare ai genitori progetti e programmi • verificare e valutare l’attuazione del Progetto di Istituto, i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi prefissati e alle risorse impiegate La famiglia si impegna a: • prendere visione del Patto educativo scuola-famiglia, condividerlo e farne oggetto di riflessione con i propri figli
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• • •
prendere visione del Progetto di Istituto (Creare legami) e sostenere l’Istituto nella sua attuazione, partecipando alla vita della Scuola nelle modalità previste rispettare le decisioni prese dalla scuola nell’esercizio delle prerogative che le competono conoscere il Regolamento di Istituto
Relazioni La scuola si impegna a: • favorire un ambiente sereno e un clima scolastico positivo, fondato sul dialogo, il rispetto reciproco, la collaborazione • stabilire regole certe e il più possibile condivise • ascoltare i genitori e comunicare con loro a livello individuale e assembleare, nei momenti e negli spazi previsti dal Progetto di Istituto La famiglia si impegna a: • educare i figli al vivere civile, al rispetto delle persone e delle cose comuni • condividere con i docenti le linee educative per un’efficace azione comune • ricercare e costruire con i docenti una comunicazione aperta e corretta basata sull’ascolto reciproco • parlare con i figli dell’attività scolastica svolta e valorizzare il loro lavoro • prendere visione e firmare le comunicazioni scritte sul diario; giustificare per iscritto ogni assenza o ritardo Gli alunni si impegnano a: • rispettare i docenti, i compagni, i bidelli e tutto il personale della scuola e sviluppare rapporti di solidarietà e collaborazione • rispettare le cose proprie e altrui, gli arredi, le attrezzature didattiche e tutto il patrimonio comune della scuola • esprimersi in modo educato e mantenere comportamenti appropriati, nel rispetto delle lezioni e del decoro della scuola Interventi educativi La scuola si impegna a: • rafforzare negli alunni lo spirito di collaborazione e il senso di responsabilità • sviluppare il senso di appartenenza ad una comunità • verificare l’adeguatezza del comportamento degli alunni ed intervenire con la necessaria fermezza per affermare il rispetto delle persone e delle cose • sanzionare le trasgressioni a seconda della gravità (lavori socialmente utili!) • indagare sulle responsabilità di eventuali danneggiamenti agli arredi e alle attrezzature della scuola ed esigerne il risarcimento
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• •
operare in modo che le regole della vita comunitaria diventino sempre più interiorizzate promuovere e pubblicizzare il progetto “A piedi sicuri” nella realizzazione di linee e di piedibus
La famiglia si impegna a: • responsabilizzare i figli verso gli impegni scolastici, i doveri e le norme di vita comunitaria stabilite • controllare che l’abbigliamento dei figli sia adeguato all’ambiente scuola • comprendere che gli eventuali provvedimenti disciplinari adottati dalla scuola hanno finalità educativa, tesa a far capire l’errore e ad evitare che si ripeta • risarcire i danni arrecati alle strutture, agli arredi e alle attrezzature didattiche, anche quando, per favorire l’assunzione di una responsabilità collettiva, il risarcimento venga addebitato alla classe intera • rispettare le decisioni prese dalla scuola e non esprimere opinioni o giudizi sugli insegnanti e sul loro operato in presenza dei figli per non inviare messaggi educativi discordanti • abbandonare, dove possibile, l’uso dell’automobile per l’accompagnamento a scuola ed il ritiro degli alunni aderendo al progetto “A piedi sicuri” Gli alunni si impegnano a: • utilizzare correttamente le strutture, le attrezzature, gli strumenti e i sussidi didattici in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola Partecipazione La scuola si impegna a: • tenere in considerazione le proposte di genitori e alunni • favorire la partecipazione degli studenti e delle famiglie in spazi e modalità stabiliti La famiglia si impegna a: • partecipare attivamente alle riunioni previste • tenersi in contatto con gli insegnanti sia in forma di colloquio individuale secondo l’orario di ricevimento prefissato (udienze settimanali e udienze generali), sia in forma di colloquio individuale su appuntamento, tutte le volte che la scuola e/o la famiglia ne ravvisino la necessità Gli alunni si impegnano a: • partecipare in modo costruttivo alle attività scolastiche • collaborare nella soluzione dei problemi
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Interventi didattici La scuola si impegna a: • individuare i bisogni formativi del gruppo classe e dei singoli alunni e programmare in base alla situazione della classe • elaborare piani educativi particolari (PEI e PEP) per alunni con bisogni educativi speciali • presentare ai genitori e mettere loro a disposizione piani di lavoro di classe e programmi disciplinari • rendere espliciti agli alunni gli obiettivi da raggiungere, verificare in modo sistematico gli apprendimenti e riflettere insieme sul percorso in atto • ricercare l’interesse degli alunni e favorirne la partecipazione impiegando metodologie adeguate • predisporre spazi ed interventi di sostegno e recupero • predisporre spazi ed interventi di aiuto e supporto per il lavoro scolastico individuale • incentivare l’operatività e la collaborazione proponendo attività laboratoriali e di gruppo • offrire attività opzionali orientative e lezioni propedeutiche alle scuole superiori • guidare gli alunni nella costruzione di un metodo di studio efficace • presentare i criteri di valutazione approvati dal Collegio docenti, sottoscritti dal Consiglio di classe e descritti nel Progetto di Istituto, e favorire l’autocorrezione e l’autovalutazione La famiglia si impegna a: • interessarsi al percorso scolastico dei propri figli prendendo periodicamente contatto con gli insegnanti (udienze) • collaborare con gli insegnanti per aiutare i figli ad acquisire autonomia nella gestione del materiale scolastico • collaborare con gli insegnanti per l’attuazione di particolari strategie di recupero Gli alunni si impegnano a: • apprendere partecipando attivamente alle lezioni e applicandosi con costanza e serietà • utilizzare il materiale scolastico secondo le indicazioni ricevute • presentare giustificazione sottoscritta dai genitori, in caso di mancato svolgimento dei compiti • riflettere sul proprio impegno scolastico e sul proprio metodo di studio apportandovi i correttivi necessari
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Puntualità La scuola si impegna a: • garantire la puntualità e la continuità del servizio scolastico • essere puntuale nelle comunicazioni alle famiglie La famiglia si impegna a: • garantire la puntualità e la regolarità della frequenza • giustificare puntualmente eventuali assenze o ritardi Gli alunni si impegnano a: • rispettare l’orario scolastico • far firmare sempre gli avvisi scritti • portare sempre la giustificazione delle assenze e dei ritardi Compiti La scuola si impegna a: • assegnare compiti che gli alunni siano in grado di eseguire autonomamente • calibrare e distribuire in modo equilibrato compiti ed impegni di studio • dare consegna chiare e precise e correggere i compiti assegnati • considerare con attenzione il problema del peso degli zaini La famiglia si impegna a: • favorire l’autonomia personale dei figli aiutandoli a pianificare e ad organizzarsi negli impegni scolastici (orari, diario scolastico, spazi, preparazione cartella, ...) • controllare che i propri figli eseguano e portino a termine i compiti assegnati con cura e puntualmente Gli alunni si impegnano a: • prendere nota con precisione dei compiti assegnati • pianificarne lo svolgimento ed eseguirli autonomamente con cura e puntualità Valutazione La scuola si impegna a: • spiegare ad alunni e famiglie criteri di verifica e di valutazione • correggere le prove di verifica in tempi ragionevoli ed attivare processi di autocorrezione e autovalutazione • considerare l’errore come occasione di riflessione per rafforzare il processo di apprendimento, senza drammatizzare l’insuccesso • comunicare alle famiglie la situazione dei figli nelle modalità e con gli strumenti previsti (udienze, schede personali) e, in caso di problemi particolari, attraverso
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comunicazioni scritte ed incontri concordati La famiglia si impegna a: • comprendere la complessità delle operazioni di valutazione • condividere l’eventuale insuccesso come occasione di riflessione per rafforzare il processo di apprendimento • collaborare per costruire e rafforzare nei figli un’identità consapevole dei punti di forza, delle attitudini, delle eventuali carenze Gli alunni si impegnano a: • tener conto delle indicazioni date dagli insegnanti • collaborare nelle correzione dei compiti e delle prove di verifica che viene fatta in classe in modo costruttivo • considerare l’errore come occasione di riflessione nel proprio percorso di apprendimento • aiutare i compagni a capire che l’errore fa parte di ogni apprendimento
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SECONDA PARTE
LE CINQUE SEDI Scuola primaria “Eugenio Bernardi” Cognola Scuola primaria “Rodolfo Belenzani” S. Vito Scuola primaria speciale “Casa Serena” Cognola Scuola primaria “Riccardo Zandonai” Martignano Scuola secondaria di 1° grado “dell’Argentario” Cognola
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SCUOLA PRIMARIA “EUGENIO BERNARDI”- Cognola LE IDEE GUIDA SEZIONE SPERIMENTALE BILINGUE UN ANNO DI PROGETTI I gruppi opzionali Progetto prima accoglienza Scuola Primaria e Secondaria di I grado si incontrano Progetto integrazione Un ponte con Casa serena Progetto Somalia Progetto “Io differenzio giusto” Usi e costumi delle religioni Progetto Schwaz Progetto “A piedi sicuri” e “Cittadinanza attiva” Educazione alimentare: progetto mensa Progetto salute Progetto sport Progetto pace Progetto sicurezza
PER DARE SENSO DI APPARTENENZA ISTRUZIONI MINIME PER ALUNNI E GENITORI
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LE IDEE GUIDA Quando si entra per la prima volta nella nostra scuola, ciò che subito colpisce è la grande scalinata, un luogo di incontro che come un anfiteatro accoglie i bambini della scuola nei momenti comuni significativi. Mano a mano che si conosce questo edificio, si scopre che esso custodisce alcuni angoli particolari in cui la giornata scolastica è fatta anche dai gesti e dai sorrisi dei bambini con bisogni educativi speciali. La loro presenza arricchisce il vissuto di tutte le persone che qui lavorano. Si possono notare anche spazi adeguatamente attrezzati con armadietti personali colorati e scarpiere per favorire il senso di appartenenza di ciascun alunno. Da alcuni anni la scuola ospita anche un piccolo museo di vecchi strumenti audiovisivi. Pur nelle difficoltà organizzative che una scuola di grandi dimensioni comporta, crediamo di avere un occhio di riguardo verso tutti i bambini, sia quelli che nella scuola ricercano conoscenza ed impegno, sia verso quelli che in essa trovano il più importante luogo di aggregazione e di relazioni umane. L’uso delle nuove tecnologie, l’apprendimento delle lingue straniere e l’apertura verso realtà scolastiche diverse, legati ad un’attenzione all’ambiente, alla formazione di una cittadinanza attiva e ad un uso più consapevole delle risorse naturali ed umane, sono obiettivi comuni a tutti gli insegnanti della scuola primaria di Cognola. Nella scuola è presente anche una sezione sperimentale bilingue con insegnamento veicolare in lingua tedesca. Le classi sperimentali condividono con le classi parallele alcuni momenti della vita scolastica, come il “cerchio di inizio giornata”, un momento di ritrovo per i bambini delle classi prime per cantare insieme in varie lingue, leggere storie, fare laboratori di poesia con le classi parallele e altre iniziative formative (giornate speciali come la festa degli alberi, i giochi di primavera e quanto indicato nel Progetto di Istituto). La presenza delle due tipologie di scuola ha portato negli anni ad un arricchimento reciproco e a modalità di lavoro sempre più condivise, come ad esempio l’uso dei banchi ad isola ed il materiale comune.
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SEZIONE SPERIMENTALE BILINGUE L’organizzazione scolastica L’organizzazione del tempo scuola settimanale è costruita con attenzione ai seguenti fattori: • rispetto dei dettati del Protocollo d’Intesa istitutivo della sperimentazione riguardo al monte ore complessivo; • quantità di risorse insegnanti assegnate; • compatibilità per quanto possibile con l’orario ordinario della sede scolastica in cui la sperimentazione è inserita. Giorno Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Totale
Mattina 7.55 – 12.20 7.55 – 12.20 7.55 – 12.20 7.55 – 12.20 7.55 – 12.20 22 h 5 m
Pausa mensa ----12.20 – 13.55 ----12.20 – 13.55 ----3 h 10 m
Pomeriggio ----13.55 – 15.55 ----13.55 – 15.55 ----4h
Tempo scuola 4 h 25 m. 8h 4 h 25 m 8 h. 4 h 25 m. 29 h 15 m
Risorse insegnanti e distribuzione degli insegnamenti fra i due docenti principali Ogni classe bilingue sperimentale è dotata delle seguenti risorse: • 1 insegnante di lingua italiana con abilitazione all’insegnamento della lingua inglese, per 24 ore settimanali (21 insegnamento + 3 di programmazione settimanale con il team di classe); • 1 insegnante di madrelingua tedesca, inviato dal Land Tirol, per 12 ore settimanali (10 di insegnamento + 2 di programmazione con il team di classe); • 1 insegnante di Religione Cattolica, per 2 ore settimanali. Discipline insegnate dal docente italiano Italiano Matematica Storia Arte e immagine (in inglese) Scienze motorie e sportive (in inglese) Inglese (dalla classe terza) Religione (da docente IRC) Mensa (1 giorno/settimana)
Discipline insegnate dal docente austriaco Scienze Geografia Musica Informatica Tedesco
Mensa (1 giorno/settimana)
Per l’insegnamento in lingua tedesca sono state scelte delle discipline che forniscono un forte stimolo allo sviluppo cognitivo e al tempo stesso facilitano l’alunno nella com-
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prensione, utilizzando una didattica pratica e concreta; è inoltre prevista, per una parte delle lezioni svolte in questa lingua, la presenza di un’insegnante italiana in compresenza. Didattica e metodi Nel progetto vengono sperimentati metodi di insegnamento/apprendimento attivo e umanistico con particolare attenzione all’aspetto relazionale e all’aspetto esperienziale. Le discipline in lingua straniera (tedesco e inglese) vengono affrontate secondo le modalità di apprendimento integrato di lingua e contenuto (CLIL, Content and Language Integrated Learning) e si cerca di favorire al massimo il lavoro di gruppo. Attività a gruppi di classi miste Nel corso dell’anno sono previste attività che favoriscono la conoscenza tra i bambini delle varie classi per la formazione di una specifica identità degli alunni della scuola bilingue. Ogni anno viene presentato un progetto con la collaborazione di esperti esterni in cui si programmano percorsi seguiti da piccoli gruppi verticali. Durante il periodo di Avvento, inoltre, i primi momenti della mattina sono dedicati alla lettura di storie di vario genere in italiano, tedesco e inglese. Da alcuni anni, inoltre, i bambini della scuola bilingue trascorrono una giornata di gioco e attività tutti insieme al parco delle Coste con pranzo al sacco. E’ prevista ogni anno un’uscita formativa di tre giorni da effettuare assieme alle rispettive classi gemellate, alternando la meta un anno in Trentino e l’anno successivo in Tirolo. Rapporto con le altre classi non sperimentali Le insegnanti della sezione sperimentale bilingue fanno parte del collegio dei docenti, di cui condividono scelte educative, iniziative formative, progetti didattici tra classi parallele, aggiornamento e attività collegiale in generale. Organizzazione dell’ambiente scolastico Gli arredi I banchi colorati di forma e colori diversi, componibili in isole per gruppi, in forma circolare o frontale permettono ai docenti di modulare l’insegnamento fra momenti di lezione frontale, lezione cooperativa a gruppi, lavoro a cerchio comune, lavoro individuale. Le dimensioni dei tavoli e la loro disposizione, inoltre, permettono di avere maggior spazio nell’aula per svolgere attività che richiedono movimento o anche solo per muoversi con maggiore libertà, senza disturbare i compagni. Poiché i tavoli non sono dotati di un ripiano sottostante, i bambini sono invitati a essere maggiormente responsabili del proprio materiale (quaderni e libri) e a riporlo negli armadietti quando non utilizzato. I materiali I materiali sono “comunitari” e vengono in parte acquistati dalle insegnanti con il denaro
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delle famiglie e poi sistemati, in base alle necessità, in appositi “porta tutto” posizionati al centro di ogni “isola di lavoro”. La cartella Per favorire una gestione più responsabile del proprio materiale i bambini utilizzano, anziché il solito zaino, una cartelletta sottile, dotata di bretelle. Valutazione della sperimentazione e degli apprendimenti Periodicamente viene svolta una verifica dell’andamento del progetto da parte del gruppo di supervisione P.A.T.- Land Tirol e una verifica degli apprendimenti da parte del Dipartimento della Conoscenza e dell’Iprase del Trentino. Fin dal primo anno la scuola bilingue si è dotata di una scheda di valutazione diversa da quella tradizionale che prevede anche una valutazione per competenze. Gemellaggio e scambio: il” valore aggiunto” delle famiglie Il progetto italo-austriaco prevede anche occasioni d’incontro e di scambio. I docenti delle classi bilingui austriache e trentine sono in contatto per proporre percorsi unificanti tra le due realtà, per favorire lo scambio culturale e quello fra alunni. In prima e seconda gli scambi con gli alunni sono due entrambi di una giornata, uno a Innsbruck e uno a Cognola; poi, dalla classe terza, anche soggiorni più lunghi coinvolgendo le famiglie. Quest’ultimo è un aspetto particolarmente importante che valorizza tutto il progetto. Si chiede, infatti, ai genitori che iscrivono il proprio figlio alla scuola bilingue, di attivarsi per incontrare le famiglie austriache della classe gemellata, fin dal primo anno di scuola. In questa maniera non solo si condividono e si ampliano i principi di tale progetto, ma si creano le condizioni necessarie perché la scuola possa organizzare scambi sempre più proficui e brevi soggiorni dei bambini presso le famiglie dei due Paesi.
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UN ANNO DI PROGETTI Per promuovere il pieno sviluppo della persona, la scuola intende accompagnare gli alunni nell’elaborazione di un senso della propria esperienza, nella pratica consapevole della cittadinanza attiva, nell’acquisizione degli alfabeti di base della cultura, anche attraverso i progetti di plesso, di gruppi di classi, di modulo, che in questa sezione vengono descritti. La programmazione è disponibile in segreteria dalla fine di novembre. I gruppi opzionali Perché Le singole attività hanno ome obiettivo comune quello di dare agli alunni la possibilità di partecipare ad un’attività che favorisca la creatività personale, sviluppando potenzialità che non sempre emergono nel quotidiano percorso scolastico; per svolgere attività che approfondiscano e trattino argomenti e percorsi con modalità di lavoro attivo quali i piccoli gruppi e le classi aperte: percorsi artistico-espressivi, sportivi, di educazione all’affettività, alla cittadinanza … A inizio anno i docenti illustreranno le varie proposte. Quando Il lunedì pomeriggio Chi L’iscrizione avviene a discrezione della famiglia all’inizio dell’anno scolastico ed è vincolante per l’intero anno. La continuità della frequenza garantisce la buona riuscita del lavoro proposto. Progetto prima accoglienza Perché Questo progetto nasce dalla necessità di creare un clima favorevole e sereno per i bambini e le bambine della classe prima e per avviare un legame di fiducia e di reciprocità tra genitori e insegnanti. Serve inoltre per consolidare il rapporto di scambio e di collaborazione tra gli insegnanti e gli alunni, allo scopo di dare continuità tra i due ordini di Scuola e creare una cultura dell’accoglienza, con particolare attenzione alle situazioni di disagio. Quando Per i genitori degli alunni delle future classi prime è offerta la possibilità di visitare la scuola accompagnati da un’insegnante. Nello stesso periodo gli insegnati di quinta incontrano i colleghi della scuola materna. In corso d’anno gli alunni delle quinte accompagnano i “grandi” della scuola materna
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alla scoperta del “nuovo mondo” che li accoglierà a settembre. Chi In quest’attività sono coinvolti bambini delle classi quinte e gli insegnanti delle future prime, i “grandi” della scuola materna e i loro genitori, le insegnanti delle scuole materne di provenienza. Come I docenti della primaria incontrano le insegnanti della Scuola Materna di provenienza dei bambini; ai genitori si forniscono informazioni sull’organizzazione della giornata scolastica, sulle caratteristiche della scuola e sulle modalità di lavoro degli insegnanti nel corso di un’assemblea che si terrà prima delle iscrizioni; l’aula viene predisposta per accogliere i bambini nel modo più adeguato; sono previsti momenti di colloquio con i genitori durante i quali sarà dato loro modo di parlare agli insegnanti del proprio figlio; si offre la possibilità ai genitori di accompagnare i bambini in aula al mattino solamente nel primo periodo dell’anno scolastico Scuola Primaria e Secondaria di I grado si incontrano In previsione del passaggio degli alunni di quinta alla scuola secondaria di primo grado vengono organizzati alcuni incontri tra gli stessi e gli insegnati dei due ordini di scuola. Perché Questo momento è pensato per consolidare il rapporto di scambio e di collaborazione tra gli insegnanti e gli alunni allo scopo di dare continuità tra i due ordini di Scuola. Quando Nel corso del secondo quadrimestre. Chi Incontri tra alunni e insegnanti di primaria e secondaria di primo grado. Come Si organizzano momenti d’incontro che coinvolgono i ragazzi delle classi quinte e delle prime medie in attività didattiche, conversazioni e confronti concordati di volta in volta dagli insegnanti coinvolti nel progetto.
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Progetto integrazione Perché Nella convinzione che la scuola sia l’ambiente privilegiato per attivare percorsi d’integrazione e inclusione di tutti gli alunni, i diversi Consigli di classe promuovono interventi atti a identificare e sviluppare le potenzialità individuali, rintracciando eventuali segnali di difficoltà nella crescita o nell’apprendimento. La finalità principale è quella di dare un’efficace risposta educativa, formativa e didattica, riconoscendo nello specifico i diversi bisogni che ogni alunno esprime e ponendo attenzione alla globalità della persona. Quando L’attività si svolge nel corso di tutto l’anno, nella quotidianità scolastica e attraverso una serie di incontri programmati con i Servizi sanitari e Sociali; il tutto in condivisione con la famiglia. Sono previsti inoltre, sia per i docenti sia per i genitori, momenti di formazione, confronto e consulenza con esperti. Chi Sono coinvolti nel progetto d’integrazione il Consiglio di classe, l’insegnante di sostegno, l’assistente educatore, la famiglia e altre eventuali figure. Come Entro i primi mesi dell’anno scolastico i docenti referenti provvedono alla stesura e condivisione dei diversi progetti d’integrazione pensati per gli alunni in difficoltà: Piano Educativo Individualizzato per gli alunni certificati ai sensi della Legge 104/92, Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con un Disturbo specifico dell’Apprendimento o in situazione di svantaggio. I progetti si caratterizzano per essere condivisi dalle figure di sistema e per avere un forte aggancio alla programmazione di classe. Per ogni alunno certificato ai sensi della legge 104/92, sono previsti due incontri di equipe in corso d’anno tra Scuola, famiglia e Servizi per programmare, confrontare e verificare il percorso scolastico. Il consiglio di classe promuove l’integrazione e l’inclusione degli studenti con BES (bisogni educativi speciali) nel gruppo utilizzando gli insegnanti specializzati o altre risorse di supporto presenti nel plesso nell’allestimento di una didattica d’aula inclusiva, valorizzando la contitolarità e la progettazione delle attività. Concorda inoltre il grado d’individualizzazione/personalizzazione di ogni singolo percorso attivando strategie didattiche e metodologiche mirate quali adattamenti in aula, interventi personalizzati in aula e fuori, laboratori di recupero e potenziamento.
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Un Ponte con Casa Serena Perché Questo progetto è stato pensato per vivere momenti di incontro con lo scopo di creare legami con i bambini di Casa Serena, far conoscere e sensibilizzare gli alunni sul tema della diversità, anche attraverso la conoscenza e la percezione delle proprie emozioni, con l’aiuto della musicoterapia e della psicomotricità. Chi Nel progetto sono coinvolti gli alunni e le insegnanti delle classi che di anno in anno decidono di aderire all’iniziativa. Come Le attività sono proposte da Casa Serena e programmate con le insegnanti di classe, solo in seguito messe in atto con i bambini. Quando Da ottobre in poi. Dove Presso la struttura di Casa Serena. Progetto Somalia Le attività legate al gemellaggio tra le scuole trentine e quelle del Basso Shebelli continuano pur con i limiti dovuti alla situazione politica somala. Perché Il team dei docenti ha deciso di continuare il percorso di solidarietà nei confronti di bambine e bambini che vivono in realtà difficili e conoscerne qualche aspetto. Lo scopo è quello di permettere alle famiglie somale di far frequentare la scuola anche alle bambine. Si tratta anche di confrontare stili di vita diversi e promuovere la conoscenza di un territorio così diverso dal nostro. Nei prossimi anni il progetto avrà come tema principale quello della deforestazione, un’emergenza della quale le nuove generazioni devono essere rese consapevoli. Quando Durante l’anno scolastico.
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Chi Tutte le classi parteciperanno in vari modi al Progetto; in particolare la referente proporrà, nelle classi in cui insegnerà religione, un percorso simile nelle modalità seppure con contenuti diversi. Come Verranno attivati dei laboratori opzionali per classi aperte per la realizzazione di oggetti con materiale di recupero al fine di dare un piccolo contributo economico con il mercatino di Natale a favore all’associazione Water for Life. I responsabili dell’Associazione Water for Life da Nairobi cercano di seguire a distanza i progetti delle varie scuole. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito internet www.scuoleperlasomalia.joomlofree.it. Nasdra, una donna somala, verrà in alcune classi per raccontare e far conoscere ai bambini la realtà e la cultura somala. Progetto “Io differenzio giusto” Perché Per continuare a mettere in pratica comportamenti responsabili legati al rispetto dell’ambiente e delle persone, si realizzano alcune iniziative che coinvolgano in modo attivo i bambini di tutta la scuola. Quando Durante tutto l’anno scolastico. Chi Tutti gli alunni e gli insegnanti della scuola sono coinvolti in quest’importante attività. Come In tutte le classi verranno individuati due “eco volontari “che si impegneranno a rotazione anche a servizio dei compagni, per il raggiungimento dell’obiettivo di differenziare la raccolta dei rifiuti in modo corretto. Gli insegnanti di ciascuna classe si impegnano a sensibilizzare e bambini e controllare che durante l’anno la raccolta avvenga in modo sempre più corretto. Alla fine dell’anno scolastico sarà premiata la classe che ha “differenziato” meglio. Usi e costumi delle religioni Perché Per far conoscere, rispettare e valorizzare gli aspetti più rilevanti delle principali religioni
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con un’ottica di pace e fratellanza. Quando In alcuni momenti dell’anno scolastico con l’adesione a Religion Today. Chi Alcune classi del secondo biennio, le insegnanti di religione ed eventualmente un esperto (mediatore culturale) che interviene. Come Aiutare gli alunni ad approfondire la conoscenza della propria realtà religiosa e culturale attraverso il confronto e la conoscenza di altre culture e religioni.
Progetto Schwaz Perché Per condividere con i compagni coetanei di un altro Stato europeo (Austria) alcuni percorsi programmati nella Scuola; per utilizzare il tedesco; per valorizzare lo studio e la conoscenza di una cultura diversa dalla nostra. Chi I bambini delle classi quarte con le insegnanti di classe e di lingua straniera sono i protagonisti principali di questo gemellaggio. Come Attraverso la corrispondenza e l’incontro-scambio con la classe di Schwaz. Progetto “A piedi sicuri” e “Cittadinanza attiva” Perché Per restituire all’infanzia l’autonomia nel percorso casa-scuola; per ridurre il traffico automobilistico nei pressi della scuola; per migliorare la qualità della vita in ambiente urbano; per ridurre l’inquinamento atmosferico. Per formare nei bambini e nelle famglie la consapevolezza che è possibile e bello muoversi a piedi nel territorio, partendo dal principio che una città a misura di bambino è una città adatta a tutti. Per avvicinare in modo attivo e responsabile anche gli alunni della scuola primaria al proprio ambiente di vita quotidiana e a quanti partecipano all’organizzazione sociale del paese e della città.
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Quando Durante tutto l’anno scolastico per quanto riguarda i percorsi a piedi. Nel corso del secondo quadrimestre in particolare con attività di approfondimento svolte in classe rispetto a singole tematiche e con l’attività della giornata di festa/mostra “Bambini cittadini attivi” a fine anno scolastico. Chi Insegnanti, alunni, genitori, associazioni della circoscrizione, volontari in servizio civile presso “Le politiche giovanili” del Comune di Trento. Come Collaborando con le componenti sociali legate ai bambini, alla Circoscrizione e in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Trento. Ci saranno incontri informativi sull’educazione stradale tenuti dai Vigili urbani nelle classi terze e quarte e dai ragazzi del servizio civile con le classi prime e seconde. Approfondimenti tematici diversi per ogni classe: CLASSI PRIME: Coinvolgimento nel progetto A Piedi Sicuri, con il percorso da casa a scuola attraverso la mobilità sostenibile a piedi o in bicicletta. Attività di approfondimento in classe e giochi/prove della festa di fine anno. CLASSI SECONDE: Conoscenza dei parchi, come vivere le aree verdi e approfondimento sulla raccolta differenziata. Attività di approfondimento in classe e giochi/prove della festa di fine anno. CLASSI TERZE: Percorso sulla storia, la toponomastica e i servizi del quartiere. Attività di approfondimento in classe e giochi/prove della festa di fine anno. CLASSI QUARTE: Tecniche di risparmio energetico e rispetto dell’ambiente. Giochi e prove della festa di fine anno. CLASSI QUINTE: Conoscenza delle istituzioni circoscrizionali e cittadine. Attività di approfondimento in classe e giochi/prove della festa di fine anno. Piedibus Nella nostra scuola, grazie alla collaborazione di un gruppo di genitori volontari “piedi-autisti”, è stata avviata l’esperienza “Piedibus”. Si tratta di una mobilità alternativa dedicata agli scolari per raggiungere la scuola a piedi e per educare ad una cultura ambientale e salutista. Il progetto è nato con lo specifico scopo di ridurre il traffico automobilistico nei pressi delle scuole per la sicurezza dei nostri bambini, ma si è rivelato utile anche per promuovere la socializzazione e l’autostima degli stessi. Il Piedibus, che nell’anno scolastico appena concluso si è svolto solamente al mercoledì in via sperimentale, dal prossimo anno partirà regolarmente dalla piazza del Centro Civico tutte le mattine alle 7 e 45.
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Educazione alimentare: progetto mensa Perché Per creare un clima il più possibile sereno all’interno dello spazio mensa dove i bambini sono guidati e gradualmente responsabilizzati ad avere un’alimentazione completa e ad evitare gli sprechi. Quando Nei giorni di rientro pomeridiano. Chi Tutti gli alunni partecipanti alla mensa e gli insegnanti coinvolti. Come Vengono concordate ad inizio anno le modalità per accedere con la maggior funzionalità possibile e le indicazioni educative più importanti per favorire un clima sereno e responsabile al momento del pranzo; tali obiettivi saranno sviluppati all’interno delle programmazioni. Anche nello spazio interscuola gli alunni sono coordinati e sorvegliati nei giochi dagli insegnanti. Una commissione composta da due genitori e un insegnante si occupa periodicamente di verificare il buon funzionamento del servizio mensa, dal punto di vista alimentare ed igienico. Progetto salute Perchè per dare la possibilità ad insegnanti, alunni e famiglie di prendersi cura del proprio benessere. Quando Nella quotidianità della vita scolastica Chi tutti gli insegnanti, alunni e genitori Come Il progetto di educazione alla salute intende favorire il benessere delle varie componenti all’interno della scuola (alunni, genitori, docenti) e a tal scopo si programmano una serie di attività che si integrano nei percorsi didattico-educativi: • Rilevazione precoce delle difficoltà di letto-scrittura e di calcolo nelle classi prime,
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seconde e terze. Questa attività si avvale della consulenza della logopedista Alberta Pontalti. Educazione all’affettività e sessualità nelle classi quarte (con genitori e insegnanti) e quinte (genitori, insegnanti e alunni), progettati e proposti dalla psicopedagogista Paola Marchionne. “Gioco Budo”, attività psicomotorie in cui si pone consapevolezza del proprio corpo, delle relazioni interpersonali e degli aspetti emotivi. Spazio di consulenza psicologica del dott. Giuseppe Nicolodi per insegnanti e genitori (dalla I alla IV elementare) Spazio di consulenza pedagogica della dott.ssa Paola Marchionne, per colloqui individuali con genitori, alunni e docenti di tutto l’Istituto. Interventi specifici nelle singole classi in risposta a situazioni problematiche. Partecipazione a proposte dell’azienda sanitaria e del servizio sociale.
Progetto sport Perché Per dare la possibilità agli alunni di ampliare le loro conoscenze ed esperienze motorie e per favorire un corretto e sano sviluppo fisico; per conoscere e praticare diversi sport. Quando Durante l’anno scolastico. Chi Tutti le classi che ne fanno richiesta. Come Partecipando alle offerte delle diverse Società sportive, proposte dal Comune di Trento, dalla Provincia, dal CONI.
Progetto pace Perché Per capire che la pace è possibile, incominciando noi ad esserne portatori. Quando A maggio
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Chi Le classi che aderiscono. Come I bambini s’incontrano a Trento con alunni di altri Istituti Comprensivi cercando di promuovere i valori del rispetto, dell’accettazione e della solidarietà.
Progetto sicurezza Perché Per aderire al progetto obbligatorio della Provincia Autonoma di Trento in materia di sicurezza nelle scuole. Per formare negli alunni, negli insegnanti e nel personale A.T.A. una cultura della sicurezza. Per prepararli ad affrontare i rischi e le emergenze in caso di calamità come incendi o terremoti. Quando In un momento dell’anno scolastico per le classi terze. In due date a sorpresa per tutte le classi del plesso. Chi Alunni ed insegnanti delle classi terze. Tutte le persone presenti nell’edificio nel momento dell’evacuazione. Come Incontro informativo con personale specializzato rivolto ad alunni ed insegnanti delle classi terze. Prove di evacuazione in due date, una nel I e una nel II quadrimestre. Eventuali ulteriori prove di evacuazione non programmate.
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PER DARE SENSO DI APPARTENENZA Il senso di comunità si sviluppa anche quando grandi e piccoli si ritrovano assieme e trascorrono in armonia e allegria alcuni momenti. Ecco quindi che le nostre feste nascono proprio dalla collaborazione tra Scuola, famiglia e territorio: hanno una lunga tradizione alle spalle e sono parte integrante del nostro ‘far scuola’.
Festa degli alberi Viene organizzata ogni anno presso la località Campel; al mattino alunni, insegnanti, genitori e Autorità si ritrovano nella radura dietro al Rifugio. Per l’occasione vengono insegnate canzoni sul tema che rallegrano il momento ufficiale del saluto delle Autorità. Le guardie forestali danno istruzioni per mettere a dimora correttamente le nuove piante e svolgono una breve lezione sull’ambiente del bosco. In piccoli gruppi, gli alunni sistemano le piantine nelle buche predisposte dagli operatori dell’Azienda Forestale Trento-Sopramonte. Il gruppo Alpini di Villamontagna prepara il pranzo per tutti. Giochi di primavera È un tradizionale incontro, che risale al 1976. In uno degli ultimi giorni dell’anno scolastico, nel campo sportivo di Cognola, gli alunni, divisi in due squadre, si cimentano in diversi giochi sportivi. A metà mattinata ai bambini viene offerta la merenda. La rete di cooperazione tra genitori, insegnanti, sponsor, Circoscrizione e Cassa Rurale di Trento permette alla nostra Scuola di rinnovare ogni anno questo momento d’incontro, molto atteso da tutti i bambini. Castagnata Da alcuni anni viene proposta la castagnata nel cortile della scuola. I bambini sono invitati a portare un sacchetto di castagne ciascuno. Il Gruppo degli Alpini di Cognola provvede poi a trasformare questi frutti autunnali in gustose caldarroste proprio nel cortile della nostra scuola. Festa finale del progetto “Piedi Sicuri” Condividere esperienze di cittadinanza attiva, lavorare in collaborazione con altri enti presenti nel territorio. Far capire l’importanza della collaborazione dei genitori nel progetto scolastico, momento di sintesi e conclusione attraverso giochi ed attività ed esposizione dei lavori svolti di vario tipo il percorso didattico svolto durante l’anno.
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Festa di Natale Come momento centrale del progetto Somalia viene organizzata una festa prima delle vacanze natalizie in occasione della quale gli alunni saranno coinvolti in un momento di canti assieme ed a seguire attività finalizzate alla raccolta di fondi per il progetto stesso.
ISTRUZIONI MINIME PER ALUNNI E GENITORI
Gli insegnanti sono presenti a scuola alle ore 7.50 e da quel momento garantiscono la sorveglianza. I bambini possono entrare nell’atrio della scuola alle 7.50, al suono del primo campanello. Al mattino i bambini trasportati verranno prelevati al pulmino e accompagnati nell’edificio scolastico dai collaboratori scolastici e al termine delle lezioni accompagnati allo scuolabus dai loro insegnanti o dai collaboratori scolastici in caso di forti ritardi. Ore 7.55, inizio delle lezioni. Si raccomanda vivamente la puntualità. In caso di ritardi ripetuti verranno presi provvedimenti. Dalle 10.25 alle 10.40, intervallo e ricreazione, in cortile. Bambini e bambine possono rimanere all’interno dell’edificio, sorvegliati dal personale ausiliario solo per motivi di salute, chiariti dai genitori per iscritto utilizzando il libretto delle comunicazioni scuolafamiglia. La merenda durante l’intervallo è data ai bambini dalla scuola, anticipando a quest’ora il dessert della mensa. Vale solo per le giornate in cui gli alunni si trattengono a scuola per il pasto di mezzogiorno. Per favorire una corretta alimentazione si consiglia di fornire ai bambini, nelle giornate in cui non partecipano alla mensa, una merendina a base di frutta o yogurt. Alle ore 12.20 terminano le lezioni del mattino. Nei giorni con lezioni pomeridiane la pausa pranzo è dalle ore 12.20 alle ore 13.55. Chi frequenta la mensa deve consegnare al mattino in classe il buono pasto, che i genitori acquistano presso la Cassa Rurale, secondo le istruzioni date dalla segreteria. La raccolta dei buoni mensa avviene soltanto la prima ora di lezione. In caso di mancata
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consegna il buono viene ritirato e registrato il giorno seguente dall’insegnante presente in classe. Si raccomanda alle famiglie di dare i buoni mensa ai figli con puntualità. Dalle 13.55 alle 15.55 si tengono le lezioni pomeridiane. Le udienze in calendario sono date su appuntamento tramite comunicazione scritta degli insegnanti. È possibile richiedere ulteriori colloqui, previo accordo diretto con i singoli docenti. Si raccomanda di controllare costantemente i capelli dei bambini per evitare la diffusione di casi di pediculosi e di segnalare tempestivamente eventuali manifestazioni agli insegnanti, nel rispetto della comunità. Ci sembra opportuno ricordare alcune regole fondamentali per il buon funzionamento di tutti i servizi che la scuola offre agli alunni. • Nessuno può disturbare gli insegnati durante le lezioni, se non per motivi particolarmente gravi. • Al termine delle attività scolastiche non è più possibile accedere all’edificio scolastico. • Durante le udienze gli alunni non possono rimanere nell’edificio scolastico per motivi di sicurezza. • In mensa i bambini sono invitati dagli insegnanti ad assaggiare tutte le pietanze preparate. I bambini con allergie e intolleranze alimentari devono far pervenire alle cuoche il certificato medico. • Ogni uscita durante l’orario scolastico deve essere richiesta per iscritto dai genitori, se possibile in coincidenza del cambio ora, compreso il rientro a casa per il pranzo. I bambini saranno consegnati ai genitori o a persona delegata. • I genitori sono tenuti a giustificare per iscritto sul diario i ritardi e le assenze dei propri figli. • E’ importante che i genitori degli alunni trasportati comunichino per iscritto se e quando il proprio figlio non prende il pulmino. • Si richiede ai genitori che accompagnano i figli a scuola con mezzi propri di lasciare l’auto nei pressi dei punti di ritrovo per garantire maggior sicurezza ai bambini davanti alla scuola, considerando l’adesione dell’Istituto ai Progetti “A piedi sicuri” e “Cittadinanza attiva”.
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SCUOLA PRIMARIA “R. BELENZANI”- S. VITO
LE IDEE GUIDA UN ANNO DI PROGETTI I gruppi opzionali Progetto continuità Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria Progetto accoglienza Progetto integrazione Progetto continuità Scuola Primaria e Secondaria di I grado Progetto salute Educazione stradale: progetto “A piedi sicuri” Progetto CLIL Progetto San Martino
PER DARE SENSO DI APPARTENENZA ISTRUZIONI MINIME PER GLI ALUNNI
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LE IDEE GUIDA Ci piace paragonare la nostra scuola ad una grande famiglia: cinque classi, quattordici insegnanti (qualcuno in servizio anche in altre scuole), due cuoche e una bidella sono complessivamente circa centoventi persone …… tante, ma non al punto da impedire la reciproca conoscenza. Tutti conoscono i nomi di tutti, i bambini si rivolgono con facilità a tutti gli insegnanti e a tutti i compagni, per cui nascono relazioni serene e costruttive al di là dei confini di ciascuna classe. Anche le bidelle e le cuoche sono importanti figure di riferimento: conoscono i bisogni e le esigenze di ciascuno e cercano di operare tenendone conto. I momenti della mensa e delle ricreazioni, poi, facilitano il dialogo e lo scambio tra grandi e piccoli. Da vari anni, inoltre, nella nostra scuola si porta avanti il progetto comune dell’allestimento del Presepe Vivente: un momento di incantevole magia, al quale si arriva insieme, dopo un percorso in cui si condividono attesa, ascolto, esperienze, riflessioni, emozioni che aiutano ciascuno a crescere affettivamente e interiormente. Le uscite comuni, la condivisione dei percorsi di lavoro, il ritrovarsi nell’atrio, sono tutte occasioni per confermare e rinnovare la propria appartenenza al grande gruppo. L’attenzione a offrire tempi di lavoro più adeguati al vissuto dei nostri bambini ci ha portato ad orientarci verso una giornata scolastica non più scandita dal suono del campanello, come stacco e avvio di nuove attività, ma verso un adeguamento dell’uso del tempo alle varie circostanze. In questa sezione sono descritti i progetti della Scuola cui tutte le classi e tutti gli insegnanti partecipano. Oltre a questi, in ogni classe si sviluppa il resto dell’attività scolastica con progetti, obiettivi e modi che ogni insegnante o team di classe specifica nella propria programmazione annuale. Tale programmazione è disponibile a partire dalla fine di ottobre in segreteria.
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UN ANNO DI PROGETTI I gruppi opzionali I Quadrimestre Come ogni anno, nel tardo pomeriggio dell’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie, tutti i bambini allestiranno nel giardino un presepe vivente. Esso sarà il punto d’arrivo di un percorso formativo che inizierà in novembre. In tale occasione le lezioni saranno sospese alle ore 14.00. Nel mese di dicembre, l’inizio di ogni giornata scolastica avverrà per tutti nell’atrio della scuola, accanto all’albero di Natale; insieme si ascolteranno racconti legati alle festività. Si riproporrà inoltre la raccolta di offerte, che saranno poi indirizzate a sostegno del Centro “Giovanni Paolo II” di Salvador de Bahia (Brasile). Perché Per dare ad ogni alunno la possibilità di avviarsi all’ascolto di sé, di percepire le proprie e le altrui emozioni, di acquisire consapevolezza dei doni che quotidianamente si ricevono, di aprirsi al dono di sé. Quando Tutti i martedì pomeriggio dalle 14.00 alle 16.00 da novembre a dicembre. Chi Tutti gli insegnanti e tutti gli alunni suddivisi per classe o per gruppi misti a seconda dell’attività proposta.
II quadrimestre Si offre l’opportunità di approfondire e/o consolidare conoscenze acquisite nel corso delle attività didattiche. Perché Per rispondere ai diversi bisogni e alle diverse potenzialità degli alunni, permettendo così a ciascuno di dare il meglio di sé. Quando Due ore ogni settimana. Chi Tutti gli alunni e gli insegnanti di classe divisi in gruppi per facilitare il dialogo e l’azione.
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Progetto continuità Scuola dell’Infanzia - Scuola Primaria Perché Favorire la conoscenza della realtà della scuola ai bambini grandi della materna. Permettere ai bambini della materna di incontrare i loro futuri insegnanti e di entrare in relazione con loro. Favorire l’incontro dei genitori dei bambini della scuola materna, che frequenteranno la classe prima, con gli insegnanti della primaria. Quando Secondo quadrimestre. Chi Bambini e insegnanti della classe V e i grandi della scuola materna. Genitori dei bambini della materna e insegnanti della primaria. Come Mediante una programmazione con le insegnanti della Scuola Materna, realizzazione di un’unità didattica che coinvolga i bimbi della materna e i ragazzi della primaria, anche con momenti di incontro e di condivisione. Giornata di scuola aperta per consentire ai genitori dei futuri scolari di conoscere direttamente l’ambiente e le modalità di svolgimento della vita scolastica. Un’esperienza suddivisa in alcuni incontri, nel secondo quadrimestre, in cui ai piccoli sarà data l’opportunità di realizzare attività in collaborazione con i bambini e gli insegnanti della scuola primaria. Progetto accoglienza Perché Per creare un clima favorevole e sereno per i bambini e le bambine della classe prima. Per avviare un legame di fiducia e di reciprocità tra genitori e insegnanti della classe. Quando Nel mese di settembre e successivamente per il periodo necessario. Chi I bambini, i genitori e le insegnanti di classe prima. Come Incontro con le insegnanti di scuola materna di provenienza dei bambini. Incontro con i genitori per porre le basi di una collaborazione scuola-famiglia.
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Predisposizione dell’aula per accogliere i bambini nel modo più adeguato. Momenti di colloquio con i genitori. Possibilità per i genitori di accompagnare i bambini in aula al mattino nel mese di settembre. Progetto integrazione Perché Compito della scuola è aiutare ogni alunno a sentirsi parte integrante di un gruppo. Consideriamo la nostra scuola come una piccola comunità in cui tutti, ciascuno con le sue difficoltà più o meno grandi ma anche con i suoi punti di forza, imparano a condividere le proprie esperienze, a comunicare adeguatamente e a collaborare per superare i pregiudizi. Siamo convinti che la diversità sia un’ ottima occasione formativa e di crescita, un’opportunità per conoscere meglio noi stessi e gli altri. Quando Durante l’intero anno scolastico. Chi Tutti gli alunni, gli insegnanti di classe e di sostegno, gli assistenti educatori, in collaborazione con le famiglie, gli esperti e le altre agenzie educative della comunità. Come Gli insegnanti, per i bambini più in difficoltà, in collaborazione con gli specialisti e le famiglie concordano, apportando ciascuno il suo contributo in base alle proprie specifiche competenze, un progetto educativo individualizzato che risponda ai bisogni reali del bambino. In particolare gli insegnanti, dopo un periodo di osservazione, fissano gli obiettivi didattico-educativi e concordano le strategie e i metodi più opportuni per raggiungerli. Per gli alunni “certificati” sono previsti in corso d’anno due incontri d’equipe tra scuola, famiglia e servizi per progettare, seguire l’andamento e verificare il percorso d’apprendimento.
Progetto continuità Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado Perché Per creare collegamento tra la classe quinta e i professori delle medie Argentario; per favorire il passaggio degli alunni al successivo grado di istruzione; per conoscere l’ambiente della scuola media.
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Quando Nel corso del secondo quadrimestre Chi Gli alunni e gli insegnanti della classe quinta con alcuni docenti delle medie. Come In collaborazione con gli insegnanti della Scuola Media, realizzazione di un’unità didattica. Verranno effettuati incontri tra insegnanti della Scuola Media e della Scuola Primaria per presentare gli alunni e per confrontarsi sui programmi. Progetto salute Perchè per dare la possibilità ad insegnanti, alunni e famiglie di prendersi cura del proprio benessere. Quando Nella quotidianità della vita scolastica Chi Tutti gli insegnanti, alunni e genitori Come Il progetto di educazione alla salute intende favorire il benessere delle varie componenti all’interno della scuola (alunni, genitori, docenti) e a tal scopo si programmano una serie di attività che si integrano nei percorsi didattico-educativi: • rilevazione precoce delle difficoltà di letto-scrittura e di calcolo nelle classi prime, seconde e terze. Questa attività si avvale della consulenza della logopedista Alberta Pontalti; • educazione all’affettività e sessualità nelle classi quarte (con genitori e insegnanti) e quinte (genitori, insegnanti e alunni), progettati e proposti dalla psicopedagogista Paola Marchionne; • “Gioco Budo”, attività psicomotorie in cui si pone consapevolezza del proprio corpo, delle relazioni interpersonali e degli aspetti emotivi; • spazio di consulenza psicologica del dott. Giuseppe Nicolodi per insegnanti e genitori (dalla I alla IV elementare); • spazio di consulenza pedagogica della dott.ssa Paola Marchionne, per colloqui individuali con genitori, alunni e docenti di tutto l’Istituto; • interventi specifici nelle singole classi in risposta a situazioni problematiche; • partecipazione a proposte dell’azienda sanitaria e del servizio sociale.
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Educazione stradale: progetto “A piedi sicuri” Perché Ogni bambino deve essere guidato a rendersi conto dei pericoli che può incontrare sulla strada che ogni giorno deve percorrere per recarsi a scuola, all’oratorio, al campo sportivo del suo quartiere. E’ necessario formare la consapevolezza che è importante muoversi a piedi nel territorio conoscendo i segnali stradali e le principali norme del codice della strada in modo da ridurre il traffico automobilistico e l’inquinamento Quando Piedibus a cura dei genitori per tutto l’anno scolastico Attività in classe: secondo quadrimestre Come Con l’aiuto dei genitori per l’attivazione della linea di Piedibus dal piazzale del ristorante “Quattro Stagioni” Contattando la Polizia Municipale per avere l’intervento del Vigile di quartiere e l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Trento Progetto CLIL Il CLIL (Content and Language Integrated Learning), apprendimento integrato di lingua e contenuti, è un’espressione usata per riferirsi all’insegnamento di qualunque materia non linguistica per mezzo di una lingua straniera. Nella nostra scuola il CLIL verrà attuato su alcune educazioni (principalmente motoria e musicale). Perché L’obiettivo dell’approccio CLIL è sviluppare nello studente le competenze in lingua straniera attraverso l’insegnamento di contenuti disciplinari in una situazione di apprendimento reale. Questo indurrà negli allievi: • una formazione plurilingue ed un approccio interculturale al sapere; • un aumento della motivazione all’apprendimento sia della lingua straniera che della disciplina; • uno sviluppo delle abilità di comunicazione orale in lingua straniera ed un innalzamento del target di terminologia specifica; • una preparazione allo studio futuro.
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Quando Nel corso dell’intero anno scolastico. Chi Principalmente gli alunni delle classi III, IV e V. Come Attraverso la spiralità dell’insegnamento: l’acquisizione da parte degli alunni della lingua straniera è dovuta ad un’ adeguata esposizione alla lingua stessa ed è legata alla necessità di ripetere molte volte ed in contesti e discipline diversi parole, concetti e frasi. Progetto San Martino Perché Per avvicinare gli alunni alla cultura e alle tradizioni tedesche. Quando Da fine ottobre all’ 11 novembre. Chi Tutti gli alunni della scuola. Come Attraverso il racconto della leggenda di San Martino di Tours si avvicineranno gli alunni non solo alla conoscenza del santo, ma anche alle tradizioni ad essa legate. Nel periodo antecedente la festa di San Martino gli alunni costruiranno le lanterne ed impareranno delle canzoncine che vengono cantate dai loro coetanei tedeschi durante la sfilata dell’11 novembre sera. Le associazioni presenti sul territorio verranno coinvolte nella preparazione della sfilata e della festa che si svolgerà nel piazzale di San Vito. Alla festa sarà invitata l’intera comunità del quartiere.
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PER DARE SENSO DI APPARTENENZA Primo giorno di scuola Il primo giorno di scuola i genitori accompagnano i bambini in classe per incontrarsi e salutarsi tra loro e con gli insegnanti; verso metà mattinata, incontro di tutti i bambini e gli insegnanti della Scuola con il Dirigente. Ultimo giorno di scuola Nel corso della mattinata dell’ultimo giorno di scuola tutti gli alunni di tutti i plessi raggiungono la sede centrale, per assistere assieme a un breve spettacolo e andare incontro all’estate sorridendo… Poi le Autorità augurano buone vacanze a tutti e insieme si canta l’Inno alla Gioia, dalla IX Sinfonia di Beethoven. Festa degli alberi Da anni la tradizionale Festa degli alberi vede coinvolti tutti gli alunni della scuola: è una giornata passata all’aperto, tra il verde dei boschi e dei prati dell’Argentario. Ai bambini della classe prima è affidato il compito di mettere a dimora le nuove piantine, aiutati dai compagni più grandi e coordinati dalla guardia forestale. Uno spazio all’interno della giornata è dedicato a giochi di esplorazione e conoscenza dell’ambiente naturalistico. Natale di solidarietà Come ogni anno nel mese di dicembre sarà allestito il presepe vivente, coinvolgendo tutti gli alunni della Scuola. Le offerte raccolte saranno poi indirizzate per il sostegno a distanza di alunni del Centro Educativo “Giovanni Paolo II” di Salvador de Bahia (Brasile).
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ISTRUZIONI MINIME PER GLI ALUNNI Tutti gli alunni si cambiano le scarpe indossando, dentro la scuola, comode calzature da interno e portano a scuola un piccolo asciugamano, con cambio al venerdì. Tutti gli alunni consegnano quotidianamente agli insegnanti il buono mensa, che si acquista in blocchetti presso le Casse Rurali. Gli alunni che arrivano con lo scuolabus, prima dell’inizio delle lezioni, si ritrovano assieme nell’atrio della scuola, custoditi dal personale. Alle 7.55 tutti i bambini possono entrare a scuola e nelle aule dove incontrano i loro insegnanti; alle 8.00 suona il campanello di richiamo ad iniziare la giornata scolastica; alle 16.00 la campanella annuncia la fine delle lezioni. Le ore di vita a scuola non sono scandite dal suono del campanello, ma vengono puntualmente coordinate dal gruppo insegnante. Alla ricreazione delle 10.00 tutti i bambini mangiano la merenda fornita dalla mensa scolastica. Durante il momento di interscuola gli alunni si ritrovano in giardino a giocare assieme sotto la sorveglianza degli insegnanti. Al temine della giornata scolastica, gli insegnanti accompagnano gli alunni al cancello della scuola. I bambini delle classi prime e seconde devono essere ritirati da un genitore o da un adulto delegato. I bambini che ritornano a casa con lo scuolabus sono accompagnati ai mezzi dagli insegnati o dai bidelli. Le udienze in calendario sono su appuntamento, comunicato dagli insegnanti personalmente ad ogni alunno. In caso di bisogno è possibile chiedere ulteriori incontri. Durante le assemblee di classe e le udienze gli alunni non possono permanere all’interno delle classi o dell’edificio scolastico.
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SCUOLA PRIMARIA SPECIALE DI CASA SERENA - Cognola
LE IDEE GUIDA UN PONTE CON LE ALTRE SCUOLE DELL’ISTITUTO PER DARE SENSO DI APPARTENENZA
Le insegnanti e la loro classe Alla Scuola speciale di “Casa Serena” tutte le allieve e gli allievi formano un unico gruppo classe, guidato da due insegnanti: Alessandra Ferrari e Alessandra Stenico. A loro, collegialmente, compete la conduzione della scuola.
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LE IDEE GUIDA La specificità del curricolo formativo La Scuola specializzata di Casa Serena è finalizzata alla formazione scolastica di bambini, ragazzi e adolescenti in età d’obbligo formativo portatori di deficit psicomotori gravissimi che non possono essere integrati nelle scuole ordinarie. Possono trovare posto bambini dai sei ai diciotto anni soggetti che necessitano di interventi riabilitativi e medici costanti. I loro bisogni terapeutici chiedono interventi giornalieri da parte di personale specialistico paramedico: assistenza e terapia che una Scuola normale non potrebbe garantire. La specificità del curricolo formativo scolastico proposto da noi insegnanti consiste nell’offrire percorsi educativi strettamente intrecciati con interventi terapeutici, abilitativi e riabilitativi fisici, seguiti quotidianamente dagli specialisti del Centro Residenziale. È così che la contiguità fisica della Scuola Specializzata ed del Centro residenziale corrisponde alla contiguità tra bambino scolaro e bambino malato: la malattia è un portato degli alunni che noi maestre teniamo quotidianamente presente. Ciascun allievo è visto non solo come un bambino ammalato, ma come soggetto con diritto ad apprendere e a sviluppare al massimo le proprie potenzialità. La Scuola cerca di tenere aperti i canali di comunicazione attraverso il contatto fisico, la parola e la musica, attraverso la stimolazione dei sensi, a partire dal tatto e dal gusto. Il rispetto dei tempi individuali di ciascuno è un altro punto fermo nella progettazione dei Piani Educativi: ogni allievo ha un progetto formativo che, partendo dalla situazione psicofisica, prevede attività specifiche e mirate al mantenimento e al potenziamento del proprio sviluppo. La cura dello spazio è in tal senso importante e nel nuovo Centro Residenziale la Scuola specializzata trova spazi accoglienti e curati anche negli arredi. La giornata scolastica a Casa Serena I bambini arrivano a Scuola in orari differenziati e sono accolti dalle insegnanti con modi e tempi personalizzati. Ad ogni bambino è dedicato un momento speciale di accoglienza: lo stesso sottofondo musicale e le medesime parole di saluto permettono al bambino di riconoscere l’ambiente in cui è arrivato. Questa fase è molto importante e delicata: la costanza di ambientazione e persone permettono l’instaurarsi di abitudini personalizzate, in cui il bambino inizia a individuare se stesso, le sue insegnanti ed il gruppo classe. Il maternage è lo sfondo che permea tutta la giornata di Casa Serena: secondo lo stato psicomotorio e affettivo di quel particolare momento. Ad ogni alunno sono proposte attività sensoriali che lo facilitino nel “sentire” e nel percepire se stesso e l’ambiente in modo positivo e sereno. È l’osservazione e il rispetto costante dei tempi di ciascuno che
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scandisce il ritmo della giornata scolastica; anche l’uso degli spazi avviene in base alle attese e alle esigenze espresse dai singoli bambini. Durante la mattinata, secondo la programmazione d’équipe, alcuni alunni sono seguiti in attività specifiche: musicoterapia, psicomotricità e fisioterapia. Ogni percorso è calibrato ed adattato alla realtà psicomotoria del bambino, offrendo una gamma di stimoli fisici, emozionali e sensoriali che favoriscano un arricchimento della conoscenza percettiva. Durante la giornata è molto importante l’alternanza di momenti di riposo, di rilassamento, di gioco e di canzoni. Alle 12.00 anche il pasto ha una forte valenza educativa: ogni bambino è seguito accuratamente da noi insegnanti. Sia le pietanze che le modalità di approccio ad esse danno modo ai nostri alunni di sviluppare sensorialità più raffinate, iniziando ad individuare e definire gusti e sensazioni gradevoli e non. La “filigrana” educativa della giornata a Casa Serena è una specifica e minuziosa relazione individuale con ogni singolo bambino e bambina: i sentieri di apprendimento tracciati e verificati di continuo riconoscono nella diversità di ciascuno il potenziale di risorse per proseguire il cammino assieme.
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UN PONTE CON LE ALTRE SCUOLE DELL’ISTITUTO In questa parte sono descritti i progetti che la Scuola di Casa Serena attiva per creare legami con scolari e insegnanti delle altre Scuole dell’Istituto. Tali attività si concretizzano secondo due percorsi: Attività di contatto tra Casa Serena e le altre sedi dell’Istituto: percorsi di psicomotricità e musicoterapia con classi, gruppi e singoli alunni. Attività specifiche per soli alunni gravissimi a Casa Serena, a vantaggio diretto dell’alunno. La conoscenza, l’accoglienza e la partecipazione alle attività proposte da parte degli alunni di S.Vito, Cognola e Martignano è sicuramente fonte di arricchimento umano e di riflessione interiore. Percorsi di musicoterapia e di psicomotricità Chi Le bambine e i bambini di una classe della Primaria, assieme ai loro maestri, incontrano i bambini di Casa Serena con le loro insegnanti per i progetti di musicoterapia e di psicomotricità. Dove Presso la scuola di Casa Serena. Quando In corso d’anno. Percorsi di art therapy Nel corso dell’anno, nella nostra sede, interverrà un counselor art therapy che realizzerà dei percorsi con i nostri alunni, coinvolgendo anche alcune classi della scuola primaria.
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PER DARE SENSO DI APPARTENENZA Coro dell’Istituto “Comenius” La Scuola organizza in corso d’anno dei concerti con il coro dell’Istituto, per allietare i pomeriggi degli ospiti del Centro. Festa di Santa Lucia In collaborazione con il Centro di Casa Serena e con le scuole dell’Istituto, la Scuola organizza un momento di festa per gli alunni e i loro genitori. Natale Ci saremo anche noi intorno al presepe realizzato con il contributo di tutti i bambini e ragazzi dell’Istituto. L’ultimo giorno di Scuola Durante la mattinata, anche i nostri alunni raggiungono la sede centrale o la Piazza dell’Argentario per andare incontro all’estate sorridendo; canteremo l’Inno alla Gioia e ci augureremo Buone Vacanze.
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SCUOLA PRIMARIA “RICCARDO ZANDONAI” Martignano
LE IDEE GUIDA UN ANNO DI PROGETTI I gruppi opzionali La nostra scuola per la pace Progetto integrazione Accoglienza degli allievi della prima Primaria Continuità Scuola materna – Scuola Primaria Continuità Scuola Primaria – Scuola Secondaria di I grado Progetto salute Progetto “A piedi sicuri” Progetto sport
PER DARE SENSO DI APPARTENENZA ISTRUZIONI MINIME PER GLI ALUNNI
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LE IDEE GUIDA Frammenti, vissuti di scuola ed immagini di quotidianità. È questa la scuola dei bambini, la scuola di Martignano. E queste sono le nostre idee di lavoro per loro, i nostri obiettivi prioritari: rispetto al sapere: vogliamo incrementare competenze ed abilità di base in un clima relazionale positivo ed accogliente in cui tutti vengano valorizzati e trovino qui il luogo in cui esprimere il loro talento, soddisfare la loro curiosità e voglia di fare; rispetto agli insegnanti: ci piace pensare gli insegnanti della nostra scuola come persone consapevoli della complessità del loro impegno professionale, umano e sociale. rispetto alle famiglie: accanto agli incontri istituzionali (udienze, interclasse, assemblee) i genitori ci sono vicini e danno il loro contributo insostituibile nelle nostre feste di Natale e Giochinsieme. L’obiettivo è creare sempre maggiori intese tra scuola e famiglie; rispetto al sociale: siamo consapevoli che l’azione educativa si completa nella sinergia con il territorio e lavoriamo per cogliere e intrecciare relazioni con le realtà locali (Punto di prestito, Ecomuseo, Comitati locali, ecc.) e tradurle in opportunità formative e cognitive. Creare legami è nella nostra scuola attenzione e rispetto per ogni individualità, sensibilità e cura in tutte le relazioni, ricerca e innovazione nei nostri programmi di insegnamento. Tutto ciò offrirà ai bambini, giorno dopo giorno, un ambiente accogliente, motivazioni a conoscere e ad apprendere, risposte diversificate ai bisogni e attività secondo ritmi e tempi più adeguati al loro processo di crescita.
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UN ANNO DI PROGETTI In questa sezione sono descritti i progetti della scuola di Martignano a cui tutte le classi e tutti i docenti partecipano. L’attività scolastica si sviluppa in ogni classe anche con progetti particolari, con obiettivi e modalità che ogni insegnante o team illustra nel suo piano educativo di classe. In conformità ai Piani di studio provinciali relativi al percorso del primo ciclo di istruzione, nell’ambito della convivenza civile, la scuola di Martignano intende sviluppare l’educazione alla cittadinanza, ambientale, stradale, alla salute, alimentare e all’affettività all’interno dei piani educativi delle singole classi. Tale programmazione è disponibile a partire dalla fine di novembre in segreteria. I gruppi opzionali Perché Per dare ad ogni alunno la possibilità di sperimentare attività secondo le proprie attitudini e per rendere l’allievo e la famiglia partecipi del percorso formativo. Quando Lunedì pomeriggio dalle 13.55 alle 15.55 Come Ogni classe o interclasse proporrà percorsi di attività espressive, musicali, corporee, informatiche, manuali. La nostra scuola per la pace Ci piacerebbe che la nostra scuola fosse un luogo in cui l’accoglienza, l’organizzazione, lo stile educativo, le relazioni, l’approccio ai saperi, lo spazio alle diversità, la gestione della partecipazione democratica diventassero esperienze di pace di ogni giorno con lo slogan “La pace comincia da me”. Perché Perché la scuola ha anche la responsabilità e il compito speciale di educare alla pace come dimensione trasversale e interdisciplinare nella quotidianità del nostro “fare scuola”: una dimensione che sappia coniugare coerentemente teoria e prassi, principi e azioni, valori ed esperienze. Come Educando i bambini a lavorare insieme; promuovendo una comunicazione che pratichi i valori del rispetto, dell’accettazione e della comprensione;
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sensibilizzando alla solidarietà; intraprendendo nelle classi percorsi improntati alla valorizzazione della positività di ciascuno; costruendo percorsi didattici che portino alla conoscenza di realtà culturali e sociali diverse dalla nostra; partecipando a iniziative proposte da enti diversi; lavoro in rete con altre scuole della città e dintorni coordinato dal tavolo TuttoPace. Chi Alunni e insegnanti con la collaborazione dei genitori partecipano alle iniziative proposte dalla scuola, dal quartiere, da Comune e Provincia e da altri Enti e associazioni. Quando Nel corso dell’anno scolastico, con programmi specifici in ogni classe, progetti di plesso, collaborazione al tavolo Tuttopace in rete con diverse scuole trentine. In particolare i mesi di novembre e dicembre saranno dedicati al progetto Natale, aprile e maggio alla Giornata della Pace e ad altre iniziative sul territorio.
Progetto integrazione Perché Perchè integrare significa accogliere e valorizzare le individualità in un contesto dove ognuno è risorsa per tutti. Perchè ogni bambino è unico e va aiutato a riconoscere i suoi punti di forza e di debolezza per poter sviluppare al massimo le proprie potenzialità e trovare strategie efficaci per aggirare le difficoltà. Quando Durante l’intero anno scolastico Chi Gli insegnanti di classe e di sostegno, in collaborazione con le famiglie e gli esperti coinvolti. Come Dopo un primo periodo di osservazione gli insegnanti concordano un progetto educativo individualizzato che partendo dai reali bisogni del bambino fissa gli obiettivi e le strategie più idonee per concretizzarlo.
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L’attività didattica si realizza: in raccordo costante con le attività della classe; in classe, a coppia o piccolo gruppo; attraverso momenti di lavoro individualizzato; istituendo eventuali laboratori specifici per il recupero e il potenziamento degli apprendimenti. Per gli alunni certificati sono previsti in corso d’anno due incontri d’equipe tra scuola, famiglia e servizi per programmare, confrontare e verificare il percorso di apprendimento. Per tutti gli alunni gli insegnanti rimangono disponibili, oltre i colloqui individuali, per ulteriori incontri con la famiglia o gli esperti per affrontare eventuali problematiche emerse.
Accoglienza degli allievi della prima Primaria Perché Per creare un clima favorevole e un approccio sereno alla Scuola Primaria e stabilire una relazione positiva tra gli alunni. Quando Nel primo periodo scolastico. Chi Gli insegnanti e gli alunni delle prime classi elementari. Come Predisposizione festosa dell’aula. Momenti e rituali di conoscenza reciproca. Tutti gli insegnanti e gli alunni della Scuola parteciperanno all’accoglienza con attività che aiuteranno i piccoli a sentirsi in un ambiente protetto e sicuro, piacevole e gioioso. Continuità Scuola Materna – Scuola Primaria Perché Per permettere ai bambini che arriveranno in prima Primaria di conoscere gli spazi e l’organizzazione della scuola. Per creare momenti di incontro e di accoglienza tra gli alunni di prima e i “grandi” della scuola materna; per instaurare o rafforzare rapporti di amicizia.
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Quando Nel secondo quadrimestre. Chi Le insegnanti e gli alunni di prima con le insegnanti e i bambini “grandi” della scuola dell’infanzia Provinciale e Federata. Come Programmazione e organizzazione comune di un percorso didattico che coinvolga tutti i bambini interessati. Continuità Scuola Primaria - Scuola Secondaria di 1° grado Perché Attiveremo tutte le possibili forme di raccordo tra scuola Primaria e scuola Secondaria di 1° grado allo scopo di favorire un passaggio ed un inserimento graduale e sereno tra i due ordini di scuola. Come Ove si individueranno possibilità e disponibilità, si creeranno momenti comuni tra ragazzi ed insegnanti dei due gradi di scuola. Particolare attenzione sarà riservata al passaggio delle informazioni relative a ciascun alunno. Progetto salute Perchè per dare la possibilità ad insegnanti, alunni e famiglie di prendersi cura del proprio benessere. Quando Nella quotidianità della vita scolastica Chi tutti gli insegnanti, alunni e genitori Come Il progetto di educazione alla salute intende favorire il benessere delle varie componenti all’interno della scuola (alunni, genitori, docenti) e a tal scopo si programmano una serie di attività che si integrano nei percorsi didattico-educativi: • Rilevazione precoce delle difficoltà di letto-scrittura e di calcolo nelle classi prime,
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seconde e terze. Questa attività si avvale della consulenza della logopedista Alberta Pontalti. • Educazione all’affettività e sessualità nelle classi quarte (con genitori e insegnanti) e quinte (genitori, insegnanti e alunni), progettati e proposti dalla psicopedagogista Paola Marchionne. • “Gioco Budo”, attività psicomotorie in cui si pone consapevolezza del proprio corpo, delle relazioni interpersonali e degli aspetti emotivi. • Spazio di consulenza psicologica del dott. Giuseppe Nicolodi per insegnanti e genitori (dalla I alla IV elementare) • Spazio di consulenza pedagogica della dott.ssa Paola Marchionne, per colloqui individuali con genitori, alunni e docenti di tutto l’Istituto. • Interventi specifici nelle singole classi in risposta a situazioni problematiche. Partecipazione a proposte dell’azienda sanitaria e del servizio sociale. Progetto “A piedi sicuri” Perché Per incrementare l’autonomia del bambino nel percorso casa-scuola e accrescere nelle famiglie, nella scuola e nella comunità la consapevolezza che è possibile e bello muoversi in modo sostenibile. Il progetto mira a ridurre il traffico automobilistico e l’inquinamento vicino a scuola, a favorire la conoscenza dello spazio che ci circonda e le regole per muoversi in sicurezza. Quando Durante tutto l’anno scolastico. Chi Insegnanti ed alunni della scuola, coadiuvati dalla Polizia Municipale, dalla Circoscrizione ed altri soggetti istituzionali coinvolti nel progetto promosso dalle “Politiche Giovanili” del Comune di Trento. Come Attraverso interventi degli insegnanti in classe sul tema dell’educazione stradale, interventi degli operatori nelle classi, sperimentazione con i bambini che saranno invitati a recarsi a scuola secondo nuove modalità “ecosostenibili”. Per approfondimenti il sito visitabile è: www.trentogiovani.it/cittaebambini/apiedi sicuri.
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Progetto sport Perché Per dare la possibilità agli alunni di ampliare le loro conoscenze ed esperienze motorie e per favorire un corretto e sano sviluppo fisico. Quando Durante l’anno scolastico. Chi Alunni e insegnanti che aderiscono a qualche iniziativa. Come Partecipando alle offerte di Società Sportive, Assessorato allo Sport, Comune e Provincia.
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PER DARE SENSO DI APPARTENENZA Anche le nostre feste nascono dalla collaborazione tra Scuola, famiglia e territorio: hanno una lunga tradizione e sono parte integrante del nostro ‘far scuola’. Aiutano a costruire assieme un senso di comunità, educando al rispetto dell’ambiente e delle persone, facendo sì che grandi e piccoli si ritrovino assieme e trascorrano in armonia e allegria alcuni momenti. In ognuna di queste manifestazioni collettive è sempre garantita la presenza di tutti gli insegnanti della scuola. Castagnata Si svolge a Montevaccino in autunno. Gli alunni in mattinata si recano sul posto dove un gruppo di genitori si occupa dell’accoglienza ed offre castagne e bibite per tutti. E’ un momento conviviale che ci avvicina alla comunità e uno spunto per godere della natura e dell’ambiente. In caso di pioggia si svolge nel cortile della scuola. Natale Gli alunni insieme con insegnanti e genitori organizzeranno azioni di solidarietà rivolte a realtà sociali in situazione di bisogno. Il percorso si concluderà con un incontro di festa tra genitori, alunni, insegnanti e personale della scuola. E’ preziosa ed ormai consolidata in questa attività la collaborazione con i genitori sia nella programmazione che nell’attuazione. Festa degli alberi Si svolgerà in primavera a Montevaccino, in collaborazione con l’Azienda Forestale, gli Alpini ed il Circolo Comunitario di Montevaccino. Trova la sua caratterizzazione nell’attenzione alle problematiche ecologiche e ambientali, ed è un’importante occasione per mantenere saldi i rapporti tra le comunità di Martignano e Montevaccino. Giornata del volontario: Argentario Day Aderiamo alla giornata proposta dalla Circoscrizione per migliorare, rispettare e valorizzare l’ambiente in cui viviamo. Noi come scuola, con la collaborazione di genitori e nonni, partecipiamo con la pulizia e l’abbellimento del nostro cortile attraverso anche la messa a dimora di alcune piante e fiori che verranno poi curati dai bambini. Questa giornata vuole promuovere il senso civico insegnando ai bambini il rispetto e la cura delle cose pubbliche come cose di tutti quindi anche proprie.
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ISTRUZIONI MINIME PER GLI ALUNNI Dalle 7.50 gli alunni possono entrare nell’edificio e nelle loro aule dove li attendono gli insegnanti. Gli alunni delle classi prime possono entrare nell’edificio accompagnati dai genitori, con le modalità più opportune e per il tempo necessario concordato con gli insegnanti. Solo gli alunni trasportati che arrivano con lo scuolabus sono autorizzati a sostare all’interno dell’edificio sorvegliati dai collaboratori scolastici. Alle 7.50 anche loro raggiungono gli insegnanti e i compagni. Alle 7.55 iniziano le lezioni; alle 8.05 i collaboratori scolastici chiudono il cancello. Gli scolari eventualmente in ritardo devono entrare dal cancelletto sud, dopo aver suonato il campanello e in possesso di giustificazione. Non dimenticare di portare, al mattino, il buono mensa che si acquista presso le Casse Rurali. La ricreazione si trascorre in cortile, mentre possono trascorrerla all’interno, sorvegliati dalle bidelle, i bambini che hanno la richiesta scritta dei genitori. Cinque minuti prima della fine della giornata scolastica, il cancello viene aperto e i genitori possono entrare nel cortile ed attendere i propri figli, che sono accompagnati dai rispettivi insegnanti fino al portone della scuola. Gli alunni trasportati raggiungono i pulmini in attesa nel parcheggio davanti alla scuola sotto la sorveglianza di una bidella. Qualora un alunno trasportato eccezionalmente non usufruisca del servizio, si deve avvisare per iscritto l’insegnante. Nel caso un genitore richieda per iscritto all’insegnante l’uscita anticipata del figlio, deve attendere l’arrivo del bambino nell’entrata della Scuola. Le udienze in calendario sono date su appuntamento, comunicato tramite comunicazione scritta. ad ogni alunno. In casi particolari sono possibili appuntamenti in date diverse. Ai genitori Ci sembra opportuno ricordare alcune regole fondamentali per il buon funzionamento di tutti i servizi che la scuola offre agli alunni - nessuno può disturbare gli insegnanti durante le lezioni, se non per motivi particolarmente gravi, e nessun genitore può accedere all’edificio scolastico dopo il termine per non disturbare in continuazione le bidelle che hanno il compito di provvedere alle pulizie delle aule. Se vostro figlio dimentica spesso il proprio materiale a scuola, mettete in atto opportune strategie perchè ciò non accada, aiutandolo così a diventare più responsabile nell’eseguire i propri compiti. Ricordiamo: - che gli alunni non devono rimanere, durante le udienze, nell’edificio scolastico, in quanto oltre ad essere un disturbo per bidelli ed insegnanti, come fiduciari ed addetti responsabili della sicurezza riteniamo sia pericoloso perché non sono custoditi. - di disturbare le bidelle solo per vera necessità sia durante l’arco della mattinata, sia durante i pomeriggi. - ai genitori degli alunni trasportati di comunicare per iscritto se e quando vostro figlio non prende il pullmino. - ai genitori di controllare che non si verifichino casi di pediculosi. Vi invitiamo caldamente a rispettare queste piccole e semplici norme che hanno solamente lo scopo di rendere più sereno per tutti il tempo della scuola. Gli insegnanti
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SCUOLA SECONDARIA di I GRADO “DELL’ARGENTARIO” - Cognola
LE IDEE GUIDA UN ANNO DI PROGETTI Progetto “Autonomi, responsabili, liberi” Progetto accoglienza L’educazione alla salute Personalizzazione didattica e laboratori Progetto orientamento Un ponte tra Scuola media, Istituti superiori e Centri di formazione professionale Un anno di musica Educazione fisica e sport Progetto lingue straniere La certificazione delle lingue straniere La Sezione bilingue Summer city camp e corsi estivi Rally matematico transalpino L’educazione stradale La mia vita tra le mani Rispetto dell’ambiente scolastico Attività alternative all’insegnamento della religione cattolica Le attività opzionali
UN CORPUS DI REGOLE Le regole come occasione per vivere bene la giornata scolastica Parlarsi ed ascoltarsi, modi per uscirne Le regole
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LE IDEE GUIDA Il progetto educativo della scuola media “Dell’Argentario” concorre a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e a potenziare la capacità di acquisire i valori della cultura e della convivenza sociale nell’ambito della propria comunità. Coerentemente con gli obiettivi del Progetto di Istituto, il percorso formativo si sviluppa attraverso l’insegnamento curricolare delle varie discipline, supportato ed integrato dall’attuazione di alcuni ampi progetti comuni, mirando allo sviluppo armonico dell’individuo nella sua completezza, nella componente fisica, affettiva, intellettiva, sociale ed etica. Esso favorisce anche la continuità con le esperienze educative e didattiche precedenti e l’orientamento dei giovani ai fini della scelta delle attività successive. Al centro di tale progetto sta l’alunno con le sue peculiarità, potenzialità, risorse, bisogni, aspirazioni e sogni, in una fase delicata dell’età evolutiva e della costruzione della propria identità personale e sociale. Nel guidare l’alunno all’acquisizione delle competenze di cittadinanza descritte nei Piani educativi di classe, si pone perciò grande attenzione ai traguardi della consapevolezza di sé, dell’autostima e dell’autonomia responsabile.
UN ANNO DI PROGETTI Progetto “Autonomi, responsabili, liberi” Parlamentino Il Parlamentino rappresenta un luogo di incontro tra allievi, insegnanti, personale dei servizi, in cui confrontarsi ed elaborare proposte per stare meglio tutti a scuola in relazioni serene e costruttive. Dallo Statuto dell’istituto comprensivo di scuola media primaria e secondaria di primo grado Trento 2 “Johannes Amos Comenius”, articolo 16: Parlamentino degli studenti delle classi della scuola secondaria 1. Il parlamentino degli studenti è costituito tra gli studenti delle classi della scuola secondaria di primo grado con il compito di promuovere, favorire e realizzare la partecipazione attiva responsabile alla vita della scuola e in particolare con lo scopo di: • assicurare opportunità di confronto e di riflessioni critiche sugli aspetti organizzativi della scuola; • favorire la conoscenza delle opportunità offerte dalla scuola per discuterle e formu-
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• •
lare proposte di miglioramento o di attivazione di nuove iniziative; esprimere pareri e valutazioni in ordine alle attività, ai progetti, ai servizi da attivare o già svolti dalla scuola; creare occasioni per abituare gli studenti al confronto democratico, come palestra preparatoria del futuro cittadino.
2. Il parlamentino degli studenti è composto da due rappresentanti per ogni classe della scuola secondaria di primo grado nominati annualmente, entro il mese di novembre, dagli studenti della classe stessa. 3. Il comitato è convocato almeno tre volte all’anno dal dirigente dell’istituzione, che lo presiede. 4. Il funzionamento del parlamentino è disciplinato con il regolamento interno. Regolamentino Regolamento interno del Parlamentino degli studenti delle classi della scuola secondaria approvato dal Collegio docenti e dal Consiglio dell’Istituzione su proposta del Parlamentino stesso. Articolo 1 Finalità 1. Il Parlamentino degli studenti è costituito con il compito di promuovere, favorire e realizzare la partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola e in particolare con lo scopo di: • assicurare opportunità di confronto e di riflessioni critiche sull’organizzazione della scuola; • favorire la conoscenza delle opportunità offerte dalla scuola per discuterle e formulare nuove proposte o miglioramenti; • esprimere pareri sulle attività, i progetti, i servizi attivi o da attivare a scuola; • allenarsi al confronto democratico. Articolo 2 Composizione Il Parlamentino è composto da: • due alunni rappresentanti eletti in ciascuna classe della scuola media • cinque insegnanti rappresentanti nominati dal collegio docenti della scuola media • un rappresentante nominato tra i bidelli • un rappresentante nominato tra il personale di segreteria • il Dirigente scolastico A seconda dell’ordine del giorno oggetto del Parlamentino si possono invitare persone esperte o coinvolte nell’argomento.
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Articolo 3 Elezioni degli studenti I rappresentanti degli studenti vengono eletti nelle singole classi tra gli studenti che si propongono volontariamente attraverso il voto segreto in cui devono essere segnalati un ragazzo e una ragazza. Per rappresentare la differenza di genere gli studenti eletti devono essere un ragazzo e una ragazza. Gli studenti non possono svolgere questa funzione per più di un anno. Il docente coordinatore di classe curerà il momento dell’elezione perchè sia un’occasione di esercizio di democrazia e si occuperà dello spoglio e del conteggio dei voti per garantire la massima riservatezza possibile. Articolo 4 Comitato Per la preparazione delle riunioni del Parlamentino è costituito un comitato di studenti composto da minimo 5 rappresentanti volontari che possono cambiare durante l’anno. Insieme al dirigente, o ad un suo delegato, preparano la successiva riunione del Parlamentino. Articolo 5 Organizzazione Per lo svolgimento delle riunioni del Parlamentino si prevede la presenza di alcuni ruoli per favorire la comunicazione, lo spirito critico e il diritto di parola a ciascun membro del Parlamentino. Del coordinamento si occupa il dirigente (o un suo delegato) e gli studenti del comitato. All’interno del comitato vengono nominati due verbalisti che si occuperanno di scrivere il verbale, d’intesa con un rappresentante dei docenti. Articolo 6 Convocazione La convocazione è effettuata dal Dirigente che invia l’ordine del giorno, predisposto insieme al comitato degli studenti, accogliendo suggerimenti degli insegnanti e degli studenti. La convocazione viene pubblicata anche nella bacheca studenti e su video. Il calendario delle riunioni verrà predisposto all’inizio dell’anno scolastico salvo casi straordinari. Articolo 7 Riunioni Le riunioni sono guidate dal coordinatore secondo l’ordine del giorno con cui sono state convocate. Si concludono con la predisposizione e l’invio alle singole classi, al Collegio dei docenti, alla Consulta dei genitori e al Consiglio dell’istituzione scolastica, del verbale della seduta. Lo stesso viene pubblicato nella bacheca degli studenti e sul sito. Articolo 8 Esecuzione delle decisioni Il dirigente ha il compito di attivarsi per l’attuazione di quanto deciso dal Parlamentino. I coordinatori di classe o un loro delegato avranno la massima cura affinché gli argomenti trattati nelle riunioni del Parlamentino siano discussi in classe prima e dopo ciascuna riunione.
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Articolo 9 Assemblee di classe Per permettere di affrontare i problemi di classe e gli argomenti oggetto dell’ordine del giorno del Parlamentino si prevede la possibilità di chiedere un’assemblea di classe al mese al coordinatore di classe (o un suo delegato), con l’esclusione dei mesi precedenti la chiusura dei quadrimestri (gennaio e da metà maggio). Gli insegnanti, o altri adulti in casi eccezionali, saranno presenti per garantire il confronto. Lavori in corso: il Parlamentino è ora impegnato nell’elaborazione e nella stesura del Regolamento per la disciplina dei diritti e dei doveri degli studenti, lavoro incominciato nell’anno scolastico 2011/12. Progetto accoglienza Per creare un clima favorevole e sereno per gli allievi delle classi prime. Per avviare un legame di fiducia e di condivisione dell’azione educativa tra genitori e insegnanti della classe. Attività settembre • definizione dei gemellaggi tra le quinte elementari e le prime/seconde medie nel collegio docenti, in modo tale che gli insegnanti che lo desiderano possano organizzare più di un incontro in tarda primavera con visita alla scuola, interviste tra compagni, attività ... • incontro tra consigli ristretti delle classi prime e maestri delle elementari per il passaggio di informazioni sugli alunni e con il referente del sostegno per le informazioni su alunni certificati e in difficoltà; • divisione dei compiti tra insegnanti all’interno del consiglio di classe per la gestione e la realizzazione delle attività del progetto accoglienza nelle prime; • realizzazione del progetto accoglienza nelle classi prime con attività di classe tese a favorire la conoscenza tra alunni e insegnanti e ad avviare forme di collaborazione, affidamento agli alunni di rappresentanze, incarichi e responsabilità; • colloquio tra insegnanti e genitori per il passaggio di comunicazioni su eventuali particolari problematiche inerenti all’inserimento dell’alunno; • assemblea degli insegnanti delle classi prime con i genitori per conoscersi, scambiarsi informazioni, riflettere sulla valenza positiva del cambiamento; • incontro-intervista tra rappresentanti delle terze e alunni delle prime per un confronto, un passaggio di informazioni sulla vita scolastica, la presentazione del regolamento studenti su diritti/doveri e la preparazione dell’elezione dei rappresentanti di classe;
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ottobre • escursione al lago di Santa Colomba; • corsa campestre medie e quinte elementari; • elaborazione del regolamento di classe; • partecipazione al Parlamentino della scuola; marzo • gita a Pejo di 3/4 giorni per le classi prime; • somministrazione del questionario sul clima di classe a prime e seconde; maggio/giugno • somministrazione di un questionario consuntivo alle classi terze; • partecipazione dell’insegnante referente del sostegno alle riunioni di equipe con i maestri per gli alunni delle classe quinte; • incontro preliminare tra vicario/medie, referente del sostegno e maestri, finalizzato alla formazione delle classi; • somministrazione di un test di uscita (matematica e italiano) alle quinte elementare, i cui risultati verranno poi utilizzati dagli insegnanti delle prime medie. Metodologie/strategie educative Stile di comunicazione insegnanti/alunni improntato all’ascoltarsi e al dialogare Periodiche riflessioni sul clima di classe e su aspetti problematici della vita scolastica; Riflessioni sui comportamenti e sulle conseguenze delle proprie azioni Incoraggiamento ad esprimere e a comunicare, anche per iscritto, emozioni e valutazioni riguardanti la vita di relazione in classe; Lavoro collettivo di classe e a piccoli gruppi; Utilizzo del gioco finalizzato al raggiungimento di un obiettivo tematico e come strumento di analisi delle dinamiche interne alla classe. L’educazione alla salute Nelle classi prime l’obiettivo principale sarà quello di accogliere e di integrare nella scuola i nuovi allievi, stabilendo positive occasioni di apprendimento. Il progetto si orienta verso il benessere in classe. Ha lo scopo di avviare gli allievi ad una positiva e realistica visione di se stessi, in modo da poter poi instaurare rapporti gratificanti con gli altri. La psicopedagogista Paola Marchionne si presenta alla classe e spiega i motivi della sua presenza nella Scuola e gli obiettivi del Progetto; informa inoltre sulla possibilità offerta agli alunni e ai genitori, di uno sportello individuale di consulenza. Potrà intervenire, inoltre, in classe su richiesta del Consiglio di classe.
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Nelle classi seconde l’obiettivo principale sarà quello di accompagnare e rendere esplicito il processo di crescita degli allievi. Il progetto si orienta verso il “Ben …essere a scuola”, ha lo scopo di guidarli nella gestione delle relazioni: consolidare i rapporti nati, avviare gli allievi ad una positiva e realistica visione di se stessi, in modo da poter poi instaurare rapporti gratificanti con gli altri. Obiettivi: migliorare la capacità di rapportarsi con se stessi e con gli altri; elaborare scelte personali resistendo, quando necessario, alla pressione dei pari. Contenuti: educare alla gestione delle relazioni (rapporti conflittuali e collaborativi) al fine di sviluppare competenze sociali che portino al rispetto reciproco, alla riflessione critica, alla partecipazione nel gruppo. L’insegnante di lettere, di concerto con gli altri docenti della classe, si fa carico di attivare le strategie didattiche ed educative più opportune. Nelle classi seconde attività di educazione alimentare, uso corretto dei farmaci, prevenzione delle malattie e delle dipendenze, e di informazione sulla donazione degli organi in collaborazione con associazioni del territorio. Nelle classi terze il progetto, previsto per le scuole dall’Azienda Sanitaria Locale, viene attuato rivolgendo l’attenzione al “Ben…essere nella sfera relazionale e affettivo-sessuale“ e tratta la sessualità nella sua dimensione biologica, affettiva, culturale, relazionale e sociale. Gli obiettivi sono: promuovere situazioni di agio e di benessere attraverso la conoscenza dei cambiamenti fisici e psicologici della pubertà e dell’adolescenza; far acquisire consapevolezza della centralità della dimensione affettivo-relazionale della sessualità. Al fine di rendere più complete le attività dei docenti e, in particolare, quelle dell’insegnante di scienze, sono previsti 2 incontri di due ore con la psicologa ed uno, sempre di due ore, con un’ostetrica o ginecologa. Inoltre, sulla sicurezza nella navigazione sul web: alcuni interventi nelle classi seconde e terze, da individuare tra le proposte emerse nel corso del Safer Internet Day promosso da Save the children o tra le quelle avanzate nel corso “La Scuola nell’Era Digitale” organizzato da Edizioni Erickson. Su precisa richiesta di molti genitori, in collaborazione con l’Istituto comprensivo TN1 e le Circoscrizioni di zona, si proporranno alle famiglie delle serate sulle problematiche più sentite relative al tema “Il mondo dell’adolescente”. La Scuola potrà farsi tramite con agenzie esterne (Polo sociale di zona, Consultorio ASL, UCIPEM, Villa S. Ignazio) per consulenze al singolo, alla coppia, alla famiglia.
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Personalizzazione didattica e laboratori La prevenzione e il recupero delle carenze formative passano attraverso una didattica personalizzata e laboratoriale non sempre facile da praticare per l’insegnante che ha la classe intera. Per questo riteniamo importanti le compresenze, dove il rapporto insegnante alunni diventa più favorevole e consente di supportare maggiormente il singolo. Ciò consente nel contempo di motivare gli alunni più preparati e intraprendenti verso obiettivi più ambiziosi. Con queste finalità, nell’orario sono inserite quattro ore di compresenza: una di Matematica/Ed. Tecnica, una di Inglese/Tedesco, una di Tedesco/Inglese, una di Matematica/Lettere. Altre si aggiungono sulla base di particolari esigenze delle classi e della disponibilità di ore degli insegnanti. Allo stesso scopo rispondono le attività opzionali, le ore di compiti/studio guidato, gli interventi pomeridiani in orario extrascolastico dei docenti che utilizzano ore residue con alunni desiderosi di recuperare e/o potenziare la loro preparazione (soprattutto con alunni di terza). Una speciale attenzione in tal senso è riservata agli alunni con bisogni educativi speciali e di madrelingua non italiana per i quali viene elaborata una programmazione individualizzata (PEI, PEP, PDP) e viene individuato, all’interno del team di classe, un insegnante tutor. A questi alunni, a seconda delle necessità che esprimono, sono rivolte le sotto elencate iniziative e attività laboratoriali alternative alla didattica di classe; esse intendono renderli protagonisti del momento didattico, in un percorso che favorisca l’autonomia, la creatività e la consapevolezza di ciascuno. Progetto Girasole Piccoli gruppi formati da ragazzi con bisogni educativi affini, provenienti da varie classi, si ritrovano per 2/3 ore in settimana in orario scolastico al fine di recuperare competenze nelle materie curricolari, in un ambiente educativo più adeguato e coinvolgente, in un rapporto numerico insegnante-gruppo più vantaggioso, e con maggiori opportunità di riflettere, dialogare col docente, auto-valutarsi, ricevere feedback positivi immediati, aiuti e incoraggiamenti individualizzati. Laboratori Compatibilmente con le risorse a disposizione, inoltre, vengono programmati laboratori di falegnameria, di cucina, di design e sartoria, di psicomotricità, di musicoterapia, di piscina. L’angolo morbido Creato per i ragazzi che necessitano di una programmazione totalmente diversificata, è un’ampia zona ricca di materiali per svariate attività, libri colorati e giochi, aperta ad accogliere anche altri compagni, dove gli alunni possono stare in modo rilassato con i loro insegnanti e assistenti, ascoltando musica e storie, giocando e socializzando.
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Progetto orientamento L’orientamento è un percorso educativo che inizia in prima media, con la fase di accoglienza nei primi giorni di scuola e si conclude con la scelta scolastica a fine triennio. È un progetto strettamente connesso ai percorsi di educazione alla salute e di educazione alla cittadinanza; esso infatti vuol condurre ogni allieva e ogni allievo a riconoscere se stesso e a collocarsi nella società. Il progetto Orientamento vuol portare a maturazione negli allievi: • la conoscenza di sé e quindi la capacità di valutarsi realisticamente; • la conoscenza della realtà e la capacità di rapportarsi positivamente con essa; • la capacità di trarre, dalla conoscenza di sé e della realtà esterna, delle indicazioni per avviare la costruzione di un progetto di vita e di studio realistico; • la capacità di scegliere in modo motivato, al termine della terza media, un indirizzo di studio. A fine percorso l’esito atteso è che il ragazzo e la ragazza: • siano consapevoli dei propri punti di forza, delle proprie attitudini e dei punti deboli; • sappiano rapportarli alle caratteristiche proprie della scuola superiore scelta; • si dispongano a considerare la scelta della scuola superiore o professionale in un più ampio progetto di studio e di vita. Iniziative di orientamento in prima media Perché • Per conoscere la scuola e i nuovi compagni; • per saper lavorare in gruppo, sfruttando le proprie attitudini e capacità, favorendo un buon clima di classe; • per favorire un primo approccio alla conoscenza di sé Tematiche
Attività
Quando
Insegnanti coinvolti
Sono atteso
Progetto accoglienza
Dal primo giorno di scuola
Tutti gli insegnanti
Conosciamoci
Progetto accoglienza
Dal primo giorno di scuola
Tutti gli insegnanti
I miei interessi
Le discipline Le attività opzionali Le attività sportive
Da settembre a giugno
Tutti gli insegnanti
La scuola media
Progetto accoglienza
Dal primo giorno di scuola
Tutti gli insegnanti
Il territorio
Uscite, visite guidate, …
Da settembre a giugno
Insegnanti di varie discipline
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Iniziative di orientamento in seconda Perché • Per consolidare le capacità di relazione e collaborazione; • per acquisire un’idea di sé e imparare a riconoscere le proprie abilità scolastiche; • per analizzare il proprio metodo di studio e renderlo più efficace e sistematico
Tematiche
Attività
Tempi
Io e gli altri
Gestione e superamento dei conflitti
Da settembre a giugno
I miei interessi
Le discipline Le attività opzionali Le attività sportive
Da settembre e giugno
Io e lo studio
Costruire il proprio metodo di studio: • gestione dei materiali • gestione dei tempi • tecniche di studio e di lavoro
Da settembre a giugno
Il territorio
Uscite, visite guidate, …
Da settembre a giugno
Insegnanti coinvolti Tutti gli insegnanti
Tutti gli insegnanti
Tutti gli insegnanti
Insegnanti di varie discipline
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Iniziative di orientamento in terza media Perché Per riconoscere le attitudini e gli interessi individuali; per promuovere la capacità orientativa rispetto alla scelta scolastica dopo la scuola media; per stimolare la partecipazione diretta dell’alunno nel processo decisionale favorendo l’autovalutazione delle risorse personali. Quando Da ottobre a gennaio, con modi e tempi stabiliti da ciascun Consiglio di classe.
Tematiche Adolescenza: come rafforzare positivamente l’idea di sé in una fase delicata di cambiamenti
Attività Questionari, riflessioni, letture specifiche, cineforum
(vedi anche Progetto Educazione alla salute)
Insegnanti coinvolti Sono coinvolti soprattutto gli insegnanti di materie letterarie, scientifiche e di religione
Problematiche relative alla scelta
Un incontro con un esperto di orientamento scolastico e professionale di 2 ore con i coordinatori delle classi terze; 2 incontri Sono coinvolti soprattutto gli insegnanti con l'esperto di 2 ore per classe; un coordinatori incontro di 2 ore per i genitori (conferenza serale); sportello orientativo con esperto per genitori e alunni
Essere consapevoli della propria situazione scolastica, riconoscere i punti di forza e le difficoltà
Questionari sugli interessi e le abitudini Sono coinvolti soprattutto gli insegnanti di di studio, schede di autovalutazione materie letterarie e scientifiche
Conoscere le scuole
Individuazione scuole/istituti superiori e professionali; informazioni sulle giornate di “Scuola aperta” (bacheca sul corridoio delle classi terze); Sono coinvolti soprattutto gli insegnanti intervento nel nostro Istituto dei coordinatori rappresentanti dei vari istituti superiori e scuole professionali che presentano la loro offerta formativa ad alunni e genitori (di sabato, 3 ore circa)
Lettura di qualche testo introduttivo ai Conoscere alcuni importanti aspetti temi dell’economia e del mercato del della realtà lavorativa ed economica lavoro
Sono coinvolti soprattutto gli insegnanti di materie letterarie, scientifiche e tecniche
Scelta del percorso futuro
Comunicazione agli alunni e alle famiglie del consiglio orientativo, sulla base delle capacità e attitudini evidenziate, delle abilità acquisite e degli interessi manifestati
Il Consiglio di classe
Conoscere il mondo del lavoro
Testimonianze significative da ambiti specifici del mondo del lavoro
Gli interventi possono essere promossi in particolare dagli insegnanti di materie letterarie, scientifiche e tecniche
Valutazione del percorso di orientamento
Questionario per alunni e genitori
Gli insegnanti coordinatori
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Un ponte fra Scuola media, Istituti superiori e Centri di formazione professionale La scuola offre l’opportunità, agli alunni per i quali se ne ravvisi l’esigenza, di creare un “ponte” con le scuole superiori, vale a dire di vivere un’esperienza, soprattutto laboratoriale e per un periodo limitato dell’anno scolastico, in una scuola professionale o in un istituto superiore. I Progetti ponte permettono agli studenti di verificare le proprie inclinazioni e attitudini limitando il rischio di commettere errori di scelta. In questo modo anche i genitori possono valutare, con la consapevolezza derivante dall’esperienza fatta dal figlio, l’iscrizione ad una scuola piuttosto che ad un’altra. I Consigli di classe esaminano, assieme alle famiglie e all’insegnante referente, le opportunità presenti sul territorio. L’insegnante referente provvederà poi a prendere contatto con le scuole professionali e gli istituti superiori, per un’elaborazione comune del Progetto. Un anno di musica La musica occupa da sempre uno spazio molto importante nella vita delle persone. Ai ragazzi piace la musica del loro tempo e a noi piace talvolta assecondarli, affinché sentano che anche la loro musica ha diritto di cittadinanza nella scuola. Uno degli obiettivi è anche quello di far conoscere la musica sia classica che moderna, attraverso brani vocali e strumentali. Se non qui, a scuola, dove e quando i ragazzi avvicinerebbero Beethoven, Bach, Prokofiev, Verdi, Mozart? La musica rinforza l’educazione emotiva, affina il sentimento e migliora le relazioni fra le persone. Ecco alcune proposte musicali, oltre all’insegnamento ordinario in classe. Santa Lucia a Casa Serena La formazione corale e le classi della scuola media partecipano alla festa di S. Lucia a Casa Serena. Il Concerto di Natale La manifestazione verterà sull’esecuzione di canti e brani strumentali, selezionati tra le attività musicali più significative dell’ambito curricolare ed integrativo, e darà spazio ad interventi, riflessioni, messaggi di solidarietà. È il dono di Natale della Scuola media a tutto l’Istituto e alla Comunità. Le stelle ci ascoltano Nelle scelte del repertorio corale affrontato nel programma curricolare, saranno inseriti anche alcuni brani utilizzabili in occasioni particolari, specie in montagna.
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Emozioni a concerto Si prevede la partecipazione alle proposte musicali del territorio (Orchestra Haydn, Società Filarmonica, ecc.), presso l’Auditorium S. Chiara o al Teatro Sociale di Trento. Per alcune classi seconde, la magica esperienza di un concerto alla Scala di Milano. Coro della scuola Per tutti gli alunni dell’Istituto è prevista un’esperienza corale. Gli alunni selezionati formeranno il coro “Comenius” della Scuola che parteciperà all’annuale rassegna organizzata dalla Federazione Cori del Trentino e ad un concorso extraregionale. Educazione fisica e sport: qualcosa di più L’attività sportiva scolastica è rivolta a tutti gli alunni, in continuità e coerenza con i programmi di insegnamento ordinari. Con questa programmazione si vuole offrire una varietà di specialità sportive per dare la possibilità ai ragazzi di ampliare le loro conoscenze ed esperienze motorie e per favorire un corretto e sano sviluppo fisico, in modo da prevenire eventuali paramorfismi. Rivolgendosi a tutti, privilegia le attività più facilmente praticabili in ambito scolastico con le strutture disponibili in loco, e propone anche attività in ambiente naturale. Ha carattere formativo e promozionale. In orario antimeridiano verranno organizzate le seguenti attività: • fase d’Istituto di corsa campestre che si effettuerà in ottobre; • fase d’Istituto di atletica leggera nell’ambito della “Festa dello Sport” al campo CONI, con alunni, docenti, non docenti e genitori, in aprile; • torneo interno di pallavolo per tutte le classi. Nei pomeriggi di ogni settimana, nelle ore di attività opzionali e in orario extrascolastico, per chi lo desidera, si terranno le attività di avviamento alla pratica sportiva con le seguenti modalità: • partecipazione libera e gratuita all’attività programmata; • attività seguita dall’insegnante della scuola; • durata annuale secondo il calendario scolastico; • svolgimento delle attività nelle palestre e nei piazzali della scuola; • avviamento alla pratica sportiva di specialità individuali e di squadra; • specialità considerate in particolare: pallavolo, badminton, tennistavolo, atletica leggera, calcio a 5. La scuola partecipa alle varie fasi dei Giochi Sportivi Studenteschi di corsa campestre, pallavolo, atletica leggera e altre attività sportive. La partecipazione alle varie fasi rappresenta anche un momento di sintesi e di verifica dell’attività svolta. I dettagli organizzativi e le date di effettuazione delle manifestazioni delle fasi d’Istituto
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saranno comunicati all’inizio dell’anno scolastico. Progetto lingue straniere Perché Per stimolare la motivazione allo studio delle lingue straniere; per promuovere la conoscenza delle culture dei paesi di cui si studiano le lingue; per favorire negli alunni la capacità di comunicare nelle lingue straniere studiate, a livello orale e scritto; per verificare le competenze raggiunte in questo campo. Come Insegnamento curricolare in tutte le classi del tedesco e dell’inglese per 3 ore settimanali con un’ora di compresenza nella quale si lavorerà in due gruppi. Interventi di lettori di madrelingua tedesca e inglese. Condivisione di un curricolo verticale comune di Istituto e monitoraggio nelle classi seconde nella scuola secondaria con somministrazione di simulazione Fit 1 (tedesco) e Movers (inglese). Possibilità di accedere alle certificazioni esterne Ket (per la lingua inglese) e Fit 2 (per la lingua tedesca). Nel corso E, insegnamento veicolare in lingua tedesca e inglese in varie discipline. Summer city camp e corsi estivi di lingua tedesca e inglese con esperti madrelingua. L’insegnamento curricolare In tutte le classi, eccetto il corso E, l’insegnamento dell’inglese e del tedesco si articolerà in tre ore settimanali per ciascuna lingua. Durante una delle tre ore, grazie alla presenza di entrambe le insegnanti di tedesco e inglese, sarà possibile dividere la classe in due gruppi al fine di rinforzare e/o potenziare in particolare le abilità audio orali. Ciò permetterà agli studenti di frequentare per ogni lingua due ore con la classe intera e un’ora con un gruppo meno numeroso beneficiando così di un intervento didattico più personalizzato. Attività integrative opzionali Al fine di potenziare l’offerta formativa del nostro Istituto, nell’ambito dell’insegnamentoapprendimento delle lingue straniere, si propongono i seguenti interventi: • per le classi prime e seconde moduli quadrimestrali, all’interno delle attività opzionali del martedì pomeriggio. Questa proposta avrà un carattere prettamente ludicooperativo • per le classi terze, moduli con lettori di madrelingua. Questa proposta è finalizzata al potenziamento delle abilità comunicative audio-orali, sia in vista dell’esame di
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terza media che del proseguimento degli studi per le classi terze, moduli quadrimestrali di preparazione agli esami di certificazione della lingua tedesca Fit 2 e della lingua inglese Ket.
La certificazione delle lingue straniere La scuola offre agli alunni di terza media la possibilità di accedere alle certificazioni esterne internazionali di tedesco e di inglese. L’una e l’altra si ottengono attraverso un apposito esame, tenuto da enti certificatori esterni autorizzati dal Consiglio d’Europa, rispettivamente il Goethe Institut e la University of Cambridge. Gli esami proposti sono il KET (Key English Test) per la lingua inglese e il FIT 2 per la lingua tedesca. Dall’anno scolastico 2012/13, l’Istituto diviene scuola pilota per il DSD1 (Deutsches Sprachdiplom der Kultusministerkonferenz) che fa capo al Governo tedesco per le certificazioni di lingua tedesca (livello B1). Il costo di ogni esame, a carico delle famiglie, si aggira intorno ai 60,00 euro. Gli esami scritti ed orali si sosterranno, previa domanda d’iscrizione e versamento della quota richiesta. Si svolgeranno in sede, se gli iscritti saranno più di 30, altrimenti si terranno nella sede stabilita dall’ente certificatore. La partecipazione all’esame di certificazione è libera e su domanda dell’alunno. Tutti i candidati alla certificazione potranno usufruire, all’interno delle attività opzionali, di lezioni, in cui gli insegnanti curricolari, oltre a fornire informazioni e istruzioni circa le modalità tecniche della prova, somministreranno alcuni test, forniranno materiale per ampliare gli ambiti lessicali necessari all’esame, suggeriranno esercizi volti al consolidamento delle abilità orali. Si vuole che siano gli alunni stessi a organizzarsi per tempo, autonomamente, per raggiungere l’obiettivo. Per questo dovranno seguire attentamente le lezioni in classe e studiare costantemente a casa. Questa iniziativa, infatti, è legata anche alla finalità di educare all’autonomia e alla responsabilità personale: ogni singolo alunno sceglierà se partecipare o meno, assumendosi la responsabilità di prepararsi. I docenti di lingua straniera incoraggeranno e sosterranno l’alunno che vorrà affrontare l’esame e, su richiesta, forniranno un consiglio orientativo circa l’opportunità di partecipare. Rimane, tuttavia, responsabilità del singolo alunno adottare le strategie di studio più idonee all’obiettivo: il docente lo affiancherà come consulente, indicandogli la meta e offrendogli gli strumenti per raggiungerla. La Sezione bilingue Questo progetto garantisce la continuità con la scuola primaria bilingue “E. Bernardi” di Cognola. La sezione bilingue della scuola media è aperta agli alunni che provengono direttamen-
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te dalla sezione bilingue della scuola elementare “E.Bernardi”, ma anche ad alunni che siano interessati a svolgere questo percorso senza avere necessariamente in partenza una buona conoscenza della lingua tedesca. A questi ultimi è rivolta un’attenzione particolare finalizzata al loro inserimento. La scuola secondaria di primo grado sarà legata mediante un gemellaggio con la scuola media Dr. Fritz Prior di Innsbruck con la quale si stabiliranno dei contatti e si condivideranno progetti per lo scambio linguistico e culturale, con settimane formative in Italia e all’estero. Nella sezione bilingue, si impartiscono gli insegnamenti della Geografia, dell’Educazione artistica e musicale, utilizzando come lingua veicolare il Tedesco; inoltre, è dedicata un’ora settimanale alla lettura di brani in tedesco attinenti la tradizione letteraria tedesca e italiana, e di testi relativi ad altre discipline. Il progetto prevede la continuazione dell’insegnamento veicolare anche in Inglese, in Educazione motoria e in Scienze. La certificazione di L2 viene anticipata (vedi “La certificazione delle lingue straniere”), l’esame di FIT2 si affronta in prima per poi in terza sostenere l’esame di DSD (Deutsches Sprachdiplom). Per quanto riguarda il materiale scolastico la classe verrà fornita dei libri di testo in lingua italiana, gli sviluppi in tedesco verranno suffragati con libri in lingua e schede a tema. Summer city camp e corsi estivi Per l’estate, vengono organizzati: • corsi mattutini di lingua inglese e tedesca con docenti di madrelingua, per alunni delle quarte e quinte della scuola primaria e prime e seconde della secondaria di primo grado (presumibilmente le due settimane che precedono l’apertura della scuola). • Summer city camp, una full immersion nella lingua straniera rivolta agli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria, e alunni della prima e seconda media (presumibilmente da metà giugno a metà luglio). Rally matematico transalpino Tutte le classi della scuola media parteciperanno al Rally matematico transalpino. Si tratta di una competizione matematica che si svolge contemporaneamente in Italia, Svizzera, Francia, Belgio, Lussemburgo, Israele, Stati uniti e Canada. Prevede due prove, a febbraio e a marzo, durante le quali le singole classi, con lavoro di gruppo, dovranno risolvere 7 problemi in cinquanta minuti. Le prime due classi trentine di ogni categoria che avranno ottenuto il miglior punteggio
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nelle due prove parteciperanno alla finale di maggio. I quesiti proposti consentono di mettere l’alunno di fronte a “problemi” per i quali non si dispone di una soluzione immediata e che conducono ad inventare una strategia, a fare tentativi, a verificare e a diventare consapevoli dei percorsi mentali che hanno portato ad un determinato risultato. Nello stesso tempo permette di lavorare matematicamente in gruppo, imparando a dividere il lavoro, a gestire il tempo a disposizione, ad accettare i contributi di tutti e ad entrare nel punto di vista dell’altro, sviluppando competenze cooperative. L’educazione stradale Nel corso dell’anno verranno effettuate lezioni teoriche per trattare i temi legati alla circolazione e alla sicurezza stradale. È stata richiesta la collaborazione della Polizia Municipale. Nelle prime, 4 ore di intervento della Polizia Municipale. Durante la fase di accoglienza degli alunni delle classi prime, verranno richiamati comportamenti e percorsi adeguati per raggiungere la sede scolastica. A tale scopo saranno riprese le indicazioni proprie del progetto “A piedi sicuri” della scuola primaria. Nelle terze si prevedono: • 4 ore di intervento della Polizia Municipale in prima e in terza; • eventuale partecipazione alla manifestazione di piazza sull’Educazione stradale con la bicicletta (maggio); • eventuale partecipazione alla manifestazione di piazza sull’Educazione stradale con il ciclomotore, nel mese di maggio (solo per chi partecipa al corso per il conseguimento del patentino di guida del ciclomotore, in orario extra scolastico). Gli interventi della Polizia Municipale avverranno durante le ore di lezione, da concordare a seconda della disponibilità di orario dei Vigili. La mia vita tra le mani: impariamo a costruirci il nostro ben-essere Il progetto prevede la partecipazione nelle classi terze di Giuseppe Melchionna, fondatore e responsabile dell’associazione “Prodigio Onlus”. Tale associazione si occupa di sensibilizzare la comunità alle tematiche della disabilità e del disagio e opera nell’ambito della prevenzione degli incidenti stradali causati spesso da un uso improprio del mezzo di trasporto, sia esso automobile o ciclomotore. L’intervento persegue l’obiettivo di promuovere negli studenti una maggiore sensibilità verso una corretta gestione della propria salute e ben-essere. Egli racconterà alle alunne e agli alunni, con un linguaggio semplice, la propria esperienza di ragazzo divenuto disabile a 22 anni per un incidente stradale accaduto dopo una serata in discoteca. Racconterà la sua “passione” per la
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vita, che si esprime nel suo impegno per gli altri vissuto con coraggio ed entusiasmo, pur nelle sue difficili condizioni salute. Rispetto dell’ambiente scolastico Selezione dei rifiuti Gli alunni e tutto il personale sono impegnati nella raccolta differenziata, un importante obiettivo di civiltà anche all’interno della scuola. Nelle aule ci sono il cestino per il residuo e il contenitore per la carta; sui corridoi ci sono i contenitori per il conferimento degli imballaggi leggeri e quelli per l’umido; all’esterno ci sono i contenitori per il residuo e per gli imballaggi leggeri. Con turni settimanali, durante l’intervallo del mattino, le classi si alternano nel compito di sorvegliare che i rifiuti vengano conferiti correttamente, nel richiamare i compagni distratti e nel raccogliere eventuali rifiuti da terra per riporli nei contenitori appropriati. Alla classe di turno vengono distribuiti guanti e casacche distintive per ogni alunno. Al termine del servizio, i responsabili di giornata, annotano su apposito registro eventuali problemi riscontrati. Gli insegnanti di Matematica e Scienze, durante l’ora settimanale di programmazione, prendono visione delle annotazioni sul registro della raccolta differenziata e decidono i provvedimenti da prendere per fronteggiare le eventuali difficoltà evidenziate e migliorare il servizio. Arredi e dotazioni d’aula All’inizio dell’anno, il docente coordinatore consegna ufficialmente alla classe gli arredi e le dotazioni e fa notare l’elenco, esposto all’ingresso dell’aula. Nel corso dell’anno, gli insegnanti richiamano l’attenzione degli alunni ad un uso corretto e rispettoso delle cose comuni, sollecitando la maturazione di un senso di responsabilità di classe. A fine anno, a scopo eminentemente educativo, i coordinatori esaminano i rilievi effettuati dal personale ausiliario della scuola e, insieme agli alunni, valutano i risarcimenti eventualmente dovuti. Attività alternative all’insegnamento della religione cattolica La Scuola desidera che tale spazio sia occasione di esercizio e valorizzazione dell’autonomia personale degli alunni. Coloro che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica concordano con il docente coordinatore, che informerà la famiglia, un’attività alternativa, che può essere svolta con un insegnante che ha messo a disposizione delle ore allo scopo, o per conto proprio in spazi sorvegliati, o inserendosi in un gruppo, anche in una classe
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diversa dalla propria, qualora l’insegnante lo ritenga compatibile con il lavoro che sta svolgendo. Le attività possono essere: lettura, studio, compiti, potenziamento e recupero, documentazione al computer, ecc.; i luoghi di lavoro possono essere la biblioteca, l’aula di informatica e lo spazio attrezzato antistante la stessa. Resta inteso che, nei casi in cui l’ora di religione sia collocata all’inizio o alla fine della giornata scolastica, i genitori possono autorizzare i figli ad entrare un’ora dopo o ad uscire un’ora prima. Le attività opzionali Le attività opzionali sono proposte con finalità eminentemente orientative: mirano a sollecitare curiosità e interessi, a sviluppare doti creative, a far emergere attitudini, a consolidare predisposizioni che si sono già palesate, ed integrano il percorso formativo degli alunni. Tra le opzionali, vengono inserite anche opportunità di recupero e ore di studio guidato, per consentire agli alunni che lo desiderano di rafforzare competenze ed autonomie scolastiche. Esse si svolgono al martedì pomeriggio (14.20 – 16.00), sono per tutti gli alunni della Scuola, facoltative per chi frequenta il Tempo normale, obbligatorie per chi ha scelto il Tempo pieno. Chi si iscrive è tenuto alla frequenza e alla giustificazione di eventuali assenze. L’attivazione dei corsi proposti è subordinata alla costituzione di un numero accettabile di partecipanti. Chi sceglie l’attività di un’ora, dovrà sceglierne un’altra di pari durata se vorrà completare il pomeriggio. L’offerta formativa delle opzionali viene comunicata ad inizio quadrimestre.
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UN CORPUS DI REGOLE Le regole come occasione per vivere bene la giornata scolastica Una buona relazione Una buona relazione fra le persone della scuola è il punto di partenza per vivere bene insieme la giornata a scuola. Buona relazione degli allievi fra di loro e con gli insegnanti; degli insegnanti fra di loro e con gli allievi; degli allievi e degli insegnanti con il personale di segreteria, con i bidelli. Le regole Le regole sono un luogo di relazione, prima ancora che limite o fattore di sanzioni. Negoziarle fra allievi, insegnanti e dirigente è occasione di incontro, confronto e dialogo. Sono discusse nel Parlamentino dell’Istituto, in cui si incontrano il dirigente e le delegazioni dei ragazzi, dei docenti, del personale non insegnante. La custodia delle regole La custodia delle regole è affidata a tutti gli abitanti della scuola, allievi, docenti, segretari, bidelli, e al dirigente. Più una persona ha un incarico alto nell’Istituto, maggiore è la sua responsabilità nel rispettarle e farle rispettare. L’errore Le persone possono sbagliare. L’errore è un segnale per cambiare. L’importante è rimediare, con dignità, scegliendo almeno una delle strade che lo stesso Parlamentino della scuola ha proposto per uscirne. Parlarsi ed ascoltarsi, modi per uscirne Parlarsi Il Parlamentino della scuola sarà il luogo in cui ci si parlerà fra alunni e adulti della scuola. È formato da due allievi rappresentanti di ogni classe, da una delegazione di insegnanti, da un rappresentante del personale non insegnante e dal Dirigente. Vi si discutono i problemi e si fanno proposte per migliorare le relazioni e la qualità della vita nella scuola. Si riunisce secondo le modalità indicate nel suo regolamento. Due rappresentanti degli alunni affiancati da un insegnante redigono un verbale di quanto è stato dibattuto e deliberato. Ascoltarsi Quando succede un guaio o se c’è qualche problema in classe, gli alunni ne parlano agli insegnanti; se occorre attraverso un loro portavoce, che contatta l’insegnante coordinatore di classe.
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Modi per uscirne a testa alta A volte capita che un allievo commetta delle trasgressioni o atti di piccolo bullismo. O che ci siano liti. Occorre uscirne. Come? Il Parlamentino della scuola suggerisce queste strade. • I ragazzi o le ragazze si riconciliano fra di loro, senza coinvolgere gli adulti. • La vittima del sopruso denuncia l’episodio agli insegnanti o al dirigente. Certo il colpevole non ne esce bene, anche se non sarà scoperto. Oppure: • il colpevole prende il coraggio a quattro mani, va da un insegnante o dal dirigente e ammette le sue responsabilità. Chi segue questa strada è molto coraggioso. • Il colpevole delega un amico ad andare dall’insegnante o dal dirigente a dichiarare le proprie colpe e responsabilità. Questa strada è un primo passo verso una soluzione più coraggiosa. • Il gruppo aiuta il compagno sollecitandolo ad ammettere le proprie responsabilità; lo accompagna in presidenza o davanti all’insegnante; lo sostiene in maniera solidale, in certi casi anche materialmente, nella riparazione del danno. Chi ha commesso una trasgressione può uscirne così “a testa alta”. Le regole All’ingresso, al mattino Salvo condizioni meteo particolarmente difficili, al mattino gli alunni entrano nell’edificio scolastico solo alle 7.50, al suono del primo campanello, e si recano autonomamente nelle rispettive aule. Se viene loro consentito di entrare prima, non entrano nelle aule, ma sostano al piano terra. Alle 7.55, al suono del secondo campanello, iniziano le lezioni. I ritardi vanno giustificati dai genitori, tramite il diario scolastico, eventualmente anche il giorno dopo. Cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni, nell’edificio sono presenti anche gli insegnanti. In aula Gli allievi seguono l’attività scolastica tenendo un comportamento adeguato alla situazione:adeguato nell’abbigliamento, nel modo di stare, nel modo di parlare. In ogni classe si seguono le regole scritte insieme da alunni e insegnanti per vivere al meglio la giornata di scuola. Nei laboratori Nei laboratori si seguono le regole dettate in loco per conservare bene spazi e attrezzature. Di norma, durante le lezioni, gli alunni vi accedono accompagnati da docenti. Se autorizzati, singoli alunni o piccoli gruppi possono accedervi autonomamente, per lo
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svolgimento di compiti assegnati. I box con i computer sono accessibili individualmente solo con l’autorizzazione dei docenti. Assenze, uscite anticipate Le assenze sono giustificate per iscritto dai genitori, tramite diario scolastico, al docente della prima ora. Idem eventuali uscite anticipate. Devono essere giustificate anche le assenze alle attività opzionali. Fra una lezione e l’altra Alcuni momenti servono per ripristinare un poco la mente, sgranchirsi le gambe, prendere fiato. Sono possibili pause di qualche minuto nel caso di più ore consecutive con lo stesso docente nella stessa classe. Gli alunni non si allontanano dalle aule o dai laboratori; riprendono sollecitamente la lezione all’indicazione del docente. Di regola, il cambio di ora di lezione è anche il momento di recarsi al bagno in caso di necessità.
Sul modo di vestirsi, parlare, stare a scuola… … nel Parlamentino siamo d’accordo che non si sta in classe come in spiaggia, non si parla come allo stadio. Perché nella vita occorrono senso dell’opportunità e riservatezza. Senso dell’opportunità vuol dire; che in ogni posto occorre stare in modo appropriato a quel luogo. (Fare la doccia è utile e bello. Ma nessuno si metterebbe a farla in pubblico, in piazza Duomo. Chi lo facesse, sarebbe del tutto privo di senso dell’opportunità). Riservatezza, vuol dire proteggere dagli sguardi indiscreti o dalla curiosità degli altri quello spazio psicologico, e materiale, dentro e intorno a ciascuno, che è più personale, intimo; uno spazio fragile, in cui non a tutti è permesso di entrare. Scrive una studiosa: “Contro l’idea che occorra essere trasparenti ad ogni costo; contro il facile slogan “tutto è possibile”, salvaguardare la propria riservatezza significa vigilare su uno spazio fragile, ma irriducibile, dove gli uomini e le donne possono riconoscersi. Uno spazio privato, individuale, che è lo spazio della libertà personale”
Intervallo del mattino L’intervallo si svolge di solito nel (M. Selz, Il pudore, Einaudi, riduz.) parco della scuola. Al suono del campanello, gli alunni lasciano l’aula e l’edifico scolastico uscendo dalle porte laterali. L’insegnante della terza ora è responsabile che tutti gli allievi lascino l’aula e scendano in cortile. E’ consentito naturalmente un breve passaggio ai bagni. Chi non sta bene chiede allo stesso insegnante il permesso di trattenersi nella zona caffè/cioccolata. Al primo piano, comunque, non si può stare. Durante gli intervalli, una volta usciti, si utilizzano solo i servizi del piano terra. I bidelli aiutano a sorvegliare l’andirivieni in questa zona. Per l’utilizzo degli spazi e delle attrezzature all’esterno della scuola, si fa riferimento al Regolamento approvato dal Parlamentino.
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In caso di cattivo tempo (cartello rosso), la ricreazione si svolge fuori dalle aule, sul corridoio del proprio piano, dove non è consentito correre; chi lo desidera, può trasferirsi sotto la tettoia nella zona dei calcetti balilla accedendo dal corridoio che passa davanti alla sala insegnanti. Uscire o non uscire? Durante l’intervallo, se non fa troppo freddo e se non piove, si esce. A sgranchirsi le gambe, respirare aria buona, fare quattro salti. Dubbi? Decide uno dei fiduciari di sede. Metteremo un segnale sulla colonna intorno all’ascensore: rosso vuol dire che non si esce, verde che si esce. Fine delle lezioni del mattino e accesso alla sala mensa Alle 13.15, l’uscita dalle aule avverrà come per l’intervallo breve, sotto il controllo dell’insegnante dell’ultima ora. L’alunno incaricato chiuderà a chiave l’aula. La classe che accede per prima alla sala ristorazione, scenderà per le scale interne; gli altri alunni scenderanno secondo l’ordine prefissato, rientrando nell’edificio scolastico per l’ingresso principale, in caso di bel tempo. Prima di entrare consegnano il buono pasto al docente incaricato davanti all’ingresso, oppure direttamente alla cuoca. Durante il pasto, gli alunni tengono un comportamento corretto, controllando il tono di voce. Non sono ammessi cibi e bevande, se non quelli forniti dalla mensa stessa. A fine pasto, gli alunni riordinano il tavolo, sistemano la sedia e portano il vassoio con le stoviglie sugli appositi carrelli; non è permesso portare fuori dalla mensa del cibo (panini, frutta, yogurt, o altro). Nelle belle giornate, gli alunni escono all’esterno attraverso lo scivolo ovest nel parco della scuola. Durante il pranzo a scuola ci si comporta come ad un ristorante self-service. L’accesso alla ristorazione è riservato agli alunni che hanno lezione al pomeriggio. Chi deve fermarsi a mangiare pur non avendo lezioni pomeridiane, autorizzato dal Dirigente, deve provvedersi presso la Cassa Rurale di Trento - sede di Cognola - di un buono pasto interno a prezzo intero. Questo vale anche per chi si ferma per il gruppo sportivo o per altre attività extracurricolari. Chi si ferma per le attività opzionali ha diritto al buono normale. Il responsabile del servizio segnalerà ai genitori eventuali disordini alimentari di cui si venisse a conoscenza. I genitori hanno il dovere di segnalare direttamente alla cuoca, con certificato medico, eventuali intolleranze alimentari e problemi connessi, affinché possano venire adottate tutte le misure necessarie a risolvere il problema. La richiesta di non somministrare la carne per scelta etica o religiosa, dovrà essere presentata al Dirigente tramite apposito modulo.
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Esclusioni dalla sala mensa Il docente responsabile di giornata ha il dovere di allontanare dalla sala ristorante gli allievi o le allieve che durante la coda, durante il pasto o dopo, si comportano in maniera scorretta. La sospensione dalla ristorazione può durare uno o più giorni; la decisione spetta al responsabile del servizio. Prima e dopo il pranzo Gli alunni passano il loro tempo nel parco della scuola. Usano i servizi igienici del piano terra. Le aule sono chiuse a chiave e quindi non accessibili. Solo in caso di brutto tempo si può usare anche il corridoio del primo piano. Alla fine della giornata scolastica Gli alunni devono lasciare le aule in ordine. I bidelli hanno la consegna di non pulire le aule qualora siano lasciate troppo sporche. In questo caso, il ripristino dell’aula tocca agli stessi alunni. Scarpe da ginnastica e indumenti vanno sempre riportati a casa. Gli insegnanti controllano che l’aula sia lasciata in ordine e sorvegliano l’uscita degli allievi. Selezione dei rifiuti Nelle aule e sui corridoi sono dislocati appositi contenitori per il conferimento di carta, imballaggi leggeri, organico e residuo. La raccolta differenziata è un’importante obiettivo di civiltà anche all’interno della scuola. (vedi progetto specifico) Telefonino A scuola è vietato qualsiasi uso di telefonini, ipod, mp3, videogiochi, ecc.. Gli alunni che con il consenso della famiglia li portano con sé, li depositeranno spenti nel loro armadietto prima dell’inizio delle lezioni e li preleveranno solamente al termine della loro giornata scolastica. Gli alunni trasgressori verranno invitati a consegnare il telefonino all’insegnante, che lo depositerà presso la Segreteria, dove solo il genitore potrà ritirarlo. Resta inteso che l’alunno che ha necessità di comunicare con la famiglia potrà utilizzare il telefono della Scuola. Gomme da masticare Poiché sia in mensa che nelle aule si trovano spesso gomme da masticare appiccicate ovunque, si rende necessario vietarne l’uso. Trasgressioni e sanzioni La trasgressione delle regole del buon vivere comune comporta una sanzione o una
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punizione. Secondo il caso, essa è comminata dall’insegnante che l’ha notata, dal coordinatore di classe, dal Dirigente o da chi la rappresenta. Sanzione o punizione, in ordine crescente di importanza: • semplice richiamo a voce da parte del docente, del Dirigente, da parte dei bidelli, se gli alunni sono colti sul fatto; • richiamo scritto con lettera ai genitori, da parte dell’insegnante coordinatore di classe o del Dirigente; • allontanamento dalla comunità scolastica per alcune ore o più giornate. Questa sanzione è comminata dal Dirigente d’intesa con gli insegnanti. Significa: ti allontano dal tuo gruppo perché tu possa capire il valore della presenza e la sofferenza della distanza momentanea, perché tu possa pensarci e tornare nella comunità riconciliato. Possono essere richieste anche azioni di rimedio a vantaggio della comunità scolastica, come lavori di pulizia, sistemazione di spazi, ecc., fuori dall’orario delle lezioni. Le sanzioni più forti sono condivise dal Consiglio di classe e dal Dirigente. Nei casi più gravi – come il furto, etc. - è possibile la segnalazione all’autorità giudiziaria. Risarcimenti Gli alunni sono tenuti a risarcire in moneta i danni recati per dolo al patrimonio della scuola. La misura è decisa dal Dirigente scolastico d’intesa con il Segretario dell’Istituto. Furti e ruberie Si trattano come le altre trasgressioni. In più: sarà presentata denuncia all’autorità giudiziaria.
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IL PIANO EDUCATIVO DI CLASSE LA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ANNUALE DELL’INSEGNANTE PROMEMORIA PER I DOCENTI E ORDINI DI SERVIZIO PROCEDURE PER L’ORGANIZZAZIONE DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE PROCEDURE PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI E INIZIATIVE DIDATTICHE SICUREZZA ED EMERGENZA ISTRUZIONI DI SICUREZZA DURANTE LE UDIENZE DOCUMENTAZIONE E PUBBLICITÀ DEGLI ATTI
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IL PIANO EDUCATIVO DI CLASSE
Il Piano educativo è uno strumento di lavoro comune a tutti i Consigli di classe. Nella definizione dei contenuti e degli obiettivi della programmazione didattica annuale, opportunamente declinati per competenze, si fa riferimento alle Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Primaria e Secondaria di primo grado, alle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, ai Piani di studio provinciali e ai Piani di studio di Istituto. Il Piano educativo è stato elaborato dagli insegnanti dell’Istituto ed approvato dal Collegio docenti. Il Consiglio lo adatta alla realtà del gruppo classe individuando le priorità educative e le modalità per raggiungerle. Nel mese di novembre viene presentato ai genitori e depositato in Segreteria. Schema di lavoro 1. Profilo della classe definito dal gruppo docente
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composizione (numero e genere, nuovi allievi, luogo di residenza, alunni stranieri, iscritti al tempo pieno, attività extrascolastiche, ...); stili di comportamento e rispetto delle regole, eventuali criticità; livelli di socializzazione e clima di classe, dinamiche interne, criticità; atteggiamento (curiosità, interesse, attenzione, partecipazione, ...), autonomie (gestione del materiale scolastico, organizzazione del lavoro ed esecuzione delle consegne, metodo di studio, …), criticità; livelli di preparazione (conoscenze e abilità di base), modalità/potenzialità di apprendimento; presenza di alunni con bisogni educativi speciali (L. 104, Dsa, non certificati) e alunni stranieri per i quali è necessario predisporre Piani Educativi Individualizzati (PEI) o personalizzati (PEP).
2. Obiettivi formativi e programmazione Tenuto conto dei cambiamenti in atto nel modo di programmare**, in generale valgono le seguenti indicazioni. Sulla base della descrizione di cui al punto 1 e delle emergenze rilevate, il Consiglio di classe esplicita tra gli ambiti formativi nominati nella Prima parte di “Creare legami”, le priorità e gli obiettivi più appropriati per il gruppo classe, nonché le modalità attraverso le quali gli insegnanti ritengono di poterli perseguire in modo efficace. Assume inoltre, in modo esplicito, all’interno della programmazione di classe, i progetti previsti dal Piano Formativo. Precisa infine quali iniziative sono messe in atto ai fini della personalizza-
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zione del piano di studio. Educazione alla convivenza civile • l’insegnante coordinatore informa (richiama ...) sulle regole vigenti all’interno della scuola, (PF pp. 107/112) promuove nella classe la discussione su norme e comportamenti e l’elaborazione (o la revisione) del regolamento di classe, gli alunni lo sottoscrivono e si assumono la responsabilità di rispettarlo; • tutti gli insegnanti controllano che le regole vengano rispettate; in particolare, sorvegliano l’autonomo accesso alle aule e agli spazi comuni, il rispetto degli arredi e l’utilizzo responsabile delle dotazioni d’aula e delle attrezzature didattiche della scuola; • gli insegnanti affidano incarichi e responsabilità all’interno della classe • la classe aderisce al progetto “Autonomi, responsabili, liberi”(PF pp.89/92): l’insegnante coordinatore illustra gli obiettivi, l’organizzazione e il funzionamento del Parlamentino, con la classe prepara le sedute e ne recepisce nella classe le decisioni; • comportamenti durante le uscite e i viaggi di istruzione Educazione alla socialità, all’affettività e alla salute gli insegnanti si impegnano sui seguenti punti: • attenzione costante allo stile di comunicazione insegnanti/alunni improntato all’ascolto, al rispetto, al dialogo; • valorizzazione dei comportamenti positivi, confronto e discussione su aspetti problematici della vita di classe; • breve momento di raccoglimento all’inizio della giornata, per mettere in comune energie e volontà da spendere insieme; • promozione della cooperazione e di attività collettive di classe e di gruppo; • incoraggiamento ad esprimere e a comunicare emozioni e valutazioni riguardanti sia la vita di relazione in classe che gli apprendimenti individuali, attraverso rielaborazioni: • proposta di rielaborazione periodica dell’esperienza scolastica attraverso la compilazione di schede per l’autovalutazione e/o la stesura di un diario di bordo; • utilizzo del portfolio per la documentazione dei percorsi e il rinforzo dell’attività personale e di classe; • sviluppo dei progetti “Accoglienza”, “Salute”, “Orientamento”, … Educazione all’ambiente gli insegnanti • sensibilizzano rispetto ai valori dell’ambiente, a partire dalla conoscenza e dal rispetto dell’ambiente scolastico; • promuovono lo studio del territorio, della storia e della cultura del Trentino.
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Educazione all’autonomia di metodo nell’operare e nell’apprendere per favorire (l’apprendimento) il momento di apprendimento in classe, gli insegnanti: • Favoriscono l’abitudine ad organizzarsi, a tenere in ordine libri e quaderni, ad impostare ordinatamente i propri lavori; • aiutano ad impadronirsi dei concetti e degli strumenti chiave delle discipline; • favoriscono l’abitudine a chiedere spiegazioni, a dare risposte appropriate e complete; • favoriscono l’abitudine alla rielaborazione individuale e allo studio, con richieste proporzionate al livello di preparazione; • favoriscono l’abitudine ad esprimersi e ad esporre in modo corretto, con proprietà di linguaggio e coerenza; • favoriscono l’abitudine ad esprimere una valutazione personale e critica; • fanno spesso il punto della situazione; • avviano gradualmente alla capacità di prendere appunti; • favoriscono l’abitudine a riassumere e a schematizzare; • tengono conto dei tempi di attenzione e favoriscono l’apprendimento attraverso l’operatività; • favoriscono la relazione interpersonale con l’uso di tecniche diverse (cooperative learning, lavoro a coppie e a piccoli gruppi, variazione della disposizione dei posti, ); • favoriscono la discussione e il confronto anche sulle modalità di lavoro individuale e comune; • aiutano a riformulare gli interventi; • coinvolgono tutti, valorizzando gli apporti di ciascuno, gratificando il singolo e il gruppo. Per quanto riguarda l’assegnazione dei compiti, gli insegnanti: • concordano con i colleghi la distribuzione dei compiti a casa; • controllano che i ragazzi scrivano i compiti assegnati sul diario; • verificano che le consegne siano state comprese e chiariscono quali sono i criteri di accettabilità del compito scritto e del compito orale; • chiedono il rispetto dei più importanti criteri di accettabilità di un compito (scrittura leggibile, impaginazione ordinata, cura nella tenuta del quaderno, impegno nello svolgere il compito assegnato); • non assegnano compiti per il giorno successivo, a meno che non si tratti di un piccolo impegno che serve a chiudere un percorso; • cercano di evitare la concentrazione delle verifiche in un unico periodo; • valorizzano l’impegno, anche quando il compito non è...; • pretendono puntualità nello svolgere il compito assegnato; • effettuano la correzione dei compiti assegnati individualmente o collettivamente in
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classe; a domanda danno risposte appropriate e complete;
Personalizzazione del piano di studio Gli insegnanti individuano i seguenti strumenti e iniziative finalizzati alla personalizzazione della didattica, al sostegno e al potenziamento in relazione alla preparazione di base, a sollecitare interessi e far emergere attitudini individuali: particolari metodologie, laboratori, compresenze (quante ore, per chi, con quali attività ed obiettivi previsti), progetti speciali, progetto “Girasole”, attività opzionali, ore pomeridiane in orario extrascolastico, lezioni propedeutiche alle superiori, … Piani educativi individualizzati (PEI), personalizzati (PEP) e percorsi didattici personalizzati (PDP) per alunni con bisogni educativi speciali e/o alunni stranieri (Consultare le “Note inerenti al PEI/al PEP nella prima parte di “Creare legami”” predisposte all’uopo e fare riferimento ai modelli di PEI/PEP concordemente scelti) Visite guidate e viaggi di istruzione Date o almeno periodo e mete previste, con relative motivazioni culturali e formative. 3. Valutazione Per la valutazione si fa riferimento alla riflessione comune nella prima parte di “Creare legami”. ** Nella Sezione bilingue e nei primi due bienni della Primaria, la stesura del Piano educativo segue il modello della programmazione per competenze. Le classi prime della Secondaria adottano il Piano educativo per competenze trasversali elaborato ed approvato dai docenti delle medie e che verrà progressivamente esteso anche alle seconde e alle terze. In esso, ogni Consiglio evidenzia le competenze e le attenzioni ritenute prioritarie per la classe e lo completa individuando gli strumenti e le metodologie più appropriate e funzionali al successo formativo di ciascun alunno.
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LA PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ANNUALE DELL’INSEGNANTE
La programmazione disciplinare è redatta alla luce dei principi e degli obiettivi del Progetto d’Istituto, ne recepisce le indicazioni e i contenuti coerentemente con il Piano Educativo elaborato dal Consiglio di classe. Le scelte didattiche sono rapportate ai bisogni della classe e dei singoli allievi. Essa può seguire uno schema-tipo che prevede i seguenti punti guida: • situazione di partenza della classe, individuazione delle risorse e dei bisogni, della classe e individuali; • l’insegnamento della materia; • obiettivi generali e specifici declinati per competenze; • argomenti; • criteri di lavoro, strumenti metodologici, tecniche didattiche adottate; • in che modo l’insegnante ritiene di personalizzare l’insegnamento; • in presenza di alunni con bisogni educativi speciali e/o alunni stranieri, elaborazione parte di PEI , PEP o PDP relativo alla propria disciplina; • partecipazione a progetti multidisciplinari, esplicitando gli apporti delle proprie discipline, o quelli di altri insegnanti, eventuali partnership con altre classi, scuole o istituzioni (la programmazione dettagliata può essere inserita in corso d’anno); • tipologia e metodologia delle verifiche, criteri di valutazione, in coerenza con quanto dichiarato nella prima parte di “Creare legami”. La valutazione della coerenza e completezza del Piano educativo e della Programmazione disciplinare annuale, nonché il controllo sull’attuazione di quanto programmato, competono al Dirigente scolastico. Tutta la programmazione deve essere consegnata entro novembre.
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Promemoria per i docenti e ordini di servizio
Questa pagina riflette un insieme di precedenti delibere e normative nazionali e provinciali; ha il valore di ordine di servizio del Dirigente scolastico agli operatori scolastici Istruzione agli alunni sui comportamenti di sicurezza All’inizio di ogni anno scolastico l’insegnante coordinatore di classe deve istruire gli alunni, con lezioni frontali, prove pratiche e verifiche, sui comportamenti da tenere nel caso dovessero verificarsi situazioni di pericolo e in caso di infortuni a scuola. L’avvenuta lezione di istruzione deve essere segnata nel registro di classe (data, ora, argomento). Le istruzioni da dare sono indicate in questo Piano Formativo alle pagine seguenti Entro il 20 settembre il docente coordinatore di classe individua due allievi apri-fila e due chiudi-fila, uno titolare e uno supplente, perché collaborino con l’insegnante nello spostamento della classe verso il punto di raccolta. All’inizio della giornata scolastica, mattina o pomeriggio Gli insegnanti sono tenuti ad essere presenti in sede 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni, al primo campanello. Al suono del secondo campanello, che richiama gli alunni alla lezione, i docenti prendono in consegna le classi nell’aula o all’esterno dell’edificio scolastico, secondo le modalità di ciascuna sede. All’inizio delle lezioni ogni docente si accerta che l’assetto dell’aula sia appropriato alla lezione da svolgere, che gli allievi abbiano l’abbigliamento adatto e che, nelle elementari, si siano cambiati le scarpe. Al momento dell’intervallo lungo È compito dell’insegnante dell’ora accertarsi che tutti gli alunni abbiano lasciato l’aula. Durante l’intervallo, i docenti di sorveglianza tengono i posti e i turni dovuti; il personale ausiliario sorveglia affinché i ragazzi non sostino nei corridoi. Se un alunno ha bisogno di rimanere all’interno dell’edificio scolastico per motivi di salute, ciò deve essere richiesto dal genitore attraverso il diario. Al rientro per la lezione, gli insegnanti e gli allievi si incontrano in classe o nel cortile, secondo le modalità di ciascuna sede. Divieto di uso del telefonino in classe Durante le lezioni è vietato ai docenti fare uso del telefono cellulare per ricevere o effettuare chiamate. Alla fine delle lezioni I docenti dell’ultima ora curano che l’aula sia lasciata in ordine per le pulizie. Alle medie controllano che gli alunni escano ordinatamente dalle aule. Alle elementari, per l’uscita ci regoliamo come segue:
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prime e seconde: alunni accompagnati al pullman o consegnati ai genitori; terze, quarte e quinte: alunni accompagnati al pullman o accompagnati al cancello (quelli che non fruiscono del servizio di trasporto). In caso di uscite anticipate i genitori aspettano il figlio nell’atrio della scuola. Quando un alunno della scuola elementare, trasportato o consegnato alla famiglia, non torna a casa secondo la modalità usuale, l’insegnante di classe ne deve essere informato con comunicazione scritta. Sorveglianza degli alunni durante la lezione La responsabilità degli alunni durante l’ora di lezione è esclusivamente dell’insegnante in orario, qualunque sia l’attività didattica in corso, nell’aula o fuori di essa (lavoro individuale in laboratorio o aule speciali). I bidelli in servizio nei corridoi collaborano alla sorveglianza degli alunni che lavorano individualmente nei box o in spazi esterni all’aula. Nella scuola primaria, ai cambi, è necessario avvisare il collega di modulo quando si lascia la classe. Sorveglianza degli alunni durante l’interscuola La sorveglianza durante la pausa mensa è affidata ai docenti. Nella scuola secondaria, al servizio giornaliero è preposto come “responsabile di giornata” un docente, a turno; questi ha la responsabilità di supervisionare il servizio e di prendere tutti i provvedimenti necessari al suo buon funzionamento. Attività possibili, spazi e modalità di sorveglianza sono definite da ciascuna sede ad inizio anno. È compito dell’insegnante responsabile di giornata adottare tutti i provvedimenti, sanzioni disciplinari comprese, necessari a garantire serenità e tranquillità durante la pausa ristorazione. Procedura di accesso alla ristorazione Ogni insegnante ha l’obbligo di conoscere la specifica procedura codificata. Assenze e ritardi degli alunni Le assenze e i ritardi degli alunni sono segnati dal docente dell’ora sul registro di classe. Sono giustificate dal docente dell’ora, che controfirma il diario dell’alunno e segna l’avvenuta giustificazione sul registro di classe. Il docente segnala al Dirigente scolastico o al Fiduciario di sede eventuali anomalie (assenze troppo frequenti o troppo lunghe, ecc.). Uscite anticipate degli alunni dalla scuola Sono autorizzate dall’insegnante dell’ora solo su presentazione di richiesta scritta di un genitore. Per la scuola media deve essere specificata la modalità di uscita dell’alunno:
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presenza o no del genitore o di altra persona delegata. Programmazione personale La programmazione dei docenti è redatta secondo le modalità indicate dal Collegio dei docenti nel Progetto di Istituto. Emolumenti extra stipendiali ai docenti Nessuna retribuzione per attività extra-lezione può essere reclamata dai docenti per attività di insegnamento o similari prestate oltre l’orario di servizio, senza uno specifico atto di autorizzazione o nomina preventiva scritta del Dirigente scolastico. La nomina precisa il tipo di incarico, la durata e il compenso pattuito, ed è individuale. Per le “Attività aggiuntive” di cui al Contratto Provinciale, vige quanto stabilito nell’apposita delibera collegiale. Il rendiconto è registrato dal singolo insegnante su una tabella personale consegnata dalla segreteria. Recupero di ore utilizzate per iniziative di classe o di plesso Non sono ammessi recuperi che creino un secondo giorno libero settimanale. È possibile, in via eccezionale, recuperare le ore lavorate oltre il proprio orario settimanale di servizio e utilizzate per accompagnare gli alunni a visite o attività didattiche di classe o iniziative di plesso. Per questo occorre l’autorizzazione preventiva del Dirigente o del Fiduciario di sede, con registrazione scritta del recupero. Il registro è un quaderno conservato dal Fiduciario di sede. Non sono previsti compensi finanziari per ore di questo tipo. Ferie Non esistono possibilità di assenze dal servizio oltre a quelle codificate nello stato giuridico del personale insegnante e nei contratti di lavoro. Le ferie non sono concesse in aggiunta ai periodi lunghi di sospensione delle lezioni (vacanze di Natale, Pasqua e Carnevale). Si prega di astenersi dalla richiesta. Eventuali scambi di orario fra docenti sono consentiti, su domanda degli interessati e su autorizzazione scritta del Dirigente scolastico, solo per validi motivi e alle seguenti condizioni: 1. che nella settimana gli alunni non perdano ore di lezione di quella disciplina; 2. che non si creino ulteriori giornate libere per gli insegnanti che li richiedono. Accesso dei docenti alla mensa Anche i docenti che non sono in servizio di sorveglianza e che ne hanno diritto, possono consumare il pasto nella mensa scolastica, utilizzando la tessera elettronica provinciale, nel rispetto della normativa vigente. Il terminale per la lettura del badge è collocato nella mensa della sede centrale.
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Procedure per l’organizzazione dei viaggi di istruzione
Le visite guidate e i viaggi di istruzione sono, a pieno titolo, parte del lavoro educativo e di istruzione. Sono programmati dal Consiglio di classe o dal Collegio docenti nelle sue articolazioni (elementari e medie) in coerenza con la programmazione annuale; gli alunni sono accompagnati dai docenti che hanno programmato l’iniziativa, salvo eccezioni motivate. La determinazione del costo dell’uscita è effettuata dall’Amministrazione. Il Consiglio dell’Istituzione, su indicazione del Collegio dei docenti, detta per le visite guidate e i viaggi di istruzione alcuni criteri di massima, compresi limiti di spesa, intesi a regolarne l’organizzazione. Eventuali altre iniziative, come settimane formative particolari nelle classi intermedie, che si discostino da quanto sopra esposto, vanno concordate con il Dirigente dell’Istituto. Con classi di 15 o più alunni sono previsti due accompagnatori, più un insegnante aggiunto se nel gruppo sono presenti alunni con particolari problemi; con classi formate da meno di 15 alunni è prevista la presenza di due accompagnatori, anche se nel gruppo è presente un alunno portatore di handicap. Autorizzazione dei viaggi di istruzione • Entro il 30 novembre di ogni anno, il fiduciario per le scuole primarie e il coordinatore di classe per la scuola secondaria predispongono il piano delle uscite didattiche programmate per l’intero anno scolastico, approvate dai rispettivi Consigli di classe e articolazioni del Collegio docenti utilizzando l’apposito prospetto che dovrà essere restituito in segreteria (sig.ra Danila). • Dopo il 30 novembre, il piano delle uscite sarà sottoposto all’esame del Dirigente e del Consiglio di presidenza per verificarne la coerenza con il Piano Formativo e accertare la disponibilità finanziaria sul Fondo di Istituto. • Il fiduciario o il coordinatore di classe potrà apportare modifiche o integrazioni al programma (ma non inserimento di nuovi viaggi) entro il 20 del mese precedente allo svolgimento dell’attività. • Il Dirigente rilascerà le autorizzazioni alle uscite mensilmente, entro il 25 del mese precedente. • Nel consiglio di classe di Novembre, vanno comunicate ai genitori le uscite e i laboratori con un preventivo dei costi. Autorizzazione da parte dei genitori • Le uscite entro l’orario di lezione e all’interno del territorio comunale, vengono autorizzate dai genitori una sola volta per tutto l’anno scolastico, su modulo predisposto dalla Segreteria. Ogni docente coordinatore di classe si occupa di richiedere tale autorizzazione alle famiglie, di verificare l’avvenuta firma e di conservare il modulo sottoscritto.
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Per tutte le altre uscite e viaggi di istruzione è necessario far compilare e sottofirmare ai genitori l’autorizzazione presente sul diario scolastico o altro modulo per le prime e seconde elementari. Le uscite sul territorio comunale che non vanno oltre l’orario scolastico vanno comunque ricordate ai genitori alcuni giorni prima (es. visita alla biblioteca, alla Circoscrizione, al Parco delle coste, ...).
Procedure per la realizzazione di progetti e iniziative didattiche Le richieste di autorizzazione di progetti didattici vanno inoltrate alla Dirigenza entro e non oltre metà Novembre. Non saranno prese in considerazione richieste pervenute dopo tale data. La procedura prevede: • la compilazione dell’apposito modulo reperibile presso la segreteria (signora Danila) o presso i fiduciari di plesso; • la precisione nella quantificazione delle voci (per esempio nel preventivo di spesa va chiarito se la prestazione di un eventuale esperto è a forfait o ad intervento); • la presenza di un referente unico per ciascun progetto. Esaminati i diversi progetti, verrà data comunicazione per l’avvio o meno dell’iniziativa entro Novembre. Criteri per l’individuazione e l’assunzione dell’esperto • Individuazione meditata del consulente da parte del docente; • presentazione del curriculum vitae firmato e scheda dati da parte dell’esperto; • programma dettagliato dell’attività e degli obiettivi sottesi concordati con il docente; • definizione della quota di compenso spettante al consulente e condizioni di contratto da parte del Dirigente. Al termine dell’attività Presentazione da parte dell’esperto e del docente del registro presenze; relazione sull’attività svolta e sui risultati conseguiti in riferimento agli obiettivi di partenza e alla ricaduta didattica dell’iniziativa (per esempio qual è stato il valore aggiunto dell’attività).
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Sicurezza ed emergenza, D.L. 81
Anche nell’ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro, la scuola ha operato con tempestività, affinché la normativa fosse applicata in tutti i suoi molteplici aspetti. Con la consulenza di una società esterna sono stati esaminati tutti gli edifici scolastici sotto il profilo della sicurezza e le anomalie riscontrate sono state segnalate agli organi di competenza, che prontamente hanno effettuato gli interventi richiesti. In ogni sede sono state individuate e formate tutte le figure necessarie per fronteggiare le eventuali situazioni di emergenza. All’inizio di ogni anno scolastico, entro le prime due settimane di lezione, l’insegnante nominato come Tutor coordinatore di classe deve istruire gli alunni sui comportamenti da tenere nel caso dovessero verificarsi situazioni di pericolo e sui comportamenti da tenere in caso di emergenza sanitaria a scuola. La fonte di informazione su tali comportamenti sono le pagine che seguono. L’avvenuta lezione di istruzione viene segnata nel registro di classe (data, ora, argomento). Il docente coordinatore ha l’obbligo di dare alla classe tutte le istruzioni, con prove pratiche e verifiche, relative ai seguenti obiettivi: • conoscere bene l’edificio scolastico, individuando con sicurezza e prontezza le uscite di emergenza più vicine; • riconoscere la segnaletica di sicurezza predisposta non solo negli edifici scolastici, ma in tutti i luoghi pubblici; • conoscere e praticare le modalità di evacuazione dall’edificio in caso di emergenza generale; • conoscere e praticare le modalità di evacuazione dall’edificio in caso di emergenza terremoto; • conoscere e praticare le modalità di comportamento in caso di emergenza sanitaria. Il piano standard di evacuazione dell’edificio e le istruzioni per l’emergenza sanitaria, da far conoscere e praticare agli allievi dai docenti stessi, sono pubblicate nelle pagine seguenti. Annualmente vengono effettuate prove di evacuazione a sorpresa, per testare il comportamento degli alunni e del personale in caso di effettiva emergenza. In caso di comportamenti non conformi di alunni o docenti o altro personale, le prove saranno ripetute fino al raggiungimento di uno standard di comportamento di sicurezza accettabile ad avviso del responsabile della sicurezza. Video sorveglianza Gli ingressi e il parco della sede centrale sono video sorvegliati con telecamere a registrazione settimanale. Cosa deve fare l’insegnante presente nell’aula al momento dell’allarme evacuazione: • una sirena di allarme dal suono differente dai suoni abituali (es. campanello) segna-
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la in ogni sede scolastica la necessità di abbandonare immediatamente lo stabile; allora l’insegnante deve guidare gli allievi verso l’uscita, con passo svelto ma senza correre, come indicato sotto, portando con sé il registro di classe; il gruppo deve seguire il percorso previsto nel piano di emergenza - documentato su tabelle affisse in ogni aula - fino al punto di raccolta esterno, specifico della classe, segnato con una targhetta indicante il nome della classe; appena giunto nel punto di raccolta, l’insegnante fa l’appello della classe e compila l’apposito modulo contenuto nel registro di classe; questa operazione deve essere immediata e rapidissima, per verificare se vi siano persone infortunate o, peggio, rimaste dentro l’edificio; l’insegnante consegna il modulo al coordinatore dell’emergenza; in nessun caso, salvo esplicite disposizioni in loco, il gruppo deve spostarsi dal punto di raccolta; quando l’emergenza è solo simulata, il gruppo può rientrare in aula dopo l’apposita comunicazione del coordinatore; quando l’emergenza è vera, il docente avrà cura di sistemare il gruppo in modo che non ostacoli l’eventuale passaggio dei mezzi di soccorso; in caso di emergenza vera, il docente può decidere autonomamente di allontanare gli alunni dalla scuola per il resto della giornata; deve segnare questo sul registro, dopo aver fatto l’appello e annotato l’eventuale assenza di alunni; alla fine dell’emergenza riporta in segreteria il registro; se durante l’evacuazione il fumo, il fuoco o qualunque altro intralcio impediscono l’utilizzo delle vie di uscita previste, il gruppo deve ritornare nell’aula, chiudere la porta, impedire in ogni modo l’accesso del fumo e di lì chiedere soccorso.
Nota bene Le prove di evacuazione servono per rendere consueto un comportamento adeguato a un’emergenza vera, educando al mantenimento della calma e alla prontezza di spirito per affrontare l’imprevisto. È fondamentale che all’inizio dell’anno il docente coordinatore di classe individui due allievi chiudi-fila, uno titolare e uno supplente, perché collaborino con l’insegnante nello spostamento della classe verso il punto di raccolta. Il Piano di emergenza della scuola, definito d’intesa con il Comando dei Vigili del Fuoco, è visualizzato nelle planimetrie generali e nelle piantine esposte in ogni aula. Norme comportamentali in caso di incendio Prescrizione del responsabile della sicurezza d’Istituto per il docente coordinatore di classe: entro la fine del mese di settembre, il coordinatore della classe ha l’obbligo di spiegare agli allievi le procedure indicate in questa pagina, di accertarsi che siano state comprese e di segnare
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l’avvenuta spiegazione sul registro di classe. • Appena avvertito il segnale d’allarme si deve immediatamente interrompere ogni attività; • mantenere la calma, l’ordine e l’unità della classe durante e dopo l’uscita dagli edifici scolastici; • tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, cartelle, zaini, ecc.), prendendo eventualmente solo qualcosa per ripararsi dal freddo; • disporsi ordinatamente in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami; • gli alunni seguiranno le indicazioni dell’insegnante che accompagna la classe e rispetteranno le precedenze prestabilite; • camminare in modo sollecito, senza soste non preordinate, senza spingere ed evitando di correre; • collaborare con l’insegnante per controllare la presenza di compagni prima e dopo lo sfollamento; • attenersi strettamente a quanto ordinato dall’insegnante nel caso si verifichino contrattempi che richiedono una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano. Istruzioni per i docenti • In caso di evacuazione, uscire dall’aula portando con sé il registro di classe e i moduli di evacuazione; • uscire dall’aula per ultimi, dopo aver controllato che siano usciti tutti gli studenti; • chiudere la porta dietro di sé dopo l’uscita dall’aula; • condurre gli alunni verso il luogo di raccolta seguendo le indicazioni dei percorsi di emergenza; • ad evacuazione avvenuta, presso i centri di raccolta, verificare col registro di classe che nessuno studente sia rimasto in aula; • compilare l’apposito modulo di evacuazione e farlo pervenire alla direzione delle operazioni; • rimanere presso i centri di raccolta con gli studenti finché non verrà decretata la fine dell’emergenza; • gli insegnanti di sostegno cureranno le operazioni di sfollamento unicamente del o degli alunni portatori di handicap loro affidati. Norme comportamentali in caso di terremoto Prescrizione del responsabile della sicurezza d’Istituto per il docente coordinatore di classe: entro la fine del mese di settembre, il coordinatore della classe ha l’obbligo di spiegare agli allievi le procedure indicate in questa pagina, di accertarsi che siano state comprese e di segnare l’avvenuta spiegazione sul registro di classe. • Mantenere la calma;
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non precipitarsi fuori; restare nella classe o nella stanza, riparandosi sotto un banco, tavolo, scrivania, sotto l’architrave della porta (se in presenza di un muro portante) o negli angoli delle murature portanti; non sostare al centro degli ambienti; allontanarsi da finestre, porte con vetri, armadi (cadendo potrebbero ferire); se si è nei corridoi o nel vano scale, rientrare nella propria classe o in quella più vicina; dopo la scossa di terremoto, all’ordine di evacuazione, abbandonare l’edificio in modo ordinato, con le medesime modalità illustrate in caso d’incendio; non usare gli ascensori; recarsi al più presto nella zona di raccolta prestabilita; all’esterno, allontanarsi dall’edificio, da cornicioni, alberi, lampioni, linee elettriche e quant’altro che cadendo potrebbe causare ferite; collocarsi in un posto sopra il quale non ci sia nulla (che possa cadere addosso); non avvicinarsi ad animali spaventati; il personale incaricato, prima di abbandonare il fabbricato, chiuderà l’alimentazione del gas, idrica, elettrica e del combustibile della centrale termica, azionando gli appositi dispositivi. Norme comportamentali in caso di crollo
Prescrizione del responsabile della sicurezza d’Istituto per il docente coordinatore di classe: entro la fine del mese di settembre, il coordinatore della classe ha l’obbligo di spiegare agli allievi le procedure indicate in questa pagina, di accertarsi che siano state comprese e di segnare l’avvenuta spiegazione sul registro di classe. Il crollo può avvenire per diversi motivi, tra i quali: • cedimento della struttura; • esplosione per fuga di gas o di origine dolosa; • in conseguenza di incendio, terremoto, alluvione. Se ci si trova coinvolti nel crollo, cercare di liberarsi con estrema calma e cautela: ogni movimento potrebbe far cadere altre parti peggiorando la situazione. Se non è possibile liberarsi, cercare di ricavarsi una nicchia nella quale respirare, risparmiare fiato ed eventualmente chiamare i soccorsi. Chi non è coinvolto nel crollo e non può portare soccorso agli altri, abbandoni l’edificio con calma, evitando i movimenti che potrebbero provocare vibrazioni e ulteriori crolli. Nell’uscire, segnalare ai soccorritori le chiamate di soccorso di cui si sia a conoscenza. Allontanarsi dall’edificio e recarsi nei luoghi di raccolta.
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Istruzioni per l’emergenza sanitaria Prescrizione del responsabile della sicurezza d’Istituto per il docente coordinatore di classe: entro la fine del mese di settembre, il coordinatore della classe ha l’obbligo di spiegare agli allievi le procedure indicate in questa pagina, di accertarsi che siano state comprese e di segnare l’avvenuta spiegazione sul registro di classe. Segnalazione immediata Ogni alunno o adulto che abbia notizia di infortuni o problemi di tipo sanitario riguardanti persone nella scuola deve adoperarsi immediatamente al fine di informare un responsabile scolastico dell’emergenza. Responsabili dell’emergenza sono il Dirigente scolastico, il Vicario, il Fiduciario o, in caso di non immediata reperibilità, qualunque adulto presente nella scuola (compreso il personale non docente, es. bidelli, amministrativi, ecc.). Il responsabile dell’emergenza prende in mano la situazione Il responsabile dell’emergenza sanitaria ha l’obbligo di guidare, sotto la sua responsabilità, tutti gli interventi successivi, fino alla consegna del caso ai familiari o ai sanitari (invio al Pronto Soccorso con ambulanza, attraverso il 118, ecc.). Ha il potere di prendere tutti i provvedimenti necessari a salvaguardare la salute dell’infortunato, anche secondo i criteri indicati negli appositi corsi; gli altri adulti presenti hanno l’obbligo di seguire le sue indicazioni. Se il problema è semplice, restituire l’infortunato alla famiglia Quando il problema è semplice, il responsabile dell’emergenza avverte la famiglia e provvede a restituire ad essa l’alunno (per il recapito telefonico, vedere scheda reperibilità famiglie alunni). Qualora la famiglia non sia reperibile, e le condizioni dell’alunno non siano così gravi da richiedere l’intervento del Pronto Soccorso ma neppure tali da ricondurre l’alunno in classe, il responsabile dell’emergenza si assicura che l’alunno sia accudito a scuola da un adulto, fino all’arrivo di un familiare. Se il caso è problematico o grave, chiamare il 118 Se il caso appare problematico o grave, il responsabile dell’emergenza: • attiva i servizi di emergenza chiamando il 118 e prende la guida degli interventi di cui ai punti successivi; • in attesa dei soccorsi provvede direttamente o affida ad un adulto il compito di assicurare immediata assistenza psicologica e, per quanto possibile, sanitaria all’infortunato; • avverte la famiglia, telefonando a casa o a un recapito dei genitori (vedere elenco
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reperibilità genitori alunni); gestisce il caso fino alla sua conclusione, che si ritiene raggiunta, per quanto riguarda l’emergenza, con l’affidamento dell’alunno alla famiglia o ai servizi di Pronto Soccorso; dal Pronto Soccorso, se i genitori non sono ancora arrivati, l’accompagnatore tiene informata la scuola sull’andamento del caso, mentre il responsabile dell’emergenza continua ad attivarsi per reperirli.
In caso dubbio, si invita a chiamare il Pronto Soccorso pediatrico e farsi dare istruzioni. Piuttosto che sottovalutare il caso, è meglio eccedere in prudenza chiamando il 118. Schede reperibilità famiglie Lo schedario reperibilità famiglie si trova, nei plessi, accanto al telefono, mentre in sede centrale è in segreteria sotto il telefono del settore alunni; presso il centralino, accanto al telefono. Cosa deve fare la segreteria Qualunque addetto alla segreteria presente in ufficio provvede a compilare i moduli di denuncia di infortunio all’Assicurazione e all’INAIL, secondo le procedure consuete. Chi compila il modulo avverte il Dirigente dell’accaduto. Pronto soccorso pediatrico: 0461.903800 Pubblica emergenza (pronto soccorso): 118 Istruzioni di sicurezza durante le udienze Premessa Nella scuola secondaria le udienze hanno cadenza settimanale, in orario antimeridiano nella giornata del martedì. Sono previste n. 2 udienze generali, solitamente a dicembre e a marzo, in orario extrascolastico che si tengono nelle aule dell’edificio. Nella scuola primaria sono previste n. 2 udienze programmate su appuntamento presso le aule dei singoli edifici scolastici. Scuola secondaria di 1° grado-udienze settimanali Luogo Accesso
Teatro della scuola Dallo scivolo della palestra, si accede, tramirte il corridoio del piano seminterrato, debitamente indicato, direttamente nel teatro.
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Uscita Segnale d’allarme Uscite di sicurezza
Percorso inverso L’allarme della zona teatro è autonomo e differente da quel lo dell’edificio scolastico. La segnalazione avviene tramite sirena. Sono in direzione est e ovest rispetto la platea e sono opportunamente segnalate da pittogrammi.
Scuola secondaria di 1° grado-udienze generali Luogo Accesso Uscita
Aule scolastiche Dall’ingresso principale dell’edificio, su piano terra e primo piano, tramite scale interne. Percorso inverso
Segnale d’allarme Uscite di sicurezza
La segnalazione avviene tramite sirena. Sono in direzione est e ovest e sono opportunamente se gnalate da pittogrammi.
Scuola primaria-udienze quadrimestrali Luogo Accesso Uscita
Aule scolastiche Dall’ingresso principale dell’edificio, sui vari piani a cui si accede tramite scale interne. Percorso inverso
Segnale d’allarme Uscite di sicurezza
La segnalazione avviene tramite sirena. Presenti in ogni piano, sono opportunamente segnalate da pittogrammi.
Norme comportamentali comuni Per le norme comportamentali si fa riferimento a quanto sopra esplicitato. Per l’individuazione dei percorsi d’esodo e dei punti di raccolta, si raccomanda di prendere attenta visione delle planimetrie esposte nei locali interessati.
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Documentazione e pubblicità degli atti
La vita dell’Istituto “Johannes Amos Comenius” è codificata in una serie di documenti che riguardano la sua attività formativa, amministrativa e organizzativa. Ai principali documenti, elencati qui di seguito, i genitori possono accedere rivolgendosi alla segreteria. Responsabile del settore è il Dirigente scolastico. Registro diario di classe anche alle elementari Registra tutta l’attività didattica giornaliera in ciascuna classe: quali insegnanti vi siano stati, quando, per quale insegnamento; le assenze, i ritardi e le uscite anticipate degli alunni. Si trova sulla cattedra di ogni aula della classe e deve seguire la classe nei laboratori e nelle aule speciali. Alla fine delle lezioni, va lasciato in aula sulla cattedra. Di ora in ora tutti i docenti -ordinari, di sostegno, supplenti e compresenti, segnano la propria presenza e l’attività svolta. È raccolto dai bidelli su richiesta del Dirigente scolastico; è archiviato alla fine dell’anno scolastico dalla segreteria. Registro personale del docente Registra le lezioni svolte, i progressi negli apprendimenti degli alunni, in vista della valutazione sintetica quadrimestrale e finale, etc. È in consegna personalmente a ogni docente, che lo riconsegna per essere archiviato alla fine dell’anno scolastico. Registro dei verbali delle riunioni dei Consigli di classe delle medie È depositato in un armadio della sala docenti. E’ necessario registrarvi, fra le altre cose, tutte le decisioni riguardanti la personalizzazione dei percorsi didattici, con sostituzioni di discipline, “significativi scostamenti dalle Indicazioni nazionali”, ecc. (a tali deliberazioni, infatti, si fa riferimento specialmente per legittimare la scelta di personalizzare l’esame di licenza media). È raccolto dai bidelli e archiviato alla fine dell’anno scolastico dalla segreteria. Registro della programmazione dei docenti della scuola elementare. E’ necessario registrarvi, fra le altre cose, tutte le decisioni riguardanti la personalizzazione dei percorsi didattici, con sostituzioni di discipline, “significativi scostamenti dalle Indicazioni nazionali”, ecc. È raccolto dai bidelli e archiviato alla fine dell’anno scolastico dalla segreteria. Registro delle riunioni del Collegio docenti della scuola elementare Registra i verbali sintetici e le deliberazioni delle riunioni di ciascuna articolazione del Collegio docenti presso le elementari. Sta nella sala docenti. Ne è responsabile il fiduciario di ciascuna sede. È raccolto dai bidelli e archiviato alla fine dell’anno scolastico dalla segreteria.
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Carta dei servizi È disponibile in copia unica, consultabile nella sede centrale e sul sito dell’Istituto. Responsabile di questo settore è il Dirigente scolastico. Aggiornamento annuale di “Creare legami” Contiene l’organigramma del personale docente e non docente, il calendario scolastico annuale, le commissioni e informazioni di carattere organizzativo. Viene distribuito a tutte le famiglie e al personale, all’inizio di ogni anno scolastico. Registro delle collaborazioni finanziate con il Fondo d’istituto e il Fondo qualità Contiene l’elenco dei collaboratori, dei responsabili di area, delle commissioni di lavoro, ecc., per la gestione dell’Istituto di ogni anno scolastico, retribuiti con il Fondo di Istituto e il Fondo qualità. Per ogni collaborazione sono descritti i compiti e il relativo compenso. Giace in segreteria e, in copia, nelle varie sedi dell’Istituto. Registro inventario di sede In questo documento interno sono elencati tutti i materiali didattici a disposizione di ciascuna sede. Bilancio È il documento ufficiale, redatto secondo le procedure indicate dal Regolamento provinciale di contabilità, in cui è esplicitato, per l’anno solare, il bilancio dell’Istituto. È deliberato dal Consiglio dell’Istituzione. È disponibile in visione o in copia per chiunque ne faccia richiesta alla segreteria. Statuto dell’Istituzione È il documento fondamentale dell’Istituzione, previsto dalla Legge 5, approvato dal Consiglio dell’Istituzione in data 14 giugno 2008. È consultabile nella sede centrale e sul sito dell’Istituto. Regolamento interno dell’Istituto È consultabile nella sede centrale e sul sito dell’Istituto. Sito web Il sito www.icomenius.it offre informazioni e dati sulla vita della scuola, nonché il calendario aggiornato di tutti gli impegni ed iniziative. Privacy Nei vari documenti sottoscritti, per motivi burocratici, dai genitori dei nostri alunni (iscri-
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zioni, ecc.), sono specificate le regole per la protezione della privacy. La riservatezza nel trattamento e deposito delle varie informazioni contenute nel server della segreteria dell’Istituto è garantita dalle procedure di legge attivate a protezione della rete informatica locale. L’orientamento dell’Istituto è di utilizzare immagini e filmati sulle pubblicazioni della scuola con una certa libertà per documentare attività didattiche.
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Finito di stampare nel mese di settembre 2012 dalla Tipolitografia “La reclame� - Trento
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