LA STAGIONE DEI MONSONI

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LA STAGIONE DEI MONSONI Il Monsone è un vento periodico delle regioni tropicali e subtropicali, in particolare dell'Asia Orientale e Sud-orientale, dovuto principalmente alle differenze di temperatura tra oceani e continenti, il monsone spira d'estate dall'oceano verso il continente, d'inverno dal continente verso l'oceano. La stagione in cui si concentrano le piogge, generalmente tra giugno e settembre, è caratterizzata dal monsone di sud-ovest, un vento carico di umidità proveniente dall'oceano indiano. "Monsone" è una parola persiana che discende dal ‘mausin’ che significa stagione.monsone estivo La stagione fredda del monsone di nord-est, dall'inizio di dicembre all'inizio di marzo, è solitamente caratterizzata da un clima estremamente asciutto. La direzione viene deviata per effetto della rotazione terrestre. I monsoni estivi causano in generale piogge, mentre i monsoni invernali sono freddi e asciutti. In effetti, l'alternarsi del monsone invernale secco con quello estivo umido, rappresenta la sola autentica variazione climatica delle terre battute dal vento. Le stagioni, in pratica, sono solo due, e non si differenziano tanto per la temperatura (che in genere non varia molto), quanto per la piovosità: una, infatti, è secca, l'altra, invece, è umida. Per secoli gli scienziati hanno seguito la dinamica dei monsoni. Prima dell’era moderna i climatologi hanno potuto prevedere vagamente il tempo e i cambiamenti climatici, ossia come collidono queste forze atmosferiche per provocare i monsoni. Indubbiamente capire meglio questo meccanismo è importante perché il regime monsonico scandisce i ritmi di vita di tutta la regione e da esso, dalla sua regolarità, dipende la sopravvivenza di milioni di indiani. L’arrivo ciclico delle grandi piogge monsoniche è visto come un dono del cielo. Ora che gli scienziati possono utilizzare computer sofisticati e satelliti meteorologici, riescono più facilmente a fare le previsioni. Con gli ultimi dati la definizione indica che il sistema climatico subisce in modo drammatico l’incremento di umidità sopratutto nel periodo estivo.

monsoni umidi (da giugno a settembre) I venti che spirano dal mare verso la terra, sono i monsoni estivi. Sono apportatori di precipitazioni liquide in quanto costituiti da masse d'aria umida provenienti dal mare.


monsoni asciutti (da settembre a marzo) D'inverno avviene il contrario: gli oceani si raffreddano meno dei continenti e diventano zone di bassa pressione verso le quali spirano i monsoni invernali, provenienti dalla terra e quindi portatori di aria secca. Il monsone invernale, che spira da dicembre a febbraio-marzo, contribuisce a rendere il clima mite e gradevole. Tutti i monsoni condividono tre meccanismi basilari: riscaldamento della terra e dell’oceano, la forza di Coriolis (la rotazione della terra attorno al suo asse), e la funzione dell’acqua che conserva e libera energie. L’effetto di questi tre meccanismi produce venti forti e precipitazioni intense. I climatologi hanno sostenuto che sono due gli ingredienti per creare un monsone: terra surriscaldata dal calore del sole ed oceano freddo. Da marzo a giugno il vento cessa e questo periodo intermonsonico è critico in quanto il clima è torrido e l'atmosfera soffocante. Giugno è il mese più caldo. Le riserve idriche tendono ad esaurirsi, e dove non è praticata l'agricoltura irrigua, il paesaggio appare riarso, privo di vegetazione. In India soprattutto, la terra assorbe più velocemente il calore del sole rispetto all’oceano indiano. Questo causa l’innalzarsi di masse d'aria enormi che si spostano con una velocità compresa fra i 35 e i 70 Km/h, che si espandono ed aumentano. Come la massa d’aria si sposta verso l'alto, essa diventa più fredda, più umida e più pesante. Questa superficie umida è molto densa e può raggiungere una quota di 3000 metri. Nel caso dell’oceano indiano, il primo e il terzo meccanismo producono effetti intensi di piogge e venti. Nel sud-est asiatico si verificano spesso inverni caldi ed asciutti e nel periodo da settembre a marzo. I venti del nord-est nei mesi invernali restano asciutti perché perdono l’umidità, ossia l’aria fredda dalla parte centrale dell'India non può arrivare nella parte sud-est asiatica, perché bloccata dalla catena dell’Himalaya, il che può causare temperature molto alte. C’è un'eccezione in questa zona, quando i venti spirano verso la penisola e prendono l’umidità dal Bay di Bengal, l’estremità della penisola è soggetta a piogge torrenziali che possono durare mesi. Di particolare interesse è il monsone d’estate che inizia a giugno e finisce a settembre con forti venti dal sud-ovest e forti piogge. Poiché la terra si raffredda e si riscalda molto più velocemente dell'acqua, durante il periodo estivo i continenti si riscaldano maggiormente rispetto agli oceani circostanti. Si sviluppano in questo modo aree continentali di bassa pressione verso le quali convergono i venti. Questi venti, che spirano dal mare verso la terra, sono i monsoni estivi. Sono apportatori di precipitazioni liquide in quanto costituiti da masse d'aria umida provenienti dal mare. D'inverno avviene il contrario: gli oceani si raffreddano meno dei continenti e diventano zone di bassa pressione verso le quali spirano i monsoni invernali, provenienti dalla terra e quindi portatori di aria secca. Il regime monsonico favorisce condizioni di maltempo esteso e persistente causando spesso inondazioni. La temperatura media annua é di circa 26°C nei pressi di Calcutta. Questo aumento, secondo i ricercatori, è stato causato dal cambio storico climatico che ha portato al riscaldamento dell'emisfero settentrionale del


pianeta. I monsoni possono aver luogo anche in Australia e in parte anche negli Stati Uniti d'America, sopratutto nel sud-est. fonte oikos.org. Scala regionale dei venti monsonici....

Lo IOD (indian ocean dipole) .... é una oscillazione climatica riguardante le temperature superficiali marine nell'Oceano Indiano. La sua scoperta risale al 1999 ad opera di un gruppo di ricercatori giapponesi. Il pattern è similare al EL NINO dell'oceano pacifico e coinvolge vari parametri meteorologici: SST, venti, OLR, Sea Level pressure... Come per il nino l'intensita' dell'oscillazione viene misurata da un apposito indice, il DMI ( Dipole Mode Index), il quale puo' essere POSITIVO o NEGATIVO. La fase positiva è raffigurata nella cartina sottostante:

La temperatura superficiale del mare nell'oceano indiano occidentale è inferiore alla norma , mentre quella della parte occidentale è superiore: si creano venti orientali richiamati dalla bassa pressione anomala originata dall'intensa convezione. Gli effetti sono siccita' in Indonesia ed est Australia , mentre disastrose alluvioni colpiscono i paesi dell'Africa orientale come il Kenya. Contemporaneamente abbiamo un maggiore effetto dei monsoni estivi con graduale intensificazione delle piogge sul nord dell'India, l'indocina e il sud della Cina. Questa fase dello IOD di solito nasce in Maggio o Giugno , ha il picco in Ottobre e diminuisce in Dicembre. Nella foto sopra le tacche bianche rappresentano appunto la nuvolosita' e la convezione intensa che è presente anche


sull'Africa del nord, infatti alcuni studi hanno messo in luce la relazione tra IOD+ e ondate di calore in ambito mediterraneo. La fase negativa è rappresentata all'opposto da questa cartina:

In questo caso è il centro-ovest dell'oceano indiano ad essere piu' freddo della norma mentre l'est , compresa l'Indonesia ,è piu' caldo e anomale precipitazioni si svilluppano in queste zone. Da notare i venti occidentali , in luogo di quelli orientali della fase IOD+, che si rinforzano su tutto l'Oceano. La zona oggetto d'analisi con l'evidenziazione dei due indici (w-indian e e-indian) dai quali nasce il DMI è ben in vista in questa cartina:

Il motore dello IOD è da ricercare nell'interazione venti-SST come d'altronde accade per El Nino: Solitamente in condizioni normali gli alisei spirando sul Pacifico raschiano la superficie oceanica accumulando acqua verso ovest. L'est pacifico a ridosso dell'america latina è piu' freddo consentendo l'upwelling (la risalita) delle correnti verso la superficie. Il meccanismo si blocca quando c'è una una pausa nella circolazione degli alisei (fisiologica direi..) che consente la distruzione del monte d’acqua da questi sorretto nel lato occidentale del Pacifico. Il conseguente scivolamento di acqua all’indietro, verso S, si traduce in un’onda di Kelvin verso E che abbassa il termoclino al suo passaggio ed annulla, lungo il suo percorso, l’upwelling equatoriale. Questo spinge le condizioni di mare caldo verso E, smantellando la circolazione (celle di Walker) atmosferica e portando tutto il sistema in una fase “calda”. tratto da fonte meteo lazio forumfree.net.. WAM

previsione

stagionale...


Previsione stagionale del Sudan-Sahel (10°W. 10°E, 9°N. 18°N) delle piogge monsoniche usando un metodo di regressione multi-lineare riferto alle SSTAs nei Tropici. C'è un collegamento tra le precipitazioni monsoniche (JAS) in Ovest Africa ed il SST negli oceani dell'Atlantico ed indiano su tempo-scala interannuale. Perciò, elaboriamo un metodo statistico nel predire l'intensità dell'Ovest Africa monsone nel Sudan-Sahel regione, basato sulle SSTAs. La pioggia di JAS nella regione del Sudan-Sahel,è correlata bene con le SSTA nell'Atlantico Equatoriale in OND, nell'Atlantico Meridionale in NDJ e nell'Ovest indiano in JFM.si usano queste 3 zone per calcolare l'ammontare di JAS delle Sudan-Sahel pioggie monsoniche, in un'analisi di regressione multi-lineare. La probabilità della scoperta è 1.00 per eventi bagnati, 0.67 per eventi normali e 0.80 per eventi asciutti. Un Monsone dell'Africa Occidentale (WAM) molto forte tende a spostare verso nord tutto il sistema nel settore centro-occidentale del Sahara, rendendo possibile l'ingresso nel mediterraneo centrooccidentale della cella di Hadley con anticicloni africani che raggiungono da sud la penisola iberica si spostano poi fino alla Francia meridionale e in senso orario verso le Alpi per poi finire sui Balcani. Alcuni brani tradotti da fonti... http://www.ibimet.cnr.it/Staff/gaetani/WAM2008_forecast.pdf http://www.ibimet.cnr.it/Staff/gaetani/wam http://www.ibimet.cnr.it/Staff/gaetani/Africa_Mediterraneo.pdf/view Real time Forecast of Cumulative Precipitation over the Sahel previsioni stagionali dello IOD .... IOD index, controllo grafico valori in tempo reale... forecast del POAMA center Australiano.... http://www.jamstec.go.jp/frsgc/research/d1/iod/ http://www.jamstec.go.jp/frsgc/research/d1/iod/ Previsoni stagionali dell'Agenzia Giapponese Jamstec.... L’intensità del monsone indiano è definita principalmente da due indici abbastanza simili: l’AISMR (All Indian Summer Monsoon Rainfall) e l’IMI (Indian Monsoon Index). i monsoni dell’Africa occidentale (West African Monsoon, WAM) e dell’India (Indian Monsoon Index, IMI)L’intensità dei 2 monsoni è associata a specifiche configurazioni bariche che tendono a influenzare l’estate europea, attraverso la circolazione di Hadley/ITCZ (WAM)...La forza dei monsoni asiatici è stata collegata alle naturali oscillazioni nell'Oceano Pacifico(ENSO). Quando le temperature di superficie nel Pacifico equatoriale ed orientale sono più calde, piogge (con un evento di NiÑo) pesanti colpiscono l'Oriente,l'Africa e le siccità assale l'India, l'Indonesia, ed l'Australia. Quando l'oceano ha condizioni + fredde ( La NiÑa), la pioggia attraversa l'Asia. http://iprc.soest.hawaii.edu/~ykaji/monsoon/seasonal-monidx.html http://www.tropmet.res.in/~kolli/MOL/Monsoon/Historical/air.html http://iprc.soest.hawaii.edu/~ykaji/monsoon/index.html Infine,grafici sul controllo dei monsoni... questi link serviranno per monitorarne l'andamento:


http://iprc.soest.hawaii.edu/~ykaji/monsoon/realtime-monidx.html http://wind.mit.edu/~billboos/monsoon/realtime/WebsterYangIndex.html http://www.soest.hawaii.edu/MET/Faculty/bwang/bw/Monsoon_Index/Monsoon_Index.htm http://www.imd.gov.in/ http://www.imdmumbai.gov.in/links.htm Ultima parte da fonti di Paolo Lui e Luca Romaldini Staff WpsMeteo.


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