INDICE «Modena futura? Solo declamazioni Ma la pianificazione è un’altra cosa» 31/08/11
L'Informazione di Modena
Una scomunica che pesa in piazza Grande 01/09/11
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«Caro Bulgarelli, progettiamo il futuro per dare più case e servizi ai giovani» 01/09/11
L'Informazione di Modena
«Tutta la sinistra punta a isolare Sitta Pighi chiarisca se vuole sostituirlo» 01/09/11
L'Informazione di Modena
«Urbanistica in piazza? Oggi è impossibile Crescere a saldo zero, ma non nei volumi» 02/09/11
L'Informazione di Modena
«Urbanistica, bisogna ripartire da zero Il governo del territorio deve tutelare solo gli interessi della collettività» 03/09/11
L'Informazione di Modena
«Bulgarelli? Critiche costruttive E l’urbanistica punti alla qualità» 03/09/11
L'Informazione di Modena
«Chi parla tanto di partecipazione vuole forse bloccare il nuovo Prg?» 04/09/11
L'Informazione di Modena
«Urbanistica, dopo le discussioni serve l’azione» 06/09/11
L'Informazione di Modena
«Urbanistica, no a soluzioni imposte d’imperio: serve una capacità nuova di analisi per rispondere alla crisi» 09/09/11
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LETTERA ALLA CI'TTA L'ex sindaco BuIgarelli rompe (con fragore) un silenzio di ann i
«Modena futura? Solo declamazioni
Ma la pianificazione un'altra cosa » Chi parla in questa pagina, rompendo Int silenzio di anni, non è una persona qualunque. L'ex sindaco German o Ruigaretii è, senza retorica, uno degli uomini che più hanno contributo a costruire i l volto della Modena in cui vii îamo. E oggi interviene con una lettera aperta alla citta, senza risparmiare dure critiche alle scelte urbanistich e dell'amministrazione. di Germano Bulgarelli da più di trent'anni ch e non sono sindaco di Modena e pur continuando a interessartni sempre della mia città nei posti di responsabilità che sono via via venuto assumendo, e tenendomi informato su giornali e documenti, mi sono sempr e attenuto ad un principio: se mi chiamano ben volentieri vado , se non mi chiamano no . E i n questi oltre trent'anni alcuni m i hanno chiamato, altri no . Sto perciò violando un principio che ha una sua logica e coeren za,
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11 ti:utTo ila non potevo non tuffarm i anch'io nella piscina, se non al-
tro una no'ita dopo decenni d i immobilismo su un parco d a 500nìila metri quadrati a 50 0 metri dal centro storico (il nostro Ccimi Parka. L'ho fatto, e ho trovato poca acqua e tanto pantano . Per fortuna il presidente della Regione Emani ha detto che si può parlare ma€e della piscina , senza che ciò venga considerato un tradimento degli ideali del riformismo . lnter'ento fors e ovvio, ma quanto mai opportuno, perché l'aria che tirava a Modena era quella . Un gruppo sempre più consistente di cittadini che si oppone ad una gestione del territorio senza regole e prepotente , condotta a forza di mattonate in faccia . E un partito democratico che cerca soprattutto di sapere s e questo gruppo è costituito da "dissidenti" politici, potenziali componenti di una lista civica . Fine . Il disagio Un po' poco per un partito politico che dovrebbe cogliere i segni di disagio di fronte a pro cedure gestionali, a€ momento chiamiamole originali, che fan no sì che chi lancia i dadi faccia
sempre doppio sei. Cioè il quadro politico è all'altezza delle escogitaziotai territoriali. Si prende l'abbrivio della dichiarazione di uno sprovveduto assessore di Bologna capitale regionale per affermare che l a stessa cosa vale per Modena, s i prosegue invitando a tornare i modenesi che hanno "dovut o abbandonare" la loro terra Sì , per ritrovarsi abbandonati a Canrpoga€liano, Montale ecc . ! Non è il caso di farla più lunga . Decine di indici, di confronti, possono risolvere il problema senza drammatizzare, abbandonando i toni che Radi o Europa Libera rivolgeva ai popoli europei a€ di là della collin a di ferro . Non è proprio il caso ! Il Laboratorio Ho visto le costose pubblicazioni prodotte dal Comune con il Laboratorio della Città, ho stu dialo il fascicolo " Modena Futu-
ra", La novità è rappresentata dal modo col quale si affrontano i territori e l'esigenza di dare molta più importanza alla morfologia delle parti della città ri spetto alla vecchia impostazio ne del piano regolatore rigida , che castrerebbe la particolarita, la morfologia . Nella sostanza : per i vecchi , quelli di una volta, il piano regolatore in questo modo diven ta un insieme di piani particolareggiati (da qui ovviament e l'accusa a chi ha in mano i dadi , di far sempre doppio sei) . E inutile da parte mia esprimere idee al riguardo . L'urbanistica pianificata è in crisi, ma lo è anche l'architettura . :Ambedue i percorsi non sono in grado, come un tempo, di affrontare i problemi urbani per l a complessità enormemente cresciuta, Ma comunque l'urbanistica non è scomparsa: le regole ci vogliono, gli standard sono
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necessari . Nume rose suggestive illustrazioni (immagino che anch e queste pubblicazioni, come gli incarichi ai [e varie facoltà di architettura. siano state sponsorizzate) rendono tutto molto accattivante. Ma questa non è cosa giusta .
Bauhaus ruspante Ma chi ha detto alla nostra Bauhaus romagnola di piazzare un paio di migliaia di apparta menti sui cavalcavia della Madonnina e non piuttosto - che so? - un ampliamento del parco Ferraci? lo non discuto la soluzion e proposta, così come non giudico l'idea del professor Roman o di scendere dalla via Emilia ovest e all'autostrada e fermarsi so lo all'altezza di Vaciglio ; chi gli ha dato questo indirizzo? non certo il Consiglio Comunale . E questo non è giusto, anzi è pericoloso . Perché quella proposta non è un modo responsabile, in grado di fare assumere al Consigli o comunale le determinazioni di propria competenza . Ha ragione il segretario del partito democratico : prendere le carte e studiarle, ma quelle sono carte che non servono .
golatore degli anni '00 in un a piazza G rande piena di gente e i cittadini sape vano benissimo cosa significava . Apro una parentesi : in quegl i anni il Comune manovrò milioni di metri quadrati di aree ed avevamo ben pochi strumenti a disposizione se non il Peep; in alcuni casi sfiorammo la concussione . Oggi il Comune ha ben altri strumenti a disposizione, m a siccome queste belle pubblicazioni sono di pubblico domi sarà comunque molto più difficile trattare là dove sia necessario.
Uno solo codo Di fronte a una precis a domanda che ho fatto mi si è risposto: che male c'è se u n cittadino fa un investimento a medio-lungo termine? Nessuno. Non esiste in Italia la proprieta statale dei mezzi di produzione (e di speculazione) , ma il rapporto pubblico-privato non si imposta in questo mo do. Ai cartelli "Area fabbricabile" si sostituisce "Modena fab -
bricabile", questo è il fulcro de l disegno in mano ad una sol a persona, e questo è sbagliato . Perché dall'insieme delle proposte e orientamenti pubblicati, che io tni guardo bene dal giudicare perché non c'entrano con la pianificazione territoriale urbana (anche se sono formidabilmente accattivanti , pensate a l tram lungo vi a & naia Oves t da stazione a fiera, 7,5 km alla velocit à media di 1 9 ktn%h, durat a del percors o 20 minuti!) resisteranno solo suggestioni : "Emerge allora in i uttala sua importanza, nel progetto stesso, l'attività comunicativa che €o accompagna" . I: espansione arriverà fino all'auto strada del Sole, saranno tutt i grattacieli, si potrà costruire dappertutto . E sempre tornando per terra , perché mentre si narrano queste immaginifiche visioni c i s'infila a voler costruire ad ogn i costo in via Cannizzaro?
Il problema casa Perché non si affronta c, ia z
Prg e cittadini Suv ria. la città non può esse re sponsorizzata che dai citt ad% ni e il linguaggio (gli elaborati) deve consentire ai cittadini e al Consiglio comunale di determinarsi . Noi pr.°se nt: mmo il piano re-
In alto Germano Bea€fare€€i ai tavolo d€ lavoro coti la fascia tricolore, Qu i sopra l'area di vl;i Caranìzaro, simbolo delle recenti polemiche urbans tich e
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cretamente il problema della casa e in particolare degli immigrati, da cui è partito tutto questo ambaradam ? In altre città, ad esempio 'O rino, tra fondazioni bancarie e Comune si cerca di risolvere i l problema. La Regione ha fondi a disposizione e Muzzareili il problema lo conosce alla perfezione . La mia è una contestazione radicale di questo modo di gestire il territorio . E vero ch e dall'inizio alla fine si parla di confronto fra soluzioni e di partecipazione, ma ora tutto que sto è solo de clamazione .
sistente dall a tangenziale fino a San Matteo è un milione e mezzo di metri quadrati ed ha coperto larga parte del fabbisogno per 40 anni in epo ca di grande sviluppo .
1 . Ex ippodromo (Novi Park) . Violazione delle norme, affidamento al gestore del parcheggio del poter e di contravvenzione per divieto di sosta ! 2. Stazione piccola . Un grattacielo che mi dicono bello el'assessore dice che è già a livello d i esecutivo, e gli introiti dovrebbero servire per interrare la ferrovia per Sassuolo ed eliminar e così sei passaggi a livello . M a l'obiettivo di rastrellare risorse finanziarie pub essere la sola giustificazione di nuove costruzioni non veri icate né valutate nelle loro implicazioni per l a città? 3. Aree produttive : si prevedono altri due milioni di metri quadrati . Orbene, la zon a industriale e-
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«Non sto » E poi per concludere ; questa storia di "Cifra media felix" unita alla "importanza dell'attività comunicativa" sa molto di presa per i fondelli per il Consigli o Comunale, per il Sindaco, per i cittadini . Da modenese non ci sto e richiamo autorevoli e re centi affermazioni : ci metterei quattro occhi, anzi, a costo di apparire provinciale, sei occhi a difesa di regole chiare .
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Una scomunica che pesa h piazza Grande di Eugenio Tangeruu
e un personaggio come Gemano Bulgarelli pronuncia una scomunica del genere dopo decenni di silenzio, allora vuole dire che le cose non Innzionano davivro». Questo commento anonimo per necessità un dirigente del Pd dà la misura degli ffetti dirompenti che la lettera aperta dell'ex sindaco ha provocata k -n SEGUE A PAGINA 3 k
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PIANIFICAZIONE il sindaco Pighi replica alla durissima lettera aperta dei predecessor e
«Caro Bulgarelli, progettiamo il futur o per dare più case e servizi ai giovan i «Non è questo il modo di gestire il territorio», Così, con una clamorosa lettera aperta che abbiamo pubblicato ieri, l'ex sindaco Germano ]3ulgarelti ha rutto un lunghissim o silenzio per criticare duramente le politiche urbanistiche dell'amministrazione. Il suo „non ci sto» non hotet ,a rimanere senza replica, vista l'autorevolezza del personaggio e l'importanza del tema . Ecco che cosa gli risponde il primo cittadino di Modena. diGiorgio Pighi eh, forse ci voleva. Superata la prima fase, quella della sorpresa di leggere un intervento di (le imano Bulgarelli sulla sua città dopo quasi 30 anni , dopo lo stupore di cogliere critiche formulate senza un preventivo momento di confronto diretto, dopo tutto questo, credo comunque che l'occasion e sia propizia per chiarire alcuni aspetti delle recenti vicende urbanistiche modenesi e soprattutto per definire un quadr o che partendo da un glorios o passato (quello dei Triva e dei Bulgarelli) ci deve far passar e indenni att-•averso un comples-
so presente per approdare ad un futuro positivo che vogliamo costruire insieme ai nostri cittadini .
Le critiche Ben vengano quindi le critiche di Bulgarelli se ci consentono di discutere più nel merito dei problemi e se ci consegnano un interlucore ritrovato e pronto, sono sicuro, a fornire anche suggerimenti e incoraggiamenti . Vediamo in prim o luogo di chiarire alcuni aspetti importanti ; la base comune dalla quale far scaturire una vera discussione di merito sul futuro urbanistico della città .
ie alter a destra il sindaco Giorg`aar Pighi . qui sopra una zona Peep i n città . «Abbiamo dato il massimo impulso Mii'edilizia sociale e agevolata ”
mo portato da 100 mq. di superficie utile a 75 mq. Un mod o per evitare di costruire abitazioni sovradiniensionate rispetto ai bisogni delle €àmiglie , che nell' 83% dei casi sono costituite al massimo da tre componenti; quindi per impiegare meno territorio, per evitare sprechi energetici e anche per costruire case più alla portata dei modenesi di oggi .
Gli standard In questi anni non abbiamo modificato i nostri standard urbanistici, dei quali anzi andiamo fieri; al contrario, abbiamo aumentato in modo considerevole le aree a servizi e a verde a disposizione della città : il verde pubblico era meno di 5 mq . per abitante nel 1961 ; 31 mq . nel 2001 ; oggi siamo a 50 mq. d i verde pubblico per ogni modenese . L'unica vera modifica introdotta negli standard è stata quella relativa al dimensionamento degli alloggi che abbia-
TERRENO AGRICOLO x> r,cr h :e; ,
La mobilità Abbiamo affrontato con decisione la questione della mobilità, risolvendo molti dei proble mi sul tappeto : la chiusura dell'anello delle tangenziali, lo svincolo per Nonantola, la realizzazione delle complanari, i parcheggi e tutto quanto i modenesi hanno visto crescere i n questi anni . Lungo questo per-
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corso ci siamo sempre scontra ti con un problema ancora irrisolto e cioè i collegamenti con i centri cresciuti intorno a Modena, alcuni più che raddoppiat i in pochi anni, con tutto il carico di difficoltà imposte da un pendolarismo esasperato. Basta verificare, nelle ore di punta, la situazione di intasament o delle strade in ingresso e in uscita dalla città, anche di quell e secondarie, per rendersi cont o che quel modello non va pi ù bene e che va corretto per il futuro, costruendo case che i mo denesi giovani possano permettersi, limitando la mobilit à superflua, ottimizzando serviz i che il capoluogo può ancor a tentare di gestire con economie di scala e che i piccoli Co muni, invece, faticano a regge re .
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Sviluppo dei Peep Per questo abbiamo dato impulso massimo ai Peep, con la realizzazione di quanto già pianificato agli inizi degli anni Duemila e cercando di metter e a disposizione ulteriori quot e di edilizia sociale attraverso la trasformazione delle aree ad attrezzaiure generali . Lo facciamo, lo ribadisco ancora un a volta, con una dimensione dell'intervento pubblico che no n ha riscontri con il passato : oltr e il 50% è di edilizia sociale o pe r l'affitto agevolato, con un contenimento fortissimo delle rendite fondiarie e immobiliari proprio grazie ai sistemi perequativi che abbiamo introdotto . Sistemi frutto di regole ch e abbiamo definito a Modena , che sono di riferimento pe r molte altre realtà italiane e ch e hanno una caratteristica fonda mentale, anzi due : sono ugual i peri uni e sono nettin ga ente a favore dell'interesse pubblico
Il piano regolatore Infine, sempre per chiarezza , la giunta Pigli, la mia giunta, fino ad oggi non ha apportato alcuna modifica al Piano regolatore della città . Abbiamo completato il piano esistente che ha le sue radici nel 1989 e che h a visto l'ultimo aggiornament o consistente nel 2003 . In questi sette anni non abbiamo trasforrnato nemmeno un metro quadrato di terreno agricolo per
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destinarlo ad altri usi . Abbiamo esclusivamente lavorato sull e aree già urbanizzabili come definito dat Prg in essere e dall a legge regionale . Anche seguendo le linee di chi ci ha preceduto, abbiamo realizzando la più ampia e profonda trasformazione di aree già edificate nella storia di questo Comune e su questo aspetto parlano i numeri e quello che i modenesi possono vedere ogni giorno lungo la fa scia ferroviaria, all'ex mercat o bestiame, all'ex manifattura, al Sant'Agosl :ino, a l Novi Sad e potrei proseguire ancora a lungo .
Nuova stagione Ora, però, quel Prg si è esaurito e abbiamo di fronte un a nuova stagione urbanistica, i cui tratti non possiamo netti meno pensare vadano decisi a tavolino e poi comunicati all a pubblica piazza: sono cambiate le regole, sono cambiate le esigenze e i bisogni dei cittadini, sono cambiate (in peggio) l e condizioni economiche, sono cambiati i modi di affrontare il confronto . E' cambiato il mon-
do . Per tempo, come si conviene e come ci hanno insegnato i aaestri come €lulgarelii, abbiamo cominciato a ragionare e a lavorare sulla fase preparatoria del nuovo Prg, ora Piano strutturale comunale . Prima son o stati definiti gli obiettivi di larghissima massima : la vocazione di Modena a manteners i città media ; il contenimento dell'uso del territorio e i l recupero dell'esistente anche in chiav e di risparmio energetico, l'equilibrio tra residenza e insediamenti produttivi; la prevalenza dell'affitto e dell'edilizia co n venzionata ; la crescita qualitativa della proposta architettonic a t
«Modena futura » Alcuni di questi aspetti sono stati affrontati nel document o "Modena Futura" (comunqu e del già lontano 2007), altri so no divenuti oggetto di un lavoro, credo straordinario, di studio e di ricerca di alcune delle migliori facoltà di Architettur a ed urbanistica del nostro pae-
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se, altri ancora sono stati approfonditi in decine di incontri del Laboratorio di urbanistica . E siamo solo all'inizio del per corso . perché tutto questo lavoro destinato a confluir e nella discussione centrale degl i stati generali della città, quella riservata, appunto, all'urbanistica e alla trasformazione dell a città, una discussione che investirà tutta Modena e a tutti i livelli . E ancora non saremo in porto, perché gl elementi rac colti andranno a formar e una nostr a proposta arti colata che tornerà all'esame della città e delle sue istituzioni fino al varo del nuovo Piano . è
Tutto i piazz a Forse l'errore è stato quello di rendere tutto pubblico, di a gire sempre in piena tr asparen za, senza nascondere mai null a dei processi, delle discussioni e anche dei contrasti . Ci siamo esposti al rischio della critica, è chiaro, ma io sono convinto che questo sia il modo giusto : mantenere il confronto aperto, renderlo comprensibile a tutti,
spiegare metodi e scelte di un'azione pianificatoria soste nuta dalla precisa conoscenz a della realtà e dei bisogni dei cit tadini . A maggior ragione in u n momento come questo, dove i tagli del Governo rischiano di mettere a repent.aglli non sol o la futura crescita della città, ma anche il su o presente fatto di buona amministrazione, di servizi estesi ed effi cienti, di solidarietà e coesione sociale ,
roetta Comunque non abbiam o stesso e non smetteremo di progettare, di alimentare un a visione del futuro credibile e d i progresso . In una società cotnplessa, frammentata e per cert i versi preoccupata per il futuro , il Comune è uno dei pochi punti di riferimento ancora ricono sciuti dai cittadini e intorno al Comune vogliamo avviare l a nuova stagione della trasformazione della città, avvalendoc i del contributo di tutti, a maggior ragione di quello di Germano Bulgarelli .
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LA LETTERA Di
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Tomini (Udc interviene sull'accusa dell'ex sindaco all'urbanistica del Comun e
Tutta la sinistra punta a isolare Sitta
Pighi chiarisca se vuole sostituirlo » di Luca G'aardinale
legante ma durissimo, e soprat-
E tutto inaspettato . La letter a all'informazione con cui German o Bulgarelli, sindaco di Modena da l 1972 al 1980, ha messo sotto accus a le scelte urbanistiche del Comune è rimbalzata tra un telefono e l'altro nell'ultimo pomeriggio di agosto . E se i consiglieri comunali dei Pd han no preferito lasciar parlare il sindac o Pighi (articolo a pagina 3) - «ma l a lettera di Bulgarelli - fa notare Michele Andreana - tocca tutti i principali temi che saranno all'ordin e del giorno da settembre», il primo a parlare è Pa0i0 SU:Ingordi, coordinatore del Forum Ambiente del Pd e mente del laboratorio politico 'Modena Attiva' . «i-Io apprezzato molt o l'intervento di Bulgarelli - spiega che tocca molti dei temi sui quali `Modena Attiva' è impegnata da tem po . Un intervento molto duro, ma che va preso positivamente : non e il momento di fare guerre personali , ma è senza dubbio il momento di aprire una riflessione ampia sul Psc, e allo stesso tempo sui lavoro e sull e politiche per il territorio . E' il momento di pensare alla conversione ecologica della società e alla sostenibilità, anche perché il rilancio eco -
DaMìde Torr€n (Udc) vomico oggi non viene dalle nuov e rette. stato meglio partire prima edificazioni . Insomma, sono certo con il nuovo Psc, come del resto s i che il sindaco Pighi prenderà co- sente sempre più l'esigenza di far struttivamente le critiche del su o partecipare la città alle scelte urbapredecessore, magari facendone u n nistiche» . 'punto zero' da cui ............................................................... La lettera di Bulgaripartire» . relli ha sorpreso anSilingardi (Pd)) Dello stesso avviso che Andrea Leoni, consigliere comunaChristian Favarin , «Non è il momento coordinatore cittadile del Pdl, che parl a di fare guerre no di Sei, che ricord a di «fatto inu su ale che «che i punti sottolitestimonia un malesneati da Bulgarelli personali, ma di aprire sere che ha superato sono gli stessi sui ogni limite . Il primo il dibattito sul Psc» quali insistiamo d a ----------...------------------------------- cittadino degli ann i tempo . Oggi manc a `70 punta il dito conun disegno organico della città, e tro un Consiglio comunale esautoraper questo c'è sempre il rischio di to dalle sue funzioni, mentre emer agire d'emergenza . Senza dubbio sa- ge chiaramente, per quanto Bulga-
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reni non lo dica mai esplicitamente , la mancanza della guida del sindaco , che avrebbe il compito di condurr e la nave in porto . D'altra parte, le caratteristiche di questa amministrazione sono l'immobilismo e la caren za di dialogo con la città . Quello di Bulgarelli - conclude - è un affresc o di una classe dirigente in declino , che non sa rinnovarsi né prender e decisioni» . Un intervento «molto pesante cal punto di vista politico» anche secondo Davide Torrini, capogruppo Udc in Comune, «sia per l'autorevolezza della persona, sia perché arriva in un momento in cui diversi esponenti della sinistra stanno `cannonizzando' l'assessore Sitta . Oggi Buigare-1h tira la cannonata definitiva al `fortino Sitta', anche perché tutto i l mondo della sinistra sta creando le condizioni per le sue dimissioni . Pu r da oppositore, io rinnovo la mia stima all'assessore, mentre al sindaco chiedo di chiarire se intende procedere ad un rimpasto, con la sostituzione di Sitta, oppure no . in questo caso, credo che il primo cittadin o dovrebbe mettere fine a questo fuoco di fila : io stesso, come consigliere, non accetto questo tentativo d i isolare l'assessore per `bastonarlo'» .
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LA LETTERA DI BULGARELL1 Trande (Pd) interviene sulle critiche deii'ex sindaco alla giunt a
«tirbanistica in piazza? O i è impossibil e Crescere a saldo zero ma non nei volumi » di Luca Gardinale n effetti la critica, anche dal punt o di vista politico, c'è, però . .» . Un a serie diperò che Paolo Trande, capo gruppo del Pd in Comune, inette in fil a di fronte alla lettera all'informazion e con cui Germano Bulgarelli, sindaco di Modena dal 1972 al 1980, ha messo sot to accusa l'urbanistica deli'amministrazione. Ecco, punto per punto, l'analisi del capogruppo democratico .
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Il punto di partenza: la critica «Leggendo con attenzione del parole di Bulgarelli, mi sembra che la critic a del/' ex sindaco sia pii che altro dal pun to di vista storiografi co chepolitico•'Voglio dire : una critica politica non manca_ molti dei punti toccati son o strettamente legati al contesto storic o profondamente mutato»
Dentro la critica: il Consiglio «Entrando nel merito delle critiche , sono tre i punti contestati: il ruolo del Consiglio comunale, la partecipazione e l'urbanistica . Per quanto riguarda il Consiglio, bisogna tenere conto che l a situazione è cambiata profondamente con l'elezione diretta del sindaco . Co n questa riforma si è scelto di privilegiare la stabilità della giunta a discapito dell a democrazia, Democrazia ch e
mente rappresenta un problema, ch e pero nasce anche da una certa debolezza dei partiti e da una società liquida' , scomodando il sociologo hauman» .
Tutti in piazza : c'è il piano «Bulgarelli tira in ballo anche la partecipazione, dipingendo una bellissima immagine del piano regolatore condiviso in piazza . E', appunto, un'immagine molto bella, ma oggi tante cose sono cambiate, e quindi anche la partecipazione ha forme e modi diversi» .
verde: nuova ossessione Al terzo punto sottolinato dall'ex sindaco è la critica sulla politica urbanistica . Ma la giunta Pighi ha preso le decisioni sulla base del Prg dell '89, momento in cui peraltro non c'era la (giusta) ossessione' nei confronti della sostenibiil:à ambientale . E poi c'è un'altra cosa : forse a qualcuno potrà sembrare che non ci sia un `disegno' di fondo a guidare le politiche urbanistiche, ma i n realtà questo disegno c'è» .
L'esempio (sbagliato): Fornitine «A mancare non è it `disegno ' , insomma, ma una base di dati comuni sull'ur banistica . Oggi, tutti coloro che intervengono sui media hanno dati diversi sullo sviluppo della città . Se volessimo
prendere esempio dalla medicina, sarebbe necessaria una bella `consensu s conference' : ci si chiude in una stanza e non se ne esce fino a quando la maggioranza dei soggetti non ha dati comuni, che servono da base di partenza . E po i insomma, chi parta di 'giunta cementificatrice' dovrebbe dare un'occhiata agli altri Comuni, tipo Formigirae . . >
Zero terzitimio, non zero vol g i «Restando sull'urbanistica, oggi è indispensabile puntare sulla sostenibilità ambientale e saitla qualità della vita• 1l che aol dire consumo zero del territorio, ma non volumi zero : a Modena c' è un urgente bisogno di recupero abitativo . E poi c' è bisogno di puntare molt o
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L'INFORMAZIONE
02/09/2011
di Modena
!igiiíiíiír
Mia Erto ìr alto, che risaie a€ 2t07 . ara ripresa aurea delp Pee &ho d, .cgaaiste est . P, sinistra s€ vede l'intervento private in fase d€ ultimaziecc , a destra c'c via Salv o d' cea i€ste e r €€ distributore , ii prato a€ cetre c i€ N :eh ancora €n attesa di partire , ira € ÉrEterveate è n3rf?3e È n :t€ :nato . Nella foto in basso , l'ama di via Ari tate€e stiiitt 'anditi ii Consunti verrebbe costruire $'.^. apipa menti di s d€€€ €a Pnoa
sugli affitti, perché i giovani non riescono a comprare casa» .
Aree F: no al tabù «Oggi, welfare e politiche abitativ e sono strettamente collegati : per questo le aree E, quelle per le attrezzature generali, non sono un tabù, purché siano usate per l'housing socsiale . Bisogna ricordare che il Comune non `fa' case, m a risponde ai bisogni dei cittadini» .
Via Beerluscoii , non Sfitta «Nei dibattito nato dalla lettera di Bul garelli, non ho apprezzato le dichiarazioni di Torrini (Udc), secondo il qual e tutta la sinistra punterebbe a isolare Sitta . In realtà, più che l'assessore, noivorremano isolare . . . Berlusconi . Insomma, gli assessori li ha scelti il sindaco Pighi . mentre i partiti dovrebbero fare i partiti, lasciando stare le suggestioni poli ticiste» .
Peep: regole cambiare «E proprio sull'housing sociale, ci sarebbero alcune cose da cambiare : oggi un cittadino può essere proprietario di . . . Villa Certosa, e atto stesso temp o avere un'abitazione in un comparto Peep a Modena . Le regole di accesso ai1'housing sociale, insomma, devon o cambiare» .
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E Doman '"' ,L'INFORMAZION
03/09/2011
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ontinuano a suscitare reazioni le critiche dell'e x sindaco Bulgarelli alle politiche urbanistiche dell'amministrazione comunale . Oggi ad intervenire è il coordinatore del Forum Ambiente Pd (e lea der di Modena Attiva) Paolo Silingardi .
«Critica radicale » «L'intervento di German o Bulgarelli, nella sua durezza , ha il pregio di essere chiaro, e per quanto mi attiene condiviso . Ho anche apprezzato che il sindaco abbia scelto di accettare il terreno del confronto . Nel recente passato esprime re idee differenti è stato garanzia d'insulti, uno stile a cui no n mi sono mai rassegnato . Spero che l'intervento di Bulgarell i aiuti a recuperare spazi di dialogo e discussione-afferma Silingardi - . La critica più radicale che ha avanzato riguarda il metodo adottato nella politica del territorio, che ha tolt o competenze al Consiglio Comunale e ridotto il confronto con i cittadini a meri percors i informativi . Nella nostra società il decisionismo produc e inevitabilmente immobilismo, perché scatena reazion i contrarie da parte di chi ritiene leso un proprio diritto d a scelte a cui non ha avuto modo di partecipare» .
«Mancanza di confronto » «Proprio una questione di metodo motivò un anno fa alcuni di noi a contestare l'ide a di una piscina al Parco Ferrari , decisione declamata come già assuntaprima ancora di essere discussa . La stessa question e di metodo è stata alla base della nascita, solo 7 mesi fa, diModena Attiva, come laboratorio d'idee trasversale al centro sinistra - continua Silingardi - .M i è perciò dispiaciuto che il sindaco nel suo intervento abbia ritenuto di legittimare pe r l'ennesima vohaii documento "Modena Futura" . Perché proprio quel documento è l'esempio più eclatante di una discussione mai svolta nei luoghi deputati. Ha il grave difetto di essere stato elaborato da una sola persona senza mai essere stato discusso nel Partito Democratico, nella maggio aggio-E
di MODENA
L" 7TA L'ATTACCO Paolo Silingardi si schiera a fianco dell'ex sindaco Germano Bulgarell i
«Urbanistica, bisogna ripartire da zero T1 governo del territorio deve tutelare solo li interessi della collettività» milza, nelle sedi istituzionali e con i cittadini . Non è un particolare da poco, perché in democrazia la forma è sostanza e iprocessi di partecipazione richiedono il rispetto di regol e chiare e condivise . L'aspetto giustamente sottolineato co n grande fermezza da Bulgarelli , è che quell'idea di svilupp o della cittì, tradotta in tant e pubblicazioni, ha scatenato artese economiche senza mai passare al vaglio trasparent e del dibattito democratico . E ora di cambiare metodo, di azzerare la discussione, di parlare con i cittadini per elaborar e un disegno condiviso della cit tà di domani . t di dire co n chiarezza a chi ha interessi, s e pur leciti ma di parte, che gl i orientamenti di governo del territorio possono essere assunti solo nelle sedi istituzionali, a tutela degli interessi della collettività .
«Con€versione » Germano Bulgarerii, con lucidità, ha anche riconosciuto che la complessità oggi e ruag giore rispetto alla sua epoca. Ho sempre detestato l'ambientalismo da salotto e ritengo un dovere di chi fa politic a affrontare la complessità-prosegue il responsabile del Fo rum Ambiente - . In questa cris i economica, finanziaria ed am bientale ci sono due possibili strade d'uscita : la prima, sp e rare che magicamente tutt o torni come prima e ii Pll, riprenda a crescere, la seconda , avviare una conversione eco -
logica della nostra società, o rientata alla sostenibilità, defi nendo nuove regole di produzione, scambio e relazione sociale . lo ritengo che questa crisi sia strutturale, che nulla tornerà come prima, che il divario tra ricchi e poveri sia er e sciuto in modo intollerabile e che il precariato non sia la stra da per garantire la competitività del sistema produttivo . Tutti oggi parlano di green economy e di sostenibilità , spesso solo come pretesto per giustificare nuovi affari e vecchie logiche . Serve ben altro e dobbiamo avere il coraggio di dirlo . La città di domani no n potrà sprecare energia com e facciamo ora per riscaldare o condizionare edifici costruiti tra il dopoguerra e gli anni '80 , sono il 67% del nostro patrimonio edilizio e non possiamo fare finta che non esistano . Produciamo 700 kg di rifiuti a testa, di questi 420 vann o all'inceneritore, trasformati i n cenere in discarica (nulla s i crea e nulla si distrugge), sprecando materia e capitale ene r getico . Una follia che dobbiamo invertire alla radice riducendo i rifiuti e incrementandone la quota effettivament e recuperata . Oltre un terz o dell' energia fossile che bruciamo viene utilizzata per la mobilita individuale . Di questa 1'80% va dispersa in calor e prodotto da motori a combustione che muovono le nostre macchine e che sono il massimo dell'inefficienza» .
«Politiche coerenti » «Dobbiamo affrontare il problema della mobilità tra la citt à e i comuni della provincia co n servizi di trasporto in sed e propria, e ail'interno della città, con il trasporto pubblico , smettendo di fare parcheggi e investendo sulla mobilità ciclabile in piste, in sicurezza e in cultura, Ben altra cosa che multare alcuni ciclisti che procedono contro mano - aggiunge Silingardi - . Ricordo che la congestione è un costo che limita la competitività delle nostre imprese, e che da sempr e le aziende scelgono di investi re dove la qualità della vita è più alta. Per non parlare dell a qualità dell'aria che respiriamo e dei costi sanitari che sosteniamo . Saremo mai capaci di fare prevenzione risparmiando e creando occupazione? Perché non attiviamo politiche che creano competenze esportabili e posti di lavoro per i nostri giovani? Tutto ci ò si può fare solo con politich e urbanistiche coerenti, Ma è d a qui che dobbiamo ripartire , senza avere paura delle idee diverse dalle nostre, dimenticando progetti nati vecchi, accettando la sfida del cambia .-
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L'INFORMAZION E Domani
03/09/2011
di MODENA
mento e del confronto . Io ritengo che la discussione sul nuovo PSC non possa più essere rinviata, che siano tropp i € O anni per fare un PSC, u n tempo in cui il mondo cambia, che il confronto tra le divers e visioni di città sia maturo e ch e si debba fare con i cittadini accettando le conclusioni ch e produrrà» . «Da ultimo - chiude il leader di Modena Attiva - un sentito ringraziamento a German o Bulgarelli, non ho la ventura di conoscerlo personalmente , ma ritengo che la sua testimonianza, non certo facile, sia un ennesimo contributo alla nostra città» .
CRITICI A iato Paol o Silingardi, sopra l'ex sindaco Gerrriano Bulgarelli . A destra l'area Peep di va ia Santa Caterin a
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L'INFORMAZION E Domani
03/09/2011
di MODENA
L'INTERVISTA Lonorevole Giulio Santagata commenta le parole dei sindaco degli anni 7 0
Bulgarelli? Critiche costruttiv e E l'urbanistica punti alla qualità » di Luca Cardinale
ualche settimana fa er o tra un collega di Catania fedi è stato p iuttosto difficile fargli capire che una piscina rappresenta l'emblema dei problem i di una città nel momento in cu i stiamo vivendo la più grande crisi economica dal dopoguerra» . Con un sorriso ironico, parte proprio dalla vasca al parco Berrari (così come quella di Buigarelti) la riflessione di Giulio Santagata, parlamentare modenese e ministro per l'Attuazione del programma nel secondo govern o Frodi, sulle parole elFex sindaco di Modena Germano Bulgarelli, che mercoledì scorso ha criticato duramente la politica urbanistica del Comune con una lettera all'Informazione Santagaia e Bulgarelli hanno lavorato a stretto contatto : negli anni ' SO , quando l'ex primo cittadino era assessore alla Programmazione del territorio in Regione, il parlamentare era capo dell'uffici o tecnico . Onorevole, Bulgarelli è stato piuttosto duro con l'aarurainistraazione comunale , «Bul ;arelli- è una persona' estre-
manierate intelligente, e ha fatt o bene a intervenire con una seri e di critiche costruttivi c. E anche l a durezza delle sue parole ci ha dato la possibilità di aprire un di scorso sullo sviluppo della citta» . 9i.o sviluppo, appunto. Stiamo costruendo troppo ? «Io non credo che sia utile chiedersi se stiamo costruendo troppo , troppo poti o, una piuttost o dobbiamo interrogarci sulla qualità dello sviluppo . Per tutti gl i anni '70, le politiche abitative so no andate a 'ruota' della crescila delle aziende, creando un circol o virtuoso per cui veniva creat o reddito e c'era bisogno di nuove case . Oggi però quel processo è andato in crisi, anche perché alcuni settori trainanti, come quei -. Io manifatturiero, hanno un ruolo decisamente diverso . Oggi , setnmai, bisognerebbe costruir e per 'attivare il mercato del terziario» . Quali sono oggi le zone nevralgiche della città ? «Con lo sviluppo dell'aeroporto di Bologna, la fascia ferroviari a è diventata baricentrica e particolarmente appetibile, visto che F
«Dobbi mo usare bene il nostro territorio : rispetto a quello di altre città è una meraviglia » i trova sull'asse Milano-Boiogna- .Roma . Quel/ area, pero, ogg i viene usata per fare residenze . Se ce la giochiamo per costruire delle palazzine, dobbiamo chiederc i perché costruiamo : forse per i l gusto di diventare una città d a 200mila abitanti?» . Quindi dobbiamo costruire meno. . . «Dobbiamo usare bene il nostro
territorio, che è ancora molt o bello : soprattutto in periferia, è una meraviglia rispetto a quell o di tante altre città . Quello che do vrertmo fare, insomma, è fare de l nostro territorio un elemento d i attivazione e attrazione» . Pensa a qualche caso in particolare ? «Penso al caso Tcta .apack, ad e sempio . Quando il gruppo svedese ha scelto Modena come centro di produzione per il sud Europa , la nostra città e stata scelta perché aveva tante caratteristiche appetibili» . Urbanistica a parte, Bulgarelli ha sollevato il problema della mancanza di democrazia e di un Consiglio comunale 'svuotato' di senso . «Quello del Consiglio è un problema comune, perché con l'e lezione diretta del sindaco si è deciso di dare pian potere all e giunte in nome della governabilita . Piuttosto, mi sembra che non ci possa essere democrazi a se i toni non tornano al livell o giusto : se il dibattito sulla citt à diventa un dibattito sulla piscina , tutto viene confinato a livello di polemica» .
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paura alta qualità»
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press L.IfE 04/09/2011
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di MODENA
LA REPLICA [assessore Sitta : «Cteche incoerenti, lavoriamo in completa trasparenza »
«Chi parla tanto di partecipazion e vuole forse bloccare il nuovo Pr g Molti, in questi giorni, l'hanno tirato per la giacca, dopo il duro «j'accuse» dell'ex sindaco Germano Bulgarelli sulle politiche di governo del territorio . Finora, però, l'a s sesso re all'urbanistica Danie le Sitta ba preferito il silenzio. Che rompe oggi con questa articolata riflessione.
rischiano di fare flop, com e quella sulla piscina nel parc o Ferrari) o di consultazioni popolari sui temi più svariati (come il referendum sulla ristrutturazione di piazza Matteotti) .
Ruolo del Consiglio Ebbene, io credo che questi strumenti, se utilizzati in modo abnorme, tolgano invece un ruolo al Consiglio comu nale, dove siedono gli unic i cittadini ch e sono legittimati a decidere in nome d i tutti. Trovo incoerente, inoltre, che si sia tacciato di scarsa democrazia l'unico percorso partecipato d i urbanistica che si è fatto nella nostra città e che rappresenta un'esperienza innovativa a li vello nazionale, citata in tutt i gli ambienti accademici de l settore .
di Daniele Sit/a a parla molto, anche in modo demagogico e strumentale, di partecipazione . E spesso si usa questo argomento per dele gittitnare le scelte che non ci piacciono, senza nessuna coerenza . Così noto che nell'interessante discussione aperta in città sui temi urbanistici, dop o l'intervento dell'ex sindaco Germano Bulgareili su «L'Informazione,>, c ' è chi enfatizza tuti gli strumenti della partecipazione affermando che se il Consiglio comunale assume decisioni senza un sufficiente cola solgimento preventivo Laboratorio-pilota dei cittadini si lede la democra- Mi riferisco al Laboratorio di zia . urbanistica, con cui abbiam o Da qui le richieste di istrutto- portato avanti due progetti d i ria pubblica (che alla fine, do- partecipazione . Il primo è la ripo mesi di estenuanti dibattiti,
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qualificazione del quadrante ovest della città che sarà toccato dallo spostamento della linea ferroviaria (Villaggio artigiano , Madonnina, San Cataldo, ecc . ) e che andrà in Consiglio entro fine anno . Il secondo argomento riguarda gli scenari _ dl riqualificazione ed espansione (vi a Emilia est, via Emilia ovest, le due stazioni ferroviarie, l'area a sud della città, il sistema del verde) . Questa parte e stata aperta nel 2005 con un convegno nazionale sulle nuove tendenze della sociologia urbanistica ed è poi proseguita con il laboratorio di «í:it:tà media felix», che ha visto la partecipazione di sette prestigiose facoltà universitarie di Urbanistica . L'obiettivo era mettere nell e condizioni di ragionare sul futuro della città gli addetti ai lavori (politici, Ordini professionali, imprese) ma anche i semplici cittadini interessati , sottoponendo loro proposte progettuali che no n avevano l'ardire di diventare Ll nuov o piano regolatore, ma solo quello di capire in modo chiaro e trasparente . L'idea, infatti, è che né i politici, n cittadini sono in grad o di capire dai retini di una carta di Psc (il piano strutturale che prenderà il posto del vecchio Prg) che cosa accadrà effettiva mente in città . Ebbene, su questi due filon i dl lavoro che prima ho richiamato noi abbiamo fatto workshop e decine di incontri e assemblee pubbliche (oltre 70) con tutti i professionisti mode-
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04/09/2011
di MODENA
Mesi (ingegneri, architetti, paesaggisti) e con la partecipazione di migliaia di cittadini . Una cosa, sottolineo, mai avvenut a prima . Quindi mi sento di rivendicare l'unico e vero per corso partecipato sui tem i dell'urbanistica che sia mai stato fatto a Modena . A. questo punto vorrei rispondere a un'altra obiezione Ovvero, i progetti di «Città media feti x non sono andati i n Consiglio comunale proprio perché erano solo suggestioni per stimolare una discussione , non piani urbanistici da approvare. Erano cioè propedeutici all'avvio di un dibattito che sui nuovo piano regolatore si avvierà a fine anno, dopo la conclusione degli Stati generali.
Salotti radical-dli c Tutti, dunque, sono sl ali in vitati a partecipare agli incontri . E' vero che è stata scars a l'affluenza dei politici di professione, mentre ho notato , purtroppo, la completa assenza degli attuali critici e sostenitori della partecipazione . E allora permettete . mi sorge u n dubbio . c'è forse chi intende una sola ed esclusiva forma d i partecipazione, quella che dovrebbe portare l'assessor e all'urbanistica a concedere a qualche salotto di intellettual i il diritto di veto su tutto? Ebbe ne, io la penso diversamente . E proprio questo, cioè essere intervenuto rompendo un equilibrio che da ventanni blocca'.a Modena, probabilment e non mi viene perdonato . Da chi parla oggi di partecipazione vorrei sapere in quali assemblee pubbliche hanno chiesto ai modenesi se eran o d'accordo che i loro figli fosse-
ro buttati fuori dalla città a causa di un sistematico sottodimensionamento degli allogg i disponibili . Questo, purtroppo, ha fatto esplodere i valor i delle aree a Modena, ha causato l'esplosione dei Comuni confinanti e ha prodotto u n pendolarismo abnorme e in sensate) che paghiamo con la congestione di tutte le strad e che portano in città . E vorrei sapere, inoltre, qual è stato il percorso partecipativo in virtù del quale, alla fine , negli ultimi vent'anni sono dovuti uscire dalla città 25mila modenesi . Quale assemblea o Consiglio ha deciso quest o che io non esito a definire u n progetto urbanistico e social e quantomeno insensato ? Sul tema della trasparenza , poi, rivendico al sottoscritto l'impegno profuso per ribalta re usi e costumi al di la dell e chiacchiere demagogiche . Quello che abbiamo fatto è integralmente nelle mani dei cittadini, esposto in pubblicazioni e messo su lnternet.
zione dei cittadini questi progetti ha scatenato appetiti immobiliari . Cosa si dovrebbe f are, allora? Tenere chiusi ne i cassetti i progetti e farli vedere solo a qualche amico immoliBarista prima di renderli pubblici? Sarebbe questa la trasparenza? Ebbene, noi abbiamo decis o non solo di rendere trasparent i i progetti, ma ha anche di creare le condizioni normative preventive perché non possan o nascere speculazioni a dann o della collettivit à
Norie «bolsceviche »
L'amministrazione ha varat o le cosiddette «norme perequative», anch'esse una novità assoluta a livelle) nazionale, che molti ci invidiano ma dell e quali la politica locale sembr a non avere capito ancora il valore (e mi riferisco soprattutt o alla sinist_taa) Abbiamo varato, infatti, norme quasi. . . bolsceviche, che abbattono la rendit a fondiaria come nessuno h a mai fatto finora. Ovvero si e stabilito che su Appetiti tutte le trasformazioni agricole Trovo curiosa, inoltre, l'os- ad altro uso - o se si parla di altser mozione di Bulgarelli secon- tà già urbanizzata o urbanizza do cui avere messo a disposi - bile in tutti i c tsi di trasfe t mai<#€ €#à il CO àSOLll)ATI ,
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In alto ; destra l'assessore Daniele SItta, Qui sopra la palazzina %eaec , luogo-simbolo delle iniziative pubbliche organizzate sui temi urbanistic i
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di MODENA
zioni di destinazione d'uso pi ù vantaggiose o aumento dell a capacità edificatoria - il maggior valore che si viene così a determinare viene dato ai Comune nella misura del 50% Le modalità di calcolo dei valor i sono state stabilite dal Consiglio comunale e sono pubblicate su lnt .ernet .
liv+are rivalse, Oppure c'è chi , magari con in tasca tessere di partiti della sinistra, rappresenta la conservazione e no n vuole cambiare nulla.
Visione miop e
E una visione miope, quell a secondo la quale tenendo tutto fermo la bella Modena rimarra ricca e senza extracoCambi discrezionali munitari . Una visione che h a Qualsiasi cittadino si presen- già fatto perdere molte opporti nei miei uffici ha la certezz a tunità a Modena. E che, se do di essere trattato nello stesso i - vesse prevalere nel futuro, l a dentico mofarà piombado : se cos a re nel decli«In quali assemblee non dovess e no . è stato chiesto accadere, gl i Credo ch e abbiamo dat o stiamo riai modenesi se erano gli strument i schiand o per rivendica- d'accordo che i loro figli grosso . S e re i suoi diritti fossero buttati fuori non affronanche davant i tiamo il futudalla città?» a un giudice . ro con lo spiE a quest o rito di chi deproposito faccio notare ch e ve conquistarsi il benessere negli anni Settanta-Ottanta , siamo perduti . Per questo occui si è riferito nel suo inter- corre un vero riformismo : bivento l'ex sindaco Bulgareili , sogna lavorare ogni giorno per le decisioni su cambi di desti- costruire e creare opportunit à nazione d'uso o l'assegnazio- di sviluppo economico e sone a un lotto di un maggior nu- ciale . Ma non è certo dicendo mero di alloggi erano toial- «no> a tutto, dai piccoli ai gran mente discrezionali . A qualcu- di progetti, che si crea un futuno, in pratica, si diceva «no» e ro per noi e i nostri figli. doveva accettare il diniego, a Forse si pretende che non si qualcun altro si diceva «si» e facciano progetti, che non questi veniva arricchito in mo - pensi al futuro, più semplice do considerevole . E il Comune mente che non si pensi. E le inon sempre portava a casa un a dee, proposte e riflessioni co n parte del maggior valore che si un respiro che va oltre le 24 o veniva a determinare . re fanno paura . Così come fa Ecco perché non accetto di paura, a chi non ha un'etica d i essere messo sotto esame pro - governo, qualsiasi protest a prio sulla trasparenza e su e- che minacci di portarti aria due ventuali interessi economici . voti . Si chieda all e «Modena imprese . o al««Non è certo dicendo fina » le associaziono a tutto, dai piccoli ni di categoConclud o ria qual è i l con un'annoai grandi progetti; comportatazione persoche si creano nuove mento de l nale . Sono stamio assesso- opportunità di sviluppo» to molto critirato, o se si ucato perch é sano pesi e nel 2007, co n misure diverse . Non ho timo - il documento «Modena Future. francamente, delle possibi- ra», ho proposto una discussio li risposte. ne su cosa sarebbe diventatal a città nei prossimi 50 anni . Er a Coagulo di interess i una semplice, anche se per me A questo prato, però, sorge importante, riflessione politilegittimo un dubbio : c'è un ca e intellettuale . In rispost a coagulo di interessi politici e non ho avuto dalla politica (ma personali che si sta scatenan- da altri sia obiezioni di merit o do, in questa fase, per impedir- frutto di un'analisi documenci di fare il nuovo piano rego- tata, proposte diverse o rifleslatore? Mi auguro di no, anch e sioni . Solo attacchi gratuiti , se non posso non rilevare che spesso fondati su misificazioc'è chi si sente estromesso dai ni o fraintendimenti . Che tricentri decisionaliPagina e cerca18 condi 21 stezza .
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press LITE 06/09/2011
L'INFORMAZIONE
INTERVENTO L'ex deputato socialista Paolo Cristoni interviene nel di Dattito innescato da Bulgare
«Urbanistica, dopo le discussioni serve l'azione» a onnista sostengo la giunta: affrontiamo il Consiglio e attuiimo indirLa›. ei dibattito sull'urbaniel aperto sull'i/1./4)rmazione dalle critiche alla giunta avanzate dall'ex sindaco Germano interviene oggi Paolo Cristoni, già deputato Psi, Cristoni si definisce <, un riformista che sostiene la giunta».
Ci sono riformisti, riformalori, riformati e rifarmulatori pro-domo loro. E Ci sono quelli che ogni tanto si svegliano dal torpore e o ascrivono tutto a loro merito o scaricano sul presente le colpe che invece sono individuabili nel loro lavoro. Dico questo dopo aver letto e riletto, ripassato l'intervento di Germinano Bulgarelli, sindaco e assessore regionale in un periodo in cui io ero sindaco di Castelfranco, segretario del PS1, membro della segreteria regionale dello stesso partilo. A proposito di vogliamo ricordare le polemiche sulla nascita della direttiva dell'Ovest- est, i rapporti con l'area fiera e le polemiche sui rapporti con Giacobazzi ceramiche, quelle sulle aree artigianali, sulla grande viabilità autostradale, caselli compresi? Tutte discussioni scoppiate e portate a gestione istizionale a volte realizzate e a volte no. Perché? Perché,
come ha detto più volte S'ilta, spesso è mancata ?a responsabilità della coerenza' e si è passati dalle esaltazioni acritiche alla critica generica tanto per dar Mi sia permesso un pensiero maligno: non è che Bulgarelli ha aperto il dibattilo sugli assetti futuri? Chi sarà il sindaco, chi consiglieri regionali, chi i deputati? L'occasione è ghiotta„Modena futura contiene un sacco di quelli che partecipavano ai "caminetti intellettuali" che avevano il potere di interve-
e opportunità per tutti) ci portano a condividere l'azione dei sindaco e dell'assessore. E poi c'è l'ambiente, la necessità di ripensare il consumo di energia, di riqualificare la città nei punti storici e nei quartieri pia' degradati coinvolgendo con politiche appropriate le innumerevoli proprietà. La necessità di rendere la città sempre più godibile anche ai sofferenti di qualsiasi handicap. Forse su questi temi nei critici c'è stata la lungimiranza che viene propagandata? F- la
nire e che oggi, forse ne hanno di meno. Comunque, i dati sono quelli che più volte sindaco e assessore hanno dato.11 quadro in provincia è preoccupante: oltre 9000 famiglie attendono un alloggio di cui oltre 6000 la vorrebbero in affitto e circa 4000 in affitto col contributo del Comune, diminuisce il numero dei componenti lafruniglia (2,2 contro 3,08 del 1970), il numero del single passa al 39%. Tutti elementi che rapportati alla scelta per noi non discutibile dell'universalismo (stessi diritti
città policentrica fu davvero perseguita e le giunte monocolori Pci hanno lasciato fare? Ma non fermiamoci alle polemiche. Cosa ci vuole ora? Ascoltare tutti, dialogare in giunta, affrontare il consiglio comunale e, avuto l'indirizzo, attuarlo con la velocità che la situazione economica impone. Noi, e le forze di giunta, dobbiamo correre il rischio di affidarci seriamente a/giudizio dei cittadini e non del piccoli interessi. Questa città può e deve continuare a vivere difatti perché è partecipata' e non 'incosciente'. Ciò che manca adesso è l'azione, dopo tante discussioni. i riformisti', con coraggio procedano, (Paolo Crisioni)
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press 1.18E
L'INFORMAZIONE
09/09/2011 e.i . Mutato sull'urbaaai sticaa, riaperto dalle critiche dell'ex sindaco Germano Bulgarelli, registriamo oggi il contributo di Sei . A parlare sono Cristian Fa-varia e l'ex presidente di Legacoop Roberto Vezzelli . Urbanistica e sviluppo si confermano i temi più significativi e pregnanti del dibattito e de l processo di definizione di indirizzi, strategie e progetti per la città di Modena nelle prossim e settimane e mesi . Già in diverse occasioni Sel ha espresso i propri orientamenti nell'ambito di iniziative pubbliche e nel corso di incontri politici di maggioranza a questo tenta dedicati .
di Modena
INTERVENTO Roberto Vezzelli e Cristian Favarin tracciano la posizione di Se i
L rbanistica, no a soluzioni imposte d nperio : serve una capacità nuova di analisi per rispondere alla crisi » «
Democrazia Una prima constatazione riguarda la necessità di recupera re percorsi democratici e partecipati sulla questione (come del resto su altre, altrettanto significative . Si evidenzia, infatti, un disagio diffuso in città sui metodi con cui i diversi progetti sono presentati e sviluppati. Tale disagio interessa innanzitutto l a relazione tra giunta, maggioranza e Consiglio comunale e la qualità del confronto che n e consegue . Pensiamo che vada recuperato un ruolo attivo degli organi eletti che ne valorizzi i l contributo pur all'interno dell e prerogative di legge e delle necessarie efficienze decisionali . Inoltre, la nascita ed il prolifera re di momenti spontanei di partecipazione dei cittadini (i comitati), mai cosi numerosi ed attivi, dimostra come l'inaridirs i dei canali politici tradizionali di informazione e confronto sul territorio, motivati daa`il'involuzione dei partiti e dei loro collegamenti con la società, lasci inevaso il bisogno di protagonismo di base civile e sociale . E fondamentale per Sel che i l dibattito sul nuovo piano regolatore abbia un carattere di largo confronto, partecipato, articolato, informato, in modi organizzati definiti e chiari, Riteniamo che un esempio positivo di un percorso con queste turati eristiche possa essere quello che porto a suo tempo alla costruzione del piano territoriale di coordinamento provinciale .
Crìstlnaa Fivaarin
Roberto Vezzellì
la necessità di una nuova piani ficazione e le esigenze che Mo dena propone . Questo ritardo deve essere recuperato . Ma ciò non può essere fatto proponendo interventi disorganzci, forzati, di dubbia qualit à urbanistica, lesivi degli standard e non sostenibili rispett o al tessuto dei servizi e della viabilità, nonché impattanti sotto il profilo sociale e ambientale . Occorre una valutazione cas o per caso delle compatibilit à complessive, della sostenibilità, evitando soluzioni precostituite ed imposte d'imperio . Sicuramente si deve una risposta ai bisogni di residenza , del commercio, dell'industria , ma cogliendo i cambiamenti che strutturalmente segnano il
modello modenese e le forti in fluenze che la crisi economica e le trasformazioni dovute alla globalizzazione hanno portato dal 2009 ad oggi . Crescente disoccupazione (in particolar e giovanile e femminile), precarizzazione dei contratti, calo dei redditi da lavoro, aumento della povertà relativa ed assolu ta, tnodifica nei modelli imprenditoriali e di divisione del lavoro residuano bisogni nuovi e diversi e fanno emergere la necessità di una capacità nuova e diversa di analisi e progetto .
Area vasta Lo strumento del Peep, ad esempio, pur essenziale e da consolidare, non è in grado di dare sul tema della residenza ri-
sposte sufficienti ai bisogni emergenti. Serve un forte intervento per alloggi pubblici, dignitosi ed a basso costo, con livelli sociali dei canoni di locazione . Una risposta deve venire dall 'avvio di esperienze di sodal housing . Deve, inoltre, essere sopportata la cooperazione di abitazione a proprietà indivisa . Ripensando ad un nuovo piano regolatore per Modena, Se l ritiene necessario usare una visione ed una progettazione di arca vasta che interessi i comuni della cintura modenese, il cui sviluppo è stato molto torte ed evidente ed è tuttora in corso . Crediamo sia sbagliato assumere una logica di svilupp o competitivo tra la città e questi comuni, fina che vada assunta, alla luce dei fortissimi livelli di relazione esistenti, una linea di complementarietà ed integrazione su tutti gli aspetti ed i con tenuti critici di pianificazione: residenza, produzione, servizi , trasporti, formazione, . . Modena di fatto è una città che va al di là dei confini amministrativi del capoluogo e che e sprime una popolazione numericamente oltre i 300 .000 abitanti . Questa complessità non può essere colta sviluppando pianificazioni separate e non coordinate . Occorre innovare
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tempi Importanti sono inoltre i tempi. E evidente che vi è un significativo ritardo accumulato tra
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le forme di pianificazione, pe r permettere minor uso del territorio, migliore qualità e sostenibilità delle reti dei servizi, migliore sostenibilità ambiental e complessiva.
Opportunità Modena ha, quindi, di fronte molti problemi e molte complessità ma ha anche molte opportunità da cogliere . La trasformazione di parti important i della città, rese possibili da modifiche strutturali (lo spostamento della linea ferroviari a storica ad ovest, lo spostamento dello scalo merci, la possibile trasformazione della zona della
stazione ferrovie provinciali, il completamento della fascia ferroviaria, lo spostamento dell a stazione autocorriere . la zon a ex Ameni . . .) richiede uno sforzo di elaborazione notevole, intellettualmente alto, partecipato, di lungo respiro . Sei, se vi saranno le auspicate condizioni , darà il proprio contributo (come, ci auguriamo, il resto della città, nelle sue componenti politiche, associative, sociali, economiche) con la propria capacità di analisi e, cjuarado servirà , con critica anche dura ma senipre costruttiva . (Crislian ,usuri n e Roberto 1Lezzellà}
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05/09/2011
BOTTA E RISPOSTA li rappresentante dei Comitato Villaggio Giardino replica alle dichiarazioni dell'assessore Daniele Sitt a
Ma quale citÚ ferma: Modena un cantiere permanente » ultimi 100 anni
L
il territorio urh nizizato è cresciuto del/7 :1, % e nuovi allo,aai del 5,5%»
? articolato intervent o
dell'assessore Daniele Sitta pubblicato ieri dall'dn formazione trova oggi la re plica del rappresentante de l t imitato del Villaggio Giari ao, ed esponente di Mode , Attiva Marco Miana . Coinvolgimento Vorrei riprendere le recent i sollecitazioni dell'ex sindaco fermano liulgat'elli, di Paolo Singardi e di Daniele Sitta, assessore alla pianificazione territoriale del Comune . Vorrei partire dal confronto con i cittadini . Sono convint o che il coinvolgimento della poolazione - attraverso forme di consultazione e di confronto aperti a tutti - unitamente ad uYa efficace, chiara e trasparent e comunicazione possa certamente arricchire la discussion e e aiutare una decisione finale del Consiglio Comunale che risulterebbe così compresa e condivisa . Una pratica quest a ei coinvolgimento della città e decisioni importanti per il uo futuro assai diffusa negli an ti '60 e '70 durante la gestion e del Sindaco Triva e poi di C= ernano Bulgaretli, con centinaia assemblee aperte e partecipate nei quartieri, nelle scuol e e nelle polisportive . Un metodo peraltro adottato di recent e al regolamento del Consigli o comunale, per esempio in rifeirnento al bilancio dei t ;omune . Un metodo purtroppo corn-
l' letarnente disatteso in questi ultim i anni in merito all e scelte di politica urbanistica .
Critica a Sitta Mi spiace per l'assessore ma purtroppo quello che chiama `laboratorio-pilota' (in realtà si tratta di una rnetodoiogia praticata da [tolti Comuni da decenni) non ha niente a che vedere con la politica partecipativa di quegli anni . Tutt'altro . fl suo fai stidio per gli strazi- Marco Rana (Viiia o Giardino) menti fondanti del la democrazia, gli unici ct e ambientaliste, da tutti i sindaconsentono ai cittadini di deci - cati, dalle associazioni di catedere attraverso consultazioni goria, dai comitati civici della popolari, istruttorie pubblich e Sacca, di Modena Est, del Parco e referendum dimostrano la su a Ferrara, del Villaggio Giardino avversione per il confronto, la (che mi onoro di presiedere ì, dialettica e la critica civile . Cri- di Piazza Matteotti, del Not i tica che in questi anni è cresciu- Park per citarne solo alcun i ta a tal punto che l'intero arc o Con la sola isolata eccezione , costituzionale dei Partiti pre- gliene diamo atto delle impres e senti in Consiglio, dall'opposi- di costruzione . Che strano ! zione all'l fdc, all'ldv e a tutta l a l nuovo Ps c Sinistra, compreso una larg a fetta del Pi) avversa con deciPer concludere vorrei affronsione la sua politica urbanisti- tare il tema decisivo che riguarca . da il futuro della nostra città . Non si tratta di salotti intel- Paolo Silingardi ha sollecitato lettuali di radica€-chic ma di tut- dalle colonne di questo giornata la comunità cittadina rappre- le un confronto leale, aperto e sentata dalla maggioranza de i costruttivo per realizzare i l Partiti, da tutte le associazioni nuovo PSC . I tempi sono maa-
tur7, i cittadini vogliono parteturi cipare . La nostra visione di Città comporta peri prossimi anni una con-versione ecologica della societa tutta orientata al risparmio energetico, alla riconversione e alla riqualificazion e de€l'esistente, siamo per la sostenibilità ambientale clic significa ridurre la produzion e dei rifiuti, imnplementare il `porta a porta' ; investendo sul la mobilita pulita e non inquinante , migliorando la nostra qualità dell'aria che è fra le peggiori d'Europa . In tal senso risulta decisivo arrestare la dilagante produzione di cemento , che sta affogando la nostra città . Altro che città ferma . Modena è un cantiere permanent e a cielo aperto! Negli ultimi 1 0 anni il territorio urbanizzato è cresciuto del/' i 1,5%, i nuov i appartamenti del 5,5%, la popolazione del 3,7%, quella co n meno di 25 armi del/' i 1,4% . L'assessore continua a parlar e di 25 .000 abitanti che da Modena si sono trasferiti nella provincia, dimentica di dire ch e nello stesso periodo 15 .000 residenti dalla provincia si sono trasferiti a Modena - I secondi sono meno modenesi dei primi? Quando usciremo da questa visione campanilistica e inizieremo a progettare il futuro del territorio per quello che è : un'area vasta e policentrica? U na scelta che l'assessore rigetta e che invece è nella storia d i Modena e ha fatto la qualità de l
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nostro territorio .
Mobilità all'assessore non viene il dt bbio che il problema oggi sia i l modello di mobilità, tropp o centrato sull'auto e che richiede un approccio diverso? Possibile che tutto questo ballan e sia generato da uno 0,5% dell a popolazione che sceglie di trasferirsi in comuni della provin cia? Sarà meglio che ci occupiamo dell'8% di dissoccuppati , che non saranno riassorbiti certo dal]: edilizia . Modena negli ultimi 20 ann i ha definito e realizzato scelt e precise di pianificazione e sviluppo, se oggi si è bloccata è proprio a causa di un problema ben preciso : le indicazioni proposte dal documento "Modena Futura" non sono condivise dalla città . A questo punto risulta chiaro a tutti che o ci sarà la possibilità di ripartire con una nuova stagione politica di governo dell'urbanistica e del territorio o proprio a causa dell'atteggiamento dell'assessore c i troveremo con una città ferma, bloccata, ingessata, per cui no n sarà più possibile edificare una palazzina, trasformare un cam po da calcio, costruire una piscina senza liti infinite . E' compito di chi amministra costruir e una relazione di dialogo con la città, di rispettare le critiche e rispondere con argomenti seri e non con volgari insulti .
(Marco Malta)
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