Piano Casa Dicembre 2011

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PRIMO PIANO

L’INFORMAZIONE il Domani

MARTEDĂŒ 27 DICEMBRE 2011

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VARIANTI IN CONSIGLIO A GENNAIO Nell’ottobre scorso, quando furono presentate nelle circoscrizioni, crearono parecchi grattacapi ai presidenti e alla maggioranza: passato il vaglio dei quartieri, ora le varianti sulle aree F, le zone destinate alle attrezzature generali ma trasformate in edificabili, arriveranno in Comune - al momento sono ferme in Commissione Seta - dove dovrebbero andare al voto entro la metà di gennaio.

I nodi dell’urbanistica PIANO CASA L’assessore Sitta replica alle critiche di Sinistra Ecologia e LibertĂ

ÂŤAree F, la demagogia dei vendoliani Le case sulle falde? In quella zona vivono i ‘big’ di Sel e Modena attivaÂť di Luca Gardinale

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ono prontissimo a realizzare le mille e cinquecento case che chiede Sel: sulla Luna c’è ancora posto, direiÂť. A spedire... sul satellite i vendoliani è Daniele Sitta, assessore comunale alla Programmazione del Territorio, che interviene cosĂŹ all’indomani della bocciatura del nuovo Piano casa da parte di Sinistra Ecologia e LibertĂ . Assessore, i vendoliani parlano di un documento ÂŤche ha blindato le scelte e reso di fatto concluso il percorso di maggioranzaÂť. Avete ‘bruciato’ il dibattito? ÂŤIo non riesco proprio a capire: abbiamo condiviso il Piano casa con tutti gli attori interessati, dai sindacati alle associazioni imprenditoriali, dai rappresentanti degli inquilini a quelli dei proprietari, eppure qualcuno vorrebbe farlo sembrare un atto unilaterale. Abbiamo condiviso questo piano con tutta Modena, eppure a loro non va bene: non è che è proprio Sel, che punta tanto sulla partecipazione, ad avere paura del confronto con la societĂ civile?Âť. Tra le critiche di Sel c’è quella di ÂŤaver indicato le cosiddette ‘aree F’ come le uniche su cui poter attuare l’housing sociale con edifici nuoviÂť. ÂŤE allora mi dicano dove dobbiamo realizzarli, questi mille e cinquecento alloggi: sulla Luna? Le aree F non sono le uniche zone di Modena, ma sono le uniche possibili per rispondere alle esigenze della gente, e cioĂŠ avere case a basso costoÂť. Qundi le nuove case si possono fare solo sulle aree F? ÂŤEsatto: nelle altre aree ci sono dei rimasugli di spazio, che permetterebbero di costruire qualche decina di alloggi qua e lĂ . Se dico che le aree F sono

A sinistra, l’area F di via Morane sulla quale nascerà un comparto abitativo da 600 alloggi. A destra, l’assessore all’Urbanistica Daniele Sitta

le uniche possibili, significa che sono le uniche disponibili. E questo è un dato tecnico, non opinabile: chi non ne prende atto racconta bugie e ragiona in maniera assolutamente irresponsabile, negando un diritto ai cittadini. O lÏ o niente, insomma... Certo: si tratta di un dato tecnico a cui possono

arrivare anche gli esponenti di Sel, che hanno fior fiore di consulenti, a partire dall’ottimo Righi. E comunque le aree F non sono luoghi oscuri, ma zone di Modena dove si può costruire, come previsto dal piano regolatore. Putroppo, però, qualcuno preferisce anteporre la demagogia e una manciata di voti per le prossime amministrative alle esi-

genze della cittĂ : questo per me non è accettabileÂť. E poi c’è la questione delle questioni: le falde acquifere. ÂŤ... Aree in cui risiedono persone aderenti a Sel e a Modena Attiva: nomi eccellenti che abitano in via Cannizzaro e via Aristotele che non vogliono vedere toccati i loro giardini di casaÂť.

DOCUMENTO I dubbi principali espressi dal coordinatore Favarin

ÂŤCosĂŹ si ipoteca il nuovo PscÂť ÂŤPighi si assuma la responsabilitĂ di una svoltaÂť

A

ree F come unica soluzione individuata per le nuove edificazioni, possibilitĂ di adottare varianti senza limiti, dubbi ambientali in via Cannizzaro-Aristotele mai messi realimente in discussione. Sono queste le critiche principali mosse al Piano casa del Comune da Sinistra Ecologia e LibertĂ (nel riquadro il coordinatore cittadino Cristian Favarin), che sabato scorso ha diffuso un nuovo documento sull’urbanistica. E tra i dubbi di Sel c’è anche quello relativo alla ‘forzatura dei tempi’ da parte del Comune, che ha presentato il Piano casa mentre il confronto con i vendoliani era ancora aperto. ÂŤLe cosiddette ‘Aree F’ - si legge nel documento - giĂ destinate ad attrezzature generali dal vigente Psc, vengono indicate quali le uniche su cui poter attuare l’housing sociale con edifici nuovi. Inoltre, non si pone un limite alle varianti ancora possibili e che vanno ad aggiungersi

alle capacitĂ edificatorie giĂ assegnate: il piano non si impegna a pubblicare l’elenco delle aree sulle quali è giĂ possibile costruire. Senza questo limite, si corre il concreto rischio di ipotecare il nuovo Psc. Il piano - si legge ancora non mette realmente in discussione quanto è stato deliberato su aree a forte sensibilitĂ ambientale e sulle quali i cittadini hanno segnalato preoccupazioni legittime: i campi acquiferi di via Aristotele e via Cannizzaro, aree per le quali richiediamo una moratoria che consenta una nuova deliberazione capace di dare ascolto a quanto segnalato da tecnici e comitati. Al sindaco Pighi chiediamo di assumersi la piena responsabilitĂ politica di attuare una nuova strategia urbanistica, evitando di consegnare lo sviluppo della cittĂ allo scontro fra le necessitĂ delle imprese, delle famiglie e di quei cittadini chiedono una maggiore trasparenza e la possibilitĂ di partecipare alle scelteÂť.

Marzaglia, interpellanza di Ghelfi: ÂŤFare chiarezza sulla rete fognariaÂť Fare chiarezza sulla situazione dell’impianto di fognature della pista di Marzaglia. A chiederlo è Luca Ghelfi, consigliere provinciale del Pdl, che ha depositato un’interpellanza in viale Martiri. ÂŤIn merito alla segnalazione del presidente di Italia Nostra - si legge nel documento - riguardanti la messa in sicurezza della rete fognaria sottostante la pista di Marzaglia, e considerato rato che le indicazioni tecniche per la realizzazione di tale rete sono piuttosto rigide in considerazione della zona di pregio nella quale si trova il circuito e della presenza sottostante delle falde acquifere, chiedo al presidente Sabattini e all’assessore Vaccari con quali materiali è stato realizzato l’impianto e con quali accorgimentiÂť. Nel documento, il consigliere Ghelfi chiede anche ÂŤse esiste una documentazione che certifichi l’avvenuta posa dei tubi a regola d’arte come necessario in prossimitĂ di falde acquifere e se tale documentazione possa essere allegata alla risposta alla presente interpellanzaÂť.

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