You call it strage, I call it Familiar_ NoPhoto

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You call it strange, I call it familiar


You call it strange, I call it familiar a cura di Laura Tota

Nophoto_Photography@Paratissima Caserma “La Marmora�, Via Asti 22, Torino Dal 31 ottobre al 4 novembre 2018 Testi di: Laura Tota e Aurora Bolandin Coordinamento: Laura Tota Assistente alla curatela: Aurora Bolandin Fotografia di copertina: Andrea Buzzichelli Progetto grafico di: Vincenzo Parlati e Cecilia Di Blasi Realizzazione grafica: Andrea Liuzzo e Simone Sgarro Ringraziamenti Un ringraziamento speciale va a tutti i fotografi che hanno partecipato alla mostra, visionari interpreti di una fotografia pura e autentica. Questo progetto non sarebbe stato possibile senza il prezioso aiuto di Aurora Bolandin, assistente alla curatela, e di Adriana Del Mastro e Marcello Sponza, instancabili collaboratori e insostituibili sostenitori.

Mostra realizzata all’interno di:

Un progetto di:


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Selected artists

041 Biographies

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NoPhoto è la sezione di Paratissima dedicata alla fotografia. Sin dalla scelta del nome, una sorta di spiazzante paradosso, s’intuisce la necessità di rappresentare un punto di rottura e di abbandonare i contenitori istituzionali dedicati alla fruizione delle opere d’arte, fotografiche e non. Infrangere i divieti e i limiti da essi imposti come, appunto, il divieto di fotografare, riformulare le logiche di relazione tra l’immagine fotografica e l’osservatore, diventano condizioni necessarie per una quotidianità in cui la fotografia è diventata il mezzo di comunicazione e di codifica/ decodifica della realtà più utilizzato: semplicemente “no photo”, dunque, una vera e propria celebrazione di un codice nuovo e sempre più efficace di relazione con il mondo.Incontri, approfondimenti e progetti curati: per questa nuova edizione NOPHOTO amplia i suoi confini e diventa il cuore pulsante della fotografia durante l’Artweek torinese. Per l’edizione 2018, l’invito per i fotografi è stato quello di rispondere alla call “You call it strange, I call it familiar”, ideata e curata da Laura Tota. Sono stati selezionati 31 fotografi che hanno interpretato con originalità il tema e offerto il proprio punto di vista personale. All’interno dello spazio sono ospitati inoltre i vincitori dei Premi NoPhoto di Paratissima Bologna, Andrea Buzzichelli e di Paratissima Milano, Giacomo Infantino.



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uoghi, odori, suoni, profumi e persone, ovvero piccoli tasselli che quotidianamente concorrono a definire la biografia di ogni individuo. Nell’atlante emotivo di ciascun essere umano, i percorsi impalpabili dei ricordi si intrecciano con la dimensione tangibile e tattile di oggetti comuni capaci di innescare cortocircuiti emozionali più o meno consapevoli. Le coordinate spazio/temporali necessarie per orientarsi all’interno della propria “comfort zone” riconducono spesso a elementi determinanti per la costruzione del proprio vissuto personale, ma spesso privi della medesima importanza per gli altri, piccole “madelaine” inspiegabilmente significative per se stessi, ma irrilevanti per uno sguardo esterno. Sono i luoghi dell’infanzia, gli oggetti da cui l’Uomo non riesce a separarsi, i profumi e la luce delle case in cui si è vissuto, i gesti sconosciuti che pian piano sono diventati familiari, sono tanto i volti rassicuranti di chi si ama quanto espressioni verbali, suoni e rumori incisi nel proprio DNA emotivo e il cui valore viene attribuito solo ed esclusivamente dagli occhi di chi guarda. Tutto concorre

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a definire il proprio hic et nunc in un continuo dialogo tra estraneità e familiarità, in un flusso osmotico tra vecchio e nuovo, in una costante riconfigurazione del proprio, unico e inimitabile bagaglio emotivo. “You call it strange, I call it familiar” è un invito rivolto a tutti i fotografi a indagare questa relazione, a delinearne i confini e a provare a spiegare, attraverso il proprio sguardo, quanto il concetto di familiarità sia relativo: quando l’occhio di chi scatta e quello di chi osserva non coincidono, ne risulta infatti una situazione di straniamento, un senso di smarrimento derivante proprio dalla non condivisione di vissuti, esperienze e situazioni. Indagare questo senso di spaesamento vuol dire varcare la soglia tra pubblico e privato, spogliarsi di fronte all’estraneo, condividere il non condiviso e scoprire nuove modalità di decodifica di una realtà che è tutto fuorché univoca e monocentrica.

You call it strange, I call it familiar

Laura Tota


selected artists


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luca.abbadati@gmail.com www.lucaabbadati.com

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Luca Abbadati

Luca Abbadati, Serie 115 - Soggiorno, 2018


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elisa.arnodo@hotmail.it www.arnodo.it

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Elisa Arnodo

Elisa Arnodo, Mi guardo, 2017


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foto@circoloarsetlabor.it www.arsetlabor.wixsite.com

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Gruppo fotografico Ars et Labor

Gruppo fotografico Ars Et Labor, Scar250, 2018


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mdbar@interfree.it www.maddalenabarletta.it

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Maddalena Barletta

Maddalena Barletta, L’avventura dello Sguardo for me...and for You?, 2018


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martabraggio@hotmail.it www.flickr.com/photos/martabraggio

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Marta Braggio

Marta Braggio, Comfort Zone, 2017


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info@martinbruckmanns.it www.frames8.com

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Martin Bruckmanns

Martin Bruckmanns, #31_1735, 2017, 70x100


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alessandrabucci7@libero.it www.alessandrabucci7.wixsite.com

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Alessandra Bucci

Alessandra Bucci, Nonna fuma alla finestra, 2018


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info@andreabuzzichelli.it www.andreabuzzichelli.it

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Andrea Buzzichelli

Andrea Buzzichelli, Resurrection, 2017


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enrico.carnuccio@gmail.com www.enricocarnuccio.com

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Enrico Carnuccio

Enrico Carnuccio, Radici. Essay n°2: Astrazione #3, 2018


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bleuminette@gmail.com www.bleuminette.jimdo.com

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Roberta Capello (N9OVE)

Roberta Capello, Rispecchiami, 2018


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charliedavoli@yahoo.com www.charliedavoli.com

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Charlie Davoli

Charlie Davoli, the level inside will rise, 2015


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info@diegodominici.com www.diegodominici.com

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Diego Dominici

Diego Dominici, Parafilia #1, 2012


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foto@davidedutto.com www.davidedutto.it

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Davide Dutto

Davide Dutto, Fork I, 2018


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info.giacomoinfantinoph@gmail.com www.giacomoinfantino.com

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Giacomo Infantino

Giacomo Infantino, Unreal, 2018


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giulia.lazzaron@gmail.com www.giulialazzaron.com

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Giulia Lazzaron

Giulia Lazzaron, Holographic Collection #1, 2017


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giulialongo1992@gmail.com www.giulialongo.fr

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Giulia Longo

Giulia Longo, a ma mère, 2017


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miucci.antonio@gmail.com www.antoniomiucci.com

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Antonio Miucci

Antonio Miucci, Non ti scordar di me, 2017


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montevecchi.silvia@gmail.com www.silviamontevecchi.com

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Silvia Montevecchi

Silvia Montevecchi, Jisei no ku #1, 2017


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moripatrizia@hotmail.it www.instagram.com/pattiebasta

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Patrizia Mori

Patrizia Mori, Coincidenze significative - la foto, 2012


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info@volaresenzali.com www.volaresenzali.com

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Simona Muzzeddu

Simona Muzzeddu, BORDERLINE PSYCHOTIC ACTIVITY, 2014


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info@obiettivomente.it www.obiettivomente.it

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Obiettivomente Associazione culturale

Andrea Giacoletto, Amicizia, 2018


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chimera73@tiscali.it www.facebook.com/sabrina.pantano

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Sabrina Pantano

Sabrina Pantano, s.corpo, 2018


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vida_ao@libero.it www.instagram.com/vidart_ao

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Vida

Vida, Ritorno a Oz, 2018


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g.racca@sixpeople.it www.giorgioracca.it

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Giorgio Racca

Giorgio Racca, Dogs and their women: Leon & Ria, 2015


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info@reflextribe.com www.reflextribe.com

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REFLEXTribe

Claudio Benenti, Postazioni di lavoro, 2018


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ugoricciardistudio@gmail.com www.ugoricciardi.it

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Ugo Ricciardi

Ugo Ricciardi, Temple of Segesta#3, Sicilia, 2017


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cristinarizziguelfi@gmail.com www.imxprs.com/free/cristinarizziguelfi

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Cristina Rizzi Guelfi

Cristina Rizzi Guelfi, Dream House, 2018


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frareds95@gmail.com www.drossifrancescaph.wixsite.com

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Francesca Rossi

Francesca Rossi, ProfonditĂ , 2018


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simone.rosti@gmail.com www.simonerosti.it

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Simone Rosti

Simone Rosti, The signs of time, 2016


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i.sommati@gmail.com www.isabellasommati.com

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Isabella Sommati

Isabella Sommati, #water _ the escape, 2013


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gabrielezago79@gmail.com www.gabrielezago.com

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Gabriele Zago

Gabriele Zago, zĂŠro carats, 2018


biographies


Luca Abbadati

Elisa Arnodo

Ars et Labor

Nasce a Brescia nel 1981. Dopo la Laurea in Architettura, si trasferisce prima a Firenze e poi a Parigi. Nel 2012 torna a Brescia dove attualmente vive e lavora. La sua ricerca fotografica si fonda sui rapporti geometrici tra le cose e sulle proporzioni tra elementi naturali e costruito. Nelle fotografie è attratto dal “non detto”, a volte comprensibile, a volte solo immaginato.

Nasce a Giaveno nel 1987. Si avvicina alla fotografia in tempi recenti. Dal 2013 è membro del circolo fotografico Il Mascherone. Nel novembre 2017 partecipa alla terza edizione del Premio E. Lissoni a Nova Milanese, e viene premiata al 28° Festival Nazionale Fotografia, Società Subalpina (TO) con Premio speciale Ritratto. Nel marzo 2018 espone nel Vernice Art Prize 2018, a cura di Massimo Casagrande. Dal giugno dello stesso anno, partecipa presso la Galleria Fiaf di Torino alla mostra Le donne (si) raccontano.

Il Gruppo Fotografico del Circolo Culturale Ars et Labor è affiliato alla F.I.A.F. - Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Il gruppo è nato dalla passione di fotografi ciriacesi. Questi, con dedizione e costante aggiornamento hanno traghettato fino ai giorni nostri un gruppo cospicuo di partecipanti attivi. biographies

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Maddalena Barletta

Marta Braggio

Martin Bruckmanns

Vive a Bologna. Si diploma all’Accademia di Belle Arti sezione pittura poi frequenta il DAMS e partecipa ad uno stage fotografico con il maestro Franco Fontana. Studia anche la tecnica dell’affresco in un istituto della sua città. Nasce come pittrice privilegiando la pittura fortemente materica e lavorando sulla poetica della traccia. Successivamente si dedica alla fotografia come evoluzione pittorico-concettuale e considerata come continuità della pittura e fusione in essa. Partecipa a diverse mostre e fiere in Italia e all’Estero.

É nata il 31 ottobre 1993 a Vicenza, città dove attualmente vive. Ha studiato Storia dell’Arte presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove in seguito, ha frequentato la School for Curatorial Studies e approfondito tematiche della fotografia artistica. La sua opera consiste in autoritratti e ritratti, in cui sono molto importanti la scelta dei colori e l’autoanalisi. Ama rappresentare attraverso l’utilizzo di frutta, fiori o oggetti situazioni vissute o immaginarie.

Fotografo tedesco nato nel 1969. Si trasferisce negli anni 90 a Torino per studiare Comunicazione Visiva all’Istituto Europeo di Design. Attualmente vive e lavora ancora a Torino come fotografo freelance.


Alessandra Bucci

Andrea Buzzichelli

Enrico Carnuccio

Classe 1996, è una giovane fotografa di Carrara, che studia e vive a Milano dove frequenta il corso di nuove tecnologie dell’arte all’accademia di Brera. Incuriosita fin da giovanissima dalla fotografia, dopo un periodo di sperimentazione e un’attrazione forte verso i volti femminili, incanala tutto il suo percorso verso la fotografia di moda. Le sue donne sono forti, consapevoli e si sentono belle. Attualmente il suo interesse è rivolto alla fotografia di moda e a quella documentaristica.

Inizia a fotografare con continuità negli anni 90 affiancando al lavoro professionale di fotografo la propria ricerca personale. Autodidatta già da bambino con la Polaroid, prosegue nel tempo la sua sperimentazione con mezzi sempre analogici. La sua fotografia appare libera da preconcetti e maggiormente rivolta alla natura della percezione. Essa restituisce uno sguardo contemplativo sullo spazio, che si nutre di imperfezioni, difetti, eccessi: quasi a voler scardinare l’osservatore da punti di vista già determinati.

Nasce a Torino nel 1981 e nel 1986 scatta la prima fotografia con la reflex del padre. Si diploma al conservatorio di Torino, in Teoria e Solfeggio e suona il flauto traverso. Nel 2014 riceve una menzione speciale nella seconda edizione della Torino Photo Marathon e mostra collettiva. Successivamente espone in varie mostre collettive a Lipsia e Karlsruhe. Nel 2017 espone i suoi lavori a Paratissima nello spazio curato NoPhoto.

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Roberta Capello

Charlie Davoli

Diego Dominici

Nasce a Giaveno nel 1979 e si diploma all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Da alcuni anni a questa parte si avvicina alla fotografia, in cui scopre un potente mezzo espressivo. Le sue fotografie sono state ospitate in diversi festival fotografici nazionali.

É nato a Singapore nel 1976. Per una strana coincidenza del destino, all’età di 6 anni torna a vivere nella terra paterna, in un piccolo paese nella penisola salentina. La ricchezza dell’incontro di due culture così lontane risiede nella visione di Charlie, che palesa un forte senso dell’equilibrio degli elementi e dei gesti: la dualità delle materie e delle forme non si traduce nella polarizzazione di due essenze diverse e parallele, ma nella riflessione dell’una nell’altra.

Nasce a Torino nel 1980. Si laurea in Filosofia all’Università degli Studi di Torino e trasforma la passione per la fotografia in un mestiere nel 2008, continuando la propria ricerca artistica. Vive a Torino e lavora in Europa. Dal 2007 partecipa a numerose esposizioni tra Torino, Milano, Bologna e Lecce.


Davide Dutto

Giacomo Infantino

Giulia Lazzaron

Vive in Piemonte dove è nato nel 1961. Fotografo professionista dal 1982, si muove in bilico tra arte e mestiere attraverso molteplici territori della fotografia. Oggi il suo lavoro si snoda nel tentativo di trasferire le proprie emozioni con le immagini che raccontano luoghi fisici e dell’anima, dove spesso l’occhio s’intreccia con la vita.

Nasce in provincia di Varese nel 1993. É laureando all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove studia Nuove tecnologie dell’arte. Identifica i suoi lavori come reportage fotografici e si avvale della messa in scena per narrare con aspetto più intimo e libero la propria visione personale.

Nasce nel 1992 e attualmente vive e lavora a Milano. Si laurea con lode in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Partecipa a numerose mostre, tre le più importanti: L’Accademia dello scivolo presso la Galleria Antonio Battaglia; Movimento, Segno, Idea a cura di Museo della Permanente e Casa della Cultura, Milano; Segno, Forma, Colore tra Innovazione e Tradizione, Milano Graphic Art, Spazio Mantegna; Paratissima, BASE, Milano; Premio Combat, Museo G.Fattori, Livorno.

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Giulia Longo

Antonio Miucci

Silvia Montevecchi

Nasce nel 1992. Comincia a fotografare con una Nikon FM2 e una Rolleicord. Ha poi studiato all’Accademia di Belle Arti di Versailles. Transizioni identitarie è la sua prima mostra personale, tenutasi a Roma presso la galleria Parioli Fotografia, all’interno della Roma Art Week nell’ottobre 2017. Studia antropologia culturale a Venezia e attualmente porta avanti un progetto sull’immigrazione.

É nato a Manfredonia, in Puglia, nel 1994. Vive e studia a Milano, all’Accademia di Belle Arti di Brera. Dopo aver conseguito la laurea triennale in Nuove Tecnologie dell’Arte, attualmente frequenta il biennio specialistico di fotografia. Le sue opere trattano temi come identità, bellezza, fantasia e realtà, in cui associazioni e significati soggettivi si scontrano e generando un limbo poetico e metaforico.

Nasce a Firenze nel 1994. Si diploma a pieni voti alla Libera Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2018. A marzo dello stesso anno pubblica il suo primo libro fotografico, intitolato Jisei no ku, in collaborazione con la casa editrice “Seipersei”. Nel 2017 e nel 2018 espone alcune delle sue opere all’interno di gallerie d’arte a Firenze e a Siena. Durante la sua formazione artistica si appassiona all’utilizzo della fotografia come strumento per una ricerca personale e per una proiezione delle realtà interiori nel mondo esteriore.


Patrizia Mori

Simona Muzzeddu

ObiettivoMente

Nasce a Siena nel 1955. Frequenta l’arte da spettatrice e la sperimenta da amatore, prima con la pittura poi con il teatro. Alla fotografia arriva tardi, dopo i cinquant’anni, iniziando a seguire vari corsi e workshop. Predilige il bianco-nero, il nero chiuso e il bianco assoluto, ma è affascinata anche dal colore. La costante necessità di nuovi traguardi, nuove sperimentazioni e nuove idee è ciò che muove la sua ricerca fotografica.

Nasce nel 1976 a Gallarate dove vive e lavora ancora oggi. La sua formazione artistica inizia al Liceo Artistico di Varese e in seguito all’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, dove si laurea in Pittura a pieni voti. Nel 2003 consegue il Diploma di Multimedia Art Director presso l’Acof di Busto Arsizio. Ha frequentato un corso di “Fotografia Still Life” presso la Mohole Lab di Milano. Ha fatto diverse mostre in gallerie e musei in Italia e all’Estero.

L’Associazione è nata nel 2014 dalla tenacia di alcuni amici, soci fondatori, che partendo dai valori dell’amicizia e motivati dalla passione per l’arte fotografica hanno cercato di proporre percorsi comuni per diversi ambiti culturali. L’Associazione, per il raggiungimento dei suoi obiettivi, promuove attività come eventi culturali e sociali, formazione in ambito fotografico e viaggi culturali e fotografici. L’obiettivo finale è quindi quello di creare un punto di aggregazione dove si possa sperimentare un approccio positivo alla realtà.

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Sabrina Pantano

Simonetta Pedicillo

Giorgio Racca

Nasce in Sicilia a Noto nel 1973. Ha partecipato a diverse mostre collettive a Torino. Ha un portfolio di 190 fotografie selezionate dal sito Photovogue. LensCulture ha selezionato una sua foto per il concorso streetphotographyawards2018; ha superato le selezioni con DOART Urban streetphotography Award 2018, ed ha partecipato con due opere al Ragusa Foto Festival 2018.

Nasce a Torino dove si diploma al corso serale del Primo liceo Artistico, ma inizia fin dalle elementari una sorta di ping pong fra Torino e Aosta dove tutt’ora vive e lavora. I numerosi traslochi e il poco senso di appartenenza a un dato luogo fanno nascere nell’artista l’esigenza di crearsi un proprio posto nel quale rifugiarsi. Attraverso l’immagine fotografica e stampata da cui estrapola il colore, ricrea un suo linguaggio, una nuova narrazione, il suo posto nel mondo.

I suoi genitori sono nati nel 1931. Gli piace pensare che anche i genitori delle mie fotografie siano nati in quell’anno. La sua fotografia si è definita tra gli zero e sei anni. A dieci è diventato musicista, a sedici poeta. A venti ha iniziato a fotografare. Qualche anno dopo ha smesso di fotografare, scrivere e fare musica. Per la sua arte aveva scelto il silenzio. Alla soglia dei sessanta ha deciso di smettere di nascondersi. La fotografia è ciò che oggi gli basta.


Reflex Tribe

Ugo Ricciardi

Cristina Rizzi Guelfi

Associazione culturale senza scopo di lucro, nata a Torino nel 2011 per condividere la passione per la fotografia e le arti visive. Conta una media di 200 soci attivi ogni anno. Organizza corsi di fotografia pratici, promuove eventi, viaggi fotografici e serate di approfondimento e di laboratorio. L’idea è quella di “giocare” con la fotografia, sviluppando soprattutto il suo lato amatoriale e di socializzazione.

Fotografo di origine italo-svizzera, vive e lavora a Torino. Avvia la sua carriera lavorando per l’agenzia di fotogiornalismo La Presse. Negli stessi anni, tra il 1998 e il 2003, è stato assistente presso il Superstudio Industria di Fabrizio Ferri. Dopo la parentesi milanese, nel 2004 rientra a Torino e si concentra professionalmente nel campo della fotografia di moda e di pubblicità. Dal 2015 collabora con la galleria Alidem di Milano. Nel 2015 inizia il progetto Nighscapes, tutt’ora in essere, esposto in diverse mostre e gallerie in Italia e all’estero.

É una fotografa autodidatta nata in Svizzera. Dopo la laurea, consegue un master di regia all’ EICAR, ma in seguito, inizia a interessarsi alla fotografia, affinando le sue competenze sia nel campo del digitale sia nell’analogico. Attualmente vive in Sardegna, dove continua a promuovere il suo lavoro biographies

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Francesca Rossi

Simone Rosti

Isabella Sommati

Nasce il primo ottobre 1995 a Milano. Ha iniziato a scattare quasi per gioco per poi non riuscire più a farne a meno. La convinzione che per fare qualsiasi tipo di espressione artistica sia indispensabile conoscere e saper riconoscere il bello però, la porta a iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Brera. Attualmente frequenta il master di Photography and Visual Design presso NABA per affinare la sua espressione artistica.

Basa la sua formazione artistica su oltre vent’anni di osservazione di ogni forma d’arte. Esplora tanti mondi, per poi iniziare scattare fotografie di tutto ciò che gli provoca un’emozione. Nelle sue opere c’è quasi sempre una strada, luogo simbolico di transito, di passaggio, di pensieri, di illusioni, di solitudine in sospensione verso i nostri misteri. Nei suoi lavori le immagini sono avulse da ogni contesto e il tempo è congelato.

Livornese di nascita, attualmente vive a Milano, dove svolge il lavoro di art director per il mondo della moda e del design. Attraverso la fotografia cerca di raccontare il suo mondo, di cui è coscientemente prigioniera, ed in questo modo comunica con il reale, azione che spesso risulta difficile a causa della sua introversione. L’acqua è un elemento spesso presente nei suoi scatti, sotto forma di pioggia, lacrime o semplici piscine comunali: l’acqua pulisce, lenisce oppure ingoia diventando l’unica via di fuga.


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Gabriele Zago

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É un art director e fotografo da sempre affascinato dalle arti visive. É anche un grande viaggiatore. Questi sono gli aspetti della sua vita che lo ispirano e gli permettono di sperimentare attraverso i suoi lavori nuovi linguaggi di comunicazione. Attualmente vive e lavora a Torino.


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