Dialogo e Famiglia - Aprile 2015

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Dialogo e Famiglia Giornale dell’unità pastorale delle Parrocchie Badia-Mandolossa e Violino N˚ 2 - Aprile 2015

Risorti con Cristo

presenti nella Chiesa


Sommario Parola del Parroco Pasqua tra delusione, illusione e speranza . . . . . . . . . . . pag. 3 Vita della Chiesa Il Mistero Pasquale. . . . . . »

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Pasqua dov'è la notizia. . . . »

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Pasqua è pace. La pace secondo papa Francesco . . . . . . . . . »

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Vita dell’Unità Pastorale Rinnovo dei Consigli pastorali parrochiali . . . . . . »

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Ti trovi sul palmo della mano un chicco . . . . . . . . . . . . » 10 Per me il Centro di ascolto della parola di Dio è stato... . . . . » 12 Io ministro straordinario della comunione . . . . . . . . . . . » 14 Sotto la tua protezione. . . . » 15 Primo maggio 2015 La festa patronale al Violino. » 16

O Padre, che per mezzo del tuo Figlio hai vinto la morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, concedi a noi, ... di essere rinnovati nel tuo Spirito per rinascere nella luce del Signore risorto. (Colletta di Pasqua) Credere alla risurrezione significa cambiare ogni cosa, cambiare modo di pensare, modo di vivere, perché diverse sono le stesse cose, Signore, donaci di credere. Siamo noi, siamo noi, Signore, la prova che tu sei risorto, perché vivi in noi, facendo di ognuno di noi un uomo nuovo; un’umanità che fa fermentare tutta la massa, umanità radiosa, tutta vestita di bianco, noi la certezza che tu ci precedi per tutte le vie. Amen. (D. M. Turoldo)

Orari S. Messe Unità Pastorale Feriali:

Oratorio in fermento . . . . . . » 17

da lun a giov ore 8.30: Badia da lun a ven ore 18.00: Violino ven ore 18.30: Badia

Ritiro comunitario quaresimale . . . . . . . . . . » 17

Festive:

Cronaca dei Quartieri Progetto persona. . . . . . . . » 18 Cineforum . . . . . . . . . . . . » 18 Attività USO Violino... noi ci siamo! . . . . . . . . . . » 19 Vita dei quartieri EXPO: occasione da non perdere » 20 Nuova luce per San Valentino. » 21 Dalle ACLI.... . . . . . . . . . . » 21 Aiutiamoli a vivere . . . . . . . » 22

Redazione Don Raffaele Donneschi, Don Fausto Mussinelli, Elena Rubaga, Guerino Toninelli, Elena Vighenzi, Carlo Zaniboni.

sab ore 8.30: Lodi Mattutine sab ore 18.00: Violino

sab ore 18.30: Badia dom ore 8.00: Badia dom ore 9.00: Violino dom ore 10.30: Badia dom ore 11.00: Violino dom ore 17.00: Mandolossa dom ore 18.00: Violino

Contatti dei presbiteri della Unità Pastorale Parroco (don Raffaele Donneschi): Parrocchia San Giuseppe Lavoratore trav. Ottava,4 - Villaggio Violino tel. (segreteria parrocchiale) 030 312620 e-mail: raffado@alice.it www.parrocchiaviolino.it Curato (don Fausto Mussinelli): Parrocchia Madonna del Rosario via Prima, 81 - Villaggio Badia tel. 030 313492 - cell. 328 7322176 e-mail: donmussi80@gmail.com www.parrocchiabadia.it

Riferimenti per gli oratori: Oratorio San Filippo Neri via Prima, 83 - Villaggio Badia Oratorio Violino via Prima, 2 - Villaggio Violino

Foto in copertina: Cristo di San Giovanni della Croce, Salvador Dalì, 1951


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Parola del Parroco Pasqua: tra delusione, illusione e speranza

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icordo la frase lapidaria, che il curato di Torcy dice al giovane «curato di campagna» nell’omonimo romanzo di Georges Bernanos: «Il contrario di un popolo cristiano è un popolo triste». Comprendiamo l’insistenza di papa Francesco nel suo richiamo alla gioia del vangelo, denunciando un atteggiamento che talvolta è presente negli ambienti ecclesiastici: “Si sviluppa la psicologia della tomba, che poco a poco trasforma i cristiani in mummie da museo. Delusi dalla realtà, dalla chiesa o da se stessi, vivono la costante tentazione di attaccarsi a una tristezza dolciastra, senza speranza, che si impadronisce del cuore. [...] Per tutto ciò mi permetto di insistere: non lasciamoci rubare la gioia dell’evangelizzazione! [Evangelii Gaudium 3]. In precedenza, nella stessa esortazione apostolica, afferma ancora più precisamente, indicando la fonte della gioia del cristiano: «Non fuggiamo dalla risurrezione di Gesù, non diamoci mai per vinti, accada quel che accada» (EG 3). Questa insistenza ha la sua radicazione nel centro stesso della nostra esperienza di credenti; la fede cristiana guarda infatti al Cristo della Pasqua, vedendo in lui il Crocifisso risorto. Non si ferma

a contemplare un crocifisso, che se rimanesse per sempre inchiodato al legno maledetto diverrebbe uno dei troppi crocifissi aggiunti alla storia; puoi provarne pietà, non vedervi liberazione e salvezza. Nemmeno s’immerge solamente nel Risorto, quasi che la risurrezione sia il facile superamento e non piuttosto lo svelamento della croce; ciò che è superato ci sta alle spalle e possiamo non pensarci più, ciò che è svelato ci sta di fronte e siamo chiamati continuamente a decifrarne il senso. La croce da sola, staccata dalla risurrezione, ci rende dei delusi; unicamente la risurrezione, separata dalla croce, fa di noi degli illusi; e invece siamo donne e uomini di speranza, appunto perché crediamo nel Crocifisso risorto. Possiamo riferirci a due episodi del vangelo, che narrano il passaggio dall’illusione e dalla delusione alla speranza. Anzitutto i due di Emmaus: delusi perché non si è avverato ciò che loro speravano…: «Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute» (Lc 24,21). Si sono fermati al Crocifisso, non credono nemmeno alle donne «venute a dirci di aver avu-


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to una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo» (Lc 24,23). Eccola, la chiesa priva di risurrezione, ripiegata su se stessa, pessimista riguardo al mondo. Se a Emmaus facciamo i conti con i delusi, loro e noi, c’è anche il rischio opposto degli illusi, narrato simbolicamente dalla vicenda di Tommaso. Il suo riconoscimento del Risorto passa infatti attraverso l’invito di Gesù: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco» (Gv 20,27); nel corpo del Risorto, mani e costato portano i segni del Crocifisso. Non solo Tommaso, ma ogni discepolo è chiamato a credere alla risurrezione, centro della nostra fede; e tuttavia per farlo deve paradossalmente toccare con mano i segni della passione. La fede nel Risorto, per non essere illusione che sfugge al confronto con la realtà irrisolta della storia, non deve avere paura di accostarsi alle piaghe del Crocifisso fino a sentirle su di sé. Proviamo ora a chiederci che cosa può voler dire tutto questo per le nostre comunità che si preparano a rinnovare i Consigli Pastorali Parrocchiali, per definizione “Organismi ecclesiali di Partecipazione” alla vita pastorale della Parrocchia. Ma che cosa è la Parrocchia se non la presenza su una piccola porzione del territorio di cristiani che hanno prima capito (meglio si direbbe ‘preso coscienza’) di avere un grande dono, quello della fede in Gesù Cristo, morto e risorto e poi resi responsabili della comunicazione di questo grande dono a tutti? In altri termini occorre ribadire che la Parrocchia non è un luogo di aggregazione ma una Comunità che fa propria la missione di vive-

Andate in tutto il mondo

re, celebrare e annunciare Gesù Cristo. Occorre allora qualcuno che tenga sempre ben presenti questi obiettivi, che ci rifletta, che faccia discernimento per orientare la Comunità tutta a vivere ciò che è. Il Direttorio Diocesano per i Consigli Pastorali Parrocchiali così recita: “Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è un organo di comunione che, come immagine della Chiesa, esprime e realizza la corresponsabilità dei fedeli (presbiteri, diaconi, consacrati e laici) alla missione della Chiesa, a livello di comunità cristiana parrocchiale. È il luogo dove i fedeli, soprattutto i laici, possono esercitare il diritto-dovere loro proprio, di esprimere il proprio pensiero ai pastori e comunicarlo anche agli altri fedeli, circa il bene della comunità cristiana parrocchiale: in tal modo esercitano nella Chiesa la missione regale di Cristo di cui sono stati fatti partecipi con i sacramenti del Battesimo e della Confermazione. La funzione principale del Consiglio Pastorale Parrocchiale sta pertanto nel ricercare, studiare e proporre conclusioni pratiche in ordine alle iniziative pastorali che riguardano la parrocchia.” Probabilmente anche nelle nostre comunità ci sono i delusi, ‘pensavamo che … invece guarda come siamo ridotti!’; ci saranno senz’altro gli illusi: ‘adesso mi ci metto io e vedranno quel che son capace di ribaltare…!’ ma senz’altro c’è bisogno di donne e uomini di speranza, di comunione, di ascolto, di servizio, di coraggio e di chissà quali e quante altre ‘virtù’. Indubbiamente le sfide che ci attendono non sono facili, il cammino intrapreso non darà risultati immediati, i cambiamenti richiesti per arrivare all’Unità Pastorale saranno ‘digeribili’ con molta pazienza e perseveranza, i tre ambiti di lavoro pastorale ci metteranno un po’ per andare a regime… per questo c’è bisogno di persone che si mettano in gioco, che non facciano i ‘falsi umili’ (di solito questo atteggiamento maschera una evidente pigrizia) e che, con molta sapienza e umiltà, che sono poi la stessa cosa, aiutino la Comunità a seguire il cammino di Cristo, Via Verità e Vita. Concludo con un augurio che faccio a me stesso, prima di tutto: mi auguro di dover usare un foglio fronte-retro per le liste dei candidati al CPP… vorrebbe dire che i miei parrocchiani hanno colto non solo il bello della partecipazione ma soprattutto il bello del mettersi a servizio di Cristo e del suo Vangelo. Don Raffaele


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Vita della Chiesa Il Mistero Pasquale Meditazione di Benedetto XVI sul significato del Triduo Pasquale Pubblichiamo di seguito alcuCena. "Questo è il mio sangue ni stralci della meditazione prodell’alleanza, che è versato per nunciata mercoledì 8 aprile 2009 molti" (cfr Mc 14,24). Gesù ha dall’allora Papa Benedetto XVI voluto offrire la sua vita in sa(oggi Papa Emerito) in occasione crificio per la remissione dei dell’udienza generale sul signifipeccati dell’umanità. Come cato del Triduo Pasquale, culmine di fronte all’Eucaristia, così di dell’itinerario quaresimale. fronte alla passione e morte La Settimana Santa, che per di Gesù in Croce, il mistero si noi cristiani è la settimana più fa insondabile per la ragione. importante dell’anno, ci offre Siamo posti davanti a qualcol’opportunità di immergerci sa che umanamente potrebbe negli eventi centrali della Reapparire assurdo: un Dio che denzione, di rivivere il Mistenon solo si fà uomo, con tutti Il triduo Pasquale, Rupnik ro pasquale, il grande Mistero i bisogni dell'uomo, non solo della fede. A partire dalla Messa in Coena Domini, soffre per salvare l’uomo caricandosi di tutta la i solenni riti liturgici ci aiuteranno a meditare in tragedia dell’umanità, ma muore per l’uomo. (…) maniera più viva la passione, la morte e la risurre- Se il Venerdì Santo è giorno pieno di tristezza, è zione del Signore nei giorni del Santo Triduo pa- dunque al tempo stesso, giorno quanto mai prosquale, fulcro dell'intero anno liturgico. (…). Nella pizio per ridestare la nostra fede, per rinsaldare la Messa del pomeriggio, chiamata in Coena Domini, nostra speranza e il coraggio di portare ciascuno la Chiesa commemora l’istituzione dell’Eucaristia, la nostra croce con umiltà, fiducia ed abbandono il Sacerdozio ministeriale ed il Comandamento in Dio, certi del suo sostegno e della sua vittoria. nuovo della carità, lasciato da Gesù ai suoi disce- (…) Questa speranza si alimenta nel grande silenpoli. È il sacrificio della nuova e definitiva alleanza zio del Sabato Santo, in attesa della risurrezione offerta a tutti, senza distinzione di razza e di cul- di Gesù. In questo giorno le Chiese sono spoglie e tura. E in questo rito sacramentale, che consegna non sono previsti particolari riti liturgici. La Chiealla Chiesa come prova suprema del suo amore, sa veglia in preghiera come Maria e insieme a MaGesù costituisce ministri i suoi discepoli e quanti ria, condividendone gli stessi sentimenti di dolore ne proseguiranno il ministero nel corso dei seco- e di fiducia in Dio. li. Il Giovedì Santo costituisce pertanto un rinno- Il raccoglimento e il silenzio del Sabato Santo ci vato invito a rendere grazie a Dio per il sommo condurranno nella notte alla solenne Veglia Pasquadono dell’Eucaristia, da accogliere con devozione le, "madre di tutte le veglie", quando proromperà e da adorare con viva fede. E siamo così al Venerdì in tutte le chiese e comunità il canto della gioia per Santo, giorno della passione e della crocifissione la risurrezione di Cristo. Ancora una volta, verrà del Signore. Ogni anno, ponendoci in silenzio di proclamata la vittoria della luce sulle tenebre, delfronte a Gesù appeso al legno della croce, avver- la vita sulla morte, e la Chiesa gioirà nell’incontro tiamo quanto siano piene di amore le parole da con il suo Signore. Entreremo così nel clima della Lui pronunciate la vigilia, nel corso dell’Ultima Pasqua di Risurrezione.


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PASQUA dov'è la notizia?

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come guardare una partita sapendo già il risultato. Non c’è più la notizia! Figurarsi se il “match” si è svolto duemila anni fa. Per ritrovare lo stupore, bisogna provare a rivedere tutto alla moviola. Cos’altro significa il cammino che ogni anno ciclicamente la liturgia ci fa compiere se non sfogliare il Vangelo a ritroso, per arrivare a capire come si è arrivati al sepolcro vuoto, alla pietra rotolata via, al sudario ripiegato, unici segni consegnati alla nostra (fragile) fede nella risurrezione? Scopriremmo che di scontato non c’è niente, a partire dalla fede di Gesù. Avrebbe potuto assecondare il desiderio delle folle - che coincideva con le tentazioni del deserto - di seguire la strada del potere e del successo. Ha imparato invece a seguire la via dell’umiliazione e del servizio, per rivelare il vero volto di Dio: quello pazzo d’amore per l’uomo. Per questo non è sfuggito alla sofferenza e alla croce, anche se umanamente l’avrebbe voluta allontanare, come raccontano i Vangeli della Passione, spe-

rimentando insieme l’abbandono del Padre e l’abbandono nelle mani del Padre. Eccola, la (buona) notizia, ecco lo stupore: quel Gesù che Dio ha risuscitato il giorno di Pasqua è lo stesso che ha accettato, con grande sofferenza, di salire sul patibolo del reietto il venerdì, condividendo tutta la fragilità della nostra condizione. Se Dio si è fatto così partecipe della nostra storia, c’è speranza per ciascuno di noi, anche se non ci sarà risparmiato di soffrire. E c’è speranza anche per un mondo che ci appare contemporaneamente vicino e lontano, chiaro e confuso, fraterno e minaccioso. Non è un caso che, mentre si diffonde il senso di paura e di accerchiamento, Papa Francesco abbia indetto l’Anno santo della misericordia. È l’annuncio che, dal mattino di Pasqua, continua a riecheggiare spezzando le tenebre della morte e della violenza. Buona Pasqua! Paolo Ferrari


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PASQUA È PACE La pace secondo papa Francesco Papa Francesco

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costante ed appassionato il richiamo del Santo Padre alla pace, completamente assente ancora in tante, troppe, parti del mondo. Minacciata e disattesa però anche nella nostra quotidianità, con i nostri fratelli, nelle nostre comunità. Vi proponiamo i passaggi più significativi estratti dalle preghiere dell’Angelus e dalle udienze generali, dall’inizio dell’anno ad oggi. ANGELUS (Gio 1/1/2015) La prossimità di Dio alla nostra esistenza ci dona la vera pace. La pace è sempre possibile e la nostra preghiera è alla radice della pace. La preghiera fa germogliare la pace. Le guerre ci fanno schiavi, sempre! Tutti siamo chiamati a combattere ogni forma di schiavitù e a costruire fraternità. Tutti, ciascuno secondo la propria responsabilità. E ricordate bene: la pace è possibile! E alla radice della pace, sempre c’è la preghiera. Preghiamo per la pace. Ci sono anche quelle belle scuole di pace, scuole per la pace: dobbiamo andare avanti con questa educazione alla pace. ANGELUS (Dom 4/1/2015) Il mio auspicio è che si superi lo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo. Questo sfruttamento è una piaga sociale che mortifica i rapporti

interpersonali e impedisce una vita di comunione improntata a rispetto, giustizia e carità. Ogni uomo e ogni popolo hanno fame e sete di pace; pertanto è necessario e urgente costruire la pace! La pace non è soltanto assenza di guerra, ma una condizione generale nella quale la persona umana è in armonia con sé stessa, in armonia con la natura e in armonia con gli altri. Questa è la pace. Tuttavia, far tacere le armi e spegnere i focolai di guerra rimane la condizione inevitabile per dare inizio ad un cammino che porta al raggiungimento della pace nei suoi differenti aspetti. Penso ai conflitti che insanguinano ancora troppe regioni del Pianeta, alle tensioni nelle famiglie e nelle comunità - ma in quante famiglie, in quante comunità, anche parrocchiali, c’è la guerra! - come pure ai contrasti accesi nelle nostre città e nei nostri paesi tra gruppi di diversa estrazione culturale, etnica e religiosa. Dobbiamo convincerci, nonostante ogni contraria apparenza, che la concordia è sempre possibile, ad ogni livello e in ogni situazione. Non c’è futuro senza propositi e progetti di pace! Non c’è futuro senza pace! Il dono della pace deve essere implorato e dev’essere accolto ogni giorno con impegno, nelle situazioni in cui ci troviamo. “Tu non vai bene con questa persona? Fa’ la pace!”; ”A casa tua? Fa’ la pace!”; “Nella tua comunità? Fa’


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la pace!”; ”Nel tuo lavoro? Fa’ la pace!”. Opere di pace, di riconciliazione e di fraternità. Ognuno di noi deve compiere gesti di fraternità nei confronti del prossimo, specialmente di coloro che sono provati da tensioni familiari o da dissidi di vario genere. Questi piccoli gesti hanno tanto valore: possono essere semi che danno speranza, possono aprire strade e prospettive di pace. UDIENZA GENERALE (Mer 21/1/2015) Cari fratelli e sorelle, vorrei ora invitarvi a pregare insieme per le vittime delle manifestazioni di questi ultimi giorni nell’amato Niger. Sono state fatte brutalità verso i cristiani, i bambini e le chiese. Invochiamo dal Signore il dono della riconciliazione e della pace, perché mai il sentimento religioso diventi occasione di violenza, di sopraffazione e di distruzione. Non si può fare la guerra in nome di Dio! Auspico che quanto prima si possa ristabilire un clima di rispetto reciproco e di pacifica convivenza per il bene di tutti. UDIENZA GENERALE (Mer 4/2/2015) Ancora una volta il mio pensiero va all’amato popolo ucraino. Purtroppo la situazione sta peggiorando e si aggrava la contrapposizione tra le parti. Preghiamo anzitutto per le vittime, tra cui moltissimi civili, e per le loro famiglie, e chiediamo al Signore che cessi al più presto questa orribile violenza fratricida. Rinnovo l’accorato appello affinché si faccia ogni sforzo – anche a livello internazionale – per la ripresa del dialogo, unica via possibile per riportare la pace e la concordia in quella martoriata terra. Fratelli e sorelle, quando io sento Gaza, Palestina, foto di Mohammed Abed

le parole “vittoria” o “sconfitta” sento un grande dolore, una grande tristezza nel cuore. Non sono parole giuste; l’unica parola giusta è “pace”. Questa è l’unica parola giusta. Io penso a voi, fratelli e sorelle ucraini … Pensate, questa è una guerra fra cristiani! Voi tutti avete lo stesso battesimo! State lottando fra cristiani. Pensate a questo scandalo. E preghiamo tutti, perché la preghiera è la nostra protesta davanti a Dio in tempo di guerra. UDIENZA GENERALE (Mer 11/2/2015) Seguo con preoccupazione le notizie giunte da Lampedusa, dove si contano altri morti tra gli immigrati a causa del freddo lungo la traversata del Mediterraneo. Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime e incoraggiare nuovamente alla solidarietà, affinché a nessuno manchi il necessario soccorso. UDIENZA GENERALE (Mer 18/2/2015) Vorrei invitare ancora a pregare per i nostri fratelli egiziani che tre giorni fa sono stati uccisi in Libia per il solo fatto di essere cristiani. Il Signore li accolga nella sua casa e dia conforto alle loro famiglie e alle loro comunità. Preghiamo anche per la pace in Medio Oriente e nel Nord Africa, ricordando tutti i defunti, i feriti e i profughi. Possa la Comunità internazionale trovare soluzioni pacifiche alla difficile situazione in Libia. ANGELUS (Dom 1/3/2015) Non cessano, purtroppo, di giungere notizie drammatiche dalla Siria e dall’Iraq, relative a violenze, sequestri di persona e soprusi a danno di cristiani e di altri gruppi. Vogliamo assicurare a quanti sono coinvolti in queste situazioni che non li dimentichiamo, ma siamo loro vicini e preghiamo insistentemente perché al più presto si ponga fine all’intollerabile brutalità di cui sono vittime. Chiedo a tutti, secondo le loro possibilità, di adoperarsi per alleviare le sofferenze di quanti sono nella prova, spesso solo a causa della fede che professano. Preghiamo per questi fratelli e queste sorelle che soffrono per la fede in Siria e in Iraq. Esorto tutti al rifiuto della violenza e al rispetto della dignità di ogni persona e della sacralità della vita umana (…), riaprendo spazi di incontro e di dialogo sinceri e costruttivi. Carlo Zaniboni


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Vita dell’Unità Pastorale Rinnovo dei consigli pastorali parrocchiali

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consigli pastorali Violino e Badia si sono riuniti nella serata di Venerdì 13 marzo per discutere circa il rinnovo degli organismi ecclesiali di partecipazione. Nei mesi di marzo e aprile 2015, infatti, è prevista la preparazione delle elezioni dei CPP e CPAE. L’appuntamento elettorale sarà domenica 19 aprile, per le elezioni dei CPP, mentre il rinnovo dei CPAE avverrà tra maggio e giugno. Come si evince dalla lettera del nostro Vescovo Mons. Luciano Monari, solo le Unità Pastorali istituite nel 2014/2015 seguiranno le apposite indicazioni date in merito circa l’elezione del Consiglio di Unità Pastorale (CUP). Pertanto, essendo la nostra ancora un’erigenda Unità Pastorale, a parziale rettifica di quanto pubblicato nel precedente numero e su indicazioni precise espresse dalla Curia, si procede ancora all’elezione di due Consigli Pastorali Parrocchiali, Violino e Badia con elezioni separate. Di fatto i due consigli così nominati, lavoreranno insieme, quale CPP interparrocchiale, partecipando ad incontri comuni presieduti dal Presidente, il parroco delle due comunità. In questo periodo è quindi necessario predisporre le liste dei candidati per il CPP. Il Direttorio, al riguardo, così recita: La lista verrà formata in base a designazione da parte dei membri della comunità o per candidatura personale. Si lascerà un tempo adeguato per la presentazione dei candidati. Già nella formazione della lista si dovrà tener presente un’adeguata rap-

presentatività, in relazione non solo all’età e al sesso, ma anche ai vari ruoli esistenti nella comunità parrocchiale. Il Consiglio Pastorale deve infatti risultare immagine della parrocchia e pertanto deve comprendere tutte le componenti: ministri ordinati, consacrati e laici. A proposito di questi ultimi, va sottolineato che nel Consiglio devono essere rappresentate le varie condizioni laicali: uomini e donne, giovani e anziani, associazioni, professioni, esperienze, nonché le varie zone, i rioni e le frazioni, i vari ministeri di fatto (lettori, catechisti, educatori di oratorio ecc.).


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Per tale motivo si è ritenuto opportuno l’inserimento, nella lista dei candidati, di persone facenti parte dei tre ambiti su cui come, Unità Pastorale, stiamo lavorando: liturgico-catechistico, familiare e caritativo-missionario. Il numero dei membri del Consiglio è determinato in base alla consistenza numerica della Parrocchia; per entrambe le nostre comunità (fino a 5.000 abitanti) si tratta di 19 membri di cui 10 eletti. Verso i primi di aprile sarà pubblicato nelle bacheche delle parrocchie l’elenco dei candidati suddivisi in 3 liste per età. Nella giornata di Sabato 18 (a partire dalla S. Messa prefestiva) e Domenica 19 Aprile, verrà allestito il seggio elettorale presso i locali dell’Oratorio, al Villaggio Badia e in segreteria, al Villaggio Violino.

Ogni votante potrà esprimere un solo voto per ogni lista. Seguiranno lo spoglio delle schede indicando il numero di voti ottenuto da ogni candidato per ciascuna lista. Risulteranno eletti per ciascuna lista i primi nominativi che avranno riportato il maggior numero di voti fino al raggiungimento del numero di eleggibilità previsto. In caso di parità, si dovrà ricorrere al sorteggio. Il Direttorio prevede che: “i nomi del nuovo Consiglio Pastorale verranno proclamati la domenica successiva durante la celebrazione eucaristica”. Quindi domenica 26 aprile dovranno essere costituiti i nuovi CPP, che resteranno in carica fino al 2020. Consiglio Pastorale

DON MARIO TRA NOI Ti trovi sul palmo della mano un chicco

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i trovi sul palmo della mano un chicco, un granellino vegetale. Sembra un cosino da niente, spento, sporco di terra. Ma a pensarci bene è un grumo di vita, un vulcano di vita. Ti trovi all’improvviso, più o meno segnalata, una malattia, una tensione familiare, la mancanza di lavoro, la possibilità di uno sfratto. Quanti nomi posso dare a quel granellino. Quanti nomi che mi spingono a sfregarmi la mani per buttarlo a terra. Ma intanto cambia il tuo tempo, cambiano i progetti. Cambiano in meglio o in peggio le amicizie, i rapporti con i famigliari. E quello che pareva essere un granellino diventa un masso pesante, faticoso da tenere. Diventa un’ombra che ti oscura la vita. E nascono esperienze nuove, scopri orizzonti neppure intuiti. Abituato a vivere la mia vita, a fare le mie scelte, a decidere le mie cose, mi trovo nella provvisorietà e intuisco che devo


DialogoeFamiglia “affidarmi” , mettermi nelle mani dei medici. Avevo pensato(ingenuamente) che loro, per lo studio fatto, conoscessero bene la macchina del mio corpo; pensavo fossero “i meccanici” che con un intervento potessero “cambiare il pezzo guasto” e rimettermi in moto. Ma mi sono accorto della loro responsabilità faticosa di fronte a malattie così diverse e malati così diversi. E ho pregato per il loro difficile mestiere, la loro vocazione a cercare il miglior bene possibile in quel momento e per quella persona concreta. Mi sono trovato anche (ammetto arrabbiandomi) a pregare per il medico che non mi dice la verità o mi tratta da bambino. E poi è venuta a galla una domanda: se siamo una realtà unitaria di corpo e anima, che cosa sei malattia misteriosa che mi aggredisci? Tocca solo ai medici tentare la guarigione? Ho scoperto che la malattia è anche un campanello d’allarme del mio profondo. Un equilibrio si è rotto. Il mio corpo e la mia anima vogliono tornare a vivere in armonia. Cosa c’è stato nella mia vita da rendere così fragile il mio organismo così da dare spazio all’aggressione di questa malattia e poi di quell'altra? Il fisico fatica, la mia anima scopre, intuisce, invoca, si ribella. La mia fede in Gesù va in crisi e poi diventa più forte. Vacilla e poi si riprende.

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Già: aver provato per anni a dire e ridire al Signore l’ECCOMI di Maria, mi aiuta a ridire il SI della fede anche adesso. In qualche momento la preghiera viene facile, in altri sento un muro di fatica. E poi intravvedo che sempre e comunque l’amore di Dio e quello degli amici resta. Sostiene, consola, inquieta. Ma c’è. E mi ritorna spesso questa preghiera, che imparai 45 anni fa da una mistica di oggi: Chiara Lubich. don Mario Ti voglio bene Ti voglio bene, non perché ho imparato a dirti così, non perché il cuore mi suggerisce questa parola, non perché la fede mi fa credere che sei amore, nemmeno perché sei morto per me. Ti voglio bene perché sei entrato nella mia vita più dell'aria nei miei polmoni, più del sangue nelle mie vene. Sei entrato dove nessuno poteva entrare, quando nessuno poteva aiutarmi, ogniqualvolta nessuno poteva consolarmi. Ogni giorno ti ho parlato. Ogni ora ti ho guardato e nel tuo volto ho letto la risposta, nelle tue parole la spiegazione, nel tuo amore la soluzione. Ti voglio bene perché per tanti anni hai vissuto con me ed io ho vissuto di Te… Dammi d'esserti grata - almeno un pò nel tempo che mi rimane di questo amore che hai versato su me e m'ha costretta a dirTi: "Ti voglio bene."


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PER ME IL CENTRO D'ASCOLTO Il centro ascolto è ascolto della Parola. Parola commentata e spiegata con chiarezza e semplicità da Luca, nostro conduttore. Conduttore molto capace, competente, attento e disponibile, che dà voce ad ognuno di noi per chiarire dubbi, avvalorare brani, situazioni. Il centro di ascolto ci dà un senso di libertà che permette a tutti di intervenire in modo tranquillo e sereno, ognuno per quello che “sente” sul brano proposto. Ci sentiamo accettati ed accolti. Ci sentiamo uguali. La nostra è una piccola comunità che condivide questa esperienza intrapresa, che ci sostiene nella fede e ci fa “sentire bene”. Speriamo possa continuare. Un grazie sentito e di cuore a Luca e Carlo che ci accompagnano. (Franca - VIOLINO) Il centro ascolto è un’occasione per approfondire la parola di Dio, per discutere e confrontarmi con altri in un clima fraterno e informale, cercando insieme di calare l’insegnamento tratto dai brani esaminati nella nostra quotidianità. È un’opportunità per mettermi in gioco e cercare di migliorarmi come laica impegnata a vivere appieno la propria cristianità. Per me che abito nel quartiere da poco, il centro d’ascolto è anche una possibilità di incontrare persone nuove, stringere e coltivare legami all’interno della comunità parrocchiale. (Silvia - VIOLINO)

Uno dei nostri centri di ascolto

Per la prima volta ho avuto il piacere di partecipare al centro ascolto. Ho iniziato con una leggera perplessità, mentre, in seguito si è rivelata un'esperienza profonda tra tutti i partecipanti. Per me, e credo anche per tutti gli altri, ci ha portati a capire ulteriormente la parola del vangelo, abbiamo condiviso dubbi, incertezze e debolezze scoprendo che l’amore di Dio è grande. Desidero ringraziare Claudio e Serafino per aver messo a nostra disposizione la loro esperienza, portandoci a pensare e meditare la Sua parola con estrema facilità e semplicità. Ricca di questa esperienza, consiglio a tutta la comunità di partecipare nelle prossime occasioni, vincendo tutte le perplessità e anche quel pizzico di pigrizia. Il risultato finale: un cuore ricco e pieno di gioia. (Giovanna – VIOLINO) Per noi il Centro d' ascolto è stato un momento per uscire dagli schemi classici e scoprire che la Catechesi e' anche condivisione della Parola di Dio e del suo significato con i Fratelli in un clima familiare. Non una Catechesi passiva dove ci viene servito il tutto gia' preconfezionato ma dove viene chiesto d' interagire nel confronto. I brani degli Atti degli Apostoli proposti dal percorso hanno inevitabilmente portato ad un parallelo tra le Prime Comunità e la nostra evidenziando tutte le differenze pur restando una cosa sola (Noi oggi siamo ancora un'estensione della prima Comunità). È giusto allora lasciare solo ai 'tempi forti' questo stile d'essere Comunità? Non sarebbe opportuno farlo divenire un momento d'incontro e di crescita sia individuale che di Comunità più frequente? (Roberto - VIOLINO) Ciao sono un frequentatore dei centri di ascolto della parola di DIO per me è stata una bella esperienza il ritrovarsi insieme a parlare della parola di DIO. (Guido - BADIA)


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DELLA PAROLA DI DIO È STATO... Non sono originaria della Badia ma ho sempre partecipato attivamente alla vita della comunità cristiana in altre parrocchie: pertanto, partecipare al centro di ascolto per me ha rappresentato, oltre che un momento di approfondimento spirituale, un'occasione di integrazione nella mia nuova comunità di cui spero di diventare sempre più parte attiva anche grazie all'opera dello Spirito Santo, questa terza persona della Trinità che, ammetto, avevo lasciato un poco in ombra ma che ho riscoperto in questo cammino di condivisione fraterna della parola di Dio. (Elena Inselvini - BADIA) PER ME IL CENTRO D'ASCOLTO È STATO: Appuntamento Settimanale di Cammino comunitario un'Opportunità che iLlumina le Tenebre di Ognuno Già incontrarci nella casa a disposizione del ‘Centro di ascolto’ è in sé una prova di Comunità e di unione per noi credenti che condividiamo la stessa Fede. È quindi un modo di essere e di mettere in pratica la catechesi che ci unisce anche materialmente: leggere, ascoltare, cercando di assimilare la Parola di Dio. Trovo il riunirci e trovarci, in modo informale ma convinto, un bisogno per ognuno di noi di partecipare con semplicità al confronto, e un arricchimento in più per la nostra anima che deve sostenere la mente e i nostri comportamenti quotidiani. Attraverso la condivisione e la comunione d’intenti, l’incontro ci illumina e ci stimola a mettere in pratica con maggior consapevolezza anche le preghiere che uniscono noi fratelli credenti quando ci rivolgiamo a Gesù, con la granitica certezza che è Colui che ci aiuta e ci sosterrà in ogni momento della nostra vita. Questa è la Fede che insieme testimoniamo nel nostro ‘Centro di ascolto’. (Virginia - BADIA)

La parola di Dio impregna la nostra vita di significato. La Parola è Gesù che ci abita, vuol ricordarci che ci abita. Ogni volta che sentiamo la sua Parola, anche se già ascoltata più volte, cogliamo qualcosa di nuovo e significativo per quel momento del nostro vivere. Il centro d’ascolto è un’opportunità che la Parrocchia ci ha proposto per incontrare la Parola attraverso la guida di laici molto ben preparati. A noi resta solo di essere disponibili. Pensiamo alla gioia che può dare vivere alla luce della Fede e della Parola. Il centro d’ascolto è condivisione di come si vive, di come di fatica, di come si riesce o non si riesce a mettere in pratica ciò che leggiamo nel Vangelo. Cosa c’è di più bello che sapere che dove sono riunite due o più persone nel nome di Gesù, Egli è presente per aiutare e sostenere chi si vuol lasciare amare da Lui. (Giulia- BADIA) Partecipare a questi incontri è stata sicuramente un’esperienza stimolante e positiva; con numerosi spunti di riflessione, che sono durati anche nei giorni successivi all’incontro. Lo Spirito Santo ha illuminato la mente e il cuore di chi, con pazienza e saggezza, ci ha aiutato ad “ascoltare e comprendere la parola di Dio”. Abbiamo potuto approfondire il significato delle parole: unione fraterna, conversione, fede e testimonianza cristiana, condivisione, riconciliazione, comunione eucaristica, soffermandoci spesso “sugli effetti dello Spirito Santo”. Nella condivisione degli argomenti trattati ci sono stati anche momenti di difficoltà ad esternare il proprio pensiero, riconoscendo i nostri ricorrenti dubbi e limiti umani. Mi piace pensare che, alla fine di ogni incontro, ognuno sia tornato a casa con un “nuovo bagaglio” di aiuto, per la propria crescita individuale, che ha aumentato il senso di appartenenza alla nostra comunità cristiana. Provare per credere! (Gisella - BADIA)


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Io ministro straordinario della comunione... Continuando la presentazione delle persone che nel nascondimento offrono il proprio servizio alla comunità, abbiamo pensato di chiedere una testimonianza ai nostri ministri della Comunione presenti nelle due comunità. Se non ci fosse stato quel ragazzo a prestare a Gesù i pochi pani dei poveri e i due pesci, forse non si sarebbe realizzato il suo sogno di vedere sfamata tutta quella gente, che andava a lui insaziabile della sua parola e dei gesti prodigiosi. È bastato il gesto di quel ragazzo, che ha investito tutto sulla parola di Gesù, perché si realizzasse la vera eucaristia, che è offerta e solidarietà. Come nell’ultima cena quel pane e quel vino sono i segni dell’offerta di Gesù al Padre in solidarietà con gli uomini, così in ogni eucaristia siamo educati a fare della nostra esistenza un’offerta a Dio al servizio e in solidarietà con i nostri fratelli. Questo è il dono che il Signore mi ha fatto , portando lui stesso nelle abitazioni, Chiese domestiche ai fratelli e sorelle che lo desiderano. E che lo aspettano con grande trepidazione. Perche vivere l’Eucaristica significa dire un grande

no al pessimismo, per dire un grande sì all’ottimismo; l’ottimismo della fede, cioè l’ottimismo che si basa non tanto su quello che noi possiamo compiere, ma prima di tutto su ciò che il Signore può fare e di fatto fa per noi. E allora su coraggio! Cancelliamo le paure i timori che frenano il nostro amore a Gesù e ai nostri fratelli. Diamo la nostra disponibilità, dopo l’opportuno discernimento da parte dei nostri pastori, affinché possiamo far parte anche noi , come operai della vigna del Signore come ministri straordinari della eucaristia che ne abbiamo tanto di bisogno anche nella nostra comunità.Per camminare insieme sostenendoci gli uni gli altri e condividendo i doni che abbiamo ricevuto dal Signore, piccoli o grandi che siano. (Diacono Francesco) Il ministro straordinario dell’Eucaristia nella comunità è quella figura di supporto al sacerdote nella distribuzione dell’Eucarestia, la domenica e settimanalmente, agli anziani e ammalati bisognosi di attenzione spirituale accompagnata dal contatto umano. Ognuna di noi accoglie la responsabilità di somministrare il corpo di Gesù consapevoli di questo grande dono che il Signore ci elargisce accontentandosi delle nostre povere mani e del nostro fragile cuore. La commozione ci accompagna con le tante mani che ricevono il corpo di Cristo, testimoniando l’amore a Gesù che ci aiuta nel dolore e nella gioia della vita. (Lucia, Maria, Rosaria - VIOLINO) Vado veramente volentieri da questi cari fratelli impossibilitati ad intervenire alla Celebrazione eucaristica e che puntualmente ogni mese mi aspettano e accolgono me, e il Signore, con tanta cordialità. Il legame di affetto e


DialogoeFamiglia di solidarietà che si instaura, fondato sulla forza del Sacramento, è davvero prezioso anche all’edificazione della comunità. D’altra parte ‘la comunione’ non può essere un fatto intimistico e i nostri malati e anziani partecipano realmente alla vita comunitaria e nello stesso tempo non si sentono soli e abbandonati. Insieme tendiamo alla comunione piena con Gesù, presente realmente nella Celebrazione e nel Pane eucaristico che ci fa Comunità: Corpo di Cristo, ancora visibile nella storia e nel mondo, per manifestare l’amore di Dio che è con noi in ogni situazione e stagione della vita. Da Papa Francesco ho sentito dire che “dai poveri e dagli anziani si inizia a cambiare la società”. Ringrazio di cuore per questo servizio e bella opportunità pastorale. (Santina - BADIA)

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Sono Bernardina, dal 2008 svolgo il servizio di Ministro straordinario dell’Eucarestia nella Comunità della Badia, nomina conferitami dal Vescovo su proposta del Parroco, questo incarico viene rinnovato ogni tre anni. Ogni primo venerdì del mese vado a portare Gesù Eucarestia agli anziani che ne hanno fatto richiesta. Mi sento onorata di fare questo servizio agli ammalati che non possono partecipare alla S.Messa e inoltre portare Gesù per le vie del Villaggio lo vedo come un segno di benedizione e fedeltà a Cristo vivo in mezzo alle nostre case. Gli anziani desiderano ricevere la comunione e anche essere informati sulla vita della nostra comunità e farsi partecipi con la loro preghiera. Aiutiamoci a conoscere meglio le persone delle nostre vie che potrebbero desiderare di ricevere Gesù. (Bernardina - BADIA)

Sotto la tua protezione

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l mese di maggio, nella tradizione ecclesiale, si caratterizza per un particolare ricordo e affidamento alla Beata Vergine Maria. Per le nostre comunità di Violino e Badia è una occasione importante per porsi sotto la protezione della Madre Celeste. In particolare vogliamo affidare a Lei e alla sua intercessione, il cammino di crescita nella comunione e nello stile di vita comunitario. Maria insegna alcuni atteggiamenti fondamentali a questo proposito. Anzitutto è Madre della Chiesa in quanto è alla sua presenza che, secondo il racconto degli Atti degli Apostoli, lo Spirito Santo scende sulla comunità apostolica e da origine all’azione evangelizzatrice della stessa. In questo mese di maggio vogliamo chiedere che Maria davvero sia accanto alle nostre comunità perchè lo Spirito scenda abbondante e grazie alla sua presenza impariamo a mostrare in tutti i luoghi della nostra vita il volto di Gesù, Figlio di Dio. Un secondo aspetto importante di Maria è la sua vicinanza al Figlio Gesù nel momento della sofferenza e della morte (madre dei sofferenti).

Anche questo ci fa ricordare come essenziale è la presenza dei tanti anziani ed ammalati che soffrono nel nascondimento e offrono le proprie sofferenze per il bene delle parrocchie: Maria sia accanto a loro e stimoli la nostra cura amorevole dei sofferenti. Maria è ricordata come la porta del cielo: attraverso di Lei possiamo conoscere Gesù ed essere salvati. La nostra preghiera a Maria salga intensa perchè ci accompagni nel cammino verso la santità come singoli e come comunità. Infine, Maria è l’aiuto dei Cristiani: questo “titolo” attribuito a Maria ci aiuti come comunità cristiana a dimostrare la vicinanza a coloro che vivono oggi situazioni economicamente e socialmente difficili. Nel mese di Maggio aiutati da questi quattro “titoli” di Maria verrà proposta la preghiera del Rosario serale nelle case come “pellegrinaggio di Maria e con Maria tra le nostre case”: la nostra partecipazione sia un segno del nostro porci sotto la sua Protezione. Don Fausto


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Primo maggio 2015

La festa patronale al Violino apre le celebrazioni per il 60° del primo Villaggio Marcolini

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essant’anni e non dimostrarli! Potrebbe essere un buon slogan per annunciare che quest’anno il Quartiere La Famiglia, meglio conosciuto a Brescia come ‘Il Violino’ raggiunge il traguardo dei sessanta anni di vita. E come celebrare al meglio questo anniversario se non rifacendoci al Patrono che padre Marcolini e i lavoratori di allora, che vedevano realizzare il sogno di una casa ‘proprio loro’, scelsero nella figura di San Giuseppe Lavoratore. È anche per questo motivo che quest’anno il nostro Vescovo Luciano ha scelto di venire a celebrare la Festa dei Lavoratori proprio nella Comunità del Violino: non tanto per celebrare una ricorrenza, anche questo ha la sua importanza, ma per ribadire il legame tra famiglia, lavoro, casa, chiesa, territorio… e dire che non possiamo, e non vogliamo, essere ‘quartiere dormitorio’ ma una comunità sveglia, partecipe della vita sociale ed ecclesiale e che l’impegno deve essere di tutti. E per riandare alle origini la Messa sarà celebrata davanti a quella che è stata la prima Chiesa del Festa del lavoro a Botticino, 2010

Villaggio fino al 1981, in Via Prima, all’Oratorio. Per questo anniversario ‘Marcoliniano’ ci si sta muovendo anche nella nostra Zona Pastorale dell’Oltre Mella e, in collaborazione con l’Ufficio della Pastorale Sociale della Diocesi, sarà proposto in data 24 aprile, presso la Pieve di Urago Mella, un incontro dal tema: “1955-2015 Come allora. Casa, famiglia e lavoro” relazione tenuta dall’On. Paolo Corsini. La Domenica successiva, il 26 aprile, presso la Parrocchia di Santo Spirito – Via Ponte Crotte, si terrà la Festa della Famiglia, per tutte le Famiglie della nostra Zona Pastorale. Per il 60° del Quartiere e della Parrocchia un gruppo di volenterosi si sta trovando per mettere in cantiere altre proposte e iniziative… quando sarà pronto il Programma sarà certamente pubblicizzato a dovere. Per ora cominciamo a ‘goderci’ queste occasioni… possono servire a risvegliare in tutti un po’ di senso di appartenenza e a ripartire con nuovo slancio verso il futuro. Don Raffaele


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Oratorio in fermento Che bello poter parlare di oratorio per poi viverlo meglio! Dopo la pubblicazione del PEO diocesano (Progetto Educativo dell’Oratorio), ogni oratorio dovrà, secondo le indicazioni fornite dallo stesso, dotarsi di un proprio progetto educativo nel quale verranno definite la natura (cosa è l’oratorio), il senso (perché si fa oratorio) ed infine le azioni-persone coinvolte in ambito oratoriano. Nel progetto educativo dell’oratorio dovranno confluire le risposte a questi tre ambiti, con l’aggiunta dell’elemento della progettualità di pastorale giovanile di unità pastorale. Al progetto educativo dell’oratorio dovrà poi affiancarsi un regolamento che rappresenterà ovviamente la parte più malleabile, più soggetta ai cambiamenti. In questa prima fase dovremo insieme definire la natura di oratorio: l’oratorio è… Immaginiamo che questa frase senza finale non vi suoni nuova e sia già giunta (magari da più ambiti) nelle nostre case! Che bello poter dare la nostra opinione su un ambiente fondante della nostra comunità e contribuire alla definizione del Progetto Educativo;

tutti i pensieri, tutte le sensazioni saranno utili e verranno raccolte entro la metà del mese di aprile e portate in CdO (Consiglio d’Oratorio). In seguito, entro la fine di aprile, si giungerà ad una definizione educativa di oratorio che verrà confrontata con quella diocesana (cfr. “Dal Cortile”) e poi condivisa con la comunità per una eventuale correzione. Sempre in tale occasione verrà stilato un elenco dettagliato delle attività e dei servizi presenti in oratorio, con il numero delle persone coinvolte; in tal modo si potrà convocare in maniera più completa possibile la comunità educativa. Vi saranno in seguito altri momenti di partecipazione attiva, condivisione, sino a quando si giungerà al progetto educativo dell’oratorio della nostra comunità. È a tutto questo che tutti, come comunità, siamo chiamati e non esiste limite d’età per poter dare il proprio contributo: dal bambino, all’adolescente, al giovane, all’adulto, alla persona matura, la voce di tutti è importante. Sentiamoci tutti sollecitati, proviamo a dare un senso compiuto alla frase l’oratorio è…

Ritiro comunitario quaresimale

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omenica 15 marzo si è svolto il ritiro quaresimale per tutti gli adulti della comunità dal titolo “UNO DI VOI MI TRADIRÀ – ANCHE TU MI RINNEGHERAI”. Al centro della riflessione il passo del Vangelo secondo Giovanni nel quale Gesù, consapevole dell’imminente tradimento, lo comunica ai discepoli. Offrendo a Giuda il primo boccone, Gesù fa quasi un estremo tentativo di apertura nei suoi confronti. Purtroppo Giuda non lascia entrare la luce nella sua vita e persevera nella scelta di tradimento, condannandosi, di fatto, alle tenebre. Appena successivo, il secondo passo del Vangelo è quello nel quale Simon Pietro dichiara la sua fedeltà a Gesù, anche a costo della sua vita; Gesù sa di essere amato da lui e lo sceglierà come pietra su cui fondare la Chiesa, ciò nonostante è consapevole che prima dell’alba lo rinnegherà per ben tre volte. A differenza di Giuda, Simon Pietro non si arrende alle tenebre, trova la forza per cambiare e ricominciare a vivere secondo gli insegnamenti di Gesù, testimoniando la luce. Prendendo spunto dal tradimento di Pietro, ci siamo soffermati

sul “catalogo delle malattie della Curia” denunciate da Papa Francesco qualche giorno prima dello scorso Natale, per riflettere sulle tentazioni che non riguardano solo la curia, ma ogni singolo cristiano, la parrocchia, movimento ecclesiale, ecc. Dall’analisi della realtà delle nostre parrocchie, condivisa dai partecipanti all’incontro, le più citate sono state “La malattia delle chiacchiere, delle mormorazioni e dei pettegolezzi”, “La malattia dell’indifferenza verso gli altri: quando ognuno pensa solo a se stesso” e “La malattia del mal coordinamento: quando i membri perdono la comunione tra di loro”. Queste tre sono solo le più citate, ma ci siamo resi conto che nelle nostre comunità non mancano neppure le altre dodici malattie ricordate dal Papa. Papa Francesco ci ricorda che sono mali dai quali bisogna guarire, ma “la guarigione è anche frutto della consapevolezza della malattia e della decisione personale e comunitaria di curarsi sopportando pazientemente e con perseveranza la cura”. A tutti noi buon lavoro! Monica L.


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Cronaca dei Quartieri Progetto persona... ...E DIO VIDE CIÒ CHE AVEVA FATTO ED ECCO ERA COSA MOLTO BUONA!

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oi adolescenti secondo il rito ambrosiaBadia-Viol i no no, mentre il lunedì sera abbiamo deciso abbiamo festeggiato il di trascorrere il carnecarnevale con buona parvale in un modo diverso te degli ospiti. È stata una dal solito, ma alquanto festa bellissima! L'ultimo speciale. Siamo partiti il giorno siamo andati nei 14 febbraio intorno alle 17 reparti ad aiutarli a creadi pomeriggio per recarci re i vestiti e le maschere presso la Sacra Famiglia, per la sfilata di carnevaAdolescenti a Cesano un istituto che fornisce le che si sarebbe svolta il cura e assistenza a disabili psichici e fisici, oltre giovedì. Secondo me questa è un'esperienza che ti che ad anziani non autosufficienti, a Cesano Bo- rende soddisfatto e gratificato soprattutto quando scone, dove abbiamo passato quattro giorni in- ti accorgi di rendere gli altri felici con poco, con dimenticabili. La prima sera abbiamo incontrato un semplice sorriso o una stretta di mano, facendo dei ragazzi profughi, costretti a scappare dai loro loro quindi capire che tu ci sei. Un'esperienza che paesi per la guerra, e ospitati in questa struttura, si può definire "dai due volti": all'inizio si è sempre che affrontano la vita con grande dignità. Insieme un po' spaesati, avvolti da un senso di insicurezabbiamo condiviso i loro disagi grazie all’aiuto di za e imbarazzo, ma con il passare del tempo tutto una mediatrice culturale e infine ballato e canta- questo passa e ti senti subito a tuo agio. Questa to le loro canzoni. Nei giorni successivi ci siamo esperienza ha fatto conoscere una realtà "diversa" divisi in gruppi, ognuno dei quali è andato dagli dalla mia, persone che pur avendo delle difficoltà, anziani nei reparti, "ragazzi" come li chiamano non hanno nessun problema a regalarti un sorriloro, e li ha accompagnati a fare diverse attività, so. Il nostro impegno, rientrati a casa, è che questi per esempio le maschere di carnevale, la tombola giorni passati insieme, ci aiutino a ricordare quein teatro in compagnia con i volontari dell'univer- sto grande dono: “Abbiamo una vita che è fatta sità e infine la catechesi con canti e balli. La do- per l’altro…” menica mattina abbiamo partecipato alla messa Marta

Cineforum

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orse tutti non sanno, anzi, certamente molti non sono al corrente, che da quest’anno la nostra Unità Pastorale Badia-Violino è legalmente autorizzata all’utilizzo dei dvd per le proiezioni pubbliche nell’ambito parrocchiale con fini religiosi, culturali e intrattenimento negli oratori. Questo dopo la legge europea che dal primo gennaio 2014, per i nuovi film in distri-

buzione, ha vietato l’uso della classica pellicola in celluloide ora sostituita dal digitale. Un progresso tecnologico che però, a livello nazionale, ha messo in difficoltà svariate centinaia di sale cinematografiche parrocchiali non in grado di sostenere una spesa che varia da un minimo di 40 a 70 mila euro, e anche più, per aggiornare le sale alla nuova tecnologia. Ecco allora l’iniziativa


DialogoeFamiglia della CEI, poter utilizzare legalmente i dvd con un adeguato impianto, in qualche modo sopperire alla possibile soppressione del servizio che le parrocchie davano. La CEI è riuscita infatti a concordare con le case di distribuzione e la Siae un accordo denominato “ Licenza Ombrello” che ne consente appunto l’uso, con delle limitazioni comunque sopportabili, e pagando ovviamente una quota associativa annuale in relazione al numero degli abitanti, quota che per la nostra Unità Pastorale è stata di euro 880. A fronte di questa possibilità, che copre tutte le proiezioni nell’anno in corso senza limitazione di numero, è stato deciso di riprendere anche gli incontri del cineforum, giovedi pomeriggio al Violino, venerdi sera alla Badia. Un ciclo di quattro film, in futuro si vedrà di incrementarne il numero, che dai commenti sembra siano stati graditi, vuoi per i temi trattati, ma anche dalla godibilità degli stessi. La partecipazione del venerdi sera alla Badia è stata pressoché costante con un numero medio di partecipanti di 35/40 persone, al Violino invece, vuoi per la collocazione pomeridiana, ma soprattutto per la collaborazione e partecipazione degli aderenti al gruppo anziani ViVo, il numero dei partecipanti è stata in media di 80/90 persone.

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Per me risultati più che soddisfacenti che auspico possano ulteriormente migliorare, magari con l’apporto e l’iniziativa di giovani appassionati, sempre attesi e benvenuti da me e dall’inossidabile collaboratore Jonny Didonè, a cui va il mio sincero ringraziamento. Un ringraziamento va a chi da anni ci sponsorizza, la F.N.P. Cisl di Brescia e in particolare alla persona che si mobilita per ottenerla, un grazie all’amico Modesto Franceschini, attento e preciso collaboratore. Nel dare appuntamento ai prossimi film del periodo autunnale, di seguito mi preme pubblicare l’attuale bilancio a chiusura del primo ciclo 2015, positivo e già sufficiente a coprire le spese di tutto l’anno. Walter Salemi Fondo cassa al 01-01-2015 Offerte alla Badia Offerte al Violino Contributo F.N.P. Cisl Brescia Totale in cassa

euro euro euro euro euro

520,81 183,50 366,98 240,00 1311,29

Acquisto Dvd Riparazione cassa acustica Versati in parrocchia per Licenza Ombrello e contributo spese Totale spese Avanzo in cassa al 13-01-2015

euro euro euro

50,60 40,00

euro euro

1000,00 1.090,60 220,69

Attività USO VIOLINO...noi ci siamo! Le attività della nostra associazione si sono fermate per la sosta invernale e così durante la pausa dei campionati abbiamo aderito con i ragazzi a dei tornei in provincia dove abbiamo potuto raccogliere buone informazioni per migliorare alcuni nostri limiti. Con la ripresa dei campionati è arrivata anche la neve e così ci siamo trovati in eredità alcune partite infrasettimanali da recuperare. La crescita di tutti, a partire dai bambini della scuola calcio, passando dai ragazzi under 12 ed agli open, per arrivare fino agli allenatori, è continua ed il riscontro lo abbiamo soprattutto agli allenamenti sempre molto partecipati. Confrontandoci con altre realtà calcistiche presenti nei nostri campionati ci siamo resi conto che, in alcune di queste, manca la preparazione da parte degli addetti ai lavori: non basta mettere a disposizione un po’ di tempo libero, siamo convinti che bisogna essere formati, per questo tutti i nostri allenatori frequentano i corsi di preparazione. Il gioco del calcio e lo sport in generale deve mettere attenzione alla

sfera educativa per la crescita di tutti coloro che lo praticano. Cogliamo l’occasione per lanciare un messaggio alla nostra comunità: avremmo il piacere che vi avvicinaste alla nostra realtà, per far questo sarebbe bello vedervi presenti in oratorio ai nostri allenamenti piuttosto che alle partite del sabato pomeriggio.Questa stagione sportiva non è ancora terminata ma siamo già partiti per pianificare al meglio la prossima, siccome vogliamo crescere e migliorare, stiamo cercando giovani volenterosi che si mettano in gioco. Noi ci siamo e la nostra realtà ha bisogno anche della vostra partecipazione. Luca A.

In allenamento


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Vita dei Quartieri EXPO: occasione da non perdere

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n grande avvenimento ci attende nei prossimi mesi, un'esposizione universale, da maggio a ottobre che coinvolgerà tutto il mondo: EXPO 2015; oltre 140 paesi hanno aderito e si svolgerà in Italia, a Milano. Vi chiederete: ma cosa c'entra EXPO 2015 con il nostro giornale parrocchiale? Io sono convinto, e penso che anche voi lo sarete, se vi soffermerete un attimo solo sul tema di questo grande evento, della sua enorme importanza e che non può lasciare indifferente anche una piccola comunità come la nostra che si dice cristiana. Difronte ad un aumento continuo della popolazione mondiale, che comporta una richiesta sempre maggiore di cibo, bene hanno fatto i nostri governanti a porre all'attenzione del

mondo questo problema e chiedersi come nutrire il pianeta e trovare energia per la vita in un futuro non troppo lontano, senza, però, dimenticarsi di porre un freno allo sfruttamento della terra e delle risorse che essa ci offre, perché non sono infinite. È stato molto chiaro Papa Francesco nel messaggio rivolto, in videoconferenza, ai rappresentanti degli oltre 140 paesi riuniti a Milano per stendere la Carta sugli impieghi assunti da EXPO. Tre impegni ha chiesto il Papa tra le cose dette: lottare contro la povertà, essere testimoni di carità, custodire, e non sfruttare, la terra. Continua ancora il Papa: “Una sana politica economica mette al centro, come bene supremo, la

dignità della persona umana. La terra è generosa ma chiede rispetto… la terra non fa mancare nulla a chi la custodisce senza violenza e arroganza. Essa è un prestito che i nostri figli ci fanno perché noi la curiamo e la restituiamo loro”. Nel condividere pienamente questa iniziativa, non posso esimermi di pormi qualche riflessione legata alla fame nel mondo e allo spreco alimentare. Nel nostro pianeta ci sono ancora milioni di persone che non hanno accesso al cibo o che muoiono di fame, nonostante sul pianeta si produca cibo sufficiente per sfamare il doppio degli abitanti oggi sulla terra: sono dai sei ai sette miliardi gli attuali abitanti della terra, ma produciamo per sfamarne circa dodici miliardi e tanti ancora muoiono di fame. Non è forse meglio ricominciare da subito a rivedere la gestione di queste risorse per porre fine a questa scandalosa situazione? Perché continuare questa rincorsa sfrenata a chi produce sempre di più utilizzando anche prodotti OGM (organismi geneticamente modificati) che hanno rese più alte ma che non ci garantiscono una sicurezza alimentare, quando sappiamo che non facciamo nulla per aiutare popolazioni che soffrono la fame? Lo spreco del cibo, quello che buttiamo via ogni giorno (76 kg annui a persona) non è motivo di riflessione anche per la nostra comunità? È possibile rivedere e cambiare i nostri comportamenti e il nostro stile di vita affinché si possa ridurre questo spreco, perché ognuno di noi sia chiamato in causa per combattere questa vergogna. Un esimio e noto professore dice: ”oggi tutti affidiamo a EXPO la dimensione salvifica della nostra situazione”, aggiungo io: ma sarà proprio così? Ce lo auguriamo. Guerino Toninelli


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Nuova luce per San Valentino

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al 14 Febbraio scorso il nostro quartiere appare avvolto in una luce diversa, nuova, più intensa, direzionata, moderna. Questa novità, al di là degli aggettivi di carattere estetico, rappresenta due importanti cambiamenti per il Violino e la città tutta. Il primo riguarda A2A, azienda con storiche radici bresciane, che ricalcando le orme della “vecchia” ASM ritorna ad investire sulla città, riavvicinandosi al territorio dal quale è partita la sua avventura imprenditoriale. Il secondo è di tipo economico/ecologico; installando i nuovi corpi luminosi infatti il Violino è la prima zona di Brescia ad entrare nell'era dell'illuminazione a LED, tecnologia che presenta notevoli vantaggi economici ed ambientali.

Dalle ACLI...

A fronte di un investimento per A2A di 12 milioni di euro si passerà da un consumo per l'illuminazione pubblica di 18 milioni di kWh annui a 11 milioni, questo risparmio, pari a 1300 tonnellate equivalenti di petrolio consumato, consentirà di diminuire di 2700 tonnellate annue la CO2 emessa nell'aria, numeri che danno la netta dimensione economica ed ecologica di questo passaggio. Entro il 2016 la città vedrà tutti i sui 42.774 punti luce trasformati ad illuminazione LED. Dicono che queste nuove luci direzionate verso il basso favoriscano anche una migliore visione notturna del cielo stellato, quindi per i prossimi san Valentino avremo un quartiere sì più moderno, ma anche più romantico. Mirco Biasutti

Orari d’ufficio: martedì e giovedì (non festivi) dalle 16.00 alle ore 18.00 (dal 15/06/2015 solo il martedì) ACLI presso la segreteria dell’Oratorio del Villaggio Badia in Via Prima, 83

CAMPAGNA FISCALE 2015 DICHIARAZIONE REDDITI 2014 Anche quest’anno il Circolo ACLI Badia sarà presente con un suo incaricato alla ricezione-elaborazione e consegna di: mod. 730/15 – mod. Unico/15 – mod. RED715 – mod. ISEE-ISEU 2015, nonché imposte comunali IMU e TASI. Tante le novità cui si dovranno attivare i CAF per l’espletamento delle diverse pratiche, citiamo le più importanti. Chi presenta il 730/15 dovrà fornire delega firmata con fotocopia carta d’identità al CAF per accedere ai dati sensibili messi a disposizione dall’amministrazione finanziaria; ciò vale anche per i clienti ACLI che hanno ricevuto nei giorni scorsi la delega già compilata. Il CAF ACLI richiede, come ogni anno, documentazione idonea per i recuperi edilizi e risparmio energetico e, per chi si avvale del 19% sugli interessi di mutuo prima casa, copia degli atti d’acquisto e del mutuo stesso. Meriterebbe una più profonda analisi la compilazione dell’ISEE. Tante e forse troppe le novità. Fra le più importanti: l’ISEE scade il 15 gennaio dell’anno successivo; ci saranno vari tipi di ISEE; per la cop-

pia convivente dovrà essere certificato il reddito del compagno/compagna; per la coppia divorziata avrà valenza l’assegno mensile o annuale che il giudice avrà stabilito in sede di separazione. ISEE corrente: per chi ha avuto risoluzione del rapporto di lavoro o ha cessato l’attività sarà calcolato sulla base dei redditi percepiti negli ultimi 12 mesi, ecc. Per quanto riguarda le Imposte comunali IMU e TASI sembra che l’acconto verrà calcolato al 50% di quanto versato l’anno precedente, con relativo saldo da versare a dicembre in base alle delibere comunali dettate con tempistica, fino a fine ottobre 2015. Per concludere, ricordo il rinnovo tessera soci 2015 per chi non lo avesse ancora fatto o per chi lo desideri fare. Il socio ACLI ha diritto ad uno sconto sui prezzi praticati dal CAF ACLI per il perfezionamento delle pratiche fiscali e per il calcolo delle imposte comunali. Grato della vostra attenzione, porgo un augurio di Buona Pasqua a tutti! per il Circolo ACLI Badia-Mandolossa il Presidente Giuliano Pollonini


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AIUTIAMOLI A VIVERE

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l sogno dell’“Associazione Trentina Aiutiamoli a Vivere Onlus” è di fondare un comitato bresciano e estendere quanto più possibile, anche nella nostra città, la rete di accoglienza che dal 1994 offre la possibilità a bambini bielorussi di trascorrere quattro settimane in Italia. “La vacanza terapeutica in Italia” è per i bambini di quelle zone un’opportunità preziosa, perchè trascorrendo qualche settimana nel nostro Paese riescono ad eliminare, in via del tutto naturale, almeno il 60 percento del cesio che hanno accumulato nell’organismo - ha spiegato Ermanno Sant, presidente dell’associazione -. Ma la cosa più straordinaria, al di là dei miglioramenti nel loro stato di salute, è il legame che viene a crearsi in così poco tempo: non solo fra la famiglia che accoglie e il bambino o la bambina che arrivano, ma anche fra le famiglie vicine. Si assiste a scambi meravigliosi, ed è una cosa che scalda il cuore”. Nonostante siano passati ventinove anni dall’esplosione del reattore della centrale nucleare di Chernobyl, la salute di chi risiede in Bielorussia viene, inevitabilmente minata: sintomatico è come, a seconda della zona di residenza, si possa rilevare l’incidenza di diverse malattie. Da problemi di udito a quelli di vista, spesso molto seri come la caduta della retina, a problematiche dell’apparato scheletrico che portano spesso

a scoliosi e altre patologie affini. “Il cesio-137 è talmente diffuso nell’ambiente che continuerà a causare danni per i prossimi trecento anni - ha sottolineato Raffaele Vezzola, direttore dell’ “Associazione Trentina Aiutiamoli a Vivere Onlus”, che può contare su ventiquattro comitati nella sola regione Trentino -. Accogliere quei bambini, quindi, è offrire loro la possibilità di diventare più resistenti, più forti, per quando ritorneranno a casa”. L’Assessore alla rigenerazione urbana Valter Muchetti, intervenuto durante la serata di presentazione dell’operato dell’Associazione, si è detto entusiasta dell’impegno e della generosità dimostrati in questi anni dai membri dell’associazione, e sostiene l’idea di estendere la rete di accoglienza anche a Brescia. “Sono sicuro che in poco tempo si spargerà la voce, e che i bresciani cominceranno a ragionare seriamente in merito a questa faccenda - ha detto di fronte alla platea abbastanza numerosa che venerdì sera si era radunata nella Sala Civica di via del Santellone -. La nostra è una comunità attenta e sensibile, per questo sono sicuro che “Aiutiamoli a Vivere Onlus” troverà nei bresciani una generosità preziosa. È una sfida, ma non dubito che la città scenderà in campo al più presto, pronta ad accogliere chi si trova in una situazione di bisogno”. Dal Bresciaoggi Arianna Lenzi


Anniversari 15 di Matrimonioo20 celebriamo

dal percorso CATECHISTICO

Anche quest’ann rimonio a i vari lustri di mat : no partire dal 5° an o Parrocchia Violin rile Domenica 12 ap S. Messa ore 11.00 a Parrocchia Badi gio ag m 3 a Domenic .30 10 e S. Messa or

cludono Nel mese di maggio si con genitori. i con R ICF di ri i vari incont

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Domenica 31 maggio Prime confessioni (III° anno) Domenica 7 GIUGNO Rinnovo delle promesse battesimali (II° anno)

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ita' Assemblea comunratorio educativa dell'o dia a Oratorio B gio g a 1m giovedì 2

MARTEDì 2 GIUGNO na Pellegrinaggio alla Madon no an ra usu chi per della Stella co isti catech

Info e iscrizioni presso le segreterie a partire dal 27 aprile

iolino Oratorio V 8 maggio giovedì 2

Verso L'estate... Grest 2015

Da lunedì 8 a venerdì 26 giugno presso Oratorio Violino. Dal lunedì 22 giugno al venerdì 10 luglio presso Oratorio Badia

corsi per

preparazione animatori: Dopo un incontro di presentazione generale e personale in vista del grest, gli animatori sono invitati a quattro giornate in “stile grest” da vivere in oratorio secondo il programma che verrà pubblicizzato: sabato 25 - domenica 26 aprile sabato 2 - domenica 3 maggio

Azzurro - Spazio compiti estivo Da lunedì 13 a venerdì 31 luglio presso Scuola materna Bonicelli e Oratorio Violino

campo senior (1°-2° media)

Feste dell’o

ratorio Oratorio B dal 19 al 21 adia giugno Oratorio V dal 4 al 6 se iolino ttembre

presso Cortenedolo dal 11 al 18 luglio

campo junior (3°-4°-5° elementare) presso Cevo dal 18 al 25 luglio

campo avventura (dalla 3° media alla 3° superiore) 1° step: cammino da Assisi a Roma dal 27 luglio al 1 agosto 2° step: campo a Roma dal 1 al 4 agosto

campoFAMIGLIE dal 08 al 17 agosto

AGOSTO

Pellegrinaggio OFTAL A LOURDES

dal 10 al 17 settembre

Pellegrinaggio in Terra Santa (acconto ed iscrizione entro aprile 2015)


CARNEVALE

la VECCHIA


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