Dialogo e Famiglia Giornale dell’unità pastorale delle Parrocchie Badia-Mandolossa e Violino N˚ 4 - Ottobre 2015
il
volto della misericordia del Padre
Sommario Parola del Parroco Gesù Cristo volto della Misericordia del Padre. . . . . . . . . . . . . pag. 3 Vita della Chiesa Anno giubilare della misericordia.» 4 Significato e storia dei Giubilei. . . . . . . . . . . . . . » 6 Lettera enciclica Laudato sì, la parola a due parrocchiani. . . . » 8 Vita dell’Unità Pastorale I consigli riuniti per la programmazione pastorale . . . . » 10 Riunione straordinaria dei consigli pastorali parrocchiali. . . . . . . . » 11 Proposta anno pastorale 2015-2016 . . . . . . . . . . . . . . » 12 Proposte pastorali giovanili . . . . » 14 ICFR... si ricomincia!!!. . . . . . . . » 15 Estate…tempo di campi. . . . . . . » 16 Ad Assisi con i cresimati. . . . . . » 18 Attività sportiva oratorio Violino . . . . . . . . . . . . . . . . » 18 Cineforum: una nuova stagione. . . . . . . . . » 19 Programma Vi.Vo. .. . . . . . . . . » 20 Spazio Cultura in oratorio . . . . . » 20 Vita dei Quartieri Proposta FACES. . . . . . . . . . . » 21 Il Gruppo di ricerca Badia Trenta saluta due cari collaboratori. . . . » 21 Grazie a Barbara e Francesco . . . » 22
Redazione Don Raffaele Donneschi, Don Fausto Mussinelli, Elena Rubaga, Guerino Toninelli, Elena Vighenzi, Carlo Zaniboni.
Cantico delle Creature, San Francesco (in volgare)
Altissimu, onnipotente, bon Signore, Tue son le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione. Ad Te solo, Altissimo, se konfano, et nullu homo ène dignu te mentovare. Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature, spetialmente messer lo frate Sole, lo quale iorna, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore: de Te, Altissimo, porta significatione. Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle: in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle. Laudato si', mi' Signore, per frate Vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento. Laudato si', mi' Signore, per sora Aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta. Laudato si', mi Signore, per frate Focu, per lo quale ennallumini la nocte: ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte. Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba. Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore et sostengono infirmitate et tribulatione. Beati quelli ke 'l sosterranno in pace, ka da Te, Altissimo, sirano incoronati. Laudato si' mi Signore, per sora nostra Morte corporale, da la quale nullu homo vivente po' skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male. Laudate et benedicete mi Signore et rengratiate e serviateli cum grande humilitate
Orari S. Messe Unità Pastorale Feriali:
da lun a giov ore 8.30: Badia da lun a ven ore 18.00: Violino ven ore 18.30: Badia
Festive:
sab ore 8.30: Lodi Mattutine sab ore 18.00: Violino
sab ore 18.30: Badia dom ore 8.00: Badia dom ore 9.00: Violino dom ore 10.30: Badia dom ore 11.00: Violino dom ore 17.00: Mandolossa dom ore 18.00: Violino
Contatti dei presbiteri della Unità Pastorale Parroco (don Raffaele Donneschi): Parrocchia San Giuseppe Lavoratore trav. Ottava,4 - Villaggio Violino tel. (segreteria parrocchiale) 030 312620 e-mail: raffado@alice.it - www.parrocchiaviolino.it Curato (don Fausto Mussinelli): Parrocchia Madonna del Rosario via Prima, 81 - Villaggio Badia tel. 030 313492 - cell. 328 7322176 e-mail: donmussi80@gmail.com - www.parrocchiabadia.it
Riferimenti per gli oratori: Oratorio San Filippo Neri via Prima, 83 - Villaggio Badia Oratorio Violino via Prima, 2 - Villaggio Violino
Foto in copertina: M. Rupnik - Gesù, buon samaritano - Cappella “Redemptoris Mater”, Palazzo Apostolico in Vaticano
DialogoeFamiglia
3
Parola del Parroco Gesù Cristo volto della Misericordia del Padre
S
iamo stati abituati a pensare, e giudicare, che una parrocchia ‘lavori bene’, sia ‘viva’… dal numero di iniziative e di eventi che vi si realizzano. Che del resto dalle nostre parti siamo un po’ tutti ammalati di pragmatismo, di ‘dover fare qualcosa a tutti i costi’ è risaputo… fa quasi parte della nostra struttura mentale e culturale. Che questo modo di pensare sia però anche corretto ultimamente, soprattutto dopo che ho passato i sessanta e mi rendo conto che mi avvio a buoni passi verso l’età della vecchiezza, lo trovo non tanto, e non solo, sbagliato ma limitante, superficiale, incompleto! Noi non siamo solo quel che facciamo, ma ciò che facciamo deve avere un obiettivo, deve operare per realizzare un progetto che, soprattutto per la Chiesa, comunità dei discepoli di Gesù è lo stesso suo Progetto: annunciare che nel Padre siamo fratelli e sorelle e che siamo tutti impegnati a realizzare un mondo ‘più umano e fraterno’ (Concilio Vat. II). La conseguenza di questa premessa è la scelta, da parte di noi sacerdoti e delle Comunità rappresentate dai Consigli Pastorali Parrocchiali, di continuare anche per l’Anno Pastorale 2015-2016 il Cammino Formativo centrato sull’Ascolto della Parola e sull’approfondimento dei vari Ambiti Pastorali in cui viviamo il nostro Cammino verso l’Unità Pastorale. Come
Consigli Parrocchiali riuniti il 13 settembre 2015
ben sappiamo Papa Francesco ha voluto un Anno Giubilare straordinario della Misericordia, che ha come obiettivo quello che il Papa stesso ha posto quasi all’inizio della Bolla di indizione dell’Anno Santo, quando, al numero 3, scrive che «ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell’agire del Padre». È l’esortazione a quella quotidianità, all’esercizio di quella che potremmo chiamare "la misericordia della porta accanto" senza la quale niente, del discorso di Francesco, si regge. Perché se come cristiani non vogliamo barare di fronte alla provocazione del Papa, è indispensabile che la misericordia di cui oggi ci viene offerta un’occasione irripetibile di riscoperta diventi lo stile di ogni giorno. In famiglia, nel condominio in cui si vive, nel traffico, al lavoro, nel correre e scorrere della vita. Il tema centrale su cui rifletteremo sarà “GESÙ CRISTO, IL VOLTO DELLA MISERICORDIA DEL PADRE”. Continueremo, in Avvento e in Quaresima, a incontrarci nei Centri di Ascolto della Parola di Dio in Famiglia, luogo primo e privilegiato per vivere la Misericordia. Cercheremo di rileggere le Parabole della Misericordia del Vangelo di Luca cercando di renderle ‘vere’ nelle nostre famiglie, nella Comunità e nei suoi luoghi di incontro, nella società e nella relazione con i fratelli, TUTTI i fratelli, senza esclusioni o discriminazioni… Anche i vari Ambiti Formativi a cui siamo invitati a partecipare, facendo magari una scelta dettata dalle nostre predisposizioni o affinità… ma sempre con spirito di servizio alla Comunità e al Mondo, ci aiuteranno a sviscerare, e a vivere, la Misericordia. Il Percorso Catechistico-Liturgico-Educativo avrà come tema annuale “La vita in Cristo”. Sono le tematiche che riguardano la nostra vita morale, spirituale, la nostra testimonianza di una vita coerente con gli insegnamenti del Vangelo. Il Percorso Familiare si porrà a servizio soprattutto dei genitori dell’Iniziazione Cristiana con momenti formativi e animando incontri di spiritualità in preparazione al Natale e alla Pasqua.
4
DialogoeFamiglia
Il Percorso Caritativo-Missionario avrà come tema “Carità e Missione: per una comunità a servizio degli ultimi con uno sguardo attento al mondo”. Quest’anno si aggiunge una nuova proposta Formativa, che riguarda l’Ambito di formazione Socio-Politica; in particolare si toccheranno temi come l’Accoglienza e l’Integrazione, la Buona Politica e si farà uno studio approfondito dell’Enciclica di Papa Francesco “Laudato sì”. Ci è richiesto un salto di qualità per passare da ‘cristiani utenti’ di alcuni servizi della parrocchia
(dai sacramenti agli ambienti…) a discepoli-apostoli di Gesù Cristo e annunciatori-testimoni del Suo Vangelo. Non ci possiamo più nascondere dietro un generico ‘sono cristiano’ detto, e soprattutto vissuto, in maniera anonima: c’è bisogno di cristiani responsabili, di testimoni credibili, di servitori disponibili dell’umanità alla quale siamo chiamati a ridare speranza. Buon lavoro.
Vita della Chiesa Anno giubilare della misericordia
L
o scorso 11 aprile Papa Francesco ha indetto il Giubileo straordinario della misericordia che sarà celebrato dall’8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016. Il motivo principale di questo tempo di grazia lo si può trovare in una frase dell’esortazione apostolica “Il Vangelo della gioia” che esprime anche il programma del ministero dell’attuale pontefice. “La chiesa vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia, frutto dell’aver sperimentato l’infinita misericordia del padre e la sua forza diffusiva”.
Don Raffaele
DialogoeFamiglia L’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, segnerà l’apertura della Porta Santa nella basilica di S. Pietro, e il 20 novembre 2016, Solennità di Gesù Cristo Signore dell’Universo, costituirà la conclusione dell’Anno Santo. Il Giubileo non sarà e non vuole essere il Grande Giubileo dell’Anno 2000. Infatti il Papa desidera che questo Giubileo sia vissuto a Roma nello stesso modo in cui sarà celebrato in ogni Chiesa locale. Quindi anche per la nostra diocesi il luogo delle celebrazioni sarà la nostra Cattedrale che, per mezzo del nostro Vescovo Luciano, aprirà la sua Porta Santa della Misericordia. L’anno poi ha come finalità il richiamare la Chiesa universale alla sua missione prioritaria di essere segno e testimonianza della misericordia in tutti gli aspetti della sua vita pastorale; misericordia che diventa via al dialogo con altre religioni e superamento delle difficoltà ecumeniche che sono di dominio pubblico. Inoltre il Mercoledì delle Ceneri il Papa darà il mandato ai “Missionari della Misericordia” affinché attraverso il sacramento della confessione e la predicazione esprimano l’amore di Gesù Buon Pastore. Il “logo”, l’immagine tipica dell’Anno Santo, rappresenta il Buon Pastore che si carica sulle spalle l’uomo smarrito e riporta il motto “Misericordiosi come il Padre”. Il disegno è realizzato in modo tale da far emergere che il Buon Pastore tocca in profondità la carne dell’uomo e lo fa con amore tale da cambiargli la vita. Un particolare inoltre non può sfuggire. Il Buon Pastore con estrema misericordia si carica l’umanità, ma i suoi occhi si confondono con quelli dell’uomo. Cristo vede con l’occhio di Adamo e Adamo con l’occhio di Cristo. Ogni uomo quindi scopre in Cristo la propria umanità e il futuro che lo attende.
5
La scena si colloca all’interno della mandorla, anch'essa figura cara all’iconografia antica e medioevale che richiama la compresenza delle due nature, divina e umana, in Cristo. I tre ovali concentrici, di colore progressivamente più chiaro verso l’esterno, suggeriscono il movimento di Cristo che porta l’uomo fuori dalla notte del peccato e della morte. La profondità del colore più scuro suggerisce anche imperscrutabilità dell’amore del padre che tutto perdona. Durante l’Anno ci saranno diversi appuntamenti per ogni categoria di persone, in modo particolare per coloro che sono impegnati nel vivere le opere di misericordia. Inoltre il Papa, così pure i vescovi nelle loro diocesi, compiranno segni simbolici raggiungendo alcune “periferie” esistenziali per dare di persona testimonianza della vicinanza e dell’attenzione ai poveri, ai sofferenti, agli emarginati e a quanti hanno bisogno di un segno di tenerezza. Il tema della Misericordia con il quale Papa Francesco ha immesso la Chiesa nel cammino giubilare sarà un momento di vera grazia per tutti i cristiani e un risveglio per continuare nel percorso di nuova evangelizzazione e conversione pastorale che il Papa ci indica nella bolla di indizione “Il Volto della Misericordia”. “In questo Anno Giubilare la Chiesa di faccia eco della Parola di Dio che risuona forte e convincente come una parola e un gesto di perdono, di sostegno, di aiuto, di amore. Non si stanchi mai di offrire misericordia e sia sempre paziente nel confortare e perdonare. La Chiesa si faccia voce di ogni uomo e ogni donna e ripeta con fiducia e senza sosta: ”Ricordati, Signore, della tua misericordia e del Tuo amore, che è da sempre”.
Don Luigi
6
DialogoeFamiglia
Significato e storia dei Giubilei
L’
indizione di un Anno Santo straordinario (che si aprirà nella prossima solennità dell’Immacolata Concezione nel 50° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II), e si concluderà il 20 novembre 2016 (domenica di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo) è una notizia che sì sorprende, ma fino a un certo punto. Infatti, se c’è un leit motiv che attraversa ininterrottamente i primi due anni di pontificato di Francesco (che già da vescovo aveva scelto come suo motto Miserando atque eligendo) è proprio quello della misericordia. “Questa parola cambia tutto”, aveva detto nel pri-
mo Angelus dopo l’elezione. Ecco allora l’inatteso ma logico approdo a un Anno Santo della misericordia nella proposta di un Pontefice che vuole una Chiesa “isola di misericordia”, che interpreta questo bisogno diffuso di misericordia nelle comunità cristiane e lo colloca nella cornice di un tempo di riconciliazione, riprendendo l’idea di un Giubileo straordinario – affidato al Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione – nella scia degli “Anni del perdono”, della remissione dei peccati e delle pene per i peccati, come pure della solidarietà, della speranza, della penitenza sacramentale.
DialogoeFamiglia La storia della Chiesa degli ultimi sette secoli è costellata di Anni Santi: ordinari e straordinari. Quelli ordinari sono legati a scadenze prestabilite ogni venticinque anni (ne sono stati celebrati ventisei, il primo nel 1300, l’ultimo nel 2000). I secondi invece sono stati indetti in occasione di avvenimenti particolari, per ottenere un aiuto divino in momenti difficili della Chiesa o in occasioni solenni, a partire dal XVI secolo. Celebrati per oltre una novantina di volte nel corso del tempo e di durata variabile, i Giubilei straordinari sono anelli di una catena che arriva al Novecento. Sono Giubilei straordinari – anche se vengono assimilati ai 26 ordinari – l’Anno Santo del 1933 indetto da Pio XI per il XIX centenario della redenzione, e quello del 1983 indetto da Giovanni Paolo II per i 1950 anni della redenzione. Due Anni Santi della redenzione, che hanno avuto valore universale, sono durati un intero anno e sono stati accompagnati dall’apertura delle Porte Sante. Giovanni Paolo II parlò di forti motivazioni che lo avevano spinto a questa proclamazione: fra queste la volontà di sottolineare la centralità del mistero della redenzione come motore della fede e il desiderio di aprire il cammino della Chiesa verso il Terzo Millennio. Il primo Giubileo nasce nel 1300 come risposta di un Papa, Bonifacio VIII, alla richiesta del popolo romano di una «pienissima remissione dei peccati» già sulla base di precedenti indulgenze. L’idea del Giubileo riprende alle radici una prassi giudaica (nel capitolo XXV del Levitico il popolo
7
Papa Giovanni Paolo II apre la porta del Giubileo dell'anno 2000
ebraico viene incoraggiato a far suonare il corno ogni quarantanove anni per richiamare la gente di tutto il paese, dichiarando santo il cinquantesimo anno e proclamando la remissione di tutti gli abitanti) s’incarna storicamente nel grembo della pietà medievale, si regge a lungo sulla prassi del pellegrinaggio e di altre pratiche penitenziali, assumendo via via le caratteristiche di evento non solo religioso, ma anche storico, culturale, artistico, civile, economico, sociale. Ma va ricordato anche che, sin dalle origini, è stato il popolo a precedere di poco la gerarchia della Chiesa «inventando» il primo Giubileo cristiano. Ed è ancora il popolo a scrutare per primo i segni del perdono e a credere in quelle indulgenze che poi la Chiesa ha codificato e disciplinato.
Carlo Zaniboni Giacomo Grimaldi, indizione dell'anno giubilare di Papa Bonifacio VIII (miniatura)
8
DialogoeFamiglia
Lettera enciclica Laudato sì, la parola a due parrocchiani
Q
uando ho iniziato a leggere l’enciclica “LAUDATO SÌ” credevo che il tema centrale fosse quello della tutela ambientale, intesa solo come tutela della natura; ho scoperto ben presto che mi sbagliavo. Infatti l’argomento trattato è di più ampio respiro e parte dal presupposto che “L’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme” (Laudato sì, pag. 60); l’impegno per la tutela del pianeta si intreccia dunque con una attenzione al benessere della società, mettendo bene in luce l’i nterdipenden za che lega territorio, esseri umani, flora e fauna e proponendo una lettura lucida, lungimirante e a tutto campo della realtà che ci circonda. L’analisi che Papa Francesco fa della situazione attuale è infatti puntuale e
ricca, prende in considerazione riflessioni scaturite da religione, scienza, filosofia, conferenze internazionali, esponendole con un linguaggio semplice e chiaro, per approdare all’idea di una ecologia integrale “che comprenda le dimensioni umane e sociali” (pag. 131). Il pontefice chiama in causa le responsabilità politiche ed economiche ma effettua anche un accorato appello al cambiamento del nostro stile di vita, al dialogo tra le diverse parti coinvolte ed a una educazione che punti a una nuova sensibilità ecologica; lo slancio e le motivazioni poste sono tali da stimolare una seria autocritica in ciascuno di noi.
Ecologia e rapporti umani nell’enciclica di papa Francesco
basati come sono sul consenso a breve termine, risultano impotenti ad affrontarle. Bene ha fatto dunque Papa Francesco ad affrontare il problema del degrado ecologico legandolo alla questione più ampia della scelta degli stili di vita e facendone quindi un problema di coscienza morale. È solo a questo livello infatti che si può agire per ottenere risultati efficaci e duraturi. Il Papa quindi, specialmente nella sesta parte della sua ultima lettera enciclica chiama ad un cambiamento di stile di vita, all’acquisizione di una saggezza alternativa,
H
o appena letto un editoriale di E. Galli della Loggia (Corsera 31 agosto) che individua nel degrado ecologico e nei cambiamenti climatici che esso comporta, una delle quattro minacce epocali che mettono a repentaglio l’equilibrio socio-politico del mondo. Le altre tre sono: le migrazioni, il crollo delle nascite e l’incapacità degli attuali sistemi economici di dare lavoro a tutti. La gravità di queste minacce è legata al fatto che i regimi democratici,
Silvia Benetti
DialogoeFamiglia incentrata sulla semplicità come ideale di vita. Non che nella lettera manchino i consigli pratici: vestirsi di più e tenere basso il termostato, ridurre il consumo di acqua, usare i mezzi pubblici (e la bicicletta, aggiungo io), spegnere le luci inutili, ecc…, ma queste buone abitudini scaturiscono spontaneamente, una volta che sia percepita la bellezza di una vita semplice e sobria. Quali sono allora i capisaldi di questa “saggezza”? Innanzi tutto bisogna uscire dal “meccanismo consumistico compulsivo” (n. 203) che tende a travolgere le persone nel vortice dell’acquisto di beni materiali, spesso non necessari. Liberarsi dal consumismo per approdare a una radicale valorizzazione dei rapporti fondati nella “solidarietà, nella responsabilità e nella cura basata sulla compassione”. Poi convincersi che fa parte essenziale dell’esperienza cristiana “essere custodi dell’opera di Dio” (n. 217), riconoscendo che il mondo è un “dono ricevuto dall’amore del Padre” (n. 220) e che formiamo con gli altri esseri dell’universo “una stupenda comunione universale” (n. 220), quella “sublime fratellanza con tutto il creato che San Francesco d’Assisi visse in maniera così luminosa” (n. 221). Nei paragrafi successivi il Papa fa riferimento a un certo modo di rapportarsi con gli altri e con le cose, su cui a me sembra che valga la pena di riflettere un momento. Occorre, afferma al numero 222, “rendersi presenti serenamente davanti ad ogni realtà”, concetto ribadito al numero 226: occorre che ognuno impari a “rimanere presente davanti a qualcuno” e, più sotto, a “stare pienamente presente davanti ad ogni essere umano e davanti ad ogni creatura”. Mi sembra qui di capire che questo specifico atteggiamento, in cui io metto tutto me stesso nell’incontro con l’altro, mi apro a lui e lo accolgo dentro me stesso, chiunque egli sia, parrocchiano o mangiapreti, ricco o povero, italiano o straniero, stia particolarmente a cuore a Papa Francesco, come si vede anche dal suo desiderio di svestirsi spesso e volentieri del suo ruolo ufficiale di Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica, per incontrare chi gli sta di fronte da uomo a uomo e, se possibile, da fratello a fratello. Personalmente sono convinto che questo atteggiamento di piena presenza di me stesso davanti agli altri conferisca una particolare profondità ai rapporti umani, li renda autentici e aperti alla reciprocità, capaci quindi di sprigionare una genuina gioia di vivere e dare senso e valore alla vita liberandola così dai falsi bisogni consumistici. Da qui
9
la possibilità di adottare permanentemente stili di vita sobri e umili e nello stesso tempo sentirsi liberi e pienamente realizzati. Questo è tutto quello che mi premeva di dire in questo mio intervento, messo giù un po’ alla buona. Il Papa non si limita solo a proporre forme di saggezza e stili di vita per le singole persone, ma parla anche d’impegno civile e politico, di un’azione da portare avanti insieme per un efficace custodia del creato. Qui entrano in gioco le grandi strategie come il lancio di una “cultura della cura” (n. 232), ma di tutto questo val la pena di parlare un’altra volta.
Giorgio Zecchini
Pellegrinare nella natura
DialogoeFamiglia
10
Vita dell’Unità Pastorale
I consigli riuniti per la programmazione pastorale Villa San Giuseppe a Fantecolo di Provaglio d'Iseo: uno spazio di silenzio per incontrare Dio!
Q
uesto messaggio, domenica 13 settembre, ha accolto i consigli riuniti delle nostre parrocchie (d’oratorio, per gli affari economici e consiglio pastorale), assieme ad un gruppo di giovani suore operaie che, all’ingresso del cancello, ha augurato loro un buon incontro e una profonda riflessione. L’occasione è stata quella dell’inizio del nuovo anno pastorale e della sua programmazione, che ci è stata presentata dai sacerdoti al fine di condividerla. Il vangelo di Luca (5, 1-11), con il racconto della pesca miracolosa, commentato nell’omelia dal nostro vescovo Monari al convegno del clero lo scorso settembre, è stato lo strumento per l’inizio dell’incontro. Anche Gesù, come noi oggi, dice il nostro vescovo, “ha fatto l’esperienza del fallimento. Si era presentato ad annunciare il Regno di Dio in un mondo che aveva le sue sicurezze, che nutriva altri interessi politici e religiosi e questo mondo lo ha prima respinto poi eliminato. Anche noi ci troviamo di fronte a una società che ha altri interessi rispetto a quello che noi predichiamo. A volte ci troviamo sconsolati a riassettare delle reti che non hanno visto il pesce. Siamo degli spostati? Degli illusi? No; siamo persone che hanno messo in gioco la vita per qualcosa di vero e di grande….. che sono ancora convinte che l’uomo non può
vivere bene senza Dio e che la società ha bisogno di amore come e più che di ricchezza; che l’amore, o si radica in Dio, o ha il fiato corto.” Ecco, commenta Don Raffaele, continuiamo a predicare il Vangelo proprio perché siamo convinti che l’uomo è più uomo in Gesù Cristo. In questo si inserisce il nostro cammino pastorale, che anche quest’anno chiama la comunità a formarsi in tre ambiti: catechistico/liturgico/educativo, caritativo/missionario/sociale e familiare. Più spazio sarà dato nelle due parrocchie all’adorazione eucaristica, con la proposta di tre momenti diversificati negli orari. Al centro la catechesi comunitaria che vede nei centri di ascolto il suo cuore; il tema proposto sarà la Misericordia: l’abbraccio del Padre. Dopo la verifica ICFR, continua il cammino di catechesi per i ragazzi con due momenti di ritiro durante i tempi forti dell’Avvento e della Quaresima; in questi appuntamenti, saranno chiamati anche i genitori stessi per una particolare riflessione di pastorale familiare. Parallelamente proseguono le proposte rivolte ad adolescenti e giovani con un nutrito calendario di attività che li vede coinvolti in attività di formazione, servizio e di aggregazione. A tutti l’augurio di un buon cammino perché come Gesù ci ha insegnato: “Dove due o più sono uniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”.
Elena Rubaga
"La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede avevano un cuore e un'anima sola"
DialogoeFamiglia
11
Riunione straordinaria dei consigli pastorali parrocchiali 8 settembre 2015
In data 8 settembre 2015 si è tenuta presso i locali dell’oratorio, una riunione straordinaria dei consigli pastorali parrocchiali e dei consigli per gli affari economici delle due parrocchie Badia e Violino. All’ordine del giorno: Progetto accoglienza di alcuni profughi Don Raffaele apre il Consiglio spiegando il carattere d’urgenza della riunione, dettata dalla situazione e dalle richieste pressanti alla Caritas Diocesana di poter dare delle risposte in tempi brevi. Il Vescovo Luciano si è rivolto ai preti, ma in realtà a tutti i cristiani della Diocesi, nel corso del Convegno del Clero lo scorso 2 settembre, con questo appello: “L’invito alle parrocchie è a trovare degli spazi per i profughi in modo che la loro presenza sul territorio sia diffusa, non siano raccolti insieme, ma siano diffusi sul territorio per un impatto più dolce con lo stesso e anche per una integrazione più grande”. La Caritas, ha aggiunto, «si mette a disposizione per tutti gli adempimenti burocratici e per sgravare le parrocchie da ogni responsabilità». In questo senso, nel “farsi progetto” insieme alle parrocchie, Caritas Diocesana assicura il proprio impegno fattivo nell’accompagnare l’attivazione e la gestione di forme di micro-accoglienza e di integrazione per i richiedenti asilo. Nello specifico, la convenzione con la Prefettura che ha per oggetto il servizio di accoglienza e assistenza a favore di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, prevede vengano assicurati: vitto; alloggio; kit igienico; abbigliamento; assistenza sanitaria; formazione in lingua italiana; supporto psicologico all'arrivo; orientamento legale, istruzione civica, preparazione all’audizione della Commissione Territoriale; mediazione culturale. Rispondendo a tale proposta, nella nostra unità pastorale si è pensato di adibire la casa di Mandolossa, fino all’anno scorso abitata da Don Mario Benedini, per ospitare 5/6 profughi. L’incaricato della Caritas ha visionato la struttura e ha accolto la nostra disponibilità che, conclude Don Raffaele, questo Consiglio dovrà vagliare e approvare. Segue un ampio dibattito fra i consiglieri che, ritenendo doverosa l’accoglienza e l’ospitalità di queste persone, chiedono delucidazioni su alcuni aspetti della proposta e pongono al consiglio alcune riflessioni. Innanzitutto si sottolinea come tale proposta non deve inquadrarsi in una semplice forma di volontariato delle parrocchie, ma deve essere accompagnata
La casa presso la Mandolossa
da una struttura organizzata e competente nell’accoglienza dei profughi, che metta a disposizione sapere e esperienza in materia. L’attività di volontariato delle nostre parrocchie, che auspichiamo carica di persone coinvolte, deve però essere coordinata al nostro interno da un gruppo o commissione (es. gruppo caritas parrocchiale); quest’ultimo deve poter contare sull’appoggio di un incaricato della Caritas diocesano, per ogni problematica. Importante sarà l’azione di coinvolgimento dei vari gruppi/persone della parrocchia, al fine di inserire varie figure professionali e non, che possano offrire la propria competenza, affinché il progetto entri in un ambito di progetto pastorale. Auspicabile sarebbe l’arrivo di una famiglia che risulterebbe più facile gestire nel coinvolgimento del tessuto sociale, ma questa decisione spetta alla Prefettura e sarà dettata anche dalle situazioni contingenti che si troveranno ad affrontare nell’assegnazione delle accoglienze. Difficile conoscere il futuro di queste persone che attualmente, in attesa di una commissione che vagli le domande di richiedenti asilo, saranno accolti come rifugiati e questo iter, è certo, non avrà tempi brevi. Sicuramente, viene detto, la dislocazione della casa che li ospita, nella zona di Mandolossa non è delle migliori, sarebbe stato meglio all’interno degli edifici dei due oratori, ma attualmente quella è l’unica struttura pronta e adeguata per accoglierli nell’immediato. Dipenderà dal nostro intervento, come comunità farli sentire parte integrante della parrocchia e rispondere alle loro necessità, non solo materiali ma di socializzazione. In questo, si conclude dicendo, si può intravedere un’opportunità di crescita per le comunità che potranno rendere concreto il loro essere Chiesa a servizio del prossimo. Accolta dal Consiglio, a parere unanime la proposta, si renderà pubblica la comunicazione alle comunità nelle messe di domenica 13 settembre p.v.; seguirà poi un incontro con i responsabili della Caritas lunedi 14 settembre.
Verbale della seduta dell'8 settembre 2015
12
DialogoeFamiglia
Proposta anno pastorale 2015-2016 CENTRI DI ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO IN FAMIGLIA che permettono di confrontarsi con gli altri fratelli e sorelle sulla Parola di Dio e crescere come comunità Preparazione Per tale proposta è previsto un percorso di preparazione per gli animatori, i coordinatori e gli ospitanti del centro d’ascolto: - 4 incontri prima dei centri di avvento: 30 settembre; 14-28 ottobre; 11 novembre ore 20.30 oratorio Badia - 4 incontri prima dei centri di quaresima: 7-20-27 gennaio; 3 febbraio ore 20.30 oratorio Violino Proposta dei centri Tema proposto per i centri: “L’abbraccio del Padre” La misericordia nel Vangelo secondo Luca (vedi tabella) Momenti comunitari di ritrovo dei centri - 23 dicembre: “In preparazione al Natale” - 16 marzo: Cena del povero - 18 marzo: Via crucis vivente Ritiri comunitari - 13 dicembre - 13 marzo
DATA
TEMA
2 DIC
Il buon Samaritano (Lc 10, 25-37)
9 DIC
La pecora e la dracma (Lc 15, 1-10)
16 DIC
Il padre misericordioso (Lc 15, 11-32)
17 FEB
Lazzaro e il ricco (Lc 16, 19-31)
24 FEB
Il fariseo e il pubblicano (Lc 18, 9-14)
2 MAR
Zacchero (Lc 19, 1-10)
9 MAR
Il buon ladrone (Lc 23, 32-43)
PERCORSO Catechistico - Liturgico - Educativo È rivolto a chi volesse fare il Catechista (dei ragazzi o dei genitori); l’Animatore, o semplicemente la presenza educativa nei nostri ambienti oratoriani; far parte del Gruppo Liturgico, del Gruppo dei Lettori…(TEMA ANNUALE LA VITA IN CRISTO) - 7-21 ottobre presso oratorio Violino - ore 20.30 - 4-18 novembre presso oratorio Badia - ore 20.30 - 30 marzo e 13 aprile presso oratorio Violino - ore 20.30 - 27 aprile - 11 maggio presso oratorio Badia - ore 20.30
DialogoeFamiglia
13
PERCORSO Caritativo, Missionario, Sociale “CARITÀ E MISSIONE: per una Comunità a servizio degli ultimi con uno sguardo attento al mondo”. 17 settembre, 15 ottobre, 19 novembre, 21 gennaio, 17 marzo, 21 aprile, 19 maggio Formazione socio-politica - incontri di gennaio (mese della pace) - eventuali altri incontri formativi e coinvolgimento a livello cittadino e diocesano
PERCORSO Familiare Ecco la proposta: - previsti circa 2 incontri: 18 settembre tra l’Equipe di P.F. e i catechisti degli adulti: prima proposta e confronto; verranno programmati successivi incontri per eventuale formazione all’attenzione alla pastorale familiare durante l’ICFR e quelli organizzativi dei ritiri. - ritiri di avvento e quaresima: si propone, per un maggior coinvolgimento dei genitori ICFR nei ritiri, di non proporre il ritiro comunitario generico, ma di proporre in contemporanea con quello dei bambini un momento di riflessione anche per i genitori: diventa questa l’occasione per staccarsi dai temi dell’ICFR e affrontare alcune proposte di Pastorale Familiare. L’equipe prepara con i catechisti adulti il ritiro e si impegna nell’animazione dell’incontro. Lo schema di massima è il seguente: ore 9.00 ritrovo genitori e bambini; canto e invocazione allo spirito insieme, segue meditazione separata e lavori; ore 11.30 S. messa dei presenti; per motivi logistici si è scelto l’ambiente della Badia che ha la chiesa vicina e la messa che non si sovrappone. - 29 novembre: ritiro per 4°- 5°- 6° anno I.C.; 1°-2° preado. - 20 dicembre: ritiro per 2°-3° anno I.C. - 21 febbraio: ritiro per 2°-3° anno I.C. - 28 febbraio: ritiro per 4°-5° anno I.C. - 6 marzo: ritiro per 6° anno I.C.; 1°-2° anno preado.
Adorazione eucaristica Si propone di vivere in maniera più organica la preghiera di Adorazione Eucaristica: - Primo Mercoledì del mese presso la Chiesa della Badia (cappellina in inverno) esposizione dalle 9.00 alle 12.00 - Primo Venerdì del mese presso cappellina del Violino dalle 17.00 alle 18.00 - Primo Giovedì del mese una adorazione guidata serale (20.00-21.00) animata a turno dai diversi percorsi formativi e CPP si alterna la sede a partire dalla Badia (mese ottobre)
14
DialogoeFamiglia
Proposte pastorali giovanili Tutte le proposte sono di unità pastorale Badia e Violino Preadolescenti 2015-2016 > SECONDA MEDIA-1° ANNO PREADO.: INCONTRO SETTIMANALE - Primo incontro presso Chiesa Violino: mercoledì 30 settembre, ore 18.00 > TERZA MEDIA - 2° ANNO PREADO.: INCONTRO SETTIMANALE - Primo incontro presso Oratorio Badia: sabato 3 ottobre, ore 19.00
Classi 2000-2001 esperienza di gruppo con la sinergia tra parrocchia e Azione Cattolica - Incontro settimanale al venerdì sera classi 2000-1999 continuazione del percorso di gruppo dello scorso anno - settimanale da stabilire classi dal 1998… proposta di approfondimento formativo sul tema della vita - calendario da stabilire per i giovani Gruppo giovani di Azione Cattolica - secondo calendario stabilito
Adolescenti 2015-2016 1. PROPOSTA AGGREGATIVA ANIMATIVA Si tratta di una proposta settimanale volta a favorire l’aggregazione e l’animazione dei ragazzi, si rivolge a tutti gli adolescenti. - Incontro settimanale: domenica sera dalle 20.30 - Primo incontro presso oratorio Badia domenica 27 settembre ore 20.30 2. PROPOSTA EDUCATIVA FORMATIVA Si tratta di una proposta di cammino di gruppo volto a favorire la crescita umana e spirituale dei ragazzi a seconda delle diverse età.
Per gli adolescenti dal 1999 che desiderano partecipare alla GMG di Cracovia vi sarà un cammino formativo di circa otto incontri zonali e di unità pastorale. 3. PROPOSTA DI VOLONTARIATO Si tratta di una proposta di volontariato per tutti gli adolescenti che a piccoli gruppi vivono esperienze di servizio per i più poveri sia a livello locale (presso profughi accolti dalle nostre comunità) sia presso la Caritas San Vincenzo in città.
DialogoeFamiglia
15
ICFR...si ricomincia! DALLA DIOCESI: RISULTATI DELLA VERIFICA DEL PERCORSO DIOCESANO DI ICFR Lo scorso anno la diocesi di Brescia ha chiesto a presbiteri, consigli pastorali e genitori di compilare un questionario per verificare l’andamento del nuovo percorso catechistico rivolta ai ragazzi chiamato ICFR (iniziazione cristiana fanciulli e ragazzi), essendo passati dieci anni dall’introduzione nelle nostre parrocchie. A settembre sono stati presentati i dati raccolti ed elaborati, ed è possibile visionarli sul sito della diocesi di Brescia.
NELLE NOSTRE COMUNITÀ: SI COMINCIA… Un’altra estate è passata. I pomeriggi trascorsi all’aperto, le giornate al mare, in montagna o al lago sono ormai un vecchio ricordo: è proprio vero che quando ci si diverte il tempo vola… Con l’arrivo dell’autunno tutto ricomincia, la scuola, lo sport, la danza e….. anche gli incontri di catechismo! Gli amici di prima media sono già partiti perché per loro l’importante tappa di Cresima e Comunione è vicinissima mentre per gli altri l’appuntamento è stato domenica 27 settembre nel pomeriggio presso la chiesa della Badia
Assemblea diocesana dei catechisti 2015
In sintesi si rileva che il nuovo percorso aiuta i genitori a porsi delle domande di fede, a maturare e motivare una partecipazione alla vita comunitaria un po’ latente, ma che non è sufficiente ad avvicinare chi è “lontano” dalla pratica religiosa. È comunque vissuto complessivamente come una esperienza positiva come efficacemente illustrato da un commento riportato nell’analisi dei dati: “esperienza bella e necessaria, da proseguire, per aiutare i genitori a prendere coscienza del loro ruolo come i primi a trasmettere la fede ai loro figli… Si è avuta la possibilità di conoscere i genitori e instaurare con alcuni di loro un rapporto di collaborazione che continua nelle attività dell’Oratorio…” Per quanto riguarda il percorso dei bambini/ragazzi permangono i problemi presenti prima della sperimentazione, e cioè il finalizzare il percorso catechistico al conseguimento del sacramento e di conseguenza l’abbandono del cammino una volta celebrati i sacramenti. È inoltre da segnalare, riscontrabile anche nelle nostre comunità, la scarsa partecipazione alle celebrazioni comunitarie, ivi compresa la Messa domenicale, a fronte di una più assidua partecipazione al catechismo.
dove ci siamo ritrovati tutti insieme bambini e genitori per affidare a Gesù il nuovo anno catechistico e formalizzare le iscrizioni. L’estate è stata veramente calda e… speriamo abbia anche riscaldato il nostro entusiasmo e la nostra voglia di ricominciare! Queste ore che passeremo insieme possano essere per i bambini momenti di incontro, conoscenza di Gesù ma soprattutto occasioni per vivere e sperimentare la vita di fede e della chiesa e per i genitori momenti di confronto e crescita personale. Per i catechisti non è sempre facile inventare e organizzare incontri interessanti e coinvolgenti perciò se a qualcuno venisse in mente qualche idea o proposta per vivacizzare le esperienze ben venga! I catechisti hanno orecchie e braccia aperte per accogliere nuove iniziative. Buon cammino a tutti e speriamo che anche a catechismo il tempo voli……
Daniela e Susanna
16
DialogoeFamiglia
ESTATE...tempo di campi CAMPO JUNIOR: Un viaggio speciale per avventurieri del cielo…ma con i piedi per terra!!!
Q
uest’anno il nostro camposcuola per le elementari si è mosso dalla terra ed ha viaggiato con la fantasia con una “nave spaziale” e come dei moderni Argonauti i nostri ragazzi si sono trovati a conoscere diverse costellazioni del cielo. Ogni costellazione secondo l’antica tradizione aveva una storia-mito da raccontare che è diventata occasione per vivere o evitare varie virtù o errori tipicamente umani che nelle stelle si trovano semplicemente cristallizzati. In questo viaggio tra i valori non si poteva che giungere alla fine sulla terra dove è stato possibile incontrare la vera “stella” dell’umanità cioè Gesù, il Maestro di ogni virtù perfetta.
I ragazzi hanno trascorso i giorni tra giochi e attività, ma anche in mezzo alle bellezze della natura e al caldo (anche se mai paragonabile a quello di casa) dei 1000 metri di Cevo e della casa del Parco che ci ha accolti. Il viaggio per i pochi ma buoni viaggiatori delle stelle ci auguriamo diventi ora ogni giorno vita concreta nelle piccole scelte arricchite dalla gioia dell’amicizia e della comunione che i giorni del campo porta con sè. Ringraziando ciascuno degli "speciali passeggeri" e gli accompagnatori di questa esperienza, auguriamo a tutti un buon viaggio nella vita verso il cielo della felicità
da campo iunior 2015
CAMPO SENIOR
A
lla partenza per il campo-scuola delle medie, mentre cerchiamo di incastrare i nostri bagagli assieme a quelli dei ragazzi, noi animatori ci guardiamo negli occhi, entusiasti ma anche un po’ preoccupati dalla settimana che ci aspetta. Saliamo sul pullman lanciando grandi sorrisi rassicuranti ai genitori e partiamo alla volta di Cortenedolo. Appena arrivati scopriamo che il piccolo paese si è improvvisamente trasformato in Hollywood ed è pronto ad accogliere i giovani registi, attori, giornalisti e produttori per una settimana nel mondo del cinema.
La prima sera siamo tutti eleganti, pronti per prendere parte alla serata degli Oscar, che apre ufficialmente il campo e dà il via alle attività. Giorno dopo giorno si presentano i personaggi di diversi film e cartoni animati e ciascuno insegna qualcosa: amore, bontà, pace, lealtà, autocontrollo e gioia sono i temi con cui i ragazzi devono confrontarsi attraverso giochi, attività e riflessioni. Sono loro infatti i protagonisti del festival, e devono mettersi in gioco per guadagnarsi il titolo di “star”. Mentre la vita del campo continua scandita dalle escursioni, dai giochi notturni e dai momenti di tempo libero, noi animatori impariamo a conoscere i ragazzi uno ad uno e li vediamo abituarsi a collaborare e stare assieme. È bello sentirsi parte del loro gruppo e l’ultimo giorno, nonostante la stanchezza cominci a farsi sentire, siamo un po’ dispiaciuti di dover tornare a casa. Scendendo dal pullman, ci salutiamo ridendo e scambiandoci battute nate al campo. È stata un’esperienza per noi animatori molto emozionante, carica di piacevoli sorprese e per questo ringraziamo chi ci ha permesso di goderla appieno: Dario, Giovanna, Fiorella e Silvana, Don Fausto e tutti i ragazzi! Speriamo di rivedervi anche l’anno prossimo!
Chiara
DialogoeFamiglia
17
CAMPO AVVENTURA ASSISI - ROMA
In relax e in cammino
S
iamo Alessandro, Alessio e Andrea, gli animatori che quest'estate hanno accompagnato il gruppo degli adolescenti di Badia e Violino nel pellegrinaggio da Assisi a Roma. Appena arrivati ad Assisi ognuno di noi ha dovuto imparare a conoscere e rispettare le abitudini dei ragazzi, creando un clima familiare che abbiamo conservato positivamente fino al rientro a Brescia. I primi cinque giorni li abbiamo trascorsi camminando sugli appennini dell'Umbria e del Lazio, incontrando bellezze artistiche e paesaggi emozionanti che hanno reso il percorso ancor più suggestivo. Camminare in gruppo ha consentito inoltre di dare un pizzico di valore aggiunto a questa esperienza, che si è rivelata ricca di voglia di mettersi in gioco con entusiasmo e soprattutto con fratellanza. L'arrivo a Roma è stato incredibile, sia per chi aveva già visitato la capitale, ma ancor di più per coloro che per la prima volta scoprivano la “magia” che solo la città eterna sa trasmettere. La permanenza a Roma, durata quattro giorni, ci ha consentito di assistere in piazza San Pietro all'angelus di Papa Francesco, che è stato vissuto da noi animatori, dal Don e dai ragazzi come momento veramente emozionante e di riflessione sincera. Assieme ad esso sono state fondamentali, per lo spirito cristiano di questo pellegrinaggio, le celebrazioni eucaristiche e le preghiere che abbiamo svolto quotidianamente. In esse abbiamo avuto modo di riflettere non solo sul viaggio ma anche su valori fondamentali per la crescita personale come cristiani.
Questa esperienza è stata fantastica e la porteremo sempre nel cuore, augurando che anche le generazioni future possano vivere momenti così ricchi di umanità e aggregazione. Ringraziamo Don Fausto, Anna, Roberto e tutti i ragazzi.
Gli animatori
Il pellegrinaggio Assisi-Roma è stato per me un'esperienza bellissima: oltre ad avermi dato l'opportunità di visitare luoghi che non avevo mai visto, mi ha anche fatto incontrare persone che dopo pochi giorni sono diventate miei amici e mi ha fatto conoscere meglio persone che già conoscevo.
Andrea In questo campo mi sono divertita molto, anche con persone che non conoscevo. Ho avuto modo di riflettere sull'egoismo, come limitazione che a volte scegliamo di non superare solo per convenienza.
Arianna Questa esperienza mi ha molto aiutata a socializzare con le persone che mi circondano, soprattutto con coloro con cui non credevo di potermi trovare bene.
Irene
18
DialogoeFamiglia
Ad Assisi con i cresimati I cresimati ad Assisi
L’
esperienza del viaggio ad Assisi è stata la riprova del successo di un cammino iniziato qualche anno fa, con il gruppo dei ragazzi del 2003. Noi catechiste, insieme a don Raffaele e don Fausto, abbiamo cominciato a testare su questi giovani, cosa vuol dire unità pastorale. La prima tappa di questo percorso sono stati i Sacramenti di Eucaristia e Cresima preparati insieme tra Badia e Violino; la risposta iniziale da parte del gruppo non è stata del tutto positiva; ma noi ci abbiamo creduto e continuato, essendo convinti che sarebbe stato un successo.
Assisi è stata la conclusione del primo anno di Mistagogia, anno in cui il gruppo ha lavorato unito e con entusiasmo, scoprendo la vita di San Francesco. Assisi è stata per noi e per i ragazzi un’avventura che rimarrà impressa. L’atmosfera che abbiamo respirato fin dai primi momenti a Rivotorto è stata di serenità e pace interiore. Don Fausto è stato capace di farci rivivere ogni passo dei Santi di Assisi, facendoci cogliere, oltre all’aspetto culturale dei luoghi sacri che ci ospitavano, la vera essenza dello spirito francescano. I ragazzi hanno vissuto ogni momento con la voglia di fare gruppo e di testimoniare appieno l’unità pastorale. Il momento più significativo in cui abbiamo colto questo aspetto è stato durante il cammino verso l’Eremo delle Carceri, per alcuni di loro particolarmente duro e difficile, ma in cui si sono aiutati e supportati nella fatica. Noi catechiste, partendo per questo viaggio con tutte le paure e perplessità, abbiamo trovato un gruppo di ragazzi che ha saputo trasmetterci la voglia di continuare questa avventura insieme…ragazzi…buon cammino!
Betty e Veronica
Attività sportiva oratorio Violino
P
rima di elencare le attività sportive presenti all’oratorio del Villaggio Violino bisogna fare la seguente premessa: per chi ancora non lo sapesse tutte le attività svolte all’interno della palestra sono state sospese per essere pronti ad un eventuale inizio lavori per la ristrutturazione dei locali che coinvolgerà in primis la zona della palestra. Detto ciò le attività che hanno ripreso con l’inizio delle scuole sono quelle appartenenti all’associazione A.S.D. Uso Violino. L’associazione inizia così le sue attività: una squadra open partecipante al campionato Csi, una squadra per ragazzi nati nel 2004/2005 partecipante al campionato Anspi, una squadra per bambini nati nel 2007/2008 partecipante al campionato Anspi ed una squadra per nati nel 2009/2010/2011 che svolgerà attività base nella scuola calcio.
L’idea dell’associazione resta sempre quella di costruire una realtà seria e competente capace di far crescere tutti coloro che ne fanno parte, coinvolgendo tutti nel percorso educativo visto come mezzo di sviluppo personale e di crescita per far compiere un salto di qualità alla nostra comunità partendo dall’oratorio. A breve partiranno altre attività che sono in fase di perfezionamento. Si coglie l’occasione per ribadire l’importanza del volontariato da svolgere anche all’interno del nostro oratorio, per una volta ognuno di noi potrebbe mettersi in gioco e rendersi disponibile a collaborare con le realtà presenti.
Luca A.
DialogoeFamiglia
19
Cineforum: una nuova stagione
N
on è vero che non esiste il buon cinema. Sono tanti i film meritevoli di attenzione e di vario genere che spaziano dall’impegno sociale alla commedia, dal thriller alla fantascienza che seriamente non ignorano quanta importanza e responsabilità ha l’immagine oggi. La proposta del prossimo ciclo è un piccolo impegno di vederne, o rivederne, alcuni. I primi due, Una separazione e Il passato, sono di un regista iraniano e ci renderanno partecipi di quanto siano comuni i problemi all’interno delle famiglie, anche in paesi cosi lontani da noi e non solo geograficamente. I successivi tre sono cinebiografie di personaggi reali, storie vere. The imitation game, il prodigioso matematico Alan Turing considerato il precursore del computer. La teoria del tutto è l’appassionante
storia del brillante fisico Stephen Hawking, studioso vivente di cosmologia. Still Alice è il doloroso viaggio attraverso la lenta, inesorabile, devastante malattia di alzheimer, tratto dal libro autobiografico di Lisa Genòva. La famiglia Belier, il delizioso film che chiude il ciclo, racconta i rovelli di una giovane adolescente in conflitto tra rimanere a supporto della famiglia, tutti sordomuti tranne lei, o inseguire i propri sogni. Tutti i film sono opere importanti, pluripremiati nei festival e agli Oscar, dalla critica, ma soprattutto dal pubblico, che al pregio dei temi trattati coniugano godibilità nel racconto e affascinante confezione. Tutti siete invitati, a presto e buona visione.
Walter Salemi
INCONTRI CINEMATOGRAFICI in collaborazione con F.N.P. CISL BS
VIOLINO
BADIA Proiezioni ore 20.45 presso il saloncino Via Proma, 83 Villagio Badia
Proiezioni ore 15.30 presso il cinema/teatro Traversa Ottava, 4 Villaggio Violino
Giovedì 29 ottobre 2015
UNA SEPARAZIONE di Asghar Farhadi Iran 2011
Venerdì 23 ottobre 2015
IL PASSATO di Asghar Farhadi Iran/Francia 2013
Venerdì 30 ottobre 2015
Giovedì 5 novembre 2015
THE IMITATION GAME di Morten Tyldum Usa 2014
Venerdì 6 novembre 2015
Giovedì 12 novembre 2015
LA TEORIA DEL TUTTO di James Marsch Gran Bretagna 2014
Venerdì 13 novembre 2015
Giovedì 19 novembre 2015
STILL ALICE di Richard Glatzer, Wash Westmoreland Usa 2014
Venerdì 20 novembre 2015
Giovedì 26 novembre 2015
LA FAMIGLIA BELIER di Eric Lartigau Francia 2014
Venerdì 27 novembre 2015
INGRESSO LIBERO A TUTTI
20
DialogoeFamiglia
Programma Vi.Vo. L'esperienza del volontariato a servizio degli anziani continua... Data 10 settembre 24 settembre 8 ottobre 11 ottobre 22 ottobre 28 ottobre 29 ottobre 4 novembre 5 novembre 12 novembre 19 novembre 26 novembre 3 novembre 17 novembre
Ora 15.30 15.30 15.30 15.30 15.30 15.30 15.30 15.30 15.30 15.30 15.30 15.30 15.30 15.30
Luogo Sala Don Teotti Sala Don Teotti Sala Don Teotti Teatro Violino Teatro Violino Bar Oratorio Violino Teatro Violino Teatro Violino Teatro Violino Teatro Violino Teatro Violino Teatro Violino Bar Oratorio Violino Bar Oratorio Violino
Tema Festa dei compleanni di luglio/agosto Mediazione, alternativa alla causa in tribunale Mediazione, alternativa alla causa in tribunale Coro "Voci per la strada" Incontro con Madre Franca Festa dei compleanni di settembre/ottobre Cineforum: IL PASSATO Musica e poesia Cineforum: THE IMITATION GAME Cineforum: LA TEORIA DEL TUTTO Cineforum: STILL ALICE Cineforum: LA FAMIGLIA BELIER Pomeriggio di socializzazione Festa dei compleanni novembre/dicembre
Rinfresco Sala Don Teotti Sala Don Teotti Sala Don Teotti no Sala Don Teotti Bar Oratorio no Sala Don Teotti no no no no Bar Oratorio Bar Oratorio
Spazio Cultura in oratorio
I
n questi mesi è stato intenso il lavoro in due delle stanze dell’Oratorio della Badia: sta nascendo uno spazio Culturale, di che cosa si tratta? Usufruendo della generosa donazione libraria della sig.ra Prestini Rossana è nata l’idea di dar vita ad una biblioteca all’interno del nostro oratorio. Tale spazio non vuole limitarsi ad essere un luogo di raccolta dei testi, ma intende divenire uno spazio per gli studenti (una probabile aula studio per universitari e studenti delle superiori) che potranno utilizzare questa stanza per approfondire la propria ricerca e i propri studi. Tale biblioteca si arricchirà certamente anche del contributo e della collaborazione con la ben più affermata biblioteca della Parrocchia Violino presso i locali accanto alla chiesa parrocchiale. Una seconda stanza è stata affidata alla cura di Rosalba Codenotti che, forte dell’esperienza quarantennale nell’insegnamento in scuola materna, si è resa disponibile a creare uno spazio per l’approccio delle giovani generazioni con la
La biblioteca: spazio studio
cultura del libro. Questo ambiente si proporrà come uno spazio dedicato alla lettura dei piccoli (dalla scuola dell’infanzia alla primaria) e di aiuto per genitori e nonni nell’accudire i propri figli anche nell’aspetto culturale. Ci auguriamo che a piccoli passi queste stanze diventino luoghi significativi per l’accrescimento completo della persona che in oratorio trova il suo habitat più adatto. Ringraziamo coloro che gratuitamente hanno sistemato e reso possibile queste iniziative e tutti coloro che in futuro si renderanno disponibili per far sbocciare le gemme della cultura dei nostri quartieri. Inoltre con il mese di ottobre l’Oratorio della Badia accoglie l’esperienza della scuola di musica “Gio Paolo Maggini” che offre corsi di approccio e sviluppo della tecnica strumentale per i più giovani. Spazio Compiti in Oratorio Violino Dal mese di settembre con l’inizio delle scuole si è rinnovata la proposta di “spazio compiti” presso l’oratorio del Violino. Si tratta di un servizio a sostegno delle famiglie nel tempo pomeridiano per lo svolgimento dei compiti. Sono coinvolti in questa fase i ragazzi delle scuole medie che trovano così l’oratorio come “una casa accogliente” che li fa crescere. Tale servizio si propone alle comunità come una opportunità che non vale la pena sprecare! Chi avesse bisogno di informazioni può utilizzare la mail: scompiti@gmail.com
DialogoeFamiglia
21
Vita dei Quartieri PROPOSTA FACES
L
a Comunità F.A.C.E.S., che prende il nome da Maria Fedele Ancella di Cristo Eterno Sacerdote, è un’Associazione ecclesiale consacrata al servizio delle Chiese Locali. Ha una spiritualità prettamente sacerdotale e si propone l’ideale di aiutare ogni fedele a comprendere a fondo le ricchezze del Battesimo affinché ciascuno, inserito nel Sacerdozio di Cristo, si senta collaboratore del Redentore per la salvezza di tutti. È un modo splendido di valorizzare la vita. Tutti possono partecipare alla vita della Comunità, ciascuno secondo la propria vocazione. Sono infatti cinque le modalità di appartenenza alla Comunità: Apostolato dell’Offerta Sacerdotale, modalità laicale, secolare, residenziale, contemplativa del Cenacolo.
La Comunità della diocesi di La Spezia offre la possibilità di trascorrere gratuitamente quindici giorni presso una delle sue case a chi volesse approfondire la spiritualità della Comunità o a chi volesse essere aiutato nel discernimento vocazionale. A seconda delle richieste, viene data la precedenza a persone giovani. Come contattarci? Comunità FACES piazza della Chiesa, 4 19132 Campiglia di La Spezia facespiodecimo@alice.it www.comunitafaces.it
Il Gruppo di ricerca Badia Trenta saluta due cari collaboratori
I
l Gruppo Ricerca Badia Trenta ha subìto quest’anno la perdita di due preziosissimi amici e collaboratori: Rossana Prestini e Cesare Ceretti. Rossana è stata per noi ispiratrice e guida insostituibile, perché ha saputo trasmetterci la passione per la ricerca storica. La sua vita è sempre stata dedicata allo studio e all’indagine del passato, alla ricerca
Rossana Prestini
Cesare Ceretti
d’archivio e alla pubblicazione di pregevoli testi relativi al territorio bresciano. È grazie a lei che il nostro Gruppo è nato; è grazie a lei che hanno visto la luce i nostri volumi; è grazie a lei che ancora oggi noi ci occupiamo del nostro passato. Cesare era per noi un punto di riferimento, una miniera di idee e un collaboratore impareggiabile. Determinante è stato il suo contributo nella cura e nella manutenzione della chiesa di Sant’Antonio: la viveva come la sua seconda casa, sicuramente lì era una parte del suo cuore. Cuore che divideva tra mille passioni: accanto alla simpatia, alla disponibilità, alla gentilezza con cui accoglieva e salutava chiunque incontrasse, non possiamo dimenticare la sua grande passione per il collezionismo. La sua casa era un piccolo museo. Il passato era la sua ispirazione per il presente. Due grandi amici e maestri ci hanno lasciato, ma la loro lezione sarà per noi sempre di guida. Sit vobis terra levis.
Gruppo Ricerca Badia Trenta
22
DialogoeFamiglia
GRAZIE a Barbara e Francesco!
Cogliamo l’occasione di questo numero del bollettino per ringraziare Barbara Bonetta e Francesco Zanoni che in questa estate hanno animato e seguito le attività estive dei nostri oratori. Si sono dimostrati qualificati e all’altezza della responsabilità richiesta, ma allo stesso tempo con la serenità e la buona volontà tipica degli educatori da oratorio. Dal canto loro hanno apprezzato la buona accoglienza e, nelle fatiche educative, la disponibilità
all’ascolto in particolare da parte degli animatori. Ci auguriamo di poter presto crescere anche nei nostri oratori giovani pronti a spendersi per gli altri e auguriamo a Barbara e Francesco di mantenere nella vita quotidiana il sorriso e la generosità che abbiamo conosciuto.
Gli oratori delle Comunità Badia e Violino
DialogoeFamiglia
23
LA CORRIDA 2015
Processione
Benedizione rinnovo locali oratorio Badia
CAMPO FAMIGLIE 2015
Torneo PALL AVOLO oratorio Badia
Torneo PALL AVOLO Memorial "M auro Pini"
Festa oratorio Violino
Festa oratorio Violino