Pennello d’oro 2010
Presentation: Si è svolta il 3 aprile 2010 nella prestigiosa cornice Millennium Hotel di Sharjah, (DUBAI) la cerimonia di premiazione della prima edizione del Concorso Internazionale Pennello D’Oro, competizione internazionale che ha l’obiettivo di diffondere e far conoscere la pittura e la cultura artistica italiana contempoaranea negli Emirati Arabi, partendo da quella che è considerata la “New York del Golfo Persico”. Il concorso, organizzato e presentato da Houda Oueslati, direttrice di Italiaportray, si propone inoltre di avvicinare la cultura araba e quella italiana attraverso l’avvio di una fitta rete di relazioni, di scambi e approfondimenti culturali, una sorta di ponte fra l’Italia e gli Emirati Arabi.
Si è svolta il 3 aprile 2010 nella prestigiosa cornice Millennium Hotel di Sharjah, (DUBAI) la cerimonia di premiazione della prima edizione del Concorso Internazionale Pennello D’Oro, competizione internazionale che ha l’obiettivo di diffondere e far conoscere la pittura e la cultura artistica italiana contempoaranea negli Emirati Arabi, partendo da quella che è considerata la “New York del Golfo Persico”. Il concorso, organizzato e presentato da Houda Oueslati, direttrice di Italiaportray, si propone inoltre di avvicinare la cultura araba e quella italiana attraverso l’avvio di una fitta rete di relazioni, di scambi e approfondimenti culturali, una sorta di ponte fra l’Italia e gli Emirati Arabi.
Mostra:
Artisti:
Pennello d’oro
La competizione ha visto partecipare 16 artisti affermati provenienti da tutta Italia, accomunati dalla volontĂ di trasmettere la propria poetica verso nuove culture:
Shariah, 3-7 aprile 2010 A cura di Houda Oueslati Giuria Alessandro Fontanini Progetto grafico Imagina Studio Sponsor Imagina Studio Copy Tras Hr Seta Ass. culturale Arte Pozzo
Giuseppe Bianchi, Maurizio Boscheri, Anna Caimano, Colin Dean, Enzo Gobbo, Luigi Greco, Ugo Mainetti, Grazia Massa, Erica Pizzamiglio, Mirko Roncelli, Antonino Romano, Manuela Sain, Aldo Tentarelli, Adriano Velussi, Nilo Parodi, Giulia Buzzolo
Exhibition:
Artists:
Pennello d’oro
La competizione ha visto partecipare 16 artisti affermati provenienti da tutta Italia, accomunati dalla volontĂ di trasmettere la propria poetica verso nuove culture:
Shariah, 3-7 aprile 2010 A cura di Houda Oueslati Giuria Alessandro Fontanini Progetto grafico Imagina Studio Sponsor Imagina Studio Copy Tras Hr Seta Ass. culturale Arte Pozzo
Giuseppe Bianchi, Maurizio Boscheri, Anna Caimano, Colin Dean, Enzo Gobbo, Luigi Greco, Ugo Mainetti, Grazia Massa, Erica Pizzamiglio, Mirko Roncelli, Antonino Romano, Manuela Sain, Aldo Tentarelli, Adriano Velussi, Nilo Parodi, Giulia Buzzolo
Alessandro Fontanini Critic’s Introduction Nell’arco della storia, almeno dal Medioevo in poi, possiamo affermare che l’Arte evolve e segue un percorso fondamentalmente lineare: ogni artista si ispira a quelli che l’hanno preceduto assimilandone il linguaggio per rielaborarlo in seguito con innovazioni personali. Questo è stato vero (e forse lo è ancora in parte) fino al Novecento, quando l’Arte, riflettendo l’evoluzione della società ha subito un processo di soggettivizzazione, parcellizzazione, personalizzazione, non riscontrabile nei secoli precedenti. Il percorso, da lineare, è così evoluto in una serie di processi diversificati, che spesso rifuggono le classificazioni. Ai giorni nostri, ancora di più, gli artisti di ogni parte del mondo sono soggetti a stimoli che derivano in egual modo dal microcosmo di riferimento e dalla cultura internazionale, con un’inevitabile contaminazione di generi, valori, idee, in una continua e vorticosa circolazione delle informazioni. Nell’era della comunicazione in tempo reale, della connessione, del web, dei motori di ricerca e dei social network ci troviamo a dover analizzare e decifrare molteplicità di linguaggi che si identificano più nelle singole personalità artistiche che in “scuole” o movimenti, ed è sempre più difficile “ingabbiare” un artista nella definizione classica
di pittore o scultore, in quanto spesso mostra di saper dialogare con la contemporaneità attraverso un pragmatico eclettismo soggettivo difficilmente classificabile. Questa sera presentiamo una selezione di opere di artisti europei molto diversi tra loro per storia, stile, linguaggio, che sono però accomunati dall’aver capito l’importanza di trasmettere le proprie idee e i propri messaggi verso nuove culture, sostenendo, comunicando e valorizzando in tal modo la propria ricerca estetica e contenutistica.
Alessandro Fontanini Critic’s Introduction Throughout history, at least from the Middle Ages onwards, we can say that the evolution of art was more or less linear. Artists were inspired by their predecessors while in turn assimilating their own language to subsequently reinterpret that which came before with their own personal innovations. This was true (and in part may still be) until the 1800’s when art, mirroring the evolution of society underwent a process of becoming more subjective, more personalized and more fragmented in a way not witnessed in previous centuries. The evolutionary path went from being linear to a series of diversified processes which often defy classification. Nowadays, to an even larger extent, artists all round the world are under the influence of both local and global cultural factors, leading to an inevitable admixing of styles, values and ideas in the midst of a continuous blizzard of information. In this era of real-time communication, of interconnection, the internet, search engines and social networking, we find ourselves having to analyze and decode the multiplicity of languages which manifest themselves in the work of each individual artist rather than dividing them into “schools” or “movements” and it is ever more difficult to put an artist into a convenient “box” labelled “painter” or “sculptor” in that he or she is able to interpret the zeitgeist
by means of a subjective and pragmatic eclecticism that is difficult to classify. This evening we take pleasure in presenting a selection of works by a number of European artists who while differing widely from each other in terms of their life stories, their styles and languages, at the same time in common have understood the importance of transmitting their ideas and message to other cultures, sustaining, communicating and evaluating in this way their own particular research at the aesthetic level and into subject matter.
GIUSEPPE BIANCHI “GIUSA” E’quantomai difficile parlare dell’arte di Giuseppe Bianchi, pittore che grazie alle sue indubbie capacità tecniche ha la non comune dote di poter riprodurre e far rivivere i grandi maestri del passato cambiando stile con estrema facilità. Giuseppe Bianchi è soprattutto un pittore, e come tale ha l’esigenza di esprimere attraverso la tela quello che vede: per lui il soggetto è relativo, l’importante è raccontare, parlare col pubblico il suo linguaggio universale, mettere a disposizione degli altri il suo dono. Bianchi è profondamente coinvolto nella creazione artistica, un’emozione che scorre dal suo pennello fino ai fruitori che trovano nel suo figurativismo un’espressione diretta e passionale.
It isn’t easy to talk about the work of Giuseppe Bianchi, whose undoubted technical skills allow him to imitate and bring to life the past masters, and who changes technique with great facility. Bianchi is above all a painter and as such feels the need to express all that he sees on canvas. For him the subject is relative; for him it is important to tell the story, to relate to the observer in his universal language, making available his gift to others. Bianchi is deeply involved in his artistic creation, an emotive connection that runs from his brush to the eyes of his public who find in his figurative art an expression of immediacy and passion.
Maurizio Boscheri Di fronte alle opere di Boscheri l’impressione è di trovarsi davanti a composizioni che a prima vista possono sembrare realistiche, ma a un’analisi più dettagliata si rivelano portatrici di significati ben più profondi, radicati nella psiche. I soggetti ritratti sono immersi in un’aura fotografica d’immobilità e ci catturano subito per la forza suggestiva che sprigionano. Le scene, in cui ogni dettaglio è sì naturalistico ma disposto accuratamente secondo la “visione” dell’artista, ci fanno pensare a una sospensione del tempo in bilico fra l’onirico e il fiabesco. I colori, vivaci e squillanti, danno vita sulla tela a una realtà “aumentata” che sintetizza la natura in una rappresentazione lucida ma allo stesso tempo capace di incantare, arricchita spesso di effetti decorativi di matrice orientale. E’ così che gli animali, gli uccelli esotici e le piante di Boscheri ci parlano di un mondo che ci appare nel contempo fantastico e reale, scientifico e concettuale, immutabile e contemporaneo.
When you look at a Boscheri painting you think you’re looking at a piece of realism, but a closer look reveals much deeper meanings rooted in the psyche. The subjects represented are immersed in an immobile photographic aura and immediately capture our attention with the powerful suggestive force that they contain. Every detail in his scenes is certainly naturalistic, but arranged carefully in line with the artist’s vision giving the impression of a suspension of time between the dream world and that of the fables. The colours, bright and shrill, give life on the canvas to a “tweaked” reality which synthesizes nature in a clear way but at the same time manages to charm us, enriched as it is with decorative embellishments of an oriental flavour. Thus it is that the animals and exotic birds and plants painted by Boscheri tell us of a world which at the same time appears both real and fantastical, scientific yet conceptual, timeless and contemporary.
Anna Caimano Le scene di Anna Caimano, curate nei dettagli ed esaltate da una robusta luminosità, traggono ispirazione da una tradizione figurativa accostabile ad alcune correnti della pittura ottocentesca del centro-sud Italia, riproducendo con colori ricchi e calde atmosfere soggetti e marine dall’intenso colorismo velato da un magico esotismo. La persistenza della tradizione figurativa e vedutistica e l’influsso esercitato dalla natura sono una costante lungo il corso della nostra storia dell’arte in quanto rappresentano un linguaggio spontaneo, chiaro, sempre gradito e apprezzato dal pubblico. Ma in Anna Caimano il realismo si presenta e si svela dinnanzi agli occhi dello spettatore più attento come una costruzione poetico-mentale che acquista forza dinnanzi ai nostri occhi.
Anna Caimano’s scenes, with their careful detail and their charge of luminosity take their inspiration from a figurative tradition traceable to certain eighteenth century painting movements from central southern Italy, which reproduce seascapes with rich colour and warm atmosphere through a use of colour veiled in a magic exoticism. The persistence of the figurative and landscape tradition and the influence exerted by Nature are constant factors that accompany the story of our art in as much as they represent a spontaneous, clear language which is always appreciated by the public. But Anna Caimano’s brand of realism reveals itself to the eyes of the more astute observer as being more of a poetic-mental construct which gains greater power under close scrutiny.
Colin Dean Colin Dean è una personalità poliedrica in grado di esprimere il proprio talento sia attraverso la figurazione che attraverso astrazioni simboliche frutto della ridefinizione dei volumi. Ricava dai corpi e dai paesaggi il senso di una luce che cresce lentamente dentro la semplicità delle forme, una specie alone mistico che traspare in ogni sua opera. Dean coniuga una libertà emotiva che deriva probabilmente dal percorso autobiografico con un forte cromatismo attraverso molteplici contaminazioni espressive. Le sue figure sono solide, modellate, concrete e si inseriscono con forza all’interno della composizione, creando un apparente senso di calma e distensione che in realtà racchiude una decisa tensione spirituale.
Colin Dean is a multifaceted character who is able to express his talent both by figurative means and through an abstract symbolism deriving from his redefinition of form. He conjures out of his figures and landscapes the sense of a nascent light which glows slowly within the simplicity of the forms, a kind of mystical halo which shines out of all of his works. Dean combines an emotional freedom, which has probably been gained from his life’s broad experience, with a powerful sense of colour showing a wide range of expressive influences. His figures are solid, sculpted and massive, and they are placed powerfully within the compositions, creating an apparent sense of calm which in reality, however, hides a tangible spiritual tension.
Enzo Gobbo Lo spettacolo della natura, la poesia dei colori, delle luci, delle ombre, delle atmosfere che ci circondano ma che la maggior parte degli uomini non è capace di cogliere nel loro più intimo significato caratterizza l’ideale d’arte di Enzo Gobbo. Il suo realismo non è realtà: è una realtà filtrata dai suoi occhi sapienti che ci raccontano una storia sincera e sentimentale dove la natura è protagonista e la pittura è da sempre un mezzo privilegiato per la sua scoperta. Gobbo ricerca nelle sue tele i più profondi significati che si annidano nell’essenza delle cose: le corrispondenze che spesso fuggono ma sono d’innanzi agli occhi di tutti. La poesia può essere raccontata anche in questo modo. Nature’s glory, the poetry of colour, of light, of shade and of the atmospheres which surround us which most of us are incapable of grasping in their deeper meanings are the signature of the ideal art of Enzo Gobbo. His realism is not reality. It is a reality filtered through his knowing vision where he recounts to us a true and sentimental story in which Nature is the protagonist and painting is the time-honoured way of discovering it. Gobbo seeks out the true and deepest essence of things in his paintings – the connections which often elude us whilst always being right in front of our eyes. This also is a way of composing poetry.
Graziamaria Massa Graziamaria Massa nella sua pittura e, in particolare nella serie di dipinti astratti denominata Percorsi, ha sempre cercato di esprimere la tensione dinamica che caratterizza il divenire della nostra vita, una ricerca dell’essere in costante evoluzione. Metafora della vita e dell’esistenza di ogni persona, il percorso è traducibile sul supporto pittorico in infiniti segni: lineari, curvi, intrecciati, grossi, sottili. Graziamaria Massa punta così a una forte interazione con il fruitore; ognuno può accostarsi a queste opere in maniera differente: guardare, sentire, trovare la propria strada passata o futura (Quante volte il destino o le nostre scelte hanno influenzato la nostra vita? Quali direzioni abbiamo preso?). I Percorsi sono un importante fase della vita dell’artista che, complice uno stile pittorico raffinato e preciso, racconta in ogni opera un po’ di lei e di noi stessi. In Origine la conchiglia racchiude il simbolismo della fecondità e quindi della vita e contiene il suo tesoro come il corpo contiene l’anima.
Graziamaria Massa in her paintings, and more particularly in her series of abstracts entitled Percorsi, has always tried to express the dynamic tension which characterizes change or “becoming” in our lives, in search of the being in constant evolution. As a metaphor for life and the existence of every one of us, the path is translatable onto canvas via an infinity of gestures or marks: linear, curved, intertwined, thick or thin. Graziamaria Massa relies on a strong interaction with her public. Each observer will approach her work in a different way: to look for, to feel, to find our own future or trodden path…(How many times has destiny or our own choices influenced the course of our lives? Which direction did we take?) These Percorsi are an important phase in the life of the artist who, using a refined and precise technique, manages to say something about herself and about us in each of her works. In Origine, the shell is a symbol of fecundity and thus of life and contains its treasure just like the body houses the soul.
Ugo Mainetti Mainetti conserva il suo legame col reale pur nella prevalenza di un’arte che mette al centro la concettualità e si esprime attraverso un marcato, violento colorismo che trasforma le sue composizione in un vortice di elementi cromatici. Le figure dell’ “Arte Brutale” di Mainetti si trasformano in totem della sua immaginazione e sono dotate di un forte carattere provocatorio che traccia una via unica e originale e ne connota lo stile. Allucinazione, onirismo, simbolismo, primitivismo si fondono in un’espressività spontanea che ricalca una personalità forte dotata di potente immaginazione. L’espressione artistica per Mainetti è una necessità, un completamento del suo essere; l’artista vuole raccontarci il suo mondo e quello che lui può immaginare nelle sue visioni. La tecnica è veloce, compediaria, materica, frutto dell’urgenza di comunicare il suo pensiero al mondo. I sogni così acquistano concretezza e diventano realtà dinnanzi ai nostri occhi.
Ugo Mainetti maintains his connection to that which is real even in this milieu which puts conceptualism at centre stage and whose vehicle is a vivid and violent chromaticism which transforms his canvases into a whirling mass of patches of colour. The figures of this “Brutal Art” of Mainetti become totems of his imagination and have a highly provocative character which mark out a unique lineage and which are the signature of his style. Hallucination, dreams, symbolism and the primitive meld in a spontaneous expressivity which reflect a strong personality with a powerful imagination. Mainetti’s artistic expression for him is a necessity, a completion of his being. He wants to tell us about his world, and about the stuff he dredges up out of his visions. The technique is fast, reductive, gritty, born of the urgency to communicate his ideas to the world. His dreams take on a solid form and become real in front of our eyes.
Erica Pizzamiglio Nella storia le lontane e misteriose culture africane hanno esercitato grande fascino sull’immaginazione artistica dell’Occidente, fino a diventare oggi confronto quotidiano in una società aperta e multietnica. Erica Pizzamiglio, nei suoi ritratti di Regine Africane, delinea figure che si riappropriano di un valore simbolico e di una femminilità misteriosa e lontana, rivista però in chiave contemporanea. L’effetto è quantomeno originale: le donne ritratte ci paiono un’elegante contaminazione fra l’archetipo delle nobili figure del continente nero e alcune protagoniste dello star system internazionale dell’ultimo secolo. Che ci osservino frontalmente o che rivolgano altrove il proprio sguardo le Regine Africane cercano l’attenzione dello spettatore, consapevoli di essere osservate.
Throughout history, the distant and mysterious cultures of Africa have had a great fascination for the West’s artistic imagination, right up to today when they have become an everyday element in our open and multi-ethnic society. Erica Pizzamiglio, in her portraits of African queens, traces figures which take on a symbolic force and have an unreachable and mysterious femininity, albeit in a very contemporary way. The effect is highly original: the women appear to us as a kind of hybrid between the classic noble figures of Darkest Africa and certain members of the 20th century international star system. Whether they stare at us head on or have their gazes turned away, the African queens seek out our attention, aware that they are being watched.
Mirko Roncelli L’arte di Mirko Roncelli è contraddistinta da una matrice astratta, che fonda le sue basi nella ricerca di raffinato equilibrio a cui giunge tramite il cromatismo e lo studio dello spazio. Dal punto di vista cromatico, Roncelli crea ampie e delicate campiture che esplorano e moltiplicano le forme piatte in una base pittorica che sembra preparata per far accadere qualcosa. Questo qualcosa, rappresentato da macchie di diverso pigmento o gestualità, è una vera e propria espressione spirituale che caratterizza l’azione della sua pittura in senso dinamico ed emozionale. Roncelli mostra di conoscere la lezione dell’espressionismo astratto americano (ogni area della tela, infatti, ha pari dignità pittorica), ma si differenzia proprio per l’elemento dinamico. Il linguaggio di Roncelli è un linguaggio profondamente lirico, contraddistinto da una metrica originale fondata sulle emozioni stesse che l’artista prova e riproduce attraverso le sue opere.
Mirko Roncelli’s art stands out by dint of an abstract matrix whose basis is the search for exquisite balance to which he adds a strong sense of colour and a study of space. From the colour point of view, Roncelli creates wide and delicate colour fields which explore and multiply the flat forms within a painterly base which seems prepared for some major event. This “event”, seen as splashes of different hues and gestures is a real and proper spiritual expression which typifies the dynamic and emotional nature of his painting action. Roncelli has obviously studied the American abstract expressionists (every square inch of the canvas has an equal treatment) but he differs from them in his dynamism. Roncelli’s language is profoundly lyrical, which is set apart by a measuredness guided by his own feelings and which he expresses through his work.
Antonino Romano Il paesaggio e le coste della Calabria, con i colori accesi e i contrasti marcati sono assoluti protagonisti delle opere di Antonino Romano. Ogni pennellata di Romano è intrisa di un amore lirico per la sua terra, che si manifesta nell’esigenza figurativa di restituire le immagini catturate e riproporle attraverso il suo sguardo di artista. Romano, che si colloca nel solco della grande tradizione paesaggistica del nostro paese, comunica con un colorismo vivace e un linguaggio chiaro, semplice e attento ai dettagli. Le vedute sono impostate secondo gli schemi tradizionali del paesaggismo e i soggetti ritratti acquisiscono dinamicità e brillantezza attraverso l’utilizzo del colore.
The landscapes and coasts of Calabria with their bright colours and deep contrasts are the main protagonists of Antonino Romano’s work. Every brushstroke is imbued with a lyrical love for his homeland which shows in the way he strives to reproduce for us the images seen through his artist’s eyes. Romano, who sits squarely within the great landscape tradition of our country, communicates through a vivid use of colour and a strong, simple and highly articulated language. His subjects are standard landscapes which he brings to scintillating life through his particular use of colour.
Manuela Sain Manuela Sain crea nelle raffigurazioni un proprio mondo, in parte reale e in parte immaginario. Il mondo reale, che deriva dalla sua esperienza di vita e dalle lezioni che ne ha tratto, è infatti contaminato da icone che fanno parte dell’immaginario collettivo, nella fattispecie figure femminili che ne hanno condizionato lo stile, come Marylin Monroe e Audrey Hepburn. Si tratta di donne reali e ideali, che ci intrigano e catturano con la fisicità dei volti e dei corpi, consci di essere davanti a uno spettacolo, a una rappresentazione del concetto di donna, diva, amante, madre, parabola di successo e sofferenza, dimensione pubblica e dimensione privata. Lo stile figurativo e fotografico è dunque una scelta inevitabile per trasmettere l’intensità di questa visione.
Manuela Sain creates through her figures a world of her own, partly real and partly imaginary. The real part, which derives from her experiences in life and the lessons they have taught her, is populated also by iconic images which we find in the collective consciousness, in her case the feminine figures which have conditioned her style, like Marilyn Monroe and Audrey Hepburn. We are talking here about women who are both real and ideal who
have the power to intrigue with the physicality of their faces and bodies. We are conscious of witnessing a true spectacle, a representation of the concept of woman, diva, lover, mother, tracing paths of both success and pain in the public and private domains. The figurative and photographic style chosen here then is inevitable in order to convey to convey the intensity of this vision.
Aldo Tentarelli In Aldo Tentarelli si fondono e coesistono le basi di diverse discipline artistiche come la pittura, la scultura, la grafica che lo connotano come artista trasversale in grado di dare vita ad uno stile personale di racconto. In Tentarelli vive soprattutto l’esigenza di dare forma alla scomposizione e ricomposizione dei volumi, elemento centrale della sua ricerca. E’ nel suo ricomporre che si innesta anche l’attenzione allo spazio, e ai pieni e ai vuoti tipici dell’arte plastica.Una poetica che sintetizza, attraverso il confronto con la materia, l’aspirazione ad una serena e quieta bellezza, espressione della natura e della vita.
In the work of Aldo Tentarelli we find a convivial mix of diverse artistic disciplines such as painting, sculpture and graphics which pick him out as an artist who crosses boundaries to give a highly personal style with which to tell his story. With Tentarelli we find a desire to give form to the deconstruction and rebuilding of form itself, this being the central element of his artistic quest.
It is in this rebuilding where we see great attention paid to space, to the fullnesses and voids typical of plastic art. Here is a poetry which synthesizes, by means of the nature of the material, the aspiration towards a serene and peaceful beauty, pure expression of nature and of life.
Giulia Buzzolo Giulia Buzzolo si è riaccostata all’arte pittorica dal 1998, collaborando con il marito ebanista al restauro di decorazioni di mobili dipinti. Attraverso l’attento studio delle tecniche degli antichi maestri (in particolare dal Trecento al Novecento), l’artista è riuscita ad appropriarsi di un background che le ha permesso di cimentarsi in particolare nella riproposizione di copie di capolavori della storia dell’arte. La conoscenza tecnica e un buon impianto pittorico permettono così a Giulia Buzzolo di farci rivivere le emozioni dei grandi maestri che riproduce, trasmettendo con le sue opere la grande passione per la pittura che la anima, ricordandoci l’importanza del saper fare il “mestiere dell’arte”.
Giulia Buzzolo went back to painting in 1998, working alongside her cabinet-maker husband painting decorated restored furniture. After a thorough study of the techniques of the old masters (in particular from the 1300’s to the 1900’s) the artist built up a technical repertoire which permitted her to execute faithful copies of masterpieces from down the ages of the story of art. Technical knowledge allied to a painterly sensibilty allow us to enjoy through Giulia Buzzolo once again the wonders of the Grand Masters. She transmits her great passion for painting to us and reminds of how important it is to know “the tools of your trade”.
Ernesto “Nilo” Parodi Le sculture di Nilo Parodi sono creazioni originali e surreali, scolpite e modellate con maestria tecnica. Potenza e dolcezza, immaginazione e forme naturali, si fondono in un’arte poetica di intarsi magi, gioco di pieni e vuoti, che creano un’arte in equilibrio con il mondo. La materia ferrosa sembra animarsi con decisa personalità e modellare nello spazio forme definite, che sembrano poter prendere vita autonomamente per lasciarci immaginare una continuazione.
Le sue creature di resina e ferro sono dotate di una bellezza silenziosa e misterica, amplificata dalla curvatura delle forme in un sottile gioco di equilibri ricoperti da pigmentazioni che denunciano un’ascendenza pittorica. Mai banale, Parodi muove dalla conoscenza dei grandi maestri del Novecento per creare uno stile unico e sinuoso che connota il suo linguaggio frutto di riflessione e impegno ma sempre in grado di emozionare.
Nilo Parodi’s sculptures are original and surreal creations, formed with a masterly technique. Strength and sweetness, imagination and natural forms blend in a poetic art form with a touch of wizardry, with games of fullness and void which create an art form which is in harmony with the world. The metal appears to come to life with its own strong personality and to form well-defined forms in space. It seems that it could at any moment take to life simply with a little mental extrapolation. His creatures, wrought from resin and iron, embody a silent and mysterious beauty, enhanced by the curvilinear forms and a pigmentation that gives the lie to a painterly background. Never banal, Parodi moves on from the knowledge of the masters of the 1900’s to create a unique and sinuous style which is the signature of his language which is born of reflection and struggle while always being able to excite.
Luigi Greco Autore di una apprezzabile produzione artistica eterogenea per l’originalità delle forme di cui si avvale, Luigi Greco si orienta verso un linearismo di marcata raffinatezza, sostenuto da un gusto decorativo e da un cromatismo prezioso. La sua ispirazione si muove da un matrice figurativa che Greco fa sua e rielabora servendosi di una tavolozza coloristica ampia e variegata dotandola di un simbolismo forte e delicato allo stesso tempo. Si percepisce così la suggestione delle figure, velate e impreziosite dalle trame ritmate dal forte senso estetico. Il suo talento pittorico ha un percorso che fonde tradizione e avanguardia, memoria e sperimentazione, aderendo ad una superficie pittorica e ad una profondità intellettuale frutto di un continuo confronto con l’arte del novecento.
Greco’s output is prolific and variegated with the many different and original forms which it makes use of. Greco is recognized by his fine line and decorative sensibility allied to a delightful sense of colour. His inspiration comes from a figurative background which he has made his own through the employment of a wide ranging palette imbuing it with a powerful and yet at the same time subtle symbolism. This is how we view the drama of his figures, veiled and rendered precious by the layers of narrative passed on to us by his powerful aesthetic sense. His talent for painting beats a path that melds tradition with avant-garde, memory and experimentation, bound strictly to a painterly surface and a deep intellect which is a product of a continuous contraposition with the art of the 1900’s.
Ringraziamenti: Imagina Studio Via San Cilino, 20/1 34128 Trieste www.imaginastudio.it Copy Tras Via Giliano 9 Milano Hr Seta Via Tentorio 22100 COMO www.hrseta.com Ass. culturale Arte Pozzo www.artepozzo.it