Sognando “acqua azzurra” Dubbi e timori per i lavori di ripascimento alla foce del S. Leonardo
In quali acque faremo il bagno quest‟estate noi Lentinesi e Carlentinesi che trascorriamo le nostre vacanze nelle località comprese fra la foce del fiume S. Leonardo ed Agnone Bagni? Da anni il nostro incubo sono le tonnellate di alghe verdi contro cui nessun ente pubblico (né il Comune di Augusta né la provincia di Siracusa né la Regione) ha mai preso provvedimenti, né speso un soldo, lasciando ai residenti della zona il piacere di lottare, con somme sborsate dai privati e con iniziative fantasiose, contro il “mostro verde” che ogni anno si ripresenta sempre più forte. Ma forse quest‟anno le nostre acque non si tingeranno di verde ma di nero. Già da giorni è possibile notare chiazze scure proprio dove le onde si infrangono sulla riva. Cosa sta succedendo? Non è sfuggito a molti che alla foce del S. Leonardo stanno avvenendo opere di ripascimento. Questi sono interventi che, con l‟azione di riporto di sabbia, dovrebbero contrastare l‟erosione dei tratti marini e ripristinare le condizioni preesistenti. Allora perché continuiamo ad avvistare chiazze nere? Si è scoperto che al posto della sabbia vengono utilizzati fanghi e materiali misti provenienti dal porto di Catania. La cosa più sconcertante è che, informandoci, abbiamo scoperto che tutto ciò è approvato dalla legge. L‟articolo 48 del decreto sulle liberalizzazioni consente che i fanghi ed i materiali prevenienti dai siti di interesse nazionali da bonificare, perché altamente inquinanti, possano essere riutilizzati come materiali di recupero. A questo punto, l‟unica cosa che rimane da fare agli abitanti di Lentini e Carlentini, è farsi sentire, esattamente come hanno fatto gli abitanti di Ispica, che sono riusciti ad attirare l‟attenzione di Legambiente ed a mettere in dubbio l‟uso delle sabbie inquinate dragate dal porto di Pozzallo per il ripascimento della costa ispicese. Forse l‟unico modo per riavere l‟acqua azzurra come lo era tempo fa , è alzare la voce e gridare che questa situazione non ci sta bene. Non vorremmo che anche questa volta si verificasse quanto dice il proverbio “fatta la legge, trovato l‟inganno”. Medea Samo Elena Zarbano III D
Meglio avere le idee chiare. Mafiosi froci o mafiosi assassini?
Si può leggere per le strade di Lentini, in via Bricinna ed in altri punti del paese, una scritta che recita così: “Mafiosi froci”. L‟affermazione ci procura un certo disorientamento, la frase si presta a varie interpretazioni e quindi suscita diverse “emozioni” in chi legge. Da una parte rende orgogliosi i Siciliani del fatto che la mafia venga ormai reputata per ciò che è e condannata, dall‟altra ci accorgiamo che usare „‟froci‟‟ per offendere è un insulto agli omosessuali; ma mentre l‟omosessualità non è un reato o una colpa, la mafia è già in sé un‟organizzazione criminale e fuori legge. Ciò sta a dimostrare che, mentre la mentalità mafiosa si sta estinguendo, c‟è ancora un senso di riluttanza verso chi ha orientamenti sessuali diversi. E‟ nostro desiderio che pian piano si possano superare anche questi pregiudizi. L‟autore della scritta, pensiamo un giovane con le idee ancora poco chiare, avrebbe fatto meglio a scrivere “mafiosi assassini”, il messaggio sarebbe stato chiaro e condivisibile e non offensivo per gli omosessuali.
Medea M.Samo Elena M. Zarbano III D
Piccole bulle crescono
Lei è più bella di me, ma io so uccidere meglio. "Questa è la frase intimidatoria postata su facebook dalla ragazzina autrice dell'aggressione di Bollate dopo la rissa avvenuta il 5 febbraio 2014. Nel video caricato su youtube, la vittima in cerca d'aiuto era circondata da altri ragazzi che non sono intervenuti, ma che anzi incitavano la bulla e filmavano la scena. Purtroppo, dalla frase postata, dobbiamo constatare che l'autrice dell'aggressione non ha cambiato il suo modo di pensare e non si è pentita del suo gesto neanche dopo la gogna mediatica. Simona Pontillo III A Valeria Commendatore
Lettera agli adulti Caro adulto, mi sono accorto che qualcuno mi ha rubato molte cose. Non vedo più intorno a me i prati verdi e gli alberi, e non sento più il fresco profumo; mi mancano l‟aria pulita ed i tramonti, oscurati dai grandi palazzi innalzati con l‟assurda ambizione di raggiungere il cielo. Mi hai tolto i luoghi dei giochi e degli incontri, ma soprattutto il piacere di stare
con te e di sognare insieme. Mi fai del male ogni volta che non mi guardi, non mi parli e mi lasci solo a giocare con la play station. Caro adulto, gioca con me, corri con me, parla con me, raccontami le storie della buona notte, ascoltami ed abbracciami ogni volta che ne ho bisogno. Non togliermi il tuo sorriso, non rubarmi la fantasia ed i sogni; strappa dal mio cuore la tristezza e le paure e regalami la gioia e la pace. Entra nel mio mondo, accetta e perdona i miei errori ed aiutami a sapere chi sono e chi sei. Restituiscimi la speranza e la fede in Dio. Io voglio camminare con te, mano nella mano, verso un futuro sereno e radioso.
I ragazzi della I A.
Gli italiani non amano la lettura ma neanche lavare i piatti Gli italiani leggono poco, spendono di più per i piatti di plastica che per i libri. E‟ sconcertante eppure per i dati Istat è proprio così. Nei paesi europei la percentuale dei lettori è più alta, l‟82% dei Tedeschi legge almeno un libro l‟anno contro il 46% degli Italiani. Claudia Gatto III D Giulia Guercio III D
“Chi ha brutti voti in pagella non gioca” Questo è lo “slogan” della scuola calcio Asd Fiumicino che ha richiesto le pagelle dei piccoli giocatori. Solo chi avrà buoni voti potrà scendere in campo. Sembra che siano state le madri a chiederlo con lo scopo di coniugare sport e studio per il bene dei loro ragazzi Simone Iemmolo III D
NELLA MIA SCUOLA SI GIOCA “ O SCIUSCIU” Nella mia scuola durante la ricreazione molti ragazzi giocano con le cartine dei giocatori, un gioco che sembrava quasi scomparso per via dei videogiochi e dei cellulari. Prima i professori non permettevano di praticare questo gioco, ma ora si sono ricreduti e guardano i lati positivi: i ragazzi giocano in modo educativo e socializzano invece di isolarsi con i cellulari. Questo gioco insegna a non barare e soprattutto insegna ad accettare la sconfitta. Basta telefono-dipendenza, segui la tradizione, gioca anche tu ”O ciusciu” Lorenzo Formica II D
“ La Sicilia è un posto meraviglioso” Mi chiamo Yi Ying, ho 14 anni e frequento la terza media del IV I. C. “G. Marconi”. Vivo in Sicilia da quasi 4 anni e prima di venire qui sono stata a Padova per 5 anni. Visto che ho vissuto anche al Nord possono notare delle differenze, secondo me i siciliani sono molto più aperti e socievoli. Prima di partire, qualcuno mi aveva detto di stare attenta a quelli del sud, inizialmente non capivo il
motivo, ma ora so che c’è un certo disprezzo verso il sud, anche se non riesco a trovare una ragione, perché io qui ho trovato delle persone speciali e che mi vogliono bene. Ovviamente non sono mancate le situazioni in cui mi sono sentita a disagio, perché inizialmente non capivo mai cosa dicevano i siciliani tra di loro. Anche a scuola è molto frequente l’uso del dialetto e penso che per quelli come me non sia un fatto positivo, soprattutto i primi tempi sono stati difficili, poi col tempo ho imparato anche a capire il siciliano. Capisco che il dialetto fa parte di una cultura, ma credo che la scuola non sia il luogo giusto per parlarlo. Non so per quale motivo ci sono siciliani che disprezzano la Sicilia, per me è un posto davvero bellissimo, ricco di paesaggi varie monumenti che testimoniano la grandezza della Sicilia nei tempi antichi. Ma vivere in Sicilia mi ha creato qualche problema, anche qui ho sentito di essere guardata con disprezzo, qualcuno poi ama generalizzare, esprime giudizi sulla Cina e sui cinesi che considera tutti uguali. Per favore finitela con i pregiudizi, prima di parlare dovete conoscere una persona! Io vivo in Italia dal 2006, ho vissuto in due posti diversi dell’Italia e a giugno dovrò trasferirmi di nuovo, questa volta a Reggio Emilia. L’ Italia farà parte dei miei ricordi e non sarà affatto un ricordo negativo, ma dopotutto so che non è e non sarà mai la mia casa visto che non mi sono mai sentita veramente a mio agio e accettata, ma penso che questo è uno dei sentimenti più comuni tra gli stranieri in un Paese diverso. Come tutti, anch’io ho i miei sogni, non so cosa mi capiterà nel futuro, ma so che non resterò sempre in Italia, il mio sogno è viaggiare ovunque e conoscere popoli con culture diverse, integrarmi con loro e conoscerli, solo quando conosciamo le cose, non abbiamo più paura e vorrei far conoscere a tutti che il mondo è vario e che è da apprezzare ogni singolo essere umano. Suppongo che la mia “tappa” a Lentini si concluderà a giugno e la cosa finale che voglio dire è “grazie”, grazie a tutti i siciliani che ho conosciuto, ci sono persone che non meritano la mia attenzione, ma posso garantire che c’è una percentuale maggiore di persone che sono gentili, affettuose e socievoli .e grazie a questi siciliani che mi hanno fatto conoscere, imparare e scoprire un posto davvero meraviglioso, la Sicilia. Ye Yi Ying III B
Pechino: con 15 bottiglie di plastica un biglietto gratis per la metropolitana
Una bella idea quella dei Cinesi che riciclano le bottiglie di plastica per ottenere biglietti per il metrò. Ne bastano 15 per ottenere un biglietto gratis. E se facessimo così anche noi? Andrea Ciciulla e Davide Ferro II D
Automobili a pipì
Franco Lisci, in Sardegna , ha messo a punto un’idea per risparmiare benzina, gasolio e corrente utilizzando l’urina come carburante. Questa idea era già stata sperimentata, ma Franco Lisci l’ha perfezionata. L’imprenditore ha creato delle differenti tipologie di motori, sia per il trasporto che per la produzione di energia domestica. Sulle auto a benzina c’è un risparmio del 35%, su un auto a gasolio del 60%, su un auto a gas dell’80%. Questo ciclo produttivo non produce scarti e alla fine del processo l’urina si trasforma in acqua, ricca di sostanze utili per nutrire la terra. Ludovica Raiti e Gaia Russo II D
Aumentano i casi di Ludopatia
Un nuovo pericolo per le famiglie italiane già colpite dalla crisi è la ludopatia , cioè la dipendenza dai giochi. I giocatori sono in aumento ogni giorno e sono soprattutto minorenni, ma il fenomeno colpisce tutte le età. Ci sono molti anziani che la sera invece di andare in chiesa vanno a giocarsi la pensione nelle sale giochi o alle slot machine. Se la dipendenza da gioco è una realtà perché si continua a permettere che sulle reti televisive pubbliche si pubblicizzino i siti per giocare anche online? Lo Stato deve prendere provvedimenti prima che il fenomeno continui a dilagare. Carlotta Disca e Davide Bartolotta II D
Lo zoo di Copenaghen uccide la giraffa Marius
Ha fatto scalpore la notizia dell’uccisione della giraffa Marius, ospite dello zoo di Copenaghen. E’stata uccisa con una pistola da macello, poi è stata dissezionata e data in pasto ai leoni davanti allo sguardo dei bambini ospiti allo zoo. La soppressione di Marius – si è giustificato lo zoo sul suo sito –è stata senza scelta perché le regole europee su giardini zoologici e
acquari stabiliscono che si deve evitare la consanguineità. Si è dovuto quindi impedire a Marius di raggiungere l'età adulta e di accoppiarsi. Lo zoo di Copenaghen uccide 4 leoni
Dopo le proteste per la fine della giraffa Marius, lo zoo di Copenaghen sembra rinfocolare polemiche e sdegno per aver eseguito la "condanna a morte" anche di quattro leoni. "A causa del comportamento naturale dei leoni, lo zoo ha dovuto applicare l'eutanasia a due leoni anziani e a due piccoli che non erano abbastanza cresciuti da sopravvivere da soli", e che inevitabilmente "sarebbero stati uccisi dal nuovo maschio dominante". I leoni sono stati soppressi, spiega lo zoo danese , perché non si è riusciti a collocarli altrove. Un dubbio ci assale. Non sarebbe forse meglio chiudere gli zoo e lasciare che gli animali seguano le leggi di natura? Lorenzo Formica e Francesco Conti II D
Troppo cibo e poco movimento : i bambini italiani continuano ad ingrassare
Allarme sanitario in Italia, i nostri bambini stanno tropo fermi e mangiano male . Circa un bambino su quattro (23%) non fa movimento o sport nel tempo libero. La rinuncia, nel 28% dei casi, è determinata dalle difficoltà economiche della famiglia che però non sa educare i figli a nutrirsi bene . Troppi snack , patatine , bevande zuccherate hanno regalato chili di troppo ai bambini italiani che purtroppo in età adulta saranno più facilmente colpiti da malattie cardiovascolari , diabete ed altre patologie legate al grasso in eccesso. Andrea Eliseo 3D
IL LAVORO È DONNA
Oggi, secondo una recente statistica, le donne italiane lavorano più degli uomini, perché oltre ad occuparsi dei lavori domestici e della famiglia sono spesso impegnate fuori casa. L’Ocse ha fatto un confronto tra donne italiane e straniere ed è emerso che la donna italiana è ” leader “per quanto riguarda le ore lavorative. Anche dal sondaggio all’interno dell’Italia, dal confronto fra uomo e donna, è risultato che la donna lavora molto più dell’uomo che ancora collabora poco nei lavori domestici.
A cura di: Musco Andrea e Tavilla Valentina, classe III B
LENTINI, PAESE IN FALLIMENTO DEGRADO DELLE STRUTTURE SPORTIVE
Nella
nostra Lentini, grosso centro urbanistico in
provincia di Siracusa, c’è da tempo un malcontento tra la cittadinanza in quanto diverse strutture sportive comunali sono state lasciate alla deriva fino al punto di non poter essere più utilizzate se non con la dovuta manutenzione necessaria al fine di poterle mettere nuovamente in funzione. Alcune di queste strutture sono:
piscina
comunale,
fiore
all’occhiello
della
comunità lentinese, che è stata lasciata al degrado più totale dopo che una tromba d’aria che aveva distrutto parte della copertura del tetto; campi da tennis, situati dietro la struttura della piscina comunale, che non sono mai stati messi a regime sportivo perché lasciati all’abbandono fin da quando sono stati realizzati e adesso diventati recinti per pecore. Di tutto questo ci siamo veramente stancati, vogliamo un paese migliore, più vivibile e più a portata di giovani.
I bambini lentinesi vogliono diventare vecchi A Lentini si muore di Leucemie nell’indifferenza dell’Autorità Nazionale. Ma è proprio vero che la popolazione italiana sta invecchiando? A noi sembra di no. Nel mio paese in tanti sono morti e continuano a morire di tumore, e tra questi anche dei giovanissimi. Lentini è un paese ad alto rischio; qui da più di 20 anni si muore di Leucemia in percentuale triplicata rispetto al dato nazionale. Questo è quanto sostengono gli epidemiologi nell’Atlante della mortalità per tumore. Il Registro Territoriale di Patologia colloca il Distretto di Lentini al 3° posto, dopo quello di Augusta e di Siracusa, per l’alta incidenza di tumore, ma al primo posto per le leucemie. Quale la causa? Si ipotizza che la responsabilità sia da attribuire all’inquinamento radioattivo presente nella zona. Qui, infatti , sono precipitati ,nel 1984 e nel 1985, due aerei americani in servizio presso la base di Sigonella. I velivoli sono precipitati e i militari sono morti. Si dice che nell’impatto il suolo sia stato contaminato o dalle armi nucleari o dalle centinaia di chili di uranio impoverito usato come contrappeso dell’aereo. Il giornalista G. Lannes (esperto in inchieste delle ecomafie), convinto della relazione tra la base militare di Sigonella e la mortalità per leucemie dei bambini lentinesi, ha indagato sulle vicende chiedendosi dove siano stati occultati rifiuti tossici della base. Forse sono stati nascosti in alcune delle 27 cave dismesse del territorio circostante? La domanda è legittima visto che la D.I.A. ha riscontrato che Sigonella da anni scarica rifiuti tossici in discariche abusive. Le indagini sul disastro, sottratte alle Autorità italiana, furono archiviate dopo aver erogato il dovuto risarcimento. L’autorità sanitaria locale, per anni ha negato il problema fino a quando nel 2005 l’avvocato lentinese S. Terranova, collaborato da esperti e medici, ha consegnato alla Magistratura il materiale d’indagine. Nel 2009 il caso è stato riaperto sulla base di informazioni che avrebbero confermato la presenza di Uranio impoverito sugli aerei. Non tutti, però , pensano che l’Uranio impoverito c’entri molto con l’alta mortalità registrata. Anzi, qualcuno sosteneva che la causa risiede nell’uso indiscriminato di pesticidi utilizzati da sempre negli argomenti. Ma così fosse, come mai i nostri bisnonni e trisavoli che hanno mangiato quei frutti ed hanno respirato quei veleni, sono diventati vecchi e i bambini di oggi invece muoiono? Noi propendiamo per la tesi di Lannes, anche se ci rendiamo conto che l’inquinamento, e prescindere dalla sua tipologia, “è la prima causa di morte sul pianeta come afferma l’OMS”.
Mirko Amore