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Molinella a confronto - N° 2/2013 - Maggio 2013 - Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 7901 del 12 novembre 2008 - Direttore responsabile: Raffaele Donini Propr ietà: Par tito Democratico, Coordinamento di Bologna - Redazione: Via Calzolar i 12, Molinella (BO) - Stampa: Grafiche BIME s.r.l., Molinella (BO)
E’ nella difficoltà che si deve prendere il cammino Ora è il tempo del coraggio, dell’impegno e del dialogo di Vincenzo Caradonna*
E’ NATO IL GOVERNO DI LARGHE INTESE tra PD e PDL, due partiti fortemente antagonisti e inconciliabili, che fino a due mesi fa non pensavano certo di poter LAVORARE insieme. Ma le circostanze superano a volte le previsioni e ci costringono, con sofferenza ma anche con senso di responsabilità, a iniziare percorsi non previsti. Non ci è piaciuto un PDL che dice di tendere la mano, come se non avesse colpe nella gestione della crisi economica, nell’aver ostacolato la riforma della legge elettorale, nell’aver causato la caduta del Governo Monti. PDL che tende a mescolare troppo spesso i destini dell’Italia con i destini e le avventure del suo fondatore, come è avvenuto proprio in questi giorni con la manifestazione a Brescia. Il M5S non ha lasciato spazi di trattativa, non ha cercato punti di incontro realizzabili con il PD, ha voluto esasperare la situazione. A mio avviso ha perso una grande opportunità per dare un bel contributo al Paese e per far crescere tutti i suoi deputati e senatori alla prima esperienza politica. Il PD ha fatto mille errori, ma sicuramente quello più grave è stato quello di non rispettare le regole di ogni organismo associativo democratico: se si decide a maggioranza di percorrere una strada, poi quella strada la si deve fare insieme senza tentennamenti, sotterfugi o tradimenti, altrimenti si perde. Si perde l’unità, si perde l’orientamento, si perde la fiducia dell’elettorato, si rischia di sparire a causa del comportamento scorretto di
pochi, privando il Paese di una forza politica importante che nel proprio DNA ha caratteristica di partito riformatore concentrato sulle problematiche sociali e sui diritti delle persone. La dialettica e il confronto, anche serrato e acceso, devono convergere poi in una linea condivisa e rispettata da tutti. Mi preme dirlo: non dovrà più accadere che persone di altissimo profilo, come è avvenuto per Romano Prodi, vengano chiamate ad un ruolo così importante come quello di Presidente della Repubblica e poi, messi al bando da 101 franchi tiratori. Ma il Presidente Napolitano, che alla fine ha accettato la rielezione e che ringraziamo, non ha inteso perdere tempo. Ha richiamato tutti al senso di responsabilità in questo momento storico, ha affidato la guida di questo governo a Enrico Letta, Vice segretario del Partito Democratico, con lo scopo di risollevare l’Italia dalla grave crisi istituzionale, di lavoro e di fiducia che la
coinvolge, dalla disperazione di tanti esodati, disoccupati, famiglie con figli, imprenditori che non riescono più a tenere in piedi le aziende e riprendere un cammino più fiducioso. Sono problemi di tutti noi, sono improrogabili, sono enormi, ma se affrontati seriamente potremo ripartire con più coraggio. Condivido pertanto il messaggio che è uscito sabato 11 maggio dalla Direzione nazionale del PD, dove è stato nominato segretario reggente Guglielmo Epifani. Dobbiamo impegnarci tutti a guidare l’azione di governo, restando uniti e vicini a Enrico Letta, che deve sentirsi sostenuto dai suoi. I problemi sono sempre dietro l’angolo, e non dobbiamo credere che queste larghe intese vogliano dire che PD e PDL siano la stessa cosa, l’antagonismo in politica è una necessità che permette di confrontare idee e progetti diversi. E i punti di divisione e di contrapposizio-
ne ci sono e non mancheranno. Ma il Paese è pronto per questa nuova sfida, e noi del PD dobbiamo iniziare in questi mesi, che ci separano dal congresso autunnale due cammini paralleli: - Contribuire con il massimo impegno nel governo del Paese al quale siamo stati chiamati, per uscire dalla crisi insieme al resto dell’Europa e fare le prime urgenti riforme istituzionali per rendere più governabile l’Italia. - Rifondare il Partito Democratico basandoci non solo sulle regole scritte e non rispettate, ma su comportamenti responsabili, sinceri, sostenuti da una dialettica finalizzata a costruire unità interna, progetti importanti per il risanamento dell’Italia e persone nuove che si impegnino a portarli avanti. *Segretario PD di Molinella
All’interno Giovani Democratici . . . . . . . . . . . . pag. 2 Ringraziamento ai volontari. . . . . . pag. 2 della Protezione Civile di Molinella La Casa di Riposo. . . . . . . . . . . . . . pag. 3 in mano ai privati Chiude il progetto APRE . . . . . . . . pag. 3 Il Fioravanti torna alla Provincia. . . pag. 4 La democrazia è uno spreco?. . . . pag. 4 Occupiamoci delle scuole . . . . . . . pag. 5 Cosa diventerà . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 5 l’orribile scatolone? Interpellanza: manutenzione . . . . . pag. 6 campo sportivo di Selva Malvezzi Cimitero di Selva Malvezzi: . . . . . . pag. 6 stradello disconnesso e parcheggio inadeguato Grazie al Pd dall’Imu. . . . . . . . . . . . pag. 7 aiuto alle famiglie disagiate Buio in piazza . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 7
dell’Unità per il
PROGRAMMA FESTA dell’Unità 24-25-26 Maggio 31 Maggio 1-2 Giugno Pag. 8
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2 Ringraziamento ai volontari della Protezione Civile di Molinella Il 20 e 29 maggio 2012 verranno tristemente ricordate come le drammatiche giornate in cui vaste aree delle province di Ferrara, Modena e Bologna sono state colpite da un forte terremoto. Nella ricorrenza annuale di quel tragico evento, che ha messo in ginocchio popolazioni e attività produttive, vogliamo ricordare l’impegno dei volontari della Protezione Civile di Molinella che si sono distinti nella difficile opera di aiuto alle popolazioni colpite. Ancora una volta, il Circolo del Partito Democratico di Molinella ed il Gruppo consiliare vogliono manifestare il loro più sentito ringraziamento ai volontari dell’AVPCM e delle altre Associazioni, risorse inestimabili della nostra comunità.
Giovani Democratici Aderire ai Giovani Democratici vuol dire condividere i valori, i principi e le attività di una organizzazione. Non pensare che la nostra organizzazione sia la semplice “riserva giovani” del Partito Democratico, abbiamo le nostre opinioni, i nostri valori, condividiamo proposte e ci confrontiamo su tematiche di attualità, cronaca, politica, costume e quanto può interessare le giovani generazioni. I GD sono lo strumento per costruire una rete di contatti tra i tanti giovani sul territorio che vogliono fare politica e che riconoscono di avere una base comune di valori e di ideali. Il fatto di avere propri circoli e un tesseramento è simbolo dell’autonomia della nostra organizzazione, che vuole porsi a fianco del Partito Democratico, per far si che questo sia veramente il partito di una sinistra riformista in grado di governare il nostro paese, con spirito critico e contrastando da dentro ciò che di questo partito non condividiamo! Purtroppo l’attuale amministrazione comunale sta concentrando gran parte delle risorse finanziarie della comunità per costruire il cinema teatro a Molinella, che, oltre ad essere antiestetico per il nostro centro storico, è anche causa di tagli ai servizi, alta tassa-
zione (addizionale comunale IRPEF e aliquota IMU) e alienazione del patrimonio pubblico come le case popolari. Anche le attività commerciali, come bar e ristoranti nel centro storico di Molinella, non vengono risparmiati dall’aumento delle tasse: l’amministrazione comunale ha deliberato l’aumento delle tariffe dell’occupazione del suolo comunale il quale costringe alcuni imprenditori a togliere i loro “dehors” perché non riescono a far fronte alle spese. Questo potrebbe trasformare Molinella in un paese dormitorio. Se sei interessato a far parte di questo progetto, scrivi sulla pagina facebook del Partito Democratico di Molinella o chiedi informazioni nella sede del PD di Molinella in via del Lavoro, 25. Bisogna ripartire da noi che siamo i più liberi, che abbiamo il giusto coraggio per poter realmente cambiare qualcosa.
Il Gruppo consiliare e il Circolo PD di Molinella
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La Casa di Riposo in mano ai privati Con una semplice delibera il Sindaco e la Giunta hanno privatizzato la casa di riposo di Molinella di Nadia Passarini
Non è uno scherzo. Il 22 aprile 2013, con delibera n° 49, è stato approvato un documento con il quale dei 100 posti attualmente previsti ben 76 saranno gestiti direttamente dalle cooperative Dolce e Gesser, compresi i 47 posti protetti, mentre i rimanenti 24 saranno gestiti direttamente dal comune. Cosa significa tutto ciò per i 76 ospiti della struttura? Significa: che le tariffe saranno stabilite e incassate dal nuovo gestore; che la responsabilità della gestione è assunta interamente dal nuovo gestore; che il personale di assistenza sarà alle dipendenze del nuovo gestore. In cambio di tutto ciò le cooperative pagheranno un affitto e provvederanno a un rimborso spese al comune di Molinella. La ristrutturazione necessaria per i nuovi 12 posti letto e per la realizzazione della nuova cucina sarà a carico delle due coop che proprio
per questi lavori non corrisponderanno nessun canone di affitto al comune fino a completa copertura dei costi sostenuti per gli interventi. Un ammortamento che avrà una durata presumibile di circa 10 anni. Ciò che rimane alla gestione pubblica, vale a dire al Comune di Molinella, è ben poca cosa: 24 posti letto. Inoltre per il personale attualmente operante saranno inevitabili delle dequalificazioni poiché alcuni ruoli non saranno più previsti per un numero così esiguo di pazienti. La casa di riposo, da sempre fiore all’occhiello delle amministrazioni molinellesi, viene quindi privatizzata con una semplice delibera di giunta. Nessuna discussione e nessun confronto in consiglio comunale. Nessun coinvolgimento e nessun parere della Commissione consigliare per i Servizi alla persona. Lo stesso con le
rappresentanze sindacali e con i parenti degli attuali ospiti della casa di riposo. Tutto fatto in gran silenzio, come se ci si vergognasse di quell’atto. Da segnalare, il giorno dell’approvazione della delibera, l’assenza dell’assessore competente Luca Mazzanti, servizi sociali, e dell’assessore Andrea Gabusi. Assenze casuali o significanti? Noi, comunque, su questa delicatissima partita non abbasseremo l’attenzione. Vogliamo saperne di più, molto di più.
Chiude il progetto APRE Alcuni anni fa, era il 2007, l’Ausl Bologna propose al nostro comune la realizzazione di un progetto pilota da inserire all’interno dell’ex ospedale. In sostanza si trattava di costruire quella che veniva definita “Casa della salute”, una struttura articolata che avrebbe funzionato come centro di coordinamento per tutto ciò che riguarda gli aspetti sanitari e sociali nella vita di una persona: collegamenti agli archivi sanitari, con gli ospedali, medici di base sempre presenti, indirizzamento dei pazienti, informazioni, assistenza e infermiere domiciliari. Tutti i comuni della pianura bolognese coinvolti nella sperimen-
tazione hanno accettato e oggi si ritrovano in casa un ottimo servizio, graditissimo dai cittadini. Molinella ha detto no, “noi vogliamo riaprire il nostro ospedale” ha tuonato il sindaco Selva “ e se l’Ausl non ci sta, ce lo faremo da soli”. Detto fatto, dopo pochi mesi la giunta presenta in pompa magna il progetto autarchico APRE, una sorta di piccolo “country hospital” fatto in casa. Il risultato finale di questa ennesima esibizione della “specificità molinellese” è che oggi si chiude il capitolo APRE e se ne apre uno nuovo (il gioco di parole è voluto). E il capitolo nuovo è la privatizzazione della casa di riposo.
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Il Fioravanti torna alla Provincia L’ultimo numero de “il Domani di Molinella” ha pubblicato un articolo che difende le ragioni dell’amministrazione a proposito della surreale vicenda dell’ex-Istituto Fioravanti. Non intendiamo tornare sulla vicenda, sul carattere di ripicca e infantilismo che l’ha caratterizzata, abbiamo già avuto modo di esprimere la nostra indignazione su questo giornale e anche in sede consiliare. Tuttavia, la vicenda ha ultimamente subito una forte accelerazione e di questo vogliamo rendere partecipi i cittadini. Il fatto eclatante è questo: la Provincia è rientrata in possesso dell’edificio scolastico di Piazza Massarenti ed ora è sotto la sua piena responsabilità. Ne consegue che da oggi sarà possibile effettuare ogni
tipo di intervento mirato al suo recupero funzionale, nonché alla conservazione e al recupero dei beni contenuti. I tecnici della Provincia stanno lavorando in stretto contatto con Regione e Soprintendenza al
fine di ottenere le ultime validazioni del progetto, peraltro già approvato dalla commissione regionale. Ma le buone notizie non finiscono qui. Un altro nodo che riguarda la vita scolastica dei nostri stu-
denti a Budrio si è risolto positivamente. La didattica di laboratorio, che necessita di macchine utensili (quelle che l’impuntatura del sindaco Selva ha impedito di trasferire) è ripresa dallo scorso febbraio. Grazie al preside dell’“Istituto Professionale Malpighi” di Crevalcore, alla Provincia e al sindaco di Crevalcore il modulo prefabbricato realizzato presso il G. Bruno di Budrio ha potuto finalmente ospitare alcune macchine offerte dall’Istituto ed essere in grado di svolgere la propria funzione didattica. Pertanto, gli studenti dell’exFioravanti potranno ultimare l’anno scolastico abbastanza regolarmente. Segreteria Partito Democratico di Molinella
La democrazia è uno spreco? Non ci piacciono le polemiche tramite stampa. Ma bisogna pur difendersi e ribattere alle strumentalizzazioni. Il “domani di Molinella” parla di «posizione pretestuosa assunta dalle opposizioni». La grave colpa sta nel fatto che PD, Molinella Civica e Molinella che cambia hanno richiesto insieme la convocazione (sabato 23 febbraio 2013) di un Consiglio comunale straordinario in cui si proponeva di discutere la questione del mancato trasferimento delle macchine utensili didattiche dell’ex Fioravanti, da Molinella a Budrio (poi risolto con il generoso intervento dell’Istituto professionale Malpighi di Crevalcore). E di discutere anche del recupero della struttura lesionata dal sisma e della permanenza della Scuola a Molinella. Una posizione, la nostra, che riteniamo giusta ed opportuna perché finalizzata alla soluzione di una criticità che interessa tutta la comunità e che penalizza gli studenti e le loro famiglie. In più,
la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale è un diritto sancito dalla legge. Che piaccia o no è l’applicazione dei principi su cui si fonda la nostra democrazia. Il Consiglio comunale è il luogo – leggetevi la Costituzione italiana – in cui si discutono i problemi ed il futuro della comunità. E semmai, i Consigli comunali andrebbero convocati più spesso. Il “Domani” dice, con una bella dose di populismo, che «il Consiglio è costato una certa somma ai cittadini di Molinella». In sostanza sostiene che è uno spreco. Ma il “Domani”non ci dice a quanto ammonta lo “spreco”. Allora lo diciamo noi. La somma è stata pari a 310 euro, cioè 22 euro per ognuno dei 13 consiglieri presenti a quella seduta, più l’IRAP. Quindi, per risparmiare 310 euro non si sarebbe dovuto discutere dell’importante vicenda dell’ex-Fioravanti. A qualcuno, probabilmente, avrebbe fatto comodo. Ma se proprio vogliamo parlare di sprechi, allora perché non ricordare il Consiglio comunale del 26 Novembre 2011? Anche
quello richiesto dalle opposizioni e si discusse del famoso contratto stipulato nel 2009 dal Comune – attraverso Molinella Futura – con la Beghelli Servizi per la realizzazione di una centrale fotovoltaica presso il cimitero di Molinella, opera che sarebbe costata 2.700.000 euro alle casse comunali. Risultato? Il contratto, alla fine, fu annullato e a fronte di uno “spreco” di poche centinaia di euro si evitò di buttare quasi tre milioni. Giudichino i cittadini. Oppure vogliamo ricordare il Consiglio comunale del 17 Maggio 2010, richiesto dal Gruppo PD? Proponevamo di costituire un Fondo di solidarietà con borse lavoro destinate ai cassaintegrati e a chi il lavoro non l’aveva più. La proposta venne presentata con la necessaria copertura finanziaria, da stanziare in Bilancio, ma la maggioranza la bocciò. Con scarsa lungimiranza, aggiungiamo noi, visto l’acuirsi della crisi economica negli anni successivi. Sempre a proposito di costi che dire, poi, della scelta di realizzare un cinema-teatro di
dimensioni abnormi per Molinella? Per ora ci è costato 4,7 milioni di euro (oltre 8 con gli interessi sui mutui pluridecennali accesi) e ci pare lecito dubitare che siano sufficienti per ultimare l’opera, senza tener conto della sua successiva gestione e manutenzione. Un pozzo senza fondo in cui si è annegata buona parte delle risorse finanziarie necessarie per sistemare scuole, strade, casa di riposo e quant’altro. E vogliamo ricordare i 26.730 euro spesi dal Comune quale compenso per i concerti canori di Nina Zilli e Antonella Ruggiero nelle edizioni 2010 e 2011 della Fiera di Molinella? E il restauro dell’ex Ospedale Valeriani? Costato 800 milioni di lire e abbandonato nell’incuria da un decennio. E il “Domani” ci accusa di aver sprecato 310 euro. Che coraggio. Ci fermiamo qui, per carità di patria, lasciando ai cittadini di Molinella ogni commento e giudizio. La Segreteria del PD
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Occupiamoci delle scuole di Aldo Casoni*
Da sempre denunciamo che l’eccessiva spesa sostenuta dal Comune per la realizzazione di alcune opere, prima fra tutte il cinema-teatro (mutui per 4,7 milioni di euro che diventeranno più di 8 con gli interessi), non consente alla Giunta di gestire in modo adeguato le esigenze primarie dei cittadini: le scuole, le strade, la Casa di riposo ne sono alcuni esempi. Chi amministra il Comune (Sindaco, Giunta e consiglieri di maggioranza) ha il compito di realizzare il programma presentato, seguendo un determinato ordine di priorità. Chi siede all’opposizione ha il compito di vigilare sull’operato di chi amministra, opponendosi alle scelte che non condivide ma anche avanzando suggerimenti e proposte sulle questioni in cui chi governa è assente o inadempiente. Questo è l’intento che anima il gruppo PD in Consiglio comunale. Pertanto, recentemente, abbiamo presentato al Sindaco un’interpellanza con la quale chiediamo di realizzare le rampe per la salita delle scale esterne negli edifici che ospitano le scuole elementari e medie di Molinella. Queste sono, assieme alla realizzazione dell’ascensore, opere necessarie per abbattere l’inaccettabile presenza delle barriere architettoniche nelle nostre scuole, compresa la scuola
di musica “A. Banchieri” per la quale continuiamo a segnalare invano la necessità di trovare una soluzione che consenta a tutti l’accesso senza problemi. Abbattere le barriere architettoniche, ovunque esse si trovino, deve essere una priorità assoluta perché è un segno di civiltà e di rispetto dell’uomo prima ancora che un dovere di chi amministra una comunità. Ed anche perché, all’atto pratico, vivere in una città senza barriere rende meno faticosa la vita a tutti. Nell’interpellanza abbiamo sollecitato anche la realizzazione del collegamento alla rete internet, la messa a norma dell’apertura delle porte nelle aule del plesso scolastico di Molinella ed il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.) per ogni edificio scolastico presente sul territorio comunale. L’inadempienza a questi ultimi due interventi espone le scuole a gravi disagi e sanzioni. La nostra interpellanza e la risposta del Sindaco sono pubblicate sul sito www.pdmolinella.it. Inoltre, sollecitiamo l’amministrazione comunale all’espletamento dei lavori per la sistemazione del cancello esterno della Scuola di Marmorta. *Capogruppo consiliare Partito Democratico
Cosa diventerà l’orribile scatolone? Dopo che il progetto è stato rimaneggiato tre volte, ancora non ci sono idee chiare su quale sarà il destino di quel pezzo di cemento armato caduto di fronte a Massarenti. All’inizio ci dicevano cinema-teatro, poi cinemateatro-sala congressi, oggi parlano genericamente di spazi di aggregazione giovanile e quant’altro. Il problema è che al di là della futura destinazione d’uso, al di là della futura gestione, c’è un problema di soldi. Lo scatolone è già costato circa 5 milioni (che una volta saldato il mutuo saranno diventati 8 con gli interessi), e manca-
no ancora gli arredi e la tecnologia. Noi scommettiamo che alla fine (se mai ci sarà una fine) di tutto il percorso, si supereranno i 10 milioni. E sempre a proposito di soldi, va evidenziato che nel 2013 il comune ha sforato (6,4%) la “capacità di indebitamento” posta per legge al 6%. Questo significa che per il prossimo triennio il comune non potrà accendere nuovi mutui. Ragion per cui pensiamo che il cinema-teatro, o qualsiasi altra cosa abbiano in animo di realizzare, rimarrà bloccato così com’è. Per quanto tempo non ci è dato sapere.
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Interpellanza Oggetto:
Manutenzione campo sportivo di Selva Malvezzi Al Sig. Sindaco del Comune di Molinella Premesso che l’area adibita a campo di calcio e situata di fronte al Palazzo del Governatore nella frazione di Selva Malvezzi non risulta essere di proprietà comunale; Considerata la segnalazione pervenutaci da un gruppo di cittadini residenti nella suddetta frazione e riguardante lo stato di degrado in cui versa detta area; Considerato il potenziale stato di pericolo -soprattutto, ma non solo, per coloro che utilizzano il campo di calcio- causato dalla rete di recinzione divelta in più parti e dai pali in cemento che la sostengono; si chiede: se codesta Amministrazione comunale, pur non essendo proprietaria dell’area, intenda comunque provvedere alla verifica della staticità dei pali, alla manutenzione della rete di recinzione dell’area in oggetto e con quali modalità. Si richiede risposta scritta nei termini previsti dal vigente Regolamento del Consiglio comunale. Cordiali saluti. Gruppo consiliare Partito Democratico Il capogruppo Aldo Casoni Molinella, 24 Aprile 2013
Cimitero di Selva Malvezzi: stradello disconnesso e parcheggio inadeguato Era stato promesso che lo stradello di accesso al cimitero di Selva sarebbe stato sistemato, ma dopo 4 anni di amministrazione, nulla è stato fatto. Lo stradello è ghiaiato, disconesso e quando piove fangoso. Considerando che la maggior parte delle persone che lo utilizzano sono anziani e usano spesso la bicicletta, il problema è molto serio e non si può prenderli in giro. Segnaliamo inoltre che il parcheggio per le auto è assolutamente inadeguato e andrebbe ampliato. Pertanto invitiamo l’Amministrazione Comunale a farsi carico di questo problema, mantenendo la parola data ai cittadini di Selva, che è una piccola frazione, ma non per questo meno meritevole di attenzione.
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Grazie al PD dall’Imu aiuto alle famiglie disagiate
Buio in piazza
di Aldo Casoni
Il 23 luglio 2012 il gruppo consiliare del Pd propose la costituzione di un “Fondo a sostegno delle famiglie in difficoltà economica residenti nel comune di Molinella”, subordinando a questo progetto il proprio voto favorevole sulle aliquote Imu. Il Fondo avrebbe dovuto essere finanziato dalle maggiori entrate previste dall’imposta sugli immobili, trasformando una parte dell’Imu versata dai cittadini in un aiuto per situazioni di disagio. Il 20 dicembre il PD ha presentato una mozione discussa dal Consiglio Comunale con la quale si richiedeva alla Giunta un impegno preciso nel bilancio 2013. Pertanto, a seguito di questa proposta, sono stati stanziati 20mila euro, le cui modalità di erogazione verranno in seguito regolamentate coinvolgendo anche i gruppi di minoranza. Il Pd di Molinella si impegna
da sempre nella tutela dei più deboli. Nelle passate giunte in cui il centro-sinistra ha amministrato Molinella, il fondo era molto più consistente. E anche dai banchi di opposizione il nostro partito non ha perso di vista questo problema sociale in vistoso aumento. E’ del maggio 2010, per esempio, la nostra richiesta per la costituzione di un fondo di solidarietà. Quello ottenuto oggi dal nostro lavoro è un risultato che riteniamo parziale, non certo soddisfacente, ma meglio del nulla che questa giunta ci ha sempre propinato.
A volte viene da pensare: c’è del metodo nelle scelte dell’amministrazione del Comune di Molinella? Anche nel caso di cui scriviamo sorge questo pensiero. C’è crisi, diciamo tutti. Bisogna aiutare e sostenere l’impresa privata, mantenere e incentivare, dove è possibile, i posti di lavoro. In più - nel caso del nostro comune - ci sarebbe da rivitalizzare il centro, buio e desolatamente vuoto la sera. Renderlo un luogo più fruibile, gradevole, incoraggiando chi ha voglia e possibilità di investire. Invece la Giunta che fa? Decide di aumentare considerevolmente la tariffa per l’occupazione di suolo pubblico riservata ai gazebo, dehors, tavoli delle attività commerciali. Raddoppia la cifra relativa ai marciapiedi, quadruplica quella relativa agli spazi originariamente destinati a parcheggio auto. Tanto per fare un esempio chi pagava 1500 euro dovrà sborsarne, con
le nuove tariffe, più di 6000. Naturalmente la decisione è stata presa d’autorità, senza il minimo coinvolgimento dei destinatari. Nessun incontro, nessuna discussione o trattativa. Che piaccia o non piaccia così è. La reazione di molti, oscillante tra rabbia, sconcerto e senso d’impotenza, è stata quella di smontare immediatamente le strutture per evitare di pagare una cifra così alta e penalizzante, soprattutto in un frangente di crisi come quella che il nostro Paese sta attraversando. Intanto, passata la fase iniziale di disorientamento e arrabbiatura, qualche operatore cerca di serrare le fila per preparare una raccolta di firme per una petizione contro la delibera, da presentare al Sindaco. Non sappiamo se c’è del metodo nel governo di Molinella. Vediamo solo che in piazza c’è il buio, la desolazione, il vuoto. Ma, se giriamo gli occhi là in fondo a Via Mazzini c’è luce, c’è vita. La Segreteria PD
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CARTA DEL RISTORANTE Insalata di mare Cozze alla tarantina Risotto alla marinara Taglioline al salmone Sogliole alla griglia Filetti di persico alla griglia Spiedini di seppia e gamberi Grande grigliata dell'Adriatico Fritto misto di mare Tortellini tradizionali in brodo, al ragù e alla panna Tortelloni agli asparagi (specialità della festa) Polenta al ragù e con salsiccia Castrato ai ferri Braciola di maiale Salsiccia ai ferri
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