Periodico del Partito Democratico di Molinella

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aConfronto Molinella

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Molinella a confronto - N°2/2011 - Maggio 2011 - Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 7901 del 12 novembre 2008 - Direttore responsabile: Raffaele Donini Propr ietà: Par tito Democratico, Coordinamento di Bologna - Redazione: Via Calzolar i 12, Molinella (BO) - Stampa: Grafiche BIME s.r.l., Molinella (BO)

Il futuro lo decidiamo noi di Massimo Paderni

Basta luoghi comuni che ruotano intorno all’importanza del nucleare rendiamo il nostro futuro energetico e rinnovabile! Il mare, il sole, il vento sono forme di energia generate da fonti che non sono esauribili e il loro utilizzo non intacca le risorse naturali per le generazioni future. Questo dato ripetuto come un ossessivo ritornello, deve essere interpretato come un cavallo di battaglia ed utilizzato come una clava contro i fautori di un sistema energetico esauribile, per questo noi tutti dobbiamo intraprendere una nuova via di sviluppo basata su una produzione verde. Oggi la parte del leone è svolta dall’energia idroelettrica ma con il nostro impegno collettivo un giorno a fare il balzo in avanti potrebbero essere anche quella solare ed eolica. Tutto ciò è realizzabile prevedendo nuovi traguardi nel miglioramento della qualità tecnologica dei nostri prodotti, con la formazione di una manodopera specializzata e per mezzo di una politica di incentivi economici e normativi a favore delle rinnovabili. In seguito a questo non possiamo fare a meno di evidenziare ulteriormente l’importanza dell’acqua, una risorsa importantissima. Oggi nel mondo, un miliardo

e 400 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile. Il rischio è grande al punto che tra una ventina di anni con l’aumento della popolazione, il numero delle persone senza accesso all’acqua potabile potrebbe essere più di 3 miliardi. Questo dato così significativo ci permette di capire quanto sia importante tutelare il così detto “oro blu” impedendo la sua privatizzazione. Il referendum che si terrà il prossimo 12 e 13 giugno ci darà l’opportunità di difendere la prospettiva di un futuro energetico brillante e inoltre ci darà l’occasione di stroncare sul nascere il legittimo impedimento. Davanti alla legge siamo tutti uguali ed i politici prima di tutti dovrebbero fare chiarezza sul loro conto con la giustizia. Per arrivare alla data del Referendum preparati il Partito Democratico ha deciso di organizzare delle serate informative che si terranno durante la Festa dell’ Unità di fine maggio. Molinella è un bel paese, ha un cuore verde che pulsa con i suoi alberi, con i suoi parchi con i tanti campi che la circondano, iniziamo a muoverci nella direzione giusta “4 SI PER DIRE NO”. Informati ed uniti possiamo far sentire la nostra voce perché di crescere e migliorare non si finisce mai.

Elezioni amministrative: ha vinto il buon senso della gente di Vincenzo Caradonna

Bravi e onesti amministratori, al servizio delle loro comunità, che si preoccupino di stare con le persone e offrire servizi, attenzione al territorio, soluzioni ai problemi veri. Questo è il segnale forte e chiaro che è arrivato dal voto del 15 e 16 maggio, questo è il mandato che ogni sindaco deve sentire su di sè. Chi ha amministrato bene è stato premiato, chi non lo ha fatto è stato punito. A Bologna ha vinto Virginio Merola con il 51% e ne siamo felici perché è deciso a lavorare, con Amelia Frascaroli, Maurizio Cevenini e un gruppo preparato e giovane al servizio della città, perché viene dalle

fila del PD che vuole riscattarsi e insieme alla città riprendere vigore. Siamo contenti anche per tutti gli altri comuni, grandi e piccoli, tutti importanti dove il voto ha parlato chiaro: gli elettori vogliono facce pulite, vogliono una politica rinnovata. E ci fa piacere vedere che molti di questi comuni sono andati al centro sinistra, al PD che ha tenuto in tutto il paese, recuperando la fiducia di molti elettori. Le illusorie promesse del centro destra non attirano più, l’arroganza, la violenza verbale, i colpi bassi che il PDL ha messo in atto, non ingannano più. Molti elettori del centro destra non si riconoscono più in questo par-

tito. Le vicende personali del premier e i suoi tentativi di delegittimazione delle istituzioni creano imbarazzo, disturbano. La Lega, ha pagato per il sostegno al PDL e per la cattiva gestione dei problemi internazionali e interni al paese. Per aver favorito un rimpasto di governo indecoroso. Per loro ora è fondamentale riflettere e cercare altre vie più autentiche e costruttive. Il vento è cambiato. Finalmente lo sguardo si posa sul paese vero. Occorre pensare che domani potrò trovare un lavoro stabile, che i miei figli troveranno posto al nido o alla materna, che la scuola e l’universi-

tà resteranno pubbliche e daranno ai giovani un futuro degno di questo nome, che i servizi sociali e la sanità resteranno un diritto per tutti i cittadini, che l’ambiente venga rispettato e tutelato, che le risorse pubbliche siano un bene per tutti, che le virtù riprendano posto nel DNA della nostra generazione. È urgente ricostruire un tessuto sociale più coeso, ridare fiato allo sviluppo e sostegno alle imprese, ripartire con grande impegno e serietà, se vogliamo uscire da questo tunnel, se vogliamo costruire un paese più libero e audace.


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Molinella

4 SI PER DIRE NO Domenica 12 e lunedì 13 giugno saremo chiamati alle urne per esprimere la nostra opinione su 4 referendum popolari per l’abrogazione (ABOLIZIONE) di alcune disposizioni di legge. Perché il risultato dei referendum

sia valido devono recarsi alle urne il 50% + 1 degli aventi diritto al voto. I referendum riguardano importanti tematiche: la privatizzazione dell’acqua, l’energia nucleare ed il legittimo impedimento.

Referendum popolare numero 1

Le schede elettorali avranno i seguenti colori: rosso e giallo per i quesiti sull’acqua pubblica, grigio per il quesito sull’energia nucleare e verde chiaro per il quesito sul legittimo impedimento. I seggi rimarranno aperti il 12 giugno dal-

le 8:00 alle 22:00 ed il 13 giugno dalle 7:00 alle 15:00. Per votare sarà necessario recarsi al seggio elettorale di appartenenza muniti di carta d’identità valida e della tessera elettorale. Di seguito i 4 quesiti:

Referendum popolare numero 2

“Modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Abrogazione.” La normativa di cui si chiede l’abrogazione stabilisce che la gestione del servizio idrico italiano venga affidata ad aziende private attraverso gare d’appalto oppure a società a capitale misto pubblico-privato ed in questo caso il privato deve assumere il controllo almeno del 40%.

“Determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. Abrogazione parziale di norma.” La parte della normativa di cui si chiede l’abrogazione riguarda la possibilità da parte dell’azienda privata che gestisce un acquedotto di “ottenere profitti garantiti sulla tariffa”, attraverso un aumento del 7% sulla bolletta dell’acqua che i cittadini devono pagare.

Chi vota “Sì” vuole abrogare (abolire) la norma ed evitare che gli acquedotti siano gestiti da aziende private.

Chi vota “Sì” si oppone all’introduzione del profitto garantito sul prezzo dell’acqua.

Referendum popolare numero 3

Referendum popolare numero 4

“Nuove centrali per la produzione di energia nucleare. Abrogazione parziale di norme.” La normativa di cui si chiede l’abrogazione prevede la realizzazione nel territorio nazionale di nuovi impianti di produzione di energia nucleare. L’energia nucleare è rischiosa per quanto riguarda eventuali incidenti nelle centrali, è problematica nello smaltimento delle scorie ed infine è poco competitiva in termini economici rispetto ad altre forme energetiche. Le stime più recenti fatte negli Stati Uniti dimostrano che al 2020 il costo del kilowattora nucleare da nuovi impianti sarà maggiore del 75% rispetto a quello del gas e del 27% rispetto all’eolico. Chi vota “Sì” non vuole che siano aperte centrali nucleari in Italia.

“Abrogazione di norme della legge 7 aprile 2010, n. 51, in materia di legittimo impedimento del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri a comparire in udienza penale, quale risultante a seguito della sentenza n. 23 del 2011 della Corte Costituzionale.” La legge sul legittimo impedimento, di cui si chiede l’abrogazione, prevede che il Presidente del Consiglio ed i Ministri in carica possano invocare il legittimo impedimento a comparire come imputati in un’udienza penale in caso di qualsiasi attività legata alle proprie funzioni governative. Presentata la richiesta di legittimo impedimento, il Giudice deve rinviare l’udienza. Chi vota “Sì” vuole che il presidente del consiglio od i ministri, in caso di imputazione, non abbiano la possibilità di rinviare lo svolgimento del proprio processo.

Per tutte queste ragioni domenica 12 giugno e lunedì 13 andiamo in massa alle urne e votiamo 4 SI per dire no!

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Cinema-Teatro: un pozzo senza fondo Mutui a quota 4,7 milioni di euro (8,5 milioni con gli interessi) di Aldo Casoni

Nel Consiglio comunale del 18 aprile u.s. il Gruppo consiliare di maggioranza ha approvato un ulteriore stanziamento di 1,2 milioni di euro per la costruzione del ci-

nema-teatro. Era prevedibile. Pertanto, l’importo dei mutui accesi sale a quota 4,7 milioni che lieviteranno a circa 8,5 milioni con gli interessi. In Consiglio comunale il

Sindaco, su nostra sollecitazione, ha assicurato che questo ulteriore stanziamento servirà per completare i lavori del cinema rendendone la struttura utilizzabile. Dobbiamo augurarcelo, perché il carico di questo debito è già molto pesante per le casse comunali (cioè per tutti i cittadini molinellesi) e rende statica l’azione amministrativa, rallentando o non consentendo la realizzazione di altre importanti opere per la nostra comunità. Eccone alcune, peraltro presenti – in parte – anche nel programma elettorale della stessa maggioranza: l’ampliamento della struttura della Casa di Riposo, per esaudire le tante richieste in lista d’attesa; le piste ciclabili, soprattutto come raccordo tra Molinella e le frazioni; una seria manutenzione delle numerose strade dissestate divenute ormai, in alcuni tratti, pericolose per

Per fare cassa vendono le case L’Amministrazione Comunale mette in vendita 125 alloggi ERP, tra cui le “Case nuove” di Marmorta fatte costruire da Giuseppe Massarenti

chi le percorre; la realizzazione di nuovi parcheggi e la riqualificazione dell’area della Stazione ferroviaria e dell’ex anfiteatro; la realizzazione di un progetto organico che renda più moderne le strutture scolastiche di Molinella e la creazione di un Polo Scolastico Superiore per far fronte al crescente pendolarismo degli studenti molinellesi. Tutto ciò è stato più volte evidenziato dal Gruppo consiliare del PD, sia in Consiglio comunale che in altre sedi, ma la maggioranza rimane indifferente. Se per il cinema-teatro “lo spettacolo deve ancora cominciare” – come ha scritto il Vice-Sindaco intitolando un suo articolo pubblicato su “Noi” (periodico locale del Popolo della Libertà) – speriamo almeno che finiscano le spese per la sua costruzione e che, una volta agibile, crei valore per la nostra comunità!

Rumori molesti e timori per la sicurezza all’aeroporto di Molinella

di Nadia Passarini

Da una parte si spendono cifre esagerate per ricostruire il cinema-teatro (mutui per 4,7 milioni di euro) e per realizzare la rotonda di Via Redenta (2 milioni di euro). Dall’altra si vende il patrimonio immobiliare (le case di proprietà del Comune) per poter equilibrare i conti. Questi sono i fatti: i 50 appartamenti di edilizia sperimentale, ovvero le case a schiera di Molinella (Via A. Costa), Marmorta, S.Martino e San Pietro, sono stati trasferiti alla società “MOLINELLA FUTURA” con lo scopo di essere venduti per poi finanziare gli investimenti di questa società. Inoltre, il patrimonio immobiliare di edilizia popolare (oltre 400 appartamenti) di proprietà del Comune di Molinella, da sempre tradizionale vanto di questo Comune, è in parte già stato venduto e in parte ne è stata programmata la vendita. Riteniamo che sia corretto e anche giusto vendere parte di questi appartamenti, come del resto prevede la Legge Regionale N. 24/2001, ma almeno tre condizioni debbono essere rispettate: • devono essere venduti a chi li occupa con regolare contratto di affitto;

• il ricavato della vendita deve essere reinvestito per ristrutturare e mettere a norma gli appartamenti sfitti, per poi poterli assegnare; • i l valore del patrimonio immobiliare pubblico deve rimanere invariato. Queste condizioni non sempre sono state rispettate – ad una nostra interpellanza è stato risposto in modo vago ed impreciso - e risorse derivanti dalla vendita di appartamenti sono state impegnate per interventi in altri ambiti. Inoltre, nell’ultimo Consiglio Comunale è stato presentato ed approvato, solo dalla maggioranza, un ulteriore piano vendita di 125 appartamenti per un importo complessivo che dovrebbe attestarsi, con buona approssimazione, attorno ai 6 milioni di euro. Tutto ciò senza presentare un programma di recupero e di riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, da realizzare con il ricavato delle vendite, che risponda alle esigenze di fabbisogno abitativo rivolto principalmente alla fascia di popolazione che si trova in gravi difficoltà economiche. Ma il fatto politicamente più rile-

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La redazione

vante è che l’Amministrazione comunale ha deciso di vendere le cosiddette “Case Nuove” di Marmorta: sono le case fatte costruire da Giuseppe Massarenti e che rappresentano, insieme alle Scuole, il patrimonio Storico e Politico della comunità molinellese. Il Gruppo consiliare del Partito Democratico ha chiesto di togliere dal piano di vendita questa parte del patrimonio immobiliare, invitando altresì la maggioranza ad una più approfondita riflessione circa le conseguenze abitative prodotte da questa deliberazione. Inoltre, ha sollecitato l’Amministrazione comunale a presentare un dettagliato piano di riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente. Naturalmente la risposta è stata negativa. Pertanto, sarà un nostro impegno prioritario vigilare attentamente sulla correttezza degli atti e sull’utilizzo dei fondi, facendo il possibile affinché le “Case Nuove” non vengano poste in vendita. Riteniamo che non si possa rimanere indifferenti di fronte a tale scelta. Perciò, chiediamo a tutti i cittadini molinellesi di sostenerci.

Ci sono giunte segnalazioni di cittadini che lamentano la rumorosità dell’aereo Pilatus che puntualmente, nei fine settimana, trasporta i paracuditisti in quota per effettuare i lanci. Sono preoccupati per la sicurezza, soprattutto in fase di discesa dell’aereo a velocità sostenuta e con forte rumore. A questi problemi occorre aggiungere il fatto che la pista di atterraggio, per la quale sono previsti interventi per aumentarne la sicurezza, è ritenuta troppo corta e vicina ai capannoni della zona artigianale. Tuttavia ci sembra doveroso, evidenziare queste segnalazioni all’Amministrazione comunale, invitandola a verificare e, se del caso, intervenire con decisione, al fine di prevenire ogni situazione di disagio ulteriore o di effettivo pericolo per i cittadini e per gli stessi avio-amatori e paracuditisti, che praticando questo sport con passione e impegno, non possono prescindere da uno scrupoloso rispetto delle normative, che sono alla base della loro stessa incolumità.

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