Molinella a Confronto ottobre 2012

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aConfronto Molinella

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Molinella a confronto - N° 2/2012 - Ottobre 2012 - Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 7901 del 12 novembre 2008 - Direttore responsabile: Raffaele Donini Propr ietà: Par tito Democratico, Coordinamento di Bologna - Redazione: Via Calzolar i 12, Molinella (BO) - Stampa: Grafiche BIME s.r.l., Molinella (BO)

Il decoro che non c’è Nel corso di questa lunga estate calda il Partito Democratico di Molinella è stato il bersaglio preferito di attacchi grossolani, argomentati da qualche solenne baggianata, alcune mezze verità e altrettante bugie intere, attacchi ad opera di forze politiche che condividono col PD l’onere dell’opposizione all’attuale amministrazione, giusto per non fare nomi: “Molinella Civica” e quel che resta di “Molinella che cambia”, attacchi connotati dal peggior populismo tanto di moda oggi. Occorre ricordare subito che il nostro Partito, a Roma come a Molinella, è e vuole rimanere il garante del funzionamento dei servizi per i cittadini, fine ultimo assicurato solo dalla sopravvivenza economica dello Stato e dei Comuni. Partiamo dall’inizio: l’accusa di essere complici dell’amministrazione in virtù del nostro voto favorevole all’entità delle aliquote IMU, non è che un espediente di bassa lega per capitalizzare un facile consenso, parlando (volontariamente e dichiaratamente) alla pancia della gente. Per conto nostro, da anni, preferiamo parlare ai cervelli, per quanto questa attività sia più difficile e ben più avara di soddisfazioni. Sembra incredibile dover ribadire ogni volta, non bastassero le decine di articoli pubblicati su questo foglio, le prese di posizione e le iniziative pubbliche, che il giudizio del PD locale su questa amministrazione era e rimane sostanzialmente negativo in virtù della nostra opposizione ad opere costose e difficilmente utilizzabili come il nuovo cinema-teatro.

Detto questo, non vediamo perché non dovremmo approvare misure che, data la contingenza del periodo, riteniamo amare ma necessarie per la sopravvivenza del Comune e del Paese. E’ una scelta che rivendichiamo con forza, una scelta che può essere espressa con una parola che le forze civiche locali non sentono il bisogno di declinare ma che, nel bene e nel male, ha guidato il PD dalla caduta del governo Berlusconi: la parola responsabilità. Le aliquote IMU sono generalmente alte in Emilia Romagna poiché servono a mantenere alti gli standard dei servizi che i comuni emiliani continuano ad erogare anche in questi tempi di crisi. Il Partito Democratico preferirà sempre che questi servizi siano finanziati da qualche punto decimale di IMU in più (che fondamentalmente è una tassa patrimoniale: colpisce di più chi ha di più!) piuttosto che da un aumento orizzontale delle tariffe sui servizi (che devono spesso pagare nella stessa cifra i più e i meno abbienti). Preferiamo garantire chi ha bisogno degli asili, delle mense, e che magari non ha neanche una prima casa, piuttosto che chi possiede in abbondanza proprietà immobiliari e terreni. Ci viene il dubbio che questi nostri detrattori dell’ultima ora siano poco interessati a tali argomenti magari perchè appartengono più alla seconda categoria che non alla prima, e che siano pronti ad alzare le tariffe dei servizi non avendone probabilmente, bontà loro, mai avuto bisogno. Questo spiegherebbe anche l’indifferenza da loro riservata al fatto che, grazie ad una nostra insistente richiesta, l’Amministrazione si è impegnata (con delibera in Consiglio comunale) a far confluire ogni maggiore entrata derivante dall’Imu, in un fondo per destinare aiuti alle famiglie molinellesi in difficoltà. Riteniamo anche fuorviante l’argomento per cui le aliquote IMU non sono giustificabili in tale entità per via delle scelte infrastrutturali molto onerose dell’amministrazione. Con il senno di poi molti suggerirebbero scelte meno costose. Ma chiunque subentri nel 2014 (ma fosse anche domani mattina) alla guida del Comune dovrà comunque far fronte ai mutui con le banche che tali opere

hanno generato, e se escludiamo che persone responsabili possano suggerire che queste opere vengano magicamente non pagate, vi è la necessità di trovare la liquidità necessaria a onorare gli impegni presi. E di esempi di questa fatta potremmo snocciolarne diversi, d’altronde siamo all’utilizzo del volantino a ‘mo di clava, senza prendersi la briga di spiegare un’acca. Così al volantino di “Molinella Civica” fa da eco quello di “Molinella che cambia” che punta il dito contro quelli che per loro sono sprechi, mentre con l’altra mano indica le condizioni pietose di Via Redenta, omettendo però di dire ai cittadini che il consolidamento di quella strada, che poggia letteralmente sull’acqua, richiederebbe svariati milioni di euro. Si riesce in questo modo, dotati della miglior faccia di bronzo, a stigmatizzare degli sprechi milionari e contemporaneamente a suggerirne altri, per poi, alla fine, prendersela con il PD che in tutto questo agitarsi tiene ferma la barra, dicendo che i conti devono quadrare senza far decollare le tariffe dei servizi. Questi sono metodi che non vogliamo fare nostri. Li riteniamo una colossale presa in giro dei cittadini. Da parte nostra invece confermiamo la capacità di fare scelte di responsabilità, continuando ad impegnarci in un’opposizione portata avanti con dignità e onestà intellettuale, dimostrando giorno per giorno, in questi tempi difficili, di saperci cointestare i sacrifici. Continueremo a parlare alla testa delle persone e a cercare soluzioni che seriamente affrontino i problemi quotidiani dei cittadini, anche quando l’occasione e la convenienza ci suggerirebbero il contrario. E su quest’ultimo punto non possiamo fare altro che constatare che le altre forze di opposizione hanno imboccato strade diverse, cedendo alle sirene del populismo e della demagogia, disposti a dire di tutto e di più pur di guadagnare una briciola di consenso. Una strada, quella intrapresa da “Molinella Civica” e da ciò che avanza di “Molinella che Cambia”, che noi non vogliamo imboccare, e che ha fatto emergere distanze, nei metodi, nei contenuti e nel decoro, difficilmente colmabili. La Segreteria del Partito Democratico di Molinella

Il rinnovamento è necessario Ce lo impone la società in cui viviamo e per la quale operiamo sperando di migliorarla di Vincenzo Caradonna

Alcuni giorni fa il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione dell’inaugurazione di una realtà industriale di Cesena, ha voluto sottolineare come sia importante guardare non solo agli aspetti negativi e agli scandali che riguardano molti organi istituzionali in Italia, che vanno combattuti con determinazione e risolti modificando leggi e regolamenti e facendo controlli serrati per evitare che questi episodi si ripetano in futuro, ma anche a tutte le potenzialità presenti nel nostro Paese e che ci si impegni in progetti concreti per imboccare strade nuove. Occorre dunque un cambiamento radicale, a tutti i livelli, per cambiare il volto del Paese. A cominciare da chi accetta incarichi pubblici, da chi ha responsabilità politiche, da chi rappresenta altri cittadini, da chi amministra beni e denaro pubblico e privato, da chi ha compiti educativi. Ha elogiato la capacità di cambiamento che è necessaria per affrontare la complessità della società in cui viviamo e che primariamente ha bisogno di superare questa gravissima crisi economica, che è strettamente unita alla crisi dell’etica e della fiducia nel futuro, principalmente nelle generazioni più giovani e in chi è colpito da problemi di lavoro o difficoltà. Anche e soprattutto alla politica, e ai partiti politici, occorre un forte cambiamento di mentalità. Non si può più mettere al primo posto l’ideologia e la contrapposizione politica, e neppure esclusivamente l’interesse locale o personale, bensì le reali Continua a pag. 3


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MOLINELLA ADESSO! 5 lezioni per conoscere

MATTEO RENZI E’ nato a Molinella il Comitato elettorale che sosterrà alle elezioni primarie la candidatura di Matteo Renzi a premier per la formazione di centrosinistra, in vista delle elezioni politiche della primavera 2013. Fattore di novità in una provincia che a livello politico e dirigenziale non ha mai nascosto la vicinanza all’attuale segretario del PD Bersani, la formazione di un comitato Pro-Renzi locale mette in evidenza anche in queste zone la necessità di un ricambio nella classe politica, oltre che nei contenuti che questa deve veicolare. A tirare le fila dell’organizzazione del comitato “Molinella Adesso!” Massimo Paderni, membro della segreteria del PD locale: “Costituire un comitato (la cui registrazione ufficiale è arrivata lunedì 1 ottobre n.d.r) non è stata un operazione difficoltosa: sul sito ufficiale della campagna www.matteorenzi. it e www.adessopartecipo. it sono elencate tutte le operazioni necessarie. Il nostro principale compito è quello di coinvolgere il maggior numero di persone (per iscriversi al comitato non è necessario essere iscritti al PD). Anche se non abbiamo ancora certezze sul regolamento della competizione, siamo sicuri che a queste primarie di coalizione, potranno partecipare tutti i cittadini, non solo i tesserati e i soliti aficionados”. Qualcosa in effetti si sta muo-

vendo: si registrano già adesioni sia nel profilo facebook www. facebook.com/MolinellaSostieneRenzi sia tra gli iscritti, i simpatizzanti, ed alcuni dirigenti del PD molinellese. Chi non ha mai nascosto le sue opinioni in merito è il consigliere comunale PD Dario Mantovani, uno dei primi firmatari del comitato: “il PD non può passare per un partito conservatore, come spesso è stato in questi anni. E soprattutto non può passare, tra mille tentennamenti, come il difensore di privilegi fuori dalla realtà. Renzi è l’unico che su questi temi ha una posizione chiara, forte e determinata: peraltro su temi che gli italiani sentono oggi, giustamente, come prioritari. Le critiche sul programma? Prestestuose: non mi sembra che i programmi di Bersani e Vendola entrino assai nello specifico” E così, mentre la competizione delle primarie entra nel vivo, anche a Molinella il neo comitato Pro-Renzi farà la sua parte: “Cercheremo di coinvolgere i cittadini in alcune iniziative” chiosa Massimo Paderni “per convicere il più ampio numero di persone della bontà delle proposte di Matteo. Certamente tutto sarà più chiaro quando avremo in mano le regole del gioco, ma nel frattempo non staremo di certo fermi”. E sulle iniziative? “Il sogno? Avere Renzi qui per un saluto, anche brevissimo, alla prossima festa dell’unità di Ottobre!”.

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l’Unione Europea

L’Europa, un’occasione poco conosciuta! di Massimo Paderni

Tra le mille contraddizioni dell’Italia al tempo della crisi, il mancato utilizzo dei fondi europei è tra quelle che colpiscono di più. Per il periodo 2007-2013 Bruxelles ha messo sul piatto 59,2 miliardi per le Regioni, le Province e i Comuni che presentano un progetto coerente con gli obiettivi del fondo sociale e del fondo per lo sviluppo regionale. Ma, come dichiarato dal nostro ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca, quando alla scadenza manca ormai solo un anno, ne abbiamo usati solo un quarto. Questo paradosso non esisterebbe se in Italia ci fosse una maggiore attenzione alle politiche comunitarie ed una più attenta conoscenza della macchina europea. Per questo motivo l’Associazione Europ@ in collaborazione con il Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo promuove un corso formativo e informativo sul funzionamento dell’Unione Europea e sulle modalità di accesso ai principali strumenti di finanziamento comunitari. Il corso non è rivolto solo agli addetti ai lavori ma è aperto a tutti coloro che vogliono approfondire le proprie conoscenze in merito. Pochi sanno infatti che tra le figure profes-

sionali più ricercate nel mondo del lavoro c’è quella dell’Europrogettista (o Progettista Comunitario). L’Euro-progettista è colui che conoscendo i programmi promossi dall’Unione Europea e gli strumenti di accesso ai fondi predispone un’ipotesi progettuale idonea a concorrere alla acquisizione di finanziamenti comunitari. Figura professionale, ahimè, ancora poco diffusa nelle nostre pubbliche amministrazioni locali. Il primo ciclo di lezioni si articolerà in cinque incontri, che si terranno a Bologna presso la Sala Conferenze PD di via Rivani 35, con inizio sabato 27 ottobre e chiusura prevista per sabato 9 febbraio 2013. La partecipazione è gratuita ed a numero chiuso, con obbligo di iscrizione presso la segreteria dell’Associazione Europ@. Sul nostro sito troverete i contatti dell’associazione, la scheda d’iscrizione ed il programma delle lezioni. C’è tempo fino al 25 ottobre... quindi correte tutti su www.pdmolinella.it Mi rivolgo soprattutto ai giovani, cogliamo al volo le occasioni che ci offre l’Europa e sentiamoci fieri di essere europei!


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Il rinnovamento è necessario Continua da pag. 1

necessità dell’Italia, che se vuole vivere e resistere a questa pesante crisi, deve prima di tutto sconfiggere le cattive eredità del passato, e cambiare in meglio in modo definitivo. Anche a livello locale, qui a Molinella, ci dobbiamo chiedere, e noi dobbiamo farlo come PD al nostro interno, se stiamo procedendo soltanto con la bandiera ideologica del passato, con i muri mentali che ci impediscono di vedere con chiarezza le realtà o se riteniamo che valga la pena toglierci alcune corazze, affrontare con coraggio i cambiamenti storici e lavorare di più su cose concrete e importanti per la vita dei cittadini. E dove sarà possibile, cominciare a confrontarsi con chi condivide con noi contenuti, progetti e metodo di lavoro. Come segretario del PD di Molinella, come già delineato nel programma con il quale sono stato eletto nel 2010, vorrei perseguire questa strada verso il nuovo, sapendo che le cose nuove fanno paura e spesso sono faticose, richiedono prudenza e coraggio, ma è solo camminando in avanti che si può sperare di fare un po’ meglio.

“La mia Molinella” “La mia Molinella” è il titolo di un agile e gradevole libretto realizzato da Erio Carnevali, artista di levatura internazionale, per conto di Coop Reno e dedicato agli alunni delle Scuole di Molinella. Il libro si propone, attraverso l’uso sapiente di illustrazioni, labirinti, giochi di immagini e di parole, di catturare l’attenzione dei ragazzi indirizzandola su argomenti importanti della Storia, universale e locale. Si tratta di un piccolo, ma significativo contributo ad una “pedagogia della Cooperazione” che ancora

può e deve essere veicolo di transito tra le generazioni di quei valori che informano di sé le genti di questa terra. L’opera è stata presentata nel corso di una conferenza stampa svoltasi Lunedì 24 Settembre u.s. nei suggestivi locali dell’Auditorium Comunale e si inserisce nel novero delle iniziative, organizzate da Coop Reno, dedicate alla inaugurazione e riapertura del Supermercato, dopo i lavori di ampliamento e ristrutturazione, inaugurazione che ha avuto luogo Venerdì 28 Settembre.

Un Artista molinellese in mostra a Riolo Terme Alla Sala San Govanni di Riolo Terme. Da sabato 29 settembre, fino al 18 ottobre, in mostra ci sarà il grande estro artistico di Enrico Visani. Per l’occasione, all’interno della Sala San Giovanni. Grandi tele e non solo saranno esposte nella città d’acque rendendo la mostra un appuntamento importante e dal grande valore artistico e culturale. Gli orari d’apertura sono il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 20,00 alle 22,30 mentre sabato e domenica dalle 16,00 alle 19,00 e dalle 20,00 alle 22,30. Enrico Visani nasce a Marradi il 6 febbraio 1938. Autodidatta Visani studia fin da subito i grandi maestri contemporanei come Burri, Fontana, Moore, De Kooning, Afro, Fautrier. La sua prima mostra di rilievo è stata alla galleria “Le Nuove Muse” di Bologna, con presentazione in catalogo di Bruno Saetti. In questa occasione Francesco Arcangeli riconosce che il lavoro di Visani è in linea con il Naturalismo Padano da lui teorizzato. Il 1975 è l’anno di un’importante personale a Salonicco con testi in catalogo di Franco Solmi e Marilena Pasquali. Entra poi in contatto con alcuni indiscussi protagonisti del ’900 artistico italiano, come De Chirico, Manzù, Guttuso, Annigoni, Conti. Fondamentale per la sua formazione è poi l’incontro con Xanti Schawinsky, uno degli ultimi esponenti

F.lli

della Bauhaus, da cui apprende la grande lezione dell’arte e della cultura mitteleuropa. Nel 1997 ha fondato il Sindacato Artisti dell’Emilia Romagna, diventandone segretario. Sotto tale veste ha allestito la prima Biennale e

la Triennale di Bologna. Da oltre vent’anni Enrico Visani vive e lavora a San Martino in Argine. Dal 27 Ottobre, Enrico Visani sarà in mostra presso la Sala Rosa di Budrio con una nuova esposizione dedicata a Giorgio Celli.

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IMU: la proposta del PD e il volantino di Molinella Civica di Aldo Casoni

Cos’è l’IMU L’IMU è un’imposta municipale sugli immobili, introdotta dal precedente Governo nazionale nel 2011, con entrata in vigore prevista a partire dal 2014. Poi, l’acuirsi della crisi economica in Italia ha portato l’attuale governo Monti ad inserire l’IMU sulla prima casa nel decreto salva - Italia di fine 2011 (Decreto Legge 201/2011), anticipandone l’entrata in vigore già a partire da quest’anno. Questa “tassa sulla casa” sostituisce l’ICI abolita, probabilmente troppo frettolosamente, nel 2008. A cosa serve l’IMU Il gettito fiscale proveniente dall’IMU sulla prima casa e sul possesso degli altri immobili sarà destinato sia al sostentamento dei servizi pubblici locali, sia a dare ossigeno alle casse dello Stato centrale. Quest’anno, infatti, il gettito ricavato dall’IMU spetterà in parte ai Comuni e in parte allo Stato. L’aliquota è stata fissata al 4 per mille per l’abitazione principale e al 7,6 per mille per gli altri immobili ma ad ogni Comune è stata lasciata la possibilità di modificare queste aliquote. Ritoccare verso l’alto l’IMU è stata per i Comuni una scelta impopolare, difficile da prendere, ma necessaria per recuperare i tagli ai trasferimenti di denaro da parte del Governo agli Enti locali. Allo stesso tempo ritoccarla verso il basso potrebbe essere pericoloso poiché le casse comunali della maggior parte dei Comuni italiani non brillano per salute e rinunciare al gettito fiscale dell’IMU può significare solo una cosa: taglio dei servizi pubblici locali. La posizione del Partito Democratico Chi non sarebbe d’accordo sulla riduzione delle tasse in generale? E chi non sarebbe d’accordo sulla parziale o totale abolizione dell’IMU sulla prima casa come è stato nel recente passato? Per ora, possiamo solo augurarci che i sacrifici economici di quest’anno portino ad un miglioramento del bilancio statale. Ma, detto questo, non si può non tener conto del contesto in cui ci troviamo. Lo Stato, per risparmiare, ha tagliato i trasferimenti agli Enti locali ed in cambio ha introdotto l’IMU senza la quale i Comuni non potrebbero mantenere i servizi erogati ai cittadini (scuola, assistenza socioassistenziale, socio-sanitaria, cultura, ambiente, sport, trasporti). Quindi, in questo contesto, l’applicazione dell’IMU non può essere messa in discussione perché risponde all’esigenza concreta di reperire risorse per far fronte alle esigenze della cittadinanza. Il Partito Democratico non ha alcun dubbio su questo punto: vuole mantenere e migliorare i servizi che il Comune eroga ai cittadini. Oltre a questo, abbiamo tenuto conto anche dell’applicazione di aliquote che rientrano nella media dei Comuni della provincia di Bologna. Sulla questione IMU, come Gruppo consiliare di opposizione, sarebbe

stato facile assumere atteggiamenti demagogici per compiacere alla protesta di chi è contro le tasse a prescindere. Vogliamo, invece, esercitare il mandato ricevuto dai nostri elettori in modo responsabile, senza far leva su sentimenti irrazionali: populismo e qualunquismo non ci appartengono. La proposta del Gruppo PD in Consiglio comunale Abbiamo ritenuto più utile avanzare una proposta costruttiva - subordinata all’IMU - con lo scopo di aiutare le famiglie molinellesi in difficoltà economica, alle quali verrà redistribuito ciò che il Comune incasserà in eccedenza dall’IMU rispetto all’importo stimato. A nostro parere le politiche di rigore, finalizzate alla riduzione dell’enorme debito pubblico italiano (che pesa su tutti i cittadini) sono necessarie, ma devono essere temperate da una maggiore equità, soprattutto nei confronti delle fasce più deboli della società e di chi è stato duramente colpito dalla crisi economica subendo la riduzione della retribuzione o la perdita del lavoro. Pertanto, se verranno confermate le stime, con la nostra proposta si potrà istituire un Fondo di circa 35.000 euro per aiutare, ad esempio, chi si trova in difficoltà - anche solo temporanea nel pagamento della rata del mutuo o dell’affitto della casa, delle bollette domestiche o nell’affrontare spese impreviste ma inderogabili. Tutto ciò debitamente regolamentato in ogni dettaglio per far sì che le risorse messe a disposizione vadano a chi ne ha realmente bisogno. In Consiglio comunale questa nostra proposta è stata accolta favorevolmente dal Sindaco e da alcuni assessori. A proposito del volantino di Molinella Civica Il Gruppo consiliare di Molinella Civica ha votato contro l’applicazione delle aliquote IMU. Posizione legittima ma, a mio parere, demagogica. Leggendo, poi, un loro volantino distribuito a fine luglio - nel quale accusavano il PD di aver votato a favore - mi sono sorte alcune perplessità sulle quali vorrei fare qualche considerazione. Se non ricordo male, durante la campagna elettorale del 2009, i rappresentanti di Molinella Civica si presentarono come un movimento politico-amministrativo “indipendente” che voleva rinnovare il modo di fare politica, ponendo fine alla contrapposizione tra schieramenti opposti e proponendosi come alternativa, come il nuovo che avanza. In quel volantino, a mio parere, hanno dato dimostrazione dell’esatto contrario! Chi l’ha scritto ha deliberatamente voluto distorcere la realtà - per attirare facilmente l’attenzione e per acquisire un po’ di consensi - strumentalizzando l’argomento IMU, descrivendo parzialmente i fatti, facendo quindi

propaganda politica di bassa lega come nel peggiore e più vecchio dei modi di far politica, mettendo così a nudo un’imbarazzante incoerenza con ciò che si proponevano di essere e di fare. Perché se il loro scopo statutario è quello di dialogare in modo costruttivo per raggiungere obiettivi comuni e per risolvere i problemi concreti della comunità, il lessico politico di quel volantino depone a favore di una maldestra abdicazione ai loro prin-

cipi ispiratori. Ad essere generosi con l’estensore di quel volantino, potrei dire che ha sprecato un’occasione per tacere. Cosa che, invece, hanno fatto in Consiglio comunale dove non sono entrati nel merito della questione IMU e non hanno speso una sola parola a proposito della nostra proposta di istituire un Fondo a sostegno delle famiglie in difficoltà economica. Sono, forse, contrari anche a questa iniziativa? O non gli interessa l’argomento?

Il trasferimento (temporaneo) dell’ex Fioravanti di Aldo Casoni

Con l’ordinanza n. 15 del 31 luglio u.s. il Commissario delegato per la Ricostruzione Vasco Errani ha disposto di “trasferire temporaneamente” le quattro classi della succursale di Molinella dell’Istituto ex Fioravanti alla sede principale di Budrio. Quindi, l’ordinanza definisce questo trasferimento “temporaneo”. Auguriamoci che sia realmente così perché il rischio che possa diventare definitivo è presente. Per questo motivo ci si deve impegnare ancora affinché l’edificio, gravemente danneggiato dal terremoto, venga riparato al più presto per poter ospitare nuovamente gli studenti. Perdere l’Istituto professionale, considerato da decenni il fiore all’occhiello per la meccanica del nostro territorio, sarebbe una ferita per tutta la comunità. E perdere una scuola è sempre un impoverimento della società. Ma per consolidare e far crescere le scuole superiori occorre un “progetto per la scuola” che questa Amministrazione comunale non ha dimostrato di avere. A mio parere, per tentare di far decollare l’ex Fioravanti - le cui iscrizioni sono state in calo negli ultimi anni - occorre instaurare un costante e fattivo dialogo con insegnanti, direzione didattica e Provveditorato, realizzare iniziative promozionali intercomunali per la valorizzazione delle caratteristiche formative della scuola e creare forti sinergie con gli imprenditori artigiani del territorio. Inoltre, per mantenere a Molinella l’attività scolastica dell’ex Fioravanti dopo l’inagibilità dell’edificio, serviva una decisa determinazione unita ad una forte volontà politica che sono mancate o sono state insufficienti. Il Sindaco, l’assessore alla pubblica istruzione, la Giunta dovevano partire lancia in resta all’indomani della dichiarata inagibilità. Dovevano presentare il loro progetto di una sede scolastica alternativa - con il sostegno politico dell’intero Consiglio comunale - direttamente al Presidente Errani che si è sempre reso disponibile, soprattutto per la soluzione delle problematiche riguardanti le scuole inagibili. Si doveva fare come hanno fatto altre Amministrazioni dei Comuni terremotati. Fabrizio Toselli, Sindaco di Sant’Agostino di Ferrara ed esponente del PDL alla guida di una Giunta di centrodestra, in una recente intervista ha dichiarato che «Errani sta facendo un gran lavoro» ed ha promosso a pieni voti l’operato del Commissario e della Regione. Credo

che a Molinella si sia temporeggiato troppo, aspettando le decisioni della Provincia di Bologna. Probabilmente questo atteggiamento attendista, in una fase di concitata emergenza come quella causata dal terremoto in una così vasta area, è stato dannoso per le sorti di questa vicenda. Quindi, la Giunta di Molinella dovrebbe fare autocritica e non cadere nella tentazione di addossare ad altri ogni responsabilità. La situazione era senz’altro complessa ma in questa circostanza il Sindaco e la Giunta sapevano di avere l’appoggio dell’intera comunità molinellese e di chi la rappresenta in Consiglio comunale ( tutti i Gruppi consiliari – sia di mag-

gioranza che di opposizione - si erano dichiarati disponibili a sostenere politicamente il mantenimento dell’attività didattica nel nostro Comune). Questo non è affatto di poco conto e non poteva essere sottovalutato da nessuno. E la Giunta doveva agire mettendo in campo questa forza sin dai giorni immediatamente successivi alla dichiarazione di inagibilità della scuola. Quindi, si poteva fare di più. Anzi, si doveva fare di più: informando costantemente e coinvolgendo maggiormente sia i cittadini che i Gruppi consiliari. Perché in questa occasione ci sarebbe stata unità d’intenti, ne sono certo: il mantenimento dell’ex Fioravanti a Molinella sta a cuore a tutti ed è un obiettivo che tutti vogliono raggiungere. A tal proposito mi vengono alle mente le parole che don Lorenzo Milani pronunciò rivolgendosi ai suoi scolari di Barbiana: “Ho scoperto che il tuo problema è anche il mio problema: uscirne da soli è l’avarizia (ed anche il limite umano), uscirne assieme è la politica”. Pertanto, credo che ognuno debba avere il coraggio e l’umiltà di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, giuste o sbagliate che siano. Anche questo sarebbe un buon segnale per cambiare il modo di fare politica.


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La novità della “casa di legno” Tra innovazione, tecnologia e ambiente anche Molinella ha la sua avanguardia

A proposito di scuola Riparte l’anno scolastico con problemi vecchi e nuovi E’ iniziato da qualche giorno il nuovo anno scolastico e, dalle pagine di questo giornale, vogliamo fare i nostri migliori auguri di buon lavoro a tutti gli alunni e studenti, a tutto il personale docente e non docente. Vogliamo ringraziare la Preside, Prof.ssa Mara Neri, per aver diretto con impegno e competenza la nostra Scuola in questi ultimi dieci anni e dare il benvenuto alla nuova Preside Prof.ssa Eva Trombetti. Quest’anno, però, oltre ai tradizionali problemi che ormai caratterizzano ogni inizio di anno scolastico (carenza di insegnanti, di personale ausiliario, di risorse per il buon funzionamento delle attività ecc..) nel nostro Comune si devono fare i conti anche con ulteriori problemi, in parte derivanti dal terremoto e in parte presenti da anni e mai risolti. Ecco l’elenco: Asilo Nido Cip & Ciop: la struttura di Molinella è chiusa per inagibilità a causa del terremoto e la sezione dei lattanti ha trovato collocazione presso il Nido “Peter Pan” di Marmorta, mentre i bambini delle altre quattro sezioni sono ospitati nella Scuola materna di S. Martino in Argine dove rimarranno per tutto l’anno scolastico 2012-2013. Questa sistemazione, oltre a procurare un inevitabile disagio alle famiglie, comincia ad evidenziare un’incompatibilità ambientale che rende difficile la compresenza di bambini frequentanti il Nido e bambini frequentanti la Materna. Scuole Materne: gli edifici che ospitano le scuole materne, sia nel capoluogo che nelle frazioni, evidenziano forti problemi strutturali: gli spazi non sono adeguati al numero dei bambini che le frequentano. Questo è un problema che si presenta da anni ma che l’Amministrazione continua a non affrontare. Scuola Elementare: l’Ammi-

nistrazione - ovvero il Sindaco - ha deciso di collocare la nuova sezione di scuola a tempo pieno ottenuta per l’anno scolastico 2012-2013 a Molinella e non a Marmorta, come avevano richiesto le famiglie e come aveva deciso il Consiglio d’Istituto. Abbiamo presentato un’interpellanza al Sindaco per conoscere i motivi di questa decisione: sostanzialmente l’Amministrazione comunale non ha né i soldi né la volontà politica per adeguare gli spazi relativi al servizio mensa e consentire così l’accoglienza di tutti gli alunni. Scuola Media: siamo certamente l’unico Comune in Emilia Romagna ad avere edifici scolastici con barriere architettoniche: studenti e insegnanti con difficoltà motorie sono costretti a rimanere al piano terra!!! La risposta all’interpellanza che abbiamo presentato su quest’argomento si commenta da sola. Scuole Superiori: l’articolo di A. Casoni, pubblicato su questo periodico, illustra bene quali sono stati i passaggi che hanno impedito di mantenere l’ex Fioravanti a Molinella dopo la chiusura per inagibilità causata dal terremoto. Ci auguriamo, che sia soltanto un problema temporaneo e che serva da forte stimolo per questa amministrazione e per la comunità molinellese a cercare percorsi che diano nuova vitalità a questo istituto professionale importantissimo per Molinella e le sue attività artigianali e industriali. Riteniamo, come Partito Democratico di Molinella , che la vita dei giovani, in primis la scuola con i suoi percorsi formativi, sia alla base delle scelte politiche e amministrative per un arricchimento della socialità e della vitalità del paese in cui viviamo.

C’è un’interessante novità nel panorama dell’edilizia locale che, oltre ad aver già guadagnato l’interesse degli addetti ai lavori, meriterebbe per innovazione, qualità tecnologica (e anche un pizzico di audacia), di essere spiegata e divulgata ad una platea la più ampia possibile di cittadini. E’ l’abitazione privata cha ha preso rapidamente forma nel lotto di terreno tra Via Paolo Fabbri e Viale Martiri della Liberazione, commissionata dalla famiglia Sgargi/Maietti a scopo residenziale. Quale la novità? L’abitazione non presenta da un punto di vista formale spunti eclatanti (se si eccettua il rivestimento in legno, ben visibile, sulla facciata posta su via Paolo Fabbri) rispetto alle attuali consuetudini riguardanti l’edilizia privata. Ma le novità sono ben presenti, e di rilievo, a livello tecnologico e strutturale. Obiettivo dichiarato: maggiore attenzione ai consumi energetici e recupero, come materiale principe della struttura, del legno (che garantisce una grande qualità e controllo sulla filiera dall’inizio della lavorazione fino al prodotto finito), mandando in soffitta cemento armato e mattoni.

fronto a tavolino molto stretto con il CAM (la ditta costruttrice ndr) e con l’Ing. Massimo Gherardi (termotecnico, ndr), è stato necessario affinchè le soluzioni tecnologiche che avevamo predisposto nel progetto non fossero poi banalizzate o bypassate in cantiere. C’è stata molta attenzione”. E la tempistica? “La parte strutturale del piano terra e il solaio del primo piano sono stati assemblati in due o tre giorni, sotto i miei occhi: sono bastati due addetti e un gruista.Tutta la struttura ha richiesto due settimane, venti giorni al massimo. Questo comporta anche un certo risparmio in termini di manodopera”. Ma i maggiori vantaggi di una costruzione con queste caratteristiche nascono anche e soprattutto da come queste ultime siano state coniugate con soluzioni adeguate e all’avanguardia nel campo del risparmio energetico: “I media su questo argomento lanciano un messaggio approssimativo. Sembra che per incidere positivamente sui costi energetici basti utilizzare lampadine a basso consumo, che vanno a levigare qualche decimale in

Ma non c’è solo questo: utilizzo di pannelli a 5 strati, recuperando del legno le intrinseche qualità come isolante termico e acustico, grande attenzione alla ventilazione per evitare corpose escursioni termiche che aumenterebbero i costi di riscaldamento e raffrescamento, utilizzo del fotovoltaico e grande attenzione alle tecnologia alla base del condizionamento della casa. “Una sola ora di crescita alberi del Trentino assorbe il fabbisogno di legno necessario per la costruzione di una singola abitazione come questa”, esordisce così l’Arch. Marco Pasquali, ideatore del progetto di cui ora segue la realizzazione passo passo, “così anche l’impatto per quanto riguarda le materie prime è sensibilmente ridotto”. L’architetto Pasquali ci spiega che sono diversi i vantaggi in seno alla sviluppo di un progetto come questo, sia in termini di “progettazione integrata”, sia in termini più pragmatici: “Prima di passare dalla carta alla realizzazione in cantiere è stata necessaria una maggiore attenzione rispetto alla consuetudine: un con-

un campo che incide al massimo per un 2% sul totale. L’approccio di questo progetto è diverso: noi ci proponiamo di incidere nei costi riguardanti il riscaldamento/raffrescamento dell’abitazione. Che rappresentano un ben più corposo 72% del totale dei costi energetici. Se riusciamo a tagliare qualche punto qui, sul lungo periodo otteniamo un duplice vantaggio: sia in termini di benefici ambientali sia in termini di costi per l’utenza.” A conclusione non possiamo non chiedere all’A rch. Pasquali quale strada bisognerebbe intraprendere per incoraggiare utenti e tecnici a fare scelte mirate verso una più alta qualità edilizia: “Attualmente si incentiva, applicando uno sconto sugli oneri, se si costruisce in Classe A. Ma i vari enti si dovrebbero porre il problema su come incentivare di più chi fa scelte costruttive tenendo conto del consumo energetico e dell’impatto ambientale. Scelte che la classificazione rappresenta solo parzialmente”. Nota dell’autore: si ringrazia la famiglia Sgargi/Maietti e l’Architetto Marco Pasquali per la disponibilità.


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Circolo di Molinella Interpellanza

INTENDIMENTI DEL SINDACO E DELLA GIUNTA IN MERITO AI LAVORI DI MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI SCOLASTICI DI MOLINELLA Al Sindaco del Comune di Molinella. - Premesso che durante il periodo invernale dell’anno scolastico 2011/2012 si sono verificate situazioni di disagio causate dal malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento in due ali dell’edificio scolastico che ospitano le elementari di Molinella capoluogo; - considerato che tali disagi hanno creato evidenti problemi all’organizzazione scolastica costretta a spostare gli alunni dalle aule non riscaldate ad altre aule nonché assenteismo, tra gli alunni delle classi coinvolte, determinato dai disagi citati in premessa; - considerato che la dirigenza scolastica ha informato del problema l’Amministrazione comunale, richiedendo l’intervento dell’Ufficio Tecnico, sottolineando l’insostenibilità di tale situazione; - visto il Bilancio di previsione per l’anno 2012 e la relazione del Sindaco e della Giunta del Comune di Molinella in cui si prevedevano, per l’anno in corso, investimenti per gli edifici scolastici tra cui la realizzazione di due ascensori (uno interno ed uno esterno) per le scuole elementari e medie di Molinella; - visto il Piano Operativo della società Molinella Futura srl per l’anno 2012; i sottoscritti consiglieri comunali interpellano il Sindaco per sapere se intende procedere, con quali tempi e modalità, alla sistemazione dell’impianto di riscaldamento nell’edificio scolastico che ospita le elementari e le medie e alla installazione, non più procrastinabile, di due ascensori per il medesimo plesso scolastico. Si richiede risposta orale in aula consiliare e scritta nei termini previsti dal vigente Regolamento del Consiglio comunale. Cordiali saluti. I consiglieri del Gruppo Partito Democratico. Aldo Casoni, Vincenzo Caradonna, Nadia Passarini, Dario Mantovani Molinella, 23 luglio 2012

Barriere architettoniche: tolleranza zero di Aldo Casoni

La risposta all’interpellanza (pubblicata su questo giornale) con la quale abbiamo chiesto al Sindaco e alla Giunta informazioni circa l’installazione di due ascensori a servizio del plesso scolastico elementari e medie di Molinella, mi offre lo spunto per alcune considerazioni. Sono convinto che una buona amministrazione si misuri anche e soprattutto dal grado di sensibilità e di solerzia con cui gli amministratori affrontano il problema delle barriere architettoniche presenti sul territorio comunale: abbatterle deve essere una priorità assoluta, perché è un segno di civiltà e di rispetto dell’uomo prima ancora che un dovere. Ora, dalla risposta del Sindaco, leggiamo che i lavori per la realizza Studio e progettazione grafica Stampa offset Stampa digitale Stampa pannelli, s.r.l.banner ed espositori

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zione dei due ascensori verranno completati prima dell’anno scolastico 2013-2014 (cioè tra un anno). Questa opera era già improcrastinabile lo scorso anno e la Giunta l’aveva inserita nel programma dei lavori pubblici da realizzare quest’anno, ma sarà utilizzabile soltanto all’inizio del prossimo anno scolastico 2013-2014. Ma, allora, dove stanno l’urgenza e la priorità? E’ inaccettabile che siano ancora presenti barriere architettoniche nelle scuole, compresa la scuola di musica Banchieri per la quale più volte abbiamo sollecitato un intervento. Le risorse per questo tipo di lavori si devono assolutamente stanziare, senza incertezze, perché riguardano la priorità delle priorità e dalle imprese che realizza-

no i lavori si deve richiedere il pieno rispetto dei tempi. Dalle colonne del notiziario comunale e del periodico dell’USM leggiamo che il Comune di Molinella primeggia in vari ambiti. Bene. Noi del PD vogliamo che Molinella primeggi anche nell’abbattimento delle barriere architettoniche. E’ una richiesta ed anche un auspicio, poiché sono convinto che vivere in una città senza barriere alzerebbe il grado di civiltà e renderebbe meno faticosa la vita a tutti. Senza alcun dubbio, se il Partito Democratico sarà chiamato ad amministrare il Comune di Molinella nel prossimo mandato, avrà come primo punto nell’agenda dei lavori l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche ancora presenti.

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Molinella, v. Mazzini 357 Budrio, v. Bianchi 16 Tel. 0516908670 3483026198 Psicologo– Cell. Psicoterapeuta Autorizzazione n°1331 del 7/06/2007

Per imparare ad aiutarsi, per stare di nuovo bene... Molinella, v. Mazzini 357 Budrio, v. Bianchi 16 Tel. 0516908670 – Cell. 3483026198 Autorizzazione n°1331 del 7/06/2007


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LE PROSSIME FESTE

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