Penisola Italia Magazine 2016

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*tra le marche che sviluppano a Totale Italia almeno una quota in volume dello 0,1% (fonte: Nielsen RMS, Distribuzione Moderna, anno terminante Dicembre 2015).

L’UNICO TONNO LAVORATO IN SARDEGNA *


SARDEGNA

Situata al centro del Mediterraneo, la Sardegna è la quarta isola per dimensione dell’ Europa e la seconda del mediterraneo e, con le isole minori dell’Asinara, l’Arcipelago di Maddalena, Sant’Antioco e San Pietro, raggiunge una dimensione di oltre 24.000 Kmq. Ha una popolazione di circa 1.700.000 ab. dei quali un terzo risiede nel capoluogo Cagliari a sud dell’ Isola. Oltre alla preziosa bellezza dei suoi paesaggi, dalle coste all’entroterra, la Sardegna è anche storia, cultura, arte e natura: la ricchezza della flora e della fauna la rendono la meta sempre più gettonata dagli amanti della natura, soprattutto quella selvaggia e incontaminata. La macchia mediterranea, con il corbezzolo, il ginepro rosso e il lentischio, costituisce la specie floreale più diffusa e fra la fauna trovano il loro habitat naturale, il muflone, il cervo sardo, il daino, il gatto selvatico sardo, la volpe sarda, il ghiro, l’Aquila reale, il Grifone, il Falco della regina e la rarissima Foca monaca, presente in pochissimi esemplari sulla costa del golfo di Orosei. L’ appassionato di storia e preistoria nella cosiddetta “Terra dei Nuraghi”, ha solo l’imbarazzo della scelta fra i vari siti visitabili nell’intera regione. Le tracce più antiche della presenza dell’uomo risalgono al Neolitico Inferiore e ne sono testimonianza gli strumenti in selce rinvenuti nel greto di un modesto corso d’acqua, il Rio Altana in Anglona, risalenti al 500.000 a.C. La prima civiltà della Sardegna, nasce nel Neolitico Antico nel 6.000-4.000 a.C. Le Domus de Janas risalgono all’Età del Rame e venivano utilizzate per seppellire i defunti. Nel periodo successivo, nell’Età del Bronzo, si diffonde la Cultura di Bonnanaro da cui hanno origine le civiltà nuragiche come Nora, Tharros, Sulci e Bithia.

It is located in the centre of the Mediterranean and it represents the fourth island in Europe and the second island in the Mediterranean for size. With its minor islands, such as Asinara, the Maddalena Archipelago, Sant’Antioco and San Pietro, it reaches an average size of more than 24.000 square kilometers. Its population approximately amounts to 1.700.000 inhabitants, one third of which is located in the capital, Cagliari, located in the south of the island. Besides the precious beauty of its landscapes, coasts and inland, Sardinia is also history, culture, art and nature: the richness of flora and fauna, especially the wild and uncontaminated one, has converted the island into the most popular destination for nature lovers. The Mediterranean scrub, with arbutus, junipers and mastic trees, represents the most widespread floral species, and, with regard to the Sardinian fauna, it is possible to find the following animals in their natural habitat: mouflons, the Sardinian deer, fallow deer, the Sardinian wild cat, the Sardinian fox, dormouse, golden eagles, griffon vulture, Eleonora’s falcons, and the very rare monk seal, which is present with very few specimen in the coast of the Orosei gulf. In the so-named ‘Terra dei Nuraghi’ (land of Nuraghi), the history and prehistory enthusiast has spoilt for choice among many open sites widespread in the whole area. The most ancient traces of the human presence, dating back to the lower Neolithic, are some flint instruments found in the riverbank of a small waterway, the ‘Rio Altana’ located in Anglona, dating back to 500.000 B.C.. The first Sardinian civilization was born during the Early Neolithic, 6.000-4.000 B.C.. The ‘Domus de Janas’ date back to the Copper Age, and they were used to bury their dead. In the following period, the Bronze Age, the Bonnannaro culture and the nuragic civilizations such as Nora, Tharros, Sulci and Bithia, start to spread.

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SOMMARIO indice per pagina

indice per località

8 - Alghero 10 - Asinara 12 - Stintino 14 - Porto Torres 18 - Sassari 20 - Castelsardo 22 - Valledoria 24 - Costa Paradiso 26 - Santa Teresa Gallura 28 - Palau 32 - Arcipelago di La Maddalena 34 - Cannigione 35 - Arzachena 36 - Baja Sardinia 37 - Poltu Quatu 40 - Costa Smeralda 42 - Porto Cervo 48 - Porto Rotondo 50 - Golfo Aranci 54 - Olbia 66 - Loiri - Porto San Paolo 70 - San Teodoro 75 - Porto Ottiolu 76 - Budoni 86 - Posada 90 - Siniscola 98 - La caletta 104 - Santa Lucia 108 - Orosei 117 - Irgoli 118 - Dorgali - Cala Gonone 120 - Baunei 121 - Arbatax 128 - Barbagia 131 - Nuoro 136 - Pattada 138 - Torralba 146 - Bosa 150 - Oristano 151 - Cabras 152 - Medio Campidano 160 - Sant’Antioco 161 - Carloforte 162 - Pula - Nora 164 - Chia - Domus de Maria 168 - Cagliari

Alghero - pag. 8 Arbatax - pag. 121 Arcipelago di La Maddalena - pag. 32 Arzachena - pag. 35 Asinara - pag. 10 Baja Sardinia - pag. 36 Barbagia - pag. 128 Baunei - pag. 120 Bosa - pag. 146 Budoni - pag. 76 Cabras - pag. 151 Cagliari - pag. 168 Cannigione - pag. 34 Carloforte - pag. 161 Castelsardo - pag. 20 Chia - Domus de Maria - pag. 164 Costa Paradiso - pag. 24 Costa Smeralda - pag. 40 Dorgali - Cala Gonone - pag. 118 Golfo Aranci - pag. 50 Irgoli - pag. 117 La caletta - pag. 98 Loiri - Porto San Paolo - pag. 66 Medio Campidano - pag. 152 Nuoro - pag. 131 Olbia - pag. 54 Oristano - pag. 150 Orosei - pag. 108 Palau - pag. 28 Pattada - pag. 136 Poltu Quatu - pag. 37 Porto Cervo - pag. 42 Porto Ottiolu - pag. 75 Porto Rotondo - pag. 48 Porto Torres - pag. 14 Posada - pag. 86 Pula - Nora - pag. 162 San Teodoro - pag. 70 Sant’Antioco - pag. 160 Santa Lucia - pag. 104 Santa Teresa Gallura - pag. 26 Sassari - pag. 18 Siniscola - pag. 90 Stintino - pag. 12 Torralba - pag. 138 Valledoria - pag. 22

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Guida alle coste della Sardegna Testi: Penisola Italia Progetto Grafico: Sergio Derosas Foto: Silvia Addis, Sergio Derosas, Fotolia Stampa: Grafiche Ghiani S.r.l. Strada Statale, 131, 09023 Monastir CA Stampato in Giugno 2016

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SAGRE E FESTE • XXV SAGRA DEL VERMENTINO DI MONTI THE “VERMENTINO” FESTIVAL - XXV EDITION - pag. 64 • AUTUNNO IN BARBAGIA AUTUMN IN “BARBAGIA“ - pag. 122 • FESTA DEL REDENTORE DI NUORO THE “REDENTORE“ FESTIVAL - pag. 132 • SAGRA DELLO ZAFFERANO DI SAN GAVINO MONREALE THE SAFFRON FESTIVAL IN SAN GAVINO MONREALE - pag. 174 • FESTA DEL GIROTONNO A CARLOFORTE THE “GIROTTONNO“ EVENT IN CARLOFORTE - pag. 175

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ANDREA PARODI - pag. 140



LA PELOSA



ALGHERO

Sorge nella costa nord-orientale della regione, quale capoluogo cosiddetta “Riviera del Corallo”, così chiamata per la presenza della più grande quantità di pregiatissimo corallo rosso. Con la presenza dell’aeroporto di Alghero-Fertilia, con destinazioni sia nazionali che internazionali, rappresenta una fra le più importanti porte di accesso dell’isola. Dominata per Secoli dai Catalani, viene anche chiamata Barcelonetta, ne conserva le tradizioni e la lingua nonché ha sede istituzionale una delegazione della Generalitat de Catalunya, il governo regionale della Catalogna. Solo pochi anni fa’ è stata nella top-ten città italiane più visitate dai turisti stranieri, e continua ad essere considerata una delle mete più gettonate in Sardegna. Oltre alle destinazioni di natura storica, come le Domus de Janas di Santu Pedru e Anghelu Ruju, per le rocce di color rosso ocra; ad Alghero sono tappa obbligatoria il Museo etnografico Sella e Mosca, ospitato all’interno dell’omonima tenuta vinicola dove spiccano l’Anghelu Ruju, un Cannonau invecchiato, e il Vermentino di Sardegna; il Museo Mare Nostrum Aquarium, che custodisce una ricca fauna marina e d’acqua dolce, e il Museo del Corallo. Forte attrazione per i visitatori del periodo invernale, è il Cap d’Any de l’Alguer, il Capodanno di Alghero, conosciuto in tutta la Sardegna per i numerosi spettacoli e concerti che lo animano, che si svolge per tutto il mese di Dicembre fino ai primi di Gennaio.

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It stands in the north-western coast of the island representing the center of the so-called ‘Riviera del Corallo’ (Coral Coast), so named for the existence of the biggest quantity of the most precious red coral. The presence of the Alghero-Fertilia Airport, with national and international destinations, represents one of the most important door of access to the island. For centuries the town has been dominated by Catalans which explains another nickname of Alghero, ‘Barcelonetta’, and the strong presence of Catalan traditions and language in the area. Furthermore, the past dominion is confirmed by the presence of one of the delegation of the ‘Generalitat de Catalunya’, the Catalonia region government. Few years ago, the town has been in the top ten more visited Italian cities by foreign tourists and it is still considered one of the most popular destinations in Sardinia. In addition to historic attractions, as the ‘Domus de Janas’ of ‘Santu Pedru’ and ‘Anghelu Ruju’ famous for ochre rocks, crucial stages in Alghero are: the ethnographic museum ‘Sella & Mosca’, which stands in the homonymous winemaking estate whose most important wines are ‘Anghelu Ruju’, an aged ‘cannonau’, and the Sardinia ‘Vermentino’; the ‘Mare Nostrum Aquarium’ museum, which preserves a rich marine and freshwater fauna; the Coral museum. During the winter, an attractive destination is the ‘Cap d’Any de l’Alguer’, the New Year’s Eve of Alghero, which happens from December until the first days of January and is known in all the island for the big amount of shows and concerts.


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La nascita dell’odierna Alghero è da far risalire agli inizi del XII secolo, quando alla nobile famiglia genovese dei Doria venne concesso di fondare il primo nucleo storico nella costa della curatoria di Nulauro nel Giudicato di Torres. Tre anni dopo la terribile epidemia di peste nera che, nel 1347, colpì l’intera Sardegna, alcuni discendenti dei Doria, vendettero i propri diritti a Pietro IV d’Aragona, mentre i restanti discendenti cedettero i loro alla Repubblica di Genova. Tutto questo portò ad uno scontro, da un lato genovesi e arborensi e dall’altro i catalano-aragonesi, che portò alla vittoria di quest’ultimi. Vittoria che durò solo pochi mesi poiché venne riconquistata dagli arborensi. Il suo passato fu caratterizzato da un continuo susseguirsi di incursioni e conquiste da parte degli arborensi e degli aragonesi, fino al 1720 quando il Regno di Sardegna passò nelle mani dei Savoia che lasciarono intatte tradizione culturale e linguistica di Alghero

The birth of the current Alghero dates back to the early XII century, when the noble Doria family of Genoa was allowed to base the first historic centre along the coast of the administrative area of Nulauro within the ‘Giudicato’ (medieval independent state) of Torres. Three years after the terrifying black plague epidemic that, in 1347, struck the whole Sardinia, some descendants of the Doria family sold their rights to Pietro IV d’Aragona, while the remaining descendants left their rights to the Republic of Genoa. All this caused a conflict between people from Genoa and Arborea, on the one hand, and Catalans and Aragoneses, on the other, which led to the victory of these latter. Nonetheless, the win lasted just few months because people from Arborea regained the town. Its past was characterized by a continuous succession of raids and conquests by people from Arborea and Aragoneses, until 1720 when the Kingdom of Sardinia passed to Savoia hands, that left intact the linguistic and cultural tradition of Alghero.

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ASINARA

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STINTINO

Nasce nel 1885, quando le famiglie dei pescatori che abitavano l’isola dell’Asinara furono sfrattate per far posto alla colonia penale e dovettero fondare un nuovo insediamento a Capo Falcone. La deliziosa Stintino si affaccia sul Golfo dell’Asinara, per la quale rappresenta il collegamento più prossimo, e sorge su di uno stretto fiordo, da cui il nome, dal sardo “s’isthintinu” che significa budello. Poco distante dalla cittadina, in prossimità del mare, si può ammirare il complesso ottocentesco della Tonnara, ora trasformata in villaggio turistico, utilizzato fino al secolo scorso come principale fonte economica. Le spiagge di sabbia bianchissima fanno da contorno sulle coste di Stintino, che è rinomata fra i turisti come una delle più belle zone della Sardegna: la Pelosa, la Pelosetta, le Saline e la spiaggia di Capo Falcone per citarne alcune.

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It was founded in 1885 when fishermen’s families, living in the Asinara island, were evicted in order to make room for the penal colony and they were obliged to found a new settlement on ‘Capo Falcone’. The pretty town of Stintino overlooks the gulf of Asinara, for which it represents the closest link, and it stands on a narrow fjord, from which derives the Sardinian name ‘S’isthintinu’, which means gut. Not far from the town and close to the sea, it is possible to admire the 19th century complex of Tonnara, now converted into a tourist residence, until the last century used as an important economic source. The white sand beaches frame the coasts of Stintino, which is well-known among tourists as one of the most beautiful places in Sardinia: ‘La Pelosa’, ‘La Pelosetta’, ‘Le Saline’, ‘Capo Falcone’ beach, to name but a few.



PORTO TORRES

Situata nella parte Nord-occidentale della regione, Porto Torres è uno dei centri più importanti del Nord Sardegna, anche per la presenza del porto che oltre ai collegamenti con l’Asinara e la penisola, offre anche quelli con la Corsica, la Spagna e la Francia. L’insediamento umano risale all’epoca preistorica, a testimoniarlo alcuni villaggi preistorici e numerosi nuraghi e necropoli presenti nel territorio. La città di “Turris Lybisonis”, unica colonia di cittadini romani della provincia “Sardinia”, era chiamata “Iulia”. Da ammirare sono i numerosi monumenti nuragici, come il Nuraghe Margone, il Minciaredda e il Nuraghe Nieddu. All’epoca aragonese risalgono la torre al centro del porto, che un tempo faceva da faro, e quella di Abbacurrente. Da non perdere sono i complessi archeologici come le Terme Centrali, dette “Palazzo di Re Barbaro” , vicino a quest’area si trova il museo “Antiquarium Turritano”, dove sono esposti i reperti di origine ceramica, statue in marmo e mosaici venuti alla luce durante gli scavi nell’adiacente sito della Colonia Iulia Turris Libisonis. Meritano una visita le Terme Maetzke, il Ponte Romano, la piccola chiesa di San Gavino a Mare (o di “Balai vicino”), e la chiesa di Santu Ischabizzadu (o di “Balai lontano”). A queste meraviglie fanno da orlo le diverse spiagge e spiaggette: Fiume Santo, Renaredda, Scogliolungo, Acque Dolci e Balai.

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It is located on the north-western part of Sardinia and it represents one of the most important centre of this area for the presence of the port, which offers links to L’Asinara, the peninsula, Corsica, Spain and France. Human settlement dates back to the prehistoric period. Indeed, some prehistoric villages, numerous ‘Nuraghi’ and Necropolis, existing in the territory, are some evidences. The ‘Turris Lybisonis’ town, unique colony of roman citizens in the territory of Sardinia, was called ‘Julia’. It is possible to admire many nuragic monuments, such as the ‘Nuraghe Margone’, the ‘Nuraghe Minciaredda’ and the ‘Nuraghe Nieddu’. The tower in the middle of the harbor, which was used as a headlight, and the tower of Abbacurrente date back to the Aragonese period. Do not miss the archaeological complexes such as the central thermal baths called ‘Palazzo di Re Barbaro’, and, close to this area, the ‘Antiquarium Turritano’ museum, where ceramic evidences, marble statues and mosaics, rediscovered during the excavations of the adjacent site ‘Julia Turris Libisonis Colony’, are exposed. Worth visiting the thermal bath of ‘Maetzke’, the Roman Bridge, the small church of San Gavino a Mare (also called of ‘Balai vicino’), and the church of Santu Ischabizzadu (also called of ‘Balai lontano’). Framing to these wonders to see, there are the following beaches: ‘Fiume Santo’, ‘Renaredda’, ‘Scogliolungo’, ‘Acque Dolci’ and ‘Balai’.


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PORTO - PORTO TORRES

STINTINO 15



VINI NONNA ISA L A S AR DEGN A D EN TRO


SASSARI La città di Sassari è il più importante centro del nord Sardegna, ed è il comune più territorialmente esteso della regione e quinto a livello nazionale. Abitata sin dall’antichità, dimostrato dal complesso nuragico che sorge presso il Monte d’Accoddi, si possono ammirare nella zona i resti delle Domus de Janas, diversi menhirs e innumerevoli nuraghi. Oliveti e boschi circondano il centro urbano dove sono presenti vari giardini e parchi: il parco di Baddimanna, i due laghi artificiali e il parco di Bunnari, dove recentemente è avvenuta la ricostruzione di un villaggio nuragico. Di interesse naturalistico è il Parco di Monserrato, un’oasi verde alla periferia della città, che custodisce una flora molto variegata. Il centro storico ospita edifici religiosi di grande prestigio, come la Cattedrale di San Nicola di Bari, la chiesa di Santa Maria di Betlem e la chiesa di Sant’Apollinare, la più antica della città. Nella metà del mese di maggio è celebrata la festa cittadina, i Candelieri; nella penultima domenica del mese si svolge la Cavalcata Sarda che riunisce i costumi tradizionali della Sardegna. Da non dimenticare Sassari quale sede Universitaria, Arcivescovile e di sezione distaccata di Corte d’Appello.

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It represents the most important centre of the north of Sardinia considering that it is the vastest municipality of Sardinian territory and it is the fifth at national level. The city is populated since ancient times, as evidenced by the nuragic complex that stands on the ‘Monte d’Accoddi’, the ‘Domus de Janas’ remains and many ‘Nuraghi’ and ‘Menhirs’. Olive groves and woods surround the urban centre where there are different gardens and parks: the ‘Baddimanna’ park, two artificial lakes and the ‘Bunnari’ park, where the reconstruction of a nuragic villagehas recently occurred. The ‘Monserrato’ park is of great naturalistic interest since it represents a green oasis in the outskirt of the city preserving a varied flora. The historic centre houses highly prestigious religious buildings, like the ‘San Nicola di Bari’ Cathedral and the ‘San’Apollinare’ church, the most ancient of the city. In mid-May, the town festival of ‘I Candelieri’ is celebrated and, on the last Sunday in May, the Sardinian Cavalcade takes place and brings together the Sardinian traditional costumes. It is important not to forget that Sassari represents an important university site, it is an archiepiscopal sezat and a detached section of the Appellate Court.


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CATTEDRALE SAN NICOLA

BASILICA DI SACCARGIA 19


CASTELSARDO

Castelsardo è una roccaforte medievale e l’antico borgo ne conserva ancora la struttura con imponenti bastioni, ripide scale e strette vie. Nel corso dei secoli, il paese è stato utilizzato come punto strategico di controllo. Sorta sul mare, al centro del Golfo dell’Asinara, le sue costruzioni si estendono lungo il costone di un altopiano sulla cui sommità si erge la fortezza del Castello dei Doria, che oggi ospita un Museo. Vicino al Castello, affacciata sul mare si può ammirare la Cattedrale di Sant’Antonio Abate, del Quattordicesimo secolo, con un particolare campanile ricoperto da maioliche colorate, e alle pendici del Castello sorge la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, di epoca medievale. Per chi ama la natura e la storia sono di sicuro interesse la Roccia dell’Elefante creata interamente dal vento e al suo interno si possono ammirare alcune Domus de Janas. Per gli amanti dell’archeologia è presente sul Monte Ossoni il villaggio preistorico chiuso da imponenti mura. Per gli amanti degli sport acquatici, invece, si consigliano le spiagge di Punta La Capra, Punta Li Paddimi e Lu Bagnu

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It is a medieval fortress and the ancient village still preserves the structure with impressive bastions, steep stairs and narrow streets. Over centuries, the town has been used as a strategic control point. It rises up on the sea, in the center of the Gulf of Asinara, and its buildings extend along the ridge of a plateau on the top of which stands the Doria Castle, today hosting a museum. Near the castle, facing the sea, it is possible to admire the Sant’Antonio Abate Cathedral, belonging to the fourteenth century, whose characteristic bell tower is completely covered by colored majolica tiles. Moreover, on the slopes of the castle, it stands the Santa Maria delle Grazie Church belonging to the medieval era. On the one hand, for nature and history enthusiasts, an interesting destination is the Elephant rock, completely built by wind and from which is possible to observe some Domus de Janas. On the other hand, for archeology enthusiasts, on the Ossoni Mountain there is the prehistoric village closed by imposing walls. Finally, for water sports lovers, the following beaches are strongly recommended: Punta la Capra, Punta li Paddimi, Lu Bagnu.


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PORTICCIOLO DI CASTELSARDO

VISTA DI CASTELSARDO 21


VALLEDORIA Situata a nord di Castelsardo nel Golfo dell’Asinara, Valledoria nasce nei primi anni 60 sul sito dell’antica città romana Codes, da cui deriva il toponimo Codaruina, la sua più importante frazione. Il nome Valledoria significa valle dei Doria, l’antica ricca famiglia ligure che costruì il castello che ancora oggi si erge a dominio della vallata solcata dal Coghinas. Con i suoi 20 km. di coste, da Castelsardo a Isola Rossa, offre la possibilità al turista di praticare windsurf e rilassanti immersioni subacquee; oppure di tuffarsi nella natura con le sue foreste, laghi e fiumi o con le sue montagne dai magnifici panorami.

SPIAGGIA DI VALLEDORIA 22

It is located to the north of Castelsardo and of the Asinara gulf. It was born in the early Sixties on the site of the ancient roman city ‘Codes’, from which the toponym ‘Codaruina’, its most important hamlet, is derived. The name ‘Valledoria’ means ‘valley of Doria’, the ancient rich Ligurian family who built the castle that still stands today dominating the valley furrowed by the ‘Coghinas’. The town, with its 20 kilometers of coasts, from Castelsardo to Isola Rossa, gives tourists the opportunity to practice windsurf and relaxing diving; or to plunge into nature with its woods, lakes, rivers and mountains with wonderful landscapes.



COSTA PARADISO Luogo ideale per chi ama la natura e il relax, Costa Paradiso è un territorio in gran parte destinato a parco naturale e nasce nel tratto di costa settentrionale tra Castelsardo e Santa Teresa di Gallura. Incorniciata da una mare considerato tra i più belli al mondo, Costa Paradiso offre vari servizi come bar, ristoranti, hotel, alimentari, supermarket, edicole e tanto altro; vicinissime da raggiungere le spiagge, tra le più rinomate, Isola Rossa e Vignola e i caratteristici paesini, sia sulla costa che nell’interno, quali Trinità d’Agultu, Badesi, Isola Rossa, Aglientu, Aggius e Luras.

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It is the ideal place for tourists that love nature and relaxing. The whole territory is in the large majority destined for a natural park and it stands in the northern coast between Castelsardo and Santa Teresa di Gallura. Framed by a sea of the most beautiful in the world, Costa Paradiso offers different services as bars, restaurants, hotels, delicatessens, supermarkets, news-stands and much more. The tourist can quickly reach the most popular beaches, such as Isola Rossa and Vignola, and the characteristic villages along the coast and inside the territory, such as Trinità d’Agultu, Badesi, Isola Rossa, Aglientu, Aggius and Luras.



SANTA TERESA GALLURA

Santa Teresa è situata nell’estremità nord ovest della Sardegna, su un costone di granito rosso a due versanti , uno verso la spiaggia Rena Bianca, l’altro verso il porto di Longone. Si affaccia all’incantevole panorama delle Bocche di Bonifacio con la Corsica all’orizzonte con cui vi sono costanti collegamenti marittimi tutto l’anno. Colma di attrazioni turistiche che vanno dalla torre Longosardo, eretta nel XVI secolo in età aragonese, allo scoglio dell’Isola Monica su cui rimangono le tracce di una cava abbandonata, al complesso archeologico di Lu Brandali, fino a Capo Testa, uno scoglio collegato alla terra ferma da una striscia di sabbia, Santa Teresa raggiunge i 40.000 abitanti nel periodo estivo contro i circa 5.000 effettivi del periodo invernale. Vittorio Emanuele I nel 1808 la fondò e volle fare un regalo alla consorte Teresa attribuendole il suo nome.

FARO DI CAPO TESTA 26

It is located at the north-western end of Sardinia, on a red granite ridge with two sides, the first one looks towards the ‘Rena Bianca’ beach, while the second one looks towards the ‘Longone’ port. The town overlooks the Strait of Bonifacio wonderful view, with Corsica on the horizon, through which there are fixed maritime links throughout the year. Santa Teresa is abundant in tourist destinations, such as the ‘Longosardo’ tower, erected in the XVI century during the Aragonese period, the ‘Isola Monica’ rock, on which traces of an abandoned quarry remain, the archaeological complex of ‘Lu Brandali’ and ‘Capo Testa’, a rock connected to the mainland by a stripe of sand. The town, based in 1808 by Vittorio Emanuele I who decided to call it with the name of his wife Teresa, reaches 40.000 inhabitants during the summer while, during the winter, reaches 5.000 inhabitants.


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RENA BIANCA

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PALAU

Si trova sulla costa nord orientale della Sardegna, vicino alla famosa Costa Smeralda e dall’800 costituisce il collegamento marittimo per la vicina isola di La Maddalena. Grande meta turistica grazie alle sue spiagge ricche di vegetazione tipica della macchia mediterranea, sabbia finissima e acqua cristallina, che si susseguono sulla costa da un’estremità all’altra del paese, Palau vanta anche attrazioni storiche come la Fortezza militare di Monte Altura dalla quale si gode una vista panoramica dell’intera zona marina circostante; le Tombe dei giganti di Li Mizzani, località ricca di tombe preistoriche dove si trova il villaggio preistorico con il Nuraghe Luchìa. Particolarmente famosa sin dall’antichità è la roccia dell’Orso, modellata dagli agenti atmosferici nel corso dei tempi, che venne persino inserita da Tolomeo nelle sue cartografie, e utilizzata dagli antichi navigatori come punto di riferimento naturale.

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It is located on the north-eastern coast of Sardinia, near the popular Costa Smeralda, and from the nineteenth century it represents the maritime link to the near island La Maddalena. It is an important tourist destination for its beaches, abundant in vegetation typical of the Mediterranean stain, very fine sand and crystal-clear waters, that follow one another along the coast from one end of the town to another end. Moreover, Palau also has historic attractions: the military fortress of ‘Monte Altura’, from which there is a beautiful panoramic view of the whole marine area; the tombs of giants of ‘Li Mizzani’, where it is also possible to visit a prehistoric village with the ‘Nuraghe Luchia’. Since ancient times, a particularly famous attraction is the ‘Bear Rock’, shaped by atmospheric agents over time, even included in the maps of Ptolemy and used by ancient navigators as a natural point of reference.


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CALA COTICCIO



ARCIPELAGO DI LA MADDALENA

La Maddalena è un’isola che si trova all’estremità nord della Sardegna che con le isole Caprera, Budelli, Razzoli, Santa Maria, Spargi e Santo Stefano forma il cosiddetto Parco Naziole Arcipelago di La Maddalena che si contraddistingue per il territorio incontaminato, per le spiagge e le acque cristalline che non hanno niente da invidiare a quelle caraibiche. La città di La Maddalena risalente al settecento, è di impronta più sabauda e continentale che non sarda, dovute probabilmente al fatto che fino al 2007 l’isola era una base militare americana della NATO Mentre La Maddalena è l’unica isola abitata dell’Arcipelago, Caprera è la più importante per la presenza del cimitero e del Compendio Garibaldino, ora museo storico, dove visse i suoi ultimi anni l’Eroe dei due Mondi.

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It is an island of the northern Sardinia which composes the national park Maddalena’s Archipelago together with the other islands Caprera, Budelli, Razzoli, Santa Maria, Spargi and Santo Stefano. The national park is an uncontaminated area characterized by beaches with crystal clear waters which are not anything less than the Caribbean ones. La Maddalena town, dating back to the eighteenth century, is more characterized by the Savoy culture and it has been more affected by the mainland rather than the Sardinia culture, probably due to the fact that, until 2007, it was an American military base of NATO. While La Maddalena is the unique island inhabited, Caprera is the most important for the presence of the graveyard and the historic museum Compendio Garibaldino, where ‘The Hero of the Two Worlds’ (Giuseppe Garibaldi) lived his last years.


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CALA CORSARA

CAPRERA 33


CANNIGIONE Nata agli inizi del Novecento come villaggio di pescatori, Cannigione appartiene al vicino comune di Arzachena e conta poco più di 800 ab. E’ una piccola località che offre un porto turistico attrezzato per le escursioni in barca all’Arcipelago di La Maddalena e un centro storico dotato di servizi turistici. La zona ospita, talvolta, la cicogna nera e il falco pescatore ed è l’habitat ideale per la nidificazione del falco di palude, dell’airone rosso e del pollo sultano.

It was created in the early twentieth century as a fishermen village and it belongs to the area of Arzachena with little more than 800 inhabitants. It is a small place which offers a touristic port equipped for boat excursions towards the Maddalena’s Archipelago and an old town centre provided with touristic services. The area, sometimes, hosts black storks, ospreys and it is the ideal habitat for the nesting of marsh harriers, red herons and chicken sultans.

PORTICCIOLO 34


ARZACHENA

CHIESA DI SANT’ANNA Territorialmente situato a sud di Palau, il territorio del comune di Arzachena comprende più di ottanta chilometri di litorale marino ricco di baie, insenature e spiagge, inclusa la famosa Costa Smeralda. Di sicuro interesse turistico per gli appassionati di archeologia è la Tomba dei giganti di Lu Coddhu ‘Ecchju, quella di Li Loghi, il nuraghe Albucciu e il Tempietto di Malchittu. Il nome antico di Arsaghene, risale al 1421 dalla Carta d’infeudazione concessa da Alfonso IV di Aragona a Ramboldo de Corbaria e c’è chi sostiene che il nome Arzachena derivi dall’arabo e significherebbe “luogo dell’azzurro”.

It is located south of Palau and it consists of more than 80 kilometres of coast rich in bays, inlets, beaches including the famous ‘Costa Smeralda’. Other elements that are sure to be of considerable importance for the archaeology enthusiasts are ‘Lu Coddhu ‘Ecchju’ and ‘Li Loghi’ Tombs of Giants, the ‘Nuraghe Albucciu’ and the small temple of ‘Malchittu’. The ancient name of ‘Arsaghene’ dates back to 1421 when Alfonso IV of Aragon submitted to Rambolo de Corbaria. However, some people sustain that the name of the town comes from Arabic and it should mean ‘blue place’.

IL FUNGO 35


BAJA SARDINIA PIAZZETTA DI BAJA SARDINIA

SPIAGGIA DI BAJA SARDINIA 36


POLTU QUATU PASSEGGIATA POLTU QUATU

VISTA DI POLTU QUATU 37


CAPRICCIOLI - COSTA SMERALDA



COSTA SMERALDA Compresa nel territorio comunale di Arzachena, la regione turistica , si estende su un tratto costiero di circa venti chilometri caratterizzato dalla presenza di numerose insenature e piccole spiagge. Fino ai primi degli anni 60, il territorio era prevalentemente disabitato, periodo in cui nacque il Consorzio Costa Smeralda ad opera del principe Karim Aga Khan, musulmano-ismaelita di nascita, britannico di cittadinanza. La Costa Smeralda comprende numerose zone residenziali come Porto Cervo, la più importante, e altre quali Romazzino, Capriccioli, Cala di Volpe, Golfo Pevero, Pantogia e Liscia di Vacca, e seppur non facenti parte formalmente della Costa Smeralda, Poltu Quatu e Baja Sardinia vengono ad essa associati per la prossimità territoriale. Simbolo storico di Porto Cervo è la chiesa Stella Maris, realizzata negli anni sessanta, in una posizione che favorisce una vista panoramica che abbraccia l’intera insenatura del porto.

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This tourist place, included in the Arzachena territory, extends to a coastal stretch of 20 kilometers characterized by the presence of many inlets and small beaches. Until the early sixties, this area was completely uninhabited so that the prince Karim Aga Khan, an Ismaili Muslim with British citizenship, created the Costa Smeralda Consortium. Costa Smeralda includes many residential areas, such as Porto Cervo, the most important, Romazzino, Capriccioli, Cala di Volpe, Golfo Pevero, Pantogia and Liscia di Vacca. Poltu Quatu and Baja Sardinia do not belong to the Costa Smeralda area, but they are associated to it for territorial proximity. Porto Cervo historical symbol is the Stella Maris Church, realized in the sixties and whose position favors a panoramic view embracing the whole inlet of the harbor.


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PORTO CERVO

PORTO CERVO MARINA E’ una frazione del comune di Arzachena, nella Sardegna settentrionale. La zona di Porto Cervo, in passato, era chiamata “Monti di Mola”. E’ il principale centro della Costa Smeralda e ha una popolazione residente di circa 421 abitanti. Il Porto Vecchio risale agli anni sessanta, quando il principe Karim Aga Khan IV, affascinato dalla bellezza di questo tratto di costa, decise di acquistare queste terre incoltivabili. Il porto nuovo di Porto Cervo è uno dei meglio attrezzati del Mediterraneo, nel quale si possono ammirare fantastiche barche, panfili e yacht di gente facoltosa e famosa. Luogo di culto molto suggestivo è la chiesa di “Stella Maris”, che sovrasta l’intero golfo, costruita verso la fine degli anni ’60 in stile “mediterraneo”. Nel centro della cittadina, la passeggiata, la famosissima piazzetta, i negozi e le boutique. E i locali e le discoteche animano la vita notturna.

It is one hamlet of the Arzachena municipality, in the north Sardinia. In the past, the Porto Cervo area was called ‘Monti di Mola’. It is the main centre of Costa Smeralda and, approximately, it has 421 permanent residents. The old port dates back to the 60s, when the prince Karim Aga IV, fascinated by the beauty of this part of the coast, decided to buy these lands unfit for cultivation. The new port of Porto Cervo is one of the best-equipped in the Mediterranean, where visitors may admire boats and yachts of rich and popular people. The Stella Maris church, above the whole gulf, is a very suggestive worship place, built around the end of 60s with a Mediterranean style. In the centre of the hamlet, it is very famous the ‘Passeggiata’, i.e. the walk, passing through the small square, shops and boutiques, when bars and clubs liven up the nightlife.

PORTO CERVO CENTRO 42


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ALCUNE DELLE SPIAGGE IN COSTA SMERALDA

LA CELVIA

PICCOLO PEVERO 44


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ROMAZZINO

SPIAGGIA DEL PRINCIPE 45




PORTO ROTONDO

Porto Rotondo nasce poco più di 50 anni fa dalla posa della prima pietra dell’attuale comprensorio dell’Hotel Sporting, ad opera dei veneziani Luigi e Nicolò Donà dalle Rose . La struttura architettonica di Porto Rotondo, ricalca l’architettura veneziana e, non a caso, la piazza principale è stata denominata “Piazzetta San Marco” ed è situata al centro del paese. Negli anni sono state realizzate diverse multiproprietà, residence e ville che nel periodo estivo ricevono migliaia di ospiti da tutto il mondo. Tra i luoghi di interesse turistico troviamo la spiaggia Ira, in onore di Ira von Fürstenberg, molto frequentata in passato dall’attrice, quella dei Sassi e Punta Volpe. In una zona denominata Punta Lada si erge Villa Certosa, residence estivo di Silvio Berlusconi. La chiesa di San Lorenzo, la cappella privata della famiglia Donà delle Rose; la Marina di Porto Rotondo e la Casbah.

PANORAMA GOLFO DI MARINELLA 48

The two Venetian Luigi and Nicolò Donà dalle Rose, little more than 50 years ago, laid down the first stone in the actual district of the Hotel Sporting in order to create the actual village of Porto Rotondo. The architectural structure of Porto Rotondo reproduces the Venetian architecture and it is no coincidence that the principle square has been called ‘Piazzetta San Marco’, located in the center of the village. Over time, many timeshares were realized, such as apartment complex and villas which, during the summer, receive many guests from all over the world. Some destinations of great interest are the beaches ‘Spiaggia Ira’, so-called in honor of the actress Ira von Fürstenberg who attended it very frequently,‘Spiaggia dei Sassi’ and ‘Punta Volpe’. In the ‘Punta Lada’ area it is possible to observe the ‘Villa Certosa’, owned by Silvio Berlusconi, the ‘San Lorenzo’ church, the private chapel of the family Donà delle Rose, the Porto Rotondo marina and the Casbah.


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SCORCIO DEL PORTO DI PORTO ROTONDO

SPIAGGIA IRA 49


VISTA NOTTURNA DI GOLFO ARANCI


photo: SILVIA ADDIS


GOLFO ARANCI

Situato alla base del promontorio di Capo Figari, Golfo Aranci si affaccia sul Golfo di Olbia, comune dal quale ai fini degli anni 70 ha ottenuto l’autonomia. Grazie alle sue bellezze territoriali, alla vicinanza alla località culto della Costa Smeralda e alla presenza di un porto passeggeri, Golfo Aranci è diventata una delle mete turistiche del nord Sardegna. Il suo nome ha origine dalla presenza di una spiaggia chiamata Sos Aranzos, una delle più belle della Cala di Sassari. Grande interesse riveste la Chiesa Campestre della Nostra Signora del Monte, situata sul colle Santa Maria di Figari, che sovrasta il golfo di Marinella e viene festeggiata ogni prima domenica di Maggio. Sono praticabili trekking, sport nautici e immersioni subacquee nelle sue acque cristalline.

CALA MORESCA 52

It is located at the bottom of the Capo Figari promontory and it overlooks the Gulf of Olbia, town from which Golfo Aranci achieved autonomy from the late seventies. Thanks to its local beauties, the proximity to Costa Smeralda and the presence of a passenger harbor, Golfo Aranci has become one of the main tourist destinations of North Sardinia. The Nostra Signora del Monte rural church, standing in the Santa Maria di Figari hill, dominating the Gulf of Marinella, is celebrated each first Sunday of May and is of great interest for tourist. Within the Golfo Aranci area it is possible to practice trekking, water sports, snorkeling and diving in crystal-clear waters.


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OLBIA


photo: SERGIO DEROSAS


OLBIA Chiamata dai greci “Città Felice”, Olbia è un comune di circa 60.000 abitanti che si affaccia nell’incantevole Golfo omonimo racchiuso da due isole , Tavolara e Molara. Famosa in tutto il mondo per il suo aeroporto che apre le porte alla vicinissima Costa Smeralda, offre ai suoi visitatori l’opportunità di ammirare numerosi e interessanti siti archeologici come il nuraghe” Riu Mulinu”, presso il colle Su Casteddu da cui si gode una vista mozzafiato sull’intera città e il Golfo; la tomba dei giganti di Su Monte de S’Aba e il pozzo sacro “Sa Testa”, le terme e l’acquedotto, e una fattoria di epoca romana di “S’Imbalconadu”, il santuario fortificato di Cabu Abbas, il pozzo sacro che si trova entro la cerchia urbana, nel cortile del cosiddetto “Portico” e tanto altro da ammirare all’interno del Museo Archeologico. Anche la Basilica di San Simplicio è una tappa obbligatoria per il turista appassionato di storia , la cui costruzione risale alla metà del XI secolo, tombe, corredi funebri e strutture murarie che si distribuiscono nell’arco di 1700 anni, visitabili sotto la Basilica. Quale patrono della città, San Simplicio viene onorato il 15 Maggio con una solenne processione, spettacoli musicali e la tradizionale Sagra delle cozze. Grande attrazione turistica sono le numerose spiagge attrezzate e incontaminate a Nord e Sud della città che regalano sole e acque trasparenti e cristalline, nonché la possibilità di effettuare, per gli appassionati, immersioni subacquee per ammirare la flora e la fauna sottomarina. Ancora il Parco Fluviale del Padrongianus che sorge nelle rive del Rio omonimo, offrendo escursioni guidate in mountain-bike e canoa lungo il fiume.

CASTELLO DI PEDRES This municipality, also called ‘Happy Town’ by Greeks, has a population of 60.000 inhabitants and it overlooks to the fascinating gulf of the same name enclosed by two islands, Tavolara and Molara. It is popular all over the world for its airport which opens the doors of the very close Costa Smeralda. It offers to its visitors the opportunity to admire many interesting archaeological sites: the ‘Nuraghe Riu Mulinu’, located in the ‘Su Casteddu’ hill, from where is possible to enjoy a breathtaking view of Olbia and its gulf; the ‘Su Monte de S’Aba’ Tomb of Giants; the sacred well of ‘Sa Testa’; the ‘S’Imbalconadu’ baths, aqueduct and farm, dating back to the roman period; the ‘Cabu Abbas’ fortified sanctuary; the sacred well located in the courtyard of the so-named ‘Portico’ within the city boundaries. Other archaeological attractions can be discovered within the archaeological museum. Another compulsory step for history lovers is the ‘San Simplicio Basilica’, dating back to the mid-eleventh century. Under the ‘Basilica’, it is possible to visit tombs, funerary equipments, building structures that spread over 1700 years. ‘San Simplicio’, as the patron of the city, is celebrated on 15th of May with a solemn procession, musical shows and the traditional festival of mussels from the Gulf of Olbia. Other destinations of great interest are the well equipped and uncontaminated beaches in the north and south of the town, which offer sun and crystal-clear waters. Moreover, for enthusiasts, there is the possibility to practice diving in order to admire the underwater flora and fauna. Finally, the river park of Padrongianus, rising from the shores of the river of the same name, offers guided excursions with mountain bikes and canoes along the river.

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AEROPORTO DI OLBIA

PORTO DI OLBIA 57


OLBIA

FARO DI OLBIA

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Via Roma, 252 - 07026 Olbia (OT) - Tel. 0789.69386

VISTA DI OLBIA

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ISOLA DI TAVOLARA


photo: SERGIO DEROSAS


SAGRE E FESTE XXV SAGRA DEL VERMENTINO

7 AGOSTO 2016

La XXV Sagra del Vermentino si svolgerà a Monti, città del vino, paese, dove i Montini storici viticoltori curano sistematicamente e tradizionalmente la vite con dedizione e maestria conferendo in cantina uve selezionate per la produzione di vini sempre più presenti ed apprezzati sia sul mercato nazionale che nei più importanti mercati internazionali. L’evento è come sempre sentito ed a Monti nelle case, in paese, in Cantina in Campagna, lavorano tutti per preparare questo appuntamento tra i più attesi di tutta la stagione che vede la puntuale partecipazione sempre più numerosa di turisti con voglia di passare alcune ore della loro vacanza in un clima di vera e sana festa. Domenica 7 Agosto dal pomeriggio alla notte degustazione dei vini e assaggio di prodotti tipici, spettacolo folk, animazione musicale. In questo contesto la sagra rinnova la tradizionale ospitalità. La grande festa è l’occasione per ritrovare e condividere il gusto dei tipici arrosti, formaggi, dolci e degli eccellenti Vermentini di Gallura.

THE VERMENTINO FESTIVAL - XXV EDITION

The 25th Vermentino Festival will take place in Monti, the wine town, on 7 August. In the town, there are historic winegrowers that systematically and traditionally take care of grapevine with dedication and mastery in order to bring selected grapes to cellars for the processing of wines, increasingly appreciated by domestic and international markets. The event, as usual, is very cherished by the town. In houses, cellars and countryside, all the people work to prepare the long-awaited event, which involves more tourists with the will to spend few hours of their holiday with a real and healthy festive atmosphere. On Sunday 7 August, from the afternoon until the night, there are: wine tasting, local products tasting, a folkloristic show and musical entertainment. In this context, the festival renews the traditional hospitality. The big party represents the opportunity to find and share the flavor of the typical roasted meat, cheese, sweets and the excellent Vermentino of Gallura. Telefono Info + 39 0789 44012 – 44631

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PER INFO Sito internet

www.vermentinomonti.it

E-mail

cantina@vermentinomonti.it


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LOIRI - PORTO SAN PAOLO E’ un piccolo comune formatosi alla fine degli anni “70, di cui Loiri, che si trova nell’entroterra, ne è il capoluogo . Con le sue piccole borgate, si può trovare tranquillità e serenità; mentre Porto San Paolo, situato sulla costa, è attrezzato con strutture ricettive e turistiche e possiede un grazioso porticciolo dal quale ci si può imbarcare verso l’Isola di Tavolara. Il paese, inoltre, condivide con la vicina Olbia e con San Teodoro, diversi chilometri di coste e ettari di mare che formano con l’Isola di Tavolara, Molara, Molarotto, Drago, Piana e dei Cavalli, l’Area Marina Protetta con il suo inestimabile valore. Il visitatore può, inoltre, godere delle numerose feste popolari, come quella di Sant’Antonio da Padova il 13 giugno o quella di San Nicola Vescovo l’ultima domenica d’agosto.

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It is a small municipality created in the late seventies whose state capital is Loiri. This small town is located in the inland and, with its small hamlets, is possible to find tranquility and serenity. Porto San Paolo, instead, is located along the coast and it is well equipped with accommodating and tourist facilities and a small pretty harbor from which is possible to depart towards the Tavolara island. Moreover, the village shares with the near towns Olbia and San Teodoro many coastal kilometers and hectares of sea which compose, together with Tavolara, Molara, Molarotto, Isola Drago, Isola Piana, Isola dei Cavalli, the Protected Marine Area of great value. Furthermore, visitors can enjoy many different folk celebrations, as the Sant’Antionio da Padova festival in June and the San Nicola Vescovo celebration which is the last Sunday of August.


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photo: SILVIA ADDIS



CALA GIRGOLU

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SAN TEODORO

Annoverata fra le località turistiche più rinomate del Nord Sardegna, San Teodoro, con le sue numerose spiagge dal fascino irresistibile, offre diversi ambienti naturali, tra i quali la grande laguna, un ecosistema che ospita avifauna stanziale con escursioni nelle sue acque, tra rocce e voli di gabbiani, cormorani, aironi e fenicotteri rosa per tutti gli amanti del birdwatching. La struttura urbanistica del paese rispecchia l’architettura tipica della Costa Smeralda con materiali quali trachite e granito. Nel centro del paese si possono visitare le chiese di Sant’Andrea e Sant’Antonio. Il borgo è rinomato per la sua vita notturna e per la presenza delle più grandi ed esclusive discoteche della costa nord occidentale della Sardegna.

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It is considered one of the most popular tourist places of the North of Sardinia. The town, with its many irresistible charming beaches, offers different natural places, such as the big lagoon representing an ecosystem hosting an avifauna with excursion in its waters, among rocks and seagull flights, cormorants, herons and pink flamingos for birdwatching lovers. The urban structure of the town, with the ‘Sant’Andrea’ and the ‘Sant’Antonio’ churches, made of trachyte and granite and located in the center of the village, reflects the typical architecture of Costa Smeralda. The hamlet is well-known for the nightlife and for the presence of the biggest and most exclusive discos of the north-western coast of Sardinia.


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SAN TEODORO

STAGNO DI SAN TEODORO E LA CINTA

CALA BRANDINCHI 72


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CODA CAVALLO

SALINA BAMBA

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SAN TEODORO

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PORTO OTTIOLU

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BUDONI



BUDONI Sorge fra piccole insenature, spettacolari scogliere, lunghe spiagge di finissima sabbia bianca e colline ricche di fittissima macchia mediterranea con il nuraghe Su Entosu, il nuraghe Conca e Bentu e la domus de jana l’Agliola, gli fanno da cornice. Grande importanza turistica riveste il porto di Ottiolu, dotato di molti servizi e posti barca, da dove si può partire per effettuare piccole crociere e ammirare le incantevoli insenature. Da visitare, senza dubbio, gli “stazzi di San Pietro”, le tipiche abitazioni galluresi risalenti al XVII secolo, alcune delle quali sono costruite in pietra, fango e malta con gli interni colorati ed il caratteristico zoccolo di pietra e fango che corre lungo la facciata esterna della casa creando una seduta. Chi visita il comune di Budoni, non dovrà tralasciare le diverse Borgate , circa 22, fra le quali, per citarne alcune, Agrustos e Tanaunella, con la sua conformazione urbanistica tipica di un villaggio nuragico.

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It lies between small inlets, spectacular cliffs and long beaches of extremely fine white sand and, to frame this wonderful view, there are hills abundant in very thick Mediterranean stain with the ‘Nuraghe Su Entosu’, the ‘Nuraghe Conca e Bentu’ and the ‘Domus de Jana l’Agliola’. Another element assumes a great touristic importance, the Ottiolu port which is equipped with boat moorings and lots of services from where people can depart for small cruises in order to admire gorgeous inlets. Without any doubt, tourists should visit the ‘Stazzi di San Pietro’, i.e. typical houses of the ‘Gallura’ area which date back to the XVII century. Some of them have been built with stones, mud and cement with colored interns and a peculiar stone base which runs all along the façade creating a seat. When deciding to visit Budoni, tourists can’t leave out almost 22 different hamlets, such as Agrustos and Tanaunella that remind the urban layout typical of a ‘Nuragic’ village.


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SPIAGGIA DI BUDONI

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BUDONI

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BUDONI

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BAIA SANT’ANNA

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POSADA

IL CASTELLO DELLA FAVA Il Castello della Fava sovrasta con i suoi ruderi la graziosa località di Posada situata sulla costa orientale e aggrappata in cima a una rupe calcarea decorata di lentischio. Il Castello risale al XII sec. eretto dai Pisani. Dalla sommità della torre, raggiungibile da una scalinata in legno, si gode un meraviglioso panorama sul mare, sulla foce del fiume Posada e sulla vasta pianura che lo circonda. Dirigendosi verso l’interno si può ammirare, contornato da pinete, il lago di Posada che è uno dei tanti bacini artificiali dell’isola.

SPIAGGIA SU TIRIARZU 86

THE “CASTELLO DELLA FAVA” The ‘Castello della Fava’ overhangs with its ruins the pretty town of Posada, located on the eastern coast and clinging on to a limestone cliff decorated with lentisk. The castle dates back to the XII century and it was erected by Pisani. From the top of the tower, reachable with a wooden staircase, it is possible to enjoy a wonderful view over the sea, the mouth of the Posada river and the large plain that surround it. Directing towards the internal area, it is possible to admire the Posada lake, one of the many artificial ponds of Sardinia, surrounded by pinewoods.


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TORREZILLAS - SAN GIOVANNI

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SPIAGGIA SU TIRIARZU

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SINISCOLA Costruita a pochi chilometri dal mare, in una fertile piana ai piedi del monte Albo, Siniscola è un importante centro della costa centro orientale e vanta un territorio con circa 25 km di costa e diverse frazioni più o meno grandi, tra le quali, La Caletta, Santa Lucia e Capo Comino, località tipicamente balneari. Un territorio suggestivo, ricco di straordinari paesaggi naturalistici verso le coste e storici all’interno della città con la chiesa del Rosario e la settecentesca parrocchiale di San Giovanni Battista, nelle campagne vicine con numerosi nuraghi e tombe dei giganti.

It was built with a short distance from the sea, on a fertile plain at the foot of ‘Monte Albo’. The town is an important centre of the central eastern coast, and boasts a territory of about 25 kilometers of coast, with big and small hamlets, such as ‘La Caletta’, ‘Santa Lucia’ and ‘Capo Comino’, typical beach places. It is an evocative territory, rich of wonderful naturalistic landscapes towards coasts and historic landscape within the city, like the Church of the Rosario, the 18th century Parish Church of San Giovanni Battista, many ‘Nuraghi’ and Tombs of Giants in the close countryside.

SA POMPIA

SA POMPIA

Originaria della zona di Siniscola nella costa della Baronia, Sa Pompìa, è una pianta che cresce spontanea, simile all’arancio, con i rami spinosi. I suoi frutti sono di colore giallo e molti simili al pompelmo con la buccia più grossa e nodosa. Del frutto si utilizza esclusivamente la scorza per la produzione di liquori, oppure con la parte bianca per produrre canditi utilizzati a pezzettini come ingrediente, insieme a mandorle e millefiori, per la realizzazione di un profumatissimo dolce “Sa Aranzada”.

It is a spontaneous plant originating from the Siniscola area, in the Baronia coast. It is similar to orange tree, with thorny branches. Its fruits are yellow and very similar to grapefruit with a thicker peel. It is possible to use just the peel of the fruit for the production of liquors, or, with the white part, it is possible to produce small pieces of candied fruits used as an ingredient for the very scented sweet ‘Sa Aranzada’, together with almonds and honey.

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MONTE ALBO

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SINISCOLA

DUNE DI CAPO COMINO

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FARO DI CAPO COMINO



LA CALETTA Frazione della città di Siniscola, dalla quale dista circa 7 chilometri, nella costa centro-orientale dell’isola, La Caletta è una piccola località che nella stagione invernale conta poco più di 2.000 anime, per trasformarsi in grande attrazione turistica nel periodo estivo, per la sua bellissima e lunghissima spiaggia e per il suo porto turistico, ben equipaggiato e protetto da due moli , uno dei quali, completamente banchinato. La Caletta (in sardo Sa Marina) è dominata dalla bella torre costiera di San Giovanni risalente ai secoli XVI-XVII.

It is a hamlet of the Siniscola town, from which it is about 7 kilometers, on the central eastern coast of the island. During the winter, it is a small place with just over than 2000 inhabitants. However, during the summer, it turns into a great tourist attraction thanks to its beautiful and very long beach and thanks to its tourist harbor, very well equipped and protected by two piers, one of which has quays everywhere. La Caletta (whose Sardinian name is ‘Sa Marina’) is dominated by the gorgeous San Giovanni coastal tower dating back to XVI-XVII centuries.

PORTO

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www.arenabiancalacaletta.com


LA CALETTA

VISTA LITORALE LA CALETTA

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SANTA LUCIA

Santa Lucia, frazione di Siniscola, è un caratteristico villaggio di pescatori e venne popolato proprio da pescatori provenienti dall’isola di Ponza. Dotata di una bella spiaggia, è completamente circondata da una pineta e il suo borgo, con le sue casette basse e colorate, sorge attorno alla torre aragonese risalente al XVI-XVII secolo. Come tutte le altre torri costiere della Sardegna, dall’alto medioevo sino alla metà del diciannovesimo secolo, ha costituito il sistema difensivo, di avvistamento e di comunicazione della fascia costiera dell’isola. Dalla punta della torre si può ammirare, in lontananza, la sagoma del Castello della Fava a Posada.

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It is a characteristic village of the Siniscola area, which was populated by fishermen coming from the Ponza Island. It has a nice beach and it is completely surrounded by a pinewood. Its village, with small, low and colored houses, stands around the Aragonese tower dating back to the XVI-XVII century. As all the other coastal towers of Sardinia, from the Early Medieval Period until the mid-nineteenth century, it represented the defensive, sighting and communication system of the coastal zone of Sardinia. From the top of the tower, in the distance, it is possible to admire the profile of the ‘Castello della Fava’ in Posada.


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photo: ALDO ARDETTI

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SANTA LUCIA

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PARCO NAZIONALE DI OROSEI



OROSEI Adagiata nella valle del fiume Cedrino, a pochissimi chilometri dal mare, sulla costa orientale della Sardegna, Orosei è una cittadina di poco più di 7.000 abitanti, che comprende anche diverse frazioni fra le quali Sos Alinos, Cala Liberotto e Cala Ginepro. Nella costa di Orosei, di circa 20 km., si alternano spiagge come Marina di Orosei, Cala Ginepro, per citarne alcune, e strapiombi a picco sul mare. Il golfo è, infatti, diviso in due parti morfologicamente diverse a Nord presenta lunghi arenili e pinete, e nella parte più a Sud è costituita dalla parte terminale dell’altopiano del Supra monte. Per secoli, questo tratto di costa è rimasta inaccessibile via terra, ed è formata da caratteristiche spiagge sabbiose e circondate da pareti calcaree verticali. Per preservare questo territorio rimasto per lungo tempo incontaminato gli ultimi anni del secolo scorso, è stato istituito il Parco nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu.

It is laid down on the valley of the Cedrino river, only a few kilometers from the sea, on the eastern coast of Sardinia. Orosei is a small town of little more than 7.000 inhabitants, which also involves different hamlets such as ‘Sos Alinos’, ‘Cala Liberotto’ and ‘Cala Ginepro’. On the Orosei coast, which is about 20 kilometers, different beaches, like ‘Marina di Orosei’ and ‘Cala Ginepro’, to mention only a few, are alternated with cliffs dropping sheer to the sea. The gulf is divided into two morphologically different parts. Indeed, on the north, the gulf is characterized by long beaches and pinewoods, while, on the south, it is composed by the final part of the Supramonte plateau. For centuries, this part of the coast, composed by characteristic sandy beaches and surrounded by vertical calcareous walls, was unreachable by sea. In order to preserve this territory, which during the last years of the past century remained uncontaminated, it has been established the national park of the gulf of Orosei and of Gennargentu.

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CALA MARIOLU

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CALA GOLORITZÈ



OROSEI

VISTA DI CALA GOLORITZÈ

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CALA GONONE 115


OROSEI

CALA LIBEROTTO

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IRGOLI

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DORGALI - CALA GONONE Situato nella zona centro-orientale della Sardegna il suo territorio ha una forma grosso modo rettangolare allungata comprendendo anche la grossa frazione di Cala Gonone. Nel territorio dorgalese e nelle sue vicinanze sono presenti numerosi siti archeologici visitabili come, per citarne alcuni, il villaggio di Tiscali di epoca nuragica-romana e Serra Orrios, i menhir, le domus de janas, la tomba dei giganti di S’Ena e Thomes, le cavità del Supramonte Marino quali la grotta del Bue Marino e la grotta di Ispinigòli che è un antro carsico che si trova nel Supramonte.

GROTTE DEL BUE MARINO

Chiamata così perchè prende il nome dalla Foca Monaca che un tempo dimorava la zona, è importante anche dal punto di vista archeologico, infatti su una parete della parte iniziale sono state rinvenute delle incisioni rupestri risalenti alla cultura di Ozieri. Le grotte sono raggiungibili sia via terra che via mare, e in quest’ultimo modo, dal porto di Cala Gonone, con una escursione di circa trenta minuti. Lungo il tragitto marino è possibile ammirare le imponenti coste calcaree con pareti a picco, che si tuffano nelle acque trasparenti e cristalline del golfo. Meraviglioso alla vista anche il maestoso ingresso a cui si accede comodamente grazie ad un pontile in legno.

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It stands in the central eastern area of Sardinia and, roughly, its territory has a long rectangular shape, also including the big hamlet of Cala Gonone. Within the Dorgali territory and its proximities, there are many open archaeological sites, like the ‘Tiscali’ village, dating back to the nuragic and roman period, ‘Serra Orrios’, ‘Menhirs’, ‘Domus de Janas’, the tomb of giants of ‘S’ena e Thomes’ and the ‘Supramonte’ caves, such as the ‘Bue Marino’ cave and the ‘Ispinigòli’ cave.

CAVES OF “BUE MARINO”

This place is so named for the monk seal that in the past dwelled the area. This attraction is also interesting from the archaeological point of view because on the initial part of the wall some rock engravings, dating back to the Ozieri culture, were found. The caves are reachable by land or by sea from the Cala Gonone harbor, with an excursion of about 30 minutes. Along the marine route, it is possible to admire the impressive calcareous coasts with cliffs plunging into the crystal-clear waters of the gulf. Also the majestic entrance, through which tourists comfortably enter into the cave thanks to a wooden jetty, is wonderful to see.


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GROTTE DI ISPINIGOLI

Raggiungibile percorrendo la strada che da Dorgali porta ad Orosei, è dominata da una enorme colonna stalagmitica alta 38 metri, che unisce il soffitto alla base della grotta. Oltre all’ammirevole colonna, non è da perdere l’abisso delle vergini, un profondo e stretto imbuto che mette in comunicazione con le diramazioni sotterranee della grotta, alla base dell’abisso sono stati ritrovati resti ossei attribuiti a giovani donne. Sulla base di questi ritrovamenti è nata la leggenda dei sacrifici umani perpetrati dai fenici per ingraziarsi gli dei.

CAVES OF “ISPINIGOLI“

It is reachable following the street from Dorgali to Orosei. The cave is dominated by a huge stalagmite column 38 meters high, that links the ceiling to the base of the cave. Beside the admirable column, it is not possible to leave out the Virgin Abyss, a deep and narrow funnel that connects the cave with its underground branches. At the base of the cave, bond rests of young women has been found and, on the base of these finds, it was born a legend about the human sacrifices committed by Phoenicians in order to favor with the gods.

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BAUNEI

Situato vicinissimo alla costa orientale, nel territorio storico dell’Ogliastra, è uno dei paesi della Sardegna più ricchi di paesaggi, naturalistici e marini, il tutto in un contesto da fiaba, come l’altopiano del Colgo con la voragine di “Su Sterru” ed il nuraghe Coa’ e Serra, una serie di conche naturali per l’acqua piovana in passato utilizzate per la lavorazione dei metalli. Il paese ha un aspetto montano per il muraglione roccioso che lo sovrasta, ma in realtà è vicinissimo a meravigliose spiagge come Cala Goloritzè, Cala Mariolu e Cala Bigiala, e a stupende coste come quelle di Portu Petrosu, Aguglia di Pedra Longa e Capo Montesanto. Da visitare Santa Maria Navarrese, frazione di Baunei, che è, ormai, un luogo di vacanze e villeggiatura prestigioso, con il suo porticciolo turistico e, a circa un miglio nella rada, le splendenti rocce rosse dell’isola dell’Ogliastra.

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It is located within the Ogliastra historic territory, really close to the eastern coast. Baunei is one of the richest naturalistic and marine landscape of Sardinia for the fairytale atmosphere caused by the ‘Colgo’ plateau, the ‘Su Sterru’ chasm, the ‘Coa’ e Serra’ nuraghe and a series of natural valleys formed by rainwater, used in the past for the metal processing. The town has a mountain aspect for the massive wall of rock that dominates it, however, it is really close to wonderful beaches such as ‘Cala Goloritzè’, ‘Cala Mariolu’ and ‘Cala Bigiala’, and to gorgeous coasts such as that of ‘Portu Petrosu’, ‘Aguglia di Pedra Longa’ and ‘Capo Montesanto’. Santa Maria Navarrese, a Baunei hamlet, should be visited considering that it represents a prestigious holiday destination with its small tourist harbor and with the beautiful red rock of the Ogliastra island, situated about a mile from the roadstead.


ARBATAX Al centro della costa orientale sarda a ridosso dello stagno di Tortolì è situata Arbatax, su una penisola conosciuta come “Capo Bellavista”. La sua popolazione primitiva era formata da pescatori ponzesi immigrati sull’Isola. Il caratteristico villaggio è dominato da un faro di riferimento per la navigazione, che era una torre d’avvistamento medievale, simile alle altre Torri Costiere della Sardegna, probabilmente la quattordicesima, poiché, secondo un’etimologia diffusa, il toponimo Arbatax deriverebbe dall’Arabo arba’at’ashar, che significa appunto quattordici. Oggi Arbatax è uno fra i più conosciuti centri dell’Ogliastra, anche per la presenza del suo importante scalo marittimo, con collegamenti regionali e nazionali, oltre che per le bellissime baie come Cala Moresca e Porto Frailis, tappa obbligatoria per chi naviga lungo queste coste. La spiaggia di Orrì, dalla sabbia finissima e dai fondali bassissimi con acqua cristallina. Altra attrazione turistica sono le numerose manifestazioni del periodo estivo, soprattutto religiose, tra le quali la più conosciuta è quella di Stella Maris nella prima settimana di Luglio, con la sua processione a mare, i suoi banchetti a base di pesce e i balli in costume tradizionale.

It is located in the centre of the Sardinian eastern coast, just before the pond of Tortoli, on a peninsula known as ‘Capo Bellavista’. Its primitive population was composed by fishermen coming from Ponza emigrated to the island. The characteristic village is dominated by a lighthouse used as a point of reference for the navigation that was a medieval lookout tower, similar to the other coastal towers of Sardinia, probably the fourteenth, because, according to a widespread etymology, the place-name Arbatax comes from the Arabic ‘arba’at’ashar’, that rightly means fourteenth. Today, Arbatax is one of the most popular center of Ogliastra, also for the presence of its important seaport, with regional and national links, besides for the presence of beautiful bays such as ‘Cala Moresca’ and ‘Porto Frailis’, obligatory steps for tourists navigating along these coasts. The beach of Orrì has very fine sand and very low seabed with crystal-clear water. During the summer, there are numerous events, most of all religious events, that are considered important tourist attraction such as the most famous ‘Stella Maris’, which takes place during the first week of July with its parade on the sea, its banquets of fish and dances with traditional costumes.

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AUTUNNO IN BARBAGIA Autunno in Barbagia. Il Viaggio nel Cuore della Sardegna

A cura di Valeria Lai

La Sardegna non è solo il mare, ma nel cuore del suo territorio custodisce un patrimonio naturale, artistico e culturale unico al mondo. Visitare la Sardegna durante Autunno in Barbagia significa immergersi in un collage di emozioni, musiche, cortili, sapori, arte, colori, costumi, dialetti e artigianato attraverso un itinerario di eventi alla scoperta dell’affascinante territorio del Cuore della Sardegna. Dal 2 settembre al 18 dicembre 2016, ogni week end si potrà conoscere un paese diverso con le sue tradizioni e specialità, grazie alle mostre allestite nelle “corti”, i tipici cortili delle case antiche della Sardegna. Un appuntamento lungo quattro mesi che coinvolge ben ventotto paesi che raccontano ai visitatori la propria storia e cultura, un tripudio di arte, folklore, artigianato ed enogastronomia in uno scenario dai paesaggi indimenticabili. Autunno in Barbagia è l’occasione ideale per conoscere le tradizioni secolari custodite gelosamente, i valori e i riti quotidiani di una volta tramandati con cura dagli abitanti di questi luoghi. Nelle case storiche oggi come ieri le nonne impastano orgogliosamente il pane e i dolci per la famiglia, ricamano con maestria i costumi tradizionali, gli artigiani lavorano con precisione la ceramica, il ferro battuto e la filigrana, e i falegnami si dedicano all’intaglio del legno. È un’esperienza da condividere: produttori e consumatori si incontrano in un dialogo aperto alle curiosità, presentando la ricercatezza delle materie prime, la cura necessaria per realizzare prodotti unici e di alta qualità. La tradizione gastronomica sarda, inoltre, è orgoglio domestico e significa culto ed estro creativo, sapiente esperienza collaudata nei millenni che si concretizza in un’ampia varietà di prodotti che, dal pane ai formaggi sino ai vini e ai dolci tipici, sono tra gli ingredienti dell’elisir della longevità della vita in Sardegna. Ogni paese racconta la sua storia e identità: dall’arte dell’antico canto a tenore, proclamato dall’Unesco “patrimonio intangibile dell’umanità” ai balli tradizionali, in una sinfonia di colori dei bellissimi abiti in orbace rosso finemente ricamati e i preziosi scialli cuciti a mano. Sono numerose le eccellenze enogastronomiche da gustare in questi paesi, dal prelibato torrone sardo alla ricca produzione di formaggi e di dolci che raccontano ancora oggi l’abilità sviluppata nei secoli dei metodi di preparazione e l’uso delle materie prime locali. Tra questi ricordiamo sa carapigna, un delicato sorbetto al limone confezionato nelle apposite sorbettiere refrigerate con la neve raccolta dalle domos de su nie, le caschettes di pasta di nocciole e miele aromatizzata con scorza d’arancio, deliziosi dolci della tradizione un tempo riservati alle grandi occasioni come feste religiose e matrimoni, ma anche seadas, pirichittos, amarettos, pabassinas, sospiros e casadinas, sapori di un’antica tradizione. Particolarmente pregiata è anche la produzione vinicola che diventa protagonista durante la manifestazione, infatti è possibile visitare le cantine e degustare ad esempio il superbo Cannonau Nepente reso celebre dall’elogio di Gabriele D’Annunzio, oppure partecipare alla vendemmia “Sa ‘Innenna” nel Mandrolisai. Nell’altopiano omonimo si scopre la stupenda foresta primaria di lecci, i bellissimi boschi di sughera circondati dalla macchia mediterranea e le impressionanti sculture naturali modellate dagli agenti atmosferici sulla roccia granitica. Lungo i percorsi si incontrano i vecchi luoghi di lavoro, oggi oggetto di recupero come le carbonaie, utilizzate fino agli anni ‘60 del Novecento. Il territorio custodisce importanti siti archeologici, sia di tipo industriale come quelli legati allo sfruttamento delle miniere di Sos Enattos, S’Arghentaria e Guzzurra dichiarate patrimonio dell’Unesco e inserite nel Parco Geominerario della Sardegna, sia quelli che custodiscono la storia nuragica dell’isola come

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le numerose domus de janas (le case delle fate secondo la tradizione), gli affascinanti nuraghi e le tombe dei giganti, oltre alle fonti sacre e i menhir. La grande importanza della cultura pastorale è testimoniata dai numerosi rifugi tra le montagne, le caratteristiche pinnettas che ricordano le antiche architetture nuragiche. Mentre nei vicoli dei deliziosi paesi preziosi murales dipinti a mano sono ancora oggi simbolo di un’importante corrente artistica nata per contestare le ingiustizie sociali e che hanno reso celebri questi paesi in tutto il mondo. Tra gli antichi mestieri, invece, ricordiamo il lavoro degli artigiani che producono sonaggias e pittiolos, diverse tipologie di campanacci utilizzate per le greggi, oppure quello dei maestri impegnati nella realizzazione di strumenti musicali come su tumbarinu e nelle maschere tradizionali sarde. Il territorio è ricco di boschi, colline e sorgenti dove si snodano i sentieri che conducono alla scoperta delle bellezze naturalistiche e di affascinanti paesaggi montuosi, testimoni di diverse ere geologiche che hanno dato origine alle leggende e a illustri scrittori, tra gli altri ricordiamo Salvatore Sini autore della poesia A Diosa, divenuta la più famosa canzone d’amore della Sardegna con il titolo della prima strofa “No Photo reposare” e grandissimi maestri dell’arte sarda come Costantino Nivola e Mario Delitala. In Autunno la Sardegna presenta i molteplici volti della sua identità, dalle origini lontane nel tempo e da una natura che ha educato a vivere all’insegna della libertà sconfinata e dell’indipendenza fra le balze dei monti e nelle campagne quasi deserte, dove l’ospitalità è un valore assoluto. La Camera di Commercio di Nuoro e la sua Azienda Speciale – Aspen con Autunno in Barbagia offre ai visitatori un’esperienza concreta volta a promuovere le eccellenze produttive e le tradizioni materiali e immateriali dei popoli che vi abitano. Un’occasione per visitare la Sardegna, perché no, in Autunno!

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AUTUNNO IN BARBAGIA “Autunno in Barbagia” (Autumn in Barbagia). A journey into the heart of Sardinia.

Written by Valeria Lai

Sardinia is not only sea, but, into the heart of its territory, it safeguards a natural, artistic and cultural heritage unique in the world. Visiting Sardinia during ‘Autunno in Barbagia’ means immersing yourself in a collage of emotions, music, courtyards, flavors, arts, colors, costumes, dialects and handicraft through an itinerary of events discovering the charming territory of the Heart of Sardinia. From the second of September until the eighteenth of December 2016, each weekend it is possible to discover a different village with its traditions and specialties, thanks to exhibitions organized in ‘corti’, typical courtyards of Sardinian ancient houses. This appointment lasts four months and includes twenty-eight villages that tell visitors their history and culture, an explosion of art, folklore, handicraft, wine and food in a scenario of beautiful landscapes. ‘Autunno in Barbagia’ represents the ideal occasion to know secular traditions jealously guarded, values and daily rituals of days gone by, carefully handed down by the inhabitants of these places. Within historic houses, today as in the past, grandmothers proudly knead bread and sweets for the family, skillfully embroider traditional costumes, craftsmen precisely work ceramic, wrought iron and watermark, and carpenters dedicate themselves to the wood carving. It is an experience to share: producers and consumers meet in a dialogue opened to curiosities, show the refinement of raw materials, the necessary care in order to create unique and high quality products. Moreover, the Sardinian gastronomic tradition is considered a domestic pride, creative worship and flair, and a wise experience tested over thousands of years which is realized in a wide range of products that, from bread to cheeses, from wines to typical sweets, are some of the ingredients of the Sardinian longevity elixir. Each village tells its history and identity: from the art of the ancient ‘canto a tenore’ (tenor singing), identified by UNESCO as an ‘intangible heritage of humanity’, to traditional dances, in a symphony of the colors of the beautiful red coarse woolen fabric costumes, finely embroidered, and of the precious hand-sewn shawl. There are many wine and food excellences to be enjoyed in these villages, from the delicious Sardinian nougat, to the rich cheese and sweet production that today still tell the ability developed over centuries of the methods of preparation and of the use of local raw materials. Among these, there is ‘sa carapigna’, a delicate lemon sorbet prepared with appropriate sorbet makers chilled with the snow taken from the ‘domus de su nie’; the ‘caschettes’ that are delicious sweets, traditionally reserved for important occasion such as religious celebrations and weddings, made with hazelnut and honey paste flavored with orange peel; and other flavors of an ancient tradition such as ‘seadas’, ‘pirichittos’, ‘amarettos’, ‘pabassinas’, ‘sospiros’ and ‘casadinas’. Furthermore, it is particularly precious the wine production that becomes protagonist during the event, indeed, it is possible to visit wine cellars and, for instance, taste the superb Cannonau Nepente, a well-known wine for the praise of Gabriele D’Annunzio, or participate to the grape harvest ‘Sa Innenna’ in Mandrolisai. In the plateau of the same name, it is possible to find the gorgeous primary forest of holm oaks, beautiful woods of cork surrounded by the Mediterranean vegetation and the impressive natural sculptures shaped by atmospheric agents on the granite rock.

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Along the routes it is also possible to find old workplaces that today are subject to recovery, such as charcoal kilns used until the Sixties of the twentieth century. The territory safeguards important archaeological sites, including industrial types such as those linked to the exploitation of the mines of ‘Sos Enattos’, ‘S’Arghentaria’ and ‘Guzzurra’, identified heritage of UNESCO and included in the Sardinian Geo Mineral park, and including archaeological sites that safeguard the nuragic history of the island, such as the many ‘domus de janas’ (houses of fairies, according to tradition), charming ‘nuraghi’ and tombs of giants, besides holy wells and menhirs. The big importance of the pastoral culture is demonstrated by many shelters among mountains, the so-called ‘pinnettas’ that remember the ancient nuragic architectures. Meanwhile, in the alleys of the delicious villages, the precious hand painted ‘murales’, that made these villages famous all over the world, today still represent the important artistic movement born in order to contest social injustices. Among ancient professions, indeed, it is possible to remember the craftsmen producing ‘sonaggias’ and ‘pittiolos’, different kinds of cowbells used for crudes, or the job of masters committed to the creation of music instruments such as ‘su tumbarinu’ and to the creation of Sardinian traditional masks. The territory is abundant in woods, hills and sources where there are paths that lead to the discovery of naturalistic beauties and of charming mountainous landscapes, witnesses of different geological eras that gave rise to local legends. These places are birthplaces of important writers, such as Salvatore Sini, the author of the poem ‘A Diosa’, that has become the most important love song of Sardinia with the title of the first strophe “No Potho Reposare”, and also other important masters of the Sardinian art, such as Costantino Nivola and Mario Delitala. In Autumn, Sardinia shows many faces of its identity, from the ancient origins and from nature that taught to live with boundless freedom and with independence among mountains and countryside almost deserted, where hospitality is an absolute value. The chamber of commerce of Nuoro and its ‘Azienda Speciale – Aspen’ with ‘Autunno in Barbagia’ offer visitors a concrete experience able to promote productive excellences and material and immaterial traditions of the inhabitants. It is an occasion to visit Sardinia… In Autumn. Why Not?

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AUTUNNO IN BARBAGIA SETTEMBRE

OTTOBRE

NOVEMBRE

DICEMBRE

02 / 03 / 04

BITTI

01 / 02

LULA

01

DESULO

02 / 03 / 04

GADONI

09 / 10 / 11

OLIENA

01 / 02

TONARA

04 / 05 / 06

OVODDA

03 / 04

TETI

16 / 17 / 18

DORGALI

07 / 08 / 09

GAVOI

04 / 05 / 06

MAMOIADA

08 / 09 / 10 / 11 FONNI

17 / 18

SARULE

07 / 08 / 09

MEANA SARDO

11 / 12 / 13

NUORO

16 / 17 / 18

23 / 24 / 25

AUSTIS

08 / 09

ONANÌ

11 / 12 / 13

TIANA

24 / 25

ORANI

15 / 16

ORGOSOLO

19 / 20

OLZAI

30

LULA

15 / 16

LOLLOVE

19 / 20

ATZARA

21 / 22 / 23

SORGONO

25 / 26 / 27

OLLOLAI

22 / 23

BELVÌ

29 / 30

ARITZO

29 / 30 / 31

DESULO

www.cuoredellasardegna.it

ORUNE

Per informazioni aggiuntive e aggiornamenti potete consultare il sito internet scansionando il codice QR oppure collegandovi al sito: www.cuoredellasardegna.it

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BARBAGIA Estesa sui fianchi del Gennargentu, la Barbagia è una vasta regione montuosa del centro Sardegna, e copre un’area di circa 1.300 Kmq con circa 120.000 abitanti. La zona presenta un paesaggio molto vario: rocce di granito, monti quasi dolomitici, pascoli montani e le vallate del Cedrino. La Barbagia comprende quella di Ollolai: Gavoi, Fonni con il suo impianto sciistico, Ollollai, Ovodda, Olzai, Mamoiada; la Barbagia di Belvì: Aritzo con le sue castagne, Belvì, Gadoni, Meana Sardo; la Barbagia del Mandrolisai: Sorgono, Tonara con il profumo del suo torrone, Desulo, Atzara, Samugheo con i tipici tappeti di artigianato sardo , Ortueri; la Barbagia di Seulo: Seui, Seulo, Sadali, Esterzili, Ussassai e quella di Bitti: con Bitti, Dure, Gorofai, Onani e Orune.

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This vast mountainous region, located in the center of Sardinia, extends along the sides of Gennargentu and covers an area of about 1.300 square kilometers with about 120.000 inhabitants. The zone has a highly varied landscape: granite rocks, mountains almost ‘dolomitic’, mountain pastures and the valleys of Cedrino river. La Barbagia includes different areas consisting of different towns. Ollollai area includes: Gavoi, Fonni with its ski slopes, Ollollai, Ovodda, Olzai, Mamoiada. Belvì area includes: Aritzo with its chestnuts, Belvì, Gadoni, Meana Sardo. Mandrolisai area consists of: Sorgono, Tonara with the perfume of its nougat, Desulo, Atzara, Samugheo, with its typical carpets of Sardinian handicraft, Ortueri. The area of Seulo includes: Seui, Seulo, Sadali, Esterzili, Ussassai. Finally, Bitti area consists of: Bitti, Dure, Gorofai, Onani, Orune.


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NUORO Si estende su un altopiano granitico nelle verdi vallate ai piedi del monte Ortobene, un’oasi naturale su cui s’innalza la statua del Cristo Redentore a cui è dedicata la Sagra omonima, che si svolge ogni anno a partire dalla domenica precedente al 29 agosto e fino a tale data. Oltre al Monte Ortobene, è particolarmente interessante visitare il Museo Etnografico (dove si possono ammirare gli abiti tradizionali, le maschere carnevalesche della Barbagia e i tappeti) e il Museo d’Arte della provincia di Nuoro (MAN). Ancora, per gli amanti della letteratura, non si può tralasciare il Museo di Grazia Deledda, scrittrice sarda, vincitrice nel 1926 del Premio Nobel. L’intera zona è molto ricca di monumenti antichi, come nuraghi, menhir, domus de Janas, tombe dei giganti, veri e propri villaggi nuragici e diverse tracce di accampamenti romani. Diverse testimonianze le ritroviamo nella cosiddetta “valle dei nuraghi” fra i comuni del nuorese e del Marghine, dove troviamo il nuraghe Santa Sarbana; nelle campagne di Bitti si trova il complesso nuragico di Su Romanzesu e a Oliena il villaggio denominato sa Sedda e Carros “la sella dei carri”; a Desulo troviamo il nuraghe più alto della Sardegna, a quota 1330 m, in località “Ura ‘e Sole”.

It is located on a granitic plateau surrounded by green valleys situated at the foot of the Ortobene mountain, that is considered a natural oasis. On this oasis it is located the Christ the Redeemer statue, to which is dedicated the festival of the same name that takes place every year from the Sunday prior to the 29 of August until this date. Beside the Ortobene mountain, it is particularly interesting to visit the Ethnographic Museum, where visitors can admire traditional costumes, carnival masks from Barbagia and carpets, and the Art Museum of Nuoro (MAN). Moreover, for literature lovers, it is impossible to leave out the Grazia Deledda Museum, a Sardinian writer, who won the Nobel Prize in 1926. The whole area is very rich of ancient monuments, such as ‘nuraghi’, ‘menhirs’, ‘domus de janas’, tombs of giants, real nuragic villages and some traces of roman camps. In the so-named ‘valley of nuraghi’, among the municipalities of Nuoro and of Marghine, it is possible to find many witnesses of this period, such as the ‘Santa Sarbana’ ‘nuraghe’, the ‘nuragic’ complex of ‘Su Romanzesu’ in the country of Bitti, the village named ‘Sa Sedda e Carros’ (‘the saddle of wagons’) located in Oliena, and the highest ‘nuraghe’ of Sardinia, 1330 meters, in the ‘Ura ‘e sole’ locality in the Desulo area.

CASA NATALE DI GRAZIA DELEDDA 131


SAGRE E FESTE FESTA DEL REDENTORE Gruppi folkloristici provenienti da tutta la Sardegna sfilano per il centro di Nuoro offrendo una processione di figuranti vestiti con costumi sardi, maschere tradizionali, e sfilate di cavalli a coronamento della sagra. Si celebra ogni anno in occasione dell’ultima domenica di agosto a Nuoro tra la città e la sua montagna, il Monte Ortobene. Oltre alle manifestazioni religiose, la sagra presenta un grande spettacolo di folklore. La festa ricorda la posa della Statua del Redentore e la successiva benedizione e consacrazione del Monte Ortobene, avvenuta nel 1901. La parte folkloristica della manifestazione avviene sempre la domenica successiva al 29 agosto. Un’occasione unica per ammirare gli splendidi costumi tradizionali della Sardegna che, indossati dai gruppi di ballo sardo che propongono coreografie tipiche, volteggiano valorizzandone la grande eleganza, mentre per le strade risuona la musica delle launeddas, delle fisarmoniche o dei suggestivi canti a tenores. Fonte: www.folclore.it

THE ‘REDENTORE’ (REDEEMER) Many folkloristic groups, coming from all over Sardinia, walk through the centre of Nuoro, offering a procession of people wearing Sardinian costumes and traditional masks, parading with horses in order to crown the festival. It is celebrated every year, the last Sunday of August in Nuoro, between the city and the Ortobene Mountain. Besides the religious event, the festival represents an important folkloristic show. The celebration reminds the laying of the Redeemer statue and the subsequent blessing and consecration of the Ortobene Mountain, occurred on 29 August. The festival represents the occasion to admire wonderful traditional costumes of Sardinia that, worn by groups of Sardinian dancers proposing local choreographies, twirl adding value to elegance, while, along the streets, the music of ‘launeddas’, accordions and suggestive tenor sings resound.

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LAGO OMODEO



PATTADA Il più elevato della provincia di Sassari (quasi 900 m slm), Pattada possiede un grazioso centro storico con vicoli lastricati o in acciottolato, con caratteristiche abitazioni in granito con elementi architettonici a vista, piccoli palazzi di stile neoclassico con signorili facciate. All’estremità alta del paese vi è una fitta pineta che si congiunge con le campagne boscose. Aree nuragiche intorno al paese, come il nuraghe Lerno, testimoniano la presenza in quest’epoca della civiltà nuragica. Non lontano dal paese sono i ruderi del castello medievale di Olomene, dove venne rinvenuto un ripostiglio di monete risalente alla stessa epoca. Pattada è famosa per la produzione, totalmente artigianale, del coltello sardo, “sa Resolza”, e per la produzione di formaggi: il pecorino sardo, il fiore sardo, il pecorino romano, le peritas e la ricotta fresca e stagionata; e ancora i ravioli, le seadas, le origliette, il miele e il torrone. Per gli appassionati dell’arte, tappa dovuta e la Chiesa di Santa Sabina ricca di elementi architettonici e decorativi dal grande valore artistico come il massiccio portone bronzeo all’entrata principale.

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The highest town in the territory of Sassari (about 900 meters above sea level), Palau, has a pretty historic centre with paved alleys, cobbled streets, characteristic houses in granite with visible architectural elements and small neoclassic buildings with lordly facades. At the end of the town, on the north, there is a dense pine wood which is connected to wooded countryside. The presence of the ‘Nuraghe Lerno’ witnesses the presence of Nuragic people in the town. Not far from the village, there are the ruins of the Olomene medieval castle, where it was founded a storage of coins dating back to the same period. Pattada is popular for the artisan production of a Sardinian knife, so-called ‘Sa Resolza’, and for the production of the following cheeses: the ‘Pecorino Sardo’, the ‘Fiore Sardo’, the ‘Pecorino Romano’, the ‘Peritas’, the ‘Ricotta’. Other artisan products are very popular: the ‘Ravioli’, the ‘Seadas’, the ‘Origliette’, honey and the ‘Torrone’. For art enthusiasts, an obligatory step is the Santa Sabina church rich of architectural and decorative elements of great artistic value, as the massive bronze main door in the main entry.

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NURAGHE SANTU ANTINE

TORRALBA Torralba è un piccolo comune di neanche 1000 abitanti nella provincia di Sassari, nell’antica regione del Meilogu. Molto preziosa poiché nel suo territorio si trova la famosa reggia nuragica di Santu Antine, la più imponente e meglio conservata della Sardegna. Il nuraghe è uno dei gioielli dell’architettura protosarda. Costruito durante l’età del Bronzo, probabilmente nel corso del XVI secolo a. C., è un edificio preistorico, edificato quando in Sardegna fioriva la Civiltà Nuragica, della quale il Santu Antine rappresenta una delle testimonianze più significative sia per le dimensioni che per le caratteristiche architettoniche. E’ costituito, infatti, da un una torre centrale e da un bastione trilobato con ai vertici tre torri circolari.

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it is a small municipality, not even of 1000 inhabitants, within the Sassari territory, located in the ancient zone of ‘Meilogu’. The village is very precious since, in its area, there is the famous nuragic realm of ‘Santu Antine’, an architectural jewel because is the most imposing and well preserved nuraghe of Sardinia. The prehistoric building was created during the bronze age, probably throughout the XVI century B.C., when the nuragic civilization flourished in Sardinia. The ‘Santu Antine’ is the most significant evidence of this civilization for its dimensions and for the architectural characteristics. Indeed, it is composed by a central tower and a trilobed bastion with 3 circular towers as vertexes.

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ANDREA PARODI

(BIOGRAFIA A CURA DI MICHELE PIO LEDDA)

Andrea Parodi, voce e forza della musica etnica italiana, nasce a Porto Torres, da padre ligure e madre sarda, quindi da una parte di terra ed una di mare, in giusta misura pur essendo alla fine il mare il padrone di ogni sentimento. Si affaccia alla vita attraverso la porta del mare, guardando e superando l’orizzonte, grazie all’intuito e lo spirito da pioniere che in ogni circostanza lo contraddistinguerà. Capitano di lungo corso, diplomato all’Istituto Nautico di Porto Torres, e successivamente, docente presso lo stesso Istituto, eccellente e geniale pescatore subacqueo, trascorrerà ore, giorni, anni immerso nell’oro della Sardegna: l’acqua. Dopo una lunga esperienza con la musica leggera nel gruppo Sole Nero nato subito nel 1977 con immediate fortune di concorsi, pubblico e critica, la logica evoluzione in quel laboratorio denominato Coro degli Angeli e la fondamentale scuola che negli anni ottanta con Gianni Morandi su disco e durante tournee in ogni parte del mondo, mette le fondamenta per l’approccio finale con palcoscenico come unico protagonista. E’ un incrocio di pianeti lontani, Mogol, Asimov, Marras che lo mette insieme a Gino Marielli e Gigi Camedda nel 1988 per il pianeta Tazenda. Con questa meravigliosa “scusa” ci saranno due Festival di Sanremo, la prima volta nel 1991, al fianco di Pierangelo Bertoli con la

storica “Spunta la luna dal monte”, e la seconda volta l’anno successivo con “Pitzinnos in sa gherra” da vero protagonista. Parodi impone così al largo pubblico il filone della canzone di ispirazione etnica e folk, aprendo la strada alle successive partecipazioni della Nuova Compagnia di Canto Popolare, Enzo Gragnaniello e Avion Travel. Dello stesso anno al Festivalbar con “Preghiera Semplice” i Tazenda sono al vertice del loro successo. Ma è con i classici del repertorio sardo come ” No potho reposare”“ che la voce di Andrea tocca livelli mai raggiunti prima da altri esecutori. E nuove strade come Mintoi con Gianni Nocenzi in un progetto che vede riuniti le star della voce in un progetto Soft Song

a tutt’oggi non ancora bene esplorato ma dove mettere radici è facile come per un fenicottero trasformare uno stagno in un Oceano. Voce e forza della musica etnica italiana, dunque, una lunga carriera costellata di successi e premi prestigiosi, tra i quali il Tenco, Recanati e l'internazionale di poesia Nosside).

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Nel 1997 la decisione di voltare pagina e uscire dai Tazenda per intraprendere la carriera solista. Decisione logica e giusta, pur nel rischio che comporta ed infatti il suo primo cd solista Abacada non è un grande successo nè può esserlo, in quanto sparito l’orpello pop e la canzone come coro da stadio. La musica lo richiama a sè nelle sue forme più brevi e minimali, arcaiche eppure ultratecnologiche, Abacada è il risveglio e il risveglio non è mai clamore. Dalle esperienze etno-rock decide poi di dedicarsi alla musica mediterranea a partire da un progetto interamente acustico (Abacada), per poi proseguire in ricerche e progetti di collaborazione tra le diverse culture, attraverso lo strumento della cultura e della lingua sarda. Riceve prestigiosi premi, come PREMIO LUNEZIA 2005, per la neo-nata sezione “etno-music”, Premio Maria Carta 2006, Premio Citta Di Othoca 2006, Talent scout e produttore discografico, è produttore di 3 CD, tra i quali “Meridies” di Marino De Rosas. Regista e documentarista (realizzerà quasi tutti i video dei Tazenda, numerosi documentari sulla Sardegna e recentemente un VideoArt girato nell’isola), oltre che musicista ed interprete, da sempre pioniere per vocazione. Ci saranno a seguire i progetti con Rino Zurzulo, la scoperta del repertorio sudamericano attraverso Silvio Rodriguez e Caetano Veloso, e certe frange jazz eleganti come quadri di Biasi e certi rosa graniti delle marine. Proprio negli ultimi anni raggiunge perfezione stilistica e consenso collaborando con Noa e con Al Di Meola, un cd live come “Midsummer Night in Sardinia” vale tutti i telegatti, ed il tour con in giro per l’Europa con questo riconosciuto stregone delle sei corde è confortato da un sold out praticamente ovunque faccia tappa. Acquisisce quindi prestigio nell’ambito etno-jazz, e partecipa a prestigiosi festival internazionali, tra cui il “North Sea Jazz festival” di Cape Town (Sudafrica), “Fira della Manresa” (Spagna), il “Festival delle Percussioni di Louga” (Senegal) interagendo così con musicisti di vario genere e nazionalità. Tredici CD e varie collaborazioni (tra le quali “Nuvole” di Fabrizio De Andrè, “Soft Songs” di Gianni Nocenzi, “Amorgos” e “Terra Maris” degli Indaco, “Nun è acqua” di Massimo Ranieri, “Creuza de ma” di Mauro Pagani), compare nella compilation di World Music - Il giro del mondo in musica (Amiata Records) quale interprete per l'Italia accanto ai nomi di Miriam Makeba per il Sud Africa, Youssou N'Dour per il Senegal e Compay Segundo per Cuba. A testimonianza del suo impegno nel mondo della musica etnica e folk e della sua sensibilità per le minoranze linguistiche, la collaborazione con il gruppo provenzale Troubaires de Coumboscuro (attuali Marlevar), l’esibizione al Teatro Lirico di Cagliari nello spettacolo TERRACUZA TO insieme al quartetto vocale pugliese Faraualla e alla cantante israeliana Noa, con cui duetta in tre brani, dando voce al connubio musicale e artistico tra la cultura sarda e quella israeliana, e infine la collaborazione con Al Di Meola nel progetto Armentos. La Riunione dei Tazenda nel 2005, al di là dello scontato successo sulla scia di emozioni più o meno legittime è come un sigillo, è la prova che comunque Andrea Parodi è una figura insostituibile nella scena musicale sarda, non solo come esecutore ma come vero e proprio artista a tempo pieno. L'ultimo concerto il 22 settembre 2006 all'Anfiteatro Romano di Cagliari, resterà probabilmente uno dei momenti più alti della scena musicale sarda: il tributo, la commozione e lo struggente senso d’addio di quella serata diventano uno dei più completi documentari video della storia della musica sarda.

Attualmente la fondazione “Andrea Parodi” lavora per un concorso di World Music, l’unico in Italia, che si svolge a cagliari tutti gli anni.

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ANDREA PARODI

(BIOGRAPHY WRITTEN BY MICHELE PIO LEDDA)

Andrea Parodi, voice and strength of Italian ethnic music, after a long carrer full of successes and prestigious prizes (among them, Tenco, Recanati, the international poem prize Nosside, the first price for ethno-music in Italy Lunezia, and others), the ex-leader of the groups Sole Nero, Coro degli Angeli and Tazenda turned page in his life, and from ethno-rock experiences he decided to devote himself to Mediterranean music, and he launched an entirely acoustic project, Abacada, to continue in research and projects of collaboration between different cultures, through the instrument of Sardinian culture and language. In the last years of his life he has been engaged in writing and realizing new original pieces in Genova language, the language of his childhood; these pieces took part of a project dedicated to the enhancement of Genova culture in the world (June 2005, during GIROTONNO in Carloforte). Back from receiving the Lunezia 2005 prize, in the years 2005-2006 he has been engaged in an original project with the great American guitarist AL DI MEOLA (as in the live CD Di Meola-Parodi “Midsummer Night in Sardinia”). Talent scout and recording producer, he produced three CDs, among them “Meridies” of the guitarist Marino De Rosas. Musician and interpreter, director and documentarist (he realized many videoclips of Tazenda’s songs, several documentaries and an original VideoArt on Sardinia), gifted with a great pioneer spirit, with “Spunta la luna dal monte” sang together with Pierangelo Bertoli in 1991 Sanremo Festival, Parodi opens to the great public the doors ethic and folk inspirated songs; after him other ethic groups and artists participated to Sanremo Festival with such kind of songs; among them Nuova Compagnia di Canto Popolare, Enzo Gragnaniello and Avion Travel. He released thirteen CDs and many collaborations (among them, Fabrizio De Andrè’s “Le Nuvole”, Gianni Nocenti‘s “Soft Songs”, Indaco’s “Amorgos” and “Terra Maris”, Massimo Ranieri’s “Nun è acqua”, Mauro Pagani’s “Creuza de ma”), Andrea Parodi is present in the World Music compilation “Il giro del mondo in musica” (Amiata Records) as the Italian representative musician, together with Miriam Makeba for South Africa, Youssou N’Dour for Senegal and Compay Segundo for Cuba. Parodi’s collaboration with the Provence group Troubaires de Coumboscuro (now Marlevar) is the evidence of his love and engagement in the world of ethic music; moreover we mention the show Terracuza To in Cagliari Liric Theatre, during which he collaborated with the Puglia female vocal quartet Faraualla and the famous Israeli singer NOA; with her he duets in three pieces, thus giving space and voice to the musical and artistic union between Sardinian and Israeli culture; finaly we mention the collaboration with the guitarist AL DI MEOLA in the original project “ARMENTOS”. In the 2000’s he has been acquiring prestige and acknowledgments in the ethno-jazz field, and he took part into several prestigious international festivals, , thus interacting with musicians of different kinds and culture. Among them, the “North Sea Jazz festival” (Cape Town, South Africa), “Fira de la Manresa” (Spain), “Festival of Percussions in Louga” (Louga, Senegal), “Jazz in Sardegna” (Cagliari, Sardinia), “Dromos” (Oristano, Sardinia), “Rocce Rosse & Blues” (Ogliastra, Sardinia), “Cala Gonone Jazz” (Cala Gonone, Sardinia), “Time Zones” (Bari), “Notte della Taranta” (Lecce), “Canti e Discanti” (Foligno), “Torri d’avvistamento” (Ciampino), “La Città Aromatica” (Siena), “Jazz in Parco” (Nocera Inferiore, Naples), “Bartok+Bel Canto Opera Festival” (Miskolc, Hungary), “Womad Festival” (Taormina), “Friuli Jazz Festival” (Sesto al Reghena). Tazenda Reunion in 2005 was a great success, and the is proof that Andrea Parodi is an irreplaceable figure in the Sardinian music scene, not only as a performer but as a real complete and deep artist. The last concert 22 September 2006 in Cagliari Roman Amphitheatre, will always remain one of the highest moments of the Sardinian music scene: the tribute, the emotion and the poignant sense of goodbye of the evening becomes one of the most complete video documentaries history of Sardinian music.

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BOSA

BOSA


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BOSA E’ dominata dal Castello dei Malaspina, al cui interno contiene la Chiesa di Nostra Signora di Regnos Altos, che conserva affreschi della scuola catalana. Il suo borgo medioevale si estende lungo la vallata fino alle sponde del fiume Temo, l’unico navigabile in Sardegna. Bosa offre al visitatore diversi tipi di paesaggi: quello fluviale, dovuto alla presenza del fiume Temo; l’area costiera, caratterizzata da promontori e insenature pittoresche e incontaminate, con la spiaggia di Bosa Marina da dove si può ammirare la Torre del porto dell’Isola Rossa in stile aragonese; i rilievi montani di origine vulcanica, con le riserve naturali di Badde Aggiosu, Marrargiu e Monte Mannu, dove è possibile scorgere l’ Avvoltoio Grifone, presente in misura consistente rispetto all’intera popolazione nazionale, l’Aquila Reale, l’Astore, il Nibbio Reale e il Falco Pellegrino. Altro spettacolare paesaggio è offerto dal Parco Biomarino di Capo Marrargiu che comprende il tratto di costa tra la foce del fiume Temo e l’isolotto di Sa Pagliosa. La città è famosa per la lavorazione e l’esportazione del corallo, così come per la lavorazione dei tessuti, per i ricami di filet e per i cesti intrecciati in asfodelo, per la tradizione enogastronomica e per la qualità dell’olio e dei vini, uno fra essi, la Malvasia, di marchio DOC.

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It is dominated by the ‘Malaspina’ Castle, inside which there is the church of ‘Nostra Signora di Regnos Altos’, that preserves frescos coming from the Catalan school. Its medieval hamlet spreads along the valley until the banks of the river Temo, the only navigable river in Sardinia. Bosa offer visitors different types of landscapes: the river, due to the presence of the Temo; the coast, characterized by promontories and picturesque and uncontaminated inlets, such as the beach of ‘Bosa Marina’ , where it is possible to admire the tower of the port of ‘Isola Rossa’ with the Aragonese style; mountainous elevations with volcanic origins and natural reserves such as those of ‘Badde Aggiosu’, ‘Marrargiu’ and ‘Monte Mannu’, where it is possible to see the griffon vulture, significantly present in this area as compared with the whole national population, the golden eagle, the goshawk, the red kite and the peregrine falcon. The bio-marine park of ‘Capo Marrargiu’ offers another spectacular landscape that includes the piece of coast between the mouth of the river Temo and the small island of ‘Sa Pagliosa’. The town is also famous for the textile processing, the embroideries of filet, the baskets made of woven asphodel, the wine and food tradition and the quality of oil and wine, one of these is the ‘Malvasia’, that have earned the DOC label.


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ORISTANO

Situata sulla costa centro-occidentale della Sardegna, il suo territorio è caratterizzato dalla presenza di numerose zone umide e lagunari, come la laguna di Cabras conosciuta quale colonia estiva dei fenicotteri. Oristano è rinomata per la produzione della Vernaccia, tipico vino da gustare con i dolci, altra industria sulla quale si basa la sua economia. Oltre che per l’industria dolciaria, Oristano è conosciuta per l’artigianato di ceramiche, legno, ferro battuto e per i suoi prodotti agricoli. Fra gli eventi più importanti e attesi dell’anno, senza dubbio, la storica e tradizionale Sartiglia, un’emozionante giostra equestre, che si svolge la Domenica e Martedì Grasso del periodo carnevalesco. La giostra della domenica è curata nelle sue fasi tradizionali dal Gremio (antica corporazione) dei Contadini, quella del martedì dal Gremio dei Falegnami. Poi la Corsa alla Stella e le pariglie, formate da gruppi di 3 cavalieri che si cimentano in veloci e spericolate acrobazie. Per gli amanti di ciò che è storia è di sicuro interesse una visita all’Antiquarium Arborense, presso l’antico Palazzo Parpaglia, dove si possono ammirare diversi reperti archeologici provenienti dagli scavi della città fenicio-romana di Tharros. Nell’antico centro storico, risalente all’Undicesimo secolo, si erge, maestosa, la Torre di San Cristoforo, chiamata anche Porta Manna (porta grande). Da ricordare la “Carta de Logu”, una raccolta di leggi in lingua sarda, uno fra i primi Codici scritti in Europa, promossa dalla giudicessa Eleonora d’Arborea che governò la città in epoca medievale.

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It is located on the central western coast of Sardinia and its territory is characterized by the presence of many wetlands and lagoon areas, such as the Cabras lagoon, known as the summer colony of flamingos. Oristano is also popular for the processing of ‘Vernaccia’, a typical wine that can be perfectly enjoyed with sweets, another industry on which it is based the economy of the territory. Besides the confectionery industry, the town is famous for the handicraft of ceramics, wood, wrought iron and also for its agricultural products. Among the most important and attended events of the year, without any doubt, there is the historic and traditional ‘Sartiglia’, an exciting equestrian merry-go-round that takes places on Sunday and Mardi Grass during the carnival period. The merry-go-round on Sunday is handled by the ‘Gremio’ (ancient corporation) of farmers, whereas that of Mardi Grass is handled by the ‘Gremio’ of carpenters. Moreover, there are the ‘Corsa alla Stella’ (Race towards the Star) and the ‘Pariglie’ , composed by three knights who perform spectacular and fast acrobatics. For history lovers, the ‘Antiquarium Arborense’ represents an interesting destination. It is located in the ancient ‘Parpaglia’ building, where it is possible to admire different archaeological finds coming from the excavations of the Phoenician-Roman town of Tharros. In the ancient city centre, dating back to the XI century, rises the majestic tower of San Cristoforo, also named ‘Porta Manna’ (big door). It is important to remember the ‘Carta de Logu’, a collection of laws written in Sardinian language, one of the first written codes in Europe, promoted by the judge Eleonora d’Arborea who governed the town during the medieval era.


CABRAS Ai bordi dello stagno omonimo, uno tra i più grandi di acqua dolce della Sardegna, a pochi chilometri da Oristano, sorge Cabras, con i suoi 9.000 abitanti. La città è la maggiore produttrice sarda della tipica bottarga di Muggine. A Nord del Golfo di Oristano si distende la Laguna di Mistras, separata dal mare da due cordoni litoranei, habitat ideale per fenicotteri rosa, cormorani, aironi cinerini e falchi pescatori. Nella località di Cuccuru is Arrius, sono state trovate tombe risalenti al neolitico (4000 a.C.),e grande e particolare interesse a livello storico e archeologico offre l’area di Tharros, che conserva due nuraghi e il villaggio sulla collina di Muru Mannu.

It is located on the edges of the pond of the same name, one of the biggest pond of fresh water of Sardinia, a few kilometers from Oristano, with 9.000 inhabitants. The town is the most important producer of the typical Mullet Botargo in Sardinia. On the north of the Gulf of Oristano, the lagoon of ‘Mitras’ spreads out separated from the sea by two coastal strips representing the ideal habitat for flamingos, cormorants, grey herons and ospreys. There are two important historic and archaeological attractions: some tombs dating back to Neolithic (4000 B.C.) that have been discovered in the ‘Cuccuru is Arrius’ area; the ‘Tharros’ area, that preserves two ‘nuraghi’ and a hamlet on the ‘Muru Mannu’ hill.

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MEDIO CAMPIDANO



MEDIO CAMPIDANO Situato in una delle zone più salubri dell’isola è conosciuto con il nome di “Provincia Verde”. Il territorio è incluso nel Parco Geominerario della Sardegna: al suo interno sono numerosi i siti minerari di grande interesse e bellezza, molti dei quali sono suggestive mete turistiche. Tra questi, i più importanti sono Arbus e Guspini, ma anche Gonnosfanadiga, Villacidro, San Gavino e Sardara. La provincia del Medio Campidano, inoltre, è ricca di borghi che hanno conservato splendidi esempi di architettura tradizionale, con abitazioni realizzate in pietra locale e mattoni, oltre alle tegole sarde prodotte in gran quantità in questa zona. Tra questi, Collinas e Sanluri, Segariu, Serramanna e Serrenti. Sono inoltre da segnalare le chiese campestri, sparse in tutto il territorio e spesso immerse in suggestivi ambienti naturali, tra le quali la Chiesa di Santa Maria de is Acquas a Sardara; il santuario campestre di S. Marina a Villanovaforru; il santuario della Madonna d’Itria a Gesturi e la Chiesa di San Sisinnio, immersa in un bosco di olivastri millenari. La zona offre svariate possibilità di escursioni alla scoperta degli straordinari paesaggi ricchi di lecci, ginepri, corbezzoli, di mufloni e cinghiali, del cervo sardo e dei cavallini dell’altopiano della Giara, ultimi superstiti di una razza probabilmente importata dai navigatori fenici o greci. Il Medio Campidano è luogo ideale anche per gli amanti del mare, con le sue coste variegate, dove lunghe spiagge si alternano a calette rocciose e ad imponenti scogliere alte da 20 a 60 metri. In particolare la zona intorno ad Arbus, chiamata Costa Verde.

MINIERE MONTEVECCHIO 154

It is located in one of the most healthy zone of Sardinia and it is known with the name ‘Provincia Verde’ (Green Province). The territory is included in the Geo Mineral park of the island: within its territory there are many mineral sites of big interest and beauty and many of them are suggestive tourist destinations. Among these, the most important are Arbus and Guspini, but also Gonnosfanadiga, Villacidro, San Gavino and Sardara. The Medio campidano area, indeed, is abundant in hamlets that have preserved gorgeous examples of traditional architecture, with houses built with local stone and brick, besides Sardinian tiles produced in large quantities in this area. These include: Collinas and Sanluri, Segariu, Serramanna and Serrenti. Another important aspect of this area is the presence of country churches, scattered throughout the whole territory and, very often, immersed in suggestive natural environments, including: the ‘Santa Maria de Is Acquas’ Church in Sardara; the ‘S. Marina’ country sanctuary in Villanovaforru; the ‘Madonna D’Itria’ sanctuary in Gesturi; the ‘San Sisinnio’ church immersed in a wood of thousand-years olive trees. The territory offers many possibilities of excursions in order to discover extraordinary landscapes rich of holm oaks, junipers, arbutus, mouflons, boars, the Sardinian deer and small horses of the Giara plateau, the last survivors of the race probably imported by Greeks and Phoenicians navigators.


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MINIERE INGURTOSU

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MEDIO CAMPIDANO

Situata lungo l’arenile della Costa Verde, la sua spiaggia è circondata per qualche chilometro da dune altissime (tra le più alte d’Europa), scolpite e modellate dal vento di Maestrale, ed è decorata da cespugli di sparto pungente, dalla carota spinosa, dal giglio di mare, da ginepri e vecchi olivastri che diventano dei piccoli boschetti verso l’interno. In certi periodi dell’anno i cervi si spingono sino al mare e nel mese di giugno, le tartarughe marine depongono le loro uova. Per gli amanti delle immersioni, suggestive le tracce del relitto di una nave inglese adagiata tra la sabbia da qualche centinaio di anni. Lungo la strada che dal borgo di Ingurtosu scende verso il mare, attraversando la valle de Is Animas, si incontrano numerosi e suggestivi ruderi delle strutture del periodo minerario, che creano un paesaggio da villaggio fantasma del Far West. Presso il borgo minerario di Ingurtosu è possibile vedere quella che era la residenza del direttore della miniera, Villa Idina in stile liberty, la chiesa, l’ospedale, e la palazzina che ospitava la direzione, in stile neo-gotico, i ruderi delle case dei minatori e le traversine in legno della vecchia ferrovia a scartamento, utilizzata per trasportare il materiale estratto fino al mare, all’attracco di Piscinas, ed essere poi imbarcato per Carloforte.

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It is located along the Costa Verde sandy shore and its beach, for few kilometers, is surrounded by very high dunes (amongst the highest in Europe), sculpted and shaped by the mistral and decorated by bushes of esparto, carrot, sea lily, junipers and old olive trees that become some small woods towards the internal area. At certain times of the year, deer go towards the sea and, in June, sea turtles lay their eggs. For diving lovers, the traces of the wreck of an English boat, standing on the sand from a few hundred years, are surely very impressive. Along the street that from the hamlet of Ingurtosu goes down towards the sea, crossing the Is Animas valley, it is possible to meet many suggestive ruins of the structures dating back to the mineral period, that create a landscape similar to a ghost town of the Far West. In the mineral village of Ingurtosu it is possible to see the mining director’s residence, named ‘Villa Idini’ with an Art Nouveau-style, the church, the hospital, the small buildings that hosted the management of the mining, with a neo-Gothic style, the ruins of the miners’ houses and the wooden sleepers of the old narrow-gauge railway, used for transporting the mined material towards the docking of Piscinas in order to embark it towards Carloforte.


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PISCINAS

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MEDIO CAMPIDANO

PISCINAS

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SANT’ANTIOCO

Affacciato sul bellissimo Golfo di Palmas, Sant’Antioco è situato a est dell’isola omonima che è la più grande delle isole sarde e quarta per dimensione a livello nazionale. E’ collegata all’isola madre da un istmo artificiale e la sua città dista dal capoluogo sardo poco più di 80 km. Nell’isola, oltre a Sant’Antioco, che è il più popoloso, è presente un altro centro abitato situato all’estremo nord, Calasetta. Importanti monumenti archeologici possono essere ammirati in questa zona, come i menhir “Sa Mongia” e “Su Para”, le domus de janas e le tombe dei giganti “Su Niu” e “Su Crobu”. Di non inferiore bellezza e attrazione sono le meravigliose spiagge di “Maladroxia” dove è presente un piccolo borgo, e “Co’e Quaddus”, le calette rocciose di Cala Sapone e Cala Lunga e il paradiso delle isole Vacca e Toro.

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This town overlooks the beautiful gulf of Palmas and it is located in the east of the island of the same name, which is the biggest island of Sardinia and the fourth island at national level for size. It is linked to the main island by an artificial isthmus and its city is little more than 80 kilometers from the Sardinian capital. Besides the most populated Sant’Antioco, there is another town placed in the extreme north, Calasetta. Visitors, in this area, may admire important archaeological monuments, such as the menhirs of Sa Mongia and Su Para, ‘Domus de Janas’, and the tombs of giants of Su Niu and Su Crobu. Furthermore, there are some beautiful and attractive beaches, such as Maladroxia, where there is a small hamlet, Co’e Quaddus, the rocky inlets of Cala Sapone and Cala Lunga, and the two islands of Vacca and Toro.


CARLOFORTE Situata nell’Isola di San Pietro, a sud-ovest della Sardegna, raggiungibile in traghetto in circa 30-40 minuti di traversata, da Calasetta o da Portoscuso, Carloforte è l’unico centro abitato e unico comune dell’isola di origine vulcanica. Fu fondato da una colonia di pescatori liguri quasi 300 anni fa’. L’origine di questo paese si può facilmente intuire dal dialetto, dalle tradizioni e dai costumi dei suoi abitanti. L’isola fu, comunque, abitata fin dall’epoca preistorica, come testimoniano alcuni nuraghi. Subito a nord di Carloforte è stato localizzato un insediamento di età punica e ancora i ruderi di una cinta fortificata costruita con grandi blocchi squadrati. Ma ciò che attira maggiormente sono le coste di Carloforte i cui litorali alternano arenili sabbiosi ad incantevoli calette rocciose, dove nidifica il gabbiano corso e il falco della regina e i cui fondali sono ricchissimi di pesci. L’interno dell’isola è coperto da una folta macchia mediterranea con il pino d’Aleppo, il rosmarino e la palma nana.

It is located in the San Pietro island, in the south-west of Sardinia, and it is accessible by ferry with 30-40 minutes, from Calasetta or Portoscuso. This is the only town and municipality of the volcanic island. It was founded by a colony of fishermen coming from Liguria, approximately, 300 years ago. The origin of this town can be easily identified thanks to dialect, traditions and costumes of its inhabitants. The island was inhabited from the prehistoric period, as witnessed by some nuraghi. In the north of Carloforte, there is a Phoenician settlement and ruins of a fortified wall built with big square blocks. Nonetheless, the most attractive destinations are the coasts that alternate sandy beaches to charming rocky inlets, where the Corsican seagull and the Eleonora’s falcon nest. Also seabed are abundant in fishes. The intern of the island is covered by a dense Mediterranean vegetation with the Aleppo pine, rosemary and the dwarf palm.

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PULA - NORA Situato a sud-ovest del capoluogo sardo sul Golfo degl’Angeli, è un comune di più di 7.000 ab. che raddoppia la sua popolazione durante l’estate per via del turismo in quanto è molto conosciuta soprattutto grazie all’importante zona archeologica: la Città di Nora. Fondata dai Fenici, Nora, che sorge ai piedi di un promontorio denominato Capo di Pula, fu con grande probabilità il più grande centro sull’isola. Si possono ammirare ben conservati l’edificio funerario del tophet, il teatro che viene attualmente utilizzato per un’interessante rassegna culturale, una singola colonna indica il tempio romano e adiacente ad esso il Foro. Non lontano si trovano le fondazioni del tempio dedicato alla dea Tanit, il complesso termale, testimonianza di una imponente struttura e sulla strada per Nora sorge poi il Museo Norace. Ad occidente del Capo di Pula, per circa 55 ettari, si estende l’area lagunare di Nora: un ramificato sistema di canali ed isolotti del delta del Rio Arrieras; la laguna vera e propria separata dal mare da un lungo argine artificiale e la penisola naturale di Fradis Minoris. E’ popolata da anatre, aironi, garzette, martin pescatore e diverse varietà di gabbiani, tra cui il raro gabbiano corso.

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It is located in the south-west of the Sardinian capital, in the gulf of Angels. This municipality has more than 7.000 inhabitants but it doubles its population during the summer for the tourism. Indeed, it is very popular, especially thanks to the important archaeological area, the Nora town. Nora, founded by Phoenicians, rises at the foot of a promontory called ‘Capo di Pula’ and is very likely that it was the biggest centre of the island. Visitors may admire the well-preserved funerary building, the Tophet, now used as a theatre for an interesting cultural exhibition, and a single column indicating the Roman temple and forum. Not far, there are the foundations of the temple dedicated to the Tanit goddess, the thermal complex, a witness of an imposing structure, and, on the road towards Nora, the Norace Museum. In the west of ‘Capo di Pula’, along 55 hectares, there is the lagoon area of Nora: a branched system of canals and small islands of the Rio Arrieras delta; the real lagoon is separated from the sea by a long artificial canal and by the natural peninsula of Fradis Minoris, which is inhabited by ducks, herons, egrets, kingfisher and many species of gulls, among which the rare Corsican seagull.



CHIA - DOMUS DE MARIA

Situato nell’estremo sud dell’isola, è un comune della provincia di Cagliari di quasi 1.700 ab., ma ricchissimo di bellezze naturalistiche straordinarie, come le splendide spiagge della frazione di Chia, rinomata località balneare, e le montagne ricche di boschi rigogliosi, dove non è raro avvistare il Cervo Sardo e il cinghiale. Nell’entroterra di Chia è possibile visitare il nuraghe di Baccu Idda, testimonianza delle prime civiltà nuragiche; sul suo promontorio i resti del tempio di Bes e il Tophet (cimitero riservato ai bambini) testimoniano l’esistenza della città di Bithia, ad opera dei Fenicio-Punici. La Torre spagnola di Chia, dotata di due cannoni, che fu costruita dagli Aragonesi nel XVII secolo è il simbolo del centro balneare, visibile da tutte le spiagge, anche la notte quando viene illuminata dai riflettori rendendola ancora più suggestiva.

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This municipality belongs to the territory of Cagliari, located in the extreme south of the island. Even though it approximately has 1.700 inhabitants, it is abundant in extraordinary naturalistic beauties, such as wonderful seaside places in the hamlet of Chia and mountains rich of lush forests, where it is possible to see the Sardinian deer and the wild boar. In the intern of Chia, tourists may visit the ‘Baccu Idda’ nuraghe, which represents a witness of the first nuragic civilization; near its promontory, there are the remains of the ‘Bes’ temple and the ‘Tophet’ (a cemetery reserved to children) that demonstrate the existence of the ‘Bithia’ city, built by Phoenicians and Punics. The Spanish tower of Chia, equipped with two cannons, was built by Aragons in the XVII century, and it represents the symbol of the seaside centre, visible from all the beaches, also during the night when it is illuminated by reflectors making it more suggestive.





CAGLIARI

Affacciata sul Golfo degli Angeli, nella costa a sud della Sardegna, Cagliari oltre che essere sede universitaria e arcivescovile è , così come in passato, il centro amministrativo dell’isola, essendo stata capoluogo della provincia di Sardinia e Corsica in periodo romano con il nome di Caralis, successivamente capitale del Regno di Sardegna e, dal 1948, capoluogo della regione autonoma della Sardegna. Non mancano certo i monumenti storici da visitare come le chiese, la basilica di San Saturnino, la cattedrale di S. Maria, le torri dell’Elefante e di San Pancrazio, il Santuario di N. S. di Bonaria, la Villa romana di Tigellio, l’Orto botanico e i giardini pubblici, noti come Terrapieno, al cui interno si può visitare la Galleria d’Arte Moderna.

The city overlooks the gulf of Angels and it is located in the south coast of Sardinia. Besides being a university and Archbishop’s headquarters, it represents the historic administrative centre of the island, since it was the capital of the Sardinian and Corsican province during the roman period with the name of ‘Caralis’. Subsequently, it was the capital of the Kingdom of Sardinia, and , from 1948 until now, it is the capital of the Autonomous Region of Sardinia. Of course there is no shortage of historic monuments to visit, such as the San Saturnino Basilica, the S. Maria Cathedral, the Elephant Tower, the San Pancrazio Tower, the N. S. di Bonaria Sanctuary, the Roman Villa of Tigellio, the botanical and public garden of Terrapieno, where it is possible to visit the Gallery of Modern Art.

L’appuntamento folcloristico e religioso più importante di Cagliari è la festa di Sant’Efisio compatrono della città insieme a San Saturnino.

The most important folkloristic and religious date of Cagliari is the Feast of Sant’Efisio, one of the patrons of the city, together with San Saturnino.

Il primo Maggio viene portato in processione per le vie della città, per ricordarne il miracolo che fece cessare la grande peste del 1652.

The first of May the patron is carried in procession along the streets of the city, in order to remember the miracle that ended the Great Plague of 1652.

Principale centro di collegamento, marittimo e aereo, dell’isola con la terraferma.

Furthermore, Cagliari is the main maritime and air connecting center between the island and the mainland.

Dal porto di Cagliari collegamenti con il centro e sud Italia e dall’Aeroporto di Elmas, a pochi chilometri dal capoluogo, con rotte nazionali e internazionali.

From the Cagliari port, there are many links to the central and south Italy, and from the Airport of Elmas, located few kilometers from the capital, there are domestic and international routes.

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PORTO DI CAGLIARI 169




CAGLIARI SELLA DEL DIAVOLO

POETTO

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SAGRE E FESTE SAGRA DELLO ZAFFERANO SAN GAVINO MONREALE A Novembre tre giorni dedicati alla celebrazione di questo prezioso ingrediente. Stand gastronomici dove poter gustare piatti allo zafferano ed altri prodotti agro alimentari tipici di San Gavino Monreale. Fonte: www.folclore.it

THE SAFFRON FESTIVAL IN SAN GAVINO MONREALE It consists of three days of November dedicated to the celebration of this precious ingredient. There are many food stands where visitors may taste dishes with saffron and other local food products.

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FESTA DEL GIROTONNO CARLOFORTE Dal 2 al 5 giugno, Chef provenienti da tutto il mondo saranno a Carloforte nel sud-ovest della Sardegna, in occasione dell’undicesima edizione del “Girotonno – Uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno”. Quattro giorni di appuntamenti, incontri unici legati alle tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche, musica e spettacolo, convegni e dibattiti per celebrare l’antica tradizione e la cultura del tonno, storicamente legata al territorio. Durante la rassegna, organizzata dal comune di Carloforte, si rinnova l’antico rito della mattanza: il Tonno rosso - bluefin (Thonnus Thynnus), viene pescato ‘‘di corsa” nell’antica tonnara dell’isola, l’unica attiva nel Mediterraneo.

Fonte: www.folclore.it

THE ‘GIROTONNO’ EVENT IN CARLOFORTE From the second until the fifth of June, many chefs, coming from all over the world, will be in Carloforte, in the south-west of Sardinia, for the eleventh edition of the ‘Girotonno – People, histories and tastes on the route of tuna’ event. It consist of 4 days of dates, unique meetings linked to cultural, artistic, wine and food traditions, music and shows, conferences and debates in order to celebrate the ancient tradition and culture of tuna, historically linked to the territory. During the event, organized by the Carloforte municipality, there is the ancient custom of the tuna fishing: the bluefin tuna (Thonnus Thynnus) is fished running in the ancient Almadraba of the island, the only one still active in the Mediterranean.

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