20/21 Settembre
Il nostro PROGRAMMA per il Consiglio Regionale
ELEZIONI REGIONALI PUGLIA 2020
PROGRAMMA per il Consiglio Regionale
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LunedĂŹ 20 e Domenica 21 Settembre
Documento di programma per il Consiglio Regionale di Peppino Longo Da 10 anni sono in consiglio regionale. Da 10 anni vi rappresento con orgoglio. Da 10 anni abbiamo rivoluzionato una regione precedentemente chiamata” l’Emilia nera” perché sempre in mano alla destra, con le nostre proposte e le nostre leggi che hanno reso la Puglia la regione locomotiva del Mezzogiorno. Tanto abbiamo fatto, tanto ancora faremo. Nessuno ha la bacchetta magica. Non bastano 5 anni per cambiare totalmente il destino di un territorio, forse nemmeno 10 e nemmeno 15. Solo la continuità di governo può assicurare un cambiamento radicale di un paese. La Puglia 15 anni fa era una semplice regione del Sud Italia. Oggi è la meta turistica. Oggi è il set cinematografico per antonomasia. Oggi è la regione dove si vive e si mangia meglio. Oggi è la regione più bella del mondo secondo il quotidiano più prestigioso del mondo (il NEW YORK TIMES). Nonostante questo la Puglia ha tanti problemi, non voglio nasconderli, Xylella a Ilva su tutti. Non abbiamo paura, continueremo ad affrontarli con schiena dritta e testa alta. Dateci ancora fiducia. C’è ancora tanto da fare. Ripagheremo il vostro sostegno. Ecco le mie idee per la Puglia di domani.
Costruiamo il futuro, insieme!
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Lavoro Nel 2019 È proseguita la crescita dell’occupazione in Puglia (1,2%), in misura piu’ intensa rispetto al Mezzogiorno (0,2%) e alla media nazionale (0,6%). È quanto si legge nel rapporto di Bankitalia, presentato a Bari e relativo all’economia pugliese. Un rapporto che premia le politiche messe in atto in questi anni soprattutto dalla giunta regionale e che indica che anche il Sud Italia può rappresentare, quando bene amministrato, un valore aggiunto per l’economia nazionale. Certo l’emergenza causata dall’epidemia Covid sta avendo notevoli ripercussioni, in Puglia come in tutta Europa ed è vero – come afferma Bankitalia – che gli effetti negativi sono stati finora mitigati dalle misure riguardanti la sospensione dei licenziamenti e dall’ampio ricorso alla Cassa integrazione. Alle misure nazionali, la Regione ha affiancato provvedimenti fondamentali di sostegno alle aziende e ai lavoratori alle prese con mesi di blocco delle attività produttive. Adesso la vera scommessa è quella di uscire indenni da questa situazione che anzi, nella sua drammaticità deve essere sprone per ulteriori interventi tanto a livello nazionale che locale, a cominciare da una seria politica di sburocratizzazione.
CHE COSA ABBIAMO FATTO - RED (Il Reddito di Dignità (ReD) 3.0 II Edizione è la misura di Regione Puglia che promuove l’inclusione sociale attiva e integra con un contributo economico i redditi delle persone in difficoltà. A fronte di un contributo di 500 euro per 12 mesi, ReD consente al cittadino di aderire a un percorso personalizzato di inclusione sociale e di svolgere tirocini di inclusione sociale in aziende o enti pubblici del territorio, attività di cittadinanza attiva anche connesse all’emergenza sanitaria, percorsi di formazione, addestramento ed alfabetizzazione di base in modalità formazione a di4
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stanza (FAD), altre azioni finalizzate all’inclusione sociale e lavorativa. Red investe sulla capacità e sul desiderio di ciascuno di rimettersi in gioco, generando valore per la comunità: a tutti i beneficiari è richiesto di sottoscrivere un vero e proprio Patto con il proprio Ambito Territoriale sociale. - PIN (l’iniziativa della Regione Puglia che si rivolge a tutti i giovani che hanno un’idea imprenditoriale e vogliono provare a metterla in pratica, con un finanziamento a fondo perduto tra 10.000 € e 30.000 € E un set di servizi di accompagnamento e rafforzamento delle competenze. - NIDI (NIDI è il Fondo creato dalla Re-
gione Puglia a favore delle Nuove Iniziative d’Impresa. Attraverso NIDI la Regione sostiene le microimprese di nuova costituzione con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile. L’obiettivo di Nidi è quello di agevolare l’autoimpiego di persone con difficoltà di accesso al mondo del lavoro. L’iniziativa viene attuata da Puglia Sviluppo S.p.A. – società interamente partecipata dalla Regione. Il Fondo è gestito dalla Regione con il sostegno dell’Unione Europea attraverso il Programma Operativo FESR-FSE Puglia 2014-2020.)
CHE COSA FAREMO - Dobbiamo aiutare le imprese rendendo più accessibili i bandi di finanziamento, snellendo le procedure, attivando misure di sostegno al credito e di formazione, associando incentivi alla capacità di innovare. Sono tante le eccellenze che possono fare da traino all’intero sistema. Dobbiamo investire in ambiti che mostrano grandi potenzialità di sviluppo: quelli già presenti nei Distretti, soprattutto Tecnologici, così come le industrie di trasformazione e quelle legate alla green economy. È inutile nascondersi dietro ad un dito: chi risolverà il problema della disoccupazione passerà alla storia. Ma ciascuno di noi, nel suo
piccolo, può determinare una svolta, può scrivere un piccolo pezzo della storia, può fornire il proprio contributo per cercare di cancellare, a poco a poco, questa incredibile piaga sociale. Penso, in particolare, a nuove forme di finanziamento per aiutare la costituzione di piccole imprese o cooperative che possano dare lavoro al maggior numero di persone. - L’occupazione femminile, dove la Puglia si assesta fra le peggiori in Italia: le donne occupate sono attorno al 30 per cento in Calabria e Puglia Percentuali lontanissime dal 63,3 per cento che è il tasso medio di occupazione femminile in Europa. È necessario, inoltre, non abbandonare le realtà che già esistono e che attraversano un periodo di crisi, studiando forme di aiuto il tutto, ovviamente, con la collaborazione del governo centrale. che oggi richiede sempre maggiore flessibilità e competitività. Penso anche a corsi di formazione professionale destinati ai lavoratori che, per colpa della crisi, stanno perdendo il loro posto di lavoro: deve essere compito della Regione dare loro la possibilità di prepararsi a nuove professioni in modo da rientrare nel più breve tempo possibile nel mondo del lavoro.
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Sanità È necessario rafforzare l’asse tra rete ospedaliera, sanità territoriale (poliambulatori) e assistenza domiciliare. Le mie priorità sono: una vera politica di prevenzione sanitaria; la riduzione della spesa sanitaria senza passare attraverso il taglio indiscriminato dei posti letto, ma puntando sulla riduzione dei ricoveri impropri e sul potenziamento della sanità territoriale; il sostegno ai Comuni nella realizzazione di infrastrutture sociali diffuse sul territorio regionale per accrescere l’offerta sociale e socio-sanitaria semiresidenziale e residenziale; la costituzione di una rete regionale di sportelli per i cittadini.
CHE COSA ABBIAMO FATTO La Giunta regionale ha approvato il Regolamento sui Presidi Territoriali di assistenza e la delibera che incrementa di 10 milioni di euro la dotazione di ore di specialistica ambulatoriale per le strutture territoriali delle ASL pugliesi. La Regione Puglia è da tempo impegnata a promuovere lo sviluppo della sanità territoriale come principale risposta ai bisogni dei cittadini pugliesi, riducendo i tassi di ospedalizzazione e promuovendo il ricorso ai servizi di assistenza primaria (Medici di medicina generale) ed intermedia (Presidi territoriali non ospedalieri). L’attuazione del Piano di riordino ospedaliero ha confermato la correttezza di questa impostazione rendendo evidente la necessità di concentrare ulteriormente l’erogazione dei servizi sanitari territoriali nelle strutture ospedaliere riconvertite. La rior6
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ganizzazione della rete ospedaliera risulta da sola insufficiente rispetto all’esigenza di garantire una copertura piena dei bisogni assistenziali, se, in una logica di continuità assistenziale, non viene affrontato il tema del potenziamento delle strutture territoriali, nonché dell’integrazione/ interazione funzionale tra le strutture territoriali e le strutture ospedaliere. - I Presidi Territoriali di Assistenza Questa complessa strategia ha trovato una prima fondamentale attuazione con la approvazione in prima lettura del Regolamento sui Presidi Territoriali di Assistenza e i Presidi Post Acuzie (approvato con DGR 1001 del 12 giugno u.s.) 33 strutture nate dalla riconversione degli ospedali dismessi, per le quali sono stati dettati modelli organizzativi, standard e servizi da offrire ai cittadini. Dopo un lungo percorso di concertazione e di condivisione con la com-
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petente Commissione Consiliare il Regolamento è stato approvato dalla Giunta in via definitiva. - Ospedali di Comunità È stato approvato il testo del Regolamento che definisce su base regionale l’organizzazione, il funzionamento ed i requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi dell’Ospedale di Comunità, una struttura territoriale di ricovero breve rivolta a pazienti che, a seguito di un episodio acuto o per la riacutizzazione di patologie croniche, necessitano di interventi sanitari a bassa intensità clinica potenzialmente erogabili a domicilio. Questo ambito assistenziale si colloca nella rete dei servizi territoriali, prevalentemente all’interno dei PTA e dei PPA, ed è da considerarsi quale domicilio allargato. L’Ospedale di Comunità è una struttura pubblica che ha un numero limitato di posti letto di degenza territoriale, non superiore a 20. - Incremento ore Specialistica Ambulatoriale Approvata anche la direttiva che stabilisce l’aumento del monte ore di specialistica ambulatoriale per le ASL pari al 15% del monte ore storico, rappresenta un ulteriore tassello fondamentale per far realmente partire i servizi territoriali. Difatti, proprio in relazione alla realizzazione del nuovo modello organizzativo dell’as8
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sistenza sanitaria denominato “Presidio Territoriale di Assistenza” (P.T.A.) ed allo scopo di conseguire l’obiettivo del potenziamento delle attività territoriali, si stanno riprogrammando le ore di attività di specialistica ambulatoriale con conseguente incremento del monte ore storico settimanale attualmente assegnato a ciascuna Azienda Sanitaria Locale, nella misura del 15 per cento.
CHE COSA FAREMO L’incremento dell’offerta specialistica ambulatoriale e diagnostica deve essere successiva a una mappatura territoriale che individui le caratteristiche della distribuzione delle prestazioni e una ricognizione dell’esistente e delle patologie più frequenti e gravi. È necessario anche promuovere le forme associative tra i medici di Medicina Generale (oggi presenti solo a Trani, Bari San Paolo, Casamassima, Palagianello) per l’erogazione dei servizi di competenza dell’assistenza primaria con il contestuale ricorso a competenze specifiche, come quelle infermieristiche, per costruire un modello assistenziale integrato di tipo multidisciplinare. Nell’ambito della specialistica ambulatoriale è necessario rivedere la riorganizzazione della Rete dei
Laboratori di Patologia clinica privati accreditati, in particolare occorre garantire che la ripartizione del budget tenga conto dell’effettivo fabbisogno di assistenza sanitaria del singolo territorio. Occorre inoltre procedere alla verifica della legittimità delle acquisizioni di un numero rilevante di laboratori di analisi cliniche regionali accreditati con il SSR che hanno comportato numerosi licenziamenti del personale sanitario, che non ha trovato ricollocazione. Infine, anche grazie alle risorse di recente messe a disposizione dal Governo nazionale, potremo finalmente avviare la sperimentazione dell’infermiere di famiglia che in Puglia non è stato finora previsto e che, come riferito in audizione in Commissione Sanità Senato dal Consigliere della Federazione degli Ordini delle professioni infermieristiche in Piemonte Nicola Draoli, in Toscana e Friuli Venezia Giulia ha portato a una riduzione del 20% degli accessi per codici bianchi in Pronto soccorso e a un meno 10% dei tassi di ospedalizzazione con uno sgravio anche per i medici di famiglia e un aumento degli accessi domiciliari. La specialistica ambulatoriale deve essere considerata uno degli assi strategici della prevenzione e della sanità territoriale. Per anni la sanità
pugliese non ha tenuto conto delle reali esigenze dei cittadini e dei territori. Ma ora è il momento di cambiare il passo. A mio parere è necessario rafforzare l’asse tra rete ospedaliera, sanità territoriale (poliambulatori) e assistenza domiciliare. Le mie priorità sono: una vera politica di prevenzione sanitaria; la riduzione della spesa sanitaria senza passare attraverso il taglio indiscriminato dei posti letto, ma puntando sulla riduzione dei ricoveri impropri e sul potenziamento della sanità territoriale; il sostegno ai Comuni nella realizzazione di infrastrutture sociali diffuse sul territorio regionale per accrescere l’offerta sociale e socio-sanitaria semiresidenziale e residenziale; la costituzione di una rete regionale di sportelli per i cittadini. Non ultimo: la politica deve uscire dalla gestione della sanità. - Più fondi alla ricerca per malattie rare. Incrementare il fondo da 1 milione e 200.000 euro (ricavato dal taglio dei vitalizi) già investito per 14 progetti - Informatizzazione della sanità: portale unico; tessera sanitaria, ricette e cartelle cliniche elettroniche; banca dati assistiti collegata a ospedali/ strutture territoriali; prenotazione/ pagamento on line
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Trasporti È tanta ancora la strada da percorrere per ridurre il gap con le altre regioni. I disagi che sopportano quotidianamente i nostri pendolari sono tanti, troppi. Continuerò a battermi per il miglioramento delle condizioni di viaggio, chiedendo di aumentare corse nelle tratte in cui servono e ammodernare i mezzi. Non bisognerà allentare di un solo centimetro il pressing su governo centrale e Rfi per il progetto dell’alta velocità anche da noi in Puglia: non possiamo continuare ad essere penalizzati e viaggiare a scartamento ridotto rispetto ad altre aree. Per il settore trasporto, da Roma in giù c’è un’Italia diversa. La mia attenzione sarà rivolta anche alla sicurezza dei viaggiatori proponendo convenzioni con cooperative di vigilanza che possano rendere i viaggi più tranquilli: avremmo anche la possibilità di creare posti di lavoro. Così come difenderò i diritti degli studenti di viaggiare comodi, in orari ed a prezzi meno penalizzanti.
CHE COSA ABBIAMO FATTO - OK a 5 progetti: fermata Fal al Libertà e terminal ferro-bus su via Cifarelli Il progetto dell’Assessorato alla Mobilità per incrementare la mobilità ciclistica e tutelare gli utenti deboli della strada si chiama “Cicloattivi”. L’idea parte dalla constatazione di un dato di fatto: la bicicletta è il mezzo di trasporto a più basso impatto ambientale. L’Italia, attualmente, è il paese, in Europa, con la più alta percentuale di motorizzazione privata. Ogni 100 abitanti, infatti, 63 possiedono un’auto. Inoltre più del 50% degli spostamenti quotidiani non supera i 5 Km e più del 30% non supera i 3 Km (OMS). La media europea è, invece, del 46% (Euromobility). - La Giunta regionale ha affidato la 10
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realizzazione di cinque progetti relativi al trasporto metropolitano inseriti nell’intervento denominato “Sviluppo Sistemi di Trasporto Rapido di Massa”, finanziato dall’Addendum al Piano Operativo Fondo Sviluppo e Coesione 2014/2020, per un valore complessivo di 37,11 milioni di euro. Nello specifico si tratta di tre interventi il cui soggetto attuatore è Ferrovie Appulo Lucane: il “Terminal interscambio ferro/bus su Via Cifarelli” (3,20 milioni di euro), la “Fermata Libertà” (18 milioni di euro) e il “Nodo intermodale Villaggio dei Lavoratori” (5,61 milioni di euro). Altri due interventi saranno gestiti da Ferrotramviaria, ovvero la “Fermata Torricella della Ferrovia Bari–Barletta su Via Torricella” (3,30 milioni di euro) e la “Realizzazione del sottopasso veico-
lare e pedonale in corrispondenza del passaggio a livello su via S. Spirito– progressiva ferroviaria km 16+524” (7 milioni di euro). Quest’ultimo progetto, del valore complessivo di 10 milioni di euro, ha già ottenuto un anticipo di 3 milioni come quota di cofinanziamento regionale nel giugno 2019. Il cofinanziamento si è reso necessario in quanto in accordo con il Comune di Bitonto. - PUGLIA CORSARA Il Programma per lo sviluppo delle infrastrutture strategiche e della piattaforma logistica regionale. Dieci interventi ritenuti strategici e prioritari per migliorare il complessivo sistema
della mobilità pugliese della circolazione di merci e persone sia attraverso interventi infrastrutturali che azioni immateriali sul versante delle nuove tecnologie. CHE COSA FAREMO - Realizzazione del biglietto unico integrato dei trasporti per consentire di usufruire di più mezzi con un solo ticket con agevolazioni per categorie di viaggiatori: soggetti “under 30” impegnati in percorsi di studio e/o ricerca presso scuole, università, e lavoratori “pendolari”. - Investire su alta velocità e su servizi a pendolari e turisti durante il viaggio.
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Valorizzazzione dei centri urbani Il Piano del Paesaggio della Regione Puglia è un documento prezioso ed unico sulla diffusione della cultura del paesaggio che, nella sua equilibrata combinazione di conservazione e innovazione, dovrà coniugare nei prossimi anni tutela, salvaguardia e sviluppo sostenibile, ispirandosi al principio di sussidiarietà tra gli enti competenti, promuovendo un’azione divulgativa e didattica verso gli enti locali, ma anche continuamente partecipativa, al fine di recepire un riscontro sull’effettiva efficacia delle norme introdotte. Emerge, infatti, una forte esigenza di partecipazione e di autodeterminazione delle comunità nella gestione del territorio, siano esse comunità urbane o territoriali, che la Regione ha il ruolo di facilitare. È necessario produrre una forte accelerazione nell’informatizzazione e nell’integrazione di tutti gli strumenti di gestione, controllo e programmazione territoriale. Pensiamo sia fondamentale investire nella riqualificazione ambientale e urbana quale vettore di riconversione economica, ma anche dello spazio rurale rallentando il consumo di suolo, puntando sull’auto-impiego quale forma di innovazione e inclusione sociale. La produzione energetica, così come le politiche agricole devono integrarsi con la pianificazione paesaggistica, per prevenire danni spesso irreversibili al territorio, come l’utilizzo dei diserbanti e dei pesticidi. La nostra deve essere la regione della bellezza, la prima proposta di legge nazionale partì proprio dalla Puglia e da Bari anni fa. Ora possiamo estendere quel concetto su scala regionale, valorizzando le aree interne, tutelando il paesaggio e la cultura del nostro intero territorio e investendo su un turismo sostenibile. Chiusa la stagione della tutela come vincolo, vogliamo puntare sulla valorizzazione. Lo sviluppo è possibile senza aggressioni ai territori, come le trivellazioni di giacimenti petroliferi, ma assecondandone la vocazione. Vogliamo estendere al territorio regionale il processo virtuoso avviato nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
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CHE COSA ABBIAMO FATTO - Approvata la proposta di legge sulla valorizzazione, promozione e diffusione della Street Art (FINANZIATE 102 CITTA’!). La legge ha l’obiettivo di sostenere la Street Art, intesa quale forma espressiva di grande impatto visivo in grado di consentire alle amministrazioni pubbliche di contribuire a rigenerare, riqualificare e valorizzare in chiave artistica luoghi e beni delle città, con particolare riferimento alle aree degradate o periferiche. - Valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale appartenente ad enti ecclesiastici L’Avviso ha quale finalità la diffusione della conoscenza e valorizzazione di beni, istituti e luoghi di cultura nella disponibilità di Enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che abbiano scopo di religione o di culto, appartenenti a una delle confessioni religiose che
abbiano sottoscritto intese con lo Stato italiano ai sensi di quanto previsto dall’art. 8 della Costituzione. L’Avviso promuove interventi per il recupero e funzionalizzazione delle infrastrutture materiali del patrimonio culturale, nonché per il potenziamento strutturale dell’offerta di servizi culturali, attraverso la realizzazione e l’allestimento di laboratori, l’adeguamento tecnologico del patrimonio culturale, la creazione di strutture di servizio per la fruizione dei beni destinate alle collettività locali ed ai turisti. - SMART-IN PUGLIA Con D.G.R. n.871 del 7 giugno 2017 è stata approvata la strategia regionale SMART- IN per il rilancio del patrimonio culturale con l’obiettivo di garantire la valorizzazione, la fruizione ed il restauro dei beni culturali della Puglia. Un grande bando pubblico che con una dotazione di 100 milioni Costruiamo il futuro, insieme!
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di euro, a valere sulle risorse del POR 2014/2020 – Azione 6.7, sviluppa quattro macro aree: la Community Library, i Laboratori di Fruizione, i Teatri Storici, gli Empori della creatività.
CHE COSA FAREMO Ogni comunità che voglia sentirsi parte integrante nei processi di globalizzazione deve fare i conti con un’economia ecologicamente sostenibile. È necessario cambiare mentalità e indirizzare qualsiasi attività di un determinato territorio nell’ottica della ricerca di una positiva qualità della vita. È necessario che il nostro sistema produttivo sia più competitivo, qualitativamente superiore ed innovativo. Infatti, in Puglia si produce molto ma a basso costo, a scapito dell’ambiente e della qualità. Ed in questa direzione vanno anche gli sforzi per sviluppare l’agricoltura biologica. Puntare sempre e meglio sulle energie alternative, spesso sottovalutate e bistrattate e che invece andrebbero sviluppate. Deve essere la Regione a mettere privati ed aziende nelle condizioni migliori (anche economiche) per poter utilizzare nuove e più pulite energie. Oggi, purtroppo, i costi di installazione degli impianti non sono accessibili a tutti: mio impegno sarà 14
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quello di invertire questa tendenza mettendo tutti nelle condizioni di poter rendere l’aria delle nostri città più pulita e respirabile. È necessario attuare programmi partecipati di rigenerazione urbana che affrontino tutte le problematiche in maniera articolata e integrata, compreso gli impatti sociali e la fattibilità economico-finanziaria reale per ottenere: - Incentivazione degli interventi di restauro e di recupero del patrimonio pubblico e privato per accentuarne i profili di interesse sia culturale che turistico. - Semplificazione ed integrazione della Legge regionale 21/2008 sulla rigenerazione urbana in merito agli aspetti dell’autonomia dei comuni per l’approvazione diretta dei programmi, che non contrastino con la pianificazione territoriale sovra ordinata, in merito alla sicurezza sismica e ambientale, e al ricorso alle fonti di finanziamento. - Istituzione di centri di assistenza ai Comuni minori per la formulazione corretta dei programmi e l’eventuale ricerca dei finanziamenti, fondi e contributi.
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Politiche giovanili In molti si riempiono la bocca di belle parole a favore dei giovani, in pochi, però, hanno fatto o fanno davvero qualcosa per essi. Nella mia carriera di imprenditore ho cercato, e cerco, di dare spazio ai giovani, dando loro la possibilità di esprimersi nei campi più diversi: tecnici, artigiani, professionisti. Sono proprio i giovani il valore aggiunto della nostra società ed hanno bisogno di sentire tutta la nostra fiducia. Il mio impegno è quello di coinvolgerli sempre di più e cercare delle forme che possano esaltarne le enormi capacità sfruttando ogni possibilità di finanziare le imprese giovanili e valorizzarne le idee, ripercorrendo il recente passato ma apportando novità e dando la possibilità a tutti i progetti meritevoli di accedere ai finanziamenti. Di pari passo ci sarà il mio impegno per ricercare nuove fonti di finanziamento soprattutto ricorrendo ai fondi europei, per favorire la nascita di piccole e medie imprese che abbiano nei nostri giovani il fulcro. Mi rendo conto del disagio dei giovani e sinceramente comprendo la loro aspirazione a modificare in meglio il mondo che li circonda. In me troveranno sempre una sponda pronta ad aiutarli. Ed è per questo che sono pronto a costituire un gruppo di lavoro, che rappresenti tutto il territorio, con cui confrontarmi periodicamente per recepire consigli e suggerimenti.
CHE COSA ABBIAMO FATTO - MI INFORMO E LAVORO (finalizzato a sostenere l’accesso a politiche attive di soggetti disoccupati, prevedendo l’assegnazione di un voucher per promuovere percorsi formativi volti all’accrescimento delle competenze professionali). - PASS LAUREATI (mira a favorire e sostenere il diritto all’Alta Formazione, facilitando le scelte individuali di soggetti meritevoli attraverso l’erogazione di voucher finalizzati alla frequenza di Master Universitari in Italia e all’estero. Interviene a sostegno dei giovani laureati pugliesi, valorizzando16
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ne le capacità e le potenzialità creative, professionali ed occupazionali). - GARANZIA GIOVANI (Ha come obiettivo quello di ridurre la disoccupazione giovanile nei paesi europei con tassi di disoccupazione superiori al 25%. Chi usufruisce di questo programma può avere tantissimi benefici fra cui Programmi, iniziative, servizi informativi, percorsi personalizzati, incentivi).
CHE COSA FAREMO - Migliorare i bandi per start-up, ai quali associare la gestione di spazi pubblici, terreni incolti o beni confiscati creando le condizioni per autoimprenditorialità giovanile e presidio del territorio
- Potenziare il programma “Studio in puglia perchè” con l’ampliamento del numero dei beneficiari e dei costi delle borse di studio. - Investire sulle strutture universitarie e renderle sempre più attrattive.
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Puglia digitale La ricerca e l’innovazione sono i motori dello Sviluppo Economico. Favorire le attività funzionali alle esigenze del territorio, rappresenta una priorità per valorizzare tutte le potenzialità di una Regione ricca di risorse umane e di strutture, che nonostante le difficoltà dei tempi di crisi, continuano a dimostrare la loro capacità propulsiva. In particolare, poniamo specifica attenzione allo sviluppo della Puglia Digitale, individuando le strategie per l’innovazione tecnologica, quali elementi indispensabili per aumentare la competitività. Mettere in rete tutti i soggetti che sono coinvolti nelle attività di ricerca e sviluppo, permette di ottimizzare i risultati e garantire una ricaduta reale per tutto il territorio della Regione.
CHE COSA ABBIAMO FATTO Abbiamo investito 150 milioni di euro per il progetto Puglia Digitale. La Giunta regionale ha quindi stanziato circa 58 milioni di euro per avviare i primi due interventi finalizzati, da un lato, a promuovere la migrazione dei servizi resi dalle Amministrazioni pubbliche pugliesi verso il modello “cloud”, attraverso il Datacenter regionale, e, dall’altro realizzare un sistema regionale di Sportelli Unici con il potenziamento del Sistema Informativo Territoriale (SIT) della Puglia a supporto dell’azione amministrativa degli Enti locali. Con successivi provvedimenti saranno stanziate, poi, le altre risorse necessarie, pari ad ulteriori 90 milioni di euro, per la realizzazione delle altre misure previste. Si tratta di un programma altamente innovativo del quale andiamo profon18
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damente orgogliosi e che rientra perfettamente tra gli obiettivi strategici del Governo regionale allo scopo di ottenere una crescita digitale uniforme su tutto il territorio della Puglia.
CHE COSA FAREMO Potenziamento della piattaforma Sistema Puglia, attraverso nuove tecnologie come le applicazioni per smartphone, anche per veicolare informazioni in tempo reale relative al monitoraggio e prevenzione del territorio e dell’ambiente. - Occorre riformare profondamente i centri per l’impiego spesso vetusti e poco celeri. Proporrò una procedura smart che permetta in poco tempo di poter ottenere lo SPID (Identintà digitale) fondamentale oggi per accedere ai servizi della pubblica amministrazione e Pec e firma digitale.
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Cultura e turismo Per la seconda volta, la Puglia è stata nominata regione più bella del mondo, forte del suo immenso patrimonio culinario, artistico, storico e naturale. Così i 3 colossi dell’editoria mondiale National Geographic, Lonely Planet e New York Times hanno attribuito alla Puglia il riconoscimento “Puglia più bella del mondo” seppur tra migliaia e migliaia di concorrenti. E infine i tre siti patrimonio dell’Unesco : Castel del Monte, i Trulli di Alberobello e il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo. La Puglia è tra i primissimi posti al mondo anche per la sua arte culinaria: la vasta gamma di prodotti e le tradizioni pugliesi rappresentano un’esplosione di sapori invidiata non solo all’estero ma anche in altre regioni italiane.
CHE COSA ABBIAMO FATTO APULIA FILM FOUND che prevede il sostegno delle imprese di produzione audiovisiva, cinematografica e televisiva italiane, europee ed extraeuropee che producono in Puglia, al fine di valorizzare le location pugliesi, quali identificati attrattori naturali e culturali Avviso pubblico per l’organizzazione di iniziative di ospitalità di giornalisti e opinion leader finalizzate alla conoscenza del territorio e dei suoi attrattori materiali ed immateriali promosse dai Comuni. SMART- IN per il rilancio del patrimonio culturale con l’obiettivo di garantire la valorizzazione, la fruizione ed il restauro dei beni culturali della Puglia. Un grande bando pubblico che con una dotazione di 100 milioni di euro, a valere sulle risorse del 20
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POR 2014/2020 –Azione 6.7, sviluppa quattro macro aree: la Community Library, i Laboratori di Fruizione, i Teatri Storici, gli Empori della creatività. “Community Library” (dotazione 20 milioni di euro) finalizzato a sostenere le biblioteche di Enti locali, scolastiche e di Università. Approvazione Avviso pubblico per il sostegno alle imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo “Radici e Ali” Programma in materia di cultura e spettacolo e sostegno anno 2019 in materia di spettacolo dal vivo CHE COSA FAREMO - Agevolazioni fiscali per imprese e liberi professionisti che contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, attraverso una donazione ad enti pubblici o pri-
vati senza scopo di lucro. - Creazione di una Tourist Card multilingue disponibile in tutte le location turistiche più importanti per la mobilità integrata. - Incentivi per chi intende ammodernare e rilanciare strutture già esistenti, o riconvertire immobili di pregio compresi stabilimenti balneari e approdi turistici. - Servizi di facility management alle imprese culturali e informatiche, ma
anche alle amministrazioni locali, finalizzate a un maggiore utilizzo dei fondi europei a gestione diretta - Sistema di premialità nei bandi, sull’innovazione delle imprese culturali, così come fortemente raccomandato dall’ UE. - Migliorare la qualità di accoglienza e servizi turistici con la formazione agli operatori, l’accessibilità alla “rete internet veloce”, il controllo dei prezzi, la lotta all’abusivismo.
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Welfare Il sistema sanitario pugliese è rientrato nel patto della salute, portando in equilibrio i suoi conti dopo decenni di malgoverno. Tuttavia in Puglia si registrano ancora opacità sulla qualità delle prestazioni e il complesso del sistema pugliese necessita di interventi di riorganizzazione e di governance importanti, per risalire la china nei servizi, nella velocità e nell’eccellenza. Priorità alla medicina preventiva e ai territori ad alto inquinamento ambientale, più servizi territoriali soprattutto ad alta integrazione sociale (anzianità, salute mentale, dipendenze, maternità e infanzia, disabilità); revisione della normativa regionale sugli accreditamenti con verifica periodica dei requisiti. Affronteremo in modo nuovo ed efficace e con risorse dedicate, i temi della prevenzione, della cura, del sostegno alle comunità terapeutiche ed alle associazioni dei familiari, dell’ inclusione per dare un futuro a persone fragili, che hanno scelto di superare il proprio grave problema. Investiremo sull’assistenza domiciliare e sull’integrazione socio-sanitaria, perché l’attuale modello organizzativo, centrato sull’ospedalizzazione, non è più adeguato rispetto ai nuovi bisogni dei cittadini. Per poter orientare in modo coerente il processo di ridistribuzione delle risorse disponibili, in particolare, riducendo la spesa ospedaliera e farmaceutica a favore della prevenzione e dell’assistenza territoriale, rafforzando gli strumenti di custumer satisfaction.
CHE COSA ABBIAMO FATTO - È stato approvato il Piano Regionale per la Non Autosufficienza 20192021 che descrive gli interventi e i servizi da realizzare in favore dei disabili gravi e gravissimi, in linea con le indicazioni del Piano Nazionale per la Non Autosufficienza. Per il primo anno sono state stanziate risorse per complessive € 37.831.200,00 che saranno utilizzate in parte per interventi a diretta regia regionali in parte per interventi realizzati dagli Ambiti Sociali; a questi ultimi verranno tra22
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sferiti € 12.000.000,00 per finanziare gli interventi di assistenza domiciliare ai disabili gravi e gravissimi, mentre € 25.831.200,00 saranno utilizzati per gli assegni di cura in favore dei disabili gravissimi, per i Progetti di Vita indipendente e per il cofinanziamento dello strumento dei Buoni Servizio per interventi di assistenza domiciliare in favore dei disabili gravi. - Sostegno e sviluppo delle cooperative di comunità. Dopo la l.r. n. 23/2014, la Puglia è anche la prima Regione che lancia un programma di sostegno
a questa preziosa e delicata forma di impresa sociale che raccoglie la sfida dell’innovazione sociale per l’evoluzione del welfare collaborativo e del mutualismo in economia condivisa, economia sociale, economia circolare e, quindi, nella crescita sostenibile delle comunità locali. - L’Ufficio di presidenza di cui faccio parte in qualità di Vice Presidente del Consiglio, con cui si è dato il via libera al finanziamento di cinque progetti (100mila euro ciascuno) di ricerca sulle malattie rare con fondi reperiti dal taglio a 250 “pensioni d’oro” ad ex assessori ed ex consiglieri regionali. A questi 5 se ne aggiungono altri 9 da 70.000 euro caduno. - In Consiglio Regionale abbiamo approvato una proposta di legge, da me sottoscritta, per stanziare 10 milioni di euro per i comuni pugliesi, soldi destinati ai soggetti più fragili maggiormente colpiti durante l’emergenza Covid. Si tratta di 1 milione e 350.000mila euro di risparmi dal contributo di solidarietà sugli assegni vitalizi, così come previsto dalla legge 15/2018. Non solo abbiamo dato seguito a quanto previsto dalla legge, ora la Regione Puglia ha scritto l’ennesima pagina di buona politica e solidarietà.
CHE COSA FAREMO - PDL caregiver familiare (sburocratizzazione procedure a sportello in ente regione e comuni) sono firmatario della proposta che verrà ereditata dal prossimo consiglio regionale. - Estensione a 6 giorni del ticket viaggio gratuito per ragazzi diversamente abili (anzichÈ 2). - Definizione di un tariffario regionale per le prestazioni ambulatoriali e per le prestazioni di medicina complementare, completamente gratuite per soggetti esenti (ad esempio, cure odontoiatriche per la popolazione in età evolutiva). - Istituzione della figura del Disability Manager in ogni azienda e struttura sanitaria. - Potenziamento dell’assistenza domiciliare nella propria dimora per persone con disabilità gravi “Safe at Home Puglia”.
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PROGRAMMA per il Consiglio Regionale
Sport La Puglia necessita di una programmazione regionale dello sport e di regolamenti per la realizzazione di impianti sportivi, modalità innovative di supporto alle politiche dello sport che si integrino con quelle della salute, del welfare, del turismo, dell’ambiente, della mobilità sostenibile e della rigenerazione urbana. Lo sport rappresenta un’opportunità straordinaria di prevenzione sanitaria e può svolgere importanti funzioni terapeutiche in varie patologie. Le attività di prevenzione sanitaria e di sport-terapia consentono una riduzione generale della spesa sanitaria, riducendo numero dei ricoveri, degenze e costose riabilitazioni con terapie mediche tradizionali.
CHE COSA ABBIAMO FATTO - Un ventaglio di contributi a fondo perduto tra i 500 e i 1.500 euro destinate alle associazioni e società sportive dilettantistiche. - La Puglia, nel 2019, ha investito 17 milioni di euro per l’impiantistica sportiva ed altri 50 milioni sono previsti per i prossimi 3 anni, grazie al nuovo accordo siglato con il Credito Sportivo. Con l’accordo firmato a dicembre scorso tra il presidente dell’Istituto Credito Sportivo e l’assessorato regionale allo Sport, si punta ad ottimizzare gli interventi finanziari utilizzando il Fondo regionale per l’impiantistica concedendo così contributi in conto interessi e rendendo gli impianti più moderni e accessibili a tutti. - In Puglia stanziati 500 mila euro che andranno a incrementare il badget predisposto dalla Regione per l’avvio di SBAM!(sport, benessere, alimen24
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tazione, mobilità, scuola), il programma interassessorile integrato di educazione ai corretti stili di vita avviato quest’anno nelle scuole primarie. - Le modifiche alla L.R. n. 33/2006 in materia di “Norme per lo sviluppo dello sport per tutti” con particolare attenzione allo sport per i disabili; l’inserimento tra le finalità della legge dell’educazione a corretti stili di vita e l’introduzione di procedura di evidenza pubblica per la concessione delle provvidenze finanziarie a qualsiasi titolo.
CHE COSA FAREMO - Programmazione regionale per la pianificazione e potenziamento della rete di impianti sportivi, adeguamento dell’esistente e implementazione, in coordinamento con gli enti locali ed il Coni.
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