Gli Allievi della IIIA e IIIB Scuola Elementare - Via Curtatone e Montanara, Crema sono orgogliosi di presentare:
LA MACCHINA FRULLASTORIE storie di: Nicol贸 Adenti Marcello Bianchessi Andrea Bocc煤 Pia Calza Sara Corbani Laura Dellera Sarah Ehouran Marco Epifani Stefano Facco Fabio Gaffuri Lucian Eduard Ghimpu Iadanza Federica Inataj Klementina Gaetano Mignogna Lorenzo Pacchioni Damiano Plurione Marco Ravelli Luca Rovida Giulia Scartabellati Martina Serina Federica Simonetti Isabella Venturini Miriam Visigalli Kristian Zalli Christian Diaz Rojas Stefania Benzi Michele Bianchessi Andrea Boschiroli Alberto Bosio Deborah Capelli Nicol贸 Cazzaniga Davide Corradi Jonathan Costi Matteo Finardi Riccardo Galiffi Giorgia Inclima Chiara Marcon Mayacine Ngom Marco Paladin Gaia Pirrello Giorgia Raffaele Giulia Ripari Matteo Scartabellati Giorgio Spinelli Giulia Stringhi Simone Trogu Giulia Vailati Alfredo Zaniboni Marco Zaniboni progetto/artwork: Peppo Bianchessi coordinamento: Loredana Mariani Giovanna Polenghi Anna Maiorino info: www.peppo.net
IL FRULLASTORIE : la soluzione per infilare ©
duecentottantacinquemiliarditrecentoundicimi
IL FRULLASTORIE : Un aggeggio del quale non potrete piú fare a meno! © IL FRULLASTORIE Non consuma, é pratico e puó essere usato da tutti senza pericolo! Mai piú senza! ©
Ebbene sí, signore e signori! Quello che ad una prima occhiata superficiale potrebbe sembrare un semplice libro di favole, in realtá é un nuovissimo e potentissimo ritrovato della tecnica: UN FRULLASTORIE! Gli stessi sprovveduti potrebbero credere che di storie ve ne siano solo 11... niente di piú sbagliato! In realtá questo FRULLASTORIE ne contiene ben duecentottantacinquemiliarditrecentoundic imilioniseicentosettantamilaseicentoundici! Sí, avete letto bene: 285.311.670.611 storie! Com’é possibile? Vi chiederete... Il calcolo é presto fatto e vi servirá, nel caso vogliate costruire un FRULLASTORIE in classe o da soli: Prendete una storia (se non ne avete una in testa cercate nel frigo o chiedete ai vostri genitori... le migliori, le piú gustose sono di solito quelle che conoscono i nonni). Una volta che avete una storia, scrivetela su carta e stendete i fogli su di un tagliere. Prendete una penna (che si sá, alle volte ferisce piú di una spada, ma in questo caso ci servirá solo per affettare) e individuate i punti dove tagliare la nostra storia. Ecco, questo é il punto un po’ piú difficile perché ci vuole molta attenzione: le fette di storia non sono quasi mai regolari, alcune sono spesse, altre sottilissime. Non é questione di gusti: le fette devono essere giuste e basta. Un grande affettatore di storie, il Professor Propp, teorizzó che quasi tutte le fiabe possono essere tagliate in almeno 31 fette: cambiano i nomi dei personaggi e i loro attributi ma non le loro azioni o funzioni; in parole piú semplici: cambia chi fa una certa azione e come la fa, ma non cambia il CHE COSA. Questo spiega perché di favole ce ne sono tantissime e di tutti i colori e allo stesso tempo hanno molte cose in comune... straordinario, no? Di solito iniziano tutte con “C’era una volta” (via una fetta). Alle volte c’é un principe, un bambino, un’eroe (una fetta) ai quali manca qualcosa: una principessa, i genitori, una corona, ecc. (un’altra fetta) allora devono partire all’avventura (una fetta) ed affrontare delle sfide (di solito 3 fette)... e via cosí fino al fatidico “...E vissero felici e contenti”. Il resto delle fette le lascio trovare a voi.
ilioniseicentosettantamilaseicentoundici storie Da questi studi deriva appunto la grande tradizione dei Mischiastorie (Quenau, Calvino, Perec, Rodari, Munari, solo per citarne alcuni) tutti grandissimi chef che si sono divertiti a preparare dei piatti unici e gustosi. Ecco una ricetta per una storia-panino multistrato, tanto per essere piú chiari: Dopo aver affettato la prima storia, prendetene un’altra o, meglio, componetela voi seguendo le fette che avete fatto dell’altra. Questo potrebbe bastare per farsi dei buoni panini divertenti alternando le fette... ma cos’é un panino con solo prosciutto e formaggio? Buono, ma si puó fare di meglio (o peggio, a seconda dei gusti). Un cetriolino? Insalata? altro prosciutto?... E la maionese? Volete farne a meno?! Ripetete allora la stessa operazione chirurgica su tutte le storie che volete, poi prendete la prima fetta di salame e mettetela sulla fetta di pane (che si chiama di solito “C’era una volta”), la seconda del formaggio, la terza dell’insalata, la quarta... fino a che il panino non raggiunga un’altezza considerevole. Chiudete il tutto spalmando la maionese sulla fetta di pane con scritto “...E vissero felici e contenti” e il gioco é fatto. Rileggendo il vostro sandwich dovreste accorgervi di aver composto qualcosa di completamente diverso da tutte le storie dalle quali siete partiti: se ripetete l’operazione, mettendo prima il formaggio, per esempio, cambierá di nuovo tutto.
in un libro di poche pagine!
Potete farlo da soli o un gruppo: a ogni passaggio uno dice un numero da 2 a 12 e uno legge il passaggio corrispondente. Oppure potete tirare i dadi ad ogni passaggio e vedere cosa succede. Sapete quante possibilitá di combinazione ci sono mischiando 11 storie prima di ottenerne due uguali? Per saperlo dovreste fare un calcolo matematico che si puó esprimere con una formula semplice 1111 che va letto come UNDICI alla UNDICESIMA. Se non avete familiaritá con le potenze (cosí si chiamano) dovreste averne con le moltiplicazioni: 1111 significa fare: 11x11x11x11x11x11x11x11x11x11x11x11x11 cioé moltiplicare 11 per 11 volte e quello che risulta (112=11x11=121) ancora per 11(ripetendo l’operazione per 11 volte, insomma). Per non farvi tirare fuori la calcolatrice e annoiarvi troppo, ve lo dico io, tanto per farvi strabuzzare gli occhi: duecentottantacinquemiliarditrecentoundicimilioniseicentosettantamilaseicentoundici! Sí, avete letto bene: 285.311.670.611 storie! Tante, no? Ce n’é da leggere per anni... Ma il consiglio principale per leggere questo libro non é quello di fare calcoli astronomici: tirate i dadi e guardate cosa capita. E se poi vi piace disegnare, potete creare ogni volta un libro nuovo pieno di illustrazioni Questo Frullastorie é particolare perché ogni ingrediente é stato preparato con cura da piccoli diverse e colorate! gruppi di bambini di terza elementare, seguiti da me e da altre tre cuoche-maestre. Ho voluto Buon divertimento: tirate i dadi e... buon appetito! aggiungere una componente bizzarra: il caso, sotto forma di due dadi (da gioco, non da brodo). Questo libro infatti puó essere letto in modi diversi: contiene undici storie (numerate da 2 a Peppo Bianchessi 12, come le cifre che escono tirando due dadi). (Affetta-storie ufficiale) Ognuna puó essere letta da sola, in verticale, seguendo la striscia dello stesso colore. Oppure ad ogni passaggio/fetta si puó saltare su una striscia diversa, oppure zigzagare tra due storie o piú.
C’era una volta un cane di nome Fragolino, era un fior di fragola, bianco e rosa. Era anche molto dolce ma non ubbidiva mai.
C’era una volta un bambino di nome Bertoldino che viveva in montagna e ne combinava di tutti i colori.
C’era una volta il Drago Trapafuoco.
C’era una volta un mostro di nome Acquildragon che aveva una corazza rossa e spinosa e viveva in un bosco.
C’era una volta un dromedario di nome Dario.
LLLLLLLLLLLLLLLL Sentiva la mancanza di sua mamma
Soffriva di mancanza e di vertigini
Soffriva di una malattia chiamata Trapalatta, una malattia che ti si tappavano le orecchie per due ore e dei microbi col becco a forma di trapano ti bucherellavano tutto dentro e fuori
Soffriva per la mancanza dei suoi genitori
Sentiva la mancanza del suo papá
LLLLLLLLLLLLLLLL e non ascoltava né ubbidiva mai a nessuno.
e passava tutto il giorno chiuso in casa da solo perché aveva paura di uscire.
e aveva sempre male e non capiva bene quello che gli altri dicevano.
e passava il suo tempo alla ricerca di mamma e papá.
e piangeva tutti i giorni.
LLLLLLLLLLLLLLLL Era triste
Era sempre solo
Era triste e disperato
Era molto arrabbiato
Era molto giú
LLLLLLLLLLLLLLLL
C’era una volta un castoro di nome Luigino con il pelo color marroncino e viveva sulla riva di un fiume.
C’era una volta un topo di colore grigio che viveva nella fogna e si chiamava Bigio.
C’era una volta un bruco di nome Peppino. Peppino aveva un grosso naso rosso e due guance paffute. Viveva in un’hotel su una pianta che si chiamava Belverde.
C’era una volta Bertoldo, un bambino di sei anni che viveva da solo in campagna.
C’era una volta un topo agile che viveva in una discarica.
C’era una volta un draghetto color viola che viveva in una caverna.
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL Soffriva di mancanza di alberi
Soffriva di paura
Era sempre arrabbiato
Stava male per la mancanza dei suoi genitori
Soffriva per la mancanza della mamma e del papá.
Si sentiva solo
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL e continuava a pensare a cose come: “quando ricresceranno gli alberi?”.
e non usciva mai dal posto dove viveva.
e stava sempre sdraiato sul letto a pensare alle famiglie contente e si arrabbiava sempre di piú.
e non faceva niente tutto il giorno.
e stava tutto il giorno a pensare.
e passava tutto il tempo a pensare agli amici che non aveva.
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL Era arrabbiatissimo
Era pauroso
Era arrabbiato
Era triste
Era molto triste
Era molto depresso
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL
perché sua madre era scomparsa quando era andata da un mago per chiedergli come si faceva a crescere un figlio.
perché chi conosceva andava sempre a fare gite in alta montagna e lui aveva paura. lo costringevano ad andare a sciare con loro.
perché pieno di buchi com’era respirava anche male.
perché un mostro aveva fatto sparire i suoi genitori.
perché suo padre era scomparso durante una bufera di sabbia.
LLLLLLLLLLLLLLLL Allora prese le provviste e partí alla ricerca;
Allora scappó lontano;
Allora decise di partire;
Allora decise di vendicarsi;
Allora decise di andarlo a cercare;
LLLLLLLLLLLLLLLL cammina cammina, un giorno arrivó in un paese di nome Baulix,
cammina cammina, cadde in un crepaccio e si mise a gridare,
cammina cammina, trovó una cittá,
cammina cammina, arrivó in una grotta,
cammina cammina, arrivó al cimitero,
LLLLLLLLLLLLLLLL lí era pieno di pandori e lí c’era un vortice croissant; per lui era un paradiso magico con tante stelline ma era abitato da persone molto tristi, invece lí vicino, in quello di Mastrolindox c’era uno scienziato un po’ strambo di nome Terrore che odiava i topi perché gli infestavano il castello e lo facevano diventare pazzo
lí c’erano case a forma di bistecca e in centro c’era un palazzone che era davero il bisteccone piú grande che avesse mai visto.
lí abitava sicuramente un mostro, lo si sentiva dalla puzza.
lí era pieno di tombe... faceva davvero paura quel posto!
LLLLLLLLLLLLLLLL Allora il nostro eroe, passando da quelle parti entró e di colpo
Allora il nostro eroe svenne e al risveglio si ritrovó in un giardino incantato e di colpo
Allora il nostro eroe gridó: “C’è qualcuno?” e di colpo
Allora il nostro eroe si nascose e si mise a spiare per vedere cosa sarebbe successo e di colpo
Allora il nostro eroe si sedette su una roccia e di colpo
LLLLLLLLLLLLLLLL
perché i boscaioli avevano tagliato tutti gli alberi della foresta.
perché un gatto voleva mangiarselo.
perché lo prendevano in giro per il suo naso rosso e le guance paffute.
perché i suoi genitori erano scomparsi in un incidente aereo.
perché cercava qualcuno con cui vivere.
perché sentiva anche la mancanza di una compagna.
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL Allora decise di partire;
Allora decise di andare a cercare i suoi amici;
Allora decise di andare al mare a prendersi una vacanza;
Allora decise di andare dal nonno;
Allora decise di cercare il posto in cui un gatto aveva portato via i suoi genitori;
Allora decise di andare nella cittá della felicitá;
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL cammina cammina, arrivó a Boscolandia, la cittá dei castori,
cammina cammina, si ritrovó in una piazza,
cammina cammina, cadde in una buca profonda,
cammina cammina, arrivó a un bivio,
cammina cammina, trovó una strana grotta,
cammina cammina, arrivó sotto le mura della cittá della felicitá,
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL lí trovó tantissimi amici castori e degli alberi ricchi di foglie dai quali si potevano ricavare degli oggetti da vendere in cambio di ghiande (delle quali era ghiotto).
lí trovó una casa con su lí trovó un tesoro colmo lí c’erano due cartelli ma un cartello con scritto in di gioielli ma anche lui non sapeva leggere, topolinese: un amico (che è come prese la direzione “casa dei topi” trovare un altro tesoro): sbagliata e si ritrovó un vecchio granchio davanti a una grotta saggio e simpatico di molto triste e cupa, con nome Rossiccio. dei pipistrelli neri.
lí era tutto buio e pieno di ragnatele e di alberi spinosi e marci.
lí era tutto colorato, non come nel suo mondo grigio e rosso.
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL Allora il nostro eroe si riposó un attimo e di colpo
Allora il nostro eroe decise di entrare e di colpo
Allora il nostro eroe a quel punto era davvero sorpreso delle strane cose che gli capitavano e di colpo
Allora il nostro eroe camminó ancora e in fondo si trovó di fronte ad un vulcano e di colpo
Allora il nostro eroe Camminó un po’ facendosi largo in quel posto sconosciuto e di colpo
Allora il nostro eroe decise di andare a mangiare perché nel frattempo gli era venuta una fame enorme e di colpo
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL
Gli apparve Terrore, lo scienziato pazzo che gli disse
davanti ai suoi occhi apparve una fatina che gli disse
si trovó davanti un maghino di nome Bistecchino che gli disse
apparve un aquila che gli disse
apparve una maga che gli disse
LLLLLLLLLLLLLLLL “Non aver paura: so quello che cerchi ma non è qui... da qui in poi dovrai faticare molto ma io ti daró tre oggetti magici che ti aiuteranno a superare le difficoltá...”
di chiamarsi Alí e che l’avrebbe ospitato per 3 giorni e durante questo tempo avrebbe dovuto superare 3 prove. “Eccoti 3 aiuti”, gli disse.
che se voleva risolvere il suo problema avrebbe dovuto affrontare 3 prove difficilissime e che gli avrebbe dato delle armi magiche a patto che gli cuocesse qualche bistecca
“Se vuoi trovare quello che cerchi, eccoti tre portafortuna che ti aiuteranno per le prove che dovrai affrontare”
“Vai al paese di Puffus. Eccoti uno scrigno con tre cose che ti aiuteranno a superare 3 prove. Solo affrontandole riuscirai a essere felice”.
LLLLLLLLLLLLLLLL e gli diede uno scrigno di plastica
e gli diede uno scrigno di ghiaccio
e gli diede uno scrigno fatto di osso
e gli diede uno scrigno di ferro
e gli diede uno scrigno di pietra pesantissimo
LLLLLLLLLLLLLLLL lui allora si sentí un po’ piú forte
lui allora si sentí molto agitato
lui allora si sentí pronto e grintoso
lui allora si sentí un po’ preoccupato perché non sapeva usare i 3 oggetti magici
lui allora si sentí giá piú felice
imparato ad usare bene la magia, ce l’avrebbe fatta
proprio fatta
LLLLLLLLLLLLLLLL e pensó che se avesse e pensó: “Ora devo e pensó che ce l’avrebbe e pensó: “ho capito che e pensó: che era ora di proprio andare...”
queste 3 prove saranno sulle mie paure piú profonde...”
partire
gli era stato indicato.
riprese la sua strada
LLLLLLLLLLLLLLLL e riprese il cammino e si avvió nel posto che mangió una bisteccona e e riprese il cammino e riprese il cammino.
LLLLLLLLLLLLLLLL
Apparve il capo dei castori gli apparve un mago di che gli disse nome Topo Gogo che gli disse
apparve una talpa cieca che gli disse
apparve un uomo vestito di verde e nero che gli disse
spuntó fuori un coccodrillo che gli disse
vide un vecchio drago che gli disse
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL “Ti daró uno scrigno con tre oggetti che ti serviranno a superare le dure prove che ti aspettano”
“Se felice vorrai diventare, tre prove almeno dovrai superare e siccome ti voglio aiutare, tre cose magiche ti voglio donare...”
“So quello che cerchi ma non è qui... dovrai faticare un po’ prima di trovarlo ma io ti daró tre oggetti magici che ti aiuteranno a superare le difficoltá...”
“ti dono questo scrigno: contiene tre oggetti magici che ti serviranno per le prove che ti aspettano”
“Non avere paura, sono qui per aiutarti. Se vuoi trovare quello che cerchi peró dovrai affrontare tre prove strane e difficili... ecco qui qualcosa che ti aiuterá”
“Se vuoi essere felice devi prima superare 3 prove: eccoti tre cose che ti aiuteranno”
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL e gli diede uno scrigno di legno
e gli diede uno scrigno fatto di croste di formaggio
e gli diede uno scrigno di erba intrecciata
e gli diede uno scrigno di piombo
e gli diede uno scrigno in pelle di coccodrillo
e gli diede uno scrigno fatto di pane
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL lui allora si sentí pronto, forte dell’aiuto che aveva ricevuto
lui allora si sentí un po’ preoccupato ma anche un po’ piú forte per gli aiuti ricevuti.
lui allora si sentí spaventato e impaurito all’idea di dover affrontare tante difficoltá
che ce l’avrebbe fatta
e pensó: “non posso avere sempre paura di tutto: d’ora in poi affronteró tutto quello che mi succederá”.
lui allora si sentí molto in crisi
lui allora si sentí importante
lui allora si sentí molto preoccupato perché non sapeva se sarebbe riuscito a superare le prove
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL e pensó che ce l’avrebbe e pensó e pensó di poter vincere e pensó: “Perché devo e pensó: proprio fatta
“Ma ce la faró o no?”.
tutte e tre le prove
farlo, se non so neanche se ci riusciró?”.
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL si fece coraggio e si e si avvió verso il luogo ringrazió l’apparizione e e si mise in cammino della sfida
se ne andó
prese un farfalla-bus per andare nel luogo che gli era stato detto
s’incamminó verso il luogo che gli era stato indicato
per la sfida
mise in viaggio
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL
Arrivato nel paese di Cerealox (dove c’erano persone molto arrabbiate) vide
Arrivato a un albero alto mille metri vide
un lupo mostruoso
un brutto magaccio
Arrivato su un ponte di lava vide
Arrivato su un isola vulcanica cercó il punto dove si sarebbero svolte le tre prove e vide
Arrivato in una casa vide
un mostro scioglicoraggio
un mostro di nome Coccosí
LLLLLLLLLLLLLLLL il Diavolo di Fuoco
LLLLLLLLLLLLLLLL e gli disse: “Sono qui a liberare i prigionieri”
e gli disse: “Fammi passare!”
e gli disse: “Fammi passare!”
e gli disse: “Fatti da parte che tanto non mi fai paura”
e gli disse: “Fatti sotto!”
LLLLLLLLLLLLLLLL “Provaci e vedrai cosa ti succederá”. Rispose l’altro.
“Non ce la farai mai!”. Rispose l’altro (il nostro eroe ci pensó un attimo perché aveva una fifa...)
“Non ci penso proprio!”. Rispose l’altro.
“Dovresti averne tanta di paura... piccolo come sei non mi fai neanche il solletico...”. Rispose l’altro.
“Fatti sotto!”. Rispose l’altro.
LLLLLLLLLLLLLLLL “In guardia!”. Disse “Te lo faccio vedere io!”. “Basta provarci!”. Disse “Te la sei cercata!”. “Questo lo credi tu!”. Disse infilando la mano nello scrigno e tirando fuori il primo oggetto che gli era stato donato:
infilando la mano nello scrigno e tirando fuori il primo oggetto che gli era stato donato:
Disse infilando la mano Disse infilando la mano infilando la mano nello nello scrigno e tirando nello scrigno e tirando scrigno e tirando fuori il fuori il primo oggetto fuori il primo oggetto primo oggetto che gli era che gli era stato donato: che gli era stato donato: stato donato:
Una pozione magica Una spadabistecca laser! LLLLLLLLLLLLLLLL Una foglia magica!. apri-lucchetti! Proprio quello che gli serviva!
Proprio quello che gli serviva!
Proprio quello che gli serviva!
un bottone incoraggiante che quando lo schiacci dice: “Vai avanti cosí che ce la farai!”. Proprio quello che gli serviva!
Una pozione agli spinaci! Proprio quello che gli serviva!
LLLLLLLLLLLLLLLL
Arrivato a Vulcanolandia vide
Arrivato al Labirinto Insuperabile vide
Arrivato in un campo di Arrivato di fronte al girasoli vide vulcano Mistero Ardente vide
Arrivato vicino ad un vulcano spento fece un profondo respiro vide
Arrivato sul posto vide
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL Il primo nemico che doveva affrontare, un mostro a forma di racchetta da tennis
un drago, guardiano del luogo
e gli disse: “Cosa vuoi per lasciarmi passare?”
e gli chiese: “Posso passare?”.
una cimice gigantesca e puzzolente
un mostro di nome Sirro
un drago con le gambe da formica e gli occhi tra le nuvole
un filo lunghissimo ma largo solo mezzo centimetro e per terra un ranocchio
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL e gli disse: “Fammi passare!”
e gli disse: “Fammi passare, se no te la passerai male!”
e gli disse: “Fatti da parte, se no te la passerai male!”
e disse: “come faccio adesso?”
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL “Vorrei giocare una partita a tennis ma siccome non ho la pallina, useró te”. Rispose l’altro.
“Sí, ma prima devi dirmi come riuscirai a superare la prova!”. Rispose l’altro.
“E come credi di riuscirci, insetto!?”. Rispose l’altro.
“Voglio proprio vedere!”. Rispose l’altro.
“Ti affumicheró e ti faró diventare polvere. Rispose l’altro.
“Figurati se ci parlo, con uno come te!”. Rispose l’altro.
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL “A sí? Guarda qui!”. “Cosí!”. Disse infilando “con questo!”. Disse “Vedremo come mi “Come no, guarda qui!”. la mano nello scrigno Disse infilando la mano e tirando fuori il primo nello scrigno e tirando oggetto che gli era stato fuori il primo oggetto donato: che gli era stato donato:
infilando la mano nello scrigno e tirando fuori il primo oggetto che gli era stato donato:
Disse infilando la mano ridurrai in polvere!”. nello scrigno e tirando Disse infilando la mano fuori il primo oggetto che nello scrigno e tirando gli era stato donato: fuori il primo oggetto che gli era stato donato:
“Guarda che se non mi aiuti ti dó una lezione di quelle che non scorderai tanto facilmente!. Disse infilando la mano nello scrigno e tirando fuori il primo oggetto che gli era stato donato:
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL Una ghianda da tennis! Proprio quello che gli serviva!
una mappa magica, che serviva per trovare le strade ma anche a dare delle gran botte in testa! Proprio quello che gli serviva!
Una foglia magica! Proprio quello che gli serviva!
Una pietra di fuoco che poteva incendiare tutto! Proprio quello che gli serviva!
Uno scudo magico! Proprio quello che gli serviva!
una bacchetta magica! Proprio quello che gli serviva!
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL
Il mostro capí che era troppo forte, per lui e fuggí ululando. Cosí passó senza problemi e continuó per la sua strada.
Il bruttone se la diede a gambe. Cosí riuscí a superare il primo ostacolo e continuó per la sua strada.
e patapim patapum il mostro era bello che battuto. Cosí riuscí a superare il primo ostacolo e continuó per la sua strada.
Il mostro proprio non si aspettava questa mossa e siccome era distratto non si accorse di nulla. Cosí riuscí a superare il primo ostacolo e continuó per la sua strada.
il mostro ci scivoló sopra, cadendo rovinosamente. Cosí riuscí a superare il primo ostacolo e continuó per la sua strada.
LLLLLLLLLLLLLLLL Arrivato a Pulcilandia, il paese del milione e piú di pulci
Arrivato davanti a tre porte misteriose, dove solo una portava sulla strada giusta, decise di entrare in quella di mezzo ma, appena aperta...
Arrivato in un campo pieno di fuochi che uscivano dalla terra
Arrivato nella foresta
Arrivato nel paese di Puffus
LLLLLLLLLLLLLLLL vide apparire Sbrofolone
vide un drago vide apparire un sputafuoco minaccioso diavolo-mostro della a guardia di un fiume di roccia ancora piú grande lava bollente del primo
vide un mostro ancora peggio del primo: era il Mostro Indovino
vide una casa bruciata con un mostro grassissimo
LLLLLLLLLLLLLLLL e gli disse: “lasciami passare!”
e gli disse: “Voglio passare!”
e gli disse: “Non ho tempo da perdere!”
e gli disse: “Fatti da parte che ne so piú di te!”
e gli disse: “Fatti sotto, ciccione!”
LLLLLLLLLLLLLLLL L’altro rispose: “Cosa vorresti fare, tu che sei cosí piccolo?”
L’altro rispose: “E come credi di farcela?”
L’altro rispose: “Non sará cosí facile”
L’altro rispose: “Nessuno mi ha mai battuto!”
L’altro rispose: “Fatti sotto tu!”
LLLLLLLLLLLLLLLL
il mostro cominció a saltellare tutto contento. Cosí riuscí a superare il primo ostacolo e continuó per la sua strada.
l’essere si spaventó Il mostro fifone con tanto che fece una puzza un inchino gli disse: “passa pure”. Cosí riuscí grandissima e svenne. Cosí riuscí a superare il primo a superare il primo ostacolo e continuó per ostacolo e continuó per la sua strada. la sua strada.
Il mostro cadde e si fece un bel bernoccolo in testa. Cosí riuscí a superare il primo ostacolo e continuó per la sua strada.
il colpo che intanto il suo nemico aveva sferrato tornó indietro colpendolo e cadde a terra tramortito . Cosí riuscí a superare il primo ostacolo e continuó per la sua strada.
subito l’altro capí che se non voleva essere trasformato in qualcosa di brutto avrebbe dovuto aiutare il nostro eroe. Cosí riuscí a superare il primo ostacolo e continuó per la sua strada.
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL Arrivato di fronte all’oceano
Arrivato nel paese di Formaggiolandia
Arrivato in un’arena
Arrivato al labirinto di ghiaccio
Arrivato in una radura fece un gran respiro.
Arrivato davanti a un castello
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL vide lo squalo piú grande del mondo
vide un topomostro gigante dieci volte piú grande di lui
vide al centro una cavalletta enorme e minacciosa
vide che lí vicino c’era un mostro a forma di vulcano
vide un Ocavallo (mostro con la testa da cavallo e le zampe da oca)
vide una porta difesa da un guardiano spaventoso
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL e gli disse: “qual’è la sfida?”
e gli disse: “Vuoi vedere che ti batto?”
e gli disse: “ho giá affrontato pericoli maggiori di te, fammi passare!”.
e gli disse: “aiutami, se no ti sbriciolo!”
L’altro rispose: “Ne sei davvero sicuro?”
L’altro rispose: ridendo: “E come pensi di farcela?”
e gli disse: “spostati se no ti frullo!”
e gli disse: “Vorrei entrare...”
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL L’altro rispose: “devi riuscire a battermi attraversando l’oceano con un legnetto”
L’altro rispose: “Scommettiamo?”
L’altro rispose: “ti schiacceró con le mie stesse zampe!”
L’altro rispose: “Come credi di riuscirci?”
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL
“Vuoi vedere?”. Disse infilando la mano nello scrigno e tirando fuori il secondo oggetto che gli era stato donato:
“Cosí!”. Disse infilando la mano nello scrigno e tirando fuori il secondo oggetto che gli era stato donato:
“Guarda che ti riduco in polpette!”. Disse infilando la mano nello scrigno e tirando fuori il secondo oggetto che gli era stato donato:
“C’è sempre una prima volta!”. Disse infilando la mano nello scrigno e tirando fuori il secondo oggetto che gli era stato donato:
“Te lo faccio vedere io!”. Disse infilando la mano nello scrigno e tirando fuori il secondo oggetto che gli era stato donato:
LLLLLLLLLLLLLLLL Un orologio magico! Uno di quelli che servono a fare andare piú veloci... Capitava proprio a fagiolo!
Una corda magica sulla quale si poteva superare qualsiasi ostacolo! Capitava proprio a fagiolo!
Un bazooka sparapolpette! Capitava proprio a fagiolo!
Un foglietto con un indovinello magico che subito lesse ad alta voce: “Perché i sub portano la muta?!”. Capitava proprio a fagiolo!
una pozione dimagrante al cavolo selvatico! Capitava proprio a fagiolo!
LLLLLLLLLLLLLLLL Il mostro, conoscendo il potere di quell’arma, chiese pietá e cominció a strisciare per terra e lui potè continuare avviandosi alla terza prova.
Anche la seconda prova era superata e l’avversario era rimasto con un pugno di mosche... cosí lui continuó la sua missione
Camminó e camminó fino ad arrivare a un castello orrendo, pieno di fantasmi, zombi, mummie, vampiri, sanguisughe, scarafaggi e scarabei
Camminó e camminó fino a quando arrivó al Monte Everest che avrebbe dovuto scalare per trovare il Mago Vertiginoso
Il povero diavolo non fece neppure a tempo a dire “BÚ!” che era diventato un polpettone, lo impacchettó e si rimise in cammino.
Il mostro che non si aspettava una cosa cosí sembró impazzire e il cervello gli fumava tanto che non si accorse di niente, Cosí lui continuó per la sua strada.
Il mostro fece una faccia terrorizzata e “PUF!” svaní in una nuvoletta puzzosa, cosí continuó per la sua strada
LLLLLLLLLLLLLLLL Camminó e camminó fino ad arrivare a una montagna di ferro scuro e ribollente
Camminó e camminó fino ad arrivare al Lago Morto
Camminó e camminó fino ad arrivare ad una palude piena di spiriti
LLLLLLLLLLLLLLLL
“Roba da ragazzi!”. Disse “A noi due!”. Disse “Come no, guarda che “L’hai voluto tu!”. Disse “La vedremo brutta infilando la mano nello infilando la mano nello cosa ho qui!”. Disse infilando la mano nello oca!”. Disse infilando scrigno e tirando fuori il scrigno e tirando fuori il infilando la mano nello scrigno e tirando fuori il la mano nello scrigno e secondo oggetto che gli secondo oggetto che gli scrigno e tirando fuori il secondo oggetto che gli tirando fuori il secondo era stato donato: era stato donato: secondo oggetto che gli era stato donato: oggetto che gli era stato era stato donato: donato:
“Ci riusciró con questa!”. Disse infilando la mano nello scrigno e tirando fuori il secondo oggetto che gli era stato donato:
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL Un legnetto magico e allungabile! Capitava proprio a fagiolo!
Una dentiera super veloce! Capitava proprio a fagiolo!
un cappello magico! Capitava proprio a fagiolo!
Una pietra di acqua che poteva spegnere qualsiasi cosa! Capitava proprio a fagiolo!
Un temperino antico gigantesco! Capitava proprio a fagiolo!
Una chiave magica! Capitava proprio a fagiolo!
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL Cosí riuscí a superare la seconda prova lasciando il suo avversario a bocca aperta e continuó per la sua strada.
Cosí, anche se il suo avversario era grande e grosso, lui riuscí a batterlo in velocitá e potè andare per la sua strada.
Cosí anche il secondo avversario, per la paura di essere catturato, si spaventó cosí tanto che svenne e lui continuó per la sua strada.
Il mostro si arrabbió cosí tanto che cominció a sputare lava e lapilli tutti intorno, sciogliendo qualsiasi cosa che c’era intorno, crollando su sé stesso cosí il nostro eroe continuó per la sua strada.
Cosí temperó una zampa del mostro e gli diede un pugno e continuó per la sua strada.
Cosí il secondo nemico era giá battuto, dovette inchinarsi e lasciarlo passare e lui continuó per la sua strada.
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL Camminó e camminó fino ad arrivare alla foresta leonifera
Camminó e camminó fino ad arrivare a una terra piena di pezzi di vetro e di formaggio
Camminó e camminó fino ad arrivare al castello nero
Camminó e camminó fino ad arrivare a un nido enorme
Camminó e camminó fino ad arrivare alla foresta oscura
Cammnó e camminó fino ad arrivare al centro del castello
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL
Lí gli apparve uno spettacolo stranissimo: un ottimo banchetto pieno di: pasta al pesto, cotolette, tiramisú, gelato, ciliegine, fragole... insomma proprio un bel banchetto. A capotavola stava un mostro di nome Sbrufolone e gli disse:
Lí gli apparve subito difficile superare questa prova ma si fece coraggio e riuscí ad arrivare fino alla casa del Mago Vertiginoso e gli disse:
Lí gli apparve il DiavoloMostro del Ferro, ancora piú enorme di quelli che aveva battutto prima e gli disse:
Lí gli apparve un mostro coccodrillo triste che spargeva lacrime in giro e gli disse:
Lí gli apparve un fantasma appiccicoso di nome Mollox e gli disse:
LLLLLLLLLLLLLLLL “Se non te ne vai ti mordo!”
“Fammi finire presto che “Ti batteró come gli altri” “Fammi passare che non devo tornare a casa!” (anche se non ne era piú ho tempo da perdere con le tue tristezze!” cosí sicuro, visto quanto era pericoloso...)
“Fatti sotto schifosone!”
LLLLLLLLLLLLLLLL “Ah sí? Provaci!” “Sei solo un microbo e “Ma non farmi ridere! “Non riuscirai a battermi “Non sará cosí facile! Dovrai rispondere a questo indovinello: Chi sono le figlie del Laurino?”
mi fai solo ridere!”
Anzi... ti mangeró cosí vedremo se hai voglia ancora di ridere!”
con i poteri magici!”
LLLLLLLLLLLLLLLL “Proviamo!”. Disse “L’hai voluto tu!”. Disse infilando la mano nello infilando la mano nello scrigno e tirando fuori il scrigno e tirando fuori il terzo oggetto che gli era terzo oggetto che gli era stato donato: stato donato:
“Ridi ridi che la mamma “Ride bene chi ride “Credi? Ti ridurró ha fatto gli gnocchi!”. ultimo!”. Disse infilando in gelatina!”. Disse Disse infilando la mano la mano nello scrigno infilando la mano nello nello scrigno e tirando e tirando fuori il terzo scrigno e tirando fuori il fuori il terzo oggetto oggetto che gli era stato terzo oggetto che gli era che gli era stato donato: donato: stato donato:
LLLLLLLLLLLLLLLL La dentiera magica piú forte del mondo! “È proprio quello che mi serve!”. Pensó il nostro eroe.
Una formula magica! “È proprio quello che mi serve!”. Pensó il nostro eroe.
Una bistecca sparabolle! “È proprio quello che mi serve!”. Pensó il nostro eroe.
La barzelletta piú forte del mondo! “È proprio quello che mi serve!”. Pensó il nostro eroe.
Una pozione a base di colla di pesce marcio! “È proprio quello che mi serve!”. Pensó il nostro eroe.
LLLLLLLLLLLLLLLL
Lí gli apparve il leone piú grande del mondo e gli disse:
Lí gli apparve il mostro Lí gli apparve uno Formaggione, famoso scarafaggio gigantesco e costruttore di palazzi in gli disse: vetroformaggio e gli disse:
Lí gli apparve una bestia terribile: l’Airone Nero e gli disse:
Lí gli apparve lo spaventoso Uomo lupo che sputava nell’aria chiazze di sangue sciogliente e gli disse:
Lí gli apparve una draghetta principessa addormentata su un lettone che era difeso da un gnomo antipatico e gli disse:
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL “Scommettiamo che ti spavento prima io?”
“Ti sfido!”
“Guarda che ho giá battuto i tuoi amici... spostati se non vuoi farti male...”
“Guarda che se non mi lasci passare ti spenno!”
altri e ti daró del filo da torcere!”
riuscirci?”
“Non mi fai paura!” (anche se non era vero...)
“Se sono arrivato fino a qui credi che potrai fermarmi proprio tu?”
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL “Figuriamoci, io che “un microbo come te? E “Io sono piú forte degli “E come credi di “Con un morso “Non giudicare mai sono il terrore piú terroroso di tutti!”
come credi di battermi?”
potrei ridurti in mille pezzettini!”
dall’aspetto... potresti finire male!”
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL “Lo vedremo!”. Disse “Con le tue stesse armi!”. infilando la mano nello Disse infilando la mano scrigno e tirando fuori il nello scrigno e tirando terzo oggetto che gli era fuori il terzo oggetto che stato donato: gli era stato donato:
“Guarda cosa ho qui!”. Disse infilando la mano nello scrigno e tirando fuori il terzo oggetto che gli era stato donato:
“Cosí!”. Disse infilando la mano nello scrigno e tirando fuori il terzo oggetto che gli era stato donato:
“Vedremo!”. Disse “Scommettiamo?”. Disse infilando la mano nello infilando la mano nello scrigno e tirando fuori il scrigno e tirando fuori il terzo oggetto che gli era terzo oggetto che gli era stato donato: stato donato:
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL Una dentiera paurosa! “È proprio quello che mi serve!”. Pensó il nostro eroe.
Un martello automatico velocissimo! “È proprio quello che mi serve!”. Pensó il nostro eroe.
Una scarpa magica! “È proprio quello che mi serve!”. Pensó il nostro eroe.
Una pietra di vento che poteva travolgere ogni cosa! “È proprio quello che mi serve!”. Pensó il nostro eroe.
Un Anello! “È proprio quello che mi serve!”. Pensó il nostro eroe.
La polvere magica! “È proprio quello che mi serve!”. Pensó il nostro eroe.
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL
lanció l’oggetto magico contro il nemico.
Pronunció le parole magiche: “Soraga, Somega e Moenia!”. Il cattivo capí di essere stato sconfitto.
il suo nemico traballó per il forte colpo ricevuto e si ricoprí di bolle schiumose.
Il suo nemico cominció a ridere cosí forte che sembrava impazzito.
Lanció il potente talismano verso il cattivo.
LLLLLLLLLLLLLLLL In quell’istante il mostro urló perché si sentiva come se un esercito di denti lo stesse mordendo dappertutto e lo imploró di smettere
In quell’istante l’avversario si dissolse, l’incantesimo si spezzó e si ritrovó nel punto dal quale era partito
In quell’istante esplose fragorosamente seminando pezzi di salame intorno
In quell’istante cadde in mille pezzi
In quell’istante Il suo nemico rabbrividí, si geló e divento molle come un budino.
LLLLLLLLLLLLLLLL Fu allora che tutto Fu allora che si sentí Fu allora che tornó come prima ma guarito dal maleficio che la maledizione si ruppe un po’ meglio e il nostro lo aveva colpito e il nostro eroe ritrovó eroe capí che poteva e il nostro eroe respiró quello che stava cercando superare qualsiasi paura di nuovo felice
Fu allora che l’incantesimo si dissolse e il nostro eroe capí che era stato tutto come un sogno
Fu allora che sentí di aver superato tutte le prove e che l’incantesimo si era spezzato e il nostro eroe si sentí davvero coraggioso e forte
LLLLLLLLLLLLLLLL cosí tornó a sorridere di nuovo
cosí non si lamentó piú tanto
cosí diventó il Re delle Bistecche
cosí si ritrovó nel suo letto
cosí tornó da dove era venuto
LLLLLLLLLLLLLLLL e visse a lungo e senza pulci.
e visse felice e contento.
e visse sano, felice e grassone.
e da allora festeggió ogni giorno con felicitá.
e fu di nuovo felice.
LLLLLLLLLLLLLLLL
Cosí gli fece una boccaccia orribile.
Bim! Bum! Bam! Con tre colpi ben assestati il suo lavoro era giá finito.
Anche il terzo nemico, per la paura di essere schiacciato, si spaventó cosí tanto che se la diede a gambe.
Cosí lanció un attacco fortissimo che ribaltó il suo avversario sbattendolo contro il muro.
E gli diede uno sberlone magico in faccia.
Il mostricciattolo si mise a starnutire cosí forte che cadde a terra stecchito.
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL In quell’istante, a quella vista il suo avversario svenne come un pezzo di bambú
In quell’istante il suo avversario dovette riconoscere la sconfitta
In quell’istante tutti i suoi amici (compresi i nemici che aveva battuto) erano lí a festeggiarlo
In quell’istante corse piú veloce che poteva verso casa
In quell’istante l’avversario si dissolse, l’incantesimo si spezzó e ritrovó chi credeva perduto
In quell’istante si ritrovó davanti a chi l’aveva aiutato fin dal principio che gli promise in sposa la figlia
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL Fu allora che capí di aver superato tutte e tre le prove e il nostro eroe tornó tutto fiero e felice a casa
Fu allora che si sentí di nuovo felice e il nostro eroe fece ritorno nella sua vecchia casa
Fu allora che capí che tutto era finito nel migliore dei modi e il nostro eroe era davvero felice
Fu allora che si sentí davvero forte e il nostro eroe capí che avrebbe potuto fare qualsiasi cosa
Fu allora che si emozionó tanto e il nostro eroe si mise a piangere dalla gioia
Fu allora che capí di aver superato tutte le prove e il nostro eroe fece una fiammata gigantesca per l’allegria,
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL cosí venne incoronato re dai suoi amici
cosí annunció la sua vittoria a tutti i suoi amici topolini
cosí tornó a casa circondato da belle farfalle felice per essersi fatto valere
cosí andó a casa del nonno
cosí si sentí davvero meglio
cosí ritornó alla sua terra con una nuova compagna
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL e decise che mai nessun albero sarebbe stato piú tagliato.
e vissero tutti felici e contenti tranne un gatto che per l’invidia si sentí male e visse infelice e scontento.
e vissero tutti felici e contenti.
e non soffrí mai piú di noia.
e visse felice e contento anche con un gatto di nome Mao.
e fecero festa per sempre, felici e contenti.
LLLLLLLLLLLLLLLLLLL
FIN
NE!
Ti mancano i dadi per giocare? ecco qui lo schema per costruire 2 dadi. Puoi colorarli, ritagliarli, piegarli e incollare le linguette...
Oppure puoi costruirne di tuoi, anche enormi, con qualsiasi materiale...