ISOLA ASILO

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L’Associazione Amici del Montessori Onlus nasce nel 2000 allo scopo di affiancare, sostenere ed accompagnare le iniziative e le necessità della Scuola Materna Comunale Montessori di Crema. In questa storica scuola della nostra città, capace di rimanere nel cuore di chi l’ha frequentata, i bambini vengono accolti ed introdotti nel mondo dei colori, delle forme, dei sapori, dei suoni e dei movimenti, perché ognuno di loro possa farne un’esperienza personale. Con grande soddisfazione pertanto, l’Associazione Amici del Montessori vuole presentare questo colorato libriccino che nasce dal desiderio che ci accomuna di stimolare i bambini alla fantasia, al bello, all’allegria per aiutarli a crescere nell’animo e nella mente con strumenti appositamente studiati per loro. Nella speranza che questo Progetto possa divenire un appuntamento annuale per i bimbi che frequentano l’ultimo anno di scuola materna, il Comitato direttivo dell’Associazione Amici del Montessori ringrazia la direttrice, tutto il personale docente e non, i bambini che hanno partecipato ed il “maestro” Peppo Bianchessi per l’impegno e la passione che hanno saputo e sanno infondere nel loro lavoro. Grazie a tutti gli Sponsor che hanno voluto contribuire al Progetto “L’IsolAsilo” rendendolo possibile. Il Presidente (Giulia Bravi)

Da Gennaio a Maggio 2005 nella nostra Scuola Materna Montessori, Peppo e Laura han tenuto un corso di animazione. Questa attivitá è stata veramente gradita ai bambini. L’affascinante Peppo (figura maschile in un ambiente tutto al femminile) che ogni volta si presentava ai bambini in modo da attirare la loro attenzione e la loro meraviglia, e la dolce Laura che li accoglieva con infinita dolcezza e pazienza, li hanno ccoinvolti piacevolmente. Ogni bambino esprimeva liberamente la propria creativitá disegnando e colorando. Quindi Peppo ha raccolto fogli, fogli e fogli e con pazienza e professionalitá li ha uniti componendo il libro “Isolasilo”: in esso c’è la gioia, l’allegria, la creativitá, l’entusiasmo espressi dai disegni dei bambini e la storia di Peppo. A tutti i bambini dico: bravi, avete lavorato bene divertendovi. Mi auguro che in voi rimanga lo stimolo per essere sempre creativi. Maria Thevenet


C’era una volta...


...uno scienziato di nome Carlodin Lucabau Giulioiehm Francescomao Tegomadi Giorgiomato Matteocontini Davideiomo Yaquubioam Peppoio (d’ora in poi lo chiameremo “Il Professore” e basta, se no mi finisce il foglio) che decise di scappare dalla terra. Dovete sapere che lui era un grandissimo inventore che voleva fare solo cose utili e belle ma ogni volta le cose gli andavano storte: aveva inventato una macchina che andava a acqua e mandava fuori profumo di violette ma subito arrivarono I produttori di benzina che dissero “Come faremo? Lei é matto! Vuole sbatterci su una strada? Teniamo famiglia!”. Lui si commosse tanto che disse: “Va bhe, per questa volta…”. Poi inventó una macchina che serviva a far pace tra i popoli ma subito gli si presentarono dei generaloni a dirgli: “Come faremo? Lei é matto! Vuole sbatterci su una strada? Teniamo famiglia! Ci vuole vedere tutti morti?”. Lui si commosse tanto che disse: “Lasciamo stare…” (anche se la sua idea era proprio quella di non vedere piú morti in guerra). Poi inventó un sacco di giochi per bambini da fare all’aria aperta che non costavano niente… “Almeno adesso nessuno si potrá lamentare!”. E invece no… una lunghissima coda di pubblicitari, proprietari di televisioni e produttori di videogiochi e figurine stupidine si presentó piangendo alla sua porta con la solita tiritera: “Come faremo? Lei é matto! Vuole sbatterci su una strada? Teniamo famiglia!”.

Durante il viaggio vide molti mondi strani ma uno era troppo caldo, l’altro troppo freddo, uno troppo duro, uno troppo molle… insomma… dovette faticare ma alla fine trovó quello giusto! Se ne stava lí, completamente vuoto… sembrava un pallone liscio, né troppo caldo, né troppo freddo, né troppo piccolo, né troppo grande; e allora pensó: “Perfetto! Finalmente un po’ di pace: qua su posso inventare tutto quello che voglio senza che niente e nessuno mi disturbi”. La sua idea era di costruire un mondo che funzionasse un po’ meglio del nostro... Per prima cosa si mise seduto su una scatola di cartone che si era portato da casa perché doveva pensare: mica ci si mette ad inventare le cose scomodi e a casaccio! Di solito la tecnica migliore é sedersi tranquilli e appoggiare il mento sulla mano, fare l’aria pensierosa e ogni tanto fare “Uhmmm” oppure “Mumble mumble” come nei fumetti. Ma, pensa che ti ripensa, stranamente non gli veniva in mente niente di originale; sembrava che avesse lasciato tutte le sue belle idee sulla terra: questo lo rese molto triste perché si accorse che non si divertiva tanto e non riusciva ad inventare proprio niente: se ne stava seduto lì e si accorse che il motivo era semplice: era solo. In mezzo a questo deserto non c’era niente di niente che potesse stimolarlo: non c’era musica, non c’erano fiori, non c’erano bambini e neppure gatti…

“Oh insomma!” disse spazientito il Professore. “Qua non si puó inventare proprio niente in santa pace!” Avrebbe voluto tornare indietro ma si sentiva troppo vecchio e stanco e Allora decise di costruirsi un’astronave per viaggiare nello spazio e trovare gli mancava quindi la Contentezza che faceva funzionare l’astronave di un altro posto dove poter inventare quello che voleva. cartone. Allora gli venne un’idea: “Scriveró una lettera per chiedere delle idee dai bambini, ‘ché loro ne hanno tante e più buone di quelle dei grandi”. Ci mise un po’ a costruirla perché usó il cartone, la cingomma e un termosifone Siccome aveva fatto l’asilo a Crema, decise di spedirla lí con un piccolo (non si sa mai… magari avrebbe avuto freddo durante il viaggio!). Come razzo. carburante usó una miscela di gazzosa, contentezza e chinotto.


Nella lettera, scritta con carta di stelle c’era scritta la sua storia e la sua richiesta: “…Bambini! qui mi annoio tantissimo: ho moltissimo spazio intorno ma non so cosa farci; e dire che sulla terra non passava giorno che inventassi qualcosa di nuovo! Mi serve il vostro aiuto ora: so che voi avete un sacco di idee. Vorrei però che questo nuovo mondo non fosse così come è la terra: qui mi piacerebbe che non ci fossero le cose dalle quali sono fuggito, quindi vi darò poche regole ma importanti da seguire; Un giorno, quando gli scienziati avranno inventato un’astronave abbastanza grande, potrete venire tutti a farci un giro e vorrei che fosse tutto a posto come l’avete pensato voi. Ecco le regole. 1: non voglio guerre, quindi niente armi. Tutte le cose che inventeremo devono servire a stare bene, non a fare del male a qualcuno. Non considero armi i palloncini pieni di acqua e le torte morbide in faccia. 2: Tutti qui sono i benvenuti, di tutte le forme e i colori. Tanto di spazio ce n’è a sufficienza, al limite ci si stringe un po’. 3: A me piacciono le cose nuove, quindi non mi interessa inventare le cose che già esistono. Che bisogno c’è di farlo? Quindi se pensate che ai gatti starebbero meglio 3 code o che i cani sono meglio colorati di blu, va benissimo. 4: Se avete in mente un problema difficilissimo, ditelo: mi piacciono le sfide. Inventerò una macchina per risolverlo. 5 Sulla terra ci sono un sacco di cose inutili che sporcano e inquinano: fate un elenco e troveremo insieme la soluzione a questi problemi. 6: Basta regole: quella piú importante é che vi divertiate…” Il resto é storia nota: la lettera arrivó in testa proprio a me, mentre passavo –assorto nelle mie faccende come al solito- di fronte all’asilo. Era in un tubo di cartone (per fortuna!) e mi fece un piccolo bernoccolo ma era una piccola cosa rispetto a tutto quello che successe dopo aver letto la lettera. “Bisogna fare qualcosa!”Pensai. Entrai all’Asilo e subito trovai Maria che é come il capo dei bambini e

delle bambine. Le spiegai la faccenda e lei subito si entusiasmó: “Bisogna fare qualcosa!”. Mi presentó alle maestre che dissero in coro: “Bisogna fare qualcosa!”. A loro volta mi portarono dai bambini che mi ascoltarono attenti e preoccupati. “Facciamo qualcosa!” Dissero ridendo. Ecco qui: in questo libro sono raccolte tutte le idee, i progetti e i sogni dei bambini dell’Asilo Montessori a Crema, quelli un po’ piú grandi, che ora sono giá in prima elementare e che speriamo non dimentichino la loro capacitá di cambiare quello che non funziona, adesso e qui, in attesa di andare a trovare il Professore.

...per prima cosa al Professore servirá una casa...




LE CASE C’è una casa con tanti piani, per metterci tante cose Trenini, letti, biglie e un milione di rose C’è una casa con un buco sulla porta per lo scoiattolo Sale sull’albero e gioca con un barattolo C’è una casa-razzo con una finestra tonda per metterci il collo Quando parti con questa, manda cartoline col francobollo C’è una casa gialla con gli alberi di leccalecca, Puoi mangiarli dopo la bistecca C’è una casa trasparente, La vedi tutta la gente? C’è una casa a piramide con il serpente volante, Per sollevarla ti serve un gigante C’è una casa con un albero con fragole e mele Puoi mangiarti un buon frullato tutte le sere C’è una casa rotonda con il tetto, lí tutto è tondo: il letto, la porta e pure il gabinetto C’è una casa con un albero che dá sugo di ciliegie per fare un panino Serve per farti la colazione al mattino

C’è una casa coperta di cioccolato caduto dal cielo del gigante Il suo sogno è diventare un grande cantante C’è una casa con gelati di panna montata Ma forse questa te l’ho giá raccontata C’è una casa di cioccolato e menta e panna e crostata Metá me la sono giá divorata C’è una casa con centomila piedi di cioccolato Cammina sempre, il goloso caseggiato! C’è una casa nel deserto, con un cammello e un serpente a due lingue Col caldo che fa, nessuno li distingue... C’è una casa fungo, Sembra fatta di pongo C’è una casa d’acqua che dice: “Se c’è un fuoco io lo spengo!” C’è una casa di mattoni, Li ho assaggiati e non eran buoni C’è una casa di legno con dietro il sole per scaldare È bello quando ci son tutti e si puó mangiare C’è una casa di gomma profumata, Che va solo annusata, mica mangiata! C’è una casa arcobaleno, Che ti mette sereno C’è una casa di dolci, La amano anche le pulci


C’è una casa con il tetto di cioccolato rosso Per arrivarci devi saltare per lungo un fosso C’è una casa con il computerone, Ci puoi mangiare prosciutto e melone C’è una casa parlante: Chiedile una storia, che ne sa tante C’è una casa di gomma con luci colorate e palline con le molle Sono tante e sono bianche, rosse, verdi e gialle C’è una casa di tanti colori, Sono tanti come i fiori C’è una casa di panna con zuccherini colorati Se non fai in fretta, li avranno giá mangiati C’è una casa con le molle con la macchinina che pulisce tutto Con questa macchina fare disordine non sarebbe cosí brutto C’è una casa con le mani e l’altalena: Se non c’è nessuno, lei ti spinge di gran lena C’è una casa cappello con le rose e sul tetto c’è l’agrifoglio Se la cerchi la trovi da qualche parte nel foglio C’è una casa di fragola, Me ne mangio una tegola C’è una casa con una porta di sole, il tetto di liquirizia e i muri di menta Chi l’assaggia resta senza parole e mai si accontenta

C’è una casa di fuoco con le altalene Ci si puó andare in due e dondolare insieme C’è una casa alla menta, lampone e cioccolato e con un albero pesce Lí tutto è un po’ strano, anche l’erba che cresce. C’è una casa con una porta d’acqua con una maniglia alla gelatina di cocacola Quando la apri è un po’ appiccicaticcia, sembra quasi una salsiccia C’è una casa con balconi con fiori e altalena, Puoi dondolarti prima di cena Dopo il ponte e gli alberi c’è la casa dell’elefante, dal naso lungo e la voce strombettante C’è una casa con un armadio verde, la stanza delle palle, una fontana viola e con un tubo per comunicare tra le stanze É una bella casa per passare le vacanze! C’è una casa castello, Marcondirodirondello C’è una casa con una stanza per saltare, Op op op, chi viene a giocare? C’è una casa con tanti lettini a castello Hai sonno? Dormirci sopra è proprio bellino! Sai che ti dico? Mi ci faccio un sonnellino!


Ma con tutte queste case si é subito posto il problema: Come viaggiare tra una casa e l’altra senza inquinare? C’è la macchina alata / Che arriva in una volata C’è la macchina che funziona a pioggia / Se c’è il sole si va in spiaggia C’è la macchina che funziona all’arancia Se ne bevi troppa, chissá che maldipancia! C’è il pullman che va alla menta / E di posti ne ha trenta C’è il treno alla cocacola / Che ha una carrozza sola C’è la macchina che va a menta / L’ho provata ma era spenta E il pullman al cioccolato? / Che peccato, l’ho mangiato! C’è il monopattino e la macchina alla fragola / Che va piano e un po’ cigola C’è la Tontocicletta per conigli tonti / Che li porta sopra i monti C’è la bici con tettuccio per la pioggia / Quando vai sembra una reggia C’è il pullman a pedali / Ti fa bene quando sali C’è la Supermoto schiaffi / Che ti serve a fare i tuffi C’è la macchina bagno e macchina ghiaccio con il water messo lí (Ti serve quando ti scappa la pipí)


C’è la bici con l’ombrellino giallo / Che ti serve per andare al ballo C’è l’aereo delle streghe con le nuvole molto arrabbiate Guai a te se non le hai invitate! C’è un treno strano / Sembra quasi un aeroplano E un treno a stelle / Che son sempre belle C’è un camion casa / Per fare la spesa Se vai sul vagone fantasma / Ti succede un cataclisma Su un vagone toro / Scappare si fa duro Su un vagone lupo / Il giorno si fa cupo Sul vagone di 100 metri / Ci sono mille vetri

Ma se davvero con la fantasia vuoi viaggiare, non ti resta che imparare a volare!

Uhmm... pensa il professore “É una buona idea quella di mettersi a volare... Basta volere...” Uhmm, uhmm... ripensa il professore “É piú facile dirlo a parole...”


Ore 9: Lezione di volo!

Oggi il professore si sente un po’ solo e decide di prendere lezioni di volo allora pensa forte alle parole che hanno dentro la parola volo:

C’é l’acquascivolo e nel cielo un grosso nuvolo, l’arcidiavolo e anche un povero diavolo, un uomo benevolo che aveva un bisavolo, un cavolo sul tavolo, il copritavolo con al centro un convolvolo...


Spiccare il volo! Sarebbe un favolo favoloso, una favola frivola! Ma ora un nuvolo malevolo appare sul campo di pallavolo,

Il professore é un uomo di buona volontà, é un volonteroso ma non vuol fare il volontario: é davvero pauroso!

e se il cielo si rannuvola, scende la pioggia e si forma un rivolo... e se scivolo sul rivolo? Si chiede il professore. Cavolo! Sará meglio restare qui al tavolo, non come il mio trisavolo che credeva di essere un velivolo!


Allora il professore se ne va a nuotare: Quanti pesci che ci sono nel mare! Ci sono i pesci arcobaleno Che appaiono sempre Quando il mare è sereno Ci sono i pesci cuore, pesci sempre innamorati tutti quelli che li incontrano ne rimangono incantati Ci sono i pesci banana Son gialli e curvi E nuotano a rana Ci sono i pesci carota Che vivono nell’insalata

quelli bandiera / che sventolano la sera e i pesci nuvola / che sono da favola Ci sono pesci cane, pesci gatto e pesci canarini Pesci grandi e pesci bambini Ci sono pesci martello, cacciavite e mattarello Ci sono pesci treni Che viaggiano senza freni Ci sono pesci lampadina Che si accendono e spengono dalla sera alla mattina Ci sono pesci sole e pesci luna Che stanno dietro la duna Pesci scatola e scatoloni Che portano sempre sorprese e doni

Ci sono i pesci gelato, appena ne ho visto uno l’ho subito leccato

Ci sono pesci parole Che non viaggiano mai da sole

Quelli torta (che vanno sempre alle feste)

Pesci felici Che hanno tanti amici

e i pesci ciambella (per una colazione bella) Ci sono i pesci tamburo / quelli che suonano duro

E pesci arrabbiati Che non vogliono esser mangiati quando li vedi passare, ricorda: vanno sempre salutati!





Gira in tondo come un pesce in barile Guarda in fondo: é il PESCE D’APRILE!




Dopo i pesci ci sono gli altri animali Ce ne sono di belli e anche di rari

Ci sono leoni, canguri e scorpioni c’é un cammello che va matto per il caramello C’é un orso volante che vola nella notte stellata E un castoro con un dente che ha la coda colorata ci sono tartarughe e cani a pallini ricci e serpenti grandi e piccolini C’é uno scoiattolo che vive sotto un fungo e una giraffona col collo lungo lungo

Poi ci sono degli esseri molto piú piccolini li trovi sugli alberi: sono gli insettini... Ci sono coleotteri, api e calabroni bruchi che diverranno farfalle e vespe senza pungiglioni Ci sono chiocciole e lumache ragnetti e coccinelle che mangiano frittate Ci sono vermetti che mangiano le parole si son mangiati anche questa filastrocca ora dormono e prendono il sole.



Adesso che il pianeta ĂŠ pieno di animali di aria di terra e di mare il professore ha deciso di festeggiare e tre alberi grandi ha voluto piantare Sono qui dietro, e se li vuoi vedere questa pagina ti basta girare...




Il professore si annoia un po’ e con tutto questo sole non riesce a riposare: “Un’altra stagione mi devo inventare!” Frulla un po’ d’acqua con il freddo e comincia a nevicare! Ma nevica e rinevica non fa che aumentare Occorre una macchina per poterla spalare!

C’é la Macchina spara granite e il Vento sciogli neve la Macchina che trasforma la neve in menta e il Gioco per giocare con la neve e la tormenta C’é una mela che raccoglie la neve la Slitta scalda neve e gli Sci per non cadere la Fiamma che trasforma la neve in granita che bello mangiarsi una salita! E se c’é un Gatto delle nevi Qui c’é una Giraffa, non lo sapevi?



Passato l’inverno continua il quaderno: é tornato il sole e gli alberi sono in fiore Ma che succede? Si chiede il Professore Da lontano sente qualcuno arrivare “Arrivano i marziani alieni strane persone da mondi lontani!”. Il Professore é contento: gli mancava un po’ di allegro movimento Ma subito si chiede: Come faccio a comunicare se la loro lingua non so parlare? Pensa che ti ripensa, non sa cosa inventare “Forse qualche cartello mi potrebbe aiutare!”. Non resta che una cosa da fare: Cominciare a disegnare!




Prima di tutto tante belle bandiere Su nel cielo a sventolare servono a dire: qui potete atterrare qui potete mangiare qui potete giocare Ma anche: se non sapete dove andare Qui c’é sempre un amico da andare a trovare...

Dopo le bandiere, qualcos’altro ci puó stare: Disegneremo qualche bel cartello stradale... gira la pagina se li vuoi vedere!


C’é il cartello di benvenuto in una lingua inventata e c’é quello bello: qui si mangia la frittata! C’é il cartello con la mano che fa ciao E ancora quello “Qui i cani fanno Miao”

C’é il cartello che dice: “Le carezze sono il meglio” E quello che dice: “Litigare é uno sbaglio!”


C’é il cartello che dice: “Non ti devi arrabbiare” E quello che chiede: “Hai voglia di giocare?” “Le carte a terra non devi buttare” Dice un altro e ancora: “Un cestino devi cercare, se il mondo non vuoi sporcare!”

C’é il cartello di saluto “Sii gentile” e “non essere arrabbiato” E il tuo dov’é, non l’hai ancora disegnato?



E adesso che arrivano ospiti, che cosa si puó fare? Ci vorrá forse qualcosa da mangiare! Torta alle banane Crabby Patty Pizza rosa Shampoo farina arrosto di cane Ananas limone mandarino Pizza alla fragola e pizza al carbone buono Torta calduccia con le olive Mano alla pizza Polenta bruchi pollo calabrone cacca Caffe e coniglio Spaghetti cocacola Ragno velenoso Carote cipolle pomodoro Panino alla ciliegia Un panino all’insalata secca Insalata viola e verde Torta alle erbe, arancia e fiori Tortelli cremaschi Torta alla fragola con puntini di liquirizia Pizza alle ciliegie Coca all’arancia

Ed ecco i piatti inventati con tutti gli ingredienti belli e mischiati: Anguria, formaggio e piselli Gelato alle carote, puffo, cioccolato e ciliegie Banana, uva, mela, gelato e acqua Gelato, pizza, insalata, acqua, polpette e mortadella Gelati, insalata, pizza e wurstel Pizza, torta con le mele, due gelati e acqua Gelato e latte profumato alla pizza Brioches, torta alla fragola, torta alla panna, torta leone, pizza all’aglio verde, torta alle foglie di origano, gelatina ciclamina con il kiwi Polenta bruchi pollo calabrone cacca Pizza, peperoni, ciliegie, coca, bistecche, patatine, acqua, castagne e marmellata di fragole Salsicce, polente, 3 pizze, 1 al salame, gelati, patatine Fiore, stella e gelati Zucchero filato, cioccolata, serpentino con la torta, panini e uova Panettone con occhi di fuoco, torta al limone, limone e puffo, fragole con il limone Mela, fragole, prosciutto, creps e budino Cozze, insalata, coca, miele, pizza, cioccolatini, panino, acqua, salsicce, fragola e ciliegie Uva, insalata, uovo e maionese Cocco, mela, carota gigante con le orecchie da elefante e chicco d’uva Spinaci, mela. Carota e insalata viola Carote, kiwi, castagna, uva, fico, insalata e banana Fragola, uva, carota cocco, carne, becco di pesce spada Burro alle mele, gelato alla nocciola, the alla cocacola, mandarini colorati, carota

Ora é tutto pronto per fare una gran festa: spettacoli per bambini e tanti palloncini tanti giochi e dolci pasticcini!




La festa é bellissima ma manca qualcosa Il professore é un po’ triste: Che gli manchi una morosa? Il Professore é un po’ timido come lo possiamo aiutare? Qualche principessa gli dobbiamo presentare! Lui allora cerca senza posa ed ecco apparirgli una grandissima rosa: che sia proprio lí la sua bella sposa? Eccolo lí, in mezzo al grande fiore vede subito il suo grande amore! Adesso la festa é davvero infinita: “Ora son felice: questa sí che é vita!” E questa é la storia di un nuovo pianeta del professore un po’ matto e della sua nuova vita tutto é bene ció che finisce bene: volta la pagina che la storia é finita: Questo é anche il tuo nuovo pianeta!





E ora puoi disegnare tu la tua invenzione per il professore!




colora il professore e disegna quante stelle vuoi...


Š peppo bianchessi 2006 - www.peppo.net




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