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EPIROC
from PERFORARE n. 2/2022
by Perforare
Nel cuore della Serbia
Uno dei principali appaltatori per interventi di carotaggio dello stato balcanico sfida le formazioni geologiche più estreme con i carri di perforazione esplorativa Christensen CS14 e CT20
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Geomag DOO, uno dei migliori esperti in perforazione esplorativa dei Balcani, ha passato uno dei suoi anni di attività più laboriosi, per l’impegno di fornire alle principali società minerarie dell’area campioni di carotaggio di alta qualità, effettuando perforazioni di grande rilievo nel cuore della Serbia. La chiave del successo conseguito dall’impresa consiste nella sua capacità di affrontare le operazioni di carotaggio di grandi dimensioni a elevate profondità e in condizioni geologiche estreme. Le condizioni geologiche della miniera di rame di Čukaru Peki, nei pressi di Bor - nella Serbia orientale - non sono esattamente ideali per le attività di perforazione esplorativa. Il terreno è co-

Ivan Rakić

stituito da formazioni complesse, per lo più andesite e quarzo, miste a vari tipi di argilla e sabbia, attraversate da fratture e faglie. Inoltre il materiale è duro - tra 7 e 9 sulla scala di Mohs - e notoriamente poroso, soprattutto nei fori profondi più di 2.000 m. Questo insieme di condizioni problematiche rende la perforazione esplorativa un compito arduo, ma non per Geomag DOO. La società, come abbiamo già detto all’inizio, è uno dei principali appaltatori di carotaggio della regione, e la professionalità avanzata di cui è capace dimostra che le condizioni estreme possono essere superate se ci si avvale delle attrezzature e della tecnologia adeguate. Geomag ha sede a Belgrado, conta circa 80 dipendenti, una flotta di 10 carri di perforazione e un portafoglio costante di attività in tutto il paese. Inoltre annovera tra i suoi clienti alcune delle più grandi società minerarie al mondo come Rio Tinto e ZiJin.
Da diversi anni la società utilizza i carri di perforazione esplorativa Christensen CS14 di Epiroc e, più di recente, ha aggiunto alla sua flotta il modello più grande e tecnologicamente avanzato,



il CT20. Da quando è entrata in funzione nel 2017, questa unità ha lavorato tutto l’anno e sempre nei siti di Čukaru Peki e nella zona di Bor. Ad oggi ha effettuato carotaggi per un totale di circa 30.000 m e attualmente la media è di 50 m al giorno, con tre operatori che ruotano su due turni ogni 24 ore, realizzando fori di assoluto rilievo, in una gamma che va dagli 800 ai 1.400 metri. “Avevamo bisogno di un altro carro di perforazione per fori profondi per progetti futuri e volevamo anche essere più competitivi sul mercato - spiega Ivan Rakić, Executive Director e Project Manager per i programmi di perforazione profonda di Geomag DOO, parlando del nuovo carro CT20 - Ma volevamo soprattutto una macchina che avesse una potenza di estrazione e perforazione tale da poter affrontare le difficili condizioni in cui stiamo lavorando. Un’altra ragione alla base della nostra scelta, va riferita al nostro passato operativo con i carri Epiroc. I nostri operatori sono rimasti sempre impressionati dalla versatilità trasversale dei carri di perforazione Christensen CS14 in ogni contesto operativo. Attualmente abbiamo in flotta cinque carri Christensen CS14 e li utilizziamo sempre. Sono macchine di piccole dimensioni ma robuste e possono svolgere la maggior parte delle attività che ci vengono richieste, dalla perforazione geotecnica ai fori di esplorazione, che possono raggiungere i milleduecento metri di profondità. Il più grande Christensen CT20 può perforare per diametri fino ai nove metri. È molto silenzioso e questo fattore che abbiamo notato subito, è una delle prerogative che migliorano l’ambiente di lavoro, insieme a una wireline semplice monitorare. La funzione di avvolgimento dell’argano wireline infatti funziona benissimo, in quanto aiuta a posizionare il cavo stesso in modo uniforme sul tamburo e a limitarne l’usura. Nei progetti di carotaggio con fori poco profondi (fino a 1.000 m), una squadra di perforazione meno esperta è in grado di gestire con facilità e precisione il Chri-

stensen CT20 di Epiroc (l’unità di Geomag è certificata CE, tra l’altro), dato che il sistema di base è molto simile a quello del Christensen CS14. Tuttavia, su progetti con fori profondi (1.500-2.300 m) sono impegnate le squadre di perforazione più esperte. “Un’altra importante motivazione che ci ha convinti a scegliere ancora la tecnologia Epiroc - sottolinea Rakić - riguarda lo stretto rapporto con l’ottimo team di assistenza e manutenzione organizzato dalla stessa Epiroc a Bor”.
A 2.300 metri? Nessun problema
Le squadre di Geomag DOO son in grado, in virtù dell’impiego dei modelli Epiroc Christensen, di perforare per tutti i diametri previsti - per moduli PQ, HQ, NQ - e utilizza aste SQ per i tubi di rivestimento. Il foro più profondo realizzato negli anni di attività dell’impresa ha raggiunto una profondità record di 2.300 m. In generale Geomag impiega circa un mese per completare un foro profondo 1.000 metri, compreso il monitoraggio della deviazione (utilizzando una fotocamera Axis ChampGyro), la sostituzione di aste e tubi di rivestimento e la cementazione del foro. I fori più profondi, di circa 2.000 metri, richiedono generalmente circa tre mesi per essere completati.
Deep in the heart of Serbia
Geomag DOO, one of the Balkans’ top exploration drilling specialists, has had a busy year providing major mining companies with high quality core samples deep in the heart of Serbia. The key to its success is its ability to tackle large diameter coring at great depths and in extreme geological conditions. The geological conditions at the Čukaru Peki copper mine near Bor in Eastern Serbia, are not exactly ideal for exploration drilling. The ground consists of complex formations, mostly andesite and quartz, mixed with various types of clay and sand, intersected throughout by fractures and faults. Furthermore, the material is hard – between 7 and 9 on the Mohs scale – and notoriously porous, especially in holes more than 2000 m deep. All this makes exploration drilling a daunting task, but not for Geomag DOO. This company, which is one of the region’s top core drilling contractors, is proving that extreme conditions can be overcome with the right equipment and technology. Based in Belgrade, Geomag has some 80 employees, a fleet of 10 drill rigs and operations throughout the country. It also numbers some of the world’s biggest mining companies among its clients such as Rio Tinto and ZiJin. For several years, the company has been using Epiroc Christensen CS14 exploration drill rigs and more recently has added the larger, more advanced Epiroc Christensen CT20 to its fleet. Since it came on stream in 2017 this unit has been at work all year round and every year in the Čukaru Peki sites and Bor areas. To date it has taken a total of around 30 000 meters of cores and is currently averaging 50 m per day, with three operators rotated on two shifts per 24 hours, and drilling at a hole range of 800-1400 meter. Ivan Rakić, Executive Director and Project Manager for deep-shallow drilling programs, explains why the company uses the Epiroc Christensen CT20. “We needed another deep hole drill rig for future projects and we also wanted to be more competitive on the market - Rakić says - But primarily we wanted a rig that had more than enough pulling and drilling power to be able to tackle the demanding conditions we are working in. Another reason was that the company is impressed with the all-round capabilities of its Epiroc Christensen CS14 rigs. We have five Christensen CS14 rigs and use them all the time. They are small but strong machines and can complete most tasks, from geotechnical drilling to exploration holes up to one thousand two hundred meters deep. The bigger Christensen CT20 will pull nine-meter strings. It’s very quiet, which was the first thing we noticed and is good for the working environment, and it’s easy to track the wireline. The winding feature of the wireline winch works great as it helps to place the wire evenly on the drum and reduce wear”. On shallow-hole projects (up to 1.000 m), a less experienced drilling crew can manage just fine and easily operate the Epiroc Christensen CT20 given that the basic system is very similar to that of the Epiroc Christensen CS14. However, on deep-hole projects (1.500-2.300 m) more experienced drilling crews will be deployed. Geomag’s model also has a CE certificate. Another important motivation to stay with Epiroc technology, Rakić says, was its close relationship with the “very good service and maintenance team” set up by Epiroc in Bor. The company drills all diameters – PQ, HQ, NQ – and uses SQ rods for casing. The deepest hole achieved over the years is 2.300 m deep. In general, it takes Geomag approximately one month to complete a 1.000 meter deep hole, including deviation monitoring (using an Axis ChampGyro camera), replacing rods and casings and cementation of the hole. Deeper holes, around 2.000 meters, usually take approximately three months to complete.