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Tutte le facce del diamante

Ha illuminato Venezia la prestigiosa Assemblea annuale dell’International Association Concrete Drillers & Sawers. Condotta dal segretario generale Jose Blanco, la conferenza ha presentato l’avanguardia operativa nel settore della perforazione del calcestruzzo per demolizione controllata. Focus anche su lavoro, formazione professionale e recruiting

Èstata la volta dell’Italia a ospitare, per questo 2023, l’annuale Convention dell’IACDS (International Association Concrete Drillers & Sawers), l’associazione che rappresenta, a livello mondiale, le imprese che si occupano di perforazione e taglio del calcestruzzo per demolizione controllata.

L’importante conferenza tecnica - il maggior evento congressuale del settore - si è svolto a Venezia, nelle sale del Four Points by Sheraton Hotel, il 25-26 maggio scorso, con il coordinamento dei lavori svolto magistralmente dal segretario generale dell’IACDS, Jose Blanco.

All’appuntamento internazionale ha partecipato naturalmente anche Nadeco (Associazione nazionale demolizione ed economia circolare per le costruzioni), l’organismo nato tre anni fa dall’unione di NAD (Associazione nazionale demolitori) e Aideco (Associazione italiana

Un “patto di eccellenza” internazionale

L’International Association of Concrete Drillers & Sawers, (IACDS) è l’organizzazione che rappresenta le associazioni, le aziende e i professionisti del settore della perforazione e del taglio del calcestruzzo in tutto il mondo. La IACDS concentra fortemente le proprie attività rappresentative - a livello globale - sulla cooperazione tra le varie associazioni nazionali di categoria. Tra i suoi obiettivi, le istanze più importanti sono quelle di curare, promuovere e tutelare gli interessi dell’industria della demolizione di manufatti e strutture in calcestruzzo; di stabilire e divulgare standard internazionali sullo sviluppo di pratiche professionali e metodologie avanzate per il settore; di coinvolgere il comparto e operare un’efficace azione di influenza politica sulla legislazione relativa alla perforazione e al taglio delle strutture in calcestruzzo; di condividere informazioni su tecniche, buone pratiche e formazione con gli associati e con i settori industriali coinvolti; infine, di mantenere i contatti con le organizzazioni di categoria presenti a livello mondiale.

demolizione controllata), a rappresentanza delle maggiori imprese italiane che operano nella filiera della decostruzione (dalle demolizioni alle bonifiche ambientali, compreso il trattamento dei rifiuti da costruzione e demolizione nel quadro di un’economia di mercato sostenibile). Il vicepresidente Diego Tedoldi ne ha presentato il profilo, i programmi futuri (soprattutto nella direttrice di un’attività pubblicistica tecnica intesa e mirata, ai fini della formazione e dell’aggiornamento costante degli associati e delle imprese di settore) e le opportunità previsionali del mercato, nel prossimo futuro.

Al centro dell’assemblea di quest’anno, il tema del lavoro e del reclutamento di nuove risorse professionali, nell’ottica di un’attrattiva mirata e di una gestione efficace delle risorse umane per l’intero settore. L’avvento di nuove tecnologie all’avanguardia anche nell’ambito della demolizione e della destrutturazione, la globalizzazione del mercato stesso e i repentini cambiamenti sociali hanno mutato in maniera sostanziale i meccanismi di “recruiting” delle nuove figure professionali. “Ora tocca a noi analizzare lo stato attuale delle cose, adattarci e superare le difficoltà che questo cambiamento epocale ha portato con sé - ha sottolineato Julie White, membro del board di IACDS - Tutte le associazioni nazionali coinvolte in IACDS potranno contribuire a offrire un punto di vista specifico su questo argomento, allo scopo finale di ricercare soluzioni comuni per il nostro mercato del lavoro”.

La giornata riservata alle relazioni tecniche dell’Assemblea è stata quella del 26 maggio, con la presenza del presidente attuale di IACDS, l’americano Douglas Walker, a officiare un programma di interventi incentrati - oltre che sulle prospettive, già menzionate, del recruiting - sullo smantellamento controllato delle infrastrutture nucleari. Ha aperto la scaletta delle analisi operative Roderich Braun, dell’impresa austriaca Braun Rückbautechnologien, con una relazione sulle problematiche di smaltimento dei grandi fusti di calcestruzzo ad alta attività per scorie radioattive. Nucleo della prolusione di Braun, il sistema stazionario telecomandato sviluppato dall’azienda di Vöcklabruck per il ricondizionamento e il post-condizionamento degli stessi colli di rifiuti radioattivi cementati in modo omogeneo e disomogeneo (impianto in funzione nell’’impianto di stoccaggio temporaneo di Seibersdorf, in Austria, dal 2018). Con lo smantellamento completo dei manufatti, consentito dal sistema Braun, il contenuto può essere analizzato e documentato nel modo più dettagliato. A seguito della separazione del materiali contaminato da quello non contaminato, è possibile ridurre del 50% il volume dei rifiuti radioattivi. Inoltre, il diametro della matrice in calcestruzzo viene ridotto per consentire l’inserimento, nei nuovi fusti, di rivestimenti interni in fibra di vetro. Il processo di smantellamento da parte del sistema progettato da Braun, avviene a secco, senza generare rifiuti secondari. Bart Geerkens, dell’impresa belga Interboring, ha parlato in modo appro - fondito della straordinaria impresa di decostruzione delle pareti del Bioshield protettivo del terzo reattore sperimentale costruito nel paese (denominato BR3) con l’obiettivo di produrre elettricità - per una capacità complessiva di 11,2 MWe - e collegato alla rete nazionale già dall’ottobre del 1962. Questo primo reattore ad acqua pressurizzata (PWR) in Europa servì, tra l’altro, a formare il personale delle future centrali di Doel e Tihange. Dal 1963 in poi, fu anche usato per testare il combustibile MOX (Miscela di Ossidi di Uranio e Plutonio) in condizioni reali, e nel 1987 è stato definitivamente spento dopo 11 cicli di funzionamento. Da allora, fu designato come impianto pilota per la ricerca sullo smantellamento dei reattori da parte della Commissione Europea. Una di queste conferenze, in partico- lare, ha affrontato il tema del taglio a secco dei muri di contenimento in calcestruzzo del Bioshield (lo scudo biologico attorno al reattore, a protezione della popolazione e dell’ambiente dalle radiazioni ionizzanti prodotte nel cuore del reattore dalla fissione nucleare), con una tecnica avanzata di taglio e perforazione con filo diamantato. I reattori nucleari sono dotati di sistemi di sicurezza diversi e ridondanti, che si rafforzano reciprocamente. Il processo di taglio deve essere eseguito, quindi, con grande precisione, tenendo conto delle rigorose condizioni di sicurezza che vanno adottate per il personale, le attrezzature impiegate e il complesso contesto circostante. Questo muro perimetrale in calcestruzzo, con uno spessore variabile da 80 cm a 120 cm, è stato tagliato utilizzando un impianto mobile a cavo diamantato. Le operazioni di sezionamento hanno prodotto dei blocchi modulari di circa 10 tonnellate l’uno, dimensionati in modo da poter essere movimentati successivamente per un’ulteriore riduzione volumetrica degli elementi e un conferimento differenziato dei materiali da smaltire. L’intero processo di de- molizione controllata è stato realizzato a secco, con particolare attenzione al controllo e alla raccolta della polvere di calcestruzzo rilasciata durante il taglio. Le tre fasi successive di intervento hanno compreso dapprima le lavorazioni di trivellazione diamantata, in secondo luogo il taglio con cavo e infine la perforazione con utensile Widia. In ogni fase di cantiere, le squadre di Interboring si sono avvalse di un sofisticato modulo di sollevamento per il lavoro in quota degli utensili - con l’installazione di piattaforme autosollevanti fisse e mobili - e per la movimentazione dei blocchi di calcestruzzo (92 in tutto, per un totale di 920 tonnellate di materiale rimosso), a vantaggio dell’efficienza straordinaria del lavoro svolto, con un safety record di zero incidenti durante l’intero periodo operativo (un anno circa, dall’estate 2022 alla vigilia di maggio 2023). Le operazioni di perforazione, in totale, sono state 46, per una quota sommatoria di profondità che ha superato i 55 metri. Il mondo del lavoro, l’attrattiva della professione e i meccanismi di marketing per promuovere un’attività che anela a farsi conoscere meglio sul palcoscenico industriale, sono i concetti che hanno costituito la base programmatica degli interventi di Martin Goedickemeier (Hilti) e Gian Luca Benci (Alias), mentre la conversazione tra Joel Vinsant (DSA) e Jose Blanco ha rimarcato la necessità di una piattaforma formativa e promozionale per meglio delineare i profili e gli orizzonti di carriera dei professionisti di settore (perforatori e specialisti della demolizione con taglio diamantato). Un aspetto fondamentale, come dicevamo, quello del recruitment, che sarà in grado di influenzare lo sviluppo futuro del settore, come ha sottolineato ancora Julie White (D-Drill Masters Drillers Limited), evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza dei profili tecnici e, ancora, delle capacità di attrazione e mobilitazione dei valori professionali legati alla figura del “master of concrete drilling & sawing”, in una prospettiva moderna e internazionale.

La prossima conferenza annuale dell’IACDS - in collaborazione con l’associazione americana CSDA - si terrà a Las Vegas, il 24 gennaio 2024, in concomitanza con l’evento espositivo World of Concrete 2024.

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